⚽️ Lo scopo era quello di analizzare una squadra in una partita.
Dovevamo descrivere i giocatori scesi in campo, la disposizione in campo, l'organizzazione in fase offensiva e difensiva, le conclusioni verso la porta e i calci piazzati.
Per un allenatore è importante riuscire a individuare più informazioni possibili mentre guarda una partita.
Deve sviluppare una buona capacità di osservazione che gli permetta di capire le caratteristiche individuali dei giocatori, l'organizzazione della squadra in entrambe le fasi, quali sono i punti forti e i punti deboli.
1. 4° Lavoro - Relazione Tottenham
Corso UEFA B
Mirko Barbero
2. PARTITA ESAMINATA: TOTTENHAM - ARSENAL 2-2 PREMIER LEAGUE 05/03/2016
SQUADRA: TOTTENHAM
Disposizione squadre
Le due squadre hanno affrontato la partita disponendosi entrambe con un 4-2-3-1 e mantenendolo
per tutta la gara. E’ stata una partita giocata a ritmi e intensità elevatissimi, soprattutto nei primi 15
minuti, dove si è giocato molto su aggressività e seconde palle. Il Tottenham è stata la squadra che
ha tenuto più possesso palla e ha cercato soluzioni offensive attraverso il fraseggio, l’Arsenal ha
cercato di sfruttare maggiormente le ripartenze una volta conquistata palla. E’ l’Arsenal ad andare
per prima in vantaggio, sullo sviluppo, un po' fortuito, di un fallo laterale sulla trequarti avversaria,
con Ramsey al minuto 38. Al minuto 54 l’Arsenal rimane in dieci in seguito a una doppia
ammonizione, e il Tottenham, attraverso il gioco e la superiorità numerica, riesce prima a
pareggiare con Alderweireld su calcio d’angolo al minuto 59, poi a portarsi in vantaggio grazie a un
gran gol di Kane al minuto 61. Al minuto 75 l’Arsenal sfrutta una disattenzione della linea difensiva
avversaria e riesce a pareggiare i conti con Sanchez. La partita è stata dominata dal Totthenam,
sia nel gioco sia nel numero di occasioni create; la squadra di casa ha calciato 11 volte nello
specchio della porta, chiamando sempre in causa il portiere avversario, che ha disputato una
ottima prestazione, superandosi più volte con parate di qualità eccellente. L’Arsenal ha creato
molte meno occasioni, ma ha dimostrato di essere più cinica sotto porta.
3. Giocatori
1.HUGO LLORIS
Ruolo: Portiere
Piede: Sx
Statura: Alto
Struttura: Robusto
2. KYLE WALKER
Ruolo: Terzino dx
Piede: Dx
Statura: Medio-Alta
Struttura: Robusto
Corsa: Veloce e
esplosivo, sia su
distanza brevi che
lunghe
3. DANNY ROSE
Ruolo: Terzino sx
Piede: Sx
Statura: Medio-Alta
Struttura: Robusto
Corsa: Veloce e
esplosivo, sia su
distanza brevi che
lunghe
4. TOBY
ALDERWEIRELD
Ruolo: Difensore
centrale
Piede: Dx
Statura: Alto
Struttura: Robusto
Corsa: Lento
Descrizione: poco chiamato in causa durante la
partita, effettua solo una parata su una punizione
centrale al minuto 86, respinta con i pugni. Poco
valutabile quindi tra i pali. Dimostra reattività e
attenzione nelle uscite.
Nel primo tempo è un po' impreciso con i piedi: in
uno stop sbagliato rischia di perdere palla.
Descrizione: gioca molto sul fisico e sui
movimenti senza palla in fase offensiva, giocando
sempre molto semplice, con uno/due tocchi
massimo, sbagliando poco. Dotato comunque di
buona tecnica. Le sue grandi doti di corsa e
esplosività lo portano a spingere molto in fascia e
arrivare spesso al cross, non sempre preciso.
Spesso non si trova in linea con i centrali in fase
difensiva, perché più preoccupato di controllare
l’ala sinistra avversaria. Difficile da saltare 1
contro 1. Dovrebbe migliorare sulla qualità dei
cross e mantenimento linea difensiva.
Descrizione: molto aggressivo e scaltro,
soprattutto nel primo tempo, nel quale riesce a
spingere molto e arrivare al cross, e a recuperare
diversi palloni. Molto dinamico e dotato di grande
corsa. Tecnica non eccellente, ma comunque
efficace. In fase difensiva è aggressivo, bravo
nel’1 contro 1 e attento tatticamente. Può
migliorare tecnicamente nel gestire meglio la
palla e in fase di rifinitura nel trovare con più
qualità l’assist.
Descrizione: dotato di ottima prestanza fisica,
bravo nel gioco aereo e buono in fase di
costruzione. Dimostra problemi con
attaccanti veloci che attaccano la profondità
e dentro l’area non sempre attua marcature
strette sugli avversari (come sul primo gol).
Bravo e scaltro a segnare il gol del pareggio
sfruttando una palla sporca su calcio
d’angolo. Deve migliorare su presa di
posizione per coprire la profondità e
marcatura dentro l’area di rigore.
4. 27. KEVIN
WIMMER
Ruolo: Difensore
centrale
Piede: Sx
Statura: Alto
Struttura: Robusto
Corsa: Lento
19. MOUSA
DEMBÉLÉ
Ruolo: Mediano
Piede: Sx
Statura: Alto
Struttura:
Longilineo
Corsa: Lento e
compassato,
senza cambi di
ritmo
15. ERIC DIER
Ruolo: Mediano
Piede: Dx
Statura: Alto
Struttura: Robusto
Corsa: Lento e
poco mobile
23. CHRISTIAN
ERIKSEN
Ruolo:
Trequartista
Piede: Dx
Statura: Medio-
bassa
Struttura: Gracile,
baricentro basso
Corsa: Rapido sul
breve, poca
gamba su
distanze
lunghe
Descrizione: è il regista della squadra: dei due
mediani è quello che si abbassa di più a
ricevere palla dai difensori e tiene sempre la
posizione davanti ai due centrali, dando
equilibrio, inserendosi all’occorrenza negli
spazi vuoti lasciati dai difensori. Dotato di
tecnica e visione di gioco, ma poca mobilità e
dinamismo, cerca sempre di mettere ordine e
di pulire ogni pallone. Dovrebbe migliorare nel
proporsi maggiormente e giocare più palloni in
zona avanzata e nel muoversi e smarcarsi con
più frequenza.
Descrizione: dotato di buona tecnica, gioca
spesso semplice, ma efficace. E’ molto
mobile e dinamico e gioca molto per la
squadra. Soprattutto nel primo tempo, si
smarca molto e si fa dare palla con
personalità, dando un ottimo contributo alla
manovra offensiva, svariando su tutto il
fronte d’attacco, ma principalmente sulla
fascia destra nel primo tempo e in zona
centrale nel secondo. Dei tre trequartisti è
quello con caratteristiche più da
centrocampista, più adatto al palleggio e
meno su 1 contro 1 e rifinitura, su cui
potrebbe migliorare. In fase difensiva si
sacrifica molto, aggredendo e cercando di
stare sempre sotto la linea della palla.
Descrizione: molto bravo tecnicamente, con
entrambi i piedi e nella gestione della palla.
Non è rapido, ma si muove molto e si smarca
molto bene. Ha personalità e qualità per farsi
dare palla anche marcato, e preferisce il
fraseggio corto alle palle lunghe. Dei due
mediani è quello che accompagna di più
l’azione. In fase difensiva tiene bene la
posizione. Dovrebbe migliorare nel recuperare
qualche pallone in più.
Descrizione: giocatore ben strutturato
fisicamente anche se un po' macchinoso.
Dotato di un buon sinistro, va in difficoltà palla
al piede se pressato in modo aggressivo.
Dimostra anche lui problemi sul coprire la
profondità contro attaccanti veloci e tende a
perdere l’uomo in area. Effettua un gran
recupero al minuto 92, decisivo. Come il suo
compagno di reparto, anche lui deve migliorare
su presa di posizione per coprire la profondità e
marcatura dentro l’area di rigore.
5. 20. DELE ALLI
Ruolo:
Trequartista
Piede: Dx
Statura: Medio-
alto
Struttura:
Abbastanza
robusto
Corsa: Buona in
accelerazione,
non rapidissimo
sul breve
11. ERIK LAMELA
Ruolo:
Trequartista
Piede: Sx
Statura: Alto
Struttura:
Longilineo
Corsa: Rapido nel
breve, buona
accelerazione
10. HARRY KANE
Ruolo:
Attaccante
Piede: Dx
Statura: Alto
Struttura:
Robusto
Corsa: Ottima in
allungo e
accelerazione,
meno nel breve
Descrizione: dotato di buona tecnica, dei tre
trequartisti è quello che si muove più spesso
vicino alla prima punta. Nonostante le sue ottime
doti tecniche, a volte è stato troppo lezioso e
poco concreto, liberandosi poco, vincendo quasi
mai un 1 contro 1 e andando una sola volta al
tiro, da fuori area. Comunque molto generoso in
fase difensiva: con uno scatto di 30 metri per
andare a recuperare una palla che stava per
uscire sul fondo riesce, di tacco, a salvarla e a
liberare Kane che con un gran tiro va al gol. Deve
migliorare sullo smarcarsi meglio, nell’avere più
personalità a prendere palla e a essere più
concreto nelle giocate.
Descrizione: è il giocatore più tecnico e
fantasioso della squadra. Si muove molto e ha
personalità e qualità nel ricevere palla e saltare
l’avversario. Dotato di un ottimo mancino, batte
punizioni e angoli a rientrare dalla destra. Ama il
fraseggio breve e smarcarsi in fascia per puntare
l’uomo 1 contro 1 venendo dentro il campo. Nel
primo tempo ha giocato principalmente sulla
sinistra, nel secondo si è spostato a destra,
anche se ha comunque sempre svariato molto su
tutto il fronte d’attacco durante la partita. In fase
difensiva si sacrifica e aiuta molto la squadra,
raddoppiando il terzino all’occorrenza e
pressando alto. Non ha inciso particolarmente in
questa partita, ma ha dato comunque
dimostrazione di avere grandi qualità tecniche.
Può migliorare nell’essere più incisivo in fase
realizzata.
Descrizione: è il punto di riferimento offensivo.
Dotato di grande prestanza fisica e ottime qualità
tecniche, viene cercato spesso con palle alte per
la spizzata o la sponda. Molto bravo a proteggere
palla spalle alla porta. Pericoloso da ogni
posizione: è andato al tiro 6 volte, 3 in area e 3
fuori area, 4 tiri in porta e 2 fuori, e un gran gol
con un destro a rientrare sul secondo palo da
posizione defilata a limite area. E’ una prima
punta moderna, completa, che fa reparto da solo.
In fase difensiva è l’unico giocatore che nella
disposizione bassa si fa trovare sopra la linea
della palla per essere cercato come prima
opzione in caso di recupero e ripartenza, ed è il
primo a pressare alto, cercando di non far
passare la palla tra i due centrali e indirizzandoli
da un lato. Veramente un giocatore completo,
con pochi difetti.
6. Subentrati:
8. RYAN MASON
Ruolo: Trequartista
Piede: Dx
Statura: Medio-alto
Struttura: Gracile
Corsa: Poco mobile, non
rapido e con poco cambio di
passo
33. BEN DAVIES
Ruolo: Terzino
Piede: Sx
Statura: Medio-Alto
Struttura: Robusto
Corsa: Buona in accelerazione
7. HUENG-MIN SON
Ruolo: Trequartista
Piede: Dx
Statura: Media
Struttura: Gracile
Corsa: Rapido nel breve
Fase di non possesso
Per quanto riguarda la fase difensiva, Il Tottenham predilige il pressing alto e l’aggressività sul
portatore. In caso di perdita di palla, il primo obiettivo è il recupero immediato, creando
concentrazione e aggredendo subito con i giocatori più vicini al possessore avversario e andando
sugli appoggi con gli altri giocatori; se non viene riconquistata palla in questa fase, allora la
squadra ripiega nella propria metà campo con tutti i propri giocatori dietro la linea della palla,
eccetto l’attaccante centrale che resta a ridosso dei difensori, e cerca di ritardare l’azione
avversaria, così da far rientrare tutti e in modo da poter difendere con la squadra il più corta
possibile, per coprire linee di passaggio e per effettuare meglio i raddoppi.
Per sviluppare al meglio questa strategia difensiva diventa fondamentale l’apporto dei quattro
giocatori offensivi: devono essere tutti predisposti a sacrificarsi per essere i primi ad aggredire i
difensori avversari in possesso di palla e a ripiegare e raddoppiare nella propria metà campo. In
questa partita, su costruzione bassa avversaria, l’attaccante centrale si posiziona tra i due centrali
avversari e cerca di indirizzarli da un parte; il trequartista centrale parte da una posizione centrale,
così da coprire il passaggio in diagonale ad un mediano, e va a aggredire il difensore centrale in
possesso di palla, e gli altri due trequartisti laterali non stanno troppo larghi, ma in una posizione
tale da poter arrivare sia a aggredire il terzino su una palla laterale, sia a intercettare una palla
giocata in verticale su un taglio dell’ala avversaria. I due mediani restano in posizione centrale e
vanno a chiudere i passaggi su trequartista e mediano avversario, e i quattro difensori si muovono
prendendo come riferimento l’attaccante centrale e le due ale.
I due mediani hanno il compito di dare equilibrio e fare da filtro davanti alla difesa: devono stare
molto vicini ai difensori così da concedere poco spazio tra le linee e in modo da andare a coprire i
buchi lasciati dai difensori.
Descrizione: entra in vantaggio sul 2-1 al posto di
Lamela per dare equilibrio alla squadra e si
posiziona dietro alla prima punta e davanti ai due
mediani. Si preoccupa molto della fase difensiva,
ma in fase di possesso dimostra buone doti
tecniche nella gestione della palla. Buona
personalità e spirito di sacrificio, ha dato un buon
contributo alla squadra.
Descrizione: entra al posto di Rose e occupa il
suo stesso ruolo. Non gioca un gran numero di
palloni, quelli giocati sono stati precisi e
semplici. Ha contenuto bene gli attacchi dalla
sua fascia. Il suo ingresso non ha inciso molto
sull’andamento della gara, ma ha comunque
svolto bene il suo compito.
Descrizione: gioca pochi minuti e incide poco
nella gara. Tocca pochi palloni, e di quei pochi
la maggior parte sono imprecisi. Probabilmente
ha sentito troppo la partita emotivamente,
aspetto su cui potrebbe lavorare per migliorare.
7. Sopra, una disposizione alta in fase di pressing
Sopra, una disposizione bassa dopo un fase di ripiegamento nella quale la squadra è molto corta (i giocatori cerchiati in
blu sono uno il giocatore più avanzato e l’altro quello più arretrato)
Riscontrano problemi quando, in fase di transizione negativa, la squadra avversaria riparte bene in
velocità, soprattutto con verticalizzazioni in profondità; questo perché restano sempre in copertura
preventiva solo due difensori centrali e un mediano che, essendo tre giocatori abbastanza lenti in
confronto agli attaccanti avversari, vanno in difficoltà a contenere ripartenze in velocità.
Inoltre, spesso i difensori non sono ben allineati: ci sono stati momenti della gara in cui non sono
state effettuate le coperture corrette e hanno rischiato di concedere occasioni importanti.
8. Sopra, una fase di transizione negativa nella quale i due difensori centrali sono rimasti soli; in questo caso il centrale di
sinistra stringe troppo il campo e permette il passaggio sull’attaccante che riceve con troppa facilità
Sopra, uno sviluppo della stessa azione: nella prima immagine, la linea è mal posizionata; le soluzioni potrebbero essere
due: 1) il centrale di destra effettua una marcatura tradizionale invece di quella in anticipo 2) il centrale di sinistra effettua
più copertura al suo compagno di reparto. Nella seconda immagine, non esiste la linea e il terzino sinistro tiene in gioco
l’attaccante avversario.
9. Sopra, il posizionamento sbagliato della linea in occasione del secondo gol subito; viene commesso lo stesso errore
spiegato nelle immagini precedenti.
Un altro difetto è da rilevare nella marcatura in area dei due centrali difensivi: prima uno ha
preferito coprire la porta lasciando solo un avversario, che ha poi segnato; poi l’altro, non ha
proprio guardato l’attaccante avversario posizionatosi alle sue spalle, che ha concluso in porta di
testa un cross, parato dal portiere.
Un’altra considerazione da fare sui difensori è che non marcano a zona, ma prendono come
riferimento il giocatore nella propria zona. Ad esempio, sulle verticalizzazione sull’attaccante
centrale, un difensore va a saltare insieme a lui, l’altro gli fa copertura, e i due terzini non per forza
vanno a fargli la copertura, ma si preoccupano di mettersi in una posizione tra avversario (ala
avversaria) e porta.
Sopra, la marcatura sbagliata in area di rigore nell’azione del primo gol
10. Fase di possesso
Il 4-2-3-1 del Tottenham è composto da una difesa ben strutturata fisicamente, con due centrali
fisici bloccati, sempre in copertura preventiva, e due terzini che spingono molto e danno ampiezza
al gioco, posizionandosi sempre sulle linee laterali e molto alti rispetto ai centrali, anche con palla
al terzino opposto; i due mediani si completano bene: uno è più regista, statico e di ordine, con
buon fisico, buona tecnica e visione di gioco; l’altro è più mobile e ha più libertà di inserirsi e
accompagnare l’azione offensiva; i tre giocatori alle spalle della prima punta sono tre trequartisti:
tutti e tre hanno libertà di svariare sul fronte offensivo per ricevere palla smarcati e creare
superiorità numerica e imprevedibilità; i due che giocano più esterni vengono spesso a giocare
dentro il campo, in modo da creare spazio sulle fasce ai terzini che garantiscono ampiezza.
L’attaccante centrale è il punto di riferimento offensivo, fa reparto da solo e viene spesso incontro
per liberare spazio alle spalle dei difensori dove possono inserirsi i trequartisti da dietro.
Sopra, uno sviluppo di un’azione di gioco offensiva nella metà campo avversaria; molti giocatori partecipano e
accompagnano l’azione: i giocatori cerchiati in rosso sono i terzini, che si portano molto alti e larghi per dare ampiezza;
quelli cerchiati in blu sono i mediani, di cui uno resta in appoggio e l’altro si alza a limite area pronto ad inserirsi; gli altri
sono i quattro giocatori offensivi, due in area per un eventuale cross e gli altri due partecipano allo sviluppo in zona palla.
La fase di possesso si basa su mantenimento della palla tramite fraseggi corti e sfruttando la
superiorità numerica sulle fasce. Quando non ci sono soluzioni per giocare palla corta, in seguito al
pressing alto avversario ad esempio, viene verticalizzata una palla alta sull’attaccante centrale che
tenta di spizzare per il taglio di un trequartista alle spalle dei difensori o, preferibilmente, cerca di
fare da sponda per i compagni che attaccano la seconda palla e vanno in appoggio. I quattro
giocatori offensivi danno molta mobilità e imprevedibilità alla squadra, che per il resto dei giocatori,
è sempre ben scaglionata, creando più linee di gioco: due centrali difensivi, un mediano si abbassa
e l’altro si alza, i terzini si alzano sulle linee laterali. In zona avanzata, portano molti uomini nello
sviluppo dell’azione offensiva (4 giocatori offensivi, un centrocampista e i due terzini) e lasciano in
copertura preventiva i due difensori centrali e un mediano.
Questo modo di giocare è molto propositivo in fase offensiva, ma può concedere qualcosa in caso
di perdita di palla contro squadre che ripartono bene e in velocità in contropiede, visto che
vengono lasciati in copertura preventiva solo due difensori centrali e un mediano, tutti e tre non
molto rapidi.
11. Sopra, un’azione in cui, non avendo soluzioni corte, il terzino verticalizza sulla prima punta che spizza sul taglio dietro i
difensori di un trequartista che riceve e attacca la porta
Fossi l’allenatore di una squadra che deve affrontare il Tottenham, per contenere il loro gioco
offensivo, cercherei di limitare i tre trequartisti, cercando di farli arrivare palla il meno possibile o al
massimo di ricevere sempre spalle alla porta e marcati, e tentando di far giocare palla lunga sulla
prima punta e attaccando con più reattività la seconda palla, così da fare in modo di coprire ogni
possibile appoggio per la sponda e recuperare palla per ripartire in contropiede.
12. Costruzione
In fase di costruzione dal portiere, la squadra si dispone con i due centrali difensivi a limite area e
larghi, un mediano si abbassa a limite area in zona centrale, i terzini si alzano larghi sulla linea
laterale all’altezza della trequarti circa, l’altro mediano si posiziona sul centro-sinistra nella propria
trequarti, il trequartista di destra viene incontro diventando quasi una mezzala destra, il trequartista
centrale rimane nella sua zona, quello di sinistra resta largo e l’attaccante centrale sta a ridosso
dei difensori per allungare la squadra avversaria. Questa disposizione è stata impostata per
cercare di costruire il gioco dal basso con passaggi corti; se la squadra avversaria non attuava un
pressing alto, la palla veniva giocata dai difensori centrali e dal mediano che si era abbassato,
impostando come una difesa a tre, per poi cercare di verticalizzare sui giocatori offensivi; qualche
volta è capitato che l’Arsenal partisse in pressing solo una volta che i difensori avversari avessero
ricevuto palla dal portiere; in questo caso il Tottenham era comunque ben organizzato: una giocata
molto efficace sul pressing della squadra avversaria era la ricerca con una palla alta e morbida dal
difensore centrale di sinistra al trequartista di destra che veniva incontro in posizione di mezzala;
più di una volta questo giocatore ha ricevuto palla smarcato, si è girato e ha puntato la difesa
avversaria. Se non c’erano i presupposti per giocare palla corta, veniva lanciata palla lunga sulla
prima punta e veniva attaccata la seconda palla; anche questa giocata si è rivelata più volte
efficace, sia per la bravura dell’attaccante di proteggere palla e giocare di sponda, sia per la
reattività dei giocatori che andavano in appoggio che riuscivano spesso a farsi trovare liberi sullo
scarico della punta.
Sopra, due esempi di costruzione bassa, nei quali un mediano si abbassa nella linea difensiva a formare con i due
centrali difensivi una difesa a tre, così da avere più soluzioni per costruire l’azione da dietro
13. Sopra, una costruzione tipica dal portiere
Sopra, una fase di costruzione in cui, oltre a formare la difesa a tre con un mediano, si abbassa anche un trequartista
che va a fare uno dei due mediani
14. Conclusioni
I giocatori più pericolosi in fase offensiva sono l’attaccante centrale (Kane) e i tre trequartisti
(Lamela, Alli e Eriksen). Kane, in particolare, è stato il giocatore che più ha messo in difficoltà la
difesa avversaria, andando al tiro per 6 volte e segnando un gran gol. Analizzando il numero di
giocatori andati al tiro (9) possiamo affermare che il Tottenham ha un gran numero di soluzioni
offensive; addirittura, oltre ad aver portato alla conclusione tutti e quattro i giocatori offensivi, sono
arrivati al tiro anche un difensore centrale e i due terzini. Inoltre, possiamo anche dire che delle 17
conclusioni totali, 11 sono state nello specchio della porta e 7 da dentro l’area di rigore, a
dimostrazione del fatto che le occasioni create sono state, oltre che numerose, anche molto
pericolose.
Tiri
Giocatore In porta Fuori In area Fuori area Su cross Gol
10 4 2 3 3 - 1
11 1 - 1 - 1 -
23 2 1 1 2 - -
2 1 - - 1 - -
20 1 1 - 2 - -
4 1 - 1 - - 1
15 1 - 1 - - -
8 - 1 - 1 - -
3 - 1 - 1 - -
Totali 11 6 7 10 1 2
Gol
Giocatore Minuto
Posizione
assist
Posizione
gol
4 59’
Calcio
d’angolo
Area piccola
10 61’
Fondo campo
fascia sinistra
Limite area
laterale
15. Calci piazzati
Offensivi
CALCIO D’INIZIO
Nei calci d’inizio battuti è stato utilizzato sempre lo stesso schema: sei giocatori si posizionano
sulla linea di centrocampo, di cui due giocatori sulla palla e due per fascia; due giocatore stanno
poco più arretrati e i due difensori centrali si posizionano sulla trequarti. La palla viene giocata
indietro al centrale di sinistra che con un lancio cerca in fascia destra il giocatore più largo che va a
contendersi la palla di testa sulla trequarti avversaria. Gli altri giocatori che sono partita dalla linea
di centrocampo vanno sopra la linea della palla per un’eventuale spizzata, mentre gli altri
accompagnano e attaccano la seconda palla.
PUNIZIONI LATERALI
Nelle punizioni laterali, contro una squadra che difende a zona con tutti i giocatori dentro l’area,
vanno sempre sulla palla in due, solitamente un destro e un sinistro (Eriksen e Lamela); vanno a
saltare in area in cinque, uno rimane a limite area e due giocatori restano sulla trequarti avversaria
in copertura preventiva. La palla viene calciata forte e tagliata a rientrare verso la porta, e i saltatori
attaccano la traiettoria cercando di occupare tutto lo specchio della porta.
16. ANGOLI
Tutti gli angoli sono sempre stai battuti allo stesso modo. Sei giocatori in area: quattro giocatori
all’altezza del secondo palo, due del primo palo, di cui uno va incontro alla palla; due giocatori
rimangono fuori area per la ribattuta e uno rimane sulla trequarti avversaria in copertura
preventiva; il portiere si alza vicino alla linea di centrocampo. L’angolo viene calciato a rientrare.
FALLI LATERALI
Nei falli laterali non vengono utilizzati schemi particolari: la giocata consiste in una palla lunga a
cercare l’attaccante centrale che cerca di spizzare di testa o di metterla a terra e cercare una
sponda.
RIMESSA DAL FONDO
Nelle rimesse dal fondo, se c’è possibilità, la giocata è corta sui difensori o sul mediano che si
abbassa; altrimenti, la giocata è una palla lunga a cercare la prima punta.
Difensivi
PUNIZIONI LATERALI
Nelle punizioni laterali, si attua la difesa a zona: oltre a un giocatore in barriera, viene disposta una
linea di sette giocatori più due 1-2 metri più avanti.
ANGOLI
Nei calci d’angolo, si attua una difesa mista: tutti i giocatori vengono a difendere dentro l’area; due
giocatori si posizionano a zona, uno all’altezza del primo palo e uno in posizione centrale, entrambi
nei pressi dell’area piccola; gli altri marcano tutti a uomo.