4. A cosa può servire l’eco del diaframma?
Misura all’inizio
Dopo attività fisica
Dopo intervento chirurgico
Dopo terapia farmacologica
Dopo terapia nutrizionale Misura alla fine
Valutazione pre - post
5. Movimento fisiologico del diaframma
Il movimento del diaframma è come una fisarmonica tenuta in verticale
Polmone
Torace
Diaframma
Muscoli respiratori
6. Posizione sonda
La posizione della sonda è sottocostale destra. In modalità B-Mode si cerca di tenere la
curvatura del diaframma il più centrale possibile nel monitor con la vena cava sul lato destro.
Marcatore
Marcatore
7. Movimento del diaframma
Durante l’inspirazione il diaframma si abbassa avvicinandosi alla sonda ecografica posizionata
sotto l’arcata costale nella finestra acustica del fegato. Nella espirazione il diaframma si alza
allontanandosi dalla sonda.
Fegato
Polmone
8. Se rovesciamo l’immagine ecografica, per avere una immagine fisiologica reale, durante
l’inspirazione il diaframma si abbassa avvicinandosi alla sonda ecografica.
Polmone
Fegato
Movimento del diaframma in inspirazione
9. Movimento del diaframma in espirazione
Se rovesciamo l’immagine nella espirazione il diaframma si alza allontanandosi dalla sonda.
Polmone
Fegato
10. Immagine reale
Nella visione reale quindi il diaframma durante l’inspirazione si avvicina alla sonda
risalendo mentre durante l’espirazione si abbassa allontanandosi dalla sonda.
11. Operativamente
In modalità B-Mode si cerca di tenere il diaframma al centro dello schermo in modo da avere la
maggior mobilità e visibilità. Muovendo la sonda si cerca di ottenere una linea il più definita.
Successivamente si passa alla modalità M-Mode per seguire l’andamento di ogni singolo punto di
una linea nel tempo.
Polmone
Fegato
12. Postura di lavoro: 30- 40 gradi
La posizione supina è comoda per l’esame in quanto il il paziente è più rilassato ma può
favorire la dispnea nel paziente critico mentre la posizione seduta aiuta il respiro ma è più
difficoltosa per l’esame.
13. Pazienti complessi
Nei pazienti obesi se il diaframma non è visibile nella posizione sottocostale destra è
preferibile spostarsi lateralmente verso il seno costofrenico dove il diaframma diventa più
superficiale. Attenzione di registrare la posizione della sonda in modo da ripetere il
controllo nella medesima posizione.
15. Nel respiro normale posso valutare la frequenza respiratoria e l’escursione diaframmatica
respiratoria ( dal punto più alto al punto piu basso). Nel respiro tranquillo il diaframma è poco
attivo ( mediamente 1-2 cm.).
Respiro tranquillo
16. Nel respiro dispnoico il paziente usa tutta la muscolatura respiratoria accessoria ma
soprattutto il diaframma.
Respiro dispnoico
17. Respiro bradi-apnoico
Nel respiro bradi o apnoico c’è un rallentamento della frequenza respiratoria fino alla
sospensione dell’atto respiratorio.
18. Respiro forzato
Nel respiro forzato posso valutare la massima escursione diaframmatica inspiratoria
ed espiratoria ( dal punto più alto al punto piu basso), il tempo inspiratorio e
espiratorio . Nel respiro forzato il diaframma è molto attivo.
19. Nel paziente neuromuscolare è importante vedere la forza muscolare. In questo caso è
evidente il deficit di contrazione del diaframma.
Paziente SLA
Pz neuromuscolare
20. In questo caso la forza di contrazione singola del diaframma sembra regolare.
Paziente SLA
Femmina
Anni 60
Pz neuromuscolare
22. Pz neuromuscolare
Oltre al respiro forzato singolo si fanno fare una serie di espirazioni forzate per vedere la
resistenza con la stessa modalità della macchina della tosse. Paziente SLA con forza conservata.