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CELLAMMARE INTERNO 56 È IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO CHE SABRINA VITIELLO DEDICA AL CONTEMPORANEO
Arte al plurale con “Una sola moltitudine”
LA COLLETTIVA
di Celeste Rossi
ll’interno di uno dei palazzi
storici più belli della nostra
città è avvenuta ieri l’inaugura-
zione del nuovo spazio di arte con-
temporanea dal nome Cellamare
Interno 56 di Palazzo Cellamare.
Il meraviglioso portale barocco al-
l’ingresso del cortile del palazzo
illuminato da candele apriva l’ini-
zio del cammino che portava al
nuovo spazio di esposizione del-
la mostra “Una sola Moltitudine”
(nelle foto, alcune opere in mostra)
per un’idea dei curatori Fiorenzo
Davino e Sabrina Vitiello (nella fo-
to a destra).
Appassionata di arte da tutta la
vita Sabrina ci dice che era da
tempo che sognava di poter apri-
re uno spazio di arte contempo-
ranea fatto a sua immagine e so-
miglianza. Un normale apparta-
mento, proprio nell’edificio dove
lei stessa vive, ha dato lei l’occa-
sione di approfittarne per ristrut-
turarlo e creare il nuovo spazio
dell’arte nel brevissimo tempo di
tre mesi.
Tre enormi stanze dell’apparta-
mento con il soffitto ad archi, ri-
gorosamente dipinte di bianco, e
con un camino di architettura ori-
ginale nella stanza centrale del-
l’appartamento dà la sensazione
di focolare domestico a chi voglia
ammirare le opere.
Cellamare Interno 56 ha attirato
l’attenzione di centinaia di napo-
letani appassionati, collezionisti
d’arte contemporanea e non solo,
per la sua serata inaugurale .
Ad ispirare Sabrina Vitiello nella
creazione della collettiva è stata
l’esortazione del poeta Pessoa “Sii
plurale come l’universo”. Dall’im-
perativo necessario al poeta e a
tutto il mondo della creazione ar-
tistica, si ricerca qualcosa di na-
scosto e imprevedibile ma sem-
pre vitale. Emozioni, immagini,
sensi, linguaggi e significati che
chiedono di spingere l’interpreta-
zione ben oltre la soglia della nor-
malità talvolta artistica.
A dimostrazione del concetto di
libertà oltre i confini, la collettiva
presentava i lavori di ben cinque
artisti: Peppe Cerillo, Costanza
Castamagna, Davide Bramante,
Simon Page-Ritchie e Renata Ca-
gno.
Gli artisti , attraverso le loro ope-
re in esposizione, con stili e lin-
guaggi diversi che vanno dalla fo-
tografia al disegno alla xerografia,
hanno mostrato città visibili ed in-
visibili, talvolta immaginate, im-
magini di donne icone distrutte e
poi ricostruite, riflessioni in nuo-
va chiave di nudi di corpi che
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menti.
Tra questi, ci ha colpito in parti-
colare l’artista Renata Cagno, che
da una riflessione sull’usuale idea
della figura di donna e della visio-
ne contraddittoria dell’idea di
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donna da parte dell’immaginario
maschile. Con il suo lavoro, l’arti-
sta mette in gioco la totalità del
proprio essere rileggendo in chia-
ve personale l’immagine del fem-
minino che nei secoli ha visto
sempre la donna ingabbiata nel-
l’uno o nell’altro ruolo.
Renata Cagno decide, attraverso
le sue opere, di interpretare in pri-
ma persona donne come Patti
Smith o Frida e farsi fotografare.
Lo fa in modo ludico, invitando a
travalicare le barriere create dal-
l’immaginario collettivo, distrug-
gendo anche la propria identità
e quella di grandi icone e la-
sciando gli sguardi di chi osserva
liberi di sentire ed interpretare
nuovamente ciò che hanno di
fronte assumendo così un nuovo
senso del sé e dell’immagine del
proprio sé.
In esposizione vi erano anche
Peppe Cerillo, che con i suoi qua-
dri va molto oltre l’immagine del-
la fantasia di un bambino, Co-
stanza Costamagna, con i suoi di-
segni che ritraggono immagini di
corpi nudi mira a dar vita ad un
gioco di sensi, Simon Page-Rit-
chie, con la fotografia di oggetti o
spazi alternati da giochi di luce
studiati che danno vita a nuove
interpretazione degli stessi og-
gettii; e infine Davide Bramante
con le sue immagini fotografiche
–mai digitali-di città viste da una
prospettiva “ideale” formano una
poesia corale in un mosaico di
nuove idee ed emozioni ancora da
esplorare.
La collettiva sarà in esposizione
alla galleria Cellamare 56 di Pa-
lazzo Cellamare fino al 29 Otto-
bre ma in programma già altre
esposizioni di opere d’arte la cui
inaugurazione avverrà circa ogni
trenta giorni duante tutti i mesi
invernali.
ANGELO SGURO HA ISTITUITO UN RICONOSCIMENTO ALLA MEMORIA DI SHAHBAZ BHATTI
Green economy, una prospettiva per i giovani
IL CONVEGNO
di Valentina Capuano
rande attesa per il forum pro-
mosso, anche quest’anno, dal
maestro Gennaro Angelo Sguro (a
sinistra nella foto con Mobeen Sha-
hid), presidente dell’Aiac (Associa-
zione internazionale di apostolato
cattolico), presso il dipartimento di
analisi dei processi economico so-
ciali del complesso universitario di
Monte Sant’Angelo. Il convegno, in-
titolato “Politica, cultura e lavoro: tri-
logia per lo sviluppo delle nuove ge-
nerazioni”, ha visto, anche que-
st’anno, tra i relatori, autorevoli rap-
presentanze del mondo cattolico pa-
kistano, come il vescovo Bishop Se-
bastian F Shaw, e il professore pa-
kistano Mobeen Shahid, assistente
ordinario di storia della filosofia con-
temporanea presso la Pontificia Uni-
versità lateranense, nonché conso-
le onorario per la cultura presso l’am-
basciata italiana. Due personalità di
spicco del mondo cattolico pakista-
no, che testimoniano con il loro ope-
rato come l’integrazione tra popoli
e culture possa essere possibile no-
G
sima aula di monte Sant’Angelo, ad
un altro convegno da me organizza-
to, guadagnandosi, per il suo impe-
gno civile il - premio per la pace
2010, un riconoscimento - ha ag-
giunto il maestro - che d’ora in poi
sarà conferito in sua memoria, in ri-
cordo di un uomo che seppe sfida-
re la morte per affermare uno dei di-
ritti inalienabili e fondamentali del-
l’individuo: la libertà di confessione
religiosa». Quanto ai temi del con-
vegno, ovvero politica, cultura e la-
voro, il professor Francesco Ballet-
ta, direttore del dipartimento di ana-
lisi dei processi economico sociali
dell’Università Federico II, ha mes-
so in evidenza lo stato oggettivo di
crisi che investe tali ambiti: «La ge-
stione della res pubblica è destabi-
lizzata dal continuo tentativo di sov-
vertire i cardini della costituzione, i
cui principi sono sovente, del resto,
messi in discussione - ha dichiara-
to-dalle attuali classi politiche.”Del
resto anche le direttive e le racco-
mandazioni comunitarie - ha ag-
giunto - non trovano, spesso appli-
cazione nei 27 paesi della comunità
europea, dando luogo, ad incertezza
del diritto».
Infine anche la cultura ed il lavoro
sono in crisi: la prima penalizzata da
una discutibile riforma universitaria
messa a punto dall’attuale governo,
e la seconda dagli scarsi incentivi
forniti alle aziende.
Agli studenti che gli chiedevano
quali fossero le opportunità di lavo-
ro maggiormente richieste dal mer-
cato, il professore ha indicato nel-
l’artigianato e nella green economy,
i settori più promettenti. Di diverso
avviso il professor Iodice, presiden-
te dell’Istituto di Studi politici ed ex
parlamentare europeo, che ha au-
spicato il ritorno ad una politica ispi-
rata all’etica: «La crisi economica del
2008 - ha dichiarato - ha messo in
evidenza le zone d’ombra della glo-
balizzazione». «Ci sono inoltre - ha
aggiunto - valori non negoziabili, co-
me la dignità umana che non pos-
sono essere immolati sull’altare del
profitto». «Il mio auspicio - ha con-
cluso - è che, bandita ogni forma di
populismo, falso moralismo e giu-
stizialismo, la politica cominci ad
ispirarsi all’etica, non necessaria-
mente cristiana». Infine, anche il
professor Mobeen Shahid ha auspi-
cato uno sviluppo sostenibile, in am-
bito sia economico che sociale ed
istituzionale in ambito locale nazio-
nale ed internazionale, al fine di sod-
disfare i bisogni delle attuali e delle
future generazioni.
MEDICI SENZA FRONTIERE A SALITA PONTECORVO
Una nuova sede per impegnarsi di più
VOLONTARIATO
di Flavia Cuozzo
oi lottiamo contro l’indiffe-
renza, con la nostra deter-
minazione ad intervenire e a non ta-
cere le atrocità di cui siamo testi-
moni, accanto a uomini, donne vit-
time di guerre, carestie, epidemie.
Rischiamo sapendo che le nostre
energie e la nostra volontà possono
portare aiuti concreti e restituire
speranze». Questo l’obbiettivo prin-
cipale di Medici Senza Frontiere
(Msf), fondata a Parigi il 1971 da un
gruppo di Bénévoles composto di
medici e giornalisti, e che oggi è la
più grande organizzazione umani-
taria indipendente di soccorso me-
dico, con 19 sedi in tutto il mondo,
tra cui quella italiana.
È stata inaugurata la nuova sede di
Medici Senza Frontiere, del gruppo
locale di Napoli, presso il Comples-
N«
so di Santa Maria delle Scalze, in
Salita Pontecorvo, 65.
Il gruppo (foto a destra) nato circa
due anni fa, nel 2008, è l’unico pre-
sente sul territorio del sud Italia.
«L’idea di cambiare la sede scelta
nel 2008, anno della nostra nascita
sul territorio partenopeo - afferma il
dottor Biagio Muzio (nella foto a si-
nistra)), vice co-
ordinatore del
gruppo Napoli
MSF - nasce da
un esigenza eco-
nomica. Difatti,
mentre la prece-
dente, prevede-
va un fitto paga-
to da noi, questa,
ci è stata caloro-
samente conces-
sa dal comune».
«Il nostro punto
informativo - spiega - prevede la
presenza di un coordinatore a livel-
lo locale, e svolge prevalentemente
attività di sensibilizzazione attra-
verso l’organizzazione, in un piano
annuale, di eventi con dibattutiti
ed incontri, organizzazione di atti-
vità di raccolta fondi, presentazioni
di Msf banchetti informativi in con-
testi mirati, materiale didattico per
le scuole, e tante altre attività che
contribuiscono a diffondere, a tut-
ti, adulti e ragazzi, il messaggio di
Msf. Tutto allo scopo di organizzare
attività di qualità a livello locale».
Per ora eventi in calendario saranno:
21 ottobre una Riunione con il Ro-
tary Club; il 16 Novembre “Cinema
e Diritti” una giornata intera dedi-
cata al tema dell’immigrazione”; il
28 Novembre, invece, il professor
Guarino, presenterà “Innovazioni
mediche”, un libro prodotto da MSF
sulla gestione di ‘malattie dimenti-
cate’ del terzo mondo; infine a Na-
tale, per chi volesse, è prevista una
raccolta fondi.
Fondi che possono essere devoluti
da grandi e piccole Fondazioni, ma
anche e soprattutto da privati gra-
zie a bollettini mensili, eventi orga-
nizzati dai gruppi locali, o attraver-
nostante la preoccupante situaazio-
ne geopolitica internazionale ed il
recente omicidio avvenuto lo scor-
so 2 marzo, durante un commando
armato ad Islamabad, del ministro
delle minoranze Shahbaz Bhatti.
«Appena un anno fa - ha ricordato il
maestro Angelo Sguro - il ministro
pakistano prese parte, nella mede-
so il cinque per mille.
Non solo….
«Per chiunque volesse, la possibili-
tà di partecipare - continua il dott.
Biagio Muzio - è aperta a tutti, non
solo a personale sanitario. Se si pen-
sa che noi disponiamo del 45 % di
medici, e il restante 55 % di Logisti,
amministratori ed educatori… non
bisogna avere particolari requisiti
se non la voglia di mettersi in gioco.
Per i nuovi volontari, poi, è previ-
sto un periodo di formazione per fa-
cilitare una progressiva compren-
sione dell’azione di Msfin Italia».
Ovviamente è indispensabile atte-
nersi a dei principi propri di Msf:
prestare opere di soccorso alle po-
polazioni povere senza discrimina-
zione alcuna; Msf esercita le pro-
prie funzioni nella totale libertà, e
nella totale indipendenza da qual-
siasi potere e da ogni forza politica,
economica o religiosa; cosciente dei
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COSTUME & SOCIETA’12 domenica 2 ottobre 2011

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  • 1. CELLAMMARE INTERNO 56 È IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO CHE SABRINA VITIELLO DEDICA AL CONTEMPORANEO Arte al plurale con “Una sola moltitudine” LA COLLETTIVA di Celeste Rossi ll’interno di uno dei palazzi storici più belli della nostra città è avvenuta ieri l’inaugura- zione del nuovo spazio di arte con- temporanea dal nome Cellamare Interno 56 di Palazzo Cellamare. Il meraviglioso portale barocco al- l’ingresso del cortile del palazzo illuminato da candele apriva l’ini- zio del cammino che portava al nuovo spazio di esposizione del- la mostra “Una sola Moltitudine” (nelle foto, alcune opere in mostra) per un’idea dei curatori Fiorenzo Davino e Sabrina Vitiello (nella fo- to a destra). Appassionata di arte da tutta la vita Sabrina ci dice che era da tempo che sognava di poter apri- re uno spazio di arte contempo- ranea fatto a sua immagine e so- miglianza. 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Emozioni, immagini, sensi, linguaggi e significati che chiedono di spingere l’interpreta- zione ben oltre la soglia della nor- malità talvolta artistica. A dimostrazione del concetto di libertà oltre i confini, la collettiva presentava i lavori di ben cinque artisti: Peppe Cerillo, Costanza Castamagna, Davide Bramante, Simon Page-Ritchie e Renata Ca- gno. Gli artisti , attraverso le loro ope- re in esposizione, con stili e lin- guaggi diversi che vanno dalla fo- tografia al disegno alla xerografia, hanno mostrato città visibili ed in- visibili, talvolta immaginate, im- magini di donne icone distrutte e poi ricostruite, riflessioni in nuo- va chiave di nudi di corpi che esaltano le sensazioni ed i senti- menti. Tra questi, ci ha colpito in parti- colare l’artista Renata Cagno, che da una riflessione sull’usuale idea della figura di donna e della visio- ne contraddittoria dell’idea di A donna da parte dell’immaginario maschile. Con il suo lavoro, l’arti- sta mette in gioco la totalità del proprio essere rileggendo in chia- ve personale l’immagine del fem- minino che nei secoli ha visto sempre la donna ingabbiata nel- l’uno o nell’altro ruolo. Renata Cagno decide, attraverso le sue opere, di interpretare in pri- ma persona donne come Patti Smith o Frida e farsi fotografare. Lo fa in modo ludico, invitando a travalicare le barriere create dal- l’immaginario collettivo, distrug- gendo anche la propria identità e quella di grandi icone e la- sciando gli sguardi di chi osserva liberi di sentire ed interpretare nuovamente ciò che hanno di fronte assumendo così un nuovo senso del sé e dell’immagine del proprio sé. In esposizione vi erano anche Peppe Cerillo, che con i suoi qua- dri va molto oltre l’immagine del- la fantasia di un bambino, Co- stanza Costamagna, con i suoi di- segni che ritraggono immagini di corpi nudi mira a dar vita ad un gioco di sensi, Simon Page-Rit- chie, con la fotografia di oggetti o spazi alternati da giochi di luce studiati che danno vita a nuove interpretazione degli stessi og- gettii; e infine Davide Bramante con le sue immagini fotografiche –mai digitali-di città viste da una prospettiva “ideale” formano una poesia corale in un mosaico di nuove idee ed emozioni ancora da esplorare. La collettiva sarà in esposizione alla galleria Cellamare 56 di Pa- lazzo Cellamare fino al 29 Otto- bre ma in programma già altre esposizioni di opere d’arte la cui inaugurazione avverrà circa ogni trenta giorni duante tutti i mesi invernali. 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Quanto ai temi del con- vegno, ovvero politica, cultura e la- voro, il professor Francesco Ballet- ta, direttore del dipartimento di ana- lisi dei processi economico sociali dell’Università Federico II, ha mes- so in evidenza lo stato oggettivo di crisi che investe tali ambiti: «La ge- stione della res pubblica è destabi- lizzata dal continuo tentativo di sov- vertire i cardini della costituzione, i cui principi sono sovente, del resto, messi in discussione - ha dichiara- to-dalle attuali classi politiche.”Del resto anche le direttive e le racco- mandazioni comunitarie - ha ag- giunto - non trovano, spesso appli- cazione nei 27 paesi della comunità europea, dando luogo, ad incertezza del diritto». Infine anche la cultura ed il lavoro sono in crisi: la prima penalizzata da una discutibile riforma universitaria messa a punto dall’attuale governo, e la seconda dagli scarsi incentivi forniti alle aziende. 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Infine, anche il professor Mobeen Shahid ha auspi- cato uno sviluppo sostenibile, in am- bito sia economico che sociale ed istituzionale in ambito locale nazio- nale ed internazionale, al fine di sod- disfare i bisogni delle attuali e delle future generazioni. MEDICI SENZA FRONTIERE A SALITA PONTECORVO Una nuova sede per impegnarsi di più VOLONTARIATO di Flavia Cuozzo oi lottiamo contro l’indiffe- renza, con la nostra deter- minazione ad intervenire e a non ta- cere le atrocità di cui siamo testi- moni, accanto a uomini, donne vit- time di guerre, carestie, epidemie. Rischiamo sapendo che le nostre energie e la nostra volontà possono portare aiuti concreti e restituire speranze». Questo l’obbiettivo prin- cipale di Medici Senza Frontiere (Msf), fondata a Parigi il 1971 da un gruppo di Bénévoles composto di medici e giornalisti, e che oggi è la più grande organizzazione umani- taria indipendente di soccorso me- dico, con 19 sedi in tutto il mondo, tra cui quella italiana. È stata inaugurata la nuova sede di Medici Senza Frontiere, del gruppo locale di Napoli, presso il Comples- N« so di Santa Maria delle Scalze, in Salita Pontecorvo, 65. Il gruppo (foto a destra) nato circa due anni fa, nel 2008, è l’unico pre- sente sul territorio del sud Italia. «L’idea di cambiare la sede scelta nel 2008, anno della nostra nascita sul territorio partenopeo - afferma il dottor Biagio Muzio (nella foto a si- nistra)), vice co- ordinatore del gruppo Napoli MSF - nasce da un esigenza eco- nomica. Difatti, mentre la prece- dente, prevede- va un fitto paga- to da noi, questa, ci è stata caloro- samente conces- sa dal comune». «Il nostro punto informativo - spiega - prevede la presenza di un coordinatore a livel- lo locale, e svolge prevalentemente attività di sensibilizzazione attra- verso l’organizzazione, in un piano annuale, di eventi con dibattutiti ed incontri, organizzazione di atti- vità di raccolta fondi, presentazioni di Msf banchetti informativi in con- testi mirati, materiale didattico per le scuole, e tante altre attività che contribuiscono a diffondere, a tut- ti, adulti e ragazzi, il messaggio di Msf. Tutto allo scopo di organizzare attività di qualità a livello locale». Per ora eventi in calendario saranno: 21 ottobre una Riunione con il Ro- tary Club; il 16 Novembre “Cinema e Diritti” una giornata intera dedi- cata al tema dell’immigrazione”; il 28 Novembre, invece, il professor Guarino, presenterà “Innovazioni mediche”, un libro prodotto da MSF sulla gestione di ‘malattie dimenti- cate’ del terzo mondo; infine a Na- tale, per chi volesse, è prevista una raccolta fondi. Fondi che possono essere devoluti da grandi e piccole Fondazioni, ma anche e soprattutto da privati gra- zie a bollettini mensili, eventi orga- nizzati dai gruppi locali, o attraver- nostante la preoccupante situaazio- ne geopolitica internazionale ed il recente omicidio avvenuto lo scor- so 2 marzo, durante un commando armato ad Islamabad, del ministro delle minoranze Shahbaz Bhatti. «Appena un anno fa - ha ricordato il maestro Angelo Sguro - il ministro pakistano prese parte, nella mede- so il cinque per mille. Non solo…. «Per chiunque volesse, la possibili- tà di partecipare - continua il dott. Biagio Muzio - è aperta a tutti, non solo a personale sanitario. Se si pen- sa che noi disponiamo del 45 % di medici, e il restante 55 % di Logisti, amministratori ed educatori… non bisogna avere particolari requisiti se non la voglia di mettersi in gioco. Per i nuovi volontari, poi, è previ- sto un periodo di formazione per fa- cilitare una progressiva compren- sione dell’azione di Msfin Italia». Ovviamente è indispensabile atte- nersi a dei principi propri di Msf: prestare opere di soccorso alle po- polazioni povere senza discrimina- zione alcuna; Msf esercita le pro- prie funzioni nella totale libertà, e nella totale indipendenza da qual- siasi potere e da ogni forza politica, economica o religiosa; cosciente dei rischi e dei pericoli presenti nelle missioni. COSTUME & SOCIETA’12 domenica 2 ottobre 2011