2. Introduzione
• L’ulivo è una pianta da frutto tipica delle zone Mediterranee.
Originaria dell’oriente è utilizzata fin dall’antichità per
l’alimentazione. I suoi frutti sono le olive, che possono essere
mangiate oppure utilizzate per fare l’olio.
• L’olio d’oliva è uno dei prodotti italiani più apprezzati nel mondo.
3. Carta d’identità
• Cognome: Oleaceae
• Nome: Ulivo
• Età: secolare
• Cittadinanza: Fascia Mediterranea
• Stato civile: Sempreverde
• Professione: Produttore di olive
4. Segni particolari
• Tronco: nodoso
• Foglie: lanceolate disposte a due a due
• Fiori: bianchi a grappoli chiamati mignole
• Frutti: drupa carnosa e nocciolo
5. Clima e Terreno
• Clima: Mediterraneo
• Terreno: l'ideale è un terreno asciutto di tipo calcareo/argilloso,
meglio ancora se arricchito da sostanze organiche. Il suolo dovrebbe
avere un’acidità o un’alcalinità moderata e il ph ideale dovrebbe
essere tra 5 e 8,5.
6. Propagazione e Moltiplicazione: sistemi di
riproduzione artificiale
La margotta
Scopo: ottenere nuove piante di ulivo da rami di vecchie piante
Periodo: da novembre a marzo
Procedimento: praticare piccole incisioni su un ramo della
pianta madre, ricoprendole poi di terra umida fino al momento
in cui si sviluppino le radici. Poi si recide il ramo e lo si invasa
con le radici. Quando le radici avranno attecchito in vaso
saranno pronte per andare a dimora nel nostro campo
Talea
Scopo: ottenere una nuova pianta di ulivo da un rametto
appositamente tagliato
Periodo: marzo-aprile-maggio
Procedimento:recidere delle piccole porzioni da una pianta
madre che desideriamo propagare. Metterli a radicare in un
vaso con terriccio finché non si trasformano in piantine
autonome.
Video Margotta Ulivo Video Talea Ulivo
7. Potatura e forme di allevamento
La potatura ha lo scopo di aumentare le produzioni di
olive in modo da ottenere più olio possibile. L’Ulivo può
essere potato in 2 momenti dell’anno:
Gennaio-marzo: potatura secca
Maggio-settembre: potatura verde per eliminare polloni e
succhioni
8. Ciclo biologico
•
• Primavera: (inizia il caldo) il ciclo annuale dell’olio di
oliva inizia a marzo quando le gemme dell’olivo si
schiudono e fanno capolino i deliziosi fiori bianchi
composti da quattro petali riuniti in grappoli detti
mignole. (Primavera)
• Primavera: (aumenta il caldo) tra maggio e giugno il
vento diffonderà il polline fecondando i fiori.
• Estate: (molto caldo) dopo il percorso fecondativo si
verifica l’allegagione, ovvero la fecondazione del
frutto(olive)
• Autunno:(inizia il freddo) a novembre inizierà la
invaiatura, ossia il passaggio dal colore verde al nero.
• Inverno: riposo vegetativo
9. La raccolta
• Autunno presto: olive verdi da tavola
• Autunno tardi: olive nere per olio
•Raccolta manuale
•Raccolta meccanica
•Defogliazione
10. Dall’ulivo all’olio d’oliva
• Dopo la raccolta, le olive vengono portate all’oleificio o frantoio dove vengono
sottoposte a vari passaggi per poter estrarre l’olio.
• Le fasi principali possono essere distinte in:
• Lavaggio e mondatura
• Frangitura e gramolatura
• Estrazione
• Separazione e chiarificazione
• Stoccaggio
11. L’olio d’oliva e il lago di Garda D.O.P(Di
Origine Protetta)
Dal medioevo a oggi. Le origini dell’olio del Garda
Da sempre presente nella zona del lago di Garda, l’olivo iniziò a svolgere un ruolo chiave
nel VII secolo d.C. come testimonia un editto del 643 che applicava sanzioni pecuniarie a
coloro che venivano sorpresi a danneggiare le piante di olivo nei villaggi attorno al Garda.
Già nel medioevo l’olio del Garda si distingueva per l’alta qualità e per l’alto valore
economico rispetto agli oli di altre provenienze ed era utilizzato con risultati eccellenti sia
nell’alimentazione che in medicina. L’uso alimentare era destinato a pochi, poiché
nell’alto medioevo “4-6 Kg di olio gardesano valevano quanto un maiale molto grande”.
Nel Rinascimento l’opera dell’uomo ha invece contribuito a delineare i tratti caratteristici
del paesaggio agrario e in generale del lago di Garda. In questa epoca si iniziarono a
ridisegnare i pendii con sistemazioni elaborate, che divennero vere e proprie costruzioni
“a terrazze” affacciate sul lago, adatte alla coltivazione degli oliveti e così tipiche da
rendere la zona famosa, tanto da essere chiamata, già dal 1968, “Riviera degli Ulivi”.La
fama dell’olio del Garda è andata sempre più aumentando; oggi l’olio DOP Garda rientra
fra le prime 5 realtà olivicole italiane DOP.