1. 6 Terza Ora
Società
“NOI SIAMO IL 99% E LORO SOLO 1%”
“Stop trading our future”
Il ciclone scatenatosi solo qualche mese fa in Spagna con il nome di Indignatos sembra
aver sconvolto la quiete anche del Popolo Italiano, il quale sabato 15 O obre ha deciso di
far sentire la propria voce scendendo in piazza per manifestare contro un sistema politi-
co ormai da troppo tempo statico, per una crisi economica che avanza e che diventa ogni
giorno più palpabile; per di più la situazione greca sembra una macabra anticipazione di ciò
che potrebbe succedere in Italia e questo è stato sufficiente per smuovere la coscienza
della gente: studenti, operai, professori, dipendenti pubblici, disoccupati e la lista conti-
nua. L'unica cosa certa è che stiamo a raversando un momento storico molto difficile,
non solo per Italia ma per tu o il continente Europeo; per non parlare dell'America, le cui
piazze sono ormai da tempo testimoni delle proteste dei ci adini che con cartelli come:
“Stop trading our future”, mostrano la loro rabbia e la loro esasperazione per una ricchez-
za mal distribuita. Vogliono un lavoro stabile e garanzie per il futuro e gli arresti violenti
non bastano per demoralizzare i manifestanti, la loro rabbia è troppo forte per svanire
improvvisamente dietro delle mane e o dei manganelli. La situazione sembra quasi un
immagine speculare di ciò che stiamo vivendo in Italia ormai da tempo: precariato, tagli a
destra e a sinistra, diminuzione degli stipendi, diminuzione delle possibilità di lavoro per
noi giovani. Ai tanti politici-profeti che ci dicono: “ Tranquilli la crisi passerà”, rispondiamo
con un sorriso malinconico, abituati
ormai ad essere presi in giro, ad essere
ammaliati da bravi oratori a cui sono
rimaste solo molte parole tu e simili
tra loro. Ma come dare risposta alla
domanda che tu i ci facciamo: “Come
cambiare le cose?”. È difficile dare una
risposta ma molti hanno risposto
scendendo in piazza muniti di una buona
dose d'indignazione accompagnata da
una sostanziale quantità d'amarezza.
Perfino Mario Draghi presidente della
B.C.E (Banca Centrale Europea) ha so-
stenuto chi protestava a Roma, o almeno lo ha fa o fino a quando la protesta non è sfo-
ciata nella violenza. Tu o ciò è un paradosso. La situazione economica e quindi anche la
crisi che stiamo vivendo è gestita dalle banche centrali e dai banchieri, ed è assurdo che il
presidente della B.C.E. si mostri favorevole ad una protesta che vede come principale
antagonista il sistema economico e i grandi banchieri. È un paradosso perché i detentori
del potere economico, si schierano con coloro che sono indebitati, con la gente comune
che dovrà scontare un debito stratosferico accumulatosi per opera degli stessi mecca-
nismi bancari da loro gestiti. CONTINUA A PAGINA 7 .