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ABS SERVIZI TECNICINewsletter Estate 2014
ABS SERVIZI TECNICINewsletter Estate 2014
Il caldo, associato all’elevata umidità,
è forse la fonte numero uno di stress
negli allevamenti di vacche da latte
della Pianura Padana. Gli effetti nega-
tivi sono tanti, come l’indebolimento del
sistema immunitario, che ha ovvie ri-
percussioni sull’incidenza di tutte le pa-
tologie, in particolare di mastiti e zop-
pie, così come di tutti i quadri patolo-
gici legati al periodo di transizione
(chetosi, collasso puerperale, metrite, ri-
tenzione di placenta, dislocazione abo-
masale). All’aumento delle spese mediche si aggiungono un netto ca-
lo produttivo (fino 40-50% in meno) e riproduttivo.
PRINCIPALI SINTOMI ED EFFETTI DELLO STRESS
DA CALDO (DA ARMSTRONG E WEICHERT, 1994)
① Riduzione dell’ingestione
② Riduzione della produzione e ipofertilità
③ Aumento del fabbisogno di acqua
④ Aumento del fabbisogno energetico di mantenimento
⑤ Aumento degli atti respiratori (polipnea)
⑥ Incremento delle perdite di acqua per evaporazione
⑦ Innalzamento della temperatura corporea
⑧ Modifiche dei tassi metabolici e ormonali
⑨ Riduzione dell’apporto sanguineo a organi interni
(per vasodilatazione periferica)
COME RICONOSCIAMO UNA VACCA
SOTTO STRESS DA CALDO?
Basandoci sul THI (Tem-
perature Humidity In-
dex), lo stress da caldo
si instaura già quando
questo indice arriva e
supera il valore 68
(Prof. Robert Collier,
Univ Arizona, 23° sim-
posio Ruminant Nutri-
tion, Gainsville, 2012).
Utilizzando il grafico
della fig. 1 si può sta-
bilire il grado di stress.
Le vacche sono sotto stress da moderato a grave se si manifestano uno
o più dei seguenti sintomi:
• Temperatura rettale > 39,2°C: va misurata sempre alla stessa ora e
nei momenti freschi della giornata, ad esempio verso le 7 del mattino.
• Atti respiratori > 90/min
• Riduzione dell’ingestione di sostanza secca del 10%
• Riduzione della produzione > 10%
La frequenza respiratoria reagisce molto velocemente alle variazioni
del tempo. È quindi un buon indicatore dello stress da caldo perché
facilmente misurabile (da USDA, Marzo 2010).
STRESS DA CALDO
Combattere il caldo con praticità!
Dr. Richard Echeverri Erk
0°F 0°C 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85
72 22 64 65 65 65 66 66 67 67 67 68 68 69 69 69 70 70 70 71
73 23 65 65 66 66 66 67 67 68 68 68 69 69 70 70 71 71 71 72
74 23.5 65 66 66 67 67 67 68 68 69 69 70 70 70 71 71 72 72 73
75 24 66 66 67 67 68 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74
76 24.5 66 67 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74 74 75
77 25 67 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74 74 75 75
78 25.5 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 73 73 74 74 75 75 76 76
79 26 67 68 69 69 70 70 71 71 72 73 73 74 74 75 76 76 77 77
80 26.5 68 69 69 70 70 71 72 72 73 73 74 75 75 76 76 77 78 78
81 27 68 69 70 70 71 72 72 73 73 74 75 75 76 77 77 78 78 79
82 28 69 69 70 71 71 72 73 73 74 75 75 76 77 77 78 79 79 80
83 28.5 69 70 71 71 72 73 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 80 81
84 29 70 70 71 72 73 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 80 81 82
85 29.5 70 71 72 72 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 81 81 82 83
86 30 71 71 72 73 74 74 75 76 77 78 78 79 80 81 81 82 83 84
87 30.5 71 72 73 73 74 75 76 77 77 78 79 80 81 81 82 83 84 85
88 31 72 72 73 74 75 76 76 77 78 79 80 81 81 82 83 84 85 86
89 31.5 72 73 74 75 75 76 77 78 79 80 80 81 82 83 84 85 86 86
90 32 72 73 74 75 76 77 78 79 79 80 81 82 83 84 85 86 86 87
91 33 73 74 75 76 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 86 87 88
92 33.5 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 85 86 87 88 89
93 34 74 75 76 77 78 79 80 80 81 82 83 85 85 86 87 88 89 90
94 34.5 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 86 86 87 88 89 90 91
95 35 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92
96 35.5 75 76 77 78 79 80 81 82 83 85 86 87 88 89 90 91 92 93
97 36 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 91 92 93 94
98 36.5 76 77 78 80 80 82 83 83 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94
99 37 76 78 79 80 81 82 83 84 85 87 88 89 90 91 92 93 94 95
100 38 77 78 79 81 82 83 84 85 86 87 88 90 91 92 93 94 95 96
101 38.5 77 79 80 81 82 83 84 86 87 88 89 90 92 93 94 95 96 98
102 39 78 79 80 82 83 84 85 86 87 89 90 91 92 94 95 96 97 98
103 39.5 78 79 81 82 83 84 86 87 88 89 91 92 93 94 96 97 98 99
104 40 79 80 81 83 84 85 86 88 89 90 91 93 94 95 96 98 99 100
105 40.5 79 80 82 83 84 86 87 88 89 91 92 93 95 96 97 99 100 101
106 41 80 81 82 84 85 87 88 89 90 91 93 94 95 97 98 99 101 102
107 41.5 80 81 83 84 85 87 88 89 91 92 94 95 96 98 99 100 102 103
108 42 81 82 83 85 86 88 89 90 92 93 94 96 97 98 100 101 103 104
109 43 81 82 84 85 87 89 89 91 92 94 95 96 98 99 101 102 103 105
110 43.5 81 83 84 86 87 89 90 91 93 94 96 97 99 100 101 103 104 106
111 44 82 83 85 86 88 90 91 92 94 95 96 98 99 101 102 104 105 107
112 44.5 82 84 85 87 88 90 91 93 94 96 97 99 100 102 103 105 106 108
113 45 83 84 86 87 89 91 92 93 95 96 98 99 101 102 104 105 107 108
114 45.5 83 85 86 88 89 92 92 94 96 97 99 100 102 103 105 106 108 109
115 46 84 85 87 88 90 92 93 95 96 98 99 101 102 104 106 107 109 110
116 46.5 84 86 87 89 90 93 94 95 97 98 100 102 103 105 106 108 110 111
117 47 85 86 88 89 91 93 94 96 98 99 101 102 104 106 107 109 111 112
118 48 85 87 88 90 92 94 95 97 98 100 102 103 105 106 108 110 111 113
119 48.5 85 87 89 90 92 94 96 87 99 101 102 104 106 107 109 111 112 114
120 49 86 88 89 91 93 95 96 98 100 101 103 105 106 108 110 111 113 115
Temperature % Relative Humidity
FA
TA
L
CO
N
D
ITIO
N
S
Come ricono-
sciamo una vac-
ca sotto stress
da caldo?
combattere il caldo con praticità!
STRESS DA CALDO
THI - Indice Temperatura Umidità
Inizio stress: tasso respiratorio oltre 60 BPM (respi-
ri/minuto). Inizio calo produzione latte. Rilevabile
calo riproduttivo. Temperatura rettale oltre 38,5°C.
Stress da leggero a moderato: tasso respiratorio ol-
tre 75 BPM. Temperatura rettale oltre i 39°C
Stress da moderato a grave: Tasso respiratorio ol-
tre gli 85 BMP. Temperatura rettale oltre i 40°C
Stress grave: Tasso respiratorio oltre 120-140 BPM.
Temperatura rettale oltre i 41°C
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ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
...ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
COME SI DIFENDONO LE VACCHE?
I quattro meccanismi naturali di eliminazione del calore sono: radia-
zione, conduzione, convezione ed evaporazione, quest’ultima la più im-
portante in momenti di caldo estremo. Per aiutare l’animale, oltre a
provvedere ombra e a diminuire la temperatura ambientale, dobbia-
mo favorire la sua capacità di dissipare calore tramite evaporazione.
COSA POSSIAMO FARE?
1. Muri perimetrali: non sono assolutamente necessari, né bassi né
tantomeno alti. Il concetto è ZERO ostacoli per la ventilazione na-
turale, annullare l’“Ombra del Vento” che dice: “Qualsiasi barrie-
ra fisica che si trova lungo la direzione del vento può disturbare
il flusso orizzontale dell’aria per
una distanza circa 10 volte la sua
altezza”.
2. Raffrescamento: oltre a
sfruttare la ventilazione naturale
(effetto camino ed effetto vento),
si può avere bisogno di un sistema di raffrescamento artificiale.
Quello ideale sfrutta l’evaporazione dell’acqua sul mantello dell’ani-
male con l’aiuto della ventilazione forzata. Il concetto di fondo è
quello di puntare sull’abbassamento della temperatura dell’anima-
le e non solo della struttura!!
Priorita N° 1: bagnare e ventilare le vacche IN SALA DI ATTESA!! Qui
vengono accalcate le vacche due o tre volte al giorno, spesso per più
di un’ora, a stretto contatto l’una con l’altra. La temperatura corporea
può incrementarsi di 2°C! Giorno dopo giorno l’animale accumula stress.
Reagisce diminuendo l’ingestione e cerca il primo posto bagnato all’om-
bra per rinfrescarsi (eliminazione di caldo corporeo in eccesso per con-
duzione). Provate a immaginare la felicità dei patogeni della mastite
trovandosi davanti canale e sfinteri dilatati (questi si chiudono di nor-
ma solo circa da 0,5-2 ore, in media 1 ora dopo la mungitura)! Studi
dimostrano un aumento nella produzione di 0,770 litri/vacca solo gra-
zie a un corretto raffrescamento in questa zona. Inoltre, i benefici si
estendono anche alla sfera riproduttiva: un altro studio ha evidenziato
un incremento del 3% nelle fecondazioni. Garantire circa 11 litri/ora e
una portata d’aria di 28 m3
/minuto/vacca. La velocità dell’aria, in ogni
angolo della sala di attesa, dovrebbe essere attorno ai 2-3 m/sec
Priorità N° 2: ventilare la sala mungitura che, oltre a far stare
meglio le vacche, fa star meglio i mungitori, aspetto da non sottova-
lutare. Anche le mosche vengono allontanate, spesso causa di nervo-
sismo tra le vacche e caduta delle unità prendicapezzoli.
Priorità N° 3: doccette nelle corsie di ritorno dalla mungitura.
L’acqua deve arrivare sempre dall’alto per evitare di bagnare la mam-
mella, e deve essere regolata da una cellula fotoelettrica. Attenzione
a far partire lo scroscio d’acqua leggermente in ritardo per non infa-
stidire l’animale con l’acqua sulla testa. Garantire un flusso di circa
30 litri/min a una pressione di 35-40 psi (2,4-2,8 bar).
Priorità N° 4: ventilazione nei box pre parto, parto e post parto
0 = nessun accorgimento
F = ventilatore
5; 10; 15 = frequenza
doccette
ABS ITALIA Via Bastida 6, 26020 Cavatigozzi (CR)
Tel. 0372.532011 - Fax 0372.532020
e-mail: ABS.Italia@genusplc.com
OOONNNCCCDDDUUUOOOPPPRRR ABSABSABSOOONNN
.Italia@genusplc.Italia@genusplc.Italia@genusplcABSABSABSeee-mail:-mail:-mail:
ax 0372.532020ax 0372.532020ax 0372.5320200372.532011 - F0372.532011 - F0372.532011 - F
Via Bastida 6,Via Bastida 6,Via Bastida 6,
a.a.a.dddei capezzoli in premungiturei capezzoli in premungiturei capezzoli in premungitur
Active è supportato a livello Europeo (DirettivActive è supportato a livello Europeo (DirettivActive è supportato a livello Europeo (Direttivoooamamamaaaliant Fliant Fliant FVVV
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a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazioneAAActive è supportato a livello Europeo (Direttivctive è supportato a livello Europeo (Direttivctive è supportato a livello Europeo (Direttiv
Leggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’uso
a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazione
...Leggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’uso
a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazione
(corrisponde al periodo di transizione). Qui le cause di stress si som-
mano in modo allarmante: oltre che per il caldo soffrono di stress
per il parto stesso, per diminuzione dell’ingestione, per eccessivi spo-
stamenti e per l’eventuale insorgenza di patologie. Una delle conse-
guenze meno note è la riduzione del peso del vitello, che come se si
sa ha una correlazione diretta con la totalità di latte che verrà pro-
dotto in quella lattazione. È stato dimostrato che un controllo ade-
guato della T° in questa fase riduce il tasso di riforma nei 10 mesi
successivi al parto.
Priorità N° 5: ventilazione forzata e acqua nelle corsie di alimen-
tazione, ventilatori sulle cuccette. Nebulizzazione o doccette? I primi
sono ottimi per ridurre la temperatura ambientale, ma quasi sempre
aumentano l’umidità della lettiera, favorendo lo sviluppo di germi pa-
togeni e incrementando di conseguenza il rischio mastite. Comunque,
sulle cuccette non vanno mai installati ventilatori con ugelli.
• Temperatura di partenza: dipende dal THI, ma orientativamente pos-
sono partire a 18°C a bassa velocità (in alcune stalle, per favori-
re il ricambio d’aria, i ventilatori rimangono addirittura accesi TUT-
TO l’anno).
• Cicli acqua: quale frequenza? Anche qui dipende dal THI. Se non ab-
biamo una scheda elettronica, che, in base al THI, regola automa-
ticamente le partenze di ventilatori e doccette, possiamo utilizzare
il seguente schema come guida: 21 °C acqua ogni 15’; 27° C ac-
qua ogni 10’; 32 °C acqua ogni 5’. I ventilatori NON vanno spen-
ti durante la fase doccette! Uggelli posizionati correttamente e goc-
cia pesante, impediscono che l’acqua arrivi o in greppia o sulle cuc-
cette. La risposta si ha osservando il mantello delle vacche: biso-
gna dare il tempo giusto perché si asciughi.
• Distanza tra ventilatori: orientativamente moltiplicare il diametro del-
la pala per 10. Ad esempio, ventilatori da 90 cm vanno installati
ogni 9 mt.
• Altezza: 2,8-3,0 mt
• Inclinazione: 30° verso il pavimento.
Sul sito: http://cma.entecra.it/sac/sac_file/thi.html potete calcolare il THI nella vo-
stra stalla.
3. ACQUA!!! Oltre ad essere indispensabile per la produzione di lat-
te (>85% è acqua) è necessaria per contribuire ad abbassare la
temperatura corporea. L’abbeveratoio più importante è quello al-
l’uscita della sala, momento nel quale la sete è massima.
Garantire un minimo di 10 cm/capo di spazio lineare di abbeve-
rata e, in uscita dalla sala mungitura, 50 cm/capo che ritorna in
simultanea dalla mungitura (a “gabbiata”). Quindi, se la sala è una
10+10, l’abbeveratoio dovrà esser lungo minimo 5 m.
4. Bicarbonato di sodio “ad libitum”: le vacche in lattazione
sotto stress da caldo aumentano gli atti respiratori (iperventilazio-
ne). La perdita di anidride carbonica e di bicarbonato per la per-
dita di saliva porta inizialmente a un’alcalosi metabolica e, succes-
sivamente, a un’acidosi ruminale, causa importante di laminite.
Somministrare bicarbonato di sodio a volontà, OLTRE al tampone
già incluso nella razione delle vacche in produzione: è economico
e non ha controindicazioni. Il livello di consumo può essere utiliz-
zato anche come spia dello stato di stabilità del pH ruminale.
5. E la gestione della mangiatoia, quanto è importante? Vale
l’assioma: Più latte producono, più mangiano, più calore genera-
no… più caldo hanno, meno mangiano e meno producono!
CONCLUSIONI
Aiutare le nostre vacche a controllare lo stress da caldo è indispensa-
bile per riuscire a mantenere l’efficienza produttiva della stalla.
Particolare attenzione meritano gli animali durante la fase di transi-
zione, dalla cui corretta gestione dipende il reddito di tutta la latta-
zione. Accorgimenti semplici, come garantire la giusta disponibilità di
punti di abbeverata e il corretto raffrescamento delle bovine in sala
di attesa e in uscita dalla mungitura, possono fare la differenza, con
un rapporto costo-beneficio decisamente favorevole!
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ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
...ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso
r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione
La ricerca ci mostra
costantemente come
la vita produttiva
della bovina da lat-
te si esprima al
massimo quando il
suo primo parto av-
viene tra il 23° e il
24° mese di vita.
Un traguardo rag-
giungibile sia con un adeguato programma
di nutrizione delle vitelle che con la corretta
gestione del programma di FA nelle manze
da rimonta. Dopo la pubertà i primi calori
possono essere irregolari o poco attendibili; di
conseguenza la raccomandazione è quella di
inseminare solo dopo il secondo calore evi-
dente. Prima però dobbiamo garantire sia pe-
so che struttura corporea adeguati (sopra i
380 kg e 125 cm al garrese). La principale
sfida sarà riuscire a confermare una gravi-
danza a 14-15 mesi per assicurarci un pri-
mo parto entro il 24° mese di vita. In esta-
te le insidie per riuscire a ingravidare le no-
stre vacche aumentano considerevolmente.
Numero uno lo stress da caldo (temperatura
e umidità), che porta a cali nel tasso di con-
cepimento (CR) mediamente di un 20-30%.
Nelle manze, che subiscono uno stress da cal-
do nettamente inferiore, questo calo è molto
ridotto (vedi grafico). Possono sopportare fi-
no a 35°C senza che ciò incida sul loro CR,
mentre questo limite diventa nel-
le vacche già critico dopo i 30°C.
Senza un adeguato controllo del-
lo stress da caldo si può entrare
in un circolo vizioso: poche gra-
vidanze in estate (luglio & ago-
sto)  pochi parti in primavera
(aprile & maggio)  poche
manze da fecondare in estate
l’anno successivo (avranno 14-15
mesi in luglio e agosto)  evi-
dente buco nei parti! La racco-
mandazione di fecondare le
manze con il seme ABS Sexation nel perio-
do estivo è dettata dalla critica mancanza di
vitelle nelle gabbie ad aprile e maggio.
Ottenendo gravidanze con il seme ABS
Sexation proprio nei mesi di luglio e agosto
riempiremo queste gabbie e il flusso di ani-
mali da rimonta diverrà molto più regolare.
Dopo due anni i parti saranno meglio distri-
buiti nel corso dell’anno, con quelli delle pri-
mipare più concentrati tra aprile e maggio.
ABS continua a raccomandare l’utilizzo di ABS
Sexation tra le 12 e le 24 ore dopo il rile-
vamento del calore. In base a ricerche pub-
blicate non c’è differenza tra il CR ottenuto
fecondando una volta al giorno e quello che
risulta dalla tradizionale regola AM/PM.
ABS Sexation deve essere utilizzato solo nei
programmi di FA in cui le manze sono di ot-
tima struttura e ciclano regolarmente.
Dr. Hans Vromans
Caldo, manze e ABS Sexation

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  • 1. ABS SERVIZI TECNICINewsletter Estate 2014 ABS SERVIZI TECNICINewsletter Estate 2014 Il caldo, associato all’elevata umidità, è forse la fonte numero uno di stress negli allevamenti di vacche da latte della Pianura Padana. Gli effetti nega- tivi sono tanti, come l’indebolimento del sistema immunitario, che ha ovvie ri- percussioni sull’incidenza di tutte le pa- tologie, in particolare di mastiti e zop- pie, così come di tutti i quadri patolo- gici legati al periodo di transizione (chetosi, collasso puerperale, metrite, ri- tenzione di placenta, dislocazione abo- masale). All’aumento delle spese mediche si aggiungono un netto ca- lo produttivo (fino 40-50% in meno) e riproduttivo. PRINCIPALI SINTOMI ED EFFETTI DELLO STRESS DA CALDO (DA ARMSTRONG E WEICHERT, 1994) ① Riduzione dell’ingestione ② Riduzione della produzione e ipofertilità ③ Aumento del fabbisogno di acqua ④ Aumento del fabbisogno energetico di mantenimento ⑤ Aumento degli atti respiratori (polipnea) ⑥ Incremento delle perdite di acqua per evaporazione ⑦ Innalzamento della temperatura corporea ⑧ Modifiche dei tassi metabolici e ormonali ⑨ Riduzione dell’apporto sanguineo a organi interni (per vasodilatazione periferica) COME RICONOSCIAMO UNA VACCA SOTTO STRESS DA CALDO? Basandoci sul THI (Tem- perature Humidity In- dex), lo stress da caldo si instaura già quando questo indice arriva e supera il valore 68 (Prof. Robert Collier, Univ Arizona, 23° sim- posio Ruminant Nutri- tion, Gainsville, 2012). Utilizzando il grafico della fig. 1 si può sta- bilire il grado di stress. Le vacche sono sotto stress da moderato a grave se si manifestano uno o più dei seguenti sintomi: • Temperatura rettale > 39,2°C: va misurata sempre alla stessa ora e nei momenti freschi della giornata, ad esempio verso le 7 del mattino. • Atti respiratori > 90/min • Riduzione dell’ingestione di sostanza secca del 10% • Riduzione della produzione > 10% La frequenza respiratoria reagisce molto velocemente alle variazioni del tempo. È quindi un buon indicatore dello stress da caldo perché facilmente misurabile (da USDA, Marzo 2010). STRESS DA CALDO Combattere il caldo con praticità! Dr. Richard Echeverri Erk 0°F 0°C 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 72 22 64 65 65 65 66 66 67 67 67 68 68 69 69 69 70 70 70 71 73 23 65 65 66 66 66 67 67 68 68 68 69 69 70 70 71 71 71 72 74 23.5 65 66 66 67 67 67 68 68 69 69 70 70 70 71 71 72 72 73 75 24 66 66 67 67 68 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74 76 24.5 66 67 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74 74 75 77 25 67 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 72 73 73 74 74 75 75 78 25.5 67 68 68 69 69 70 70 71 71 72 73 73 74 74 75 75 76 76 79 26 67 68 69 69 70 70 71 71 72 73 73 74 74 75 76 76 77 77 80 26.5 68 69 69 70 70 71 72 72 73 73 74 75 75 76 76 77 78 78 81 27 68 69 70 70 71 72 72 73 73 74 75 75 76 77 77 78 78 79 82 28 69 69 70 71 71 72 73 73 74 75 75 76 77 77 78 79 79 80 83 28.5 69 70 71 71 72 73 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 80 81 84 29 70 70 71 72 73 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 80 81 82 85 29.5 70 71 72 72 73 74 75 75 76 77 78 78 79 80 81 81 82 83 86 30 71 71 72 73 74 74 75 76 77 78 78 79 80 81 81 82 83 84 87 30.5 71 72 73 73 74 75 76 77 77 78 79 80 81 81 82 83 84 85 88 31 72 72 73 74 75 76 76 77 78 79 80 81 81 82 83 84 85 86 89 31.5 72 73 74 75 75 76 77 78 79 80 80 81 82 83 84 85 86 86 90 32 72 73 74 75 76 77 78 79 79 80 81 82 83 84 85 86 86 87 91 33 73 74 75 76 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 86 87 88 92 33.5 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 85 86 87 88 89 93 34 74 75 76 77 78 79 80 80 81 82 83 85 85 86 87 88 89 90 94 34.5 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 86 86 87 88 89 90 91 95 35 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 96 35.5 75 76 77 78 79 80 81 82 83 85 86 87 88 89 90 91 92 93 97 36 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 91 92 93 94 98 36.5 76 77 78 80 80 82 83 83 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 99 37 76 78 79 80 81 82 83 84 85 87 88 89 90 91 92 93 94 95 100 38 77 78 79 81 82 83 84 85 86 87 88 90 91 92 93 94 95 96 101 38.5 77 79 80 81 82 83 84 86 87 88 89 90 92 93 94 95 96 98 102 39 78 79 80 82 83 84 85 86 87 89 90 91 92 94 95 96 97 98 103 39.5 78 79 81 82 83 84 86 87 88 89 91 92 93 94 96 97 98 99 104 40 79 80 81 83 84 85 86 88 89 90 91 93 94 95 96 98 99 100 105 40.5 79 80 82 83 84 86 87 88 89 91 92 93 95 96 97 99 100 101 106 41 80 81 82 84 85 87 88 89 90 91 93 94 95 97 98 99 101 102 107 41.5 80 81 83 84 85 87 88 89 91 92 94 95 96 98 99 100 102 103 108 42 81 82 83 85 86 88 89 90 92 93 94 96 97 98 100 101 103 104 109 43 81 82 84 85 87 89 89 91 92 94 95 96 98 99 101 102 103 105 110 43.5 81 83 84 86 87 89 90 91 93 94 96 97 99 100 101 103 104 106 111 44 82 83 85 86 88 90 91 92 94 95 96 98 99 101 102 104 105 107 112 44.5 82 84 85 87 88 90 91 93 94 96 97 99 100 102 103 105 106 108 113 45 83 84 86 87 89 91 92 93 95 96 98 99 101 102 104 105 107 108 114 45.5 83 85 86 88 89 92 92 94 96 97 99 100 102 103 105 106 108 109 115 46 84 85 87 88 90 92 93 95 96 98 99 101 102 104 106 107 109 110 116 46.5 84 86 87 89 90 93 94 95 97 98 100 102 103 105 106 108 110 111 117 47 85 86 88 89 91 93 94 96 98 99 101 102 104 106 107 109 111 112 118 48 85 87 88 90 92 94 95 97 98 100 102 103 105 106 108 110 111 113 119 48.5 85 87 89 90 92 94 96 87 99 101 102 104 106 107 109 111 112 114 120 49 86 88 89 91 93 95 96 98 100 101 103 105 106 108 110 111 113 115 Temperature % Relative Humidity FA TA L CO N D ITIO N S Come ricono- sciamo una vac- ca sotto stress da caldo? combattere il caldo con praticità! STRESS DA CALDO THI - Indice Temperatura Umidità Inizio stress: tasso respiratorio oltre 60 BPM (respi- ri/minuto). Inizio calo produzione latte. Rilevabile calo riproduttivo. Temperatura rettale oltre 38,5°C. Stress da leggero a moderato: tasso respiratorio ol- tre 75 BPM. Temperatura rettale oltre i 39°C Stress da moderato a grave: Tasso respiratorio ol- tre gli 85 BMP. Temperatura rettale oltre i 40°C Stress grave: Tasso respiratorio oltre 120-140 BPM. Temperatura rettale oltre i 41°C
  • 2. OOONNNCCCDDDUUUOOOPPPRRR ABSABSABSOOONNN ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione ...ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione COME SI DIFENDONO LE VACCHE? I quattro meccanismi naturali di eliminazione del calore sono: radia- zione, conduzione, convezione ed evaporazione, quest’ultima la più im- portante in momenti di caldo estremo. Per aiutare l’animale, oltre a provvedere ombra e a diminuire la temperatura ambientale, dobbia- mo favorire la sua capacità di dissipare calore tramite evaporazione. COSA POSSIAMO FARE? 1. Muri perimetrali: non sono assolutamente necessari, né bassi né tantomeno alti. Il concetto è ZERO ostacoli per la ventilazione na- turale, annullare l’“Ombra del Vento” che dice: “Qualsiasi barrie- ra fisica che si trova lungo la direzione del vento può disturbare il flusso orizzontale dell’aria per una distanza circa 10 volte la sua altezza”. 2. Raffrescamento: oltre a sfruttare la ventilazione naturale (effetto camino ed effetto vento), si può avere bisogno di un sistema di raffrescamento artificiale. Quello ideale sfrutta l’evaporazione dell’acqua sul mantello dell’ani- male con l’aiuto della ventilazione forzata. Il concetto di fondo è quello di puntare sull’abbassamento della temperatura dell’anima- le e non solo della struttura!! Priorita N° 1: bagnare e ventilare le vacche IN SALA DI ATTESA!! Qui vengono accalcate le vacche due o tre volte al giorno, spesso per più di un’ora, a stretto contatto l’una con l’altra. La temperatura corporea può incrementarsi di 2°C! Giorno dopo giorno l’animale accumula stress. Reagisce diminuendo l’ingestione e cerca il primo posto bagnato all’om- bra per rinfrescarsi (eliminazione di caldo corporeo in eccesso per con- duzione). Provate a immaginare la felicità dei patogeni della mastite trovandosi davanti canale e sfinteri dilatati (questi si chiudono di nor- ma solo circa da 0,5-2 ore, in media 1 ora dopo la mungitura)! Studi dimostrano un aumento nella produzione di 0,770 litri/vacca solo gra- zie a un corretto raffrescamento in questa zona. Inoltre, i benefici si estendono anche alla sfera riproduttiva: un altro studio ha evidenziato un incremento del 3% nelle fecondazioni. Garantire circa 11 litri/ora e una portata d’aria di 28 m3 /minuto/vacca. La velocità dell’aria, in ogni angolo della sala di attesa, dovrebbe essere attorno ai 2-3 m/sec Priorità N° 2: ventilare la sala mungitura che, oltre a far stare meglio le vacche, fa star meglio i mungitori, aspetto da non sottova- lutare. Anche le mosche vengono allontanate, spesso causa di nervo- sismo tra le vacche e caduta delle unità prendicapezzoli. Priorità N° 3: doccette nelle corsie di ritorno dalla mungitura. L’acqua deve arrivare sempre dall’alto per evitare di bagnare la mam- mella, e deve essere regolata da una cellula fotoelettrica. Attenzione a far partire lo scroscio d’acqua leggermente in ritardo per non infa- stidire l’animale con l’acqua sulla testa. Garantire un flusso di circa 30 litri/min a una pressione di 35-40 psi (2,4-2,8 bar). Priorità N° 4: ventilazione nei box pre parto, parto e post parto 0 = nessun accorgimento F = ventilatore 5; 10; 15 = frequenza doccette
  • 3. ABS ITALIA Via Bastida 6, 26020 Cavatigozzi (CR) Tel. 0372.532011 - Fax 0372.532020 e-mail: ABS.Italia@genusplc.com OOONNNCCCDDDUUUOOOPPPRRR ABSABSABSOOONNN .Italia@genusplc.Italia@genusplc.Italia@genusplcABSABSABSeee-mail:-mail:-mail: ax 0372.532020ax 0372.532020ax 0372.5320200372.532011 - F0372.532011 - F0372.532011 - F Via Bastida 6,Via Bastida 6,Via Bastida 6, a.a.a.dddei capezzoli in premungiturei capezzoli in premungiturei capezzoli in premungitur Active è supportato a livello Europeo (DirettivActive è supportato a livello Europeo (DirettivActive è supportato a livello Europeo (Direttivoooamamamaaaliant Fliant Fliant FVVV .com.com.com...Italia@genusplcItalia@genusplcItalia@genusplc ax 0372.532020ax 0372.532020ax 0372.532020 )))CCCRRRaaavatigozzi (vatigozzi (vatigozzi (CCC260202602026020VVVia Bastida 6,ia Bastida 6,ia Bastida 6, Leggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’uso...aaare i biocidi in modo sicurore i biocidi in modo sicurore i biocidi in modo sicuroAAAdoperdoperdoperaaa... a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazioneAAActive è supportato a livello Europeo (Direttivctive è supportato a livello Europeo (Direttivctive è supportato a livello Europeo (Direttiv Leggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’uso a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazione ...Leggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’usoLeggere le istruzioni sull’etichetta prima dell’uso a 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazionea 98/8/EC) come biocida veterinario per la sanitizzazione (corrisponde al periodo di transizione). Qui le cause di stress si som- mano in modo allarmante: oltre che per il caldo soffrono di stress per il parto stesso, per diminuzione dell’ingestione, per eccessivi spo- stamenti e per l’eventuale insorgenza di patologie. Una delle conse- guenze meno note è la riduzione del peso del vitello, che come se si sa ha una correlazione diretta con la totalità di latte che verrà pro- dotto in quella lattazione. È stato dimostrato che un controllo ade- guato della T° in questa fase riduce il tasso di riforma nei 10 mesi successivi al parto. Priorità N° 5: ventilazione forzata e acqua nelle corsie di alimen- tazione, ventilatori sulle cuccette. Nebulizzazione o doccette? I primi sono ottimi per ridurre la temperatura ambientale, ma quasi sempre aumentano l’umidità della lettiera, favorendo lo sviluppo di germi pa- togeni e incrementando di conseguenza il rischio mastite. Comunque, sulle cuccette non vanno mai installati ventilatori con ugelli. • Temperatura di partenza: dipende dal THI, ma orientativamente pos- sono partire a 18°C a bassa velocità (in alcune stalle, per favori- re il ricambio d’aria, i ventilatori rimangono addirittura accesi TUT- TO l’anno). • Cicli acqua: quale frequenza? Anche qui dipende dal THI. Se non ab- biamo una scheda elettronica, che, in base al THI, regola automa- ticamente le partenze di ventilatori e doccette, possiamo utilizzare il seguente schema come guida: 21 °C acqua ogni 15’; 27° C ac- qua ogni 10’; 32 °C acqua ogni 5’. I ventilatori NON vanno spen- ti durante la fase doccette! Uggelli posizionati correttamente e goc- cia pesante, impediscono che l’acqua arrivi o in greppia o sulle cuc- cette. La risposta si ha osservando il mantello delle vacche: biso- gna dare il tempo giusto perché si asciughi. • Distanza tra ventilatori: orientativamente moltiplicare il diametro del- la pala per 10. Ad esempio, ventilatori da 90 cm vanno installati ogni 9 mt. • Altezza: 2,8-3,0 mt • Inclinazione: 30° verso il pavimento. Sul sito: http://cma.entecra.it/sac/sac_file/thi.html potete calcolare il THI nella vo- stra stalla. 3. ACQUA!!! Oltre ad essere indispensabile per la produzione di lat- te (>85% è acqua) è necessaria per contribuire ad abbassare la temperatura corporea. L’abbeveratoio più importante è quello al- l’uscita della sala, momento nel quale la sete è massima. Garantire un minimo di 10 cm/capo di spazio lineare di abbeve- rata e, in uscita dalla sala mungitura, 50 cm/capo che ritorna in simultanea dalla mungitura (a “gabbiata”). Quindi, se la sala è una 10+10, l’abbeveratoio dovrà esser lungo minimo 5 m. 4. Bicarbonato di sodio “ad libitum”: le vacche in lattazione sotto stress da caldo aumentano gli atti respiratori (iperventilazio- ne). La perdita di anidride carbonica e di bicarbonato per la per-
  • 4. dita di saliva porta inizialmente a un’alcalosi metabolica e, succes- sivamente, a un’acidosi ruminale, causa importante di laminite. Somministrare bicarbonato di sodio a volontà, OLTRE al tampone già incluso nella razione delle vacche in produzione: è economico e non ha controindicazioni. Il livello di consumo può essere utiliz- zato anche come spia dello stato di stabilità del pH ruminale. 5. E la gestione della mangiatoia, quanto è importante? Vale l’assioma: Più latte producono, più mangiano, più calore genera- no… più caldo hanno, meno mangiano e meno producono! CONCLUSIONI Aiutare le nostre vacche a controllare lo stress da caldo è indispensa- bile per riuscire a mantenere l’efficienza produttiva della stalla. Particolare attenzione meritano gli animali durante la fase di transi- zione, dalla cui corretta gestione dipende il reddito di tutta la latta- zione. Accorgimenti semplici, come garantire la giusta disponibilità di punti di abbeverata e il corretto raffrescamento delle bovine in sala di attesa e in uscita dalla mungitura, possono fare la differenza, con un rapporto costo-beneficio decisamente favorevole! OOONNNCCCDDDUUUOOOPPPRRR ABSABSABSOOONNN ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione ...ta prima dell’usota prima dell’usota prima dell’uso r la sanitizzazioner la sanitizzazioner la sanitizzazione La ricerca ci mostra costantemente come la vita produttiva della bovina da lat- te si esprima al massimo quando il suo primo parto av- viene tra il 23° e il 24° mese di vita. Un traguardo rag- giungibile sia con un adeguato programma di nutrizione delle vitelle che con la corretta gestione del programma di FA nelle manze da rimonta. Dopo la pubertà i primi calori possono essere irregolari o poco attendibili; di conseguenza la raccomandazione è quella di inseminare solo dopo il secondo calore evi- dente. Prima però dobbiamo garantire sia pe- so che struttura corporea adeguati (sopra i 380 kg e 125 cm al garrese). La principale sfida sarà riuscire a confermare una gravi- danza a 14-15 mesi per assicurarci un pri- mo parto entro il 24° mese di vita. In esta- te le insidie per riuscire a ingravidare le no- stre vacche aumentano considerevolmente. Numero uno lo stress da caldo (temperatura e umidità), che porta a cali nel tasso di con- cepimento (CR) mediamente di un 20-30%. Nelle manze, che subiscono uno stress da cal- do nettamente inferiore, questo calo è molto ridotto (vedi grafico). Possono sopportare fi- no a 35°C senza che ciò incida sul loro CR, mentre questo limite diventa nel- le vacche già critico dopo i 30°C. Senza un adeguato controllo del- lo stress da caldo si può entrare in un circolo vizioso: poche gra- vidanze in estate (luglio & ago- sto)  pochi parti in primavera (aprile & maggio)  poche manze da fecondare in estate l’anno successivo (avranno 14-15 mesi in luglio e agosto)  evi- dente buco nei parti! La racco- mandazione di fecondare le manze con il seme ABS Sexation nel perio- do estivo è dettata dalla critica mancanza di vitelle nelle gabbie ad aprile e maggio. Ottenendo gravidanze con il seme ABS Sexation proprio nei mesi di luglio e agosto riempiremo queste gabbie e il flusso di ani- mali da rimonta diverrà molto più regolare. Dopo due anni i parti saranno meglio distri- buiti nel corso dell’anno, con quelli delle pri- mipare più concentrati tra aprile e maggio. ABS continua a raccomandare l’utilizzo di ABS Sexation tra le 12 e le 24 ore dopo il rile- vamento del calore. In base a ricerche pub- blicate non c’è differenza tra il CR ottenuto fecondando una volta al giorno e quello che risulta dalla tradizionale regola AM/PM. ABS Sexation deve essere utilizzato solo nei programmi di FA in cui le manze sono di ot- tima struttura e ciclano regolarmente. Dr. Hans Vromans Caldo, manze e ABS Sexation