1. LE NOVELLE DELLE STELLE
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La rondine………………………………….3
La stella magica…………………………….8
Il castello di sabbia………………………...13
Il pesce Arlecchino..……..……………… 17
L’orso Bruno………………………………23
La farfalla e la lumaca…………………….27
2. LA RONDINE
C’era una volta una deliziosa rondine, che svolazzava felice sugli
argini fioriti di un grosso fiume. Le piume, corvino sul dorso e bianche
sul ventre, al sole brillavano come le perle nere e le piume di un
candido cigno. Vide uno stormo di uccelli viaggiatori e pensò- Vorrei
vagare fra il Sud ed il Nord della terra e tornare in questi posti
meravigliosi in primavera, quando gli alberi mi aspettano per ascoltare il
3. mio tragitto, vestiti di rosa e di bianco e mi offrono, gioiosi, i loro frutti
ed un comodo nido per riposare-.
Alla fine di agosto, le foglie degli alberi, erano diventate gialle come
l’oro. La rondine volò contenta verso nuovi orizzonti.
Sorpresa, vide enormi distese di verde che si estendevano fino
all’oceano e si sposavano con il blu della notte o con la sabbia dorata. Un
giorno fra nebbia, pioggia e grandine, la rondine trovò riparo e cibo sui
rami di un grande albero.
Finalmente, allegro perché anche lui aveva un’amica vicino, fino a
quel momento si era sentito solo e triste. Curioso del lungo viaggio che
stava affrontando la nuova compagna , le fece mille domande. La
rondine rispondeva contenta ad ogni domanda e, nel frattempo, si cibava
con i buonissimi fiori e scacciava, con il becco, gli insetti fastidiosi dal
tronco e dalle foglie.
L’albero le chiese- Mi prometti che porterai con te il mio polline? Vorrei
visitare territori lontani e meravigliosi – . La rondine annuì, bagnò, nel
polline, il becco e le zampette, che diventarono all'improvviso gialli e
volò verso nuove destinazioni.
Era felicissima per quello che i suoi occhi stavano vedendo. L’oceano
sembrava un pavone che mostrava bellissime piume colorate, le tonalità
4. la incantarono. Dall’alto del cielo gioiva ed assaporava il dolce
profumo della libertà. Un giorno aveva sete, si fermò su un laghetto per
dissetarsi. Bevve l’acqua e mentre si cibava dei vermicelli che la
intorbidivano, gli raccontò della promessa che aveva fatto all’albero.
Una sera il lago le chiese – Puoi portare un po’ della mia acqua sulla
luna?. Vorrei conoscere nuovi pianeti-. La rondine acconsentì alla
richiesta. Posò il petto nell’acqua che diventò subito blu lucente e partì.
Volò per diversi giorni, si fermò solo quando arrivò sulla luna.
Si sedette ed osservò la terra, da lassù. Immense montagne bianche e
verdi, mari blu ed azzurri si distinguevano dal buio terreno lunare,
totalmente arido e secco per la scarsa vegetazione.
La superficie della luna si stava repentinamente spaccando e
sbriciolando. Enormi buchi neri si aprivano e si schiudevano e dalle loro
bocche uscivano cenere, fuoco e fumo. Una pioggia acida e un forte
vento, avevano spazzato ogni cosa. Vide una creatura scarna che
camminava con difficoltà, fra cenere, vento e pioggia. Le chiese – Cosa
è successo in questo posto? Dove è andata la meravigliosa luna?-.
La poveretta rispose – Sono io la luna, sono stata vittima di un
incantesimo. Un orco cattivo ha scacciato gli alberi ed il mio terreno è
diventato arido e secco-.
5. L’orco le aveva detto che sino a quando non si fosse spostata nel cielo
come una graziosa libellula, sia lei che gli altri pianeti sarebbero
diventati bui e deserti. La rondine, commossa, disse – Posso far nascere
un laghetto e far germogliare una piantina sull’ arido terreno-.
All’improvviso, allegra, bisbigliò, nell’orecchio della luna, il suo piano. I
loro occhi iniziarono a brillare, dalla felicità. Misero subito in pratica il
piano studiato dalla rondine. Fecero due buche sull’arido terreno lunare;
su una, la rondine posò il polline, che aveva custodito, sull’altra, strofinò
il suo petto lucente. Mantenne così la promessa che aveva fatto ai suoi
amici, l’albero ed il lago. In pochissimo tempo ecco comparire una
splendida piantina ed una conca colma d’acqua. Insieme, ogni mattina,
innaffiavano la piccola pianta, aggiungendo gocce di speranza e di gioia.
Lentamente, sulla luna, si formarono delle pozzanghere, si trasformarono
prima in brillanti laghetti e poi in profondi mari. Passarono i giorni, le
settimane ed i mesi, ed anche la piccola pianta diventò uno splendido
albero. La rondine si cibava con le fronde ed era divenuta, ben presto,
grande e robusta, come un’aquila.
6. Un giorno contenta realizzò il suo progetto. Fece salire sul dorso la luna
ed insieme volarono nel cielo, con la grazia di una bellissima libellula.
Subito l’incantesimo cessò i suoi effetti malefici.
La luna ritornò a brillare ed a risplendere come un tempo. Si trasformò
in uno splendido globo pieno di alberi, laghi e fiori. La rondine, grazie
all’acqua ed al polline , salvò la luna e gli altri pianeti dalla
desertificazione. Ripartì, soddisfatta, per i suoi lunghi viaggi, fra il sud
ed il nord del mondo. Ogni anno andava, durante le migrazioni, dalla
lucente luna. Visitava anche l’albero ed il lago. Presto vennero chiamati
7. gli elementi essenziali della vita. Senza di loro infatti sulla terra non ci
sarebbero, né gli uomini, né le rondini e nemmeno i pesci.
9. bambini. A volte brillava fra gli alberi come una lucciola, per guardarli
giocare da vicino. Ai più sfortunati portava regali bellissimi e…..
Il resto lo troverete sul link sotto:
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