Concorso di Idee Viessmann 2014: i 5 progetti vincitori
Convegni 2013/ Adriano Mussinato - Regione Piemonte STRALCIO DI PIANO PER IL RISCALDAMENTO
1.
2. STRALCIO DI PIANO PER IL RISCALDAMENTOSTRALCIO DI PIANO PER IL RISCALDAMENTO
AMBIENTALE E IL CONDIZIONAMENTOAMBIENTALE E IL CONDIZIONAMENTO
e disposizioni attuative dellae disposizioni attuative della
l.r. 13/2007 IN MATERIA DIl.r. 13/2007 IN MATERIA DI
RENDIMENTO ENERGETICO NELLRENDIMENTO ENERGETICO NELL ’’EDILIZIAEDILIZIA
Adriano MussinattoAdriano Mussinatto
Direzione AmbienteDirezione Ambiente
REGIONE PIEMONTEREGIONE PIEMONTE
3. Dir. 96/62/CE
Qualità dell’aria
Dir. 2002/91/CE
Rendimento energetico
degli edifici
L.R. 43/2000
Piano di risanamento
e tutela della q.a.
D.Lgs. 192/05
311/06, Dpr 59/09 e
Dm 26/6/2009
L.R. 13/2007
d.g.r. 46-11968
del 4/8/2009
RiferimentiRiferimenti
normativinormativi
D.Lgs. 351/99
Qualità dell’aria
Altri regolamenti
art. 21 LR 13/07
d.g.r. 43-11965
d.g.r. 45-11967
del 4/8/2009
d.g.r.35-9702
del 30/9/2008
Unione Europea
Stato
Regione Piemonte
Dir. 2002/91/CE
Rendimento energetico
degli edifici
Dir. 2008/50/CE
Qualità dell’aria
D.Lgs. 155/2010
Qualità dell’aria
Dir. 2010/31/CE
Rendimento energetico
degli edifici
Inquadramento normativoInquadramento normativo
4. La d.g.r. 46-11968 “condensa”, valorizzandone le
possibili sinergie, le due esigenze espresse dai filoni
normativi di cui è “figlia”:
Esigenza prettamente ambientale – Tutela e
Risanamento della Qualità dell’aria.
Esigenza di migliorare l’efficienza energetica nell’edilizia.
Inquadramento normativoInquadramento normativo
5. Individuazione delle aree di superamento dei limiti:Individuazione delle aree di superamento dei limiti:
Sistema regionale di rilevamento della Qualità dell’Aria e le Valutazioni
effettuate sullo stato della qualità dell’aria evidenziano vaste aree con
criticità per PM10 NO2 e O3.
la climatizzazione/produzione di acqua calda sanitaria rappresenta in
Piemonte più di un terzo dei consumi energetici (36,1 %).
Nel semestre invernale, le emissioni del settore rappresentano:
30 % delle emissioni di PM30 % delle emissioni di PM1010 17 % delle emissioni di NO17 % delle emissioni di NOxx
Individuazione delle fonti di emissione (da IREA)Individuazione delle fonti di emissione (da IREA)
la mobilità delle persone e delle merci costituisce la fonte più rilevante di
emissione a livello regionale, provinciale e urbano.
La qualità dell’ariaLa qualità dell’aria
6. Per incidere in modoPer incidere in modo
significativo suisignificativo sui
consumi del settore èconsumi del settore è
indispensabileindispensabile
intervenireintervenire
sull’edificato esistente!sull’edificato esistente!
20…20…20...20…20…20... 20202020
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
Migliaia
prima 1919 1919-1945 1946-1960 1961-1971 1972-1981 1982-1986 dopo 1986
numero abitazioni
Tasso di rinnovo dell’edificato piemontese pariTasso di rinnovo dell’edificato piemontese pari
a circa loa circa lo 0,65%0,65% all’annoall’anno
L’energiaL’energia
7. Il regolamento è stato approvato dalla Giunta Regionale, sentite le
competenti Commissioni consiliari, con d.g.r. 4 agosto 2009 n. 46-11968;
Il regolamento ha superato la procedura di notifica alla Commissione
Europea ai sensi della direttiva 98/34/CE (“procedura di informazione nel
settore delle norme e regolamentazioni tecniche”);
A partire dal 1 Aprile 2010, data di entrata in vigore, il regolamento
sostituisce integralmente la d.c.r. 11 gennaio 2007 n. 98-1247;
Le indicazioni contenute si applicano agli interventi per i quali la richiesta di
permesso di costruire o la denuncia di inizio attività (DIA) sia presentata
successivamente all’entrata in vigore del provvedimento e, nel caso non
siano previsti specifici titoli abilitativi, agli interventi realizzati
successivamente all’entrata in vigore dello stesso. Tali indicazioni sono
cogenti in forza di quanto previsto dalla l.r. 43/2000 (art.6, comma 5) e
dalla l.r. 13/2007.
La cogenza dei contenuti del provvedimento, quindi, non è vincolata al
recepimento degli stessi all’interno dei Regolamenti Edilizi comunali.
Il provvedimento regionaleIl provvedimento regionale
8. Per gli edifici nuovi o gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni che
riguardano superfici > 1000 m2
sono individuati i valori di fabbisogno
energetico annuo limite (All. 3 – Tabelle 1 o 3) e valori di trasmittanza
massima per i vari componenti dell’involucro (Punti 1.3.3 e 1.3.4).
Per gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni che riguardano
superfici < 1000 m2
sono individuati valori di trasmittanza massima che
devono essere rispettati dalla trasmittanza media delle componenti
strettamente interessate dall’intervento di ristrutturazione (+30% dei
valori in Tabella 5, All. 3) (punto 1.3.5).
Per gli edifici esistenti soggetti a manutenzione straordinaria o ordinaria,
il provvedimento richiede che vengano poste in atto specifiche azioni di
miglioramento della prestazione energetica dell’involucro edilizio.
L’involucro edilizioL’involucro edilizio
9. Negli edifici di nuova costruzione con più di 4 unità abitative, obbligo di utilizzo diNegli edifici di nuova costruzione con più di 4 unità abitative, obbligo di utilizzo di
impianti termici centralizzati dotati di sistemi di termoregolazione e contabilizzazioneimpianti termici centralizzati dotati di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione
separataseparata del calore;del calore;
In alternativa all’installazione dell’impianto termico centralizzato,In alternativa all’installazione dell’impianto termico centralizzato, è consentitaè consentita
l’installazionel’installazione di sistemi di climatizzazionedi sistemi di climatizzazione separati per ogni unità abitativa basatiseparati per ogni unità abitativa basati
esclusivamente su pompe di calore prive di sistemi di combustioneesclusivamente su pompe di calore prive di sistemi di combustione ee aventiaventi
caratteristichecaratteristiche conformiconformi a quanto india quanto indicatocato nell’Allegato 4nell’Allegato 4..
Negli edifici esistenti con più di 4 unità abitativeNegli edifici esistenti con più di 4 unità abitative non è consentito trasformarenon è consentito trasformare gligli
impianti centralizzati in autonomiimpianti centralizzati in autonomi;;
Per gliPer gli impianti centralizzati esistentiimpianti centralizzati esistenti la norma regionale prescrive unla norma regionale prescrive un percorso dipercorso di
riqualificazione complessivariqualificazione complessiva basato principalmente sui seguenti interventi:basato principalmente sui seguenti interventi:
– inserimento dellainserimento della termoregolazione e contabilizzazione separata del caloretermoregolazione e contabilizzazione separata del calore;;
– adeguamento emissivo ed energetico dei generatori di caloreadeguamento emissivo ed energetico dei generatori di calore (maggiore(maggiore
rendimento e minori emissioni di PM10 e NOx).rendimento e minori emissioni di PM10 e NOx).
L’impianto termicoL’impianto termico
10. E’ individuato il rendimento globale medio stagionale minimo per impianti
termici nuovi o soggetti a ristrutturazione:
ήglobale = 77 + 3 Log(Pn)
per Pn > 1000 kW ήglobale = 86 %
Nel caso di installazione, in edifici esistenti, di
generatori di calore con potenza nominale >
100 kW è fatto obbligo di allegare, alla
relazione tecnica di cui all’art. 7, comma 1
della l.r. 13/2007, una diagnosi energetica
dell’edificio e dell’impianto (punto 1.4.2).
Nel caso di installazione di un sistema di
produzione di acqua calda sanitaria in un
edificio, quest’ultimo deve garantire un
rendimento medio stagionale non inferiore a
0,6.
L’impianto termicoL’impianto termico
11. Nei nuovi impiantiNei nuovi impianti garantisce la flessibilità gestionalegarantisce la flessibilità gestionale tipica di un impianto autonomotipica di un impianto autonomo
senza dover rinunciare aisenza dover rinunciare ai vantaggi di un impianto centralizzatovantaggi di un impianto centralizzato;;
per gliper gli impianti centralizzati esistentiimpianti centralizzati esistenti costituisce un’altra tappa importante verso lacostituisce un’altra tappa importante verso la
riqualificazioneriqualificazione in quanto:in quanto:
Consente unaConsente una gestione personalizzata del riscaldamentogestione personalizzata del riscaldamento a livello di unità abitativa;a livello di unità abitativa;
consenteconsente un’uniformità maggiore delle temperatureun’uniformità maggiore delle temperature tra le varie parti dell’edificio;tra le varie parti dell’edificio;
permette unapermette una valorizzazionevalorizzazione più consistentepiù consistente degli apporti termici gratuitidegli apporti termici gratuiti
(irraggiamento solare, fonti di calore endogene, ecc.);(irraggiamento solare, fonti di calore endogene, ecc.);
consente diconsente di valorizzarevalorizzare, in termini di risparmio di combustibile, eventuali, in termini di risparmio di combustibile, eventuali interventiinterventi
sull’involucro dell’edificiosull’involucro dell’edificio (coibentazioni, sostituzione degli infissi o dei vetri, ecc.);(coibentazioni, sostituzione degli infissi o dei vetri, ecc.);
consente diconsente di correlarecorrelare megliomeglio la spesa con il calore effettivamente utilizzatola spesa con il calore effettivamente utilizzato
nell’unità abitativa;nell’unità abitativa;
èè stimolostimolo alla nascita dialla nascita di comportamenti virtuosicomportamenti virtuosi da parte degli utenti e allada parte degli utenti e alla
correzione di abitudini “energeticamente scorrette”;correzione di abitudini “energeticamente scorrette”;
la termoregolazione, in particolare, può contribuire a migliorare le performance deila termoregolazione, in particolare, può contribuire a migliorare le performance dei
nuovi generatori di calore ad alta efficienza;nuovi generatori di calore ad alta efficienza;
ilil tempo di ritorno dell’investimentotempo di ritorno dell’investimento è pari, mediamente, aè pari, mediamente, a 5 – 6 anni5 – 6 anni..
In sintesi è un elemento importante per unaIn sintesi è un elemento importante per una corretta e modernacorretta e moderna gestione dellagestione della
climatizzazione invernale negli edifici residenzialiclimatizzazione invernale negli edifici residenziali
L’impianto termicoL’impianto termico
12. 1.4.17
“…. gli edifici esistenti di cui alla Scheda 1 (E1), la cui costruzione è stata autorizzata
prima del 18.07.1991, devono essere sottoposti agli interventi necessari per permettere,
ove tecnicamente possibile, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore per
singola unità abitativa:
- nel caso vengano realizzati interventi di cui alle lettere n. ed o. oppure venga sostituito il generatore di
calore (comprendendosi nel concetto di sostituzione del generatore di calore l’allacciamento ad una rete
di teleriscaldamento);
- in ogni caso entro il 01.09.2014
A seguito della realizzazione degli interventi finalizzati a consentire la termoregolazione e la
contabilizzazione del calore il responsabile dell’impianto è tenuto a inviare apposita comunicazione al
Comune. Nei casi di impossibilità tecnica i medesimi dovranno essere giustificati mediante perizia
asseverata da parte di un tecnico abilitato, da inoltrarsi al Comune a cura del responsabile dell’impianto.”
La prescrizione della d.g.r. 46-11968 del 4/8/2009La prescrizione della d.g.r. 46-11968 del 4/8/2009
Nuovo termine fissato dalla
d.g.r. 85-3795 del 27/04/2012
Termoregolazione e contabilizzazioneTermoregolazione e contabilizzazione
13. La Regione Piemonte ha recentemente
emanato le “Linee guida per l’adozione
di sistemi per la termoregolazione e
contabilizzazione di calore”.
Il documento non ha valore normativo,
ma si propone come utile strumento
nelle mani degli utenti finali e degli
operatori del settore, in quanto
riferimento “super partes” per
l’individuazione delle corrette
procedure in grado si assicurare un
buon livello di qualità nella
realizzazione degli interventi di
termoregolazione e contabilizzazione.
Le linee guidaLe linee guida
14. Nel provvedimento sono indicate le
prestazioni minime emissive ed
energetiche che devono essere garantite
dai generatori di calore da installarsi in
edifici nuovi o esistenti.
Generatori di caloreGeneratori di calore
15. Pot (kW) 2008 2009 2010 2011 2013 2014 2015
GN, GPL, Gas di città Pn < 35
GN, GPL, Gas di città 35 < Pn <= 300
GN, GPL, Gas di città 300 < Pn <= 1000
GN, GPL, Gas di città Pn > 1000
gasolio e Kero, biodiesel, emulsioni e biogas Pn < 35
gasolio e Kero, biodiesel, emulsioni e biogas 35 < Pn <= 1000
gasolio e Kero, biodiesel, emulsioni e biogas Pn > 1000
Olio comb., emulsioni, biomasse liquide, comb. solidi Pn > 300
2012
I limiti di emissione e i requisiti energeticiI limiti di emissione e i requisiti energetici a cui adeguare gli impiantia cui adeguare gli impianti
sono riportatisono riportati nella Tabella B della d.g.r. 46-11968 come modificata dallanella Tabella B della d.g.r. 46-11968 come modificata dalla
d.g.r. 18-2509 del 3/8/2011 e dalla d.g.r. 16-4488 del 6/8/2012.d.g.r. 18-2509 del 3/8/2011 e dalla d.g.r. 16-4488 del 6/8/2012.
E’ possibile posticipareE’ possibile posticipare l’adeguamento energetico (vedi Allegato 5)l’adeguamento energetico (vedi Allegato 5)
all’ 1/9/2020.all’ 1/9/2020.
Adeguamento generatori di caloreAdeguamento generatori di calore
16. Pot (kW) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
biomasse solide - zona di risanamento 35 < Pn <= 500
biomasse solide - zona di risanamento 500 < Pn <= 3000
biomasse solide - zona di risanamento 3000 < Pn <= 6000
biomasse solide - zona di risanamento 6000 < Pn <= 20000
biomasse solide - zona di risanamento Pn > 20000
biomasse solide - zona di mantenimento 35 < Pn <= 500
biomasse solide - zona di mantenimento 500 < Pn <= 3000
biomasse solide - zona di mantenimento 3000 < Pn <= 6000
biomasse solide - zona di mantenimento 6000 < Pn <= 20000
biomasse solide - zona di mantenimento Pn > 20000
I limiti di emissione e i requisiti energeticiI limiti di emissione e i requisiti energetici a cui adeguare gli impiantia cui adeguare gli impianti
sono riportatisono riportati nell’Allegato 2 (sez. A e B)nell’Allegato 2 (sez. A e B)
E’ possibile posticipareE’ possibile posticipare l’adeguamento energetico all’ 1/9/2020l’adeguamento energetico all’ 1/9/2020..
Adeguamento generatori di calore aAdeguamento generatori di calore a
legna da ardere o biomassa solidalegna da ardere o biomassa solida
17. La d.g.r. 46-11968
stabilisce i requisiti minimi
per le pompe di calore, sia
a ciclo a compressione di
gas che ad assorbimento.
Pompe di calorePompe di calore
18. FEet = FEcomb / (ηtot – ηe)
FEet = fattore di emissione equivalente termico (in mg/kWh)
FEcomb = fattore di emissione rispetto al combustibile (in mg/kWh)
ηtot = rendimento totale del cogeneratore in condizioni nominali (Pe+Pt)/(Pcomb)
ηe = rendimento elettrico del cogeneratore in condizioni nominali (Pe/Pcomb)
ηηe >=e >= 25 %25 %
FEet(NOx) <=FEet(NOx) <= 135 mg di NOx (espressi come NO135 mg di NOx (espressi come NO22)/kWh)/kWh
FEet(PT) <=FEet(PT) <= 11 mg di particolato totale /kWh11 mg di particolato totale /kWh
Nel caso di cogeneratori alimentati con biomassa solida o liquida, biodiesel o biogas
individuati nella parte I, dell’Allegato X alla parte quinta del d.lgs. 152/2006:
ηηe >=e >= 15 %15 %
FEet(NOx) <=FEet(NOx) <= 350 mg di NOx (espressi come NO350 mg di NOx (espressi come NO22)/kWh)/kWh
FEet(PT) <=FEet(PT) <= 20 mg di particolato totale /kWh20 mg di particolato totale /kWh
IRE > 0
LT > 0,5 per impianti con ηe ≤ 0,38
LT > (1 - ηee / 0,75) per impianti con ηe > 0,38
Requisiti minimi
energetici
CogenerazioneCogenerazione
20. Generazione distribuita - simulazioneGenerazione distribuita - simulazione
Vento: streamlines a 1 m dal suolo
21. Generazione distribuita - simulazioneGenerazione distribuita - simulazione
Posizione dei camini considerati
70 camini
22. Generazione distribuita - simulazioneGenerazione distribuita - simulazione
Caso base Cogenerazione diffusa (motori)
Concentrazioni medie giornaliere di NOx al suolo
(mix di motori a GN)
Scenario 2 - Cogenerazione diffusa
23. L’edificato esistenteL’edificato esistente in Piemonte ha unin Piemonte ha un potenziale di riduzione dei consumipotenziale di riduzione dei consumi
energeticienergetici per il riscaldamento valutato in media pari ad almeno ilper il riscaldamento valutato in media pari ad almeno il 30%.30%.
GliGli interventi di riqualificazione energeticainterventi di riqualificazione energetica necessari a raggiungere questonecessari a raggiungere questo
obiettivo sono caratterizzati, mediamente, daobiettivo sono caratterizzati, mediamente, da tempi di ritornotempi di ritorno deglidegli
investimenti compresiinvestimenti compresi tra 4 e 10 anni.tra 4 e 10 anni.
E’ importanteE’ importante spostare “risorse economiche”spostare “risorse economiche” dall’acquisto didall’acquisto di
combustibilicombustibili all’acquisto di materiali, tecnologie e prestazioniall’acquisto di materiali, tecnologie e prestazioni
professionaliprofessionali che permettano alleche permettano alle nostre casenostre case di esseredi essere menomeno
energivoreenergivore,, quindiquindi più economiche e rispettose dell’ambiente.più economiche e rispettose dell’ambiente.
Ad esempio: unaAd esempio: una riduzione dei consumi energetici per il riscaldamentoriduzione dei consumi energetici per il riscaldamento pari alpari al
20% su base regionale20% su base regionale consentirebbe di liberare una quantità di risorseconsentirebbe di liberare una quantità di risorse
stimabile, oggi, in circastimabile, oggi, in circa 450 - 500 M€/anno.450 - 500 M€/anno.
Riqualificazione degli edificiRiqualificazione degli edifici
24. Ridurre il consumoRidurre il consumo di energia per la climatizzazione invernale del territoriodi energia per la climatizzazione invernale del territorio
regionaleregionale del 20%del 20% richiede, in termini dirichiede, in termini di investimentiinvestimenti, uno sforzo, uno sforzo
considerevole, quantificabile approssimativamenteconsiderevole, quantificabile approssimativamente tra i 3 e i 5 miliardi ditra i 3 e i 5 miliardi di
euroeuro, da “spalmare” nei, da “spalmare” nei prossimi 7 anniprossimi 7 anni (se si prende in considerazione,(se si prende in considerazione,
come riferimento temporale, quello individuato dall’Unione Europea per ilcome riferimento temporale, quello individuato dall’Unione Europea per il
“20-20-20”).“20-20-20”).
Questi investimenti avrebbero unaQuesti investimenti avrebbero una ricaduta sul tessuto produttivoricaduta sul tessuto produttivo
regionaleregionale e nazionale sicuramentee nazionale sicuramente più interessante e incisivopiù interessante e incisivo rispettorispetto
all’impiego delle stesse risorse per ilall’impiego delle stesse risorse per il mero acquisto di combustibilimero acquisto di combustibili..
Dal punto di vista tecnico, diventa quindiDal punto di vista tecnico, diventa quindi strategico disporre di idoneistrategico disporre di idonei
strumenti finanziaristrumenti finanziari che permettano di affrontare gli investimenti necessariche permettano di affrontare gli investimenti necessari
sfruttando al meglio le risorse liberate dal risparmio energeticosfruttando al meglio le risorse liberate dal risparmio energetico ottenutoottenuto
grazie agli interventi realizzati.grazie agli interventi realizzati.
Riqualificazione degli edificiRiqualificazione degli edifici
25. Edifici esistentiEdifici esistenti adibiti ad abitazione,adibiti ad abitazione,
caratterizzati da un numero dicaratterizzati da un numero di unitàunità
abitative > 50abitative > 50 e da un fabbisogno annuoe da un fabbisogno annuo
di energia primariadi energia primaria superiore a 200superiore a 200
kWh/mkWh/m22
Edifici esistentiEdifici esistenti di tutte le altre tipologiedi tutte le altre tipologie
(esclusi quelli riconducibili alla classe E8)(esclusi quelli riconducibili alla classe E8)
che presentano unache presentano una volumetria superiorevolumetria superiore
a 10.000 ma 10.000 m33
e un fabbisogno annuo die un fabbisogno annuo di
energia primariaenergia primaria > 70 kWh/m> 70 kWh/m33
Questi edifici entro il 31/12/2016 devono realizzare interventi in grado di ridurre ilQuesti edifici entro il 31/12/2016 devono realizzare interventi in grado di ridurre il
proprio consumo di energia primaria per il riscaldamento di almeno ilproprio consumo di energia primaria per il riscaldamento di almeno il 35%35%
Riqualificazione degli edificiRiqualificazione degli edifici
26. Sono ammissibili:Sono ammissibili:
Interventi di manutenzione e
ristrutturazione edilizia finalizzati
alla riqualificazione energetica di
edifici esistenti collocati sul territorio
piemontese.
Beneficiari:Beneficiari:
proprietari o titolari di diverso
diritto reale o di godimento
sull’edificio;
Amministratori di condominiali
per conto del condominio;
Imprese o società di gestione
energetica (ESCO).
Le azioni di sostegnoLe azioni di sostegno
27. L’agevolazioneL’agevolazione
Contributo in conto capitale: solo per interventi con investimento <
15.000 € (max 15% dei costi ammissibili). Questo tipo di contributo non è
cumulabile con il regime di detrazione fiscale previsto dallo Stato.
Contributo in conto interessi: copertura degli interessi relativi ad un
finanziamento di importo pari all’ammontare dei costi ammissibili (tempo
di rientro: 7 anni per i condominii e 5 anni negli altri casi)
Garanzia finanziaria: attivazione di una garanzia finanziaria per facilitare
l’accesso al credito bancario (associabile al contributo in conto interessi in
relazione al tipo di beneficiario)
Ad oggi è previsto un budget complessivo di 2,6 M€Ad oggi è previsto un budget complessivo di 2,6 M€
Le azioni di sostegnoLe azioni di sostegno
30. Il testo integrale del bando è scaricabile dai seguenti siti:
http://www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/appl/dettaglio_bandos_front.php?id_bando=20
http://www.finpiemonte.info/WebFinpis/visualizzazioneBando.action?nbando=234
Le azioni di sostegnoLe azioni di sostegno
31. Per ulteriori informazioni:Per ulteriori informazioni:
risanamento.atmosferico@regione.piemonte.itrisanamento.atmosferico@regione.piemonte.it
REGIONE PIEMONTEREGIONE PIEMONTE
Direzione AmbienteDirezione Ambiente
Grazie per l’attenzione!