Si avvicinano le scadenze per le Primarie del centrosinistra in Liguria e Opimedia Consulting ha voluto realizzare una ricerca di approfondimento rispetto ad un avvenimento politico che potrebbe, con buona possibilità, determinare il nome del prossimo Presidente della Regione Liguria. La situazione in realtà è ancora piuttosto fluida, con un parterre di candidati non ancora definita ufficialmente. Proprio per questo appare interessante capire meglio le potenzialità e la profilazione di chi, ad oggi, si è già candidato ufficialmente alle Primarie. Tra questi compaiono l’assessore regionale Raffaella Paita, il sindaco di Savona Federico Berruti e il dirigente del PD genovese Alberto Villa. Significativa anche la possibile candidatura di Ferruccio Sansa che andrebbe a coprire una fetta di elettorato con la quale nessuno dei tre candidati ufficiali attuali pare essere in buona sintonia: si tratta certamente di una parte della sinistra più radicale ma con il possibile confluire di aree legati al Movimento 5 Stelle. Rimane una questione aperta di non poco conto: questa candidatura potrebbe infatti, scontare la scarsa propensione ad aderire alle Primarie. Un aspetto che la ricerca Opimedia Consulting ha voluto approfondire è proprio la propensione a recarsi a votare in occasione delle elezioni Primarie delle singole aree di sostegno: questo tema sarà uno degli elementi principali che definiranno i risultati finali; in quest’ottica la determinazione e la motivazione ad andare a votare appare non omogenea tra i vari elettori dei singoli candidati, determinando variazioni significative. Il coinvolgimento dell’elettore alle Primarie conta su alcune varianti che fanno sì che solo in Liguria si possa passare dai 60.000 e più votanti dell’anno scorso per le Primarie nazionali a meno di un terzo registrate quest’anno, sempre in Liguria per la elezione del segretario regionale PD. Al momento appare predominante la mobilitazione dei sostenitori/elettori del PD che compongono per l’80% circa, la platea dei votanti fortemente motivati. Esiste in realtà una folta area grigia di elettori, non motivatissima che si potrebbe attivare solo a fronte di spinte emotive particolarmente forti e percepite come tali. ulla popolarità dei candidati testati non vi sono particolari sorprese con differenze (se si esclude Alberto Villa) non particolarmente elevate. E’ possibile constatare tuttavia, come più dei 2/3 dei liguri non si mostri né informato né particolarmente interessato alla procedura e discussione che porterà ad individuare il futuro Presidente della Regione Liguria. Tra i partiti il PD si conferma partito di gran lunga maggioritario in Liguria, con una crisi strutturale del centro destra che non trova coagulazione univoca nel raccogliere una fetta di elettorato che appare nonostante tutto, tutt’altro che scomparsa o secondaria.