4. Il personal branding è
un ossimoro?
Saper diffondere le informazioni giuste per generare le impressioni desiderate,
in maniera congruente e costante,
attraverso tutti i punti di contatto che abbiamo a disposizione
Se la reputazione è il capitale che ci serve per farci scegliere,
fare personal branding vuol dire stabilire obiettivi e pianificare azioni
5. In totale, stando alle statistiche di Digital 2019, gli utenti attivi in Italia su
LinkedIn sono 12 milioni
7. LinkedIn è il social network dedicato al lavoro,
il professional network per eccellenza
LinkedIn vuole diventare un economic graph
globale, ovvero una mappatura globale del mondo
del lavoro
Le persone sono connessioni, nodi
Se considero le persone e la rete lo uso come
network, se scrivo un post lo sto utilizzando come
media
Gli obiettivi
8. «La forza dei legami deboli»
Mark Granovetter
I legami deboli (conoscenti, colleghi…) sono più efficaci dei legami forti
(familiari, amici intimi…) nell’avere accesso a informazioni utili e
a farci trovare posizioni lavorative migliori
Chi è inserito in una o più reti governate da legami deboli
ha maggiori possibilità di trovare lavoro
9. «Vogliamo che le persone inizino la loro giornata di lavoro andando su LinkedIn trovando
le notizie di cui hanno bisogno per viverla al meglio.
Dan Roth, executive editor di LinkedIn
«Vogliamo che tu non vada mai ad un incontro di lavoro senza prima aver consultato
LinkedIn: le persone che stai per incontrare, l’oggetto della riunione, le posizioni di cui si
parlerà. Questi incredibili Insight professionali dovrebbero essere tutti qui. Non parliamo
solo di titoli, vogliamo che l’intera conversazione avvenga qui, che non ci si limiti a leggerla,
ma che vi si contribuisca».
10. Stiamo assistendo ad un cambio
radicale nel modo in cui i manager
interpretano la loro leadership: i social
rendono possibile una forte insight
sulla vita personale e i referenti
aziendali si caratterizzano come veri e
propri personaggi pubblici. Il motivo
alla base dell’accentuarsi di questo
fenomeno è uno: ogni relazione, per
essere produttiva, si fonda sulla
fiducia, e la presenza social di
executive e CEO dà al pubblico la
percezione della loro trasparenza
E gli Executive?
11. Prendere il controllo attivo della propria
presenza su LinkedIn e diventare social leader
porta con sé una serie di vantaggi:
1- migliorare l’immagine e la leadership
all’interno dell’organizzazione (internal
branding)
2- Facilitare la ricerca di nuovi talenti
(employer branding)
3- migliorare l’immagine dell’organizzazione
(branding)
12. Un semplice social network
Una versione online del CV
Non è lo strumento da utilizzare solo quando
si deve cercare lavoro
LinkedIn non è
14. No a foto piccole con soggetto in lontananza (la persona
non è riconoscibile)
No a foto stilizzate o a cartone animato
No a foto in bassa risoluzione (no allo sfondo della
camera da letto)
No a foto vacanze
No a logo aziendale (per quello ci sono le pagine!)
Sì ai primi piani o al mezzo busto
Sfondo neutrale o con alle spalle il logo aziendale
Sì al sorriso e alla naturalezza (facilita l’empatia)
No a foto non aggiornate
Posa frontale o tre quarti e luce adeguata
FOTO COPERTINA: decorativa, riassuntiva (mini cv),
promozionale
17. Miti da sfatare
Non ho bisogno di lavoro: a cosa mi serve?
LinkedIn è il nostro spazio di valorizzazione professionale
(personal branding)
Non tutti i miei contatti sono su LinkedIn
Grazie a LinkedIn possiamo tracciare i collegamenti tra persone
Pazienza, costanza e cura della rete (non guardate solamente ai numeri)
18. Descrivetevi in modo sintetico e preciso
Punti di forza
Risultati raggiunti
Due sezioni: esperienza attuale, successivamente abilità
e caratteristiche
Nel riepilogo LinkedIn cerca le parole chiave
Se avete molte esperienze e competenze usate elenchi puntati
Inserite contenuti extra, se possibile
Inserite una call to action
Riepilogo
19. In italiano non suonano bene, accezione negativa
Su LinkedIn sono importanti e devono essere considerate come referenze
Ad una segnalazione chiesta, deve seguire una segnalazione
Dal profilo della persona, invia un messaggio, segnalazione
Bisogna indicare in quale rapporti si è stati con chi si vuole segnalare
L’utente riceve un messaggio e leggerà la nostra segnalazione. Se la accetta
comparirà sul profilo; si può chiedere la modifica
Si possono richiedere, con un messaggio personalizzato
Usciamo dallo schema mentale tipico italiano: chiediamo!
Quante?
A chi chiedere? Colleghi, ma non di scrivania; ex colleghi
La segnalazione comparirà sul nostro profilo come dichiarazione virgolettata con
l’indicazione di chi la fornisce
E’ importante personalizzare il messaggio di default di richiesta
Segnalazioni
20. Sezione in cui si ineriscono parole chiave che indichino quello in cui ci si considera
esperti (settori, tecniche, strumenti, certificazioni conseguite)
I nostri contatti di primo livello potranno confermare le nostre competenze
Le competenze sono tabellate
LinkedIn suggerirà quelle correlate
50 skill al massimo
Solo competenze reali, non quelle desiderate
Si possono ordinare
Possono essere confermate (+1)
Le competenze sono ricercabili
Competenze
21. Profilo personale, ma non troppo
Mantenete il profilo aggiornato
Condividete aggiornamenti sul vostro settore
Create un network di contatti interessanti per il nostro settore
Non replicate in automatico contenuti di altri social
Non siate troppo autocelebrativi
Netiquette
22. Ciò che noi condividiamo sulla home
LinkedIn non è Facebook
Condividere sì, ma dare il proprio punto di vista
Stimolare la conversazione con il network (@)
Ciclo di vita: molto più lungo degli altri social
Status
23. Primo grado: persone con le quali siamo collegati direttamente perché abbiamo
accettato il loro invito a collegarci (o viceversa). Dicitura 1° vicino al loro nome. Per
contattarli basta un messaggio su LinkedIn
Secondo grado: persone collegate ai nostri collegamenti di primo grado. Dicitura 2°
vicino al loro nome. Possiamo inviare a queste persone un invito facendo clic su
Collegati o contattarle attraverso un messaggio InMail (a pagamento)
Terzo grado: persone che sono collegate ai nostri collegamenti di secondo grado.
Vedremo la dicitura 3° vicino al loro nome. Se il loro nome e cognome sono visualizzati
possiamo inviare loro un invito facendo clic su «collegati» altrimenti possiamo
raggiungerli con i messaggi InMail
La rete professionale
25. I gruppi sono un’occasione preziosa per espandere la propria prospettiva lavorativa
Possono essere chiusi o aperti
Strumento per aggregare professionisti dello stesso ambito
Una volta creato, invitiamo esperti, colleghi e interessati
Iniziamo noi la conversazione, soprattutto all’inizio
Segnaliamo novità del settore
Troviamo modi per conoscere le persone dal vivo
Ascoltiamo e leggiamo le conversazioni
I gruppi
26. La quantità di informazioni che viene generata online dagli utenti ogni 48 ore (foto,
tweet, post) è pari alla quantità di contenuti creati dall’inizio della nostra civiltà al 2003°
Nel 2013 LinkedIn acquisice Pulse, una app mobile che con 30 milioni di utenti in oltre
190 paesi era la principale piattaforma per la creazione e distribuzione di news e articoli.
Ora è una piattaforma di publishing
Possiamo personalizzare le notizie che vogliamo ricevere (sezioni, canali, influencer,
editori), selezionate per noi dall’algoritmo
Editori, canali tematici, influencer (500 professionisti selezionati da LinkedIn invitati a
scrivere)
I contatti vengono avvisati di ciò che pubblico. Ogni articolo è visibile sul nostro profilo
Pulse
29. Ci sono oltre 2 miliardi di potenziali studenti al mondo e oltre il 70% non può permettersi un
corso di studi universitario
Sebbene una laurea sia importante, molti datori di lavoro si sono resi conto che lo stemma di
un’università vale molto meno della capacità di un dipendente di realizzare un compito
Il tasso di evoluzione dei settori e delle professioni rende le competenze acquisite
velocemente obsolete
Per questo il settore Mooc (Massive Online Open Courses) è in ascesa
30. Responsabile finanziario:
«Cosa succede se formiamo
le persone e poi se ne
vanno»?
Amministratore delegato:
«Cosa succede se non lo
facciamo e poi rimangono»?