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Alessandro Picardi - Articolo Prima Comunicazione
1. FABIANI E GUBITOSI. Incredibile ma
vero, nel Ddl Semplificazioni ap-
provato dal Consiglio dei ministri il
mese scorso erano contenute una se-
rie di norme a favore della produzio-
ne indipendente. I passaggi significa-
tivi erano due. Si introduceva una de-
finizione di opera audiovisiva che
comprendeva sia il cinema sia la fic-
tion e apriva la strada a portare sotto
il Mibac (Ministero dei beni e delle
attività culturali) le competenze sul
prodotto televisivo, che
attualmente in prima
battuta appartengono
al dicastero dello Svi-
luppo economico. Al
contrario, in tutti i Pae-
si europei l’audiovisivo
nella sua interezza è
centralizzato in un uni-
co ministero.
Ma il piatto forte con-
sisteva nella radicale
riforma dei diritti resi
duali. Si stabiliva, in
sintesi, che un broadca-
ster può acquisire i di-
ritti di utilizzazione di
opere audiovisive solo
per la propria piattafor-
ma di trasmissione e
per una durata limitata
non superiore a tre an
ni. Una vera bomba! I
diritti significano soldi
e non a caso produttori
e broadcaster si accapigliano da anni
su questo punto nodale risolto finora
a vantaggio di questi ultimi.
Nessuno forse si aspettava che nor-
me così radicali sarebbero passate li-
sce. Il paradosso è invece che sono
state integralmente approvate dal
Consiglio dei ministri. La bufera si è
scatenata un minuto dopo, quando se
n’è accorta la Rai che si è mossa per
azzerare tutto. Sembra che a suonare
l’allerta sia stato Alessandro Picardi,
il nuovo direttore delle Relazioni isti-
tuzionali a Viale Mazzini che il dg
Luigi Gubitosi ha fatto venire da Ali-
talia e che, effettivamente, al primo
banco di prova ha dimostrato di esse-
re uno tosto. Tant’è che dopo ore di
fibrillazione il caso era risolto: il vice
ministro Antonio Catricalà ha trovato
il modo di cancellare tutti gli emen-
damenti sulla produzione.
Alla Rai ci sono state riunioni fiu-
me del dg Gubitosi con i direttori
Eleonora Andreatta (Rai Fiction), Va-
lerio Fiorespino (Risorse televisive),
Luigi De Siervo (Sviluppo commer-
ciale), Paolo Del Brocco (Rai Cinema).
Tutti compatti contro la prodez-
za dei produttori, e si almanaccava
chi ne fosse stato l’ispiratore. Come
se non fosse che da dieci anni i pro-
duttori danno battaglia sui diritti. Ve-
ro è che nell’ultimo periodo hanno
messo in atto una lobby più marcata
su governo e Parlamento, tanto che
questa sortita pare sia il frutto di una
triangolazione tra il presidente
dell’Apt, Fabiano Fabiani, il nuovo
ministro del Mibac, Massimo Bray, e il
direttore generale per il Cinema, Nicola
Borrelli, di cui si dice un gran bene in giro. A
Rai Fiction, dove festeggiano gli ottimi
risultati della stagione (23,6%di media e
oltre 6 milioni di spettatori su 52 serate di
fiction), si considera che “norme del genere
sarebbero state la fine della produzione
italiana”. Posizione dura. All’Apt fanno
notare invece che la spartizione equa dei
diritti tra broadcaster e produttori esiste in
tutti i Paesi europei con effetti benefici
sull’industria e senza conseguenze
drammatiche per le televisioni. E
sottolineano che in Germania ci si è arrivati
non attraverso una regolamentazione, ma
con un accordo consensuale tra le parti, e a
fare da apripista era stato il servizio
pubblico tedesco. Alla Rai sui diritti non ci
sentono e la tensione resta alta: lo si è visto
nello scontro inaspettato tra Gubitosi e
Fabiani che, andato a un incontro di routine
con Andreatta a Rai Fiction, ha trovato il
direttore generale ad
aspettarlo per protestare contro la lobbying
dei produttori, mentre la Rai sta trattando
con loro sulle procedure contrattuali. Fabiani,
abbandonati i toni diplomatici, si è
trasformato nel ʻcinghialone’ che era ai tempi
della sua gestione di Finmeccanica
rispondendogli per le rime, rimproverando ai
vertici Rai la svolta dura sull’
internazionalizzazione che "ammazza
l’industria indipendente pensando di salvare
l’interesse aziendale”.
WEB SERIE. La fiction mania
contagia il Corriere della Sera che
dà il via alla seconda stagione della
web serie ‘Una mamma imperfetta’
coprodotta con Rai Fiction in
visione esclusiva on line sul sito
Corriere.it. Ne ha dato l’annuncio il
direttore Ferruccio de Bortoli
insieme al dg Rai Gubitosi in una
conferenza stampa che si è tenuta il
16 luglio nella sede di via Solferino.
Riprese ad agosto, in campo la
stessa formazione: i produttori
della Indigo Film Francesca Cima e
Nicola Giuliano; Ivan Cotroneo.
sceneggiatore e regista; le mamme
imperfette Lucia
Lascino, Alessia Barela, Anna Ferzetti,
Vanessa Compagnucci.
La mania delle web serie contagia la Rai
che, appena varato ‘Un grande amore’, ne
ha già realizzata un’altra. Parliamo di
‘Ombrelloni’, una sketch comedy di 30
puntate da 9 minuti ambientata in
spiaggia con tre gruppi di protagonisti che
il 29 luglio debutterà
contemporaneamente sul sito Rai.tv.it e
su Raidue in prima serata .Ha la
particolarità di essere una produzione
interna Rai girata e realizzata al Centro di
Napoli. Produttore creativo Luca Manzi
con Riccardo Grandi alla regia.
DEGLI ESPOSTI/MAURI. li fondo Cambria di
Mauro Mauri quotato alla Borsa di Londra
è uscito dalla Palomar, che torna
interamente nelle mani di Carlo Degli
Esposti. Il fondo Cambria era entrato con ii
33% della casa di produzione nel 2008.
quando Degli Esposti aveva rilevato le
quote possedute da Endemol.
PRIMA COMUNICAZIONE
Fiction Backstage di Anna Rotili