La delibera, a partire dall’esigenza di regole chiare e tempi certi nella trasformazione della città per eliminare gli spazi di discrezionalità che alimentano sprechi, corruzione e consociativismo, definisce cinque linee guida per la semplificazione normativa: definizione di un iter trasparente ma accelerato in caso sia evidente l’utilità pubblica di un progetto; semplificazione delle procedure urbanistiche e delle Norme Tecniche di Attuazione da 113 a 60; omogeneizzazione delle procedure urbanistiche dei diversi municipi che partano dalle domande dei territori municipali; traduzione in inglese e pubblicazione online delle procedure per incentivare investimenti privati nazionali e internazionali; inserimento nella normativa ordinaria un elenco di procedure straordinarie e rapidamente applicabili per evitare che eventi drammatici diventino occasione di speculazione
8 Linee di indirizzo sulla semplificazione e deregolamentazione della normativa urbanistica del comune di roma
1. S. P. Q. R.
Prot. Segr. Gen............. Deliberazione n°..................
Prot. Serv. Delb............ del ...................................
ROMA CAPITALE
Proposta di Deliberazione di iniziativa consiliare
Ex art.52 del Regolamento comunale approvato
con deliberazione C.c. n.100 /2002 e s.m.i.
A INIZIATIVA DEL CONS. CAPITOLINO ROBERTO GIACHETTI CONCERNENTE: LINEE DI INDIRIZZO SULLA
SEMPLIFICAZIONE E DEREGOLAMENTAZIONE DELLA NORMATIVA URBANISTICA DEL COMUNE DI ROMA
PREMESSO CHE
il Comune di Roma è dotato di un Piano Regolatore
Generale (PRG) approvato dal Consiglio Comunale con
Deliberazione del 12 febbraio 2008, n. 18 e pubblicato
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio il 14 marzo
2008, articolato in oltre 360 elaborati;
all’interno del PRG sono definite 113 Norme Tecniche di
Attuazione che hanno come obbiettivo quello di definire
le regole attraverso cui le previsioni determinate nel PRG
possono essere attuate;
a seguito dell’efficacia del PRG di Roma, sono
intervenute disposizioni legislative che hanno innovato in
materia di governo del territorio e sono stati approvati
nuovi strumenti di pianificazione sovraordinata aventi
efficacia di orientamento, indirizzo e coordinamento e,
per alcune disposizioni, anche efficacia prevalente e
vincolante sugli atti di pianificazione locale;
Pareri resi ai sensi e per gli effetti
Dell’art.49 del T.U.E.L. approvato con D.Lgs. n.267 del 18.8.2000
RICHIESTA di PARERE al SEGRETARiO GENERALE
ai sensi dell’art. 97 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs.n.267 del 18.8.2000
PARERE TECNICOUFFICIOPROPONENTE
Parere per la regolarità tecnico-
amministrativa
ai sensi dell’art.49 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs. n.267 del 18.8.2000
IL DIRETTORE
PARERE eATTESTAZIONE
del RAGIONIEREGENERALE
Parere favorevole in ordine alla
regolarità contabile
ai sensi dell’art.49 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs. n.267 del
18.8.2000
IL DIRIGENTE DELLA
U.O. DI RAGIONERIA
IL SINDACO
Parere del Segretario Generale
IL SEGRETARIO GENERALE
2. CONSIDERATO CHE
la trasformazione e rigenerazione della città di Roma è rallentata o addirittura bloccata dalla
complessità della normativa urbanistica;
nel tessuto urbano esistente esistono numerosi procedimenti di trasformazione che sono coinvolti
in cause legali determinate dall’ambiguità generata dalla complessità della normativa urbanistica;
la complessità procedurali, l’incertezza dei tempi di attuazione di una trasformazione disincentivano
gli investimenti privati nazionali e internazionali;
l’immobilismo in cui verte la città genera degrado e non garantisce pari diritti tra i cittadini come
sancito dall’articolo 9 della Costituzione;
risulta dunque opportuno avviare un processo di semplificazione normativa secondo i principi e le
linee guida contenute nel documento allegato “Linee guida per la semplificazione normativa”;
VISTI
l’allegato documento composto da tre articoli;
il parere favorevole espresso dal Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione
Urbanistica sulla regolarità tecnica del presente atto ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18
agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", dandosi atto che dal
presente provvedimento, non deriveranno effetti contabili diretti né indiretti consistenti in impegni di
spesa o diminuzioni d’entrata e pertanto si prescinde dall'acquisizione del parere di regolarità
contabile;
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
DELIBERA
1. di approvare, per i motivi esposti in premessa, le allegate linee di indirizzo per l’avvio del
procedimento di semplificazione normativa, quali atti costituenti il Piano Regolatore Generale
(PRG);
2. di dare mandato al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di avviare il
procedimento di riduzione delle Norme Tecniche di Attuazione contenute nel Piano di Governo del
Territorio (PGT);
3. di procedere alla diffusione dell’avvio del procedimento di cui al precedente punto 2 con le
seguenti modalità:
a. affissione all’albo pretorio on line del comune;
b. pubblicazione sul sito internet comunale;
fissando il termine di 60 giorni dalla data della pubblicazione dell’avviso di avvio, per la
presentazione di suggerimenti e proposte da parte di chiunque abbia interesse, anche per la tutela
degli interessi diffusi;
4. di demandare al Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica l’adozione
di tutti gli atti necessari a dare esecuzione alla presente deliberazione.
2
3. Allegato
COMUNE DI ROMA
LINEE DI INDIRIZZO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA DEREGOLAMENTAZIONE NORMATIVA
IN MATERIA URBANISTICA
INDICE
CAP. I - DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1 - Finalità, oggetto ed ambito di applicazione
Articolo 2 - Principi generali
CAP. II - LINEE GUIDA
Articolo 3 - Cinque principi per la semplificazione normativa
3
4. CAP. I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1 — Finalità, oggetto ed ambito di applicazione
1. Il presente documento, in armonia con le previsioni dello Statuto comunale e della
Costituzione, definisce i principi e le linee guida per avviare un processo di semplificazione e
deregolamentazione della normativa urbanistica comunale con l’obbiettivo di garantire regole e
tempi certi della trasformazione del territorio.
2. Il presente documento rivede i principi di attuazione della normativa urbanistica in merito ai
procedimenti di interesse pubblico ed emergenziali e chiarifica i rapporti dell’Amministrazione
Comunale nei confronti dei Municipi e dei cittadini.
3. Restano distinte dalla materia oggetto del presente documento le previsioni regolamentari del
Comune che disciplinano l'erogazione dei benefici economici e strumentali a sostegno degli attori
non pubblici; gli atti a tutela del patrimonio pubblico e della pubblica incolumità; le ulteriori
previsioni contenute in specifici regolamenti del Comune di disciplina dei beni pubblici o d’uso
pubblico, nonché negli atti di programmazione comunale relativi all'alienazione e valorizzazione
dei beni immobili in conformità alla normativa vigente in materia.
Articolo 2 — Principi generali
La semplificazione normativa si ispira ai seguenti valori e principi generali:
A. Regole certe: l’Amministrazione ritiene necessario ridurre e semplificare la normativa
urbanistica al fine di garantire che i processi di trasformazione del territorio siano trasparenti, di
incentivare gli investimenti privati e di garantire la partecipazione dei cittadini.
B. Tempi certi: l’Amministrazione ritiene necessario garantire tempi certi della trasformazione
della città, per evitare speculazioni, corruzione e consociativismo, per eliminare il degrado nella
città e garantire pari diritto all’abitare a tutti i cittadini.
CAP. II
LINEE GUIDA
Articolo 3 — Cinque principi per la semplificazione normativa
1. Deregolamentazione urbanistica: negli ultimi anni la discussione sulla città si è attorcigliata
intorno a sigle incomprensibili ai non addetti ai lavori (PRG, PGT, SIN, SIC, PRIC, PEEP, PRUST,
Zone O, Zone 167) rendendo l’urbanistica incapace di adattarsi alle mutevoli esigenze dei
cittadini. Troppo spesso, infatti, si parla di strumenti urbanistici ma si perde di vista la discussione
intorno agli obiettivi. Bisogna restituire all’urbanistica il suo valore politico e farla tornare ad
essere reversibile. E’ necessario quindi, nel caso in cui sussista l’interesse pubblico, dare la
possibilità a chi governa di rivedere le decisioni assunte nel passato e di negoziare con gli attori
interessati nuove condizioni di sviluppo della città attraverso procedimenti trasparenti e pubblici
così come accade nelle principali capitali europee.
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5. 2. Bignami dell’urbanistica: le norme tecniche di attuazione (NTA) definiscono, per ogni
strumento, le regole locali, le prescrizioni, i limiti, i parametri edilizi e urbanistici, gli standard, le
procedure di attuazione e il raccordo delle norme di settore. Il piano regolatore del Comune di
Roma, approvato nel 2008, contiene113 NTA. La complessità e la vastità delle procedure
urbanistiche, spesso poco chiare e in contraddizione una con l’altra, hanno generato lentezza
nell’attuazione dei dispositivi normativi, e quindi nello sviluppo della città, ma soprattutto hanno
lasciato ai funzionari e ai tecnici uno spazio di discrezionalità nell’attuazione di esse che alimenta
costi, corruzione e consociativismo. E’ necessario ridurre le NTA da 113 a 61 e sintetizzarle in
un unico manuale pubblico che includa un elenco chiaro della documentazione necessaria, dei
pareri vincolanti, delle procedure amministrative e dei tempi di attuazione dei diversi interventi
urbanistici per garantire trasparenza nell’operato della Pubblica Amministrazione.
3. Omogeneizzazione delle procedure urbanistiche dei diversi municipi: oggi le procedure
urbanistiche attuative sono diverse per ogni municipio rendendo complicato una trasformazione
integrata del territorio e in particolare dei più quartieri periferici della città. E’ necessario
omogenizzare le procedure urbanistiche tra tutti i municipi obbligandoli ad adottare le NTA
contenute nel nuovo “Bignami dell’urbanistica”: regole partecipate, che partano dalle domande
dei territori municipali e coinvolgano gli attori utili.
4. Traduzione in inglese e pubblicazione online delle procedure: le tecnologie digitali stanno
trasformando il modo di fare città in tutto il mondo. E’ necessario che il Comune di Roma, in linea
con le innovazioni promosse dal Governo nazionale e sul modello delle migliori esperienze
internazionali, traduca in inglese, renda pubblici e facilmente monitorabili tutti i dati e
procedimenti dell’Amministrazione in materia urbanistica. Per un’Amministrazione trasparente ed
efficiente, è necessario tradurre in inglese e rendere disponibili online le procedure urbanistiche,
tracciare tutti i procedimenti del Comune e dei Municipi e avviare un programma di monitoraggio
dei procedimenti, per eliminare lentezze, duplicazioni, inerzie ed incentivare investimenti privati
nazionali e internazionali.
5. Straordinario nell’ordinario: ad oggi negli strumenti normativi (codice degli appalti, piani
regolatori, normativa urbanistica) sono contenute solo procedure ordinarie. Visto che gli eventi
straordinari (terremoti, inondazioni, frane, naufragi, etc) stanno diventando sempre più frequenti,
è necessario inserire nella normativa ordinaria un elenco di procedure straordinarie e
rapidamente applicabili per evitare che eventi drammatici diventino occasione di speculazione.
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6. 2. Bignami dell’urbanistica: le norme tecniche di attuazione (NTA) definiscono, per ogni
strumento, le regole locali, le prescrizioni, i limiti, i parametri edilizi e urbanistici, gli standard, le
procedure di attuazione e il raccordo delle norme di settore. Il piano regolatore del Comune di
Roma, approvato nel 2008, contiene113 NTA. La complessità e la vastità delle procedure
urbanistiche, spesso poco chiare e in contraddizione una con l’altra, hanno generato lentezza
nell’attuazione dei dispositivi normativi, e quindi nello sviluppo della città, ma soprattutto hanno
lasciato ai funzionari e ai tecnici uno spazio di discrezionalità nell’attuazione di esse che alimenta
costi, corruzione e consociativismo. E’ necessario ridurre le NTA da 113 a 61 e sintetizzarle in
un unico manuale pubblico che includa un elenco chiaro della documentazione necessaria, dei
pareri vincolanti, delle procedure amministrative e dei tempi di attuazione dei diversi interventi
urbanistici per garantire trasparenza nell’operato della Pubblica Amministrazione.
3. Omogeneizzazione delle procedure urbanistiche dei diversi municipi: oggi le procedure
urbanistiche attuative sono diverse per ogni municipio rendendo complicato una trasformazione
integrata del territorio e in particolare dei più quartieri periferici della città. E’ necessario
omogenizzare le procedure urbanistiche tra tutti i municipi obbligandoli ad adottare le NTA
contenute nel nuovo “Bignami dell’urbanistica”: regole partecipate, che partano dalle domande
dei territori municipali e coinvolgano gli attori utili.
4. Traduzione in inglese e pubblicazione online delle procedure: le tecnologie digitali stanno
trasformando il modo di fare città in tutto il mondo. E’ necessario che il Comune di Roma, in linea
con le innovazioni promosse dal Governo nazionale e sul modello delle migliori esperienze
internazionali, traduca in inglese, renda pubblici e facilmente monitorabili tutti i dati e
procedimenti dell’Amministrazione in materia urbanistica. Per un’Amministrazione trasparente ed
efficiente, è necessario tradurre in inglese e rendere disponibili online le procedure urbanistiche,
tracciare tutti i procedimenti del Comune e dei Municipi e avviare un programma di monitoraggio
dei procedimenti, per eliminare lentezze, duplicazioni, inerzie ed incentivare investimenti privati
nazionali e internazionali.
5. Straordinario nell’ordinario: ad oggi negli strumenti normativi (codice degli appalti, piani
regolatori, normativa urbanistica) sono contenute solo procedure ordinarie. Visto che gli eventi
straordinari (terremoti, inondazioni, frane, naufragi, etc) stanno diventando sempre più frequenti,
è necessario inserire nella normativa ordinaria un elenco di procedure straordinarie e
rapidamente applicabili per evitare che eventi drammatici diventino occasione di speculazione.
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