1. Al Sindaco del Comune di Vercelli e, p.c.,
all’Assessore competente e
al Presidente del Consiglio comunale
OGGETTO: INTERROGAZIONE (con richiesta di risposta scritta)
Il sottoscritto consigliere comunale di Italia Unica
PREMESSO che
- a seguito di una interrogazione presentata a luglio 2014 su come l’Amministrazione comunale di Vercelli
intendeva affrontare il problema delle scorie nucleari sul territorio vercellese, in data 18 settembre 2014 il
Sindaco ha risposto: “considerato che il sito SOGIN non è localizzato sul territorio cittadino e che la gestione
delle scorie e dei rifiuti radioattivi non necessariamente coinvolgerà il territorio comunale,
l’Amministrazione – qualora si rendesse necessario provvedere in merito – adotterà tutte le misure del
caso, previste e concordate con le competenti Prefettura e Provincia di Vercelli, Arpa e gli eventuali,
ulteriori soggetti cointeressati”.
- in data 3 marzo 2015 è stata presentata una interrogazione per sapere come l’Amministrazione comunale
di Vercelli intenda intervenire per evitare che i due depositi di Trino e Saluggia diventino definitivi, tenuto
conto che il territorio vercellese è particolarmente a rischio e in caso di incidenti sarebbe coinvolta anche la
città di Vercelli. il Sindaco ha risposto: “sarà avviato un osservatorio con i comuni di Trino e Saluggia”.
OSSERVATO che
- mercoledì 24 giugno 2015 è stato il giorno del trasporto nucleare lungo le strade della provincia di Vercelli
di 24 barre di combustibile irraggiato che in tutta segretezza, hanno lasciato la ex centrale nucleare Fermi di
Trino per essere inviate a La Hague (Francia), dove verranno riprocessate. Le operazioni si sono concluse
ufficialmente alle 23,34, quando un treno - con due vagoni carichi di scorie - ha lasciato la stazione
ferroviaria di Vercelli.
- il Comitato per la sicurezza nucleare è intervenuto per denunciare la mancata informazione preventiva ai
cittadini sulle procedure che li potrebbero malauguratamente riguardare nel caso di una emergenza
durante il trasporto nucleare. Questa informazione preventiva –dicono le leggi- deve essere fornita ai
cittadini senza che loro debbano chiederla. Purtroppo anche questa volta il trasporto è avvenuto senza che
l’informazione preventiva .
-la Francia aveva sospeso il ricevimento delle barre di combustibile dall’Italia in quanto l’Italia non offriva
sufficienti garanzie di essere in grado di riprendersi indietro le scorie radioattive generate dal
riprocessamento, a causa della perdurante mancanza di un deposito nucleare nazionale.
Come mai ora le accetta di nuovo? Quello che può avere convinto la Francia è l’autorizzazione ottenuta da
Sogin per realizzare depositi nucleari definiti “temporanei” (ma senza scadenza!) sia a Trino, sia a Saluggia,
dove i lavori sono già stati avviati? In altre parole, sono i nuovi depositi nucleari di Trino e di Saluggia a fare
da “garanzia” per la Francia!
INTERROGA
il Sindaco e l'Assessore competente per sapere come l’Amministrazione comunale di Vercelli intenda
intervenire per evitare che i due depositi di Trino e Saluggia diventino definitivi, tenuto conto che il
territorio vercellese è particolarmente a rischio e in caso di incidenti sarebbe coinvolta anche la città di
Vercelli.
2. Come l’Amministrazione comunale di Vercelli intenda avviare l’informazione preventiva sul
comportamento da tenere in caso di eventuale emergenza per la popolazione di Vercelli durante i trasporti
di materiale radioattivo.
Vercelli 27 giugno 2015
Stefano Pasquino