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Analisi di redditività degli investimenti sul biogas
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Analisi di redditività degli investimenti sul biogas Presentation Transcript
Alessandro Ragazzoni Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie – Università di
Bologna Convegno L’impatto del sistema di incentivazione sul «mercato» del biogas
Analisi di redditività degli investimenti sul biogas Le prospettive per la produzione di biogas
inItalia alla luce delle nuove tariffe incentivanti
La situazione del biogas: EUROPA da discarica RU da fanghi dep. [EurObserv’ER. 2010]
da agricoltura
La situazione del biogas: ITALIAll Piano di azione nazionale (Pan) per le energie
rinnovabili in Italia, in attuazione della direttiva28/2009/Ce, pone importanti sfide al settore
del biogas, con l’obiettivo fissato al 2020 di 1.200MW elettrici.Nel Pan, inoltre, si evidenzia
la necessità di consentire anche in Italia l’immissione del biogas-biometano nella rete del
gas naturale e/o il suo utilizzo come biocarburante e di prevedereun’apposita tariffa
incentivante per tale operazione. Situazione al 2010 521 impianti totali, di cui: - 130
impianti sono in costruzione; - ~350 MWe installati; - in Lombardia: * 210 impianti (di cui
49 sono in costruzione): * 56 MWe Censimento CRPA (2011)
La situazione del biogas: ITALIA Censimento CRPA (2011)
Parte 1 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER L’ANALISI ECONOMICA
ESERCIZIO APPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE DI GESTIONE DEL
DELL’IMPIANTO DELLA BIOMASSA ENERGIA DIGESTATO PER BIOGAS ITER
PROCEDURALE CRITERI PER LE AUTORIZZAZIONI INDICAZIONI DEFINIZIONE
DEI SOTTOPRODOTTI (D.Lgs. N. 28 3 marzo 2011) INCENTIVI FINANZIARI
FISCALITA’ D’IMPRESA
Quadro normativo (4) Incentivi (a partire dal 1° gennaio 2013) Potenza 1) da 1 a ≤ 300(1)
Autorizzazione 2) da 300 a ≤ 600 (2) Fiscalità 3) da 600 a ≤ 1.000(A) Semplice
comunicazione Dieta 1) Prodotti di origine biologica TIPOLOGIA DI IMPIANTO
POTENZA 2) Sottoprodotti di origine biologica 3) FORSU (frazione org. Rifiuti) Operanti
in assetto 0 – 50 kWe La cessione di energia elettrica ottenuta da fonte cogenerativo agricola
e forestale con materia prima proveniente Realizzati in edifici esistenti, a 0 – 200 kWe
prevalentemente dal fondo, effettuata da condizione che non alterino i imprenditori agricoli
rientra tra le attività volumi e le superfici. connesse disciplinate dall’ art. 2135 del C.C..(B)
Procedura abilitativa semplificata (PAS) Operanti in assetto 50 – 1.000 kWe IMPOSTE
cogenerativo 3.000 kWt DIRETTE Alimentati da biomasse 0 – 200 kWe Quadro normativo
Alimentati da biogas 0 – 250 kWe D.m. 205 (3 dicembre 2010) REDDITO AGRARIO
D.lgs. 28 (3 marzo 2011) Determinato in base alle rendite(C) Autorizzazione unica catastali
dei terreni (Art. 32 T.U.I.R) Altri casi in cui non si prevede ------ cogenerazione e recupero
di energia termica (3) Sottoprodotti «…possono essere sottoprodotti (…): materiali fecali,
vegetali provenienti da sfalci e potature di manutenzione del verde pubblico e privato,
9. oppure da attività agricole, anche al di fuori del luogo di produzione, ovvero ceduti a terzi, o
utilizzati in impianti aziendali o interaziendali per produrre energia o calore, o biogas...».
a) Indicazioni per l’iter procedurale Il quadro autorizzativo prevede tre categorie: D.LGS 28
A) impianti considerati a edilizia libera e a semplice comunicazione; (3 marzo 2011) B)
impianti realizzabili mediante procedura abilitativa semplificata; C) impianti soggetti ad
autorizzazione unica. TIPOLOGIA DI IMPIANTO POTENZAOperanti in assetto
cogenerativo 0 – 50 kWe SEMPLICERealizzati in edifici esistenti, a condizione che non
alterino i volumi e le 0 – 200 kWesuperfici, non comportino modifiche delle destinazioni
d’uso, non riguardino COMUNICAZIONEle parti strutturali dell’edificio, non comportino
aumento delle unitàimmobiliari e non implichino incremento dei parametri
urbanisticiOperanti in assetto cogenerativo 50 – 1.000 kWe 3.000 kWt PROCEDURA
ABILITATIVAAlimentati da biomasse 0 – 200 kWe SEMPLIFICATAAlimentati da gas di
discarica, gas residuati dai processi di depurazione e 0 – 250 kWe PASbiogas
AUTORIZZAZIONEAltri casi in cui non si prevede cogenerazione e recupero di energia ---
--- UNICAtermica (Conferenza dei servizi regionale)
b) Indicazioni per la definizione dei sottoprodotti Dlgs 152/2006 (art. 185) Dlgs 4/2008 (art.
2, comma 22) MODIFICHE Legge 129/2010 (art. 1, comma 3) DM 3 dicembre 2010 n. 205
Dlgs 3 marzo 2011 n. 28 TIPOLOGIA DI SOTTOPRODOTTI PROVENIENZA Materiali
fecali Da attività agricole (tutti gli effluenti zootecnici) Materiali vegetali Da attività
agricole IMPIEGO Sottoprodotti utilizzati in impianti aziendali o interaziendali oppure
ceduti a terzi e dagli stessi utilizzati LUOGO DI IMPIEGO All’interno dell’azienda agricola
oppure fuori dal luogo di produzione dei sottoprodotti
c) Indicazioni per gli incentivi Valorizzazione Tariffa omnicomprensiva: energia elettrica
0,28 euro/kWh fino al 31/12/2012 (< 1 MWe) Dal 2013? Tariffe incentivanti distinte per
potenza installata e dieta di alimentazione Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
POTENZA (kW) 1< P ≤ 300 DIETA 300 < P ≤ 600 a) Prodotti di origine biologica 600 < P
≤ 1.000 b) Sottoprodotti di origine biologica 1.000 < P ≤ 5.000 c) Rifiuti organici (FORSU)
P > 5.000
Proposte di tariffe di incentivazione per il settore del biogas e vita utile convenzionale dal 1°
gennaio 2013 DURATA INCENTIVO INCREMENTO PER FONTE POTENZA
TIPOLOGIA INCENTIVO BASE CHP (*) RINNOVABILE (kW) (anni) (euro/MWh)
(euro/MWh) 1< P ≤ 300 20 180 40 300 < P ≤ 600 20 160 40 a) Prodotti di 600 < P ≤ 1.000
20 140 40 origine biologica 1.000 < P ≤ 5.000 20 104 40 P > 5.000 20 91 40 1< P ≤ 300 20
236 10 BIOGAS 300 < P ≤ 600 20 206 10 b) Sottoprodotti di origine biologica 600 < P ≤
1.000 20 178 10 1.000 < P ≤ 5.000 20 125 10 P > 5.000 20 101 10 1 < P ≤ 1.000 20 216 10
c) Rifiuti organici (ambito extra- 1.000 < P ≤ 5.000 20 109 10 agricolo) P > 5.000 20 66
10(*) CHP (Combined Heat and Power): si intende la produzione combinata di energia
elettrica e termica: a tal proposito è proposto unincentivo per il recupero e l’impiego reale
dell’energia termica.
d) Indicazioni per la fiscalità dell’impresa IMPRESA AGRICOLA “ENERGETICA”
Produttori di energia elettrica e termica da fonti agricole e forestali La cessione di energia
elettrica ottenuta da fonti rinnovabili di provenienza agricola e forestale con materia prima
proveniente prevalentemente dal fondo, effettuata da imprenditori agricoli rientra tra le
attività connesse disciplinate dall’ art. 2135 del Codice Civile. IMPOSTE DIRETTE
REDDITO AGRARIO TASSAZIONE ATTIVITA’ Determinato in base alle rendite NO SI
ORDINARIA CONNESSA catastali dei terreni (Art. 32 T.U.I.R) Non tassabili
autonomamente se l’imprenditore agricolo è titolare di reddito agrario Art. 86 T.U.I.R per
produzione di energia oltre i limiti
Parte 2 MODELLO DI ANALISI PER LA VALUTAZIONE ECONOMICA E
FINANZIARIA ESERCIZIOAPPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE DI GESTIONE
DEL DELL’IMPIANTO DELLA BIOMASSA ENERGIA DIGESTATO PER BIOGAS
10. 1. Valutazione della biomassa A BIOMASSA BIOGAS ENERGIA DIGESTATO
Stima del costo di approvvigionamento della biomassaCosto colturale dell’insilato di mais
(euro/kWh) MAIS SORGO Capitoli di spesa Alta Media Bassa Alta Media Bassa Intensità
Intensità Intensità Intensità Intensità Intensità (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha)
(euro/ha) (euro/ha) Preparazione terreno 484,00 484,00 384,00 519,00 477,00 377,00
Operazioni meccan. 605,5 575,5 575,5 432,5 372,5 347,5 Materie prime 909,05 614,9 502,7
539 412,5 295,5 TOTALE 1.998,55 1.674,40 1.462,20 1.490,50 1.262,00 1.020,00 Fonti:
ns. elaborazione da indagini dirette 0,130 0,121 Parametri Costo unitario per energia
elettrica (euro/kWh) 0,115 0,120 0,109 La conversione da unità di terreno 0,110 0,103
(euro/ettaro) a unità di potenza (euro/kW) ha 0,097 considerato i seguenti coefficienti: 0,100
0,091 - rendimento energetico medio delle colture: 0,085 0,090 300 kWh/t 0,079 (per il mais
è pari a >320 kWh/t e per il sorgo 0,080 0,073 è pari a ~290 kWh/t); 0,067 0,070 -
funzionamento medio annuale impianto: 0,061 7.800 ore/anno. 0,060 0,050 1.000,0 1.200,0
1.400,0 1.600,0 1.800,0 2.000,0 Costo colturale (euro/ettaro)
Obiettivo minimo: produzione di almeno il 51% di biomassa aziendale Costo colturale A
Costo unitario per energia elettrica (euro/kWh) 1.500 / (300 • 55) = 0,091 Costo di affitto
dei terreni extra aziendali B Costo unitario per energia elettrica (euro/kWh) 0,100 0,091
0,085 0,090 0,079 0,073 0,080 0,067 0,070 0,061 0,060 0,055 0,048 0,050 0,042 0,036
0,040 0,030 Costo affitto: 0,04-0,07 euro/kWh 0,030 0,020 1.400,0 1.000,0 1.100,0 1.200,0
1.300,0 1.500,0 800,0 900,0 500,0 600,0 700,0 Costo affitto (euro/ettaro)
2) Quota integrativa fabbisogno matrice organica: reperimento biomassa all’esterno Prezzo
della biomassa in base al mercato dei cereali C 0,220 Costo unitario per energia elettrica
(euro/kWh) 0,210 0,194 0,200 0,177 0,180 0,161 0,160 0,145 0,129 0,140 0,113 0,120
0,097 Costo acquisto: 0,13-0,18 euro/kWh 0,100 0,080 150,0 175,0 200,0 225,0 250,0 275,0
300,0 325,0 Prezzo di mercato granella (euro/ton) Scenari Minimo Medio Massimo
(euro/kWh) (euro/kWh) (euro/kWh)Produzione biomassa su terreni in proprietà 0,080 0,095
0,110Produzione biomassa su terreni in affitto 0,120 0,150 0,180Acquisto della biomassa in
base al mercato dei cereali 0,130 0,155 0,180
C Costo di trasporto (t)La stima è impostata considerando il trasporto dell’insilato di mais
all’impianto (26 ton/kW) ed il costo perla gestione del digestato (40 ton/kW di fase solida).
Costo trasporto (euro/t) = [quota fissa + (quota variabile ● distanza)]/carico vettore Ad
esempio per una distanza di 15 chilometri: 60 euro quota fissa + (1 euro/km quota variabile
● 15) -------------------------------------------------------------------------------- 20 t (carico
vettore) 0,100 Digestato Biomassa 0,091 0,090 0,082 Costo unitario di trasporto (euro/kWh)
0,080 0,073 TRASPORTO 0,070 0,064 0,060 0,055 0,050 0,046 0,040 0,036 0,030 0,027
0,020 0,018 0,010 0,009 0,000 0,000 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 Costo
unitario di trasporto (euro/ton) Costo trasporto: da 0,04 a 0,06 euro/kWh
2. Costi di realizzazione e di gestione dell’impianto B BIOMASSA BIOGAS ENERGIA
DIGESTATO
1) Costi di realizzazione dell’impiantoStima della relazione tra costo e potenza Partendo da
un costo industriale, di 4,0 Mio euro per una potenza di 1.000 kW, l’intervallo di valori
indicato dalle rilevazioni, appare in linea con il metodo della C = (P/Po)2/3 • Co pratica
impiantistica di scalare con un fattore di 2/3. P= 200,00 kW P0 = 1.000,00 kW 10.000 C0 =
4.000.000,00 euro coeff. scalare 0,67 8.000 C= 1.367.980,76 euro Costo unitario (euro/kW)
C unitario = 6.839,90 euro/kW 6.000 4.000 2.000 0 100 200 300 400 500 600 700 800 999
Potenza (kW)
2) Costi di esercizio dell’impiantoA) Costi ordinari Capitoli di spesa Potenza elevata (÷
1MW) Potenza ridotta (< 200 kW) Minimo (euro/kWh) Massimo (euro/kWh) - Gestione e
manutenzione ordinaria impianto 0,015 0,020 - Full service cogeneratore 0,020 0,040
TOTALE: 0,035 0,060B) Costi finanziari Coefficiente per la (rqn) dove: per cui la rata
annuale risulta: determinazione della rata del n = numero di anni --------- r = saggio di
11. interesse x = costo impianto • coefficiente mutuo annuale (qn – 1) q = (1 + r) Ipotesi di costo
Costo della rata (euro/kW) 5,00% 5,50% 6,00% 6,50% 7,00% 7,50% 8,00% annuale del
mutuo (15 anni) 4.000,0 0,049 0,051 0,053 0,055 0,056 0,058 0,060C) Costi straordinari
Costo Coefficiente di Voci di costo (euro/kW) rischio- Impianti lettromeccanici X • 2,00%
Impianti: X = 3.500 • 2,00% = 70,00 euro/kW Cogeneratore: Y = 1.000 • 1,50% = 15,00
euro/kW- Cogeneratore Y • 1,50%
Dinamica del costo totale di esercizio di un impianto a potenza crescente 0,200
Finanziamento esterno Ammortamento capitale proprio Esercizio e gestione 0,175 0,150
Costo (euro/kWh) 0,125 0,100 0,075 0,050 0,025 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729
819 909 999 Potenza (kW) Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti
bibliografici
3. Analisi dei ricavi dall’energia elettrica C BIOMASSA BIOGAS ENERGIA
DIGESTATO
Dinamica dei ricavi in base al tempo di funzionamento del cogeneratore Ricavi 0,28
euro/kWh • 7.800 ore/anno = 2.184 euro/kW Prezzo energia ● Tempo di erogazione 2.500
2.380 2.240 2.184 euro/kW 2.100 2.000 1.960 1.820 1.680 1.540 1.500 Ricavi (euro/kW)
1.400 1.260 1.120 1.000 980 840 700 560 500 420 280 140 0 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500
4.000 4.500 5.000 5.500 6.000 6.500 7.000 7.500 8.000 8.500 1.000 500 Funzionamento
(ore/anno)
4. Costi di gestione del digestato D BIOMASSA BIOGAS ENERGIA
DIGESTATOObiettivo:• Contenere i costi di trasporto finale del digestato: per l’azienda
agricola è un capitolo di spesa aggiuntivo;• Valorizzare il potere fertilizzante ed
ammendante del digestato• Produrre attraverso la separazione due fasi distinte: una solida
palabile ed una liquida chiarificata.
Processo di separazione solido/liquida FERTIRRIGAZIONE In un processo FASE
LIQUIDA: cosiddetto “umido”, la 80%fermentazione è eseguita in presenza di unamatrice
con circa il 10% FASE SOLIDA: TERRENI EXTRA AZIENDALI di solidi totali 20% ~
15-18 ton/kW
Parte 3 APPLICAZIONE DEL MODELLO DI ANALISI
ESERCIZIOAPPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE DI GESTIONE DEL
DELL’IMPIANTO DELLA BIOMASSA ENERGIA DIGESTATO PER BIOGAS
Comparazione dei risultati economici tra scenari differenti Categorie delle tariffe
incentivanti Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni Potenza Potenza Potenza Da 1 a ≤
300 Da 300 a ≤ 600 Da 600 a ≤ 1.000 Dieta Dieta Dieta Prodotti di origine biologica
Prodotti di origine biologica Prodotti di origine biologica Potenza Potenza Potenza Da 1 a ≤
300 Da 300 a ≤ 600 Da 600 a ≤ 1.000 Dieta Dieta Dieta Sottoprodotti di origine biologica
Sottoprodotti di origine biologica Sottoprodotti di origine biologica SCENARI
PROGETTUALI SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 3 SCENARIO 4 Potenza
crescente Potenza crescente Potenza crescente Potenza crescente (100 > 900 kW) (100 >
900 kW) (100 > 900 kW) (100 > 900 kW) Dieta: insilato di mais Dieta: insilato di mais
Dieta: refluo zootecnico Dieta: refluo zootecnico prodotto in azienda ed prodotto in azienda
e insilato di mais extra-aziendale prodotto in azienda
Scenario A: dieta composta da insilati di cereali aziendali ed extra-aziendali COSTI DI
GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTOCOSTI - Acquisto esterno del 5% di biomassa
ogni 90 kW incrementali di potenza; - Costo di trasporto relativo solo per la biomassa
esterna e per il conferimento del digestato.Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e
riferimenti bibliografici
REDDITIVITA’ COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO - Acquisto esterno
del 5% di biomassa ogni 90 kW incrementali di potenza; - Costo di trasporto relativo solo
per la biomassa esterna e per il conferimento del digestato. 0,300 Costo TOTALE Ricavi
12. energia elettrica Ricavi energia termica 0,250 Valori unitari (euro/kWh) 0,200 0,150 0,100
0,050 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza installata (kW)
Scenario B: dieta composta da insilato di mais prodotto in azienda COSTI DI GESTIONE:
BIOMASSA ED IMPIANTO - Utilizzo di solo prodotto aziendale;COSTI - Costo di
trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda per una
quota del 50%.Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
REDDITIVITA’ COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO - Utilizzo di solo
prodotto aziendale; - Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da
trasportare fuori azienda per una quota del 50%. 0,300 Costo TOTALE Ricavi energia
elettrica Ricavi energia termica 0,250 Valori unitari (euro/kWh) 0,200 0,150 0,100 0,050
0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza installata (kW)
Scenario C: dieta composta da reflui zootecnici COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED
IMPIANTO - Utilizzo di soli reflui aziendali; COSTI - Costo di trasporto relativo solo alla
fase solida del digestato da trasportare fuori azienda; - Valorizzazione del refluo in base al
potere fertilizzante. 0,250 99 0,1 0,200 71 0,1 57 0,1 48 Costo unitario (euro/kWh) 42 Costo
BIOMASSA 0,1 37 0,1 0,150 33 0,1 0,1 Costo IMPIANTO Costo TRASPORTO 0,100
Costo totale 0,050 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza crescente
(100 - 999 kW)Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
REDDITIVITA’ COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO - Utilizzo di soli
reflui aziendali; - Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare
fuori azienda; - Valorizzazione del refluo in base al potere fertilizzante. 0,300 Costo
TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica 0,250 Valori unitari (euro/kWh)
0,200 0,150 0,100 0,050 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza
installata (kW)
Scenario D: dieta composta da refluo zootecnico e insilato di mais (max 30%) Si pone come
ipotesi che nel caso di impiego di una quota di insilato di mais < 30% della dieta totale, si
ottengano gli incentivi per gli impianti alimentati a sottoprodotti. totale COSTI DI
GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO - Utilizzo di solo prodotto aziendale sia refluo,
sia insilato;COSTI - Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da
trasportare fuori azienda per una quota del 50%. 0,250 09 0,2 87 0,200 0,1 73 0,1 64 57 0,1
52 0,1 48 Costo unitario (euro/kWh) 0,1 Costo BIOMASSA 0,1 0,150 Costo IMPIANTO
Costo TRASPORTO 0,100 Costo totale 0,050 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819
909 999 Potenza crescente (100 - 999 kW)Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e
riferimenti bibliografici
REDDITIVITA’ COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO - Utilizzo di solo
prodotto aziendale sia refluo, sia insilato; - Costo di trasporto relativo solo alla fase solida
del digestato da trasportare fuori azienda per una quota del 50%. 0,300 Costo TOTALE
Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica 0,250 Valori unitari (euro/kWh) 0,200 0,150
0,100 0,050 0,000 100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza installata (kW)
Parte 4 ALCUNI ELEMENTI DI RIFLESSIONE FINALE
ESERCIZIOAPPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE DI GESTIONE DEL
DELL’IMPIANTO DELLA BIOMASSA ENERGIA DIGESTATO PER BIOGAS
1. Strategie di impresa Strategia A Strategia BCOSTANTEL’imprenditore fissa una costante
nel progetto: POTENZAc) la potenza da installare; BIOMASSAovvero,b) la disponibilità
reale di biomassa in azienda. IMPIANTOVARIABILEIn relazione della costante fissata
(potenza o biomassa)l’imprenditore deve impostare la filiera con gradi di rischiodifferenti:
POTENZAc) reperimento della biomassa necessaria per il BIOMASSAfunzionamento della
potenza installata; IMPIANTOovvero,b) realizzare un impianto di potenza congrua
alladisponibilità reale di biomassa in azienda. IMPRENDITORE IMPRENDITORE
ENERGETICO TRASFORMATORE LIVELLO DI RISCHIO ALTO BASSO
13. 2. Strategie di consorzio Allevamento zootecnico Azienda agricolaFasi del
processointegrato Azienda CONSORZIO DI agricola Allevamento TRATTAMENTO
zootecnico REFLUI E SCARTI AGRO-ZOOTECNICI Allevamento zootecnico
DIGESTORE ANAEROBICO Digestato IMPIANTO COGENERAZIONELEGENDA:
ENERGIA ENERGIA Flusso del refluo ELETTRICA TERMICA Flusso di energia Flusso
di digestato
3. Strategie del cittadino Risultati scientifici e non solo approcci di scelta emotivi
Grazie per lapazienza!!!!
Figura 6 – Ipotesi progettuali considerate nel modello di valutazione economica Categorie
delle tariffe incentivanti Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni Potenza Potenza Potenza
Da 1 a ≤ 300 Da 300 a ≤ 600 Da 600 a ≤ 1.000 Dieta Dieta Dieta Prodotti di origine
biologica Prodotti di origine biologica Prodotti di origine biologica Potenza Potenza Potenza
Da 1 a ≤ 300 Da 300 a ≤ 600 Da 600 a ≤ 1.000 Dieta Dieta Dieta Sottoprodotti di origine
biologica Sottoprodotti di origine biologica Sottoprodotti di origine biologica SCENARI
PROGETTUALI SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 3 SCENARIO 4Potenza
crescente (100 > 900 kW) Potenza crescente (100 > 900 kW) Potenza crescente (100 > 900
kW) Potenza crescente (100 > 900 kW)Dieta: insilato di mais prodotto in Dieta: insilato di
mais prodotto in Dieta: refluo zootecnico Dieta: refluo zootecnico e insilatoazienda ed extra-
aziendale azienda di mais prodotto in azienda
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