Philosophie politique, publications en ligne et droits d’auteur
1. Philosophie politique,
publications en ligne et
droits d’auteur
Francesca Di Donato
(Université de Pise)
http://www.sp.unipi.it/hp/didonato/
didonato@sp.unipi.it
Forum International de Philosophie Sociale et Politique (FIPS) -
Toulouse 8 Juillet 2009
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2. Social software e filosofia politica
«Il social software è l'ala sperimentale della filosofia
politica, una disciplina inconsapevole di avere un'ala
sperimentale. Nei nostri strumenti (tools) stiamo
letteralmente codificando i princìpi di libertà di
parola e di libertà di espressione. Abbiamo perciò la
necessità di discutere gli obiettivi espliciti di quello
che stiamo sostenendo e tentando di fare, poiché si
tratta di una discussione importante».
(Clay Shirky)
Ma che cos'è il Social software?
3. Social software e Media telematici
1) "Code is law" - l'architettura è politica
2) la comunicazione (scientifica) in rete
3) Esperienze: COST A32 “Open Scholarly
Communities on the Web”
4. Architettonica di Internet
1. una rete a commutazione di pacchetti
2. strati di protocolli indipendenti
3. architettura aperta
4. DNS e centralizzazione
5. Architettonica del Web
Un sistema di documentazione universale basato su
tre principi:
a. URI
b. HTTP
c. HTML (link e ipertesto)
6. Alcune premesse teoriche
V. Bush (As We May Think): selezionare l'informazione tramite
associazioni libere.
I sistemi di indicizzazione tradizionali sono artificiosi
perché organizzano la conoscenza su base gerarchica:
«La mente umana non funziona in questo in modo. Essa
opera per associazioni. Una volta che essa abbia un
elemento a disposizione, salta istantaneamente
all'elemento successivo suggerito, in base a un intreccio di
piste registrate nelle cellule del cervello, dalla associazione
dei pensieri.»
7. Una profezia?
«Nascerà la nuova professione di battitore di piste,
persone che si ingegneranno a tracciare percorsi
significativi attraverso l'immane mole dell'esperienza
umana.
L'eredità del maestro ai suoi discepoli non saranno
più solo i suoi contributi alla conoscenza comune,
ma l'intera impalcatura di conoscenze sulla quale essi
sono stati costruiti»
8. Ancora sul Web
Il Web non è un programma ma un insieme di
protocolli che richiede a ciascuno di assegnare un
nome unico ai propri documenti. Si tratta di una
richiesta inaggirabile in quanto necessaria al suo
funzionamento, ma ampia: è infatti l’unico limite che
l’architettura del Web impone alla rappresentazione
e alla organizzazione dei dati.
Universalità significa:
1. indipendenza dall’hardware e dal software
2. adozione di standard per la codifica dei caratteri
3. creazione e la diffusione di standard per l’accessibilità
9. Il Web e la scienza
Una questione di qualità:
Se «è noto che una raccolta di testi, come un
insieme di report tecnici o una biblioteca, include
soltanto quegli articoli che raggiungano un certo
livello di qualità» e «alcuni ritengono l’assenza di
simili sistemi una limite del Web», tuttavia è
importante che il Web in sé non tenti di promuovere
una singola nozione di qualità, ma continui a
raccogliere ogni informazione, vera o falsa che sia.
Si tratta certamente di un limite...
10. Tuttavia, un’autorità centrale che esercitasse un
controllo sulla qualità sarebbe assai più dannosa; e se
nessuno può essere in alcun modo obbligato a leggere
letteratura di bassa qualità, è altresì vero che, come
mostra la storia della scienza, appunti che oggi sono
marginali potrebbero, un domani, essere a fondamento
di nuove idee dalla portata rivoluzionaria.
Pertanto, il problema della selezione dell'informazione
secondo criteri di qualità dev'essere così riformulato:
«Come possiamo fornire all’utente la percezione
soggettiva di qualità elevata, e allo stesso tempo
mantenere il Web aperto a persone i cui criteri di
giudizio sono diversi?»
11. Web semantico
Orientamento del W3C nato per sviluppare
un'estensione del Web che lo trasformi in una
ragnatela di dati elaborabili dalle macchine.
Concetti chiave:
a)metadati
b) URI
c) ontologie
d) "Open World Assumption"
e) Fiducia (Trust)
12. In pratica....
«Quando il telefono squillò, il sistema di intrattenimento stava cantando a squarciagola “We Can Work It
Out” dei Beatles. Nel momento in cui Pete alzò la cornetta, il suo telefono abbassò il volume mandando un
messaggio a tutti i dispositivi locali con un controllo del volume. All'altro capo della linea c'era sua sorella,
Lucy, dallo studio medico:“la mamma ha bisogno di una visita specialistica e poi dovrà eseguire una serie di
trattamenti. Due volte a settimana, o giù di lì. Ora chiedo al mio agente di fissare gli appuntamenti”. Pete
accettò subito di condividere l'impegno.
Dallo studio del medico, Lucy istruì il suo agente semantico attraverso il browser del suo palmare.
L'agente di Lucy trovò immediatamente dall'agente del medico le informazioni relative al trattamento
prescritto, controllò diverse liste di offerte e controllò quelle che rientravano nel piano assicurativo della
madre nel raggio di 20 miglia da casa sua, e con un rating di fiducia eccellente o molto buono. Poi l'agente
cominciò a provare a cercare gli appuntamenti liberi (offerti dagli agenti dei singoli provider tramite i loro
siti Web) compatibili con le disponibilità di Lucy e di Pete.
In pochi minuti, l'agente presentò loro un programma. Pete non lo apprezzò. Lo University Hospital si
trovava dalla parte opposta della città rispetto alla casa della madre, e avrebbe dovuto tornare indietro nel
caos del traffico dell'ora di punta. Programmò il suo agente in modo da rifare la ricerca con preferenza più
strette su luogo e orario. L'agente di Lucy, avendo completa fiducia in quello di Pete riguardo a questa
specifica ricerca, fornì a quello assistenza immediata fornendogli l'accesso ai certificati e agli shortcut dei
dati che aveva trovato.
Quasi istantaneamente fu presentato un nuovo programma: la clinica era molto più vicina e gli orari
precedenti, ma c'erano due avvertimenti. In primo luogo, Pete avrebbe dovuto spostare due appuntamenti
poco importanti. Controllò di che cosa si trattava, e vide che non era un problema.
L'altro riguardava il fatto che la clinica non rientrava nell'elenco di terapeuti coperti dalla compagnia di
assicurazione: l'agente lo rassicurò “Servizio coperto e piano assicurativo verificato sicuro da altri mezzi”
“(Dettagli?)”
Lucy si mise assente nello stesso istante in cui Pete brontolava:“risparmiami i dettagli” e tutto fu risolto»
T. Berners-Lee, J. Hendler, O. Lassila, The SemanticWeb.A new form ofWeb content that is meaningful
to computers will unleash a revolution of new possibilities, Scientific American Magazine, 17 May 2001.
13. Social software e web 2.0
1) il web come piattaforma
2) User generated content e centralità dei dati
(folksonomie)
3) Intelligenza collettiva
4) Decentralizzazione
5) Accesso aperto Gennaio 2007
14. Una pratica di comunicazione
scientifica
1) Request for Comments e email (Anni 70)
2) Software libero: le quattro libertà (Anni 80)
1. Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
2. Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie
necessità (libertà 1).
L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
3. Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
4. Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i
miglioramenti (e le versioni
modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio
(libertà 3). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà
15. 3) Copyleft
L'autore cede parte dei suoi diritti economici al
lettore.
Le licenze creative commons permettono:
a) di ottenere senza permesso opere derivate e/o
b) di vendere l'opera senza permesso
NB: Il diritto morale dell'autore (paternità
intellettuale) in Europa è inalienabile.
16. 4) Open Access
Letteratura scientifica «digitale, online, gratuita e libera da
alcune restrizioni dettate dalle licenze per i diritti di
sfruttamento commerciale». Condizioni rese possibili «grazie
a Internet e al consenso dell'autore o del titolare dei diritti
d'autore».
Il movimento per l'accesso aperto alla letteratura scientifica
nasce nella comunità accademica avviando una campagna in
favore della condivisione dell’informazione e della
conoscenza, intese come beni comuni, e come soluzione al
problema che affligge il mondo delle biblioteche e noto come
“crisi del prezzo dei periodici”, vale a dire l'aumento
vertiginoso del costo degli abbonamenti alle riviste
scientifiche.
17. La Dichiarazione di Berlino
http://openaccess.inist.fr/openaccess/spip.php?article38
...Nous remplissons par trop imparfaitement notre mission de
diffusion de la connaissance si l’information n’est pas mise
rapidement et largement à la disposition de la société. De
nouvelles possibilités de diffusion de la connaissance, non
seulement sous des formes classiques, mais aussi, et de plus en
plus, en s’appuyant sur le paradigme du libre accès via l’Internet,
doivent être soutenues. Nous définissons le libre accès comme
une source universelle de la connaissance humaine et du
patrimoine culturel ayant recueilli l’approbation de la communauté
scientifique.
Dans le but de concrétiser cette vision d’une représentation
globale et accessible de la connaissance, le web du futur doit être
durable, interactif et transparent. Le contenu comme les outils
logiciels doivent être librement accessibles et compatibles. ....
18. Il collegamento tra tali
affermazioni, la filosofia del
movimento per il software libero
e le premesse che hanno portato
all'invenzione di Internet e del
Web, che i sostenitori dell'accesso
aperto estendono ai contenuti
scientifici, in particolare
accademici, è evidente.
20. Francesca Di Donato - didonato@sp.unipi.it
COST A32
A short presentation
Esperienze:COST A32
"Open
Scholarly Communities
on the Web"
Aprile 2006 - Dicembre 2010
21. Francesca Di Donato - didonato@sp.unipi.it
COST A32
A short presentation
1) Creare un'infrastruttura per la ricerca collaborativa nelle scienze
umane sul Web
2) Promuovere la crescita di comunità scientifiche sul Web
Working Group 3: Policy
The Working Group 3 aims at answering the following strategic
general question: What legal, economic and social conditions allow
scholarly communities in the humanities to work on the Web? How
do they consult the sources they need, publish their results and
teach on the Web?
Obiettivi:
22. Francesca Di Donato - didonato@sp.unipi.it
Pisa Training School
A short presentation
Attività: Pisa Training School
(marzo 2010)
The Training School aims at giving to young scholars (PHD
students or less than PhD+10 years) the preliminary knowledge in
order to set up and to manage a scholarly community on the Web.
The program includes four modules of face-to-face lessons on
Technology,
Science Communication,
Copyright,
Communities,
+ six practical Laboratories.
23. Francesca Di Donato - didonato@sp.unipi.it
Contents
1. Module. Technology
a. WWW as a Research Environment
b. Semantic Web Applications for SSH
2. Module. Communication
a. Communication in Science
b. Open Access
3 Module. Copyright
a. History of Copyright in Europe
b. Copyright in the EU: Towards a Common
Framework?
c. Creative Commons for Scholars
4. Module. Communities
a. Social Networks on the Web
b. Web 2.0 and Scholarly Social Networks
c. SchopenhauerSource
Laboratories
1. The language of the Web: XML
2.Open Access tools: in practice
3. Blogs, Citeulike, delicious, zotero:
new tools for scholarly research
4. Searching the Web:
how to make a smart use of search engines
5. Talia: presentation
Pisa Training School
A short presentation
24. Francesca Di Donato - didonato@sp.unipi.it
Practical information
The school will host 10 students from COST 32 Actions members
+ 10 scholars from other scholarly communities.
Location: Pisa, Italy
Hosting Institution:
Facoltà di Scienze Politiche
Università di Pisa
Pisa - Italy
v. Serafini, 3
v. Colombo, 44
Dates
22 - 26 March 201o
For further information, stay
tuned with our website:
http://qsg.barbz.org/
Local organization:
Francesca Di Donato
contact: didonato@sp.unipi.it
Pisa Training School
A short presentation