I cittadini sentono la necessità di essere e sentirsi protetti e, allo stesso tempo, quella di difendere la propria sfera privata. La proposta di delibera si prefigge l’obiettivo di avviare il censimento di tutti i sistemi di videosorveglianza installati da enti pubblici e di proprietà privata sul territorio del Comune di Roma. La proposta di delibera prevede inoltre l’istituzione dell’anagrafe delle telecamere che riprendono le aree pubbliche consentendo, tra l’altro, ai proprietari degli impianti di conseguire la massima utilità dagli investimenti sulla sicurezza e alle Forze di Polizia di destinare più operatori all’attività operativa e investigativa riducendo, di conseguenza, i costi di gestione delle indagini. Con l’anagrafe delle telecamere in tempo reale l’operatore di polizia incaricato può vedere dall’Ufficio quali sono quelle presenti e funzionanti, quale area riprendono e può contattare il referente per farsi mettere a disposizione i filmati, eventualmente anche in orari notturni e festivi.
5 controllo elettronico del territorio con istituzione dell’anagrafe delle telecamere
1. S. P. Q. R.
Prot. Segr. Gen............. Deliberazione n°..................
Prot. Serv. Delb............ del ...................................
ROMA CAPITALE
Proposta di Deliberazione di iniziativa consiliare
Ex art.52 del Regolamento comunale approvato
con deliberazione C.c. n.100 /2002 e s.m.i.
A INIZIATIVA DEL CONS. CAPITOLINO ROBERTO GIACHETTI CONCERNENTE: CONTROLLO ELETTRONICO DEL
TERRITORIO CON ISTITUZIONE DELL’ANAGRAFE DELLE TELECAMERE
PREMESSO CHE
i cittadini di Roma avvertono come prioritaria la necessità
di essere e sentirsi protetti e, allo stesso tempo, quella di
difendere la propria sfera privata;
la mattina dello scorso 12 maggio a Testaccio è esploso
un ordigno nel parcheggio dell'ufficio postale di Via
Marmorata, uno dei più importanti di Roma. E’ stato poi
accertato che le telecamere di sorveglianza ivi installate
non erano funzionanti. La Polizia non ha potuto visionare
le immagini;
il 15 aprile è stato incendiato il parco mezzi delle Poste
Italiane in Viale Ferdinando Santi ai Colli Aniene. Anche
in questo episodio le telecamere non erano funzionanti;
risulta, dunque, di chiara evidenza la necessità di
conoscere e intervenire per tempo sulle telecamere non
funzionanti anche per evitare di vanificare le finalità degli
investimenti fatti per aumentare la sicurezza;
Pareri resi ai sensi e per gli effetti
Dell’art.49 del T.U.E.L. approvato con D.Lgs. n.267 del 18.8.2000
RICHIESTA di PARERE al SEGRETARiO GENERALE
ai sensi dell’art. 97 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs.n.267 del 18.8.2000
PARERE TECNICOUFFICIOPROPONENTE
Parere per la regolarità tecnico-
amministrativa
ai sensi dell’art.49 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs. n.267 del 18.8.2000
IL DIRETTORE
PARERE eATTESTAZIONE
del RAGIONIEREGENERALE
Parere favorevole in ordine alla
regolarità contabile
ai sensi dell’art.49 del T.U.E.L.
approvato con D.Lgs. n.267 del
18.8.2000
IL DIRIGENTE DELLA
U.O. DI RAGIONERIA
IL SINDACO
Parere del Segretario Generale
IL SEGRETARIO GENERALE
2. l’attuale situazione internazionale e le connesse necessità di difesa della pubblica incolumità da
eventuali attacchi di matrice terroristica che stanno impegnando oltre misura le Forze di polizia
rendono prioritario per Roma Capitale dotarsi di un efficiente sistema di controllo elettronico del
territorio anche per alimentare un diffuso effetto deterrente;
le pressanti esigenze di sicurezza emerse negli ultimi tempi non appaiono adeguatamente tutelabili
con il tradizionale pattugliamento del territorio con le unità operative delle Forze e Corpi di Polizia;
VISTI
il Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza approvato con R.D. 18 giugno 1931, n. 773 e
successive modifiche e integrazioni;
il Regolamento per l’Esecuzione del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza adottato con R.D. 6
maggio 1940, n. 635 e successive modifiche e integrazioni;
il Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice della Privacy”
il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali dell’8 aprile 2010, pubblicato sulla
G.U. 29 aprile 2010 , n. 99;
il Decreto Legge 20 febbraio 2017, n. 14, “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”,
convertito con modificazioni nella Legge 18 aprile 2017, n. 48;
CONSIDERATO CHE
la novella normativa n. 48/2017 prevede, tra l’altro, la collaborazione interistituzionale per la
promozione della sicurezza integrata e della sicurezza urbana, le disposizioni a tutela della
sicurezza delle città e del decoro urbano, e che i patti sulla sicurezza urbana e gli accordi per la
promozione della sicurezza integrata possono riguardare anche progetti per la messa in opera di
sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, con software di analisi video per il monitoraggio
attivo e invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o istituti di vigilanza privata
convenzionati;
la ratio del provvedimento è quella di potenziare l'intervento degli enti territoriali e delle forze di
polizia nella lotta al degrado delle aree urbane, con un approccio che privilegia anche la
programmazione di interventi integrati e la regolamentazione dell’utilizzo in comune di sistemi di
sicurezza tecnologica per il controllo delle aree e attività soggette a rischio;
il recentissimo intervento normativo in materia di sicurezza delle città prevede che gli accordi e i
patti per la sicurezza integrata possono riguardare anche progetti proposti da enti gestori di edilizia
residenziale ovvero da amministratori di condomini, da imprese, anche individuali, dotate di almeno
dieci impianti, da associazioni di categoria ovvero da consorzi o da comitati comunque denominati
all'uopo costituiti fra imprese, professionisti o residenti per la messa in opera a carico di privati di
sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, dotati di software di analisi video per il
monitoraggio attivo con invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o di istituti di
vigilanza privata convenzionati;
un preziosissimo ulteriore strumento per la sicurezza delle aree urbane è costituito dal controllo
elettronico del territorio con sistemi di videosorveglianza che se combinata con telecamere
intelligenti, grazie alla video-analisi possono rivelarsi una risorsa straordinaria anche per
identificare i volti di potenziali criminali;
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3. nondimeno, l’immediata disponibilità delle immagini è determinante anche per procedere all’arresto
ritardato in flagranza differita, nei casi previsti dall’articolo 6-ter della novella normativa n. 48/2017;
nel corso degli anni enti pubblici e soggetti privati hanno fatto, e stanno continuando a fare,
investimenti economici importanti nel settore della videosorveglianza;
oggi tutte le aree ritenute a rischio o più affollate (come ad esempio sedi istituzionali, aeroporti,
stazioni, metropolitane, impianti sportivi, supermercati, centro storico) sono dotate di sistemi di
video sorveglianza di proprietà di enti pubblici e privati;
a seguito di un evento delittuoso, in assenza di un’anagrafe delle telecamere, oggi le forze di
polizia sono costrette a verificare, di volta in volta, se in una determinata area vi siano telecamere,
cosa riprendano e se funzionino, chi sia il riferente e chi abbia la disponibilità materiale delle
immagini;
d’altra parte, l’immediata disponibilità delle immagini anche nelle ore serali e notturne può essere
importante per l’attività operativa e favorire quella investigativa;
per evitare queste criticità e per favorire una più incisiva attività di prevenzione e ilil contrasto dei
fenomeni di criminalità, degrado, abusivismo, violenza e le altre manifestazioni di illegalità,
avvalendosi anche dei sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, è importante una prima
fase di ricognizione degli impianti con il censimento dei sistemi di videosorveglianza ovvero la c.d.
anagrafe delle telecamere;
tale prima fase non comporta impegni di spesa potendo essere realizzata con le risorse umane e
tecniche disponibili del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, il quale dispone anche della Sala
Sistema Roma, e consente anche di monitorare la reale funzionalità dei sistemi attivi sul territorio;
sono diversi i vantaggi che presenta: a) nell’immediatezza del reato consente l’immediato recupero
dei filmati e l’elaborazione intelligente delle immagini per metterle a disposizione in tempi rapidi
delle forze dell’ordine come ausilio nelle fasi operative; b) nella fase delle indagini permette agli
investitori e alla magistratura di disporre di tutte le immagini ai fini probatori; c) consente comunque
la riduzione del carico di lavoro consente di recuperare operatori, dall’attività di supporto, per
destinarli al controllo del territorio a beneficio della sicurezza generale; d) consente inoltre di
verificare il rispetto delle norme sulla privacy sopra indicate;
l'anagrafe delle telecamere rappresenta una misura utilissima, polivalente, facilmente realizzabile e
a costo zero, già sperimentata con successo in altri comuni italiani tra cui quello di Pisa;
il censimento delle telecamere installate da enti pubblici e soggetti privati che riprendono aree
pubbliche, consente tra l’altro ai proprietari degli impianti di conseguire la massima utilità dagli
investimenti sulla sicurezza e alle Forze di Polizia di destinare più operatori all’attività operativa e
investigativa e, di conseguenza, ridurre i costi di gestione delle indagini a beneficio della sicurezza
generale;
allo stato non si ha piena contezza del numero e delle caratteristiche delle telecamere presenti sul
territorio del comune di Roma ed è quindi necessario avviare preliminarmente un censimento delle
stesse e, quindi, un progetto di integrazione dei sistemi di videosorveglianza per il controllo
elettronico del territorio comunale, volto non solo al contrasto e alla prevenzione della criminalità
diffusa e organizzata e del terrorismo ma anche alla tutela del patrimonio comunale da atti di
vandalismo e alla tutela ambientale;
le finalità che Roma Capitale intende perseguire con il progetto di videosorveglianza sono quelle
rispondenti alle funzioni istituzionali ad esso demandate anche dalla nuova legge 18 aprile 2017, n.
48 sulla sicurezza delle città;
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4. restano ferme tutte le altre doverose iniziative e misure previste dalla citata normativa 18 aprile
2017, n. 48;
la ricognizione dei sistemi di videosorveglianza a livello comunale che si intende realizzare
risponde ai richiesti principi di liceità, necessità, proporzionalità;
visto il parere di regolarità tecnica emesso in data _________ dal responsabile del servizio
interessato (Comandante del Corpo di Polizia Locale) ex art. 49, comma 1, Testo Unico Enti Locali;
L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
DELIBERA
di richiedere, nell’ambito della collaborazione interistituzionale per la promozione della sicurezza
integrata e della sicurezza urbana, la costituzione di un tavolo di concertazione con tutti i
rappresentanti delle amministrazioni, degli enti, delle istituzioni (Prefettura, Questura, Arma dei
Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo della Polizia Locale) delle Associazioni di categoria e degli
altri soggetti privati previsti dalle legge del 18 aprile 2017 n. 48 che dispongono di telecamere sul
territorio del Comune di Roma;
di autorizzare il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale ad avviare le procedure per la raccolta
dei dati delle diverse telecamere dislocate sul territorio cittadino attraverso la richiesta dei dati agli
enti pubblici e privati interessati;
di istituire presso la Sala Sistema di Roma Capitale un unico data-base (c.d. l’Anagrafe delle
telecamere) contenente l’elenco di tutte le telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio
cittadino includendo e integrando anche quelle già censite precedentemente dal Comune e dalle
altre Società partecipate (Polizia Locale, Dipartimenti Infrastrutture e Sicurezza del Campidoglio,
Atac, Acea, Roma Mobilità, Eur S.p.A., etc.).
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