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“fenomeni” eLettoraLi
L’“obamizzazione” della comunicazione
politica in italia
La campagna per L’eLezione
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deL nuovo presidente l fatto che la politica in Italia, come del market (Pd). L’americanizzazione ha influen-
resto molte forme di consumo, sia stata zato soprattutto il centrosinistra: le primarie,
degLi stati uniti è stata americanizzata non è certo una novità. Fe- prima dell’Ulivo e poi del Pd, sono una ca-
nomeni come la personalizzazione della politica ratteristica del sistema politico statunitense.
segnata da numerose
e la nascita di forme di politica-spettacolo han- La stessa scelta di chiamare il nuovo soggetto
innovazioni aLLe quaLi no le loro radici negli anni Ottanta e vedono una politico, nato dopo lunga gestazione, Partito
notevole crescita negli anni Novanta, tanto che democratico, proprio come il partito americano
diversi poLitici nostrani si già adesso possiamo considerarli in una fase dell’asinello, sembrerebbe quasi un’operazione
matura, come una delle tante espressioni del di ricalco. Il fatto che il suo primo segretario sia
sono dimostrati sensibiLi.
postmoderno. Ma tutto questo, come sempre stato un kennediano è da interpretare come la
L’“effetto obama” ha nelle varie forme di comunicazione, con un classica ciliegina sulla torta.
notevole ritardo rispetto agli Stati Uniti. Per Poi, con la corsa alla Casa Bianca di Barack
iniziato quasi subito a assistere a un dibattito televisivo tra i candi- Obama, si è assistito a una nuova evoluzione.
dati premier dei due principali schieramenti È stato detto che il successo di Obama è do-
stimoLare nuovi modi per
abbiamo dovuto aspettare le elezioni del 2006, vuto in larga parte a un uso innovativo dei new
comunicare La poLitica, quando i primi dibattiti alle presidenziali ame- media. Vero. La capacità di utilizzo della rete ha
ricane si svolsero nel 1960 (gli sfidanti, allora, permesso una mobilitazione mai vista, ha coin-
anche se i risuLtati, per erano Kennedy e Nixon). In questo caso il ritar- volto in gran parte quella che viene chiamata la
entrambi gLi schieramenti, do ha delle giustificazioni, poiché prima della generazione dei Millenial o anche generazione
cosiddetta Seconda Repubblica non si parlava iPod che si è recata ai seggi per la prima volta.
non possono dirsi di candidature alla presidenza del Consiglio. La raccolta di finanziamenti da parte dei citta-
Le campagne elettorali, però, sono ancora mol- dini comuni ha raggiunto risultati senza prece-
esaLtanti. to discutibili dal punto di vista della loro effica- denti. La grande novità è consistita nell’usare la
cia. A forme di propaganda premoderna (Lega rete in genere, e i social network in particolare,
nord e - in parte - Pdl) si contappongono altre come strumenti aggregativi in grado di mobili-
di emanuele gabardi che sembrano più evocative di prodotti mass tare l’elettorato liberal.
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i partiti canterini
Pochi mesi fa è uscito un eccellente libro: Politica pop. da “Porta a Porta” a “l’isola dei famosi” di gianpietro
mazzoleni e anna Sfardini. i due studiosi di comunicazione politica hanno dimostrato, con abbondanza di
esempi, quanto la cultura popolare della quale la televisione si è fatta la più importante portavoce, si sia legata
alla politica e come i politici non possano più fare a meno delle logiche dello spettacolo.
in america abbiamo assistito a una notevole quantità di videoclip dedicati a Obama, anche se la pratica di
utilizzare delle canzoni per i candidati alle presidenziali risale almeno ai tempi di nixon.
ma solo nel 2008 una canzone composta per Obama, che ha per titolo lo slogan più famoso della campagna
“Yes We Can”, cliccato più di venti milioni di volte, ebbe un tale successo da vincere un emmy award. Sappiamo
che la musica e il testo della canzone “meno male che Silvio c’è” erano state composte in precedenza, ma
per le elezioni politiche del 2008, successive alla caduta del governo Prodi, si scelse di utilizzarle per un inno
semi-ufficiale del Pdl. il testo venne rivisto (dallo stesso berlusconi) e utilizzato per un videoclip. un confronto
con i video di Obama sarebbe troppo impietoso. diciamo che la musica melensa, le parole e le immagini che
l’accompagnano vanificano il risultato fino a renderlo parodistico (il video “nixon now” del 1972 è addirittura
più moderno), al punto da stimolarne decine di parodie. non una parodia, ma una sorta di risposta fu quella
del circolo 02Pd di milano, che produsse il videoclip “i’m Pd” al costo di soli 65 € per l’affitto della sala di
registrazione. gli attori, tutti volontari, dedicavano la loro canzone a Veltroni sulla base musicale della canzone
Y.m.C.a. resa famosa dai Village People.
a seguito dell’intervento degli aventi diritto, il video è stato tolto dal sito del circolo, ma continua a circolare su
YouTube. Per le regionali 2010, un gruppo di cantanti e band pugliesi ha prodotto la compilation “una canzone
per nichi” per sostenere economicamente la campagna elettorale di Vendola. non sappiamo se un’operazione
del genere sia mai stata fatta in italia, ma ricordiamo che nel 2008 venne realizzato un Cd dedicato a Obama,
sempre con la finalità di ottenere un supporto per la campagna.
l’evento musicale più noto di queste ultime elezioni è senza dubbio lo scherzo che un gruppo di buontemponi
ha realizzato subito dopo l’esclusione del Pdl in lazio. l’ispirazione è nata ispirandosi al video del famoso brano
We are The World, composto da michael Jackson e lionel richie, cantato da ventuno famosi cantanti di musica
pop, folk, soul, county e blues, tra i quali, oltre ai suoi autori, bob dylan, ray Charles e bruce Springsteen.
utilizzando lo stesso video e incidendo un cantato sullo stesso tema musicale, ne è uscito un prodotto
esilarante: We are The World for Polverini, che a distanza di due settimane dal suo inserimento su YouTube è
stato visto oltre 300.000 volte.
Candidati come brand realizzato con successo marche come Nike (lo
Ed è proprio su questi che si è concentrata swoosh) e McDonald’s (gli archi).
l’attenzione dei partiti italiani, desiderosi di Il primo caso nel quale la politica italiana ha
emulare i successi del nuovo presidente ameri- “copiato” da Obama è stato nell’ispirarsi al
cano. In realtà non si è trattato solo di utilizzare principale claim della campagna presidenziale
i social network (con risultati ben lontani non americana: il famoso “Yes We Can” di Obama,
solo da quelli dell’ex senatore dell’Illinois, ma tradotto dal Pd nel “Sì può fare” delle elezioni
anche da quelli dei suoi principali competitors), del 2008, con risultati di scarsa fortuna. Quel-
ma di valersi anche di forme di comunicazione lo era il primo caso di “obamizzazione” della
che hanno amplificato la notorietà e le valenze comunicazione politica italiana. Sappiamo che
del “brand Obama”. per spostare un numero consistente di voti un
Obama docet: per la prima volta un candidato pre- claim non è sufficiente, oltrettutto la versione
sidenziale si era presentato con un vero e proprio italiana non aveva comunque la stessa forza di
logo. Potrebbe definirsi un logo anche quello quella espressa in lingua inglese.
che avevano gli altri candidati di quelle e di Il fenomeno di “obamizzazione” si è visto con
elezioni precedenti, ma la caratteristica comu- enfasi nelle primarie che hanno visto affrontarsi
ne era avere il proprio nome ingabbiato nello tre candidati alla carica di segretario del Pd,
stesso simbolo grafico. I consulenti di Obama tenute il 21 luglio 2009 per i soli iscritti e il 25
hanno invece collocato il suo nome all’esterno, ottobre per tutti. È stata quella la prima volta che
facendolo diventare il logo totalmente autonomo dei politici si siano presentati agli elettori dotati
e dandogli una forte riconoscibilità. Un’opera- di un proprio logo e di un claim.
zione che nei prodotti di largo consumo hanno Franceschini, il candidato uscente, ha scelto
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Le regionaLi 2010 e i new media è sempre del candidato favorito
Formigoni con 126. anche su YouTube il primato
È soprattutto in questo settore che i partiti politici italiani hanno tentato di lo segue Formigoni con 176.467.
alla regione Puglia, con 277.417 visualizzazioni.
“obamizzarsi”, anche se una comp arazione sarebbe inclemente. la campagna delle tutti ha appreso dalle “lezioni americane”
tion ammiratori a parte, il candidato che più di
regionali ha visto diversi candidati particolarmente attivi sulla rete. dag Communica innovativo, in quanto implementa la
è roberto Formigoni. il suo sito è particolarmente
ha analizzato i loro siti a distanza di dieci giorni dalle elezioni e le sorprese non sono codice a barre, che permette di accedere
è tecnologia Qr Code, l’erede intelligente del
state poche. la ricerca non è esaus tiva, in quanto non comprende tutte le regioni, ma direttamente dal proprio cellulare,
a numerosi contenuti multimediali extra campagna
comunque indicativa dello stato delle cose sul fronte dei new media. manifesti della campagna.
fotografando il codice bidimensionale presente sui
Forse la lettura del libro “Come dire qualcosa di sinistra. da blair a Obama, dalla Terza rd rock, sono a disposizione dei
inoltre, ben undici suonerie, con motivi dal folk all’ha
Via al presidente Youtube” di Franc esco Pira, docente all’università di udine, nel quale cellulare. ma Formigoni nell’ultima
suoi sostenitori per essere scaricate sul proprio
è posta in evidenza la crisi della comunicazione del centrosinistra, ha costituito uno ha fatto molto di più: cliccando
settimana antecedente le elezioni del 28 e 29 marzo
stimolo per “attrezzarsi” meglio in una tornata elettorale particolarmente difficile. e, c’è un suo spot elettorale di 1,51”.
nichi su YouTube, in alto a destra, e quindi subito visibil
il candidato con il maggior nume ro di fan iscritti su Facebook (67.773) è risultato ando parole come “sanità” il
Ha poi stretto un accordo con google per cui, ricerc
Vendola, seguito da Vincenzo de luca (53.304), candidato Pd per la Campania. Per mentre per altre (come “ferrovie
primo sito che appare in cima alle ricerche è il suo,
entrambi, inoltre, si sono formati 300 gruppi. nella classifica dei fan, al terzo posto io, piuttosto invasivo, si chiama
dello stato”) è il primo dei link sponsorizzati. il serviz
si colloca il candidato della lega per il Veneto, luca Zaia (45.966), ma il numero dei e stanno effettuando una ricerca.
adWork e consente di contattare le persone mentr
gruppi è di 70, sensibilmente inferio re, quindi, a quello della bonino (180) che nella lista amenti ottenuti sul sito di
di il pagamento del servizio è legato al numero di colleg
è al quarto posto come numero di fan (30.285). Tutti gli altri candidati sono molto al de luca, che offre agli utenti la possibilità di
con Formigoni. interessante è anche il sito di
sotto dei 20.000, con il sorprenden te risultato della lombardia, che vede Formigoni l. Spiccano poi i social network
finanziare la campagna elettorale pagando via paypa
2.834 fan e 10 gruppi e Penati con 2.072 fan e 15 gruppi. zare sostenitori e organizzare
personalizzati creati da Zaia e dalla bonino per fideliz
nichi Vendola è il primo anche per quanto riguarda Twitter: con 10.156 follower non diffusione del passaparola.
volontari che si occupino della promozione e della
ha praticamente rivali. dopo di lui, infatti, mercedes bresso con soli 181 e roberto
come logo una stilizzazione della penisola ita- nazionali (è verde e viola) e di non semplice
liana, realizzata con pochi segni di pennarello: interpretazione. Al centro del cerchio c’è quella
un’immagine semplice ma visivamente grade- che sembra essere la stilizzazione di una M. Ma
vole. La scelta del claim “Liberiamo il futuro” perché si conclude con una freccia che esce
rimanda alla campagna della Margherita del dal cerchio stesso, tale da ricordare il simbolo
2006, con headline come “Una sanità che che indica il sesso maschile? Sul sito personale
funziona rende tutti più liberi” o “Liberiamo di Ignazio Marino erano visibili le declinazioni
i talenti e le energie del Sud”, accompagnati del logo, peraltro piuttosto infelici. La versione
dal payoff “Riapriamo il futuro”. La rivisitazione bianca su fondo nero assumeva toni minacciosi,
appare evidente. Lo sfidante Bersani si è pre- tali da farla sembravare il marchio di un’orga-
sentato con una B stilizzata, nei colori verde e nizzazione della destra radicale. Il suo claim
rosso, su fondo bianco. La scritta “Bersani 09” era: “Vivi il Pd, cambia l’Italia”.
è un altro elemento che richiama le elezioni Al di là della maggiore o minore personalizzazione
statunitensi, nelle quali i nomi dei candidati dei marchi, l’aspetto che maggiormente interessa
sono accompagnati dall’anno della campagna per definire il posizionamento dei candidati è il
presidenziale. Il claim, chiaramente ispirato a significato che si ricava dalla lettura dello slogan
Vasco Rossi, è “Un senso a questa storia”. Una scelto, una sorta di promessa fatta agli elettori,
scelta curiosa, questa, perché il seguito della esattamente come fa un brand nei confronti dei
canzone di Vasco Rossi è “Anche se questa consumatori. Al “Liberiamo il futuro” di Fran-
storia un senso non ce l’ha”. L’autoironia era ceschini, che sembra rivolgersi a un elettorato
voluta? più ampio di quello dei simpatizzanti del Pd,
Il “terzo incomodo” Marino, forse anche per si contrappone il partitocentrico “Un senso a
differenziarsi dai due maggiori competitor, si è questa storia” di Bersani, che vuole invece af-
presentato con un logo privo di rimandi ai colori fermare la promessa della realizzazione di qual-
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iL caso di raiperunanotte
l’evento mediatico che più ha fatto hanno seguito la trasmissione a casa sui vari media (60% da Tv satellitari e versamento minimo era di 2,50).
parlare di sé è stato indubbiamente propria, vanno aggiunti quelli che locali, 40% da internet). dati, questi, che evidenziano oltre
raiperunanotte, voluto da Santoro per si sono radunati davanti a decine di Cinque milioni di italiani hanno ripreso e all’incremento della potenzialità del web di
rispondere alla “serranda” imposta dal maxischermi in tutta italia. approfondito i contenuti di raiperunanotte essere usato come validissimo strumento
governo sulle trasmissioni di informazione anche il web ha avuto parte successivamente allo svolgimento di comunicazione politica, la grande
politica in rai. considerevole, tanto da poter dichiarare dell’evento. Più della metà avevano anche democraticità del mezzo stesso.
difficile fornire delle cifre precise sugli che raiperunanotte è stato uno degli visto l’evento in diretta. i mezzi utilizzati
ascolti, anche perché raipernunanotte eventi mediatici più importanti degli per l’informazione successiva all’evento
è stata trasmessa, oltre che in diretta da ultimi anni. Solo il sito del Tg3 ha sono stati: quotidiani, tv locali e nazionali,
Current, Sky Tg 24 e in differita da rainews ottenuto 700.000 contatti. radio, siti web, blog e social network.
24, su repubblica Tv, Youdem, red TV e su da una ricerca effettuata da Human i costi della trasmissione sono stati
diverse emittenti locali. Highway in collaborazione con banzai parzialmente coperti da quasi 50.000
la stima è di un 13% di share (3 milioni risulta che circa quattro milioni di italiani persone che si sono autotassate
e 250.000 spettatori). a coloro che avrebbero seguito il programma in diretta contibuendo per 135.000 euro (il
cosa di prima incompiuto. I candidati si erano presenza nei social network. Le ultime elezioni
quindi associati a dei claim concettualmente regionali hanno proprio visto quest’area politica
molto diversi. Franceschini, parlando di futuro, utilizzare uno degli strumenti che avevano per-
esprimeva una coralità che andava oltre quella messo a Obama di diventare una vera e propia
legata esclusivamente (Bersani) o parzialmente icona pop: i manifesti ispirati alla Pop art. In
(Marino) al partito. America era stato il grafico e street artist She-
pard Fairey a rendere familiare non solo negli
Dai social network alla Pop Art Stati Uniti, ma in tutto il mondo, il volto di Oba-
La “obamizzazione” non si ferma solo alla pre- ma. E allora perché non trarne ispirazione?
senza di un logo e di un claim personalizzati. I Il caso della campagna outdoor di Formigoni manifesto è stato usato solo in occasione di una
tre sfidanti, come del resto i maggiori partiti ita- è il più noto, anche perché lui era governato- conferenza davanti a degli operatori culturali
liani a seguito del successo della campagna in re della Lombardia alle porte del suo quarto (da qui, forse, la molla per la citazione “colta”).
rete del vincitore alle elezioni USA, hanno fatto mandato consecutivo. L’immagine, curata dal Nel testo c’è un’altra citazione, questa volta
uso dei social network. Ci ha creduto soprattutto fotografo Bob Krieger, ritrae il suo volto che pubblicitaria, anche se ci chiediamo quanti
Franceschini, sul cui sito ne erano presenti sei pare composto dalle foto tessere di centinaia leggendo “Think different” abbiano associato
(Facebook, Twitter, Flickr, YouTube, Frienfeed e di persone. la frase alla Apple. Ma forse era proprio quello
Feed Rss. Marino ne aveva uno in meno (Feed La tecnica non è nuova: era stata utilizzata, ad che si aspettavano gli autori.
Rss), mentre Bersani si limitava a tre (Facebook, esempio, per un poster molto critico nei confronti
Twitter, YouTube). di Bush, nel quale il suo ritratto appariva compo- Conclusioni
Sullo stile di quanto fanno i candidati alle presi- sto da migliaia di foto di caduti nella guerra in Non ci sono dubbi che anche in futuro la comu-
denziali da decenni, e da quanto fanno i partiti Irak. Sul poster di Formigoni campeggiava il nicazione politica in Italia cercherà di ispirarsi
politici da anni, Franceschini e Marino hanno claim “Roberto, uno di noi”, quasi a rafforzare a quanto viene fatto in questo campo al di là
prodotto una serie di gadget (spille, T-shirt, l’intesa tra i volti delle persone e quelle del loro dell’Oceano.
berretti, orologi, ecc.) che potevano essere ac- candidato. Successivamente la frase veniva so- La “obamizzazione” degli strumenti della pub-
quistati via internet. Mentre Bersani si è com- stituita da un banale “Noi votiamo Roberto”. blicità elettorale, o meglio il tentativo di ispirar-
pletamente astenuto da questa operazione, la Prima di lui, Domenico Zambetti, ex consigliere si alla comunicazione di Obama, non può però
gadgettistica di Franceschini era stranamente Udc ora nel Pdl, aveva compiuto una scelta più ridursi solo all’utilizzo, non sempre accurato e
indicata in lingua inglese. La cosa è piuttosto ardita copiando (è proprio il caso di dirlo) da spesso poco partecipativo, dei social network.
curiosa in quanto i messaggi per le primarie quanto fatto da Andy Warhol per personaggi Ma siamo sicuri che il divario che esiste tra la
erano rivolti solo ai residenti in Italia o agli ita- come Marylin Monroe e Mao Zedong. Che piac- capacità comunicativa della nuova amministra-
liani all’estero, che potevano votare online. cia o meno, è comunque un manifesto che si è zione americana e quella di tutti i partiti italiani
Sembrerebbe, quindi, che solo il centrosinistra notato. A ispirarsi a un altro maestro della Pop continuerà a esistere.
abbia tratto ispirazione dalle “lezioni america- art, Roy Liechtenstein, ha invece provveduto la Non si tratta semplicemente di un problema di
ne” delle presidenziali 2008 e che il centro- ex An e poi fondatrice del movimento Io Sud investimenti: è soprattutto una carenza di idee
destra si sia limitato a incrementare la propria Adriana Poli Bortone, candidata in Puglia. Il e di capacità di trasmetterle.
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