"(...)Nulla giustifica o addomestica
ispirazione e genio. Né la umiltà, né la megalomania.
Non la tragedia, non la gioia. Il binario della ispirazione è
tra la vita e la morte, intimamente connesso a ogni nostra
singola cellula, e pensare di poterla ricevere per osmosi
dalle vite degli altri o perché facciamo training autogeno
come un quarterback prima del Superbowl è l’inizio del
fallimento. Perché manca quel flusso solitario, tragico e
meraviglioso che, solo, può metterci in connessione con
ciò che poi parlerà ad altri. La frequenza della ispirazione
è una frequenza dell’eternità.(...)"