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Lunedì 10 giugno presenteremo questo o.d.g nel corso del Consiglio comunale alla Spezia, in
relazione alla ventata possibilità che la Centrale Enel sia trasformata in centrale a gas, aggravando la
situazione di un’area già fortemente penalizzata da altre fonti di emissione (senza considerare i danni
ambientali e sanitari prodotti dalla presenza pluridecennale dell’attuale centrale a carbone), quali il
porto commerciale, cantieristica, navi da crociera. Non contando, inoltre, che il futuro di una area
così economicamente strategica per la nostra città, venga decisa ancora una volta da un progetto
preconfezionato, predisposto e deciso senza ascoltare i diretti interessati della comunità locale nelle
sue diverse articolazioni.
Donatella Del Turco
Jessica De Muro
O.d.G.
Data 07/06/2019
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle La Spezia
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco della Spezia
Alla Giunta Comunale
Oggetto:Area Enel
VISTO
l’ordine del giorno approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale con il quale,
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tra l’altro, si chiedeva che Enel restasse a Spezia investendo in una nuova centrale a
gas
il progetto di Centrale termoelettrica della Spezia "Eugenio Montale" - sostituzione
dell'unità a carbone esistente con nuova unità a gas, depositato al Ministero
dell’Ambiente in sede di procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA
CONSIDERATO CHE
le modalità, con cui è stato comunicato prima e presentato poi il progetto di nuova
centrale a gas, appaiono in palese contraddizionecon il metodo del Progetto Futur-E
di Enel relativo alla dismissione di siti con impianti energetici convenzionali (a
carbone, olio e gas), il quale non definisce una soluzionea priorima un metodo in tre
fasi: - ascolto del territorio, - manifestazione di interesse,- invio di proposte
progettuali comprensive di offerte vincolanti per l’acquisizione del sito.
lo studio Enea sul futuro dell’area Enel non appare adeguato a delineare scenari di
fattibilità tecnico economica e andrebbe sicuramente implementato coinvolgendo
competenze in materia di politica industriale e in generale di riconversione di aree
industriali da dismettere
il progetto di centrale a gas andrebbe a collocarsi in un’area già fortemente
penalizzata da altre fonti diemissione (senza considerareidanniambientali e sanitari
prodottidalla presenzapluridecennale della attuale centrale a carbone), qualiil porto
commerciale, cantieristica, navi da crociera.
non è mai stato verificato adeguatamente l’impatto sanitario della centrale a
carboneprodotto ad oggi suicittadini spezzini
CONSIDERATO QUINDI CHE
non è accettabile che il futuro di una area così strategica, anche da un punto di vista
economico, per il territorio spezzinovengadecisa per l’ennesima volta da un progetto
preconfezionato predisposto e deciso lontano dalla comunità locale interessata nelle
sue diverse articolazioni di rappresentanza istituzionale, sociale ed economica
dalla documentazione progettuale presentata da Enel per il progetto di nuova
centrale a gas risulta chiaramente la possibilità di una dismissione della centrale a
carbone ben oltre la data del 2021
la attuale autorizzazionedi cui la centrale è dotata avrà efficacia fino al 2029
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IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
1. Ad attivarsipressoilMinistro dell’Ambiente affinchésospenda ilprocedimento
di verifica di assoggettabilità a VIA statale in corso
2. A proporredi attivarein sedelocale un tavolo di concertazione con tutti gli enti
prepostie con la partecipazionedi rappresentanzedella comunità locale al fine
di :
2.1. Definire uno studio di danno sanitario prodotto ad oggi dalla centrale di
Spezia
2.2. Impostare, anchecon appositi supporti di studio e consulenza adeguati,
una serie di scenari di fattibilità tecnico economica sul futuro dell’area
Enel non limitati alla sola produzione di energia elettrica
2.3. applicare agli scenari di cui al punto 2.2 una valutazione di impatto
integrato ambientale e sanitario al fine di mettere a disposizione dei
decisorifinali sufficientielementi perpotere sceglierelo scenarioa minor
impatto per la salute dei cittadini spezzini
3. a verificarelo stato di gestioneattuale della centrale e della eventuale revisione
dell’AIA considerato il perdurare della presenza della centrale e carbone e
quindi attivarsi verso i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente
affinchési mantenga la data del 2021 per la dismissionedella centrale carbone
4. Ad avviare nelle more dei punti 2.1, 2.2., 2.3, sopra esposti una variante al
piano urbanistico vigente che preveda, nell’area attualmente occupata dalla
centrale a carbone, il divieto di installare industrie insalubri di prima classe
5. A dotarsi di adeguata competenze tecnico scientifiche per supportare la
partecipazione della Amministrazione Comunale alle procedure di bonifica
durante la fase di dismissione della centrale a carbone esistente
Donatella Del Turco
Jessica De Muro