A seguito di una donazione, le Fiamma Gialle spezzine sono entrate in possesso di numerosi oggetti di vestiario ed armamento appartenenti a militari in servizio nella provincia della Spezia nei primi anni del secolo scorso.
Al fine di valorizzare tale patrimonio, appartenente all’identità storico-culturale della nostra comunità, la Fondazione ha finanziato la realizzazione del sito espositivo per consentire a tutti gli interessati la visione e la conoscenza degli oggetti storici.
Tali cimeli erano di proprietà del tenente Tullio Santini, figlio di Ufficiale del Corpo di origine spezzina e a cui è dedicata anche la Caserma, e del maggiore Attilio Demaldè, la cui famiglia si è stabilita nei primi anni del ‘900 alla Spezia.
1. Tullio Santini nasce a Morbegno (Sondrio) il 3 novembre 1888, figlio di Ufficiale del Corpo
di origine spezzina lì in servizio. La sua vita nelle Fiamme Gialle purtroppo sarà breve:
arruolato come Guardia nel 1908, nell’agosto del 1915 viene nominato Sottotenente
quindi, dopo un mese, è mobilitato nel II Battaglione per poi transitare nella 5^ Compagnia
del XII Battaglione, dal 1° agosto 1916. La sera del 20 agosto 1916, nello stesso giorno
della nomina a Tenente, muore nelle trincee carsiche di Nova Vas a causa delle ferite
provocate dalle schegge di una bomba. Inizialmente sepolto nel cimitero civile di
Doberdò, viene spostato nel 1923 nel cimitero della 3^ Armata sul Colle Sant’Elia ed
infine, nel 1938, definitivamente trasferito nel Sacrario di Redipuglia (22° scalone).
Maggiore Attilio DEMALDE’
Nasce a Piacenza il 3 marzo 1887. Arruolato all’età di 18 anni, nel 1905, nella Regia
Guardia di Finanza quale Guardia, ha proseguito la sua carriera nel Corpo conseguendo
la promozione ad Ufficiale per meriti di guerra (1^ Guerra Mondiale). L’ultimo incarico
ricoperto è stato quello di Comandante della “Compagnia Esterna” di Genova fino al
1939, anno in cui è transitato nella posizione di ausiliaria. Successivamente è stato
richiamato in servizio, col grado di Maggiore, presso il Consiglio Provinciale delle
Corporazioni di Savona fino al termine dell’ultimo conflitto mondiale. Il Maggiore Demaldè
è stato uno dei pochi casi di Ufficiali superiori della Regia Guardia di Finanza con il titolo
di studio della sola 6^ elementare.
OGGETTI ESPOSTI
1. Bandoliera con giberna
2. Berretto rigido uniforme di servizio (1940-1945)
3. Cappello alpino
4. Controspalline a placca (uniforme 1934)
5. Controspalline per uniforme ordinaria da Capitano (1940-1945)
6. Legge sull’ordinamento delle Guardie Doganali (1862)
7. Manuale della Guardia di Finanza (1890)
8. Materiale fotografico
9. Mostrine e gradi da Maggiore (1940-1945)
10.Nastrini per uniforme
11.Occhiali antisabbia per uniforme coloniale (1935-1940)
12.Orologio in oro a ricordo della permanenza del Cap. Attilio Demaldè presso la
Compagnia Esterna di Genova
13.Pistola d’ordinanza Browning cal. 6,35 (modello 1906)
14.Sciabola da parata per ufficiale
15.Sciabola d’ordinanza per ufficiale
16.Sciarpa azzurra
17.Spalline in metallo con frangia per grande uniforme (1927-1945)
18.Spencer uniforme ordinaria per ufficiali (1927-1934)
19.Speroni cromati per ufficiale