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Sperimentazione di un modello di partnership interaziendale “ICT oriented”
per la gestione di un hospice per le cure palliative in ambito pediatrico.
Progetto TELPass
1. Descrizione	della	soluzione	
	
1.1. 	Il	contesto	normativo	e	il	modello	organizzativo	
I	bambini	con	malattia	inguaribile	e/o	terminale	che	necessitano	di	cure	palliative	pediatriche	
(di	seguito	c.p.p.)	devono	essere	inseriti	in	una	rete	assistenziale	che	garantisca	una	risposta	ai	
loro	principali	bisogni	di	salute	attuali	ed	evolutivi	e	a	quelli	della	loro	famiglia.	
La	 Basilicata,	 in	 attuazione	 della	 L.38/2010,	 con	 la	 DGR	 n.1900/2011,	 ha	 istituito	 la	 rete	
regionale	delle	cure	palliative	nel	quale	rientra	a	pieno	titolo	la	terapia	del	dolore	e	delle	c.p.p.	
già	attivata	in	regione	a	seguito	dell’adesione,	con	DGR	n.1324/2008,	al	“Progetto	bambino”	
che	prevede	la	presa	in	carico	dei	pazienti	in	età	pediatrica	affetti	da	malattia	inguaribile	nei	
diversi	 setting	 assistenziali:	 domiciliare,	 residenziale	 ed	 ospedaliero.	 Nel	 2017	 la	 Giunta	
regionale	 ha	 finanziato	 la	 realizzazione	 di	 una	 struttura	 residenziale	 (hospice)	 per	 i	 pazienti	
pediatrici	inguaribili	nel	P.O.	“Beato	Lentini”	di	Lauria	(PZ).		
L’hospice	pediatrico,	denominato	“Il	Sentiero	delle	Fiabe”,	dotato	di	almeno	4	posti	letto,	è	
stato	 realizzato	 e	 le	 procedure	 propedeutiche	 alla	 sua	 attivazione	 (autorizzazione,	
accreditamento,	definizione	delle	tariffe	giornaliere,	formazione	degli	operatori,	ecc.)	sono	state	
completate.		
La	 struttura	 garantirà	 ricoveri	 residenziali	 e	 attività	 ambulatoriale	 in	 day	 hospice.	 Le	
caratteristiche	e	i	criteri	di	eleggibilità	dei	pazienti,	i	criteri	per	la	gestione	delle	richieste	di	
accesso	 eventuali	 priorità	 di	 ammissione	 sono	 declinate	 nel	 protocollo	 per	 l’accesso	 e	 la	
gestione	delle	liste	di	attesa.	
	“Il	Sentiero	delle	Fiabe”	è	il	sesto	hospice	pediatrico	pubblico	in	Italia,	il	secondo	nel	Sud	
Italia	 (Casa	 del	 Bambino	 dell’Ospedale	 di	 Padova,	 Ospedale	 Gaslini	 di	 Genova,	 Ospedale	
Pediatrico	 Meyer	 di	 Firenze,	 Ospedale	 Regina	 Margherita	 di	 Torino,	 Azienda	 di	 Rilievo	
Nazionale	Pediatrica	Santobono-Pausilipon	(di	seguito	AORN)	di	Napoli.		
Ed	è	proprio	con	l’AORN	Santobono-Pausilipon	che	l’Azienda	Sanitaria	Locale	di	Potenza	(di	
seguito	ASP)	ha	inteso	sperimentare	un	modello	di	partnership	innovativo	nella	gestione	delle	
cure	 palliative	 pediatriche,	 in	 un’ottica	 di	 integrazione	 organizzativa	 e	 funzionale	 delle	
competenze,	del	know-how,	delle	risorse	professionali	e	tecnologiche,	per	migliorare	la	qualità	
delle	prestazioni	sanitarie	in	questo	settore.		
	
1.2	Il	modello	di	partenariato	interaziendale	
L’AORN	Pediatrica	Santobono-Pausilipon	di	Napoli	con	i	suoi	400	posti	letto,	distribuiti	su	20	
discipline	 specialistiche,	 è	 un	 polo	 di	 riferimento	 nell’assistenza	 pediatrica	 sul	 territorio
2
nazionale	 nel	 quale,	 da	 oltre	 un	 decennio,	 è	 attiva	 la	 UO	 Interdipartimentale	 di	 “Servizio	 di	
Terapia	del	dolore	e	Cure	Palliative	nell’ambito	della	quale	opera	l’hospice	“Alma	Mater”.	
L’ASP	e	l’AORN,	nell’agosto	2018,	hanno	sottoscritto	un	accordo-quadro	di	collaborazione	che	
prevede:	
§ l’attivazione	di	una	cabina	di	regia	con	funzione	di	programmazione	e	coordinamento	
delle	attività;	
§ il	 supporto	 organizzativo-gestionale	 multiprofessionale	 nella	 fase	 di	 start	 up	
dell’hospice,	comprensivo	di	tutoraggio	clinico-gestionale	on	site;	
§ l’adozione	 di	 specifici	 accordi	 attuativi	 disciplinanti	 le	 modalità	 della	 collaborazione	
(aspetti	di	natura	tecnico-scientifica,	organizzativa,	gestionale,	finanziaria);	
§ la	 sperimentazione	 di	 una	 rete	 interegionale	 (Campania-Basilicata)	 di	 cure	 palliative	
pediatriche	(CPP)	e	terapia	del	dolore	(TD)	con	inserimento	dell’ASP	quale	nodo	satellite	
extraregionale	nella	piattaforma	campana	di	teleconsulto	per	le	CPP	e	la	TD;	
§ la	 condivisione	 di	 percorsi	 assistenziali	 integrati	 e	 multiprofessionali,	 di	 procedure	 e	
protocolli	 condivisi,	 di	 metodologie	 per	 la	 valutazione	 multidimensionale	 (VMD)	 dei	
bisogni	 terapeutici-riabilitativi	 ed	 assistenziali	 e	 per	 la	 formulazione	 dei	 progetti	
assistenziali	individuali	(PAI);	
§ la	formazione	specialistica	degli	operatori	ASP	e	l’organizzazione	di	“training	on	the	job”	
da	svolgere	presso	l’AORN.	
	
1.3	La	formazione	degli	operatori	(frontale	e	a	distanza)		
La	formazione	e	l’informazione	rappresentano	un	momento	fondamentale	nell’attuazione	del	
progetto,	propedeutiche	ad	ogni	altra	attività.		
Pertanto,	 in	 attuazione	 dell’accordo	 quadro	 è	 stato	 condiviso	 con	 l’AORN	 e	 approvato	 il	
protocollo	attuativo	per	la	realizzazione	dei	percorsi	formativi,	di	affiancamento	e	consulenza	
e	 sono	 stati	 programmati	 due	 specifici	 percorsi	 formativi	 per	 il	 personale	 medico	 e	
infermieristico	che	opererà	nell’hospice	di	Lauria:	
§ un	percorso	di	formazione	frontale	“in	aula”	rivolto	al	personale	aziendale	e	non,	a	
operatori	 di	 altre	 Aziende	 Sanitarie	 e	 Ospedaliere	 della	 regione	 Basilicata,	 ed	 a	
professionisti	 coinvolti	 nelle	 cure	 palliative	 pediatriche,	 attivato	 nell’ottobre	 2018	 a	
conclusione	del	quale,	il	14	gennaio	2019,	l’ASP	ha	organizzato	a	Lauria	il	convegno	ECM	
dal	titolo	“Le	cure	palliative	pediatriche.	La	rete	della	Basilicata	e	l’Hospice	di	Lauria"	che	
ha	visto	la	partecipazione	di	circa	200	operatori	sanitari.	
§ un	percorso	di	formazione	a	distanza	(teleconsulto	specialistico)	basato	su	tecnologie	
avanzate	 di	 telemedicina.	 Nel	 gennaio	 2019,	 è	 stata	 progettata	 e	 approvata,	 la	
soluzione	 ICT	 TELPASS:	 telemedicina	 e	 teleconsulto	 specialistico	 per	 cure	 palliative	
pediatriche	 (dettagliata	 nella	 sezione	 5).	 L’obiettivo	 finale	 della	 soluzione	 TelPASS	 è	
quello	 di	 istituire	 e	 configurare	 servizi	 di	 telemedicina	 per	 rispondere	 al	 bisogno	
assistenziale	dei	pazienti	pediatrici	della	ASP,	in	cura	presso	l’Hospice	Pediatrico,	le	Cure	
Domiciliari	(ADI)	e	gli	ambulatori	distrettuali,	e	delle	loro	famiglie.	
Il	servizio	si	articola	su	n.2	macro-attività	di	collaborazione:	
1. Teleconsulto	 di	 second-opinion	 con	 condivisione	 di	 documentazione	 clinica	 in	
ambiente	protetto;
3
2. Telepresenza	per	consulenza	multi-specialistica.	
Tutte	le	attività	risultano	tracciabili	sia	grazie	alle	soluzioni	tecnologiche	adottate	sia	alla	
messa	 a	 punto,	 anche	 in	 parallelo,	 di	 registri	 di	 attività	 tenuti	 dagli	 operatori	 nelle	
rispettive	sedi.	
	
1.4	L’attività	di	Informazione	e	Sensibilizzazione		
Al	fine	di	favorire	l’emersione	del	problema,	supportare	la	creazione	di	gruppi	di	auto-aiuto	e	di	
associazioni	di	famiglie,	individuare	spazi	e	tempi	per	la	comunicazione	alle	famiglie,	dar	voce	
alle	famiglie	dei	pazienti	pediatrici,	il	progetto	prevede	un’attività	di	sensibilizzazione	rivolta:	
§ ai	Pediatri	di	Libera	Scelta	e	ai	Medici	di	Medicina	Generale;	
§ alle	associazioni	di	volontariato	e	dei	malati;	
§ alle	famiglie	dei	pazienti;	
§ alla	popolazione.	
2. Descrizione	del	team	e	delle	proprie	risorse	e	competenze	
2.1	Soggetti	della	partnership:	Azienda	Sanitaria	Locale	di	Potenza	(ASP)	-	AORN	Santobono-
Pausilipon	(AORN),	Consiglio	Nazionale	delle	Ricerche	-	IC	(CNR).	
	
2.2	Team	di	progetto:	
Analisi	 dei	 bisogni,	 progettazione	 modello	 organizzativo:	 Anna	 Maria	 Minicucci,	 Direttore	
Generale	 AORN	 Santobono-Pausilipon;	 Giovanni	 B.	 Chiarelli,	 già	 Commissario	 con	 poteri	 di	
Direttore	Generale	ASP,	Direttore	UOC	Controllo	di	Gestione	ASP;	Lorenzo	Bochicchio,	Direttore	
Generale	 ASP;	 Progettazione	 e	 implementazione	 del	 modello	 organizzativo,	 individuazione	 e	
definizione	 delle	 soluzioni	 tecnologiche:	 Fabrizio	 Clemente,	 Ingegnere	 Clinico,	 Primo	
Ricercatore	CNR	–	Docente	di	Organizzazione	sanitaria	Università	di	Tor	Vergata	Roma	;	Analisi	
del	contesto,		
Analisi	dei	requisiti,	individuazione	e	definizione	delle	soluzioni	tecnologiche,	implementazione	
progetto:	Eugenia	Papaleo,	Ingegnere	clinico	ASP;	Giuliana	Faiella,	Ingegnere	clinico	AORN;	
Erogazione	 del	 servizio:	 Rocco	 Orofino,	 Dirigente	 medico	 responsabile	 Hospice,	 Fabio	
Borrometi,	 Dirigente	 Medico	 responsabile	 del	 Centro	 di	 Riferimento	 Regionale	 Terapia	 del	
Dolore,	Hospice	e	Cure	Palliative	Pediatriche,	AORN;	Maria	Erennia	Vitullo	Responsabile	UOSD	
Assistenza	 intensiva	 al	 bambino	 con	 disabilità	 gravi,	 stati	 vegetativi	 e	 cure	 domiciliari	
complesse,	AORN	Gianvito	Corona,	Dirigente	medico	Direttore	UOC	Cure	domiciliari	e	Palliative	
ASP;	 Definizione	 aspetti	 legali	 e	 protocolli	 di	 gestione	 del	 dato	 (ex	 reg.679/2016	 GDPR):	
Gianfranco	Bruno,	D.P.O.	ASP;	Aristide	Reginelli,	D.P.O.	AORN.	
	
2.3	Risorse	e	competenze	impegnate	nel	progetto:	
Medici	 (pediatri	 e	 anestesisti	 con	 specifica	 formazione	 ed	 esperienza	 in	 pediatria	 CP	 e	 TDD	
Pediatrica),	 psicologi,	 OSS,	 infermieri,	 assistenti	 sociali,	 musicoterapisti,	 animatori,	 assistente	
spirituale,	volontari	con	esperienza	e	formazione	in	ambito	pediatrico.	In	base	alle	specifiche	
necessità	 del	 bambino	 e	 della	 sua	 famiglia,	 saranno	 attivate	 le	 altre	 consulenze	 e	
professionalità	necessarie.
4
	
3. Descrizione	dei	bisogni	che	si	intende	soddisfare	
	
La	 sfida	 dei	 sistemi	 sanitari	 dei	 prossimi	 anni	 è	 legata	 alla	 gestione	 efficace	 delle	 malattie	
prevalenti	 e	 complesse	 con	 un	 miglior	 uso	 del	 sistema	 organizzativo	 mediante	 il	 supporto	
dall’ICT.	 Nuove	 soluzioni	 introducono	 modelli	 organizzativi	 che	 orientano	 i	 decisori	 verso	 un	
utilizzo	 appropriato	 delle	 risorse,	 riducendo	 i	 rischi	 legati	 a	 complicanze,	 il	 ricorso	
all’ospedalizzazione	e	trasferimenti	fuori	regione.		
Le	 cure	 palliative	 pediatriche	 prevedono	 un	 approccio	 integrato	 e	 possono	 giovarsi	 dello	
sviluppo	 di	 strumenti	 specifici	 per	 trovare	 nuove	 risposte	 a	 problemi	 tradizionali	 per	 creare	
nuove	 opportunità	 per	 il	 miglioramento	 del	 servizio	 sanitario	 mediante	 una	 maggiore	
collaborazione	tra	i	vari	professionisti	sanitari	coinvolti	e	i	pazienti.		
La	collaborazione	tra	le	due	Aziende	in	ambito	di	un	hospice	pediatrico	tramite	soluzioni	ICT	di	
telemedicina	e	teleconsulto	assicura	il	collegamento	di	strutture	e	professionisti	coinvolti	nel	
processo	 di	 cura	 favorendo	 un	 approccio	 integrato	 di	 collaborazione	 tra	 di	 essi	 e	 migliora	
l’efficacia,	 efficienza,	 appropriatezza	 dei	 processi.	 In	 particolare,	 nella	 realizzazione	 del	
progetto,	si	è	ritenuto	di	dover	riservare	un	ruolo	fondamentale	ai	servizi	di	telemedicina	e	
teleconsulto.	
La	 soluzione	 progettuale	 qui	 proposta,	 poi,	 interviene	 su	 due	 criticità	 evidenziate	 nella	
Relazione	al	Parlamento	sullo	stato	di	attuazione	della	Legge	38/2010	sulle	cure	palliative	e	la	
terapia	del	dolore:	(a)	la	presenza	di	un’offerta	formativa	ancora	disomogenea	per	gli	operatori	
sanitari	di	cure	palliative,	(b)	la	forte	carenza	di	reti	di	cure	palliative	sul	territorio	nazionale.	
(a) Per	gli	operatori	sanitari,	offre:	
• La	formazione	a	distanza,		
• la	collaborazione	e	la	comunicazione	fra	i	diversi	attori		
• Il	monitoraggio	continuo	del	paziente,		
• La	condivisione	della	documentazione	clinica	in	ambiente	protetto,	
• La	consulenza	multi-specialistica	da	remoto	finalizzata	alla	scelta	condivisa	degli	esami	
clinici	e	alla	migliore	scelta	diagnostica	e	di	trattamento,		
• La	possibilità	di	chiedere	una	second-opinion	a	colleghi	esperti.		
(b) Per	i	pazienti	pediatrici	in	cure	palliative,		
• Assicura	il	controllo	del	dolore	e	le	cure	palliative	pediatriche	mediante	una	soluzione	
residenziale,	di	domiciliarizzazione	protetta	(hospice).	
• Garantisce	la	continuità	delle	cure	(domicilio-hospice-domicilio).	
• Garantisce	 l’equità	 di	 accesso	 all’assistenza	 sanitaria	 con	 un’assistenza	 sanitaria	
qualificata	extra-regionale	specialistica	per	patologie	complesse	e	terminali	con	l’uso	di	
tecnologie	ICT.	
• Diminuisce	gli	spostamenti	dei	pazienti	e	delle	famiglie.	
• Garantisce	cure	umanizzate.
5
	
4. Descrizione	dei	destinatari	della	misura	
	
Secondo	lo	schema	innovativo	in	uso	nella	definizione	dei	servizi	ICT	per	la	salute,	i	destinatari	
della	misura	si	possono	differenziare	in	utilizzatori	e	beneficiari.	
Gli	utilizzatori	della	soluzione	sono	i	professionisti	ASP	coinvolti,	ovvero	i	medici	del	Centro	di	
Riferimento	 Regionale	 (Hospice)	 e	 l’equipe	 assistenziale	 domiciliare	 (Medico	 Palliativista	
Territoriale,	Infermiere	Palliativista	Territoriale,	Fisioterapista,	Psicologo,	Pediatra	di	Famiglia,	
ecc.).	
I	 beneficiari	 della	 misura	 sono	 i	 pazienti	 pediatrici	 affetti	 da:	 patologie	 onco-ematologiche;	
patologie	 in	 cui	 la	 morte	 precoce	 è	 inevitabile,	 ma	 per	 le	 quali	 cure	 appropriate	 possono	
prolungare	 ed	 assicurare	 una	 buona	 qualità	 della	 vita;	 patologie	 progressive	 per	 i	 quali	 il	
trattamento	è	quasi	esclusivamente	palliativo;	cerebrolesioni	acquisite	(CLA).		
In	 Italia	 almeno	 11.000	 bambini	 (da	 7.500	 a	 15.000)	 sono	 affetti	 da	 malattia	 inguaribile	 e/o	
terminale	(1/3	oncologica-2/3	non	oncologica)	ed	hanno	necessità	di	Cure	Palliative	Pediatriche	
e	devono	essere	seguiti	da	una	rete	assistenziale	comprendente	un	team	di	CPP	di	terzo	livello,	
dai	servizi	territoriali	ed	ospedalieri	più	vicini	al	luogo	di	vita.	Un	dato	numerico	probabilmente	
sottostimato	e	che,	secondo	alcune	studi	anglosassoni,	potrebbe	attestarsi	più	realisticamente	
sui	30.0001
.	In	Basilicata,	le	equipe	pediatriche	aziendali	operano	sul	territorio	regionale	sin	dal	
2006;	Nella	provincia	di	Potenza,	nel	corso	dell’anno	2017,	sono	stati	seguiti	47	pazienti	tra	
lattanti,	bambini	e	adolescenti	con	patologie	complesse,	pluriproblematiche	ed	inguaribili.	L’età	
varia	 da	 pochi	 mesi	 fino	 ai	 18	 anni.	 Le	 patologie	 prevalentemente	 riscontrate	 tra	 i	 piccoli	
pazienti	 assistiti	 a	 domicilio	 sono	 riferibili	 alle	 malattie	 rare,	 oncologiche,	 agli	 esiti	 di	 parti	
prematuri	e	alle	cardiopatie.	
5. Descrizione	della	tecnologia	adottata	
	
v “Teleformazione”	(Stato:	attivato)	
Attività:	 L’attività	 prevede	 un	 collegamento	 audio-video	 web-based	 tra	 ASP	 e	 AORN	 che	 è	
funzionale	ad	instaurare	un	confronto	diretto	per	la	discussione	di	casi	complessi	di	second-
opinion	e	per	erogare	formazione	a	distanza.		
Soluzione	 Tecnologica:	 In	 seguito	 ad	 un’analisi	 di	 diverse	 soluzioni	 di	 video-conferenza,	 la	
soluzione	 adottata	 è	 l’uso	 di	 Skype	 che,	 oltre	 a	 essere	 di	 semplice	 utilizzo,	 consente	 video-
chiamate	 1:1	 e	 multiutente,	 la	 condivisione	 dello	 schermo,	 la	 condivisione	 di	 documenti	 e	
l’utilizzo	di	una	chat.		
Questa	 soluzione	 non	 prevede	 costi	 di	 attivazione.	 I	 collegamenti	 tra	 i	 due	 partner	 sono	
tracciati	 mediante	 un	 registro	 di	 attività.	 Da	 un	 punto	 di	 vista	 operativo	 è	 stato	 sufficiente	
dotare	le	due	Aziende	di	un	PC	con	webcam	e	microfono	direzionale	e	creare	idonei	account	
Skype	per	i	clinici.	
	
	
1
	Rapporti	ISTISAN	17/6
6
v “Teleconsulto	per	second-opinion”	(Stato:	attivato)	
Attività:	L’attività	prevede	la	creazione	di	un	sistema	che	abiliti	la	collaborazione	a	distanza	di	
gruppi	 di	 professionisti	 per	 consentire	 ai	 clinici	 dell’ASP	 di	 richiedere	 un	 consulto	 di	 second	
opinion	ai	colleghi	del	Santobono	con	condivisione	di	informazioni	cliniche.	
Poiché	tali	informazioni	devono	essere	condivise	nel	rispetto	dei	requisiti	di	sicurezza	previsti	
dal	Regolamento	EU	n.	2016/679	(GDPR)	e	devono	essere	(i)	accessibili	anche	in	mobilità	e	(ii)	
protette,	 si	 è	 optato	 per	 una	 soluzione	 cloud	 più	 pratica	 ed	 economica	 di	 altri	 strumenti	
informatici	(hardware	e	software).	
Soluzione	 Tecnologica:	 La	 valutazione	 delle	 differenti	 soluzioni	 di	 cloud	 provider	 sicuri	
disponibili	in	commercio	(es.	Boxcryptor,	Tresorit)	si	è	conclusa	con	la	decisione	di	impiegare	
DropBox	Basic	con	uno	spazio	cloud	dedicato	al	servizio	e	includendo	specifici	accorgimenti	di	
sicurezza,	 quali:	 credenziali	 di	 accesso	 personali,	 limitazione	 del	 numero	 degli	 accessi,	
pseudonimizzazione,	crittografia	di	nomi	(dei	pazienti	e	delle	cartelle)	e	password,	tenuta	di	un	
registro	di	accessi	e	di	operazioni	eseguite	nel	cloud.	
Dropbox	prevede	misure	di	sicurezza	in	fase	di	trasmissione	e	conservazione	dei	dati.	Uno	dei	
punti	 di	 attenzione	 è	 sicuramente	 la	 fase	 di	 trasmissione	 dei	 dati	 tra	 un	 client	 Dropbox	 (al	
momento	desktop,	mobile,	API	o	web)	e	i	server	front-end	di	Dropbox;	in	questo	caso,	il	rischio	
di	 sniffing	 è	 sempre	 alto	 in	 una	 rete	 pubblica.	 Dropbox	 ha	 implementato	 idonee	 misure	 di	
protezione	per	contrastare	questa	possibile	minaccia	adottando	la	tecnologia	Secure	Sockets	
Layer	 (SSL)/Transport	 Layer	 Security	 (TLS)	 che	 permette	 la	 protezione	 dei	 dati	 durante	 il	
transito	tra	Dropbox	e	i	server.		Inoltre,	è	previsto	che	i	dati	transitino	in	un	“tunnel”	protetto	
nel	quale	i	dati	sono	crittografati	con	algoritmo	Advanced	Encryption	Standard	(AES)	a	128	bit.		
I	file	caricati	dagli	utenti	vengono	archiviati	nei	server	di	archiviazione	di	Dropbox	in	blocchi	di	
file	discreti	criptati	con	Advanced	Encryption	Standard	(AES)	a	256	bit.	I	server	di	archiviazione	
si	trovano	negli	USA	e	DropBox	è	conforme	alle	normative	dello	Scudo	EU-USA,	in	grado	perciò	
di	garantire	un	adeguato	livello	di	protezione	dei	dati	tale	da	consentire	il	lecito	trasferimento	
dei	dati	dall’Europa	verso	gli	Stati	Uniti2
.		
Come	anticipato,	qualsiasi	documento	condiviso	(relazioni	cliniche,	referti	diagnostici,	quesiti)	è	
anonimizzato	e	protetto	con	password.	Le	password	alfanumeriche	sono	sempre	differenti	e	
generate	con	una	regola	variabile	di	volta	in	volta,	resa	nota	solo	ai	membri	del	team.	Sono	
previste	 due	 cifrature:	 per	 i	 singoli	 documenti	 e	 per	 le	 cartelle	 che	 li	 contengono	 che	 sono	
caricate	nel	cloud.		
Al	fine	di	rendere	efficace	la	soluzione	tecnologica	adottata,	sono	stati	individuati	i	responsabili	
delle	 diverse	 fasi	 della	 procedura	 ed	 è	 stato	 redatto	 un	 manuale	 operativo	 in	 cui	 a	 ciascun	
responsabile	vengono	fornite	istruzioni	dettagliate	sulle	operazioni	da	compiere.	
	
v “Telepresenza	 e	 Televisita	 -	 Consulenza	 multi-specialistica	 da	 remoto”	 (Stato:	
valutazione	tecnologica	pre-acquisizione)	
Attività:	L’attività	ha	l’obiettivo	di	abilitare	visite	da	remoto	(visite	ambulatoriali	previste	nel	
piano	di	cura,	visite	in	regime	di	ricovero	e	di	follow-up	post-ricovero)	da	parte	di	specialisti	del	
Santobono	per	i	pazienti	che	fruiscono	di	cure	palliative	da	parte	dell’ASP.		
2
https://www.dropbox.com/security/GDPR
7
Le	soluzioni	di	presenza	remota	permettono	di	collegare	virtualmente	i	medici	con	i	pazienti,	
assicurando	la	disponibilità	tempestiva	di	uno	specialista.	A	livello	internazionale	la	presenza	
remota	gode	di	grande	attenzione	per	i	comprovati	benefici	clinici	(riduzione	della	mortalità	e	
delle	 complicanze)	 ed	 economici	 (riduzione	 delle	 giornate	 di	 degenza,	 di	 trasferimenti	
inappropriati,	del	costo	dello	staff)	delle	sue	applicazioni	in	ambito	ospedaliero/assistenziale.		
Soluzioni	 tecnologiche:	 Pertanto,	 si	 è	 deciso	 di	 impiegare	 soluzioni	 tecnologiche	 innovative,	
dispositivi	medici	certificati	che	consentono	la	condivisione	di	immagini	diagnostiche	ad	alta	
risoluzione,	 totale	 copertura	 medico-legale,	 stabilità	 di	 connessione	 e	 la	 sicurezza	 del	 dato	
condiviso.	 La	 condivisione	 delle	 immagini	 durante	 la	 televisita	 avviene	 mediante	 il	
collegamento	 del	 dispositivo	 individuato	 alle	 apparecchiature	 elettromedicali	 che	 generano	
immagini	diagnostiche	(ecografi,	ecocardiografi,	otoscopi,	dermatoscopi,	etc.).		In	tal	modo,	è	
possibile,	 ad	 esempio,	 eseguire	 un’ecografia	 “in	 diretta”,	 dare	 all’operatore	 istruzioni	 sul	
posizionamento	della	sonda	e	fornire	una	diagnosi	immediata	per	l’identificazione	di	patologie	
neonatali	 e	 pediatriche	 e	 l’inizio	 tempestivo	 della	 relativa	 terapia.	 Infine,	 la	 soluzione	
tecnologica	adottata	è	trasportabile	e	consente	televisite	anche	al	domicilio	dei	pazienti	in	cure	
palliative.	
	
6. Indicazione	 dei	 valori	 economici	 in	 gioco	 (costi,	 risparmi	 ipotizzati,	
investimenti	necessari).	
6.1	 Fonti	 di	 Finanziamento:	 1.	 P.O.	 FESR	 Basilicata	 2007-2013-Asse	 VI-Linea	 di	 Intervento	
VI.1.1.A	-	Finanziamento	P.O.I.S.	di	opere	infrastrutturali	“Potenziamento	e	specializzazione	dei	
servizi	sanitari	e	socio-sanitari”	Progetto	Allegato	B:	Realizzazione	casa	della	Salute	e	Casa	del	
Bambino	 Inguaribile	 a	 Lauria.	 2.	 Piano	 regionale	 investimenti	 in	 conto	 capitale	 per	
l’ammodernamento	 tecnologico	 dell’ASP	 -	 anno	 2016;	 3.	 F.S.N.,	 quota	 risorse	 vincolate	
assegnate	all’ASP	ai	sensi	dell’art.1,	comma	34	e	34	bis	della	L.n.662/1996	(Linea	progettuale	
3.2	Sviluppo	delle	cure	palliative	e	della	terapia	del	dolore	in	are	pediatrica).	
	
6.2	Costi	e	Investimenti:		
Struttura	 Hospice:	 Progettazione,	 lavori	 e	 impianti,	 direzione	 lavori	 e	 collaudo	 struttura:	
700.000	€;		Arredi	67.000	€;		Apparecchiature	elettromedicali	e	dispositivi	medici:	143.000	€;		
Soluzione	Tecnologica	in	ICT:		Acquisizione	della	tecnologia	per	il	progetto	TELPASS	(noleggio	e	
manutenzione	sistema):	120.000	€/anno;		
Campagne/eventi	di	informazione	e	sensibilizzazione:	100.000	€;		
Costi	consulenze	da	remoto	pediatri/anestesisti	AORN	Santobono-P.:	24.000	€/anno	(60€/ora	
x	400	ore/anno).	
Costo	del	personale	ASP:	Fase	transitoria:	751.707	€/anno.	A	regime:	1.003.730	€/anno.	
Nella	 prima	 fase	 di	 avvio	 delle	 attività,	 si	 è	 ritenuto	 opportuno,	 sul	 piano	 organizzativo	 e	
conveniente	 sul	 piano	 dei	 costi	 richiedere	 alla	 Coop.	 Auxilium,	 che	 già	 gestisce	 l’A.D.I.	 sul	
territorio	 dell’ASP,	 di	 fornire	 il	 personale	 necessario	 per	 l’attivazione	 dell’hospice	 pediatrico	
(infermieri,	 OSS,	 assistenti	 sociali,	 educatori,	 animatori)	 nel	 limite	 di	 un	 monte	 ore	
settimanali/annue	 stabilito	 per	 ogni	 professionalità.	 La	 soluzione	 prescelta	 per	 la	 fase	
transitoria	consente	all’ASP	di	verificare	volumi	e	tipologia	della	domanda	di	servizi	residenziali
8
per	c.p.p.,	evita	il	ricorso	all’assunzione	diretta	di	personale	da	parte	dell’ASP	e	semplifica	la	
rete	 di	 presa	 in	 carico	 domicilio-hospice-domicilio	 garantendo	 una	 maggiore	 garanzia	 di	
continuità	 assistenziale	 mediante	 l’utilizzo,	 ove	 possibile,	 del	 personale	 che	 già	 segue	 a	
domicilio	i	piccoli	pazienti.	
	
7. Tempi	di	progetto	e	trasferibilità	della	soluzione	adottata	
	
Agosto	2018	 Sottoscrizione	Accordo-Quadro	ASP/AORN	
Ottobre	2018	
Sottoscrizione	 Protocollo	 attuativo	 interaziendale	 per	 la																					
realizzazione	 dei	 percorsi	 formativi,	 di	 affiancamento	 e	
consulenza	
Ottobre-Dicembre	2018	 Attività	di	formazione	frontale	
14	Gennaio	2019	
Convegno	 ECM:	 “Le	 cure	 palliative	 pediatriche.	 La	 rete																	
della	Basilicata	e	l’Hospice	di	Lauria"	
Dicembre	2018-Gennaio	2019	
Progettazione	 della	 soluzione	 ICT	 TELPASS;	 Sottoscrizione		
Protocollo	 attuativo	 interaziendale	 per	 l’attivazione	 di	 un	
servizio	di	telemedicina	e	teleconsulto	(TelPASS).	
Gennaio	-	Ottobre	2019	
Individuazione,	 implementazione	 e	 test	 delle	 soluzioni	
tecnologiche	
Novembre	2019	 Avvio	delle	attività	di	ricovero	in	hospice	
	
Il	progetto	risulta	facilmente	trasferibile	in	altre	realtà	cliniche.	L’AORN	ha	già	sottoscritto	un	
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  • 1. 1 Sperimentazione di un modello di partnership interaziendale “ICT oriented” per la gestione di un hospice per le cure palliative in ambito pediatrico. Progetto TELPass 1. Descrizione della soluzione 1.1. Il contesto normativo e il modello organizzativo I bambini con malattia inguaribile e/o terminale che necessitano di cure palliative pediatriche (di seguito c.p.p.) devono essere inseriti in una rete assistenziale che garantisca una risposta ai loro principali bisogni di salute attuali ed evolutivi e a quelli della loro famiglia. La Basilicata, in attuazione della L.38/2010, con la DGR n.1900/2011, ha istituito la rete regionale delle cure palliative nel quale rientra a pieno titolo la terapia del dolore e delle c.p.p. già attivata in regione a seguito dell’adesione, con DGR n.1324/2008, al “Progetto bambino” che prevede la presa in carico dei pazienti in età pediatrica affetti da malattia inguaribile nei diversi setting assistenziali: domiciliare, residenziale ed ospedaliero. Nel 2017 la Giunta regionale ha finanziato la realizzazione di una struttura residenziale (hospice) per i pazienti pediatrici inguaribili nel P.O. “Beato Lentini” di Lauria (PZ). L’hospice pediatrico, denominato “Il Sentiero delle Fiabe”, dotato di almeno 4 posti letto, è stato realizzato e le procedure propedeutiche alla sua attivazione (autorizzazione, accreditamento, definizione delle tariffe giornaliere, formazione degli operatori, ecc.) sono state completate. La struttura garantirà ricoveri residenziali e attività ambulatoriale in day hospice. Le caratteristiche e i criteri di eleggibilità dei pazienti, i criteri per la gestione delle richieste di accesso eventuali priorità di ammissione sono declinate nel protocollo per l’accesso e la gestione delle liste di attesa. “Il Sentiero delle Fiabe” è il sesto hospice pediatrico pubblico in Italia, il secondo nel Sud Italia (Casa del Bambino dell’Ospedale di Padova, Ospedale Gaslini di Genova, Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, Ospedale Regina Margherita di Torino, Azienda di Rilievo Nazionale Pediatrica Santobono-Pausilipon (di seguito AORN) di Napoli. Ed è proprio con l’AORN Santobono-Pausilipon che l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (di seguito ASP) ha inteso sperimentare un modello di partnership innovativo nella gestione delle cure palliative pediatriche, in un’ottica di integrazione organizzativa e funzionale delle competenze, del know-how, delle risorse professionali e tecnologiche, per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie in questo settore. 1.2 Il modello di partenariato interaziendale L’AORN Pediatrica Santobono-Pausilipon di Napoli con i suoi 400 posti letto, distribuiti su 20 discipline specialistiche, è un polo di riferimento nell’assistenza pediatrica sul territorio
  • 2. 2 nazionale nel quale, da oltre un decennio, è attiva la UO Interdipartimentale di “Servizio di Terapia del dolore e Cure Palliative nell’ambito della quale opera l’hospice “Alma Mater”. L’ASP e l’AORN, nell’agosto 2018, hanno sottoscritto un accordo-quadro di collaborazione che prevede: § l’attivazione di una cabina di regia con funzione di programmazione e coordinamento delle attività; § il supporto organizzativo-gestionale multiprofessionale nella fase di start up dell’hospice, comprensivo di tutoraggio clinico-gestionale on site; § l’adozione di specifici accordi attuativi disciplinanti le modalità della collaborazione (aspetti di natura tecnico-scientifica, organizzativa, gestionale, finanziaria); § la sperimentazione di una rete interegionale (Campania-Basilicata) di cure palliative pediatriche (CPP) e terapia del dolore (TD) con inserimento dell’ASP quale nodo satellite extraregionale nella piattaforma campana di teleconsulto per le CPP e la TD; § la condivisione di percorsi assistenziali integrati e multiprofessionali, di procedure e protocolli condivisi, di metodologie per la valutazione multidimensionale (VMD) dei bisogni terapeutici-riabilitativi ed assistenziali e per la formulazione dei progetti assistenziali individuali (PAI); § la formazione specialistica degli operatori ASP e l’organizzazione di “training on the job” da svolgere presso l’AORN. 1.3 La formazione degli operatori (frontale e a distanza) La formazione e l’informazione rappresentano un momento fondamentale nell’attuazione del progetto, propedeutiche ad ogni altra attività. Pertanto, in attuazione dell’accordo quadro è stato condiviso con l’AORN e approvato il protocollo attuativo per la realizzazione dei percorsi formativi, di affiancamento e consulenza e sono stati programmati due specifici percorsi formativi per il personale medico e infermieristico che opererà nell’hospice di Lauria: § un percorso di formazione frontale “in aula” rivolto al personale aziendale e non, a operatori di altre Aziende Sanitarie e Ospedaliere della regione Basilicata, ed a professionisti coinvolti nelle cure palliative pediatriche, attivato nell’ottobre 2018 a conclusione del quale, il 14 gennaio 2019, l’ASP ha organizzato a Lauria il convegno ECM dal titolo “Le cure palliative pediatriche. La rete della Basilicata e l’Hospice di Lauria" che ha visto la partecipazione di circa 200 operatori sanitari. § un percorso di formazione a distanza (teleconsulto specialistico) basato su tecnologie avanzate di telemedicina. Nel gennaio 2019, è stata progettata e approvata, la soluzione ICT TELPASS: telemedicina e teleconsulto specialistico per cure palliative pediatriche (dettagliata nella sezione 5). L’obiettivo finale della soluzione TelPASS è quello di istituire e configurare servizi di telemedicina per rispondere al bisogno assistenziale dei pazienti pediatrici della ASP, in cura presso l’Hospice Pediatrico, le Cure Domiciliari (ADI) e gli ambulatori distrettuali, e delle loro famiglie. Il servizio si articola su n.2 macro-attività di collaborazione: 1. Teleconsulto di second-opinion con condivisione di documentazione clinica in ambiente protetto;
  • 3. 3 2. Telepresenza per consulenza multi-specialistica. Tutte le attività risultano tracciabili sia grazie alle soluzioni tecnologiche adottate sia alla messa a punto, anche in parallelo, di registri di attività tenuti dagli operatori nelle rispettive sedi. 1.4 L’attività di Informazione e Sensibilizzazione Al fine di favorire l’emersione del problema, supportare la creazione di gruppi di auto-aiuto e di associazioni di famiglie, individuare spazi e tempi per la comunicazione alle famiglie, dar voce alle famiglie dei pazienti pediatrici, il progetto prevede un’attività di sensibilizzazione rivolta: § ai Pediatri di Libera Scelta e ai Medici di Medicina Generale; § alle associazioni di volontariato e dei malati; § alle famiglie dei pazienti; § alla popolazione. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze 2.1 Soggetti della partnership: Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP) - AORN Santobono- Pausilipon (AORN), Consiglio Nazionale delle Ricerche - IC (CNR). 2.2 Team di progetto: Analisi dei bisogni, progettazione modello organizzativo: Anna Maria Minicucci, Direttore Generale AORN Santobono-Pausilipon; Giovanni B. Chiarelli, già Commissario con poteri di Direttore Generale ASP, Direttore UOC Controllo di Gestione ASP; Lorenzo Bochicchio, Direttore Generale ASP; Progettazione e implementazione del modello organizzativo, individuazione e definizione delle soluzioni tecnologiche: Fabrizio Clemente, Ingegnere Clinico, Primo Ricercatore CNR – Docente di Organizzazione sanitaria Università di Tor Vergata Roma ; Analisi del contesto, Analisi dei requisiti, individuazione e definizione delle soluzioni tecnologiche, implementazione progetto: Eugenia Papaleo, Ingegnere clinico ASP; Giuliana Faiella, Ingegnere clinico AORN; Erogazione del servizio: Rocco Orofino, Dirigente medico responsabile Hospice, Fabio Borrometi, Dirigente Medico responsabile del Centro di Riferimento Regionale Terapia del Dolore, Hospice e Cure Palliative Pediatriche, AORN; Maria Erennia Vitullo Responsabile UOSD Assistenza intensiva al bambino con disabilità gravi, stati vegetativi e cure domiciliari complesse, AORN Gianvito Corona, Dirigente medico Direttore UOC Cure domiciliari e Palliative ASP; Definizione aspetti legali e protocolli di gestione del dato (ex reg.679/2016 GDPR): Gianfranco Bruno, D.P.O. ASP; Aristide Reginelli, D.P.O. AORN. 2.3 Risorse e competenze impegnate nel progetto: Medici (pediatri e anestesisti con specifica formazione ed esperienza in pediatria CP e TDD Pediatrica), psicologi, OSS, infermieri, assistenti sociali, musicoterapisti, animatori, assistente spirituale, volontari con esperienza e formazione in ambito pediatrico. In base alle specifiche necessità del bambino e della sua famiglia, saranno attivate le altre consulenze e professionalità necessarie.
  • 4. 4 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare La sfida dei sistemi sanitari dei prossimi anni è legata alla gestione efficace delle malattie prevalenti e complesse con un miglior uso del sistema organizzativo mediante il supporto dall’ICT. Nuove soluzioni introducono modelli organizzativi che orientano i decisori verso un utilizzo appropriato delle risorse, riducendo i rischi legati a complicanze, il ricorso all’ospedalizzazione e trasferimenti fuori regione. Le cure palliative pediatriche prevedono un approccio integrato e possono giovarsi dello sviluppo di strumenti specifici per trovare nuove risposte a problemi tradizionali per creare nuove opportunità per il miglioramento del servizio sanitario mediante una maggiore collaborazione tra i vari professionisti sanitari coinvolti e i pazienti. La collaborazione tra le due Aziende in ambito di un hospice pediatrico tramite soluzioni ICT di telemedicina e teleconsulto assicura il collegamento di strutture e professionisti coinvolti nel processo di cura favorendo un approccio integrato di collaborazione tra di essi e migliora l’efficacia, efficienza, appropriatezza dei processi. In particolare, nella realizzazione del progetto, si è ritenuto di dover riservare un ruolo fondamentale ai servizi di telemedicina e teleconsulto. La soluzione progettuale qui proposta, poi, interviene su due criticità evidenziate nella Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore: (a) la presenza di un’offerta formativa ancora disomogenea per gli operatori sanitari di cure palliative, (b) la forte carenza di reti di cure palliative sul territorio nazionale. (a) Per gli operatori sanitari, offre: • La formazione a distanza, • la collaborazione e la comunicazione fra i diversi attori • Il monitoraggio continuo del paziente, • La condivisione della documentazione clinica in ambiente protetto, • La consulenza multi-specialistica da remoto finalizzata alla scelta condivisa degli esami clinici e alla migliore scelta diagnostica e di trattamento, • La possibilità di chiedere una second-opinion a colleghi esperti. (b) Per i pazienti pediatrici in cure palliative, • Assicura il controllo del dolore e le cure palliative pediatriche mediante una soluzione residenziale, di domiciliarizzazione protetta (hospice). • Garantisce la continuità delle cure (domicilio-hospice-domicilio). • Garantisce l’equità di accesso all’assistenza sanitaria con un’assistenza sanitaria qualificata extra-regionale specialistica per patologie complesse e terminali con l’uso di tecnologie ICT. • Diminuisce gli spostamenti dei pazienti e delle famiglie. • Garantisce cure umanizzate.
  • 5. 5 4. Descrizione dei destinatari della misura Secondo lo schema innovativo in uso nella definizione dei servizi ICT per la salute, i destinatari della misura si possono differenziare in utilizzatori e beneficiari. Gli utilizzatori della soluzione sono i professionisti ASP coinvolti, ovvero i medici del Centro di Riferimento Regionale (Hospice) e l’equipe assistenziale domiciliare (Medico Palliativista Territoriale, Infermiere Palliativista Territoriale, Fisioterapista, Psicologo, Pediatra di Famiglia, ecc.). I beneficiari della misura sono i pazienti pediatrici affetti da: patologie onco-ematologiche; patologie in cui la morte precoce è inevitabile, ma per le quali cure appropriate possono prolungare ed assicurare una buona qualità della vita; patologie progressive per i quali il trattamento è quasi esclusivamente palliativo; cerebrolesioni acquisite (CLA). In Italia almeno 11.000 bambini (da 7.500 a 15.000) sono affetti da malattia inguaribile e/o terminale (1/3 oncologica-2/3 non oncologica) ed hanno necessità di Cure Palliative Pediatriche e devono essere seguiti da una rete assistenziale comprendente un team di CPP di terzo livello, dai servizi territoriali ed ospedalieri più vicini al luogo di vita. Un dato numerico probabilmente sottostimato e che, secondo alcune studi anglosassoni, potrebbe attestarsi più realisticamente sui 30.0001 . In Basilicata, le equipe pediatriche aziendali operano sul territorio regionale sin dal 2006; Nella provincia di Potenza, nel corso dell’anno 2017, sono stati seguiti 47 pazienti tra lattanti, bambini e adolescenti con patologie complesse, pluriproblematiche ed inguaribili. L’età varia da pochi mesi fino ai 18 anni. Le patologie prevalentemente riscontrate tra i piccoli pazienti assistiti a domicilio sono riferibili alle malattie rare, oncologiche, agli esiti di parti prematuri e alle cardiopatie. 5. Descrizione della tecnologia adottata v “Teleformazione” (Stato: attivato) Attività: L’attività prevede un collegamento audio-video web-based tra ASP e AORN che è funzionale ad instaurare un confronto diretto per la discussione di casi complessi di second- opinion e per erogare formazione a distanza. Soluzione Tecnologica: In seguito ad un’analisi di diverse soluzioni di video-conferenza, la soluzione adottata è l’uso di Skype che, oltre a essere di semplice utilizzo, consente video- chiamate 1:1 e multiutente, la condivisione dello schermo, la condivisione di documenti e l’utilizzo di una chat. Questa soluzione non prevede costi di attivazione. I collegamenti tra i due partner sono tracciati mediante un registro di attività. Da un punto di vista operativo è stato sufficiente dotare le due Aziende di un PC con webcam e microfono direzionale e creare idonei account Skype per i clinici. 1 Rapporti ISTISAN 17/6
  • 6. 6 v “Teleconsulto per second-opinion” (Stato: attivato) Attività: L’attività prevede la creazione di un sistema che abiliti la collaborazione a distanza di gruppi di professionisti per consentire ai clinici dell’ASP di richiedere un consulto di second opinion ai colleghi del Santobono con condivisione di informazioni cliniche. Poiché tali informazioni devono essere condivise nel rispetto dei requisiti di sicurezza previsti dal Regolamento EU n. 2016/679 (GDPR) e devono essere (i) accessibili anche in mobilità e (ii) protette, si è optato per una soluzione cloud più pratica ed economica di altri strumenti informatici (hardware e software). Soluzione Tecnologica: La valutazione delle differenti soluzioni di cloud provider sicuri disponibili in commercio (es. Boxcryptor, Tresorit) si è conclusa con la decisione di impiegare DropBox Basic con uno spazio cloud dedicato al servizio e includendo specifici accorgimenti di sicurezza, quali: credenziali di accesso personali, limitazione del numero degli accessi, pseudonimizzazione, crittografia di nomi (dei pazienti e delle cartelle) e password, tenuta di un registro di accessi e di operazioni eseguite nel cloud. Dropbox prevede misure di sicurezza in fase di trasmissione e conservazione dei dati. Uno dei punti di attenzione è sicuramente la fase di trasmissione dei dati tra un client Dropbox (al momento desktop, mobile, API o web) e i server front-end di Dropbox; in questo caso, il rischio di sniffing è sempre alto in una rete pubblica. Dropbox ha implementato idonee misure di protezione per contrastare questa possibile minaccia adottando la tecnologia Secure Sockets Layer (SSL)/Transport Layer Security (TLS) che permette la protezione dei dati durante il transito tra Dropbox e i server. Inoltre, è previsto che i dati transitino in un “tunnel” protetto nel quale i dati sono crittografati con algoritmo Advanced Encryption Standard (AES) a 128 bit. I file caricati dagli utenti vengono archiviati nei server di archiviazione di Dropbox in blocchi di file discreti criptati con Advanced Encryption Standard (AES) a 256 bit. I server di archiviazione si trovano negli USA e DropBox è conforme alle normative dello Scudo EU-USA, in grado perciò di garantire un adeguato livello di protezione dei dati tale da consentire il lecito trasferimento dei dati dall’Europa verso gli Stati Uniti2 . Come anticipato, qualsiasi documento condiviso (relazioni cliniche, referti diagnostici, quesiti) è anonimizzato e protetto con password. Le password alfanumeriche sono sempre differenti e generate con una regola variabile di volta in volta, resa nota solo ai membri del team. Sono previste due cifrature: per i singoli documenti e per le cartelle che li contengono che sono caricate nel cloud. Al fine di rendere efficace la soluzione tecnologica adottata, sono stati individuati i responsabili delle diverse fasi della procedura ed è stato redatto un manuale operativo in cui a ciascun responsabile vengono fornite istruzioni dettagliate sulle operazioni da compiere. v “Telepresenza e Televisita - Consulenza multi-specialistica da remoto” (Stato: valutazione tecnologica pre-acquisizione) Attività: L’attività ha l’obiettivo di abilitare visite da remoto (visite ambulatoriali previste nel piano di cura, visite in regime di ricovero e di follow-up post-ricovero) da parte di specialisti del Santobono per i pazienti che fruiscono di cure palliative da parte dell’ASP. 2 https://www.dropbox.com/security/GDPR
  • 7. 7 Le soluzioni di presenza remota permettono di collegare virtualmente i medici con i pazienti, assicurando la disponibilità tempestiva di uno specialista. A livello internazionale la presenza remota gode di grande attenzione per i comprovati benefici clinici (riduzione della mortalità e delle complicanze) ed economici (riduzione delle giornate di degenza, di trasferimenti inappropriati, del costo dello staff) delle sue applicazioni in ambito ospedaliero/assistenziale. Soluzioni tecnologiche: Pertanto, si è deciso di impiegare soluzioni tecnologiche innovative, dispositivi medici certificati che consentono la condivisione di immagini diagnostiche ad alta risoluzione, totale copertura medico-legale, stabilità di connessione e la sicurezza del dato condiviso. La condivisione delle immagini durante la televisita avviene mediante il collegamento del dispositivo individuato alle apparecchiature elettromedicali che generano immagini diagnostiche (ecografi, ecocardiografi, otoscopi, dermatoscopi, etc.). In tal modo, è possibile, ad esempio, eseguire un’ecografia “in diretta”, dare all’operatore istruzioni sul posizionamento della sonda e fornire una diagnosi immediata per l’identificazione di patologie neonatali e pediatriche e l’inizio tempestivo della relativa terapia. Infine, la soluzione tecnologica adottata è trasportabile e consente televisite anche al domicilio dei pazienti in cure palliative. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari). 6.1 Fonti di Finanziamento: 1. P.O. FESR Basilicata 2007-2013-Asse VI-Linea di Intervento VI.1.1.A - Finanziamento P.O.I.S. di opere infrastrutturali “Potenziamento e specializzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari” Progetto Allegato B: Realizzazione casa della Salute e Casa del Bambino Inguaribile a Lauria. 2. Piano regionale investimenti in conto capitale per l’ammodernamento tecnologico dell’ASP - anno 2016; 3. F.S.N., quota risorse vincolate assegnate all’ASP ai sensi dell’art.1, comma 34 e 34 bis della L.n.662/1996 (Linea progettuale 3.2 Sviluppo delle cure palliative e della terapia del dolore in are pediatrica). 6.2 Costi e Investimenti: Struttura Hospice: Progettazione, lavori e impianti, direzione lavori e collaudo struttura: 700.000 €; Arredi 67.000 €; Apparecchiature elettromedicali e dispositivi medici: 143.000 €; Soluzione Tecnologica in ICT: Acquisizione della tecnologia per il progetto TELPASS (noleggio e manutenzione sistema): 120.000 €/anno; Campagne/eventi di informazione e sensibilizzazione: 100.000 €; Costi consulenze da remoto pediatri/anestesisti AORN Santobono-P.: 24.000 €/anno (60€/ora x 400 ore/anno). Costo del personale ASP: Fase transitoria: 751.707 €/anno. A regime: 1.003.730 €/anno. Nella prima fase di avvio delle attività, si è ritenuto opportuno, sul piano organizzativo e conveniente sul piano dei costi richiedere alla Coop. Auxilium, che già gestisce l’A.D.I. sul territorio dell’ASP, di fornire il personale necessario per l’attivazione dell’hospice pediatrico (infermieri, OSS, assistenti sociali, educatori, animatori) nel limite di un monte ore settimanali/annue stabilito per ogni professionalità. La soluzione prescelta per la fase transitoria consente all’ASP di verificare volumi e tipologia della domanda di servizi residenziali
  • 8. 8 per c.p.p., evita il ricorso all’assunzione diretta di personale da parte dell’ASP e semplifica la rete di presa in carico domicilio-hospice-domicilio garantendo una maggiore garanzia di continuità assistenziale mediante l’utilizzo, ove possibile, del personale che già segue a domicilio i piccoli pazienti. 7. Tempi di progetto e trasferibilità della soluzione adottata Agosto 2018 Sottoscrizione Accordo-Quadro ASP/AORN Ottobre 2018 Sottoscrizione Protocollo attuativo interaziendale per la realizzazione dei percorsi formativi, di affiancamento e consulenza Ottobre-Dicembre 2018 Attività di formazione frontale 14 Gennaio 2019 Convegno ECM: “Le cure palliative pediatriche. La rete della Basilicata e l’Hospice di Lauria" Dicembre 2018-Gennaio 2019 Progettazione della soluzione ICT TELPASS; Sottoscrizione Protocollo attuativo interaziendale per l’attivazione di un servizio di telemedicina e teleconsulto (TelPASS). Gennaio - Ottobre 2019 Individuazione, implementazione e test delle soluzioni tecnologiche Novembre 2019 Avvio delle attività di ricovero in hospice Il progetto risulta facilmente trasferibile in altre realtà cliniche. L’AORN ha già sottoscritto un accordo quadro con l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise nell’ambito del quale si possono esportare le soluzioni qui adottate.