1. Alla cortese attenzione
Gent.mo Dott. Franco Rotelli
Presidente III^ Commissione Permanente Tutela della Salute, Servizi Sociali, Alimentazione,
Previdenza Complementare e Integrativa
Gent.mi Componenti
III^ Commissione Permanente Tutela della Salute, Servizi Sociali, Alimentazione, Previdenza
Complementare e Integrativa
e per conoscenza
Gent.ma Dott.ssa Maria Sandra Telesca
Assessore alla Salute, Integrazione Socio-Sanitaria, Politiche Sociali e Famiglia
Il Collegio Aziendale ANPO dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della
Misericordia di Udine, in pieno accordo con il Direttivo Regionale, ha seguito e segue con
preoccupazione la Riforma della Sanità Regionale e i suoi risvolti sul funzionamento
dell’Azienda stessa, e si è ripetutamente espresso come da documentazione allegata.
L'odierna convocazione del Collegio dei Primari di Udine, che comprende la maggioranza
degli iscritti a questa Associazione, e la richiesta di una memoria scritta, ci offrono
l'opportunità di ribadire alcune riflessioni sull'argomento.
2. Sottolineiamo prioritariamente il fatto che, allo stato attuale, non vi è ancora stato il promesso
coinvolgimento della componente ospedaliera nella definizione del protocollo d’intesa tra
Regione ed Università, come più volte richiesto.
Rimangono in gran parete insolute le questioni critiche relative alla delibera n. 929 del 15
maggio 2015, e allegati, recante l’individuazione delle strutture complesse sanitarie della
prevenzione, distrettuali e ospedaliere, nonché dei criteri standard per l’individuazione delle
strutture semplici.
Abbiamo già evidenziato come alcune incongruità evidenziate nella delibera e le conseguenti
decisioni abbiano ulteriormente compromesso il rapporto di fiducia tra i medici ospedalieri,
non solo Primari, e la Regione, rendendo a nostro avviso evidente che non esiste pari dignità
tra componente ospedaliera ed universitaria. I fatti dimostrano chiaramente che in nessun
modo viene valorizzato il merito rispetto alle funzioni da svolgere, dato che il superamento
dei “doppioni”, da sempre sbandierato dalla politica, sulla stampa ed in ogni occasione, vede
epurata solo la parte ospedaliera senza che le scelte abbiano motivazioni trasparenti e di
interesse del SSR, quasi che le strutture universitarie siano considerate dalla Regione
inalienabili a prescindere.
Inoltre l'applicazione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi
all’assistenza ospedaliera, sembra tradotta in modo del tutto discrezionale nelle diverse
aziende regionali, con riflessi negativi sull'attività assistenziale del più grande Hub della
Regione, l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine.
Alcuni esempi di quanto sostenuto sono contenuti nei documenti precedentemente inviati ed
allegati alla presente.
Rammentiamo infine che le problematiche fino ad ora evidenziate sono ampiamente
condivise oltre che dal Collegio dei Primari, dalle altre sigle sindacali mediche e dall'Ordine
dei Medici. Tutti questi organi hanno ripetutamente espresso le loro riflessioni, ma ciò non ha
sin qui influenzato le scelte regionali. Ci amareggia il fatto che il parere dei dirigenti medici
della Sanità pubblica non meriti considerazione da parte della politica e dei quadri
decisionali, molto sensibili invece a richieste e richiami della componente universitaria del
tutto svincolati da ragioni di interesse generale, come diversi recenti incarichi “doppione”
testimoniano.
Confermiamo pertanto la nostra forte preoccupazione, derivante dall'analisi dei fatti e delle
scelte politiche, che rischiano di essere demotivanti per la componente medica ospedaliera.
Questa infatti, pur rappresentando la stragrande maggioranza dei professionisti sul campo e
impegnati nell'assistenza, sembra costretta a subire meccanismi di potere o di ruolo che non
si basano su una ricognizione dello stato di fatto dell’integrazione né sembrano tener conto di
professionalità, livelli di attività, risultati e/o merito.
3. Il risultato complessivo rischia di destabilizzare nel prossimo futuro un Sistema di per sé
fragile e messo a dura prova in questi anni per ragioni economiche, direzionali e
organizzative.
Nonostante la nostra amarezza, confidiamo ancora che vi sia capacità di ascolto da parte
della politica per le proposte, da tutti formalmente considerate ragionevoli, che sono state
presentate ad Assessore e Presidente e che prevalga una visione d’insieme del Sistema e
non l’interesse di una parte.
Cordiali saluti
La Presidenza ANPO
Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine
16 settembre 2015