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La fine del Mondo...leggenda o realtà?

Ultimamente tutti ci chiediamo se nel 2012 ci sarà realmente la fine del Mondo.Nessuno
può rispondere a questa domanda,ma il nostro Pianeta sì.

L'ultima prova è il sisma in Giappone seguito dallo tsunami.

Ha originato onde alte 30 centimetri il terremoto avvertito alle isole giapponesi di
Ogasawara, a sud della Capitale Tokyo. Il violento sisma, di magnitudo 7.4 della scala
Richter, ha avuto come epicentro l'arcipelago nipponico, nei pressi delle isole Bonin (30
isolotti tropicali e subtropicali), a una profondità di 15 chilometri. Subito dopo la scossa si
è diffuso un allarme tsunami - ora revocato - che ha interessato un'area di 100 chilometri
intorno al luogo dell'epicentro, localizzato a 153 km a est di Chichi-shima. Lungo le coste
delle isole Ogasawara si sono create dunque queste onde di circa 30 metri: lo ha riferito
l'emittente locale Nhk.

Per il momento non si ha alcuna notizia di vittime, feriti o danni agli edifici.

                    http://www.libero-
news.it/news/555827/Giappone__sisma_7_4_Richter_provoca_tsunami_.html

Ma non solo il Giappone è stato vittima di tragedie devastanti,ma anche Haiti e l'Aquila

Haiti, il terremoto la tragedia peggiore in un secolo di disastri

Quello del 12 gennaio 2010 ad Haiti è stato il terzo terremoto più catastrofico della
storia, provocando in una piccola parte dell'isola quasi lo stesso enorme numero di
vittime che lo tsunami del dicembre 2004 aveva causato in un'area vastissima
(dall'Indonesia alla Somalia).

Haiti ha una storia senza eguali di disastri naturali: ben 90 dal 1900 a oggi(vedi sotto), in
larga parte dovuti alla sfortunata combinazione di una posizione geografica che colloca
l'isola sulla rotta degli uragani e delle tempeste tropicali che periodicamente flagellano i
Caraibi e di una abissale povertà, che espone larga parte della popolazione a rischi letali di
fronte a qualsiasi evento ambientale.

Il sisma di gennaio è stato però di una portata incomparabilmente superiore rispetto a
qualsiasi evento precedente, come dimostra il diagramma qui riportato. E l'anno appena
trascorso, che ha visto abbattersi sul paese anche il passaggio dell'uragano Tomas e una
vasta epidemia di colera, rimarrà segnato come il peggiore che si ricordi, nella travagliata
storia di Haiti.

http://www.unicef.it/doc/2180/haiti-il-terremoto-la-tragedia-peggiore-in-un-secolo-di-
disastri.htm

La notte del 6 aprile 2009…
L'AQUILA - Più dicentocinquanta morti e circa duecentocinquanta i dispersi: questo il bilancio ancora
provvisorio (diffuso da fonti ospedaliere) del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito
l'Abruzzo. Anche la Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare
quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra, ha confermato queste stime. Al termine della
giornata di lunedì erano 100 le persone estratte vive dalle macerie degli edifici, mentre i morti identificati
sono 98, secondo fonti dei soccorritori. Le prime notizie, all'alba, parlavano di una quindicina di persone
decedute. Ma è stato subito chiaro che il numero era destinato a crescere con il passare delle ore e con la
rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno.




SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale, di 5,8 gradi della scala Richter, si è
registrata attorno alle 3,30. L'epicentro è stato individuato a una decina di chilometri
dall'Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d'Italia, dalla Romagna a Napoli.
Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 70 mila gli
sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima
parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico
della regione. Franco Barberi, presidente onorario della Commissione nazionale grandi
rischi, fa sapere che nei prossimi mesi «è poco probabile che si verifichino scosse di grande
energia, ma non lo possiamo escludere». Dopo quella devastante della notte, ha aggiunto
Barberi, «si sono registrate circa 200 repliche, la maggior parte di piccola magnitudo».

http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_06/TERREMOTO_ABRUZZO_a667c48e-2260-11de-9c
e1-00144f02aabc.shtml

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  • 1. La fine del Mondo...leggenda o realtà? Ultimamente tutti ci chiediamo se nel 2012 ci sarà realmente la fine del Mondo.Nessuno può rispondere a questa domanda,ma il nostro Pianeta sì. L'ultima prova è il sisma in Giappone seguito dallo tsunami. Ha originato onde alte 30 centimetri il terremoto avvertito alle isole giapponesi di Ogasawara, a sud della Capitale Tokyo. Il violento sisma, di magnitudo 7.4 della scala Richter, ha avuto come epicentro l'arcipelago nipponico, nei pressi delle isole Bonin (30 isolotti tropicali e subtropicali), a una profondità di 15 chilometri. Subito dopo la scossa si è diffuso un allarme tsunami - ora revocato - che ha interessato un'area di 100 chilometri intorno al luogo dell'epicentro, localizzato a 153 km a est di Chichi-shima. Lungo le coste delle isole Ogasawara si sono create dunque queste onde di circa 30 metri: lo ha riferito l'emittente locale Nhk. Per il momento non si ha alcuna notizia di vittime, feriti o danni agli edifici. http://www.libero- news.it/news/555827/Giappone__sisma_7_4_Richter_provoca_tsunami_.html Ma non solo il Giappone è stato vittima di tragedie devastanti,ma anche Haiti e l'Aquila Haiti, il terremoto la tragedia peggiore in un secolo di disastri Quello del 12 gennaio 2010 ad Haiti è stato il terzo terremoto più catastrofico della storia, provocando in una piccola parte dell'isola quasi lo stesso enorme numero di vittime che lo tsunami del dicembre 2004 aveva causato in un'area vastissima (dall'Indonesia alla Somalia). Haiti ha una storia senza eguali di disastri naturali: ben 90 dal 1900 a oggi(vedi sotto), in larga parte dovuti alla sfortunata combinazione di una posizione geografica che colloca l'isola sulla rotta degli uragani e delle tempeste tropicali che periodicamente flagellano i Caraibi e di una abissale povertà, che espone larga parte della popolazione a rischi letali di fronte a qualsiasi evento ambientale. Il sisma di gennaio è stato però di una portata incomparabilmente superiore rispetto a qualsiasi evento precedente, come dimostra il diagramma qui riportato. E l'anno appena trascorso, che ha visto abbattersi sul paese anche il passaggio dell'uragano Tomas e una vasta epidemia di colera, rimarrà segnato come il peggiore che si ricordi, nella travagliata storia di Haiti. http://www.unicef.it/doc/2180/haiti-il-terremoto-la-tragedia-peggiore-in-un-secolo-di- disastri.htm La notte del 6 aprile 2009…
  • 2. L'AQUILA - Più dicentocinquanta morti e circa duecentocinquanta i dispersi: questo il bilancio ancora provvisorio (diffuso da fonti ospedaliere) del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito l'Abruzzo. Anche la Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra, ha confermato queste stime. Al termine della giornata di lunedì erano 100 le persone estratte vive dalle macerie degli edifici, mentre i morti identificati sono 98, secondo fonti dei soccorritori. Le prime notizie, all'alba, parlavano di una quindicina di persone decedute. Ma è stato subito chiaro che il numero era destinato a crescere con il passare delle ore e con la rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno. SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale, di 5,8 gradi della scala Richter, si è registrata attorno alle 3,30. L'epicentro è stato individuato a una decina di chilometri dall'Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d'Italia, dalla Romagna a Napoli. Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 70 mila gli sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico della regione. Franco Barberi, presidente onorario della Commissione nazionale grandi rischi, fa sapere che nei prossimi mesi «è poco probabile che si verifichino scosse di grande energia, ma non lo possiamo escludere». Dopo quella devastante della notte, ha aggiunto Barberi, «si sono registrate circa 200 repliche, la maggior parte di piccola magnitudo». http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_06/TERREMOTO_ABRUZZO_a667c48e-2260-11de-9c e1-00144f02aabc.shtml