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BIOGRAFIA (DATI STORICI) COMUNITA' SAN PATRIGNANO ONLUS
San Patrignano è una comunità che accoglie ragazze e ragazzi con problemi di droga
senza discriminazioni ideologiche, sociali, religiose ed in modo completamente gratuito,
cioè rifiutando rette e contributi economici dalle persone che svolgono il percorso, dai loro
familiari e dallo Stato.
Dal 1978 ad oggi ha accolto oltre 20mila persone, offrendo loro una casa,
l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, una solida formazione professionale,
l’opportunità di cambiare vita e di reinserirsi a pieno titolo nella società.
Attualmente i ragazzi in comunità sono circa 1.500, la maggior parte dei quali nella
struttura principale di Coriano di Rimini e gli altri nelle sedi distaccate di Trento e di
Novafeltria in provincia di Rimini.
Il nucleo centrale della comunità è composto da 140 operatori volontari, cui si
aggiungono 350 tra dipendenti, collaboratori e consulenti, molti dei quali ex
tossicodipendenti.
Della struttura organizzativa fanno parte una Fondazione, i cui beni appartengono
esclusivamente ai ragazzi di volta in volta accolti, e un consorzio che riunisce tre
cooperative sociali senza scopo di lucro, attive nella formazione professionale orientata al
pieno recupero e reinserimento sociale dall’emarginazione e dalla tossicodipendenza.
La comunità ospita anche 100 bambini figli di ragazzi che stanno svolgendo il
percorso di recupero e di operatori, numerosi nuclei familiari e circa 30 minorenni con gravi
problemi di disagio e consumo di droghe.
In comunità è attivo un centro medico con 50 posti letto, specializzato nelle malattie
correlate alla tossicodipendenza; esistono, inoltre, un centro educativo per i bambini da zero
a quattordici anni, strutture abitative, scolastiche e per lo sport, un teatro, un auditorium, 53
laboratori e centri di formazione professionale, un villaggio con 60 villette per le
famiglie degli operatori e per i ragazzi che stanno ricostruendo il proprio nucleo familiare.
In questi anni, San Patrignano ha accolto moltissime persone in regime di arresti
domiciliari e di affidamento in prova ai servizi sociali, sostituendo più di 3.600 anni di
carcere in percorsi riabilitativi orientati al pieno recupero e al reinserimento sociale e
lavorativo.
Secondo ricerche sociologiche e tossicologiche svolte negli ultimi tredici anni dalle
Università di Bologna, Urbino e Pavia su campioni di ex ospiti della comunità, la
percentuale di persone totalmente recuperate dopo aver completato il percorso a San
Patrignano supera il 72 per cento.
I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture derivano,
per il 50 per cento, dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio
dell’autogestione e, per il restante 50 per cento, da donazioni e contributi di privati.
Ogni anno, migliaia di persone visitano San Patrignano. Si tratta, per la maggior
parte di scolaresche, per un totale nel solo 2009 di 6000 studenti provenienti da 85 istituti
scolastici di 17 regioni.
Le visite interessano anche associazioni di volontariato italiane ed estere, esponenti
di enti religiosi e di gruppi culturali o sportivi.
A questo impegno è accompagnata, dal 2002, un attività strutturata di prevenzione
con l’organizzazione di format teatrali di peer to peer education basati sulla testimonianza
diretta di ragazzi della comunità.
Ad oggi, sono più di 180.000 i ragazzi che hanno preso parte alle rappresentazioni e
25.000 nell’ultimo anno scolastico, in quasi tutte le regioni italiane.
San Patrignano riceve ogni anno centinaia di persone provenienti da decine di Paesi
del mondo.
Non si tratta esclusivamente di esponenti di realtà che si occupano di
tossicodipendenza, ma anche di organizzazioni non profit attive nel campo del disagio
giovanile, dei “senza dimora” e delle persone con problemi psichiatrici.
Il rapporto con molte di queste realtà non si limita alla semplice visita: con molte di
esse sono state realizzate vere e proprie forme di collaborazione orientate alla replicazione
del modello di San Patrignano.
Nell’ultimo anno, organizzazioni e istituzioni di Austria, Bulgaria, Lituania, Perù,
Colombia, Messico hanno visitato San Patrignano, mentre tra le relazioni più consolidate,
prosegue quella con i paesi scandinavi (Svezia, Finlandia, Norvegia) e con i paesi del nord
America, (Canada e Stati Uniti) che inviano da anni gruppi di operatori sociali e delle
municipalità per studiare il modello San Patrignano.
La comunità, inoltre, come ‘Organizzazione Non Governativa’ riconosciuta dal
1997 dalle Nazioni Unite con stato consultivo in materia di droghe e di problematiche
sociali intrattiene costanti contatti con l’Unodc ‘Ufficio Onu contro la droga e il crimine’,
che offre il suo patrocinio alle manifestazioni ‘Squisito!’ e WeFree Day.
Dicembre 2010

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  • 1. BIOGRAFIA (DATI STORICI) COMUNITA' SAN PATRIGNANO ONLUS San Patrignano è una comunità che accoglie ragazze e ragazzi con problemi di droga senza discriminazioni ideologiche, sociali, religiose ed in modo completamente gratuito, cioè rifiutando rette e contributi economici dalle persone che svolgono il percorso, dai loro familiari e dallo Stato. Dal 1978 ad oggi ha accolto oltre 20mila persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, una solida formazione professionale, l’opportunità di cambiare vita e di reinserirsi a pieno titolo nella società. Attualmente i ragazzi in comunità sono circa 1.500, la maggior parte dei quali nella struttura principale di Coriano di Rimini e gli altri nelle sedi distaccate di Trento e di Novafeltria in provincia di Rimini. Il nucleo centrale della comunità è composto da 140 operatori volontari, cui si aggiungono 350 tra dipendenti, collaboratori e consulenti, molti dei quali ex tossicodipendenti. Della struttura organizzativa fanno parte una Fondazione, i cui beni appartengono esclusivamente ai ragazzi di volta in volta accolti, e un consorzio che riunisce tre cooperative sociali senza scopo di lucro, attive nella formazione professionale orientata al pieno recupero e reinserimento sociale dall’emarginazione e dalla tossicodipendenza. La comunità ospita anche 100 bambini figli di ragazzi che stanno svolgendo il percorso di recupero e di operatori, numerosi nuclei familiari e circa 30 minorenni con gravi problemi di disagio e consumo di droghe. In comunità è attivo un centro medico con 50 posti letto, specializzato nelle malattie correlate alla tossicodipendenza; esistono, inoltre, un centro educativo per i bambini da zero a quattordici anni, strutture abitative, scolastiche e per lo sport, un teatro, un auditorium, 53 laboratori e centri di formazione professionale, un villaggio con 60 villette per le famiglie degli operatori e per i ragazzi che stanno ricostruendo il proprio nucleo familiare. In questi anni, San Patrignano ha accolto moltissime persone in regime di arresti domiciliari e di affidamento in prova ai servizi sociali, sostituendo più di 3.600 anni di carcere in percorsi riabilitativi orientati al pieno recupero e al reinserimento sociale e lavorativo. Secondo ricerche sociologiche e tossicologiche svolte negli ultimi tredici anni dalle Università di Bologna, Urbino e Pavia su campioni di ex ospiti della comunità, la percentuale di persone totalmente recuperate dopo aver completato il percorso a San Patrignano supera il 72 per cento. I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture derivano, per il 50 per cento, dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione e, per il restante 50 per cento, da donazioni e contributi di privati. Ogni anno, migliaia di persone visitano San Patrignano. Si tratta, per la maggior parte di scolaresche, per un totale nel solo 2009 di 6000 studenti provenienti da 85 istituti scolastici di 17 regioni. Le visite interessano anche associazioni di volontariato italiane ed estere, esponenti di enti religiosi e di gruppi culturali o sportivi. A questo impegno è accompagnata, dal 2002, un attività strutturata di prevenzione con l’organizzazione di format teatrali di peer to peer education basati sulla testimonianza diretta di ragazzi della comunità.
  • 2. Ad oggi, sono più di 180.000 i ragazzi che hanno preso parte alle rappresentazioni e 25.000 nell’ultimo anno scolastico, in quasi tutte le regioni italiane. San Patrignano riceve ogni anno centinaia di persone provenienti da decine di Paesi del mondo. Non si tratta esclusivamente di esponenti di realtà che si occupano di tossicodipendenza, ma anche di organizzazioni non profit attive nel campo del disagio giovanile, dei “senza dimora” e delle persone con problemi psichiatrici. Il rapporto con molte di queste realtà non si limita alla semplice visita: con molte di esse sono state realizzate vere e proprie forme di collaborazione orientate alla replicazione del modello di San Patrignano. Nell’ultimo anno, organizzazioni e istituzioni di Austria, Bulgaria, Lituania, Perù, Colombia, Messico hanno visitato San Patrignano, mentre tra le relazioni più consolidate, prosegue quella con i paesi scandinavi (Svezia, Finlandia, Norvegia) e con i paesi del nord America, (Canada e Stati Uniti) che inviano da anni gruppi di operatori sociali e delle municipalità per studiare il modello San Patrignano. La comunità, inoltre, come ‘Organizzazione Non Governativa’ riconosciuta dal 1997 dalle Nazioni Unite con stato consultivo in materia di droghe e di problematiche sociali intrattiene costanti contatti con l’Unodc ‘Ufficio Onu contro la droga e il crimine’, che offre il suo patrocinio alle manifestazioni ‘Squisito!’ e WeFree Day. Dicembre 2010