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È
UNA minierad’oro,ilverofuturopossibileper
chioggisiaffacciasulmercatodelleimprese.
Èlaviaobbligataperigiovani,abituatia
smanettaresuicomputer,sognandocheil
programminocreatonellequattromuradiuna
camerapossadiventareun“nuovoFacebook”.È
l’alternativapossibileperrispondereallacrisiper
chioperasulcampoesoffreicolpidellarecessione.
L’innovazionesembralaparolad’ordinemagica,
capaceditraghettareleimpreseindifficoltĂ sulla
spondadellasalvezzaeiniziarealdifficilemondo
dell’industriaedelmercatodellaconcorrenzale
piccolesocietĂ appenanate.
Loripetonoall’infinitoimagnatedellafinanza,lova
dicendoinstancabileancheilpremierMatteo
Renzi,chedalforumdiDavoshadetto:«l’Italiasiail
paesedell’innovazione,nonunmuseo».Chi
raccogliepiùspessol’invitonelcampo
dell’innovazionesonoigiovani.Negliultimitreanni
ilfenomenodellestartupèinfattiaumentatounpo’
ovunqueeanchelaCampanianonèdameno.Dal
2010nellaregionesononate184impreseadalto
valoreinnovativo.LaCampaniasièaggiudicata12
milionistanziatidalministerodelloSviluppo
economicofondodigaranzia(datiaggiornatia
novembre2014).Èl’importomassimogarantito
alleaziendechenelloscorsoannohannosceltola
stradadell’innovazione.Assiemeallasensibilitàdel
governochesostieneleimpresepronteacrescerein
nomedelprogressotecnologico,decollanoogni
giornodipiĂšleindustriechescelgonodiinvestirein
talsenso.
C’èunMezzogiornochefunzionanelsettoredella
produzioneedelmercato,grazieancheagliaiuti
dedicatialleindustriealpassoconitempie
nonostantelaforterecessionecheognigiornodipiĂš
continuaafalciareimpreseeoccupazione.Èvero
peròchelemiglioriperformancesiregistranoin
Puglia.Quileimpresesonocresciutemediamenteil
10percentoinpiĂšrispettoallealtredelsudItaliain
terminidifatturatoedioccupazione.
SEGUEAPAGINAII
TIZIANACOZZI
ALBUM
laRepubblica
LUNEDÌ23FEBBRAIO2015
CONTATTI
NAPOLI@REPUBBLICA.IT
Knowhoweaziende
boomdioccupati
neiseidistretti
adaltatecnologia
DEFAZIOALLEPAGINEVIEVII
LARICERCA
DaPonticelli
all’ImperoCeleste
l’elicotterodellaK4A
conquistalaCina
ALLEPAGINEXEXI
L’AEROSPAZIO
Reteantigrandine
epastaperceliaci
cosĂŹlatradizione
incontrailfuturo
FERRARAALLEPAGINEXVII,XVIIIEXIX
L’AGROALIMENTARE
Nuovitessuti
eanticamaestria
legriffecampane
vestonoilmondo
BERNABÒSILORATAALLEPAGINEXXIIEXXIII
L’ABBIGLIAMENTO
Supplementogratuitoalnumeroodiernode“laRepubblica”.Spedizioneinabbonamentopostale.art.1-legge46/04del27febbraio2004-Roma
L’impresa
intelligente
Progettiinnovativi
12milionidifondi
vannoallaCampania
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
laRepubblicaII LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE
Ilpunto
merciale.
Le idee premiate dal mercato
sono le più diverse: c’è chi con-
senteordinatividifruttaeverdu-
raonlineerecapitagliordiniaca-
sa attraverso un sistema infor-
matico avanzato. C’è chi invece
preferisce investire tutto nella
produzionerigorosamentebiolo-
gicaenellaconsegnaportaapor-
ta,comesifacevaunavolta.Dipa-
ri passo all’agroalimentare,
avanza sempre di piĂš il mondo
dellatecnologiaapplicataalleim-
prese. A cominciare dal mondo
dell’aeronautica,unadelleeccel-
lenze industriali della regione, e
anche uno tra i pochi settori in
crescita, secondo l’ultimo rap-
portodellaBancad’Italia.Inque-
sto comparto la quota di export
dellaCampaniaècresciutadal17
percentodel2007al24percento
del 2013: lo dimostrano imprese
come K4A, azienda che nemme-
nounmesefahainauguratouna
joint venture con la Cina e ha
aperto uno stabilimento. Accan-
to al mondo dei velivoli e alle tec-
nologieapplicateagliaeromobili
per viaggi piĂš sicuri e veloci, in
provinciadiCasertaesisteanche
unaSiliconValleydelmondodel-
l’informatica. Si tratta di StMi-
croelectronics, azienda italo-
francese nata nel 1987, tra le
maggiori societĂ  produttrici di
componentielettroniche.AMar-
cianise la fabbrica, fondata dalla
famiglia de Feo e passata nel
1995 alla multinazionale, pro-
gettasmartcard,cartedicredito
e di debito con chip. Qui si pro-
gettanoesiproduconolesimcard
diultimagenerazione,quelleche
consentono i pagamenti diretti
attraverso il cellulare. Tecnolo-
gie all’avanguardia sviluppate
da un team di ingegneri napole-
taniecasertani.Innovazioneèla
parola d’ordine anche per la Pe-
nelope spa, azienda napoletana
con 10 dipendenti, accordi inter-
nazionaliconCyscoSystemeHa-
lal Italia per il supporto della cer-
tificazionedeicibiconsentitiagli
islamici. Penelope punta allo svi-
luppo di una piattaforma previ-
stadall’Unioneeuropea,utileper
tracciare la filiera agroalimenta-
re e con possibili applicazioni nel
settore calzaturiero. Un sistema
infallibile per smascherare le
contraffazioni. Da Avellino la
<SEGUEDALLAPRIMAPAGINA
TIZIANACOZZI
M
A ANCHE la Campa-
niaconquistaunre-
cord. Quattro delle
primedieciaziende
inserite nella classifica italiana
delle migliori performance sui
mercati sono campane e fattu-
rano quasi il 17 per cento del-
l’intero Mezzogiorno. Al Sud si
punta su settori come l’agroali-
mentare, sia nella fase della
produzione manifatturiera, sia
in quella distributiva e com-
Alimentare,aerospazio
elettronicaegrandiopere
cresconogliinvestimenti
nellaCampaniachetira
Traleprime10aziendeitalianeperleperfomance
suimercati,quattrosonocampaneefatturano
il17percentodell’interoMezzogiorno.Dal2010
sononate184impreseadaltovaloreinnovativo
LECIFRE
12mln
FONDODIGARANZIA
LaCampaniasiè
aggiudicata12milioni
dieurodifondiMisea
favoredelleaziende
chescelgono
l’innovazione
24%
EXPORTAEROSPAZIO
Laquotadiexport
dellaCampania
nell’aerospazialenel
2013èal24percento
laRepubblica IIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
DimmsControlspainvestefondi
eimpegnoinricercaesviluppo.Si
tratta di una societĂ  di servizi in-
gegneristici sulle grandi opere,
100 dipendenti, innovativa nel
settore della geofisica e nel cam-
po“oilandgas”.
«L’innovazione non conosce
crisieconomica—spiegaAlberto
Baban, presidente Piccola indu-
stria Confindustria al Forum del-
lo scorso ottobre a CittĂ  della
Scienza—direi,anzi,cheèlame-
dicinapercombatterlaÂť.Uninvi-
to raccolto soprattutto dalle pic-
coleaziende.Unrecentesondag-
gio di Confindustria ha rivelato
che il 54,2 per cento delle impre-
seitalianeinvesteininnovazione
piĂš del 5 per cento del fatturato.
Un entusiasmo che in Campania
nonsembraarrivareaglistessili-
velli. «L’innovazione riguarda
tutti — dice Baban — da Napoli
deve partire un cambiamento di
attitudine che non deve riguar-
daresoltantogliimprenditorima
anche i nostri principali interlo-
cutorieleistituzioniÂť.
Gli ultimi dati relativi al moni-
toraggio in relazione all’innova-
zionesifermanoal2012.Secondo
l’Istat, nel triennio 2010-2012 il
35,5percentodelleimpreseèsta-
to impegnato in attivitĂ  di inno-
vazionediprodottoodiprocesso,
piĂš2puntipercentualirispettoal
triennio precedente. Nel 2012 le
imprese italiane hanno investito
complessivamente24miliardidi
eurodelfatturatointalsenso.La
spesa sostenuta per l’innovazio-
ne è stata in media di 6.300 euro
peraddetto.IvaloripiĂšelevatisi
sono registrati nell’industria
(8.300euro),inparticolarenelle
grandiimprese(9.700euro).
Investire in ricerca e sviluppo
conviene. La quota di fatturato
cheleimpreseinnovatriciinsen-
so stretto attribuiscono alla ven-
ditadiprodottinuovi(perilmer-
catoosoloperl’impresa)èparial
16,3percento,dicuicircalametĂ 
(7,6 per cento) è associata alla
venditadiprodottiintrodottiper
la prima volta sul mercato. L’in-
dustria è il settore che registra il
maggiorimpattodelleinnovazio-
ni di prodotto sulle performance
economiche.Il17,3percentodel
fatturato2012delleimpreseède-
rivato dalla vendita di prodotti
nuovi,mentreneiservizilaquota
scendeal15,4percentoesiatte-
staal10,9percentonellecostru-
zioni.
Laricercaelosvilupporappre-
sentanoquasilametĂ dellaspesa
complessivadelleimprese(conil
39,4 per cento relativo alle atti-
vitĂ  interne alle aziende), men-
tre gli investimenti in macchina-
ri e altre tecnologie materiali co-
prono il 36,6 per cento. La parte
restante della spesa affrontata
dalle aziende, pari al 6,6 per cen-
to, è composta da investimenti
immaterialicomeildesign.
DalcasertanoalRegnounito
premiataindustriadiimballaggi
PREMIO speciale all’azienda casertana Lamina-
zioneSottile.L’impresavincel’ottavaedizione
di“Industrialinvestmentaward”,unriconosci-
mento assegnato dal governo britannico alle
impreseitalianechescelgonoilRegnounitoper
sviluppare la strategia di business internazio-
nale.
LaminazioneSottiledellafamigliaMoschini
è stata premiata per la realizzazione a Telford,
nelloShropshire,diunostabilimentoperlapro-
duzione di imballaggi in alluminio destinati al-
l’industriaalimentare.L’aziendahasedeaSan
MarcoEvangelista,nellazonaperifericavicina
aCaserta,colpitadaunafortedeindustrializza-
zione. La societĂ  invece va a gonfie vele. Ha un
bilancioconsolidato2012di242milionidieuro
e 515 dipendenti. Forte la presenza anche sul
mercatoestero,daAustralia,Asia,CentroAme-
ricadovesiesportalametĂ dellaproduzione.
(tiz.co.)
IL RICONOSCIMENTO
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
STABILIMENTODAPRIMATO
L’internodell’aziendaLaminazioneSottile
cheproduceimballaggiinalluminio
Sopra,l’amministratoreLucaMoschini
Nel2012leimprese
italianehannoinvestito
24miliardidifatturato
ininnovazione
laRepubblicaIV LUNEDÌ23FEBBRAIO2015
L’intervista
PRESIDENTE
AmbrogioPrezioso
presidente
dell’Unionedegli
industrialidella
provinciadiNapoli
RICERCAEIMPRESA
Dueimmaginidi
stabilimenti
industrialicontecnici
addettiamacchinari
F
ARMACEUTICA, trasporto, elet-
tronica, aeronautica. Ecco le
aziende napoletane che inve-
stonodipiùnell’innovazione,
secondo Ambrogio Prezioso, presi-
dente dell’Unione industriali di Na-
poli:ÂŤManellapraticainnovasoprat-
tuttochispendebeneeinvesteincer-
velliecompetenzeÂť.
Quantoincidel’innovazionesulfat-
turatodiun’impresa?
«L’innovazionehaunpesofondamen-
tale per la competitivitĂ . Se parliamo di
incidenzadellaspesa,unostudiodiotto-
bre ha evidenziato che la maggior parte
dellePmiitaliane“pioniere”investefrail
6el’8percentodelfatturato».
QualiaziendeinnovanodipiĂš?
ÂŤIn generale le medie imprese, inve-
stonosiainterminidiprodottochedipro-
cesso. Le piccole imprese hanno scarsa
propensioneallacollaborazioneconaltre
aziendeedentidiricerca.Gliostacoli:una
mentalitĂ conservatriceedifficoltĂ diac-
cesso al credito, ma la situazione sta mi-
gliorandoÂť.
LeaziendetecnologichesonopiĂšat-
tente all’innovazione, rispetto alle
altre?
ÂŤPer loro natura certamente non pos-
sonoprescinderedall’innovareinmanie-
racontinuaprocessiproduttivi,organiz-
zazionedellecompetenzeemodellidibu-
siness.Tuttaviaoperareinunsettoread
altatecnologianonimplicachel’azienda
siaautomaticamenteinnovativa.Peres-
sere davvero tale, l’impresa deve avere
una mentalitĂ  aperta al confronto e alla
collaborazioneconaltripartner,anchea
livello internazionale. Solo cosÏ si può fa-
reverainnovazioneÂť.
Quali sono i settori industriali che
investono maggiormente nell’in-
novazione?
ÂŤIlfarmaceutico,imezziditrasportoe
l’elettronica»
Può innovare solo chi ha possibilità
economiche?
Per innovare è necessario investire,
mailsistemabancariopuòessered’aiuto
supportandochihavalidiprogrammiÂť.
In che misura e in quali settori in
particolare le imprese napoletane
innovano?
ÂŤMolteimpresefannoricerca,manon
sempre questi progetti sono figli di logi-
che industriali. Le iniziative sono nume-
rose, molte sono dedicate alle start up,
mapurtroppospessosonoframmentate
elerealtĂ cheriesconoademergeresono
poche.FraisettoricheinnovanodipiĂša
Napolicisonol’Ict,l’aeronauticaelamec-
catronica. Ottimi risultati possono arri-
vareanchedall’integrazionefraturismo
ebeniculturaliÂť.
Esistonoincentiviperleimpresein
talsenso?
ÂŤCi sono agevolazioni nazionali e re-
gionali.Riteniamoopportunoconcentra-
re le risorse su pochi e qualificati asset e
poi valutare i ritorni degli investimenti
effettuati. Come Unione industriali pun-
tiamo al rilancio dell’industria manifat-
turiera, proprio attraverso l’innovazio-
ne.Stiamolavorandoanumerosiproget-
ticonCnr,universitĂ ,incubatoriÂť.
Cosaconsigliaagliimprenditorian-
cora dubbiosi sull’utilità di investi-
renell’innovazione?
«Che non c’è tempo da perdere. L’in-
novazioneèl’unicaarmapercompetere
suimercatiÂť.
(tiziana cozzi)
Prezioso:“Vince
chiinvesteincervelli
eincompetenze”
“Afrenarelaspesa
sull’innovazionementalità
conservatricieladifficoltĂ 
diaccessoalcredito”
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
ECONOMIA&INNOVAZIONE
ALI(Aerospace Laboratory
for Innovative Components)
è una consolidata società con-
sortile che raggruppa 18 tra PMI
e GI tra le piĂš interessanti del
settore dell’aerospazio campano
e nazionale. La societĂ  nasce
con l’ambizioso scopo, ora più
concreto che mai, di realizzare,
con il contributo di ASI (Agenzia
Spaziale Italiana) ed ESA (Agen-
zia Spaziale Europea), IRENE;
una piattaforma spaziale mo-
dulare per il rientro at-
mosferico. La capsu-
la napoletana si
caratterizza per
il meccani-
smo di
apertura
(umbrel-
la like)
e il ma-
teriale
utiliz-
z a t o
per la
prote-
z i o n e
termica
(off the
shelf). Lo
scudo dispiega-
bile ad ombrello è
realizzato con mate-
riali ceramici innovativi
giĂ  testati con successo nel
Plasma Wind Tunnel del CIRA
(Centro Italiano Ricerche Aero-
spaziali). “Le ridotte dimensioni
della capsula, la possibilitĂ  di
recupero e la sua struttura mo-
dulare la rendono adattabile a
diverse possibilità di utilizzo –
spiega Giovanni Squame, presi-
dente di Ali – consentendo espe-
rimenti scientifici con rientro da
orbita Leo ed il recupero di cam-
pioni/carichi utili dalla Iss (Sta-
zione Spaziale Internazionale).”
Il programma si avvale della col-
laborazione del CIRA e del DII
(Dipartimento di Ingegneria In-
dustriale dell’Università di Napoli
Federico II). Di recente è stato
sottoscritto con le societĂ  Astro
Industry, E.I.S., Euro.Soft, Foxbit,
Lead Tech, S.R.S. Engineering
Design, TecnoSystem Develop-
ments, il primo contratto di rete
d’impresa del settore spaziale:
“PRIME: PRogramma Innovativo
per lo sviluppo di Moduli spaziali
per Esperimenti tecnologici e scien-
tifici”. I progetti sviluppati nella
rete riguardano, lo sviluppo della
piattaforma IRENE, il progetto
DRONESCANNER, un evoluto
sistema di monitoraggio del-
l’ambiente e del patrimonio cul-
turale e archeologico che utilizza
la tecnologia innovativa di on
board data fusion sat/drone.
Sempre nel campo della pre-
venzione si sta sviluppando un’ul-
teriore progetto, denominato
“DELTA”, che ha l’obiettivo
di realizzare una piat-
taforma integrata
per il monito-
raggio, con-
trollo e pri-
mo inter-
vento di
calami-
tĂ  na-
turali.
“ I l
p r o -
getto
DELTA
– preci-
sa Squa-
me – na-
sce in rispo-
sta all’esigenza
di operatori isti-
tuzionali e privati
che, in aggiunta alla re-
sponsabilitĂ  di monitoraggio
e controllo di siti potenzialmente
a rischio, hanno anche il compito
di gestire, in tempo reale, situa-
zioni di allerta e pronto inter-
vento”. ALI è impegnata in diversi
altri progetti di ricerca come
socio del DAC (Distretto Aero-
spaziale della Campania).
Powerflex: l’Azienda Campana che
offre soluzioni globali nel settore della
vibroacustica in ambito difesa e sismica
P
owerflex produce
antivibranti a cavo
metallico, nel cui
settore oggi è uno dei
leader europei, per per-
centuale di mercato as-
sorbita e numero di
pezzi prodotti, e pro-
getta, realizza e quali-
fica contenitori logisti-
ci per trasporti specia-
li, costruiti in lega leg-
gera, composito e poli-
mero,
È fornitore riconosciu-
to e qualificato in am-
bito Finmeccanica, per
le attivitĂ  di ingegneria
quali: progettazione
meccanica 3D, model-
lazione agli elementi
finiti, analisi struttura-
li in regime statico e
dinamico, lineare e
non lineare, analisi ter-
miche e fluidodinami-
che.
Dal 2013 opera su tre
stabilimenti e dal 2015
si è dotata di un labo-
ratorio interno per ef-
fettuare test e qualifi-
che ambientali (mecca-
niche, climatiche ed
elettromagnetiche).
Powerflex ha fatto del-
l’innovazione e della
ricerca sui prodotti il
zona sismica.
Powerflex ha parteci-
pato alla fornitura del
sistema di sospensione
per l'isolamento dei
Bronzi di Riace a Reg-
gio Calabria ed ha for-
nito il sistema di tra-
sporto, dai Musei Vati-
cani di Roma al Louvre
di Parigi, per la statua
di Augusto da Prima
Porta, considerata una
delle piĂš importanti at-
tualmente presenti in
Italia.
“Nel corso degli anni si
affermeranno sempre
di piĂš le aziende in gra-
do di poter affiancare i
grandi gruppi indu-
striali offrendo loro as-
sistenza globale, dalla
fase di analisi prelimi-
nare di un progetto, fi-
no alla prototipazione,
qualifica e industrializ-
zazione dei prodotti. Le
attivitĂ  strategiche ed
a maggior valore ag-
giunto devono essere
gestite all’interno del-
l’azienda, e gli aspetti
di qualitĂ  sostanziale e
formale devono esser-
ne gli elementi distin-
tivi”, conclude Di Lo-
renzo.
Informazione pubblicitaria a cura della A. Manzoni & C
proprio punto di forza e
per questo sviluppa al-
l’interno tutte le attivi-
tĂ  strategiche, impie-
gando le proprie spe-
cializzazioni nei settori
specifici, quali: vibroa-
custica, sismica, mec-
canica, documentazio-
ne, qualifiche.
“Oltre alle nostre linee
di business tradiziona-
li, riteniamo che il fu-
turo di Powerflex è nel-
le potenzialitĂ  del no-
stro laboratorio interno
e nell’interesse sempre
crescente del mercato,
verso la protezione di
impianti tecnologici in
strutture strategiche e
di opere di interesse
storico, culturale ed ar-
chitettonico, poste in
zone sismiche”, dichia-
ra il ceo Piero Di Loren-
zo..
A titolo di esempio, è
l’attività di qualifica di
tipo analitico e speri-
mentale che Powerflex
ha svolto per la valida-
zione alla normativa
antisismica di impianti
tecnologici da istallarsi
in una centrale nuclea-
re in costruzione in Eu-
ropa e posizionata inRiccardo De Lucia e Piero Di Lorenzo CEO dell'azienda Powerflex
laRepubblicaVI LUNEDÌ23FEBBRAIO2015
Laricerca
stretti ad alta tecnologia, mec-
canismi di aggregazione che
rendonostabileilcollegamento
trailmondodellaricercaequel-
lo della produzione; o poten-
ziando i distretti giĂ  esistenti e
sostenendo i laboratori pubbli-
co-privati,nuoviogiĂ rodatiche
fossero.
Primo,immediatoimpattosul-
l’economia locale, l’occupazione
di 3000 addetti, tutti con qualifi-
chetecnicoscientifichedielevato
livello.NellametĂ deicasisitratta
di nuovi occupati ed alla fine del
processo,quandoiDistrettiadal-
ta tecnologia saranno a regime, i
posti di lavoro stabili saranno, se-
condoglistudidifattibilitĂ passa-
tialvagliodelgoverno,circa2000.
Tra soldi pubblici (innanzitutto
europei)eprivati,l’investimento
complessivohasuperatoi550mi-
lioni di euro. Con il coinvolgimen-
to di oltre 500 imprese, 400 delle
quali sono medie o piccole. Le de-
cine di progetti presentati ed ap-
provatidalministeroperlaRicer-
ca scientifica prevedono una par-
te di ricerca industriale ed una di
sviluppo sperimentale, unite ad
attivitĂ  di formazione. ÂŤLa Cam-
paniaèlaprimatraleRegionidel-
la convergenza sia per risorse fi-
nanziarie destinate dal Miur sia
pernumerodiprogettiapprovati
— afferma il vicepresidente della
Regione Campania con delega
per la Ricerca e l’Innovazione,
Guido Trombetti — I distretti
campani lavorano per incremen-
tare la competitivitĂ  nei settori
strategici di sviluppo orientando
la ricerca verso prodotti e proces-
si innovativi e promuovendo la
cultura dell’innovazione. L’obiet-
tivo è attrarre intorno alle eccel-
lenze scientifiche nuovi investi-
mentiealcontempofavorirelana-
scita di start-up innovativeÂť. Ed
ecco,allora,iseidistretticostitui-
BIANCADEFAZIO
P
ASSA per l’innovazione
lo sviluppo economico,
e dunque produttivo,
della Regione Campa-
nia. Innovazione che non può
procedere se non a braccetto
con la ricerca. E se questa viag-
giaingranparteinlaboratorie
strutture estranei al mondo in-
dustriale, diventa indispensa-
bile il collegamento tra il mon-
do della ricerca e quello della
produzione.Unobiettivochela
Regione Campania ha perse-
guito tenendo a battesimo i Di-
InCampaniasonoseileareeadaltatecnologia
Dei3mila addetti2milasarannostabilizzati
Investiti550milioni,500leaziendecoinvolte
Lasfidadeidistretti
Quandol’università
rendecompetitive
lepiccoleimprese
VICEPRESIDENTE
CENTRIDIRICERCA
Stressèildistrettoper
l’ediliziaecosostenibile
Sopra,simulazionivirtuali
LEECCELLENZE
GuidoTrombetti,
exrettoree
vicepresidentedella
RegioneCampaniacon
delegaperlaRicercae
l’Innovazione
ECONOMIA&INNOVAZIONE
Il CIRA - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali è un centro di eccellenza nelle discipline
aeronautiche e spaziali a cui il Governo italiano ha afdato il compito di realizzare e gestire il
PRORA, il Programma Nazionale per la Ricerca Aerospaziale, con l’obiettivo di dotare le imprese
italiane di infrastrutture di ricerca e di competenze altamente qualicate in un settore strategico
come quello aerospaziale.
Il CIRA ha iniziato la sua attività poco più di trenta anni fa. Oggi, in un’area di 160 ettari, dispo-
ne di grandi impianti di prova, come il Plasma Wind Tunnel, l’Icing Wind Tunnel e l’impianto di
Crash, che vengono utilizzati da enti e industrie di tutto mondo, e di laboratori all’avanguardia
nell’ambito di Strutture e Materiali, Sistemi di volo, Qualifica spaziale e Propulsione.
Il vero motore del Centro è però rappresentato dalle risorse umane, dai tanti ricercatori e tecnici
che, in questi anni, hanno raggiunto capacità e competenze scientiche tali da rendere il CIRA
un centro riconosciuto e apprezzato a livello internazionale.
L’attività del CIRA riguarda tutti i fronti più avanzati della ricerca aerospaziale, dallo studio di
velivoli in grado di muoversi in modo autonomo e a velocitĂ  superiori rispetto ai normali aerei di
linea, alla messa a punto di nuovi sistemi per ridurre l’impatto ambientale dei velivoli, aumentare
la sicurezza del volo e rendere piÚ efciente la sorveglianza da terra, no allo sviluppo di tecno-
logie abilitanti per i futuri sistemi di trasporto spaziale.
Per raggiungere questi obiettivi, il CIRA collabora con i maggiori enti e industrie del settore a
livello mondiale e partecipa ai principali programmi di ricerca europei e internazionali.
Il CIRA ha recentemente aperto anche a collaborazioni stabili col sistema delle imprese, che
stanno portando ad ospitare, all’interno delle strutture del Centro, gruppi di ricercatori di aziende
operanti nei settori aeronautico e spaziale, ma anche di aziende appartenenti ad altri settori e
interessate ad apprendere e trasferire al loro interno le tecnologie di derivazione aerospaziale.
Via Maiorise - 81043 Capua (CE) www.cira.it - info@cira.it
laRepubblica VIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
ti per operare in aree strategiche
di investimento, saldando le
realtĂ  accademiche, quelle dei
centri di ricerca specializzati e le
aziende:Dac,ilDistrettoaerospa-
ziale cui partecipano importanti
realtĂ  industriali come Alenia,
Boi, Dema, Magnaghi, Piaggio,
Telespazio, Atitech, una nutrita
pattuglia di piccole e medie im-
prese—Foxbit,Geven,Calef,solo
per citarne alcune — l’università
FedericoII,laSun,laParthenope,
l’università del Sannio ed ancora
Cnr, Enea, Cira, Inaf, Accademia
aeronautica, Corista. Stress, per
l’ediliziaecosostenibile,distretto
che coinvolge, tra gli altri, spa co-
meRetiseMatarrese,StragoeGe-
traPower,MedsolareRetis,oltre
alleuniversitĂ edaicentridiricer-
ca Amra, Atp, Cueim. Alta tecno-
logia anche nell’ambito dei Beni
culturali,conDatabenc,chehaco-
me obiettivi strategici la tutela e
la valorizzazione del patrimonio
culturaledellaCampania.
Sono91leimpreseoperantinei
settori farmaceutico, agroali-
mentare, della cosmesi e dei di-
spositivi biomedicali che parteci-
pano, con Federico II, Sun e Ti-
gem, al Distretto per le biotecno-
logie Campania Bioscience.
SmartPowerSystemèforsequel-
locheaggregailmaggiornumero
di imprese, tra realtĂ  industriali
grandiepiccoleemedieimprese,
oltreauniversitĂ ecentridiricer-
ca (come Enea e Ingv), tese ad
operarenell’ambitodelleenergie
rinnovabili. E poi Dattilo, il di-
strettochesioccupaditrasportidi
superficie e logistica. Imast, infi-
ne;undistrettocheesistevagiĂ e
cherealizzaattivitĂ diricercaper
lo studio e la realizzazione di ma-
teriali innovativi nel settore dei
compositi e dei materiali polime-
rici.
tata” e dei sistemi immersivi. «Affin-
chĂŠ le cittĂ  del futuro diventino sem-
pre più sostenibili — spiega il presi-
dente di Stress Ennio Rubino — inte-
grazione tecnologica e innovazione
rappresentano parole chiave per il
mondodellecostruzioniÂť.
Dalla cultura alle tecniche di volo:
ecco lo “Step Far” del distretto aero-
spazialechestamettendoapuntove-
livoli green a basso peso. Aerei sem-
pre piĂš leggeri, per esigenze am-
bientali (minori emissioni) e per il
contenimento dei costi di gestione
(minoriconsumi).Eperrealizzarlisi
stanno sviluppando architetture
strutturaliconl’impiegodimateriali
etecnologieinnovative,comequelle
cheriguardanolaforaturaeiltaglio,
mediantelaser,dileghedialluminio
(anchequesteinnovative),ol’usodi
robot antropomorfi per alcune lavo-
razioni.
ÂŤIl distretto coinvolge tutte le ani-
medellafilieraaerospazialeregiona-
le—spiegaLuigiCarrino,presidente
del distretto e del Cira — ci sono 140
tra grandi, medie e piccole imprese,
8 sono le maggiori (tra cui Alenia
Aermacchi,Mbda,Magnaghi,Atite-
ch,Dema,Telespazio);11centridiri-
cerca.Nerisultanounastimolazione
costanteereciprocatraimpreseeri-
cercaeopportunitĂ dibusinessÂť.
(b. d. f.)
Wifi,smartphoneetablet
latecnologiaentraneimusei
P
ROGETTARE soluzioni indu-
strialicompetitiveeproporle
sul mercato è la sfida finale
dei distretti ad alta tecnolo-
gia.Decinediprogetticiascuno.Aco-
minciare dalle alte tecnologie appli-
cateaibeniculturalieambientali.Da-
tabenc ha giĂ  reso fruibili alcuni dei
prodottiprogettati,comequellochia-
mato Ops, acronimo di “Opere par-
lanti shows”: grazie a particolari sen-
sori, tramite wifi e bluetooth, con
smartphone e tablet, le opere d’arte
fornisconoinformazionisusestessee
comunicano con il visitatore. Un si-
stema mai sperimentato prima, un
modoinnovativodifruireimusei,non
piĂšluoghistatici,maspaziintelligen-
ti.Enonèsoloquestioneditecnologie
innovative:ÂŤIldistrettoperibenicul-
turali — afferma il presidente di Da-
tabenc Angelo Chianese — vuole su-
perare il limite di molte iniziative na-
te negli ultimi anni, alle quali è man-
cato un sistema di valorizzazioneÂť. E
guardaaibeniculturaliancheStress,
il distretto per le costruzioni, che a
esempio, con il progetto “Provaci”,
conduce nel passato dei luoghi, nella
Cerreto medievale, per cominciare.
La ricostruzione virtuale del sito ar-
cheologico di Cerreto vecchia non è
una semplice riproduzione digitale
maunpercorsodifruizioneevisualiz-
zazione, grazie alle tecnologie della
realtà virtuale, della realtà “aumen-
Beniculturali
DRONE
ACerreto
vecchiaèstata
realizzatauna
ricostruzione
digitaledel
sito
archeologico
Š RIPRODUZIONE RISERVATA Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Centro Diagnostico e Polispecialistico
Igea Sant'Antimo
tecnologie all’avanguardia e prestazioni sanitarie d’eccellenza
C
onvenzionato con il
Servzio Sanitario
Nazionale, il Centro
Diagnostico e
Polispecialistico Igea
Sant'Antimo è un punto
di riferimento per la salu-
te sul territorio parteno-
peo sin dal 1997, anno
d’inizio della sua attività.
“Curare bene per vivere
meglio”: questa la filoso-
fia di base che da sempre
indica la rotta verso l’ec-
cellenza delle prestazio-
ni. Nel solco della qualitĂ ,
forgiata nelle naturali e
continue istanze di
miglioramento, il Centro
Igea ha attuato nel tempo
un costante aggiorna-
mento dell’apparato tec-
nologico ed un continuo
perfezionamento delle
tecniche di diagnostica
della medicina moderna
per la prevenzione, la dia-
gnosi e la cura di ogni
patologia. Oltre alla pre-
venzione medica con
check up avanzatissimi e
alla procedure diagnosti-
che altamente specializ-
zate, la struttura offre un
servizio fortemente qua-
lificato anche per quanto
riguarda i trattamenti,
mettendo cosĂŹ al centro
della sua attivitĂ  il benes-
sere dei suoi pazienti.
L’intera équipe opera poi
nella massima sicurezza
assistenziale, dedicando-
si ad aggiornamenti pro-
fessionali costanti.
Il Centro Igea è dotato di
attrezzature digitali della
diagnostica per immagini
(radiologia e mammogra-
fia digitale, cone-beam,
moc-dexa, ecografia 4D,
Tac multislices a 640 stra-
ti, risonanza magnetica
1.5 tesla, Dentalscan ) e
della medicina nucleare
(Pet-TC), di un laboratorio
all’avanguardia in grado
di effettuare analisi di
chimica clinica, radioim-
munologiche, immuno-
enzimatiche, batteriolo-
giche e di genetica medi-
ca. Si occupa, inoltre, di
riabilitazione e fisiokine-
siterapia, ma è anche un
centro antidiabete, di
cardiologia e visite spe-
cialistiche.
“Dalle prenotazioni degli
esami radiologici, ecogra-
fici, cardiologici e delle
visite specialistiche, alla
refertazione dei risultati,
all'amministrazione,
tutte le attivitĂ  del nostro
Centro sono gestite da un
elaborato sistema infor-
matico - spiega l'ammini-
stratore dott. Antimo
Cesaro –. Poniamo grande
attenzione all'innovazio-
ne tecnologica, tanto che
nel giro di soli cinque
anni le strumentazioni
acquisite diventano per
noi obsolete. Investire
costantemente in nuove
tecnologie vuol dire
garantire al paziente un
risultato sicuro e di alta
qualità.”
“Indicate in campo car-
diaco e coronarico, le due
Tac Multislices a 640 stra-
ti permettono l’esecuzio-
ne di esami in breve
tempo con una bassa
dose di esposizione alle
radiazione ionizzanti,
offrendo immagini ad
altissima risoluzione -
spiega la dott,ssa Maria
Eleonora Alabiso, respon-
sabile del reparto di
radiologia -. Con questa
TAC si possono anche
effettuare esami di colon-
scopia virtuale per la dia-
gnosi precoce delle
malattie del colon, in par-
ticolare quelle tumorali.
Abbiamo inoltre tre riso-
nanze magnetiche da 1.5
tesla, come la nuovissima
Al Centro Igea
Sant'Antimo si esegue
ogni tipo di esame con il
minimo tempo di attesa,
in un ambiente sereno e
confortevole.
“La nostra struttura ha
installato, per la prima
volta in Italia, una Pet-Tac
d’avanguardia a bassissi-
ma dose di radiazioni, in
grado di eseguire una dia-
gnosi delle demenze e
va, valutare i benefici di
un intervento chirurgico
per pazienti affetti da
malattie coronariche o
disfunzioni ventricolari -
dichiara la dott.ssa
Pasqualina Sannino,
responsabile del reparto
di medicina nucleare -.
Associando i vantaggi
della Pet a quelli di una
Tac con la tecnologia Tof,
la Pet-Tac consente, infat-
creare un ambiente con-
fortevole anche per chi
soffre di claustrofobia,
sfruttando i principi della
musicoterapia e della cro-
moterapia.”
dell’Alzheimer, ma anche
una diagnosi precoce dei
tumori, valutarne la dif-
fusione, l’efficacia di una
terapia oncologica, moni-
torare l'eventuale recidi-
ti, di realizzare immagini
precise del metabolismo
degli organi e dei tessuti
del corpo umano, stu-
diando il comportamento
di alcune molecole.”
Ingenia 1,5 T con un'aper-
tura di ampio diametro
(la piĂš larga sul mercato),
luci regolabili e flussi
d’aria all’interno dell’am-
pio tunnel studiati per
A. MANZONI & C. SPA.
TOSHIBA APLIO
RM AMBIENT LIGHTING
laRepubblica IXLUNEDÌ23FEBBRAIO2015
Lenuoveimprese
IL RICONOSCIMENTO
Ricercacontroiltumore
premiatedueaziende
perprogettiinnovativi
SI CHIAMA TechHub,èun
progettochepremiaidee
imprenditorialiinnovative,
promossodaCameradi
commercio,universitĂ 
FedericoIIeBancodi
Napoli.Perlaprima
edizione50milaeurosono
andatiaiprogettidellestart
upEpicCeInKidiasunuove
molecoleantitumoralieun
enzimasinteticoperlo
sviluppodidiagnosiprecoci.
Vogliadistartup
unappperscoprire
arteemonumenti
incittĂ esitiUnesco
“Apptripper”pertuttiglismartphone
Anchenellamodaideavincente
conilbottonechesi“cucedasolo”
S
MARTPHONE, moda, elet-
tronica e beni di consu-
mo.Ilmondodellestart
upèilregnodeigiovani.
Quelli che studiano materie
scientificheesognanodidiven-
tarenuoviBillGatesequelliche
provano a sperimentarsi sul
campo. Secondo gli ultimi dati
Unioncamere a Napoli, come a
Trento,senecontano96.
Sono giovani i ragazzi di
“Apptripper”, una start up che
sviluppa applicazioni mobili
compatibilipertuttiisistemidi
smartphone. Sono Sebastiano
DevaeFabioFarinaadaversvi-
luppato un social network pen-
sato per chi viaggia nelle mag-
gioricittàd’arteeuropee.Siclic-
caunpercorsosultelefoninoesi
scopronoitinerari,musei,risto-
ranti e tutte le alternative pos-
sibiliperilturistafai-da-te.
Il punto di forza della societĂ 
èaversviluppatounapiattafor-
machedigitalizzapercorsituri-
sticinellecittàd’arteitaliana.Si
suggerisconoitinerarichecom-
prendono spazi urbani (piazze
e strade) ma anche riferimenti
precisi come fontane, monu-
menti,palazziegiardinistorici,
opere d’arte singole in spazi
pubblici o privati (anche colle-
zioni di arte contemporanea),
musei,fondazioni,chiese,com-
plessi monumentali, parchi ar-
cheologici,sitiUnesco.Sitratta
di una “social app” dedicata al
turismo culturale e artistico,
progettata per tablet,
smartphone,ipadeiphone.
”App Tripper” è anche la pri-
maimpresadelSudItaliaarien-
trare Adottup, un progetto di
Confindustrianazionale.Chiin-
vece ha adottato materialmen-
te la startup è City Sightseeing
Napolichesututtiisuoibuspub-
blicizzalanuovaapplicazione.
Non c’è solo chi si appresta a
fare impresa con i mezzi della
tecnologiaevincesulcampo.Le
innovazionisiregistranoanche
nel campo della moda, tra chi
ancora lavora con ago e cotone.
È il caso di Bluesquare, start-up
fondata per produrre e com-
mercializzare bottoni speciali,
capaci di “cucirsi da soli”. Un’i-
dea di Monica Gemelli, psicote-
rapeuta prestata al mondo del-
l’impresa, convertita in mana-
ger aziendale. Il progetto di
Bluesquare riguarda la realiz-
zazionediunbottonearicucitu-
rarapidagiĂ pronto,conilcoto-
nemontatoasolifiniestetici(e
quindi indistinguibile dagli al-
tri bottoni cuciti). E se i bottoni
“normali” dovessero cadere, la
societĂ  promette un servizio di
assistenza post-vendita ai pro-
pri clienti, con un intervento
“smart” cioè un bottone di cor-
tesiaimmediata(applicabilein
circa 10 secondi), di semplicis-
simaricucitura.
Il progetto al momento si sta
evolvendo, al punto che la so-
cietĂ  ha attualmente in corso 5
richieste di brevetto, con diver-
si gradi di avanzamento. Il so-
gno della Bluesquare (giĂ  sele-
zionata da Campania Innova-
zione per il creative Factory
2013)restal’adozionedaparte
diunagrandecasadimoda.Pro-
mettono bene i numerosi con-
tatti della società all’indomani
dellasuafondazionetreannifa,
soprattutto dopo la partecipa-
zione alla quinta edizione del
tecnologyBiz.
(tiz. co.)
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
APORTATADITELEFONO
Unaschermatadellaapp
sviluppatadaduecampani
perchiviaggianellemaggiori
cittĂ europee
Bluesquareèlasocietà
fondataperprodurree
commercializzare
bottonispeciali
ECONOMIA&INNOVAZIONE
LaTecnica Mininvasiva e la ModularitĂ 
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laRepubblicaX LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE
L’aerospazio
nellasuacategoria.Unvelivo-
lo che tra le diverse caratteri-
stiche ne ha una impagabile:
la sicurezza. La rottura di un
motore non comporta infatti
manovre di emergenza peri-
colose. Si tratta di aeroplani
modernichepossonosorvola-
re centri densamente abitati
esvolgereattivitĂ diaerotaxi.
Sono elicotteri a 4 posti con
due motori diesel, consuma-
no26litridigasolioall’ora.Ma
le campano. Oggi la societĂ 
cresce in maniera esponen-
ziale: 10 milioni di investi-
menti,28addetti,67percen-
to dei dipendenti laureato in
ingegneria, etĂ  media 40 an-
ni.
Frequenti i contatti con il
mercato internazionale, so-
prattuttoconl’Oriente.Risale
alloscorsoaprilel’avviodiuna
joint venture in Cina con
Changxing Aviation Equip-
ment Corporation. Un mese
faScalellahainauguratolapo-
sadellaprimapietrainCinaa
Jing de Zhen, nella provincia
dello Jiangxi. Qui sorgerĂ  a
breve lo stabilimento produt-
tivodellaJiangxiDelihelicop-
terindustrialco.ltd,l’azienda
figlia della joint-venture. È
stato un giorno molto impor-
tante per la nostra società —
spiega Dario Scalella — ab-
biamo iniziato il percorso che
c’è anche un altro modello al
quale lavorano da tempo gli
ingegneridelteamdiK4A.So-
no velivoli utilizzati da piloti
civili e militari per l’addestra-
mento e per ottenere il primo
brevetto di volo. Possono es-
sereutilizzatinelcontrollodel
territorio,nellaprevenzioneo
nellasegnalazionediincendi.
Natanel2005dall’intuizio-
nediuningegneremeccanico
VladimiroLidak,l’impresaha
perseguitodasubitol’innova-
zione, parola d’ordine che
mette in moto l’intera atti-
vitĂ . Tra i promotori, il con-
sorzio Chain (Campania heli-
copters and airplanes indu-
stry network), membro del
neonatodistrettoaerospazia-
U
N’AZIENDA che produ-
ceelicotterinelcuore
della periferia est di
Napoli. La K4A nasce
a Ponticelli, poco distante dai
palazzipopolarifatiscentiedal-
l’ex area industriale finita nel-
l’abbandono.
L’azienda è un centro di ec-
cellenzaperlasperimentazio-
ne e l’innovazione tecnologi-
ca.Balzataaglionoridellecro-
nacheperlavisitaufficialedel
premierMatteoRenziloscor-
so agosto, l’impresa di cui è
presidente Dario Scalella, è
uno dei migliori esempi d’in-
novazioneapplicataalmondo
dell’aeronautica leggera. Da
segnalare la produzione: un
elicottero bimotore, primo
L’aziendadiNapoliestèuncentrodieccellenza
unodeimiglioriesempid’innovazione
applicataalmondodell’aeronauticaleggera
PRESIDENTE
MatteoRenzi,presidente
delConsigliodeiministri
L’aziendadiNapoliestfu
visitataloscorsoagostodal
premier.LaK4Anascea
Ponticelli,presidenteè
DarioScalella
LAVISITA
LaK4Ametteleali
decolladaPonticelli
eatterrainCina
Loscorsoaprilelajoint
ventureconChangxing
AviationEquipment
Corporation
laRepubblica XILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
ci porterĂ  a coprire anche il
mercatoAsiaPacificapartire
dal2017,conunaproduzione
annuastimatadi150elicotte-
ri biposto. Il progetto, dopo la
presentazione,conquistal’at-
tenzione di potenziali
stakeholder internazionali. Il
nuovo impianto cinese è de-
stinatoallacostruzionedell’e-
licottero biposto bimotore.
Secondo l’accordo tra le due
societĂ , del valore economico
di 32 milioni di dollari, la pro-
duzione e la commercializza-
zione dell’elicottero in Cina e
nella regione Asia-Pacifico
spetterĂ  in esclusiva alla
Jiangxi Deli Helicopter Indu-
strialco.Ltd.Gliinvestimenti
in denaro saranno esclusiva-
menteincapoalpartnercine-
se, mentre K4A contribuirĂ 
conilprogetto.
(tiz. co.)
L’INTUIZIONE
LaK4Anascenel
2005dall’intuizione
diuningegnere
meccanico
VladimiroLidak
chehapuntato
sull’innovazione
IL
PUNTO
LASOCIETÀ
OggilasocietĂ 
cresceinmaniera
esponenziale:10
milionidi
investimenti,28
addetti,7su10
ingegneri
ILPRODOTTO
Èunelicottero
bimotore,numero
unoperla
sicurezza:4postie
duemotoridiesel,
consuma26litridi
gasolioall’ora
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
ziendadiPiaggioaeroindustries,integrandole
competenze acquisite dagli ingegneri di Piag-
gioconleesperienzematurateinFranciasuiva-
ri progetti di uno dei piĂš grandi costruttori al
mondodivelivoli,laAirbus.TraiprogettipiĂšin-
teressanti,larealizzazionediunanuovaalaper
un velivolo targato Piaggio. ÂŤLa novitĂ  del no-
strolavoro-sottolineaildirettoredelladivisio-
ne Aerospace Pietro Cerreta - è rappresentata
non solo dalla tipologia ma dal fatto che si al-
leggeriranno i pesi e miglioreranno le perfor-
mancediunvelivolocherappresentaun’eccel-
lenzadellaproduzioneitalianadelsettoreÂť.
Tra le attivitĂ  della Protom anche una sala
provamotori:aPonticelliinunospazioapposi-
tositestanoimotoridelmarchioDucatiedial-
tre eccellenze della realtĂ  automobilistica ita-
liana e internazionale. Infine, i giovani inge-
gneri della societĂ , lavorano anche alle prese
conlarealtĂ virtuale.Ricostruisconoambienti
attraverso dei sensori e li applicano ad am-
bientistoricicomelavilladeiPapiri,riprodotta
perfettamente in ambiente tridimensionale.
Lericostruzioni“sensoriali”vengonoapplicate
ancheallariabilitazione.
(tiz.co.)
Ilvelivolodalpesoalleggerito
allastudiodellaProtomGroup
C
ENTOVENTI tecnici e ingegneri nel
quartier generale del Centro dire-
zionale progettano modelli per il
settore ferroviario, l’aerospazio e
l’automotive. Si chiama Protom Group, è
un’azienda nata nel 1993 che con la speri-
mentazione, la tecnologia e l’innovazione
hafattocrescereilfatturatoda2milionidi
euroagli11milionidel2014.
SocietĂ  di servizi avanzati ad elevato conte-
nutotecnologico,laProtomGroupsviluppaat-
tivitĂ diricercaefornisceprogettialserviziodei
propriclienti.Lasocietàhaacquisitoilramod’a-
Ilprogetto
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Centoventitratecnicieingegneri:
ilfatturatodell’aziendadel
Centrodirezionaleècresciuto
dal1993da2a11milioni
LABORATORI
Unlaboratorio
dellaProtom
Group,
specializzata
nella
progettazionedi
modelliperil
settore
ferroviarioe
aerospaziale
L
a stampa tridimensionale è
una tecnologia rivoluzionaria
che sta progressivamente af-
fermandosi in moltissimi campi
dalla produzione di mobili a quella
di gioielli.
Si tratta di un sistema totalmente
nuovo che permette la produzione
di forme tridimensionali anche
molto complesse utilizzando i ma-
teriali più svariati, senza l’utilizzo di
utensili fisici.
Questo rivoluzionario sistema pro-
duttivo sta ora affermandosi anche
in campo medico in generale ed
ortopedico in particolare.
La cosiddetta tecnologia delle pol-
veri permette infatti la produzione
di protesi articolari ortopediche,
per esempio d’anca o di ginocchio,
direttamente dalle polveri di Tita-
nio, che è un materiale estrema-
mente biocompatibile, considerato
ideale per favorire l’integrazione
dell’osso sopite con l’impianto ar-
tificiale, permettendo quindi di rag-
giungere un buon
risultato funzionale
a lungo termine.
Questa tecnica di
stampa tridimen-
sionale applicata ai
materiali metallici
biocompatibili con-
sente la realizza-
zione di protesi con superfici tridi-
mensionali estremamente rugose
a porositĂ  interconnessa mono-
blocco altrimenti impossibili da
realizzare partendo direttamente
dal modello computerizzato del-
l’impianto.
L’estrema rugosità delle superfici
cosĂŹ ottenute permette alla
protesi di raggiungere una
stabilitĂ  immediata ottimale
all’interno dell’osso ospite,
mentre la sua particolare
struttura tridimensionale altri-
menti impossibile da realizzare
con il tempo porta ad una com-
pleta integrazione
ed alla stabilizza-
zione definitiva della
protesi . Il fatto che
la superficie sia
monoblocco, cioè
costruita in solo
pezzo, altra ca-
ratteristica altri-
menti impossibile da raggiungere,
fornisce agli impianti prodotti con
la tecnologia delle polveri un grado
di sicurezza molto alto.
La tecnologia della stampa tridi-
mensionale è ideale per produrre
in maniera relativamente semplice
veloce e molto precisa impianti
progettati su misura per pazienti
affetti da particolari patologie quali
tumori od infezioni le cui articola-
zioni devono essere completa-
mente ricostruite.
La ricerca Italiana si trova al-
l’avanguardia assoluta in questo
settore. Negli ultimi anni alcune
aziende del nostro Paese sono
state capaci non solo di espan-
dere l’utilizzo della tecno-
logia delle polveri a vari
distretti del corpo
umano, ma anche di al-
largarne l’impiego dalla
produzione di protesi su
misura a quella di impianti
prodotti in serie in modo
portare beneficio al nu-
mero piĂš grande possi-
bile di pazienti.
La Tecnologia di stampa in 3D entra in ortopedia:
Le Protesi articolari sono ora prodotte direttamente
dalle polveri metalliche.
DAM srl rivenditore esclusivo in campania,
basilicata e calabria
e-mail : infodamsrl@gmail.com
ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XIIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
L’aerospazio
Atitechguardaaest
perlamanutenzione
degliaereisipunta
suricercaesviluppo
L’aziendadiLettieriènatanel1989
comespinoffdell’aerolineaAti
TraiclientiAlitaliaeAirBerlin
I
NNOVAZIONE applicata alla
manutenzione degli aero-
mobili.L’Atitech,natanel
1989 e localizzata all’ae-
roportodiCapodichino,sioccu-
pa della manutenzione della
flotta Alitalia. Azienda al passo
conitempi,nell’ultimoperiodo
ha investito in ricerca e svilup-
poperoffrireservizisemprepiĂš
moderni e specializzati ai pro-
priclienti.
ÂŤSono importanti gli investi-
menti in innovazione per poter
competere con player interna-
zionali — afferma Gianni Let-
tieri, amministratore delegato
dellasocietà—lasfidadavince-
re è sull’innovazione, non solo
sui macchinari ma anche nei
processi, nei servizi e nella co-
municazione. Abbiamo scelto
diinnovarea360gradipercom-
petere con colossi del calibro di
Lufthansa technic, Air France
industrieÂť.
Sono7lebaiedimanutenzio-
ne, di cui una dedicata alla ver-
niciatura aeromobili. In cinque
annisonostatiinvestitifondiin
attrezzature,materialieforma-
zionedelpersonale.
La società è nata dallo spin
off della direzione tecnica del-
l’aerolinea Ati (Aero trasporti
italiani) fondata con una spic-
cata vocazione per lo sviluppo
dei trasporti e dell’economia
del Mezzogiorno.
Nel novembre 2009, l’azien-
daèpassatasottolagestionedi
Gianni Lettieri, ex presidente
dell’UnioneindustrialidiNapo-
li e presidente del fondo Meri-
die, societĂ  di private equity
quotata a Piazza Affari che de-
tieneil75percentodelcapitale
dell’impresadiCapodichino.
Lettieri ha acquisito cosĂŹ il
controllo di Atitech, scongiu-
rando la chiusura di un impor-
tante sito produttivo e con esso
laperditadioltre700postidila-
voro. Oltre a Meridie gli altri
azionisti sono Alitalia con il 15
per cento e Finmeccanica con il
10percento.
Atitech, sin dalla sua fonda-
zione, ha in carico la manuten-
zione di tutta la flotta Alitalia,
ma negli ultimi anni ha dato
maggiore impulso alla manu-
tenzione per le flotte di altri
clienti. L’azienda attualmente
cura la manutenzione anche di
Mistral Air (societĂ  delle poste
italiane), Air Italy, Meridiana,
Air Arabia, Air Berlin. Impossi-
bile non ripercorrere le diffi-
coltĂ  vissute da Atitech assie-
meadAlitalia.OggilasocietĂ vi-
ve una fase di rinascita, nono-
stante tutte le difficoltĂ  che il
settore comporta e la crisi eco-
nomicainatto.ÂŤAmschefaceva
manutenzione e revisione dei
motori di Alitalia, è in fase di
concordato preventivo — spie-
ga Lettieri — Atitech, con 550
dipendenti, va bene e guada-
gna:haunbilancioinutile,una
cassa positiva e non ha debiti.
Perme,dopo30annidiattivitĂ 
nel tessile, è stata una grande
soddisfazione. Grazie anche al
grande lavoro fatto dalle mae-
stranze. Abbiamo tra l’altro le
certificazioni per lavorare sui
Boeing 737 e 767, sui Canadair
esugliEmbraer.AdessoAtitech
faildoppiodellavorodiprimaÂť.
Sono attualmente in corso
trattativeperchiuderecontrat-
ticoncompagnieiranianeerus-
se e negoziati con i governi di
Russia e Albania per insediare
nuovi siti produttivi che con-
sentiranno di sviluppare ulte-
rioriattivitĂ dimanutenzione.
(tiz. co.)
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
“
L’INNOVAZIONE
All’Atitechsonostati
realizzatiinvestimenti
sumacchinarieprocessi
LasocietĂ napoletana
halecertificazioni
perlavorare
suiBoeing737e767,
suiCanadair
esugliEmbraer
LEATTESTAZIONI
Lostabilimentodi
Capodichinoha550
dipendenti,unbilancio
inutileenessundebito
laRepubblica XVLUNEDÌ23FEBBRAIO2015
Irifiuti
ANTONIODIANA
L’amministratore
delegatodi
Erreplastfu
premiatonel2010
dalLegambiente
comeambientalista
dell’anno
GLIIMPIANTI
Iltrattamento
dellebottiglie.
Sopra,balledi
scagliedipet
prontealriciclo
ILMANAGER
L
A TECNOLOGIA applicata al rici-
clo. Erreplast è un’azienda
che in una terra ferita dai ri-
fiuti fa del rispetto dell’am-
biente il suo imperativo. È qui, a Gri-
cignanodiAversa,neldistrettoindu-
striale dove ogni mese chiude un’a-
zienda in piĂš, si recuperano le botti-
gliediplasticainpetprovenientidal-
la raccolta differenziata e si
producono dal rifiuto scaglie di polie-
tilene. In pratica dagli scarti nasce
una nuova materia prima utilizzata
perottenerepile,filati,cordame.Non
solo. Dal materiale di risulta prove-
niente dalla lavorazione, si possono
produrreanchevaschette,blistereal-
triimballaggi.Traiprodotticheesco-
nodallafabbricaaversanacisonoan-
che elementi di componentistica e
perfinobottiglienuovedizecca.
Suinastridell’impiantodell’azienda
fondata da Antonio Diana (ammini-
stratoredelegato,premiatodaLegam-
biente nel 2010 come ambientalista
dell’anno) finisce il 65 per cento della
plastica da riciclo della Campania. Dal-
la fabbrica escono ogni anno 36 mila
tonnellate di plastica ÂŤredivivaÂť. Erre-
plastèinseritanelsistemaintegratodi
recupero degli imballaggi in plastica
provenienti dalla raccolta differenzia-
taefapartedelconsorzionazionaleCo-
repla,strutturadiriferimentonaziona-
leperlafornituradellamateriaprima.
È l’impianto il vero elemento di alta
innovazione che garantisce la produ-
zionedimaterialidiqualitĂ .Ilprocesso
consistenellaselezioneerilavorazione
dei contenitori in plastica per liquidi.
Erreplast ha realizzato, in linea con
l’impianto di riciclo, un modernissimo
impiantodiselezioneautomaticadeiri-
fiutidiimballaggiprovenientidallarac-
coltadifferenziata.Sitrattadiunsiste-
maimpiantisticointegratodiselezione
ericiclo,uniconell’Italiameridionale.
Nonsolotecnologia.L’impresainve-
ste nell’innovazione applicata all’am-
biente e dĂ  lavoro. Erreplast ha un fat-
turatodi24milionidieuro,con100di-
pendentidiretticheseparanoericicla-
no la plastica proveniente dalla raccol-
tadifferenziata,piĂšunindottodi50la-
voratori e un nuovo impianto partito
pochi anni fa. La nuova struttura, af-
fiancataaquelladelriciclodellaplasti-
ca,sioccupainvecedirecuperarecarta,
cartoneevetro.Nell’impiantotradizio-
nale, si scelgono bottiglie in pet, invo-
lucri,contenitoridiyogurt,poilavatiin
vasche di acqua bollente e triturati in
scaglie.Questoèilmodoperfarlerina-
scere.Infabbricaarrivanoognianno36
mila tonnellate di plastica provenienti
dalladifferenziata.Nel2011sonostate
riciclatepiĂšdi18milatonnellatedibot-
tigliepet,dicui12miladallaCampania.
Ipezziriciclatipossonocostaredai450
ai550euroatonnellate.
Un esempio di buona pratica am-
bientale da esportare anche fuori re-
gione. In un recente convegno del Co-
nai,ilconsorziohapresocomeesempio
propriolaErreplastperdimostrarel’e-
sistenzaancheinCampaniadiunsiste-
maintegratodiselezioneericiclodegli
imballaggiinplastica.Unsistemainli-
nea con i nuovi modelli industriali ri-
chiestiperlavalorizzazionedeirifiutidi
imballaggi, volti a garantire alta effi-
cienza dei processi, economicitĂ , trac-
ciabilità dei flussi e rispetto dell’am-
biente.
(tiz. co.)
Bottiglie,ilriciclo
chenontiaspetti
lasfidadiErreplast
LostabilimentodiGricignano
d’AversaèleadernelSudper
ilriciclaggiodeicontenitoriin
peteilrecuperodellaplastica
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
ECONOMIA&INNOVAZIONE
80134 Napoli – Piazza Carità N° 32 Palazzo INA Assicurazzioni – Piano Terra
Tel. +39 081 7606111 – Fax: +39 081 5519302 - www.cmnnapoli.it - e-mail : info@cmnnapoli.it
La PET/TC è uno degli esami piÚ innovativi nel campo
della diagnostica per immagine e risulta lo strumento
con la migliore precisione e accuratezza diagnostica in
tante patologie, soprattutto oncologiche , per l’identi-
ficazione di malattie anche in fasi precoci o per valu-
tare gli effetti del trattamento a cui il paziente si è
sottoposto . Presso il nostro Centro è possibile effet-
tuare in un’unica seduta anche la PET-TC CON con TC
diagnostica mediante somministrazione di M.D.C. I
vantaggi che ne derivano consistono nella riduzione
dei tempi di attesa e nella riduzione della dosimetria
per i pazienti , migliorando sensibilitĂ , specificitĂ  ed
accuratezza diagnostica Tali esami vengono effettuati
in collaborazione con i medici radiologi che forniscono
il proprio referto della TC con M.D.C. congiuntamente
al referto PET.
Convenzionato SSN Presso il nostro centro puoi effettuare
ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XVIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
L’agroalimentare
VIGNETI
IvitignidiAglianico
aSanMango
sulCalore
dell’azienda
“AnticoCastello”
cheproduce
TaurasiDocg
ILPROGETTO
L’imprenditore
Francesco
Romanoha
progettatola
reteantigrandine
LANOVITÀ
U
NA reteantigrandineperproteg-
gere i preziosi vigneti nel cuore
dell’Irpinia.Ènataqui,sullealtu-
rediSanMangosulCalore,a450metri
sul livello del mare, una delle innova-
zioni destinata a combattere l’incubo
deiviticultori:lagrandinedifineagosto
che rischia di distruggere la produzio-
ne.SpiegaFrancescoRomanoche,con
la sorella Chiara, gestisce la societĂ 
agricola “Antico Castello”, azienda di
famiglia nella quale, lui ingegnere lei
economista,hannointrodottotecnolo-
giaeinnovazione:ÂŤLanostrauvaAglia-
nico è molto delicata — spiega France-
scoRomano—einquindiciannidiatti-
vità il nostro vigneto per ben 13 anni è
statocolpitodallagrandine.Misonopo-
sto il problema di come evitare di dan-
neggiare le uve proprio a ridosso della
vendemmia. Prima ho progettato co-
meingegnereepoihorealizzatounaco-
pertura che si installa filare per filare,
unaretechesiapreagliinizidiaprilee
proteggelepiantepertuttalamatura-
zione. Non è in commercio, e sono riu-
scitoaimpiantarlasui2ettaridivigne-
toquiaSanMango,sfruttandoicontri-
buti dell’Unione europea nell’ambito
di un progetto di ammodernamento
aziendale che ho presentato». L’inter-
vento, esteso su 20 mila metri quadra-
ti, è costato 15 mila euro. Un’invenzio-
ne tutta irpina che presto sarĂ  brevet-
tata e che ha giĂ  dato buoni risultati.
ÂŤHo elaborato il progetto puntando a
treobiettivi—spiegaRomano—ridur-
realminimogliinterventidimanuten-
zione,proteggereigrappolienonalte-
rarelecondizionimicroclimaticheÂť.La
sceltadell’azienda“AnticoCastello”ha
puntatosuunaparticolarereteconma-
gliedi3millimetriper7,chelasciapas-
sare le gocce d’acqua, ma blocca la
grandine, una sciagura per un’uva de-
licatacomeAglianico,chevienesubito
attaccata dalla “muffa grigia”, con au-
mentodell’aciditàvolatilenelvinoeun
abbassamento della qualità dell’uvag-
gioutilizzatoperlaproduzionedelTau-
rasi Docg. La produzione 2014 ha di-
mostrato la validitĂ  degli impianti.
Spiega Romano: ÂŤHo potuto verificare
che non c’è stata nessuna alterazione
delle condizioni climatiche quali tem-
peratura e umidità dell’uva e della ve-
getazione. Siamo riusciti a fare lo scor-
so anno una vendemmia eccellente,
conuninvestimentochesièrivelatode-
cisivoÂť.IvignetidiAnticoCastelloaSan
MangosulCaloredanno140quintalidi
uva, dai quali si ricavano 4500 litri di
Taurasi, che finiscono in 6000 botti-
glie,conunfatturatopotenzialeperl’a-
ziendadi60milaeuroall’anno.Ilcosto
per impiantare la rete antigrandine è
statodi15milaeuro,l’impiantoèstato
costruito per durare 10 anni: con una
spesadi1500euroall’anno—hacalco-
lato l’ingegnere Romano — si pone ri-
paroaundannoeconomicopotenziale
provocatodallegrandinateparia12mi-
laeuro.Maleinnovazionenell’azienda
irpina non si fermano alla viticoltura.
Lasecondafilieraaziendaleèilficoros-
sodiSanMango,unodeiprodottiamar-
chioregionaleregistrato.Perprodurre
confetture i due giovani imprenditori
irpinihannoinstallatounmacchinario
che cuoce sottovuoto la frutta ferman-
dosi a una temperatura di 65 gradi, il
checonsentedinonstressareilprodot-
toediconservarealmegliolequalitĂ or-
ganolettiche.
(antonio ferrara)
Irpiniainnovativa
unareteantigrandine
perproteggereivitigni
L’azienda“AnticoCastello”ha
progettatoeinstallatoun
sistemacheriparaigrappoli
daidannidellegrandinate
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laRepubblicaXVIII LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE
L’agroalimentare
in pratiche antiche nuove tecniche,
monitorarelaproduzioni,introdurre
nuove modalitĂ  di promozione e di
commercializzazione, puntando su
comunicazione, packaging e e-com-
merce:èquestalaricettadeigiovani
managerchestannotrasformandoil
settore dell’agroalimentare in Cam-
pania.
Se la produzione del vino e quella
dell’olio extravergine conta ormai
sulle denominazioni di origine con-
trollataesuquellediorigineprotetta,
altriprodottisivannoaffermandosul
mercato recuperando antiche prati-
che contadine e innestando le filiere
coninnovazioniesperimentazionidi
qualitĂ .
RinoCorboha26anni,consuopa-
presentacaratteristichetecnichein-
novative sia per il controllo automa-
ticodelletemperaturesiaperlafase
di affinamento in acciaio e in barri-
que. Prodotto di eccellenza è lo spu-
mante100percentobiologicodauva
Falanghina (il bianco) e Aglianico
(rosato), imbottigliato utilizzando
zuccheri prodotti in zona. La sua è
dreLinohapuntatotuttosulbiologi-
co, affermandosi in Germania, Polo-
nia, Austria e Inghilterra. La sua
azienda Fontana Reale si trova in
contrada San Giovanni a Caprara, a
Benevento, 12 ettari di vitigno, 50
mila bottiglie all’anno, le uve Aglia-
nico, Falanghina e Greco vengono
raccolteevinificatenellacantinache
ANTONIOFERRARA
I
L RITORNO alle origini come
sceltaperun’innovazionein-
telligente.SemprepiĂšazien-
de campane del settore
agroalimentare riscoprono anti-
che tecniche di produzione e le in-
nervano con moderne soluzioni,
creando filiere produttive e per-
corsi aziendali destinati a compe-
tere sul mercato nazionale, e non
solo.Unasceltacheègiàstatapre-
miata nell’estate 2014 dal mini-
stero per le politiche agricole e fo-
restali che ha portato quattro im-
prese campane a New York, alla
Summer Fancy Food Show, una
delle piĂš importanti del mercato
nordamericano per l’agroalimen-
tare.
Quattro realtĂ  guidate da giovani
imprenditori, tra le venti aziende
agricole innovative meridionali di
imprenditori under 35. Due aziende
si trovano in provincia di Salerno,
una in Irpinia e l’altra a Benevento.
Investiresullafilieracorta,innestare
Viaggiotraleaziendecampanechehannoinvestitointecnologia
Inaumentoigiovaniimprenditoricheinnovanoanticheproduzioni
Dalmieleall’olio,dallecastagneallospumante:vinceilbiologico
Travinoveganoeliquoreallefragole
nuovetecnicheperprodottiesclusivi
RITORNOALLATERRA
Unalveareeun
uliveto:mieleeolio
sonoprodottidi
eccellenzacampani
LEECCELLENZE
QUALITÀ
Lacantina
Fontanareale
diBenevento.
Asinistra,
EnricoFotidi
Mellistrale
fragoline
Traleaziendechehanno
rappresentatol’Italiaal
SummerFancyFooddi
NewYork4sonocampane
laRepubblica XIXLUNEDÌ23FEBBRAIO2015
un’azienda biologica, vincitrice di
premi come il «Douja d’Or» di Asti e
l’Oscar green della Campania. Inno-
vazione per Rino Corbo oggi vuol di-
re vino vegano. La sua sarĂ  la prima
cantinanelmeridioneadetichettare
“animalfree”,sostituendonelciclodi
affinamento del vino sostanze ani-
malicomecaseinaecolladipescecon
elementi vegetali. Le bottiglie biolo-
gicheeveganecostanounpo’dipiù,
ma sono molto richieste in Germa-
nia.
Dal Sannio al Cilento. ÂŤOsservan-
doimieigenitoriallavoro—raccon-
ta Enrico Foti dell’azienda Mellis di
Postiglione — ho pensato di creare
un prodotto di qualitĂ , rendendo
multifunzionale l’impresa di fami-
gliadedicandosiessenzialmentealla
produzione e raccolta di fragoline di
bosco di prima scelta da utilizzare
perilnostroliquoreeall’apicoltura».
FotiharegistratoilmarchioÂŤMellisÂť,
ha lavorato molto sul packaging, ha
puntato tutto sul liquore ÂŤFragoli-
noÂť,conunaproduzioneartigianale,
3500 bottiglie all’anno, che, a diffe-
renza di quella industriale, utilizza
frutta biologica, 110 grammi di fra-
gole in ogni bottiglia. Sempre guar-
danoallatradizione,Fotiharipresoa
utilizzare la tecnica del sovescio con
ilfavino,perarricchirediazotoilter-
reno.
A Roccadaspide, nel salernitano,
GianniGuerra,40anni,harilanciato
la lavorazione delle castagne Rocca-
daspide Igp e investito sui fagioli di
Controne presidio Slow Food. E per
poter controllare tutta la filiera pro-
duttiva ha installato nel suo labora-
toriounmulinoconmacinainpietra,
realizzato in Austria, che gli consen-
tediottenerefarinadiceci,difagioli
e di castagne certificate senza gluti-
ne.«Grazieallalottabiologica—spie-
ga Guerra — contiamo tra qualche
anno di recuperare pienamente la
produzione di castagne. La scelta di
innovazione che abbiamo compiuto
èquelladiessereinsintoniacoitem-
pidellanatura.OltreaifagiolidiCon-
trone produciamo i ceci neri e i fichi
secchi, e confezioniamo crema di ca-
stagne, mosto, castagne al rum. Ho
investitomoltosull’immaginedell’a-
zienda,conunnuovologoeconfezio-
nidiqualitĂ .Grandeattenzionemet-
tiamo nel promuovere le nostre spe-
cialitĂ infiereesalonigastronomiciÂť.
Ancheiprodottidelsottoboscocome
origanoeasparagispontaneivengo-
no raccolti e confezionati, un modo
permetteresulmercatoessenzearo-
matichechecresconotralealturein-
contaminatedelparcodelCilento.
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
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Ilsegretodeilegumi
dallosfusoalcartone
VENDEREfagioliececinonpiĂšsfu-
si, ma in confezioni di cartone.
Fuquestal’intuizionecheilfon-
datore della Select, Romualdo
Alibertiebbenel1957:l’utilizzo
perlaprimavoltainassolutodi
un astuccio in
cartoncino per
confezionare i
legumi e i ce-
reali che da
quel momento
da prodotti
“sfusi ed indif-
ferenziati” si
trasformaro-
no in prodotti
con un mar-
chio riconosci-
bile “Select”.
L’attività di
azienda alimentare per la sele-
zioneeilconfezionamentodile-
gumiecerealisecchièancorail
cuore dello stabilimento Agria
di San Giuseppe Vesuviano,
una delle principali azienda di
trasformazione e impacchetta-
mentodilegumiinItalia.
L’AZIENDA LEADER
PastadiGragnano
orasenzaglutine
BEN 23formatidipastaartigiana-
lediGragnanosenzaglutine.Do-
po tre anni di studi e ricerche nel
settore,laÂŤFabbricadellaPastadi
Gragnano è diventato il primo
pastificiocertificatoIgp(identifi-
cazionegeogra-
fica protetta) a
produrre spa-
ghetti e rigato-
ni per celiaci.
Antonino Moc-
cia è il pastaio
che ha saputo
unire i segreti
dellatradizione
di famiglia con
l’innovazione
p r o d u t t i v a ,
ÂŤimpastando
con maestria e
pazienzalemigliorifarinedimais
e riso con l’acqua della secolare
sorgenteImbutodeimontiLatta-
ri,dallaqualesiamoancoraoggii
soliadattingereÂť.LaFabbricadel-
laPastadiGragnanohaottenuto
le importanti certificazioni food
comelaIfselacertificazioneBrc.
IL PRIMATO
Nelsalernitanol’aziendaDeaTerra
puntaarilanciarelaproduzionedella
castagnaIgpdiRoccadaspideea
valorizzareifagiolidiControne
ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XXILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
Ilcalzaturiero
MADEINNAPLES
Lecalzature
campanesonoin
venditainnegozi
dialtamoda
I
LCALZATURIEROinCampaniaèun
compartodicuisiparlapoco,ma
chefanumeriimportanti.L’An-
ci, l’Associazione nazionale cal-
zaturificiitaliani,hacensitointuttala
regione432aziende(il7,4%deltota-
lenazionale)chefannodellaCampa-
niaunadellesetteregionicalzaturie-
reitaliane.TralaprovinciadiCaserta
e quella di Napoli operano oggi circa
150 aziende di cui almeno trenta cal-
zaturifici di alta qualitĂ , con organici
di tremila persone circa. È qui che le
grandi griffe del lusso trovano capa-
citĂ produttivealpassoconleloroesi-
genze. Tra Casavatore, Casandrino,
Melito, Casoria vengono realizzate
calzature di fascia alta e medio alta
chevengonopoigriffatedamarchico-
me Ferragamo, Dior, Gucci, Prada,
Fendi,MaxMara.Ildistrettocalzatu-
rierocampanogarantiscemanifattu-
ra di pregio e quel made in Italy che
piace nel mondo. La crisi e la concor-
renza delle produzioni cinesi a basso
costohannoinvecepenalizzatoeinal-
cuni casi letteralmente spazzato via
le piccole aziende con produzioni di
bassaqualitĂ ,nonpiĂšcompetitivesui
mercatiesteri.QualitĂ etradizioneri-
pagano.
Ne sa qualcosa Paolo Scafora che
con la sua azienda è tra i marchi d’ec-
cellenza in Campania, custode di una
maestria artigianale che va affievo-
lendosi altrove. Circa il 90 per cento
della produzione è destinato all’ex-
port. Nell’ultimo triennio, ai mercati
giĂ  consolidati di Russia, Paesi ex so-
vietici, Europa continentale, BeNe-
Lux e Svizzera in primis, Canada e
Giappone, si sono aggiunte le nuove
frontiere di Messico, Emirati Arabi,
TurchiaeCoreadelSud.LaCinanonè
lontanacomeobiettivo,mentrenegli
USAl’aziendadiCasandrinoèvincen-
teconilservizio“sumisura”chevede
unrapporto“onetoone”conilcliente.
Le calzature Paolo Scafora sono rea-
lizzate totalmente a mano, con mate-
rialidiprimissimaqualità–daicamo-
sci e vitelli francesi ai pellami esotici,
quali l’alligatore americano, lo struz-
zo ed il pitone - secondo metodi anti-
chi, sopravvissuti ad automatizzazio-
ne e globalizzazione. Macchinari e at-
trezzatureindustrialisonobanditi.
Per raggiungere un’elevata pro-
duttivitĂ efarfronteallerichiesteche
arrivano da tutto il mondo, l’organiz-
zazioneèdivisain“isole”.Gruppidiar-
tigiani specializzati lavorano separa-
tamente alle differenti fasi, riprodu-
cendo l’artigianalità in serie. Dal ta-
glio delle pelli al finissaggio, occorro-
no almeno trenta giorni. Le fasi di la-
vorazione sono numerose e la
colorazionedellepelli,anch’essarigo-
rosamentefattaamano,richiedelun-
ghi tempi naturali di asciugatura. Le
lavorazioni piĂš in voga restano le tra-
dizionali Goodyear e Norvegese, che
primeggiano accanto alla Tirolese, la
Bologna Flessibile e la Tubolare; ma
l’azienda investe in innovazione e ri-
cerca costante nelle linee e nei pro-
cessi di lavorazione: risale al 2013 la
nuova lavorazione: “Extrema”, una
Goodyear rivisitata, estremamente
flessibile, dove la tradizionale cucitu-
ra a mano Goodyear, si accompagna
ad un fondo piĂš morbido che ingloba
un cuscinetto capace di farsi “memo-
ria”dell’andaturadiciascuncliente.
(donatella bernabò silorata)
Lescarpefatteamano
checamminano
daMoscaaNewYork
Tradizioneeinnovazione
neiprodottidifasciaaltae
medioconfezionatinel
distrettocampano
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Direttore responsabile
Ezio Mauro
Capo della redazione di Napoli
Giustino Fabrizio
a cura di Giantomaso De Matteis
grafica Cinzia Pellegrini
Gruppo Editoriale l’Espresso Spa
Divisione Stampa Nazionale,
via C.Colombo 98 - 00147 Roma
Tipografia: Rotocolor Spa via C.Colombo
90 - 00147 Roma
Stampa: Rotocolor SpA - via Nazario
Sauro 15 - Paderno Dugnano (MI)
Reg. Tribunale di Roma n° 16064
del 13/10/1975
PubblicitĂ : A. Manzoni & C. S.p.A.-
via Nervesa 21 - Milano Tel. 02/574941
Album
ALTAQUALITÀ
Unartigianomentre
cuceamanouna
scarpa:neldistretto
calzaturierocampano
operano432aziende
laRepubblicaXXII ECONOMIA&INNOVAZIONE
L’abbigliamento
stero. I numeri dei due colossi
della moda campana parlano
chiaro, il comparto è vivo e
competitivo.Eancheleaziende
piĂšpiccoletengonobanco.Cina
eStatiUnitisonogliorizzontia
cuisiguardaperil2015.Ilmar-
chio di Ciro Paone, nato ad Ar-
zanonel1968,contaadoggi48
monomarca nel mondo ed en-
tro l’anno l’obiettivo è prose-
guire lo sviluppo retail di Kiton
con aperture nella Greather
China a Macao e Chengdu, Zu-
rigo, Houston e San Francisco.
Ma è l’innovazione a premiare,
anche in un settore come il sar-
torialechefadellatradizionela
propria forza. Nella ricerca nel
campodeitessuti,Kitonnonha
confronti: è loro il progetto del
2012 “Pura Vicuna”, primato
mondiale nella lavorazione del
vello d’oro, da cui nasce l’abito
inVicuna97+3,realizzatoperil
97% nel pregiato tessuto e per
larestantepercentualeinseta,
eilprimotessutoperabitoinpu-
ra vicuna pettinata, solo venti
abitiintuttoilmondo,numera-
ti e con cimossa parlante ed at-
testantel’effettivaunicità.
Per la prossima estate è
pronta l’esclusiva Gabardine
14 micron in una ampia palet-
te di colori, ed anche nel setto-
re della maglieria l’innovazio-
ne è da primato con il pullover
in cachemire e seta piĂš legge-
roalmondorealizzatosuinuo-
vitelaida42gauge.L’azienda
di Arzano, societĂ  per azioni
con 750 dipendenti e tre siti
produttivi (oltre alla sede nel-
la provincia di Napoli ci sono
quellediParmaeFidenza),ha
fatto dell’innovazione conti-
nua la propria filosofia senza
piegarsiallelogicheseriali:an-
cora oggi nei laboratori molti
passaggisonoaffidatiallema-
nidisapientiartigianieallatu-
tela di questa maestria è dedi-
cataanchelaScuolad’AltaSar-
toria Kiton, nata nel 2001 e ri-
volta ai ragazzi di etĂ  compre-
sa tra i 16 e i 21 anni, proprio
per assicurare la continuitĂ  di
unatradizionesenzatempo.
Il marchio del bassotto, dal
canto suo, con oltre cinque-
cento dipendenti diretti e piĂš
di mille di indotto, investe sul-
l’Europadell’Estdovelascorsa
DONATELLABERNABÒSILORATA
M
ERCATI esterieinno-
vazione continua:
le imprese campa-
ne della moda vin-
centihannoindividuatolastra-
da e hanno chiuso il 2014 con
fatturati in crescita. Harmont
&Blainechiudeiprimiottome-
siconungirod’affaridi53,5mi-
lioni di euro, in crescita del 9%
rispettoal2013.Kitonarchivia
il 2014 con ricavi cresciuti del
6%peruntotaledi110milioni,
di cui l’85% è realizzato all’e-
L’innovazionepremiaHarmont&Blaine
elamaestriadell’altasartoriadiKiton
Fatturatiincrescitainunmercatocompetitivo
Gabardine14micron
evellod’orolavorato
lagrandesfida
dellegriffecampane
ILPATRON
DomenicoMenniti
fondatoreepoi
amministratoredelegato
diHarmont&Blaine
ILPERSONAGGIO
Quando la tecnologia e l’innovazione sono di casa...
UNICA – Sistema touch-screen con video allarme/verifica
UNICA NELLE SUE FUNZIONI
La centrale UNICA rappresenta la perfetta integrazione tra un sistema
di allarme ed un impianto video, consentendo di poter ricevere imma-
gini in seguito ad un tentativo di effrazione. La tecnologia V-Tech, af-
fiancata al sistema wireless interamente bidirezionale BiTech,permette
l’acquisizione di fotogrammi video attraverso dispositivi radio caratte-
rizzati da bassi consumi energetici e massime funzionalitĂ  operative.
È possibile scegliere, tra i rilevatori dotati di tecnologia V-Tech, sia
un sensore ad infrarossi che uno a doppia-tecnologia, entrambi wi-
reless BiTech, con sistema anti-accecamento (Anti-Mask) e video-
camera integrata munita di Led per la visione notturna.
Quando il sistema di allarme è inserito ed il sensore V-TECH rileva
una intrusione invia una serie di fotogrammi dell’evento alla centrale
UNICA attraverso un protocollo proprietario Sicep. La stessa è in
grado di gestire la memorizzazione dei files all’interno del suo storico
(consultabili ed esportabili) e di trasmetterli sia alla Centrale di Vigi-
lanza che sul cellulare dell’utente per una conferma visiva dell’al-
larme. In entrambi i casi è possibile richiamare il sistema ed
effettuare una verifica visiva dell’ambiente.
UNICA consente di offrire, grazie alle soluzioni tecnologiche adottate,
alte prestazioni professionali con la massima semplicitĂ  di installa-
zione e configurazione.
UNICA NEL SUO GENERE
UNICA rappresenta un sistema “unico ed esclusivo” nel suo genere
in quanto integra perfettamente molteplici funzionalitĂ  operative quali:
• centrale di allarme ibrida (filare e wireless bidirezionale
BiTech)
• tastiera touch-screen integrata 7” (disponibile anche versione
senza display)
• gestione di tastiere touch supplementari da 5.7”
• lettore di prossimità integrato RFID
• video controllo attivabile su allarme o richiesta con tecnologia
VTech
• programmazione di scenari per attività di domotica
• connettività multipla del sistema (digitale, Gsm/Gprs, Lan)
• gestione da Centrale Operativa MvsNET o utente (browser
web, cellulare, App)
nuovi dispositivi utilizzabili quali:
• Sensore infrarosso radio con antiaccecamento
• Sensore infrarosso radio con telecamera ed antiaccecamento
• Sensore doppia-tecnologia radio con antiaccecamento
• Sensore doppia-tecnologia radio con telecamera ed
antiaccecamento
UNICA E GESTIONE DA MVSNET
Il sistema MvsNET può creare una totale integrazione con la centrale
UNICA mediante le seguenti funzionalitĂ :
Ricevere i fotogrammi video relativi all’allarme
Eseguire una video verifica manuale oppure in automatico (con pri-
vacy ON il sistema non consente tale attivitĂ )
Gestione inserimenti/disinserimenti, verificare lo stato delle partizioni
ed attivare le uscite
Inviare messaggi dedicati al Cliente sfruttando il display grafico (esi-
ste una cartella dedicata per informare l’utente della presenza, o
meno, di messaggi provenienti dalla C.O.; gli stessi possono essere
di natura operativa, contabile, tecnica, commerciale/marketing, ecc.
ecc.. In sintesi è un canale diretto e dedicato tra la Centrale super-
visione/controllo ed il Cliente
UNICA rappresenta un rivoluzionario sistema di allarme basato su
una architettura “all-in-one” composto da una centrale antifurto compatta
(filare e radio) e da un tastiera integrata touch-screen a 7”. Il sistema wireless
completamente bidirezionale “BiTech” abbinato alla innovativa tecnologia video
“V-Tech” permettono di associare ad una intrusione immagini video provenienti
da appositi sensori muniti di mini-telecamera. I fotogrammi dell’evento
possono essere inviati alla Centrale di Vigilanza oppure al cellulare dell’utente,
permettendo di verificare prontamente la gravitĂ  della situazione
e autorizzare l’invio della pattuglia o delle forze dell’ordine.
IL NOTTURNO - VIGILANZA ARMATA - STRADA STATALE SANNITICA 87 - 80023 - CAIVANO (NA)
Tel: 081 8363398- 081 8318408- 081 8343076 | N° verde 800 37522 www.vigilanza-ilnotturno.com
laRepubblica XXIIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015
glio sicuro e sguardo puntato
su orizzonti lontani: a guidare
l’azienda, emblema dello stile
Napolinelmondo,èoggiLuca,
giovane figlio di Mariano, ter-
za generazione. La vitalitĂ  del
compartoinCampaniaètesti-
moniato anche da aziende piĂš
giovani come Orazio Luciano
La Vera Sartoria Napoletana
che negli ultimi tre anni ha vi-
stounacrescitadel15,20%del
fatturatoconunaquotasull’e-
steroparialnovantapercento:
giĂ  presente in Corea del Sud,
in Giappone e in Cina, l’azien-
daperil2015puntaafortifica-
reilmercatodelNordEuropae
negli Stati Uniti. L’internazio-
nalizzazioneèlastradacheac-
comuna il successo di tanti.
QualitĂ , design esclusivo, in-
novazionediprodottoedipro-
cessorimangonoipuntidifor-
za vincenti del settore moda -
tessile campano nel mondo,
comparto che conta circa die-
cimilaimprese,l’8%dellaquo-
tanazionale.
estatesonostateinauguratele
boutique di Baku in Azerbai-
gian, Bucarest e la terza posi-
zione su Mosca presso l’A-
triumMall,dopoleaperturein
KuznetskyMosteCrocusCity,
tra i mall piĂš lussuosi della ca-
pitalerussa.L’espansionever-
so i mercati internazionali nel
2015 si concentrerĂ  sui paesi
del Mediterraneo: Marocco e
Turchia dove entro la fine del-
l’annosiprevedonoaltrequat-
tro,cinqueboutique.Perfavo-
rireilpianodicrescitainterna-
zionale di Harmont&Blaine,
adottobre2014èstatosiglato
l’accordo con il fondo Italiano
di private equity Clessidra
SGR che entra nel capitale so-
cialedell’aziendaconunaquo-
tadel35%.
Se i colossi aggrediscono i
mercati internazionali, gli al-
tri marchi che fanno grande il
made in Campania avanzano
decisi e guadagnano posizioni
siainItaliacheall’estero.Mau-
rizio Marinella ha aperto a
Baku,cittĂ inforteespansione
ecapacitĂ dispesa,avamposto
della moda e cultura occiden-
tale in Oriente. Dopo Milano,
Tokyo, Lugano e Londra, è la
quinta boutique monomarca
nel mondo, senza contare lo
storicoatelierdiNapolicheha
festeggiatonel2014icent’an-
ni di storia. Rubinacci ha inau-
gurato qualche settimana fa
una nuova boutique a Milano,
inviadelGesĂš1,consolidando
marchioepresenzanellacapi-
taledellamodaitaliana.Lasto-
rica maison partenopea, fon-
data nel 1932 da Bebè Rubi-
nacci, prosegue la tradizione
sartoriale di famiglia con pi-
IL
PUNTO
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Moda
PUNTIDIFORZA
QualitĂ ,design,
innovazionedi
prodottoeprocesso:i
puntidiforzadel
settoremoda
Primato
ILPROGETTO
Ilprogetto“Pura
Vikuna”diKiton hail
primatomondiale
nellalavorazionedel
vellod’oro
Marchio
ILBASSOTTO
Harmont&Blaine,500
dipendenti,hachiuso
il2014con53,5
milionidieurodi
fatturato
DeMatteis,addiKiton
“Connoilavicuna
èdiventatacolorata”
S
ULLAlavorazionedellavicu-
na,lapreziosafibraanima-
lechederivadallecaprean-
dine,Kitonnonhaconfron-
ti.Comenascequestoprogetto?Lo
spiegal’adAntonioDeMatteis.
ÂŤAbbiamorivoluzionatoilconcetto
della vicuna sdoganandola dai colori
tradizionidicammelloeblu.Abbiamo
sviluppato una lavora-
zione che consente
un’ampia palette di co-
lori.Esiamostatiiprimi
a farlo. Acquistiamo il
filatoinAustralia,Nuo-
vaZelandaeinMongo-
lia. Realizziamo abiti
da 40/50 mila euro a
pezzoÂť.
Considerato il prez-
zo qual è il mercato
diriferimento?
Nello stabilimento di
Arzanorealizziamocirca
350pezzil’anno,moltisonosumisura.Il
mercatodiriferimentoèinpartel’Italia
einparteStatiUnitieNordEuropa.Lavi-
cunaèperunpubblicocoltoedevoluto.
E dopo la vicuna ci sono altri pro-
gettiincantiere?
ÂŤAlmomentostiamolavorandoal-
lanuovasedediMilano,l’exPalazzo
Ferrè acquistato nel 2013, che con-
tiamo di inaugurare a settembre,
sarĂ  show room e ristorante. Entro
l’anno apriremo altri cinque mono-
marca: due negli Usa, due in Cina e
unoinSvizzeraÂť.
L’INTERVISTA
Oltreaicolossialtri
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Campaniaavanzanoe
guadagnanopunti
ARZANO
Ilaboratori
dellaKiton
adArzano,48
monomarca
nelmondo
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Economia&Innovazione

  • 1. È UNA minierad’oro,ilverofuturopossibileper chioggisiaffacciasulmercatodelleimprese. Èlaviaobbligataperigiovani,abituatia smanettaresuicomputer,sognandocheil programminocreatonellequattromuradiuna camerapossadiventareun“nuovoFacebook”.È l’alternativapossibileperrispondereallacrisiper chioperasulcampoesoffreicolpidellarecessione. L’innovazionesembralaparolad’ordinemagica, capaceditraghettareleimpreseindifficoltĂ sulla spondadellasalvezzaeiniziarealdifficilemondo dell’industriaedelmercatodellaconcorrenzale piccolesocietĂ appenanate. Loripetonoall’infinitoimagnatedellafinanza,lova dicendoinstancabileancheilpremierMatteo Renzi,chedalforumdiDavoshadetto:ÂŤl’Italiasiail paesedell’innovazione,nonunmuseoÂť.Chi raccogliepiĂšspessol’invitonelcampo dell’innovazionesonoigiovani.Negliultimitreanni ilfenomenodellestartupèinfattiaumentatounpo’ ovunqueeanchelaCampanianonèdameno.Dal 2010nellaregionesononate184impreseadalto valoreinnovativo.LaCampaniasièaggiudicata12 milionistanziatidalministerodelloSviluppo economicofondodigaranzia(datiaggiornatia novembre2014).Èl’importomassimogarantito alleaziendechenelloscorsoannohannosceltola stradadell’innovazione.AssiemeallasensibilitĂ del governochesostieneleimpresepronteacrescerein nomedelprogressotecnologico,decollanoogni giornodipiĂšleindustriechescelgonodiinvestirein talsenso. C’èunMezzogiornochefunzionanelsettoredella produzioneedelmercato,grazieancheagliaiuti dedicatialleindustriealpassoconitempie nonostantelaforterecessionecheognigiornodipiĂš continuaafalciareimpreseeoccupazione.Èvero peròchelemiglioriperformancesiregistranoin Puglia.Quileimpresesonocresciutemediamenteil 10percentoinpiĂšrispettoallealtredelsudItaliain terminidifatturatoedioccupazione. SEGUEAPAGINAII TIZIANACOZZI ALBUM laRepubblica LUNEDÌ23FEBBRAIO2015 CONTATTI NAPOLI@REPUBBLICA.IT Knowhoweaziende boomdioccupati neiseidistretti adaltatecnologia DEFAZIOALLEPAGINEVIEVII LARICERCA DaPonticelli all’ImperoCeleste l’elicotterodellaK4A conquistalaCina ALLEPAGINEXEXI L’AEROSPAZIO Reteantigrandine epastaperceliaci cosĂŹlatradizione incontrailfuturo FERRARAALLEPAGINEXVII,XVIIIEXIX L’AGROALIMENTARE Nuovitessuti eanticamaestria legriffecampane vestonoilmondo BERNABÒSILORATAALLEPAGINEXXIIEXXIII L’ABBIGLIAMENTO Supplementogratuitoalnumeroodiernode“laRepubblica”.Spedizioneinabbonamentopostale.art.1-legge46/04del27febbraio2004-Roma L’impresa intelligente Progettiinnovativi 12milionidifondi vannoallaCampania Š RIPRODUZIONE RISERVATA
  • 2. laRepubblicaII LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE Ilpunto merciale. Le idee premiate dal mercato sono le piĂš diverse: c’è chi con- senteordinatividifruttaeverdu- raonlineerecapitagliordiniaca- sa attraverso un sistema infor- matico avanzato. C’è chi invece preferisce investire tutto nella produzionerigorosamentebiolo- gicaenellaconsegnaportaapor- ta,comesifacevaunavolta.Dipa- ri passo all’agroalimentare, avanza sempre di piĂš il mondo dellatecnologiaapplicataalleim- prese. A cominciare dal mondo dell’aeronautica,unadelleeccel- lenze industriali della regione, e anche uno tra i pochi settori in crescita, secondo l’ultimo rap- portodellaBancad’Italia.Inque- sto comparto la quota di export dellaCampaniaècresciutadal17 percentodel2007al24percento del 2013: lo dimostrano imprese come K4A, azienda che nemme- nounmesefahainauguratouna joint venture con la Cina e ha aperto uno stabilimento. Accan- to al mondo dei velivoli e alle tec- nologieapplicateagliaeromobili per viaggi piĂš sicuri e veloci, in provinciadiCasertaesisteanche unaSiliconValleydelmondodel- l’informatica. Si tratta di StMi- croelectronics, azienda italo- francese nata nel 1987, tra le maggiori societĂ  produttrici di componentielettroniche.AMar- cianise la fabbrica, fondata dalla famiglia de Feo e passata nel 1995 alla multinazionale, pro- gettasmartcard,cartedicredito e di debito con chip. Qui si pro- gettanoesiproduconolesimcard diultimagenerazione,quelleche consentono i pagamenti diretti attraverso il cellulare. Tecnolo- gie all’avanguardia sviluppate da un team di ingegneri napole- taniecasertani.Innovazioneèla parola d’ordine anche per la Pe- nelope spa, azienda napoletana con 10 dipendenti, accordi inter- nazionaliconCyscoSystemeHa- lal Italia per il supporto della cer- tificazionedeicibiconsentitiagli islamici. Penelope punta allo svi- luppo di una piattaforma previ- stadall’Unioneeuropea,utileper tracciare la filiera agroalimenta- re e con possibili applicazioni nel settore calzaturiero. Un sistema infallibile per smascherare le contraffazioni. Da Avellino la <SEGUEDALLAPRIMAPAGINA TIZIANACOZZI M A ANCHE la Campa- niaconquistaunre- cord. Quattro delle primedieciaziende inserite nella classifica italiana delle migliori performance sui mercati sono campane e fattu- rano quasi il 17 per cento del- l’intero Mezzogiorno. Al Sud si punta su settori come l’agroali- mentare, sia nella fase della produzione manifatturiera, sia in quella distributiva e com- Alimentare,aerospazio elettronicaegrandiopere cresconogliinvestimenti nellaCampaniachetira Traleprime10aziendeitalianeperleperfomance suimercati,quattrosonocampaneefatturano il17percentodell’interoMezzogiorno.Dal2010 sononate184impreseadaltovaloreinnovativo LECIFRE 12mln FONDODIGARANZIA LaCampaniasiè aggiudicata12milioni dieurodifondiMisea favoredelleaziende chescelgono l’innovazione 24% EXPORTAEROSPAZIO Laquotadiexport dellaCampania nell’aerospazialenel 2013èal24percento
  • 3. laRepubblica IIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 DimmsControlspainvestefondi eimpegnoinricercaesviluppo.Si tratta di una societĂ  di servizi in- gegneristici sulle grandi opere, 100 dipendenti, innovativa nel settore della geofisica e nel cam- po“oilandgas”. ÂŤL’innovazione non conosce crisieconomica—spiegaAlberto Baban, presidente Piccola indu- stria Confindustria al Forum del- lo scorso ottobre a CittĂ  della Scienza—direi,anzi,cheèlame- dicinapercombatterlaÂť.Uninvi- to raccolto soprattutto dalle pic- coleaziende.Unrecentesondag- gio di Confindustria ha rivelato che il 54,2 per cento delle impre- seitalianeinvesteininnovazione piĂš del 5 per cento del fatturato. Un entusiasmo che in Campania nonsembraarrivareaglistessili- velli. ÂŤL’innovazione riguarda tutti — dice Baban — da Napoli deve partire un cambiamento di attitudine che non deve riguar- daresoltantogliimprenditorima anche i nostri principali interlo- cutorieleistituzioniÂť. Gli ultimi dati relativi al moni- toraggio in relazione all’innova- zionesifermanoal2012.Secondo l’Istat, nel triennio 2010-2012 il 35,5percentodelleimpreseèsta- to impegnato in attivitĂ  di inno- vazionediprodottoodiprocesso, piĂš2puntipercentualirispettoal triennio precedente. Nel 2012 le imprese italiane hanno investito complessivamente24miliardidi eurodelfatturatointalsenso.La spesa sostenuta per l’innovazio- ne è stata in media di 6.300 euro peraddetto.IvaloripiĂšelevatisi sono registrati nell’industria (8.300euro),inparticolarenelle grandiimprese(9.700euro). Investire in ricerca e sviluppo conviene. La quota di fatturato cheleimpreseinnovatriciinsen- so stretto attribuiscono alla ven- ditadiprodottinuovi(perilmer- catoosoloperl’impresa)èparial 16,3percento,dicuicircalametĂ  (7,6 per cento) è associata alla venditadiprodottiintrodottiper la prima volta sul mercato. L’in- dustria è il settore che registra il maggiorimpattodelleinnovazio- ni di prodotto sulle performance economiche.Il17,3percentodel fatturato2012delleimpreseède- rivato dalla vendita di prodotti nuovi,mentreneiservizilaquota scendeal15,4percentoesiatte- staal10,9percentonellecostru- zioni. Laricercaelosvilupporappre- sentanoquasilametĂ dellaspesa complessivadelleimprese(conil 39,4 per cento relativo alle atti- vitĂ  interne alle aziende), men- tre gli investimenti in macchina- ri e altre tecnologie materiali co- prono il 36,6 per cento. La parte restante della spesa affrontata dalle aziende, pari al 6,6 per cen- to, è composta da investimenti immaterialicomeildesign. DalcasertanoalRegnounito premiataindustriadiimballaggi PREMIO speciale all’azienda casertana Lamina- zioneSottile.L’impresavincel’ottavaedizione di“Industrialinvestmentaward”,unriconosci- mento assegnato dal governo britannico alle impreseitalianechescelgonoilRegnounitoper sviluppare la strategia di business internazio- nale. LaminazioneSottiledellafamigliaMoschini è stata premiata per la realizzazione a Telford, nelloShropshire,diunostabilimentoperlapro- duzione di imballaggi in alluminio destinati al- l’industriaalimentare.L’aziendahasedeaSan MarcoEvangelista,nellazonaperifericavicina aCaserta,colpitadaunafortedeindustrializza- zione. La societĂ  invece va a gonfie vele. Ha un bilancioconsolidato2012di242milionidieuro e 515 dipendenti. Forte la presenza anche sul mercatoestero,daAustralia,Asia,CentroAme- ricadovesiesportalametĂ dellaproduzione. (tiz.co.) IL RICONOSCIMENTO Š RIPRODUZIONE RISERVATA STABILIMENTODAPRIMATO L’internodell’aziendaLaminazioneSottile cheproduceimballaggiinalluminio Sopra,l’amministratoreLucaMoschini Nel2012leimprese italianehannoinvestito 24miliardidifatturato ininnovazione
  • 4. laRepubblicaIV LUNEDÌ23FEBBRAIO2015 L’intervista PRESIDENTE AmbrogioPrezioso presidente dell’Unionedegli industrialidella provinciadiNapoli RICERCAEIMPRESA Dueimmaginidi stabilimenti industrialicontecnici addettiamacchinari F ARMACEUTICA, trasporto, elet- tronica, aeronautica. Ecco le aziende napoletane che inve- stonodipiĂšnell’innovazione, secondo Ambrogio Prezioso, presi- dente dell’Unione industriali di Na- poli:ÂŤManellapraticainnovasoprat- tuttochispendebeneeinvesteincer- velliecompetenzeÂť. Quantoincidel’innovazionesulfat- turatodiun’impresa? ÂŤL’innovazionehaunpesofondamen- tale per la competitivitĂ . Se parliamo di incidenzadellaspesa,unostudiodiotto- bre ha evidenziato che la maggior parte dellePmiitaliane“pioniere”investefrail 6el’8percentodelfatturatoÂť. QualiaziendeinnovanodipiĂš? ÂŤIn generale le medie imprese, inve- stonosiainterminidiprodottochedipro- cesso. Le piccole imprese hanno scarsa propensioneallacollaborazioneconaltre aziendeedentidiricerca.Gliostacoli:una mentalitĂ conservatriceedifficoltĂ diac- cesso al credito, ma la situazione sta mi- gliorandoÂť. LeaziendetecnologichesonopiĂšat- tente all’innovazione, rispetto alle altre? ÂŤPer loro natura certamente non pos- sonoprescinderedall’innovareinmanie- racontinuaprocessiproduttivi,organiz- zazionedellecompetenzeemodellidibu- siness.Tuttaviaoperareinunsettoread altatecnologianonimplicachel’azienda siaautomaticamenteinnovativa.Peres- sere davvero tale, l’impresa deve avere una mentalitĂ  aperta al confronto e alla collaborazioneconaltripartner,anchea livello internazionale. Solo cosĂŹ si può fa- reverainnovazioneÂť. Quali sono i settori industriali che investono maggiormente nell’in- novazione? ÂŤIlfarmaceutico,imezziditrasportoe l’elettronicaÂť Può innovare solo chi ha possibilitĂ  economiche? ÂŤPer innovare è necessario investire, mailsistemabancariopuòessered’aiuto supportandochihavalidiprogrammiÂť. In che misura e in quali settori in particolare le imprese napoletane innovano? ÂŤMolteimpresefannoricerca,manon sempre questi progetti sono figli di logi- che industriali. Le iniziative sono nume- rose, molte sono dedicate alle start up, mapurtroppospessosonoframmentate elerealtĂ cheriesconoademergeresono poche.FraisettoricheinnovanodipiĂša Napolicisonol’Ict,l’aeronauticaelamec- catronica. Ottimi risultati possono arri- vareanchedall’integrazionefraturismo ebeniculturaliÂť. Esistonoincentiviperleimpresein talsenso? ÂŤCi sono agevolazioni nazionali e re- gionali.Riteniamoopportunoconcentra- re le risorse su pochi e qualificati asset e poi valutare i ritorni degli investimenti effettuati. Come Unione industriali pun- tiamo al rilancio dell’industria manifat- turiera, proprio attraverso l’innovazio- ne.Stiamolavorandoanumerosiproget- ticonCnr,universitĂ ,incubatoriÂť. Cosaconsigliaagliimprenditorian- cora dubbiosi sull’utilitĂ  di investi- renell’innovazione? ÂŤChe non c’è tempo da perdere. L’in- novazioneèl’unicaarmapercompetere suimercatiÂť. (tiziana cozzi) Prezioso:“Vince chiinvesteincervelli eincompetenze” “Afrenarelaspesa sull’innovazionementalitĂ  conservatricieladifficoltĂ  diaccessoalcredito” Š RIPRODUZIONE RISERVATA ECONOMIA&INNOVAZIONE ALI(Aerospace Laboratory for Innovative Components) è una consolidata societĂ  con- sortile che raggruppa 18 tra PMI e GI tra le piĂš interessanti del settore dell’aerospazio campano e nazionale. La societĂ  nasce con l’ambizioso scopo, ora piĂš concreto che mai, di realizzare, con il contributo di ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed ESA (Agen- zia Spaziale Europea), IRENE; una piattaforma spaziale mo- dulare per il rientro at- mosferico. La capsu- la napoletana si caratterizza per il meccani- smo di apertura (umbrel- la like) e il ma- teriale utiliz- z a t o per la prote- z i o n e termica (off the shelf). Lo scudo dispiega- bile ad ombrello è realizzato con mate- riali ceramici innovativi giĂ  testati con successo nel Plasma Wind Tunnel del CIRA (Centro Italiano Ricerche Aero- spaziali). “Le ridotte dimensioni della capsula, la possibilitĂ  di recupero e la sua struttura mo- dulare la rendono adattabile a diverse possibilitĂ  di utilizzo – spiega Giovanni Squame, presi- dente di Ali – consentendo espe- rimenti scientifici con rientro da orbita Leo ed il recupero di cam- pioni/carichi utili dalla Iss (Sta- zione Spaziale Internazionale).” Il programma si avvale della col- laborazione del CIRA e del DII (Dipartimento di Ingegneria In- dustriale dell’UniversitĂ  di Napoli Federico II). Di recente è stato sottoscritto con le societĂ  Astro Industry, E.I.S., Euro.Soft, Foxbit, Lead Tech, S.R.S. Engineering Design, TecnoSystem Develop- ments, il primo contratto di rete d’impresa del settore spaziale: “PRIME: PRogramma Innovativo per lo sviluppo di Moduli spaziali per Esperimenti tecnologici e scien- tifici”. I progetti sviluppati nella rete riguardano, lo sviluppo della piattaforma IRENE, il progetto DRONESCANNER, un evoluto sistema di monitoraggio del- l’ambiente e del patrimonio cul- turale e archeologico che utilizza la tecnologia innovativa di on board data fusion sat/drone. Sempre nel campo della pre- venzione si sta sviluppando un’ul- teriore progetto, denominato “DELTA”, che ha l’obiettivo di realizzare una piat- taforma integrata per il monito- raggio, con- trollo e pri- mo inter- vento di calami- tĂ  na- turali. “ I l p r o - getto DELTA – preci- sa Squa- me – na- sce in rispo- sta all’esigenza di operatori isti- tuzionali e privati che, in aggiunta alla re- sponsabilitĂ  di monitoraggio e controllo di siti potenzialmente a rischio, hanno anche il compito di gestire, in tempo reale, situa- zioni di allerta e pronto inter- vento”. ALI è impegnata in diversi altri progetti di ricerca come socio del DAC (Distretto Aero- spaziale della Campania).
  • 5. Powerflex: l’Azienda Campana che offre soluzioni globali nel settore della vibroacustica in ambito difesa e sismica P owerflex produce antivibranti a cavo metallico, nel cui settore oggi è uno dei leader europei, per per- centuale di mercato as- sorbita e numero di pezzi prodotti, e pro- getta, realizza e quali- fica contenitori logisti- ci per trasporti specia- li, costruiti in lega leg- gera, composito e poli- mero, È fornitore riconosciu- to e qualificato in am- bito Finmeccanica, per le attivitĂ  di ingegneria quali: progettazione meccanica 3D, model- lazione agli elementi finiti, analisi struttura- li in regime statico e dinamico, lineare e non lineare, analisi ter- miche e fluidodinami- che. Dal 2013 opera su tre stabilimenti e dal 2015 si è dotata di un labo- ratorio interno per ef- fettuare test e qualifi- che ambientali (mecca- niche, climatiche ed elettromagnetiche). Powerflex ha fatto del- l’innovazione e della ricerca sui prodotti il zona sismica. Powerflex ha parteci- pato alla fornitura del sistema di sospensione per l'isolamento dei Bronzi di Riace a Reg- gio Calabria ed ha for- nito il sistema di tra- sporto, dai Musei Vati- cani di Roma al Louvre di Parigi, per la statua di Augusto da Prima Porta, considerata una delle piĂš importanti at- tualmente presenti in Italia. “Nel corso degli anni si affermeranno sempre di piĂš le aziende in gra- do di poter affiancare i grandi gruppi indu- striali offrendo loro as- sistenza globale, dalla fase di analisi prelimi- nare di un progetto, fi- no alla prototipazione, qualifica e industrializ- zazione dei prodotti. Le attivitĂ  strategiche ed a maggior valore ag- giunto devono essere gestite all’interno del- l’azienda, e gli aspetti di qualitĂ  sostanziale e formale devono esser- ne gli elementi distin- tivi”, conclude Di Lo- renzo. Informazione pubblicitaria a cura della A. Manzoni & C proprio punto di forza e per questo sviluppa al- l’interno tutte le attivi- tĂ  strategiche, impie- gando le proprie spe- cializzazioni nei settori specifici, quali: vibroa- custica, sismica, mec- canica, documentazio- ne, qualifiche. “Oltre alle nostre linee di business tradiziona- li, riteniamo che il fu- turo di Powerflex è nel- le potenzialitĂ  del no- stro laboratorio interno e nell’interesse sempre crescente del mercato, verso la protezione di impianti tecnologici in strutture strategiche e di opere di interesse storico, culturale ed ar- chitettonico, poste in zone sismiche”, dichia- ra il ceo Piero Di Loren- zo.. A titolo di esempio, è l’attivitĂ  di qualifica di tipo analitico e speri- mentale che Powerflex ha svolto per la valida- zione alla normativa antisismica di impianti tecnologici da istallarsi in una centrale nuclea- re in costruzione in Eu- ropa e posizionata inRiccardo De Lucia e Piero Di Lorenzo CEO dell'azienda Powerflex
  • 6. laRepubblicaVI LUNEDÌ23FEBBRAIO2015 Laricerca stretti ad alta tecnologia, mec- canismi di aggregazione che rendonostabileilcollegamento trailmondodellaricercaequel- lo della produzione; o poten- ziando i distretti giĂ  esistenti e sostenendo i laboratori pubbli- co-privati,nuoviogiĂ rodatiche fossero. Primo,immediatoimpattosul- l’economia locale, l’occupazione di 3000 addetti, tutti con qualifi- chetecnicoscientifichedielevato livello.NellametĂ deicasisitratta di nuovi occupati ed alla fine del processo,quandoiDistrettiadal- ta tecnologia saranno a regime, i posti di lavoro stabili saranno, se- condoglistudidifattibilitĂ passa- tialvagliodelgoverno,circa2000. Tra soldi pubblici (innanzitutto europei)eprivati,l’investimento complessivohasuperatoi550mi- lioni di euro. Con il coinvolgimen- to di oltre 500 imprese, 400 delle quali sono medie o piccole. Le de- cine di progetti presentati ed ap- provatidalministeroperlaRicer- ca scientifica prevedono una par- te di ricerca industriale ed una di sviluppo sperimentale, unite ad attivitĂ  di formazione. ÂŤLa Cam- paniaèlaprimatraleRegionidel- la convergenza sia per risorse fi- nanziarie destinate dal Miur sia pernumerodiprogettiapprovati — afferma il vicepresidente della Regione Campania con delega per la Ricerca e l’Innovazione, Guido Trombetti — I distretti campani lavorano per incremen- tare la competitivitĂ  nei settori strategici di sviluppo orientando la ricerca verso prodotti e proces- si innovativi e promuovendo la cultura dell’innovazione. L’obiet- tivo è attrarre intorno alle eccel- lenze scientifiche nuovi investi- mentiealcontempofavorirelana- scita di start-up innovativeÂť. Ed ecco,allora,iseidistretticostitui- BIANCADEFAZIO P ASSA per l’innovazione lo sviluppo economico, e dunque produttivo, della Regione Campa- nia. Innovazione che non può procedere se non a braccetto con la ricerca. E se questa viag- giaingranparteinlaboratorie strutture estranei al mondo in- dustriale, diventa indispensa- bile il collegamento tra il mon- do della ricerca e quello della produzione.Unobiettivochela Regione Campania ha perse- guito tenendo a battesimo i Di- InCampaniasonoseileareeadaltatecnologia Dei3mila addetti2milasarannostabilizzati Investiti550milioni,500leaziendecoinvolte Lasfidadeidistretti Quandol’universitĂ  rendecompetitive lepiccoleimprese VICEPRESIDENTE CENTRIDIRICERCA Stressèildistrettoper l’ediliziaecosostenibile Sopra,simulazionivirtuali LEECCELLENZE GuidoTrombetti, exrettoree vicepresidentedella RegioneCampaniacon delegaperlaRicercae l’Innovazione ECONOMIA&INNOVAZIONE Il CIRA - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali è un centro di eccellenza nelle discipline aeronautiche e spaziali a cui il Governo italiano ha afdato il compito di realizzare e gestire il PRORA, il Programma Nazionale per la Ricerca Aerospaziale, con l’obiettivo di dotare le imprese italiane di infrastrutture di ricerca e di competenze altamente qualicate in un settore strategico come quello aerospaziale. Il CIRA ha iniziato la sua attivitĂ  poco piĂš di trenta anni fa. Oggi, in un’area di 160 ettari, dispo- ne di grandi impianti di prova, come il Plasma Wind Tunnel, l’Icing Wind Tunnel e l’impianto di Crash, che vengono utilizzati da enti e industrie di tutto mondo, e di laboratori all’avanguardia nell’ambito di Strutture e Materiali, Sistemi di volo, Qualica spaziale e Propulsione. Il vero motore del Centro è però rappresentato dalle risorse umane, dai tanti ricercatori e tecnici che, in questi anni, hanno raggiunto capacitĂ  e competenze scientiche tali da rendere il CIRA un centro riconosciuto e apprezzato a livello internazionale. L’attivitĂ  del CIRA riguarda tutti i fronti piĂš avanzati della ricerca aerospaziale, dallo studio di velivoli in grado di muoversi in modo autonomo e a velocitĂ  superiori rispetto ai normali aerei di linea, alla messa a punto di nuovi sistemi per ridurre l’impatto ambientale dei velivoli, aumentare la sicurezza del volo e rendere piĂš efciente la sorveglianza da terra, no allo sviluppo di tecno- logie abilitanti per i futuri sistemi di trasporto spaziale. Per raggiungere questi obiettivi, il CIRA collabora con i maggiori enti e industrie del settore a livello mondiale e partecipa ai principali programmi di ricerca europei e internazionali. Il CIRA ha recentemente aperto anche a collaborazioni stabili col sistema delle imprese, che stanno portando ad ospitare, all’interno delle strutture del Centro, gruppi di ricercatori di aziende operanti nei settori aeronautico e spaziale, ma anche di aziende appartenenti ad altri settori e interessate ad apprendere e trasferire al loro interno le tecnologie di derivazione aerospaziale. Via Maiorise - 81043 Capua (CE) www.cira.it - info@cira.it
  • 7. laRepubblica VIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 ti per operare in aree strategiche di investimento, saldando le realtĂ  accademiche, quelle dei centri di ricerca specializzati e le aziende:Dac,ilDistrettoaerospa- ziale cui partecipano importanti realtĂ  industriali come Alenia, Boi, Dema, Magnaghi, Piaggio, Telespazio, Atitech, una nutrita pattuglia di piccole e medie im- prese—Foxbit,Geven,Calef,solo per citarne alcune — l’universitĂ  FedericoII,laSun,laParthenope, l’universitĂ  del Sannio ed ancora Cnr, Enea, Cira, Inaf, Accademia aeronautica, Corista. Stress, per l’ediliziaecosostenibile,distretto che coinvolge, tra gli altri, spa co- meRetiseMatarrese,StragoeGe- traPower,MedsolareRetis,oltre alleuniversitĂ edaicentridiricer- ca Amra, Atp, Cueim. Alta tecno- logia anche nell’ambito dei Beni culturali,conDatabenc,chehaco- me obiettivi strategici la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturaledellaCampania. Sono91leimpreseoperantinei settori farmaceutico, agroali- mentare, della cosmesi e dei di- spositivi biomedicali che parteci- pano, con Federico II, Sun e Ti- gem, al Distretto per le biotecno- logie Campania Bioscience. SmartPowerSystemèforsequel- locheaggregailmaggiornumero di imprese, tra realtĂ  industriali grandiepiccoleemedieimprese, oltreauniversitĂ ecentridiricer- ca (come Enea e Ingv), tese ad operarenell’ambitodelleenergie rinnovabili. E poi Dattilo, il di- strettochesioccupaditrasportidi superficie e logistica. Imast, infi- ne;undistrettocheesistevagiĂ e cherealizzaattivitĂ diricercaper lo studio e la realizzazione di ma- teriali innovativi nel settore dei compositi e dei materiali polime- rici. tata” e dei sistemi immersivi. ÂŤAffin- chĂŠ le cittĂ  del futuro diventino sem- pre piĂš sostenibili — spiega il presi- dente di Stress Ennio Rubino — inte- grazione tecnologica e innovazione rappresentano parole chiave per il mondodellecostruzioniÂť. Dalla cultura alle tecniche di volo: ecco lo “Step Far” del distretto aero- spazialechestamettendoapuntove- livoli green a basso peso. Aerei sem- pre piĂš leggeri, per esigenze am- bientali (minori emissioni) e per il contenimento dei costi di gestione (minoriconsumi).Eperrealizzarlisi stanno sviluppando architetture strutturaliconl’impiegodimateriali etecnologieinnovative,comequelle cheriguardanolaforaturaeiltaglio, mediantelaser,dileghedialluminio (anchequesteinnovative),ol’usodi robot antropomorfi per alcune lavo- razioni. ÂŤIl distretto coinvolge tutte le ani- medellafilieraaerospazialeregiona- le—spiegaLuigiCarrino,presidente del distretto e del Cira — ci sono 140 tra grandi, medie e piccole imprese, 8 sono le maggiori (tra cui Alenia Aermacchi,Mbda,Magnaghi,Atite- ch,Dema,Telespazio);11centridiri- cerca.Nerisultanounastimolazione costanteereciprocatraimpreseeri- cercaeopportunitĂ dibusinessÂť. (b. d. f.) Wifi,smartphoneetablet latecnologiaentraneimusei P ROGETTARE soluzioni indu- strialicompetitiveeproporle sul mercato è la sfida finale dei distretti ad alta tecnolo- gia.Decinediprogetticiascuno.Aco- minciare dalle alte tecnologie appli- cateaibeniculturalieambientali.Da- tabenc ha giĂ  reso fruibili alcuni dei prodottiprogettati,comequellochia- mato Ops, acronimo di “Opere par- lanti shows”: grazie a particolari sen- sori, tramite wifi e bluetooth, con smartphone e tablet, le opere d’arte fornisconoinformazionisusestessee comunicano con il visitatore. Un si- stema mai sperimentato prima, un modoinnovativodifruireimusei,non piĂšluoghistatici,maspaziintelligen- ti.Enonèsoloquestioneditecnologie innovative:ÂŤIldistrettoperibenicul- turali — afferma il presidente di Da- tabenc Angelo Chianese — vuole su- perare il limite di molte iniziative na- te negli ultimi anni, alle quali è man- cato un sistema di valorizzazioneÂť. E guardaaibeniculturaliancheStress, il distretto per le costruzioni, che a esempio, con il progetto “Provaci”, conduce nel passato dei luoghi, nella Cerreto medievale, per cominciare. La ricostruzione virtuale del sito ar- cheologico di Cerreto vecchia non è una semplice riproduzione digitale maunpercorsodifruizioneevisualiz- zazione, grazie alle tecnologie della realtĂ  virtuale, della realtĂ  “aumen- Beniculturali DRONE ACerreto vecchiaèstata realizzatauna ricostruzione digitaledel sito archeologico Š RIPRODUZIONE RISERVATA Š RIPRODUZIONE RISERVATA
  • 8. Centro Diagnostico e Polispecialistico Igea Sant'Antimo tecnologie all’avanguardia e prestazioni sanitarie d’eccellenza C onvenzionato con il Servzio Sanitario Nazionale, il Centro Diagnostico e Polispecialistico Igea Sant'Antimo è un punto di riferimento per la salu- te sul territorio parteno- peo sin dal 1997, anno d’inizio della sua attivitĂ . “Curare bene per vivere meglio”: questa la filoso- fia di base che da sempre indica la rotta verso l’ec- cellenza delle prestazio- ni. Nel solco della qualitĂ , forgiata nelle naturali e continue istanze di miglioramento, il Centro Igea ha attuato nel tempo un costante aggiorna- mento dell’apparato tec- nologico ed un continuo perfezionamento delle tecniche di diagnostica della medicina moderna per la prevenzione, la dia- gnosi e la cura di ogni patologia. Oltre alla pre- venzione medica con check up avanzatissimi e alla procedure diagnosti- che altamente specializ- zate, la struttura offre un servizio fortemente qua- lificato anche per quanto riguarda i trattamenti, mettendo cosĂŹ al centro della sua attivitĂ  il benes- sere dei suoi pazienti. L’intera ĂŠquipe opera poi nella massima sicurezza assistenziale, dedicando- si ad aggiornamenti pro- fessionali costanti. Il Centro Igea è dotato di attrezzature digitali della diagnostica per immagini (radiologia e mammogra- fia digitale, cone-beam, moc-dexa, ecografia 4D, Tac multislices a 640 stra- ti, risonanza magnetica 1.5 tesla, Dentalscan ) e della medicina nucleare (Pet-TC), di un laboratorio all’avanguardia in grado di effettuare analisi di chimica clinica, radioim- munologiche, immuno- enzimatiche, batteriolo- giche e di genetica medi- ca. Si occupa, inoltre, di riabilitazione e fisiokine- siterapia, ma è anche un centro antidiabete, di cardiologia e visite spe- cialistiche. “Dalle prenotazioni degli esami radiologici, ecogra- fici, cardiologici e delle visite specialistiche, alla refertazione dei risultati, all'amministrazione, tutte le attivitĂ  del nostro Centro sono gestite da un elaborato sistema infor- matico - spiega l'ammini- stratore dott. Antimo Cesaro –. Poniamo grande attenzione all'innovazio- ne tecnologica, tanto che nel giro di soli cinque anni le strumentazioni acquisite diventano per noi obsolete. Investire costantemente in nuove tecnologie vuol dire garantire al paziente un risultato sicuro e di alta qualitĂ .” “Indicate in campo car- diaco e coronarico, le due Tac Multislices a 640 stra- ti permettono l’esecuzio- ne di esami in breve tempo con una bassa dose di esposizione alle radiazione ionizzanti, offrendo immagini ad altissima risoluzione - spiega la dott,ssa Maria Eleonora Alabiso, respon- sabile del reparto di radiologia -. Con questa TAC si possono anche effettuare esami di colon- scopia virtuale per la dia- gnosi precoce delle malattie del colon, in par- ticolare quelle tumorali. Abbiamo inoltre tre riso- nanze magnetiche da 1.5 tesla, come la nuovissima Al Centro Igea Sant'Antimo si esegue ogni tipo di esame con il minimo tempo di attesa, in un ambiente sereno e confortevole. “La nostra struttura ha installato, per la prima volta in Italia, una Pet-Tac d’avanguardia a bassissi- ma dose di radiazioni, in grado di eseguire una dia- gnosi delle demenze e va, valutare i benefici di un intervento chirurgico per pazienti affetti da malattie coronariche o disfunzioni ventricolari - dichiara la dott.ssa Pasqualina Sannino, responsabile del reparto di medicina nucleare -. Associando i vantaggi della Pet a quelli di una Tac con la tecnologia Tof, la Pet-Tac consente, infat- creare un ambiente con- fortevole anche per chi soffre di claustrofobia, sfruttando i principi della musicoterapia e della cro- moterapia.” dell’Alzheimer, ma anche una diagnosi precoce dei tumori, valutarne la dif- fusione, l’efficacia di una terapia oncologica, moni- torare l'eventuale recidi- ti, di realizzare immagini precise del metabolismo degli organi e dei tessuti del corpo umano, stu- diando il comportamento di alcune molecole.” Ingenia 1,5 T con un'aper- tura di ampio diametro (la piĂš larga sul mercato), luci regolabili e flussi d’aria all’interno dell’am- pio tunnel studiati per A. MANZONI & C. SPA. TOSHIBA APLIO RM AMBIENT LIGHTING
  • 9. laRepubblica IXLUNEDÌ23FEBBRAIO2015 Lenuoveimprese IL RICONOSCIMENTO Ricercacontroiltumore premiatedueaziende perprogettiinnovativi SI CHIAMA TechHub,èun progettochepremiaidee imprenditorialiinnovative, promossodaCameradi commercio,universitĂ  FedericoIIeBancodi Napoli.Perlaprima edizione50milaeurosono andatiaiprogettidellestart upEpicCeInKidiasunuove molecoleantitumoralieun enzimasinteticoperlo sviluppodidiagnosiprecoci. Vogliadistartup unappperscoprire arteemonumenti incittĂ esitiUnesco “Apptripper”pertuttiglismartphone Anchenellamodaideavincente conilbottonechesi“cucedasolo” S MARTPHONE, moda, elet- tronica e beni di consu- mo.Ilmondodellestart upèilregnodeigiovani. Quelli che studiano materie scientificheesognanodidiven- tarenuoviBillGatesequelliche provano a sperimentarsi sul campo. Secondo gli ultimi dati Unioncamere a Napoli, come a Trento,senecontano96. Sono giovani i ragazzi di “Apptripper”, una start up che sviluppa applicazioni mobili compatibilipertuttiisistemidi smartphone. Sono Sebastiano DevaeFabioFarinaadaversvi- luppato un social network pen- sato per chi viaggia nelle mag- gioricittĂ d’arteeuropee.Siclic- caunpercorsosultelefoninoesi scopronoitinerari,musei,risto- ranti e tutte le alternative pos- sibiliperilturistafai-da-te. Il punto di forza della societĂ  èaversviluppatounapiattafor- machedigitalizzapercorsituri- sticinellecittĂ d’arteitaliana.Si suggerisconoitinerarichecom- prendono spazi urbani (piazze e strade) ma anche riferimenti precisi come fontane, monu- menti,palazziegiardinistorici, opere d’arte singole in spazi pubblici o privati (anche colle- zioni di arte contemporanea), musei,fondazioni,chiese,com- plessi monumentali, parchi ar- cheologici,sitiUnesco.Sitratta di una “social app” dedicata al turismo culturale e artistico, progettata per tablet, smartphone,ipadeiphone. ”App Tripper” è anche la pri- maimpresadelSudItaliaarien- trare Adottup, un progetto di Confindustrianazionale.Chiin- vece ha adottato materialmen- te la startup è City Sightseeing Napolichesututtiisuoibuspub- blicizzalanuovaapplicazione. Non c’è solo chi si appresta a fare impresa con i mezzi della tecnologiaevincesulcampo.Le innovazionisiregistranoanche nel campo della moda, tra chi ancora lavora con ago e cotone. È il caso di Bluesquare, start-up fondata per produrre e com- mercializzare bottoni speciali, capaci di “cucirsi da soli”. Un’i- dea di Monica Gemelli, psicote- rapeuta prestata al mondo del- l’impresa, convertita in mana- ger aziendale. Il progetto di Bluesquare riguarda la realiz- zazionediunbottonearicucitu- rarapidagiĂ pronto,conilcoto- nemontatoasolifiniestetici(e quindi indistinguibile dagli al- tri bottoni cuciti). E se i bottoni “normali” dovessero cadere, la societĂ  promette un servizio di assistenza post-vendita ai pro- pri clienti, con un intervento “smart” cioè un bottone di cor- tesiaimmediata(applicabilein circa 10 secondi), di semplicis- simaricucitura. Il progetto al momento si sta evolvendo, al punto che la so- cietĂ  ha attualmente in corso 5 richieste di brevetto, con diver- si gradi di avanzamento. Il so- gno della Bluesquare (giĂ  sele- zionata da Campania Innova- zione per il creative Factory 2013)restal’adozionedaparte diunagrandecasadimoda.Pro- mettono bene i numerosi con- tatti della societĂ  all’indomani dellasuafondazionetreannifa, soprattutto dopo la partecipa- zione alla quinta edizione del tecnologyBiz. (tiz. co.) Š RIPRODUZIONE RISERVATA APORTATADITELEFONO Unaschermatadellaapp sviluppatadaduecampani perchiviaggianellemaggiori cittĂ europee BluesquareèlasocietĂ  fondataperprodurree commercializzare bottonispeciali ECONOMIA&INNOVAZIONE LaTecnica Mininvasiva e la ModularitĂ  Viale Trento 115/117 - 38017 Mezzolombardo (TN) Italia Tel. 0461 1916500 - Fax +39 0461 1916591 e-mail: info@novagenit. com - www.novagenit.com
  • 10. laRepubblicaX LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE L’aerospazio nellasuacategoria.Unvelivo- lo che tra le diverse caratteri- stiche ne ha una impagabile: la sicurezza. La rottura di un motore non comporta infatti manovre di emergenza peri- colose. Si tratta di aeroplani modernichepossonosorvola- re centri densamente abitati esvolgereattivitĂ diaerotaxi. Sono elicotteri a 4 posti con due motori diesel, consuma- no26litridigasolioall’ora.Ma le campano. Oggi la societĂ  cresce in maniera esponen- ziale: 10 milioni di investi- menti,28addetti,67percen- to dei dipendenti laureato in ingegneria, etĂ  media 40 an- ni. Frequenti i contatti con il mercato internazionale, so- prattuttoconl’Oriente.Risale alloscorsoaprilel’avviodiuna joint venture in Cina con Changxing Aviation Equip- ment Corporation. Un mese faScalellahainauguratolapo- sadellaprimapietrainCinaa Jing de Zhen, nella provincia dello Jiangxi. Qui sorgerĂ  a breve lo stabilimento produt- tivodellaJiangxiDelihelicop- terindustrialco.ltd,l’azienda figlia della joint-venture. È stato un giorno molto impor- tante per la nostra societĂ  — spiega Dario Scalella — ab- biamo iniziato il percorso che c’è anche un altro modello al quale lavorano da tempo gli ingegneridelteamdiK4A.So- no velivoli utilizzati da piloti civili e militari per l’addestra- mento e per ottenere il primo brevetto di volo. Possono es- sereutilizzatinelcontrollodel territorio,nellaprevenzioneo nellasegnalazionediincendi. Natanel2005dall’intuizio- nediuningegneremeccanico VladimiroLidak,l’impresaha perseguitodasubitol’innova- zione, parola d’ordine che mette in moto l’intera atti- vitĂ . Tra i promotori, il con- sorzio Chain (Campania heli- copters and airplanes indu- stry network), membro del neonatodistrettoaerospazia- U N’AZIENDA che produ- ceelicotterinelcuore della periferia est di Napoli. La K4A nasce a Ponticelli, poco distante dai palazzipopolarifatiscentiedal- l’ex area industriale finita nel- l’abbandono. L’azienda è un centro di ec- cellenzaperlasperimentazio- ne e l’innovazione tecnologi- ca.Balzataaglionoridellecro- nacheperlavisitaufficialedel premierMatteoRenziloscor- so agosto, l’impresa di cui è presidente Dario Scalella, è uno dei migliori esempi d’in- novazioneapplicataalmondo dell’aeronautica leggera. Da segnalare la produzione: un elicottero bimotore, primo L’aziendadiNapoliestèuncentrodieccellenza unodeimiglioriesempid’innovazione applicataalmondodell’aeronauticaleggera PRESIDENTE MatteoRenzi,presidente delConsigliodeiministri L’aziendadiNapoliestfu visitataloscorsoagostodal premier.LaK4Anascea Ponticelli,presidenteè DarioScalella LAVISITA LaK4Ametteleali decolladaPonticelli eatterrainCina Loscorsoaprilelajoint ventureconChangxing AviationEquipment Corporation
  • 11. laRepubblica XILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 ci porterĂ  a coprire anche il mercatoAsiaPacificapartire dal2017,conunaproduzione annuastimatadi150elicotte- ri biposto. Il progetto, dopo la presentazione,conquistal’at- tenzione di potenziali stakeholder internazionali. Il nuovo impianto cinese è de- stinatoallacostruzionedell’e- licottero biposto bimotore. Secondo l’accordo tra le due societĂ , del valore economico di 32 milioni di dollari, la pro- duzione e la commercializza- zione dell’elicottero in Cina e nella regione Asia-Pacifico spetterĂ  in esclusiva alla Jiangxi Deli Helicopter Indu- strialco.Ltd.Gliinvestimenti in denaro saranno esclusiva- menteincapoalpartnercine- se, mentre K4A contribuirĂ  conilprogetto. (tiz. co.) L’INTUIZIONE LaK4Anascenel 2005dall’intuizione diuningegnere meccanico VladimiroLidak chehapuntato sull’innovazione IL PUNTO LASOCIETÀ OggilasocietĂ  cresceinmaniera esponenziale:10 milionidi investimenti,28 addetti,7su10 ingegneri ILPRODOTTO Èunelicottero bimotore,numero unoperla sicurezza:4postie duemotoridiesel, consuma26litridi gasolioall’ora Š RIPRODUZIONE RISERVATA ziendadiPiaggioaeroindustries,integrandole competenze acquisite dagli ingegneri di Piag- gioconleesperienzematurateinFranciasuiva- ri progetti di uno dei piĂš grandi costruttori al mondodivelivoli,laAirbus.TraiprogettipiĂšin- teressanti,larealizzazionediunanuovaalaper un velivolo targato Piaggio. ÂŤLa novitĂ  del no- strolavoro-sottolineaildirettoredelladivisio- ne Aerospace Pietro Cerreta - è rappresentata non solo dalla tipologia ma dal fatto che si al- leggeriranno i pesi e miglioreranno le perfor- mancediunvelivolocherappresentaun’eccel- lenzadellaproduzioneitalianadelsettoreÂť. Tra le attivitĂ  della Protom anche una sala provamotori:aPonticelliinunospazioapposi- tositestanoimotoridelmarchioDucatiedial- tre eccellenze della realtĂ  automobilistica ita- liana e internazionale. Infine, i giovani inge- gneri della societĂ , lavorano anche alle prese conlarealtĂ virtuale.Ricostruisconoambienti attraverso dei sensori e li applicano ad am- bientistoricicomelavilladeiPapiri,riprodotta perfettamente in ambiente tridimensionale. Lericostruzioni“sensoriali”vengonoapplicate ancheallariabilitazione. (tiz.co.) Ilvelivolodalpesoalleggerito allastudiodellaProtomGroup C ENTOVENTI tecnici e ingegneri nel quartier generale del Centro dire- zionale progettano modelli per il settore ferroviario, l’aerospazio e l’automotive. Si chiama Protom Group, è un’azienda nata nel 1993 che con la speri- mentazione, la tecnologia e l’innovazione hafattocrescereilfatturatoda2milionidi euroagli11milionidel2014. SocietĂ  di servizi avanzati ad elevato conte- nutotecnologico,laProtomGroupsviluppaat- tivitĂ diricercaefornisceprogettialserviziodei propriclienti.LasocietĂ haacquisitoilramod’a- Ilprogetto Š RIPRODUZIONE RISERVATA Centoventitratecnicieingegneri: ilfatturatodell’aziendadel Centrodirezionaleècresciuto dal1993da2a11milioni LABORATORI Unlaboratorio dellaProtom Group, specializzata nella progettazionedi modelliperil settore ferroviarioe aerospaziale L a stampa tridimensionale è una tecnologia rivoluzionaria che sta progressivamente af- fermandosi in moltissimi campi dalla produzione di mobili a quella di gioielli. Si tratta di un sistema totalmente nuovo che permette la produzione di forme tridimensionali anche molto complesse utilizzando i ma- teriali piĂš svariati, senza l’utilizzo di utensili fisici. Questo rivoluzionario sistema pro- duttivo sta ora affermandosi anche in campo medico in generale ed ortopedico in particolare. La cosiddetta tecnologia delle pol- veri permette infatti la produzione di protesi articolari ortopediche, per esempio d’anca o di ginocchio, direttamente dalle polveri di Tita- nio, che è un materiale estrema- mente biocompatibile, considerato ideale per favorire l’integrazione dell’osso sopite con l’impianto ar- tificiale, permettendo quindi di rag- giungere un buon risultato funzionale a lungo termine. Questa tecnica di stampa tridimen- sionale applicata ai materiali metallici biocompatibili con- sente la realizza- zione di protesi con superfici tridi- mensionali estremamente rugose a porositĂ  interconnessa mono- blocco altrimenti impossibili da realizzare partendo direttamente dal modello computerizzato del- l’impianto. L’estrema rugositĂ  delle superfici cosĂŹ ottenute permette alla protesi di raggiungere una stabilitĂ  immediata ottimale all’interno dell’osso ospite, mentre la sua particolare struttura tridimensionale altri- menti impossibile da realizzare con il tempo porta ad una com- pleta integrazione ed alla stabilizza- zione definitiva della protesi . Il fatto che la superficie sia monoblocco, cioè costruita in solo pezzo, altra ca- ratteristica altri- menti impossibile da raggiungere, fornisce agli impianti prodotti con la tecnologia delle polveri un grado di sicurezza molto alto. La tecnologia della stampa tridi- mensionale è ideale per produrre in maniera relativamente semplice veloce e molto precisa impianti progettati su misura per pazienti affetti da particolari patologie quali tumori od infezioni le cui articola- zioni devono essere completa- mente ricostruite. La ricerca Italiana si trova al- l’avanguardia assoluta in questo settore. Negli ultimi anni alcune aziende del nostro Paese sono state capaci non solo di espan- dere l’utilizzo della tecno- logia delle polveri a vari distretti del corpo umano, ma anche di al- largarne l’impiego dalla produzione di protesi su misura a quella di impianti prodotti in serie in modo portare beneficio al nu- mero piĂš grande possi- bile di pazienti. La Tecnologia di stampa in 3D entra in ortopedia: Le Protesi articolari sono ora prodotte direttamente dalle polveri metalliche. DAM srl rivenditore esclusivo in campania, basilicata e calabria e-mail : infodamsrl@gmail.com
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  • 13. ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XIIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 L’aerospazio Atitechguardaaest perlamanutenzione degliaereisipunta suricercaesviluppo L’aziendadiLettieriènatanel1989 comespinoffdell’aerolineaAti TraiclientiAlitaliaeAirBerlin I NNOVAZIONE applicata alla manutenzione degli aero- mobili.L’Atitech,natanel 1989 e localizzata all’ae- roportodiCapodichino,sioccu- pa della manutenzione della flotta Alitalia. Azienda al passo conitempi,nell’ultimoperiodo ha investito in ricerca e svilup- poperoffrireservizisemprepiĂš moderni e specializzati ai pro- priclienti. ÂŤSono importanti gli investi- menti in innovazione per poter competere con player interna- zionali — afferma Gianni Let- tieri, amministratore delegato dellasocietà—lasfidadavince- re è sull’innovazione, non solo sui macchinari ma anche nei processi, nei servizi e nella co- municazione. Abbiamo scelto diinnovarea360gradipercom- petere con colossi del calibro di Lufthansa technic, Air France industrieÂť. Sono7lebaiedimanutenzio- ne, di cui una dedicata alla ver- niciatura aeromobili. In cinque annisonostatiinvestitifondiin attrezzature,materialieforma- zionedelpersonale. La societĂ  è nata dallo spin off della direzione tecnica del- l’aerolinea Ati (Aero trasporti italiani) fondata con una spic- cata vocazione per lo sviluppo dei trasporti e dell’economia del Mezzogiorno. Nel novembre 2009, l’azien- daèpassatasottolagestionedi Gianni Lettieri, ex presidente dell’UnioneindustrialidiNapo- li e presidente del fondo Meri- die, societĂ  di private equity quotata a Piazza Affari che de- tieneil75percentodelcapitale dell’impresadiCapodichino. Lettieri ha acquisito cosĂŹ il controllo di Atitech, scongiu- rando la chiusura di un impor- tante sito produttivo e con esso laperditadioltre700postidila- voro. Oltre a Meridie gli altri azionisti sono Alitalia con il 15 per cento e Finmeccanica con il 10percento. Atitech, sin dalla sua fonda- zione, ha in carico la manuten- zione di tutta la flotta Alitalia, ma negli ultimi anni ha dato maggiore impulso alla manu- tenzione per le flotte di altri clienti. L’azienda attualmente cura la manutenzione anche di Mistral Air (societĂ  delle poste italiane), Air Italy, Meridiana, Air Arabia, Air Berlin. Impossi- bile non ripercorrere le diffi- coltĂ  vissute da Atitech assie- meadAlitalia.OggilasocietĂ vi- ve una fase di rinascita, nono- stante tutte le difficoltĂ  che il settore comporta e la crisi eco- nomicainatto.ÂŤAmschefaceva manutenzione e revisione dei motori di Alitalia, è in fase di concordato preventivo — spie- ga Lettieri — Atitech, con 550 dipendenti, va bene e guada- gna:haunbilancioinutile,una cassa positiva e non ha debiti. Perme,dopo30annidiattivitĂ  nel tessile, è stata una grande soddisfazione. Grazie anche al grande lavoro fatto dalle mae- stranze. Abbiamo tra l’altro le certificazioni per lavorare sui Boeing 737 e 767, sui Canadair esugliEmbraer.AdessoAtitech faildoppiodellavorodiprimaÂť. Sono attualmente in corso trattativeperchiuderecontrat- ticoncompagnieiranianeerus- se e negoziati con i governi di Russia e Albania per insediare nuovi siti produttivi che con- sentiranno di sviluppare ulte- rioriattivitĂ dimanutenzione. (tiz. co.) Š RIPRODUZIONE RISERVATA “ L’INNOVAZIONE All’Atitechsonostati realizzatiinvestimenti sumacchinarieprocessi LasocietĂ napoletana halecertificazioni perlavorare suiBoeing737e767, suiCanadair esugliEmbraer LEATTESTAZIONI Lostabilimentodi Capodichinoha550 dipendenti,unbilancio inutileenessundebito
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  • 15. laRepubblica XVLUNEDÌ23FEBBRAIO2015 Irifiuti ANTONIODIANA L’amministratore delegatodi Erreplastfu premiatonel2010 dalLegambiente comeambientalista dell’anno GLIIMPIANTI Iltrattamento dellebottiglie. Sopra,balledi scagliedipet prontealriciclo ILMANAGER L A TECNOLOGIA applicata al rici- clo. Erreplast è un’azienda che in una terra ferita dai ri- fiuti fa del rispetto dell’am- biente il suo imperativo. È qui, a Gri- cignanodiAversa,neldistrettoindu- striale dove ogni mese chiude un’a- zienda in piĂš, si recuperano le botti- gliediplasticainpetprovenientidal- la raccolta differenziata e si producono dal rifiuto scaglie di polie- tilene. In pratica dagli scarti nasce una nuova materia prima utilizzata perottenerepile,filati,cordame.Non solo. Dal materiale di risulta prove- niente dalla lavorazione, si possono produrreanchevaschette,blistereal- triimballaggi.Traiprodotticheesco- nodallafabbricaaversanacisonoan- che elementi di componentistica e perfinobottiglienuovedizecca. Suinastridell’impiantodell’azienda fondata da Antonio Diana (ammini- stratoredelegato,premiatodaLegam- biente nel 2010 come ambientalista dell’anno) finisce il 65 per cento della plastica da riciclo della Campania. Dal- la fabbrica escono ogni anno 36 mila tonnellate di plastica ÂŤredivivaÂť. Erre- plastèinseritanelsistemaintegratodi recupero degli imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta differenzia- taefapartedelconsorzionazionaleCo- repla,strutturadiriferimentonaziona- leperlafornituradellamateriaprima. È l’impianto il vero elemento di alta innovazione che garantisce la produ- zionedimaterialidiqualitĂ .Ilprocesso consistenellaselezioneerilavorazione dei contenitori in plastica per liquidi. Erreplast ha realizzato, in linea con l’impianto di riciclo, un modernissimo impiantodiselezioneautomaticadeiri- fiutidiimballaggiprovenientidallarac- coltadifferenziata.Sitrattadiunsiste- maimpiantisticointegratodiselezione ericiclo,uniconell’Italiameridionale. Nonsolotecnologia.L’impresainve- ste nell’innovazione applicata all’am- biente e dĂ  lavoro. Erreplast ha un fat- turatodi24milionidieuro,con100di- pendentidiretticheseparanoericicla- no la plastica proveniente dalla raccol- tadifferenziata,piĂšunindottodi50la- voratori e un nuovo impianto partito pochi anni fa. La nuova struttura, af- fiancataaquelladelriciclodellaplasti- ca,sioccupainvecedirecuperarecarta, cartoneevetro.Nell’impiantotradizio- nale, si scelgono bottiglie in pet, invo- lucri,contenitoridiyogurt,poilavatiin vasche di acqua bollente e triturati in scaglie.Questoèilmodoperfarlerina- scere.Infabbricaarrivanoognianno36 mila tonnellate di plastica provenienti dalladifferenziata.Nel2011sonostate riciclatepiĂšdi18milatonnellatedibot- tigliepet,dicui12miladallaCampania. Ipezziriciclatipossonocostaredai450 ai550euroatonnellate. Un esempio di buona pratica am- bientale da esportare anche fuori re- gione. In un recente convegno del Co- nai,ilconsorziohapresocomeesempio propriolaErreplastperdimostrarel’e- sistenzaancheinCampaniadiunsiste- maintegratodiselezioneericiclodegli imballaggiinplastica.Unsistemainli- nea con i nuovi modelli industriali ri- chiestiperlavalorizzazionedeirifiutidi imballaggi, volti a garantire alta effi- cienza dei processi, economicitĂ , trac- ciabilitĂ  dei flussi e rispetto dell’am- biente. (tiz. co.) Bottiglie,ilriciclo chenontiaspetti lasfidadiErreplast LostabilimentodiGricignano d’AversaèleadernelSudper ilriciclaggiodeicontenitoriin peteilrecuperodellaplastica Š RIPRODUZIONE RISERVATA ECONOMIA&INNOVAZIONE 80134 Napoli – Piazza CaritĂ  N° 32 Palazzo INA Assicurazzioni – Piano Terra Tel. +39 081 7606111 – Fax: +39 081 5519302 - www.cmnnapoli.it - e-mail : info@cmnnapoli.it La PET/TC è uno degli esami piĂš innovativi nel campo della diagnostica per immagine e risulta lo strumento con la migliore precisione e accuratezza diagnostica in tante patologie, soprattutto oncologiche , per l’identi- ficazione di malattie anche in fasi precoci o per valu- tare gli effetti del trattamento a cui il paziente si è sottoposto . Presso il nostro Centro è possibile effet- tuare in un’unica seduta anche la PET-TC CON con TC diagnostica mediante somministrazione di M.D.C. I vantaggi che ne derivano consistono nella riduzione dei tempi di attesa e nella riduzione della dosimetria per i pazienti , migliorando sensibilitĂ , specificitĂ  ed accuratezza diagnostica Tali esami vengono effettuati in collaborazione con i medici radiologi che forniscono il proprio referto della TC con M.D.C. congiuntamente al referto PET. Convenzionato SSN Presso il nostro centro puoi effettuare
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  • 17. ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XVIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 L’agroalimentare VIGNETI IvitignidiAglianico aSanMango sulCalore dell’azienda “AnticoCastello” cheproduce TaurasiDocg ILPROGETTO L’imprenditore Francesco Romanoha progettatola reteantigrandine LANOVITÀ U NA reteantigrandineperproteg- gere i preziosi vigneti nel cuore dell’Irpinia.Ènataqui,sullealtu- rediSanMangosulCalore,a450metri sul livello del mare, una delle innova- zioni destinata a combattere l’incubo deiviticultori:lagrandinedifineagosto che rischia di distruggere la produzio- ne.SpiegaFrancescoRomanoche,con la sorella Chiara, gestisce la societĂ  agricola “Antico Castello”, azienda di famiglia nella quale, lui ingegnere lei economista,hannointrodottotecnolo- giaeinnovazione:ÂŤLanostrauvaAglia- nico è molto delicata — spiega France- scoRomano—einquindiciannidiatti- vitĂ  il nostro vigneto per ben 13 anni è statocolpitodallagrandine.Misonopo- sto il problema di come evitare di dan- neggiare le uve proprio a ridosso della vendemmia. Prima ho progettato co- meingegnereepoihorealizzatounaco- pertura che si installa filare per filare, unaretechesiapreagliinizidiaprilee proteggelepiantepertuttalamatura- zione. Non è in commercio, e sono riu- scitoaimpiantarlasui2ettaridivigne- toquiaSanMango,sfruttandoicontri- buti dell’Unione europea nell’ambito di un progetto di ammodernamento aziendale che ho presentatoÂť. L’inter- vento, esteso su 20 mila metri quadra- ti, è costato 15 mila euro. Un’invenzio- ne tutta irpina che presto sarĂ  brevet- tata e che ha giĂ  dato buoni risultati. ÂŤHo elaborato il progetto puntando a treobiettivi—spiegaRomano—ridur- realminimogliinterventidimanuten- zione,proteggereigrappolienonalte- rarelecondizionimicroclimaticheÂť.La sceltadell’azienda“AnticoCastello”ha puntatosuunaparticolarereteconma- gliedi3millimetriper7,chelasciapas- sare le gocce d’acqua, ma blocca la grandine, una sciagura per un’uva de- licatacomeAglianico,chevienesubito attaccata dalla “muffa grigia”, con au- mentodell’aciditĂ volatilenelvinoeun abbassamento della qualitĂ  dell’uvag- gioutilizzatoperlaproduzionedelTau- rasi Docg. La produzione 2014 ha di- mostrato la validitĂ  degli impianti. Spiega Romano: ÂŤHo potuto verificare che non c’è stata nessuna alterazione delle condizioni climatiche quali tem- peratura e umiditĂ  dell’uva e della ve- getazione. Siamo riusciti a fare lo scor- so anno una vendemmia eccellente, conuninvestimentochesièrivelatode- cisivoÂť.IvignetidiAnticoCastelloaSan MangosulCaloredanno140quintalidi uva, dai quali si ricavano 4500 litri di Taurasi, che finiscono in 6000 botti- glie,conunfatturatopotenzialeperl’a- ziendadi60milaeuroall’anno.Ilcosto per impiantare la rete antigrandine è statodi15milaeuro,l’impiantoèstato costruito per durare 10 anni: con una spesadi1500euroall’anno—hacalco- lato l’ingegnere Romano — si pone ri- paroaundannoeconomicopotenziale provocatodallegrandinateparia12mi- laeuro.Maleinnovazionenell’azienda irpina non si fermano alla viticoltura. Lasecondafilieraaziendaleèilficoros- sodiSanMango,unodeiprodottiamar- chioregionaleregistrato.Perprodurre confetture i due giovani imprenditori irpinihannoinstallatounmacchinario che cuoce sottovuoto la frutta ferman- dosi a una temperatura di 65 gradi, il checonsentedinonstressareilprodot- toediconservarealmegliolequalitĂ or- ganolettiche. (antonio ferrara) Irpiniainnovativa unareteantigrandine perproteggereivitigni L’azienda“AnticoCastello”ha progettatoeinstallatoun sistemacheriparaigrappoli daidannidellegrandinate Š RIPRODUZIONE RISERVATA
  • 18. laRepubblicaXVIII LUNEDÌ23FEBBRAIO2015ECONOMIA&INNOVAZIONE L’agroalimentare in pratiche antiche nuove tecniche, monitorarelaproduzioni,introdurre nuove modalitĂ  di promozione e di commercializzazione, puntando su comunicazione, packaging e e-com- merce:èquestalaricettadeigiovani managerchestannotrasformandoil settore dell’agroalimentare in Cam- pania. Se la produzione del vino e quella dell’olio extravergine conta ormai sulle denominazioni di origine con- trollataesuquellediorigineprotetta, altriprodottisivannoaffermandosul mercato recuperando antiche prati- che contadine e innestando le filiere coninnovazioniesperimentazionidi qualitĂ . RinoCorboha26anni,consuopa- presentacaratteristichetecnichein- novative sia per il controllo automa- ticodelletemperaturesiaperlafase di affinamento in acciaio e in barri- que. Prodotto di eccellenza è lo spu- mante100percentobiologicodauva Falanghina (il bianco) e Aglianico (rosato), imbottigliato utilizzando zuccheri prodotti in zona. La sua è dreLinohapuntatotuttosulbiologi- co, affermandosi in Germania, Polo- nia, Austria e Inghilterra. La sua azienda Fontana Reale si trova in contrada San Giovanni a Caprara, a Benevento, 12 ettari di vitigno, 50 mila bottiglie all’anno, le uve Aglia- nico, Falanghina e Greco vengono raccolteevinificatenellacantinache ANTONIOFERRARA I L RITORNO alle origini come sceltaperun’innovazionein- telligente.SemprepiĂšazien- de campane del settore agroalimentare riscoprono anti- che tecniche di produzione e le in- nervano con moderne soluzioni, creando filiere produttive e per- corsi aziendali destinati a compe- tere sul mercato nazionale, e non solo.UnasceltacheègiĂ statapre- miata nell’estate 2014 dal mini- stero per le politiche agricole e fo- restali che ha portato quattro im- prese campane a New York, alla Summer Fancy Food Show, una delle piĂš importanti del mercato nordamericano per l’agroalimen- tare. Quattro realtĂ  guidate da giovani imprenditori, tra le venti aziende agricole innovative meridionali di imprenditori under 35. Due aziende si trovano in provincia di Salerno, una in Irpinia e l’altra a Benevento. Investiresullafilieracorta,innestare Viaggiotraleaziendecampanechehannoinvestitointecnologia Inaumentoigiovaniimprenditoricheinnovanoanticheproduzioni Dalmieleall’olio,dallecastagneallospumante:vinceilbiologico Travinoveganoeliquoreallefragole nuovetecnicheperprodottiesclusivi RITORNOALLATERRA Unalveareeun uliveto:mieleeolio sonoprodottidi eccellenzacampani LEECCELLENZE QUALITÀ Lacantina Fontanareale diBenevento. Asinistra, EnricoFotidi Mellistrale fragoline Traleaziendechehanno rappresentatol’Italiaal SummerFancyFooddi NewYork4sonocampane
  • 19. laRepubblica XIXLUNEDÌ23FEBBRAIO2015 un’azienda biologica, vincitrice di premi come il ÂŤDouja d’OrÂť di Asti e l’Oscar green della Campania. Inno- vazione per Rino Corbo oggi vuol di- re vino vegano. La sua sarĂ  la prima cantinanelmeridioneadetichettare “animalfree”,sostituendonelciclodi affinamento del vino sostanze ani- malicomecaseinaecolladipescecon elementi vegetali. Le bottiglie biolo- gicheeveganecostanounpo’dipiĂš, ma sono molto richieste in Germa- nia. Dal Sannio al Cilento. ÂŤOsservan- doimieigenitoriallavoro—raccon- ta Enrico Foti dell’azienda Mellis di Postiglione — ho pensato di creare un prodotto di qualitĂ , rendendo multifunzionale l’impresa di fami- gliadedicandosiessenzialmentealla produzione e raccolta di fragoline di bosco di prima scelta da utilizzare perilnostroliquoreeall’apicolturaÂť. FotiharegistratoilmarchioÂŤMellisÂť, ha lavorato molto sul packaging, ha puntato tutto sul liquore ÂŤFragoli- noÂť,conunaproduzioneartigianale, 3500 bottiglie all’anno, che, a diffe- renza di quella industriale, utilizza frutta biologica, 110 grammi di fra- gole in ogni bottiglia. Sempre guar- danoallatradizione,Fotiharipresoa utilizzare la tecnica del sovescio con ilfavino,perarricchirediazotoilter- reno. A Roccadaspide, nel salernitano, GianniGuerra,40anni,harilanciato la lavorazione delle castagne Rocca- daspide Igp e investito sui fagioli di Controne presidio Slow Food. E per poter controllare tutta la filiera pro- duttiva ha installato nel suo labora- toriounmulinoconmacinainpietra, realizzato in Austria, che gli consen- tediottenerefarinadiceci,difagioli e di castagne certificate senza gluti- ne.ÂŤGrazieallalottabiologica—spie- ga Guerra — contiamo tra qualche anno di recuperare pienamente la produzione di castagne. La scelta di innovazione che abbiamo compiuto èquelladiessereinsintoniacoitem- pidellanatura.OltreaifagiolidiCon- trone produciamo i ceci neri e i fichi secchi, e confezioniamo crema di ca- stagne, mosto, castagne al rum. Ho investitomoltosull’immaginedell’a- zienda,conunnuovologoeconfezio- nidiqualitĂ .Grandeattenzionemet- tiamo nel promuovere le nostre spe- cialitĂ infiereesalonigastronomiciÂť. Ancheiprodottidelsottoboscocome origanoeasparagispontaneivengo- no raccolti e confezionati, un modo permetteresulmercatoessenzearo- matichechecresconotralealturein- contaminatedelparcodelCilento. Š RIPRODUZIONE RISERVATA Š RIPRODUZIONE RISERVATAŠ RIPRODUZIONE RISERVATA Ilsegretodeilegumi dallosfusoalcartone VENDEREfagioliececinonpiĂšsfu- si, ma in confezioni di cartone. Fuquestal’intuizionecheilfon- datore della Select, Romualdo Alibertiebbenel1957:l’utilizzo perlaprimavoltainassolutodi un astuccio in cartoncino per confezionare i legumi e i ce- reali che da quel momento da prodotti “sfusi ed indif- ferenziati” si trasformaro- no in prodotti con un mar- chio riconosci- bile “Select”. L’attivitĂ  di azienda alimentare per la sele- zioneeilconfezionamentodile- gumiecerealisecchièancorail cuore dello stabilimento Agria di San Giuseppe Vesuviano, una delle principali azienda di trasformazione e impacchetta- mentodilegumiinItalia. L’AZIENDA LEADER PastadiGragnano orasenzaglutine BEN 23formatidipastaartigiana- lediGragnanosenzaglutine.Do- po tre anni di studi e ricerche nel settore,laÂŤFabbricadellaPastadi GragnanoÂť è diventato il primo pastificiocertificatoIgp(identifi- cazionegeogra- fica protetta) a produrre spa- ghetti e rigato- ni per celiaci. Antonino Moc- cia è il pastaio che ha saputo unire i segreti dellatradizione di famiglia con l’innovazione p r o d u t t i v a , ÂŤimpastando con maestria e pazienzalemigliorifarinedimais e riso con l’acqua della secolare sorgenteImbutodeimontiLatta- ri,dallaqualesiamoancoraoggii soliadattingereÂť.LaFabbricadel- laPastadiGragnanohaottenuto le importanti certificazioni food comelaIfselacertificazioneBrc. IL PRIMATO Nelsalernitanol’aziendaDeaTerra puntaarilanciarelaproduzionedella castagnaIgpdiRoccadaspideea valorizzareifagiolidiControne
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  • 21. ECONOMIA&INNOVAZIONE laRepubblica XXILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 Ilcalzaturiero MADEINNAPLES Lecalzature campanesonoin venditainnegozi dialtamoda I LCALZATURIEROinCampaniaèun compartodicuisiparlapoco,ma chefanumeriimportanti.L’An- ci, l’Associazione nazionale cal- zaturificiitaliani,hacensitointuttala regione432aziende(il7,4%deltota- lenazionale)chefannodellaCampa- niaunadellesetteregionicalzaturie- reitaliane.TralaprovinciadiCaserta e quella di Napoli operano oggi circa 150 aziende di cui almeno trenta cal- zaturifici di alta qualitĂ , con organici di tremila persone circa. È qui che le grandi griffe del lusso trovano capa- citĂ produttivealpassoconleloroesi- genze. Tra Casavatore, Casandrino, Melito, Casoria vengono realizzate calzature di fascia alta e medio alta chevengonopoigriffatedamarchico- me Ferragamo, Dior, Gucci, Prada, Fendi,MaxMara.Ildistrettocalzatu- rierocampanogarantiscemanifattu- ra di pregio e quel made in Italy che piace nel mondo. La crisi e la concor- renza delle produzioni cinesi a basso costohannoinvecepenalizzatoeinal- cuni casi letteralmente spazzato via le piccole aziende con produzioni di bassaqualitĂ ,nonpiĂšcompetitivesui mercatiesteri.QualitĂ etradizioneri- pagano. Ne sa qualcosa Paolo Scafora che con la sua azienda è tra i marchi d’ec- cellenza in Campania, custode di una maestria artigianale che va affievo- lendosi altrove. Circa il 90 per cento della produzione è destinato all’ex- port. Nell’ultimo triennio, ai mercati giĂ  consolidati di Russia, Paesi ex so- vietici, Europa continentale, BeNe- Lux e Svizzera in primis, Canada e Giappone, si sono aggiunte le nuove frontiere di Messico, Emirati Arabi, TurchiaeCoreadelSud.LaCinanonè lontanacomeobiettivo,mentrenegli USAl’aziendadiCasandrinoèvincen- teconilservizio“sumisura”chevede unrapporto“onetoone”conilcliente. Le calzature Paolo Scafora sono rea- lizzate totalmente a mano, con mate- rialidiprimissimaqualità–daicamo- sci e vitelli francesi ai pellami esotici, quali l’alligatore americano, lo struz- zo ed il pitone - secondo metodi anti- chi, sopravvissuti ad automatizzazio- ne e globalizzazione. Macchinari e at- trezzatureindustrialisonobanditi. Per raggiungere un’elevata pro- duttivitĂ efarfronteallerichiesteche arrivano da tutto il mondo, l’organiz- zazioneèdivisain“isole”.Gruppidiar- tigiani specializzati lavorano separa- tamente alle differenti fasi, riprodu- cendo l’artigianalitĂ  in serie. Dal ta- glio delle pelli al finissaggio, occorro- no almeno trenta giorni. Le fasi di la- vorazione sono numerose e la colorazionedellepelli,anch’essarigo- rosamentefattaamano,richiedelun- ghi tempi naturali di asciugatura. Le lavorazioni piĂš in voga restano le tra- dizionali Goodyear e Norvegese, che primeggiano accanto alla Tirolese, la Bologna Flessibile e la Tubolare; ma l’azienda investe in innovazione e ri- cerca costante nelle linee e nei pro- cessi di lavorazione: risale al 2013 la nuova lavorazione: “Extrema”, una Goodyear rivisitata, estremamente flessibile, dove la tradizionale cucitu- ra a mano Goodyear, si accompagna ad un fondo piĂš morbido che ingloba un cuscinetto capace di farsi “memo- ria”dell’andaturadiciascuncliente. (donatella bernabò silorata) Lescarpefatteamano checamminano daMoscaaNewYork Tradizioneeinnovazione neiprodottidifasciaaltae medioconfezionatinel distrettocampano Š RIPRODUZIONE RISERVATA Direttore responsabile Ezio Mauro Capo della redazione di Napoli Giustino Fabrizio a cura di Giantomaso De Matteis grafica Cinzia Pellegrini Gruppo Editoriale l’Espresso Spa Divisione Stampa Nazionale, via C.Colombo 98 - 00147 Roma Tipografia: Rotocolor Spa via C.Colombo 90 - 00147 Roma Stampa: Rotocolor SpA - via Nazario Sauro 15 - Paderno Dugnano (MI) Reg. Tribunale di Roma n° 16064 del 13/10/1975 PubblicitĂ : A. Manzoni & C. S.p.A.- via Nervesa 21 - Milano Tel. 02/574941 Album ALTAQUALITÀ Unartigianomentre cuceamanouna scarpa:neldistretto calzaturierocampano operano432aziende
  • 22. laRepubblicaXXII ECONOMIA&INNOVAZIONE L’abbigliamento stero. I numeri dei due colossi della moda campana parlano chiaro, il comparto è vivo e competitivo.Eancheleaziende piĂšpiccoletengonobanco.Cina eStatiUnitisonogliorizzontia cuisiguardaperil2015.Ilmar- chio di Ciro Paone, nato ad Ar- zanonel1968,contaadoggi48 monomarca nel mondo ed en- tro l’anno l’obiettivo è prose- guire lo sviluppo retail di Kiton con aperture nella Greather China a Macao e Chengdu, Zu- rigo, Houston e San Francisco. Ma è l’innovazione a premiare, anche in un settore come il sar- torialechefadellatradizionela propria forza. Nella ricerca nel campodeitessuti,Kitonnonha confronti: è loro il progetto del 2012 “Pura Vicuna”, primato mondiale nella lavorazione del vello d’oro, da cui nasce l’abito inVicuna97+3,realizzatoperil 97% nel pregiato tessuto e per larestantepercentualeinseta, eilprimotessutoperabitoinpu- ra vicuna pettinata, solo venti abitiintuttoilmondo,numera- ti e con cimossa parlante ed at- testantel’effettivaunicitĂ . Per la prossima estate è pronta l’esclusiva Gabardine 14 micron in una ampia palet- te di colori, ed anche nel setto- re della maglieria l’innovazio- ne è da primato con il pullover in cachemire e seta piĂš legge- roalmondorealizzatosuinuo- vitelaida42gauge.L’azienda di Arzano, societĂ  per azioni con 750 dipendenti e tre siti produttivi (oltre alla sede nel- la provincia di Napoli ci sono quellediParmaeFidenza),ha fatto dell’innovazione conti- nua la propria filosofia senza piegarsiallelogicheseriali:an- cora oggi nei laboratori molti passaggisonoaffidatiallema- nidisapientiartigianieallatu- tela di questa maestria è dedi- cataanchelaScuolad’AltaSar- toria Kiton, nata nel 2001 e ri- volta ai ragazzi di etĂ  compre- sa tra i 16 e i 21 anni, proprio per assicurare la continuitĂ  di unatradizionesenzatempo. Il marchio del bassotto, dal canto suo, con oltre cinque- cento dipendenti diretti e piĂš di mille di indotto, investe sul- l’Europadell’Estdovelascorsa DONATELLABERNABÒSILORATA M ERCATI esterieinno- vazione continua: le imprese campa- ne della moda vin- centihannoindividuatolastra- da e hanno chiuso il 2014 con fatturati in crescita. Harmont &Blainechiudeiprimiottome- siconungirod’affaridi53,5mi- lioni di euro, in crescita del 9% rispettoal2013.Kitonarchivia il 2014 con ricavi cresciuti del 6%peruntotaledi110milioni, di cui l’85% è realizzato all’e- L’innovazionepremiaHarmont&Blaine elamaestriadell’altasartoriadiKiton Fatturatiincrescitainunmercatocompetitivo Gabardine14micron evellod’orolavorato lagrandesfida dellegriffecampane ILPATRON DomenicoMenniti fondatoreepoi amministratoredelegato diHarmont&Blaine ILPERSONAGGIO Quando la tecnologia e l’innovazione sono di casa... UNICA – Sistema touch-screen con video allarme/verifica UNICA NELLE SUE FUNZIONI La centrale UNICA rappresenta la perfetta integrazione tra un sistema di allarme ed un impianto video, consentendo di poter ricevere imma- gini in seguito ad un tentativo di effrazione. La tecnologia V-Tech, af- fiancata al sistema wireless interamente bidirezionale BiTech,permette l’acquisizione di fotogrammi video attraverso dispositivi radio caratte- rizzati da bassi consumi energetici e massime funzionalitĂ  operative. È possibile scegliere, tra i rilevatori dotati di tecnologia V-Tech, sia un sensore ad infrarossi che uno a doppia-tecnologia, entrambi wi- reless BiTech, con sistema anti-accecamento (Anti-Mask) e video- camera integrata munita di Led per la visione notturna. Quando il sistema di allarme è inserito ed il sensore V-TECH rileva una intrusione invia una serie di fotogrammi dell’evento alla centrale UNICA attraverso un protocollo proprietario Sicep. La stessa è in grado di gestire la memorizzazione dei files all’interno del suo storico (consultabili ed esportabili) e di trasmetterli sia alla Centrale di Vigi- lanza che sul cellulare dell’utente per una conferma visiva dell’al- larme. In entrambi i casi è possibile richiamare il sistema ed effettuare una verifica visiva dell’ambiente. UNICA consente di offrire, grazie alle soluzioni tecnologiche adottate, alte prestazioni professionali con la massima semplicitĂ  di installa- zione e configurazione. UNICA NEL SUO GENERE UNICA rappresenta un sistema “unico ed esclusivo” nel suo genere in quanto integra perfettamente molteplici funzionalitĂ  operative quali: • centrale di allarme ibrida (filare e wireless bidirezionale BiTech) • tastiera touch-screen integrata 7” (disponibile anche versione senza display) • gestione di tastiere touch supplementari da 5.7” • lettore di prossimitĂ  integrato RFID • video controllo attivabile su allarme o richiesta con tecnologia VTech • programmazione di scenari per attivitĂ  di domotica • connettivitĂ  multipla del sistema (digitale, Gsm/Gprs, Lan) • gestione da Centrale Operativa MvsNET o utente (browser web, cellulare, App) nuovi dispositivi utilizzabili quali: • Sensore infrarosso radio con antiaccecamento • Sensore infrarosso radio con telecamera ed antiaccecamento • Sensore doppia-tecnologia radio con antiaccecamento • Sensore doppia-tecnologia radio con telecamera ed antiaccecamento UNICA E GESTIONE DA MVSNET Il sistema MvsNET può creare una totale integrazione con la centrale UNICA mediante le seguenti funzionalitĂ : Ricevere i fotogrammi video relativi all’allarme Eseguire una video verifica manuale oppure in automatico (con pri- vacy ON il sistema non consente tale attivitĂ ) Gestione inserimenti/disinserimenti, verificare lo stato delle partizioni ed attivare le uscite Inviare messaggi dedicati al Cliente sfruttando il display grafico (esi- ste una cartella dedicata per informare l’utente della presenza, o meno, di messaggi provenienti dalla C.O.; gli stessi possono essere di natura operativa, contabile, tecnica, commerciale/marketing, ecc. ecc.. In sintesi è un canale diretto e dedicato tra la Centrale super- visione/controllo ed il Cliente UNICA rappresenta un rivoluzionario sistema di allarme basato su una architettura “all-in-one” composto da una centrale antifurto compatta (filare e radio) e da un tastiera integrata touch-screen a 7”. Il sistema wireless completamente bidirezionale “BiTech” abbinato alla innovativa tecnologia video “V-Tech” permettono di associare ad una intrusione immagini video provenienti da appositi sensori muniti di mini-telecamera. I fotogrammi dell’evento possono essere inviati alla Centrale di Vigilanza oppure al cellulare dell’utente, permettendo di verificare prontamente la gravitĂ  della situazione e autorizzare l’invio della pattuglia o delle forze dell’ordine. IL NOTTURNO - VIGILANZA ARMATA - STRADA STATALE SANNITICA 87 - 80023 - CAIVANO (NA) Tel: 081 8363398- 081 8318408- 081 8343076 | N° verde 800 37522 www.vigilanza-ilnotturno.com
  • 23. laRepubblica XXIIILUNEDÌ23FEBBRAIO2015 glio sicuro e sguardo puntato su orizzonti lontani: a guidare l’azienda, emblema dello stile Napolinelmondo,èoggiLuca, giovane figlio di Mariano, ter- za generazione. La vitalitĂ  del compartoinCampaniaètesti- moniato anche da aziende piĂš giovani come Orazio Luciano La Vera Sartoria Napoletana che negli ultimi tre anni ha vi- stounacrescitadel15,20%del fatturatoconunaquotasull’e- steroparialnovantapercento: giĂ  presente in Corea del Sud, in Giappone e in Cina, l’azien- daperil2015puntaafortifica- reilmercatodelNordEuropae negli Stati Uniti. L’internazio- nalizzazioneèlastradacheac- comuna il successo di tanti. QualitĂ , design esclusivo, in- novazionediprodottoedipro- cessorimangonoipuntidifor- za vincenti del settore moda - tessile campano nel mondo, comparto che conta circa die- cimilaimprese,l’8%dellaquo- tanazionale. estatesonostateinauguratele boutique di Baku in Azerbai- gian, Bucarest e la terza posi- zione su Mosca presso l’A- triumMall,dopoleaperturein KuznetskyMosteCrocusCity, tra i mall piĂš lussuosi della ca- pitalerussa.L’espansionever- so i mercati internazionali nel 2015 si concentrerĂ  sui paesi del Mediterraneo: Marocco e Turchia dove entro la fine del- l’annosiprevedonoaltrequat- tro,cinqueboutique.Perfavo- rireilpianodicrescitainterna- zionale di Harmont&Blaine, adottobre2014èstatosiglato l’accordo con il fondo Italiano di private equity Clessidra SGR che entra nel capitale so- cialedell’aziendaconunaquo- tadel35%. Se i colossi aggrediscono i mercati internazionali, gli al- tri marchi che fanno grande il made in Campania avanzano decisi e guadagnano posizioni siainItaliacheall’estero.Mau- rizio Marinella ha aperto a Baku,cittĂ inforteespansione ecapacitĂ dispesa,avamposto della moda e cultura occiden- tale in Oriente. Dopo Milano, Tokyo, Lugano e Londra, è la quinta boutique monomarca nel mondo, senza contare lo storicoatelierdiNapolicheha festeggiatonel2014icent’an- ni di storia. Rubinacci ha inau- gurato qualche settimana fa una nuova boutique a Milano, inviadelGesĂš1,consolidando marchioepresenzanellacapi- taledellamodaitaliana.Lasto- rica maison partenopea, fon- data nel 1932 da Bebè Rubi- nacci, prosegue la tradizione sartoriale di famiglia con pi- IL PUNTO Š RIPRODUZIONE RISERVATA Moda PUNTIDIFORZA QualitĂ ,design, innovazionedi prodottoeprocesso:i puntidiforzadel settoremoda Primato ILPROGETTO Ilprogetto“Pura Vikuna”diKiton hail primatomondiale nellalavorazionedel vellod’oro Marchio ILBASSOTTO Harmont&Blaine,500 dipendenti,hachiuso il2014con53,5 milionidieurodi fatturato DeMatteis,addiKiton “Connoilavicuna èdiventatacolorata” S ULLAlavorazionedellavicu- na,lapreziosafibraanima- lechederivadallecaprean- dine,Kitonnonhaconfron- ti.Comenascequestoprogetto?Lo spiegal’adAntonioDeMatteis. ÂŤAbbiamorivoluzionatoilconcetto della vicuna sdoganandola dai colori tradizionidicammelloeblu.Abbiamo sviluppato una lavora- zione che consente un’ampia palette di co- lori.Esiamostatiiprimi a farlo. Acquistiamo il filatoinAustralia,Nuo- vaZelandaeinMongo- lia. Realizziamo abiti da 40/50 mila euro a pezzoÂť. Considerato il prez- zo qual è il mercato diriferimento? Nello stabilimento di Arzanorealizziamocirca 350pezzil’anno,moltisonosumisura.Il mercatodiriferimentoèinpartel’Italia einparteStatiUnitieNordEuropa.Lavi- cunaèperunpubblicocoltoedevolutoÂť. E dopo la vicuna ci sono altri pro- gettiincantiere? ÂŤAlmomentostiamolavorandoal- lanuovasedediMilano,l’exPalazzo Ferrè acquistato nel 2013, che con- tiamo di inaugurare a settembre, sarĂ  show room e ristorante. Entro l’anno apriremo altri cinque mono- marca: due negli Usa, due in Cina e unoinSvizzeraÂť. L’INTERVISTA Oltreaicolossialtri marchimadein Campaniaavanzanoe guadagnanopunti ARZANO Ilaboratori dellaKiton adArzano,48 monomarca nelmondo Š RIPRODUZIONE RISERVATA La Lavanderia Iodice da quasi un secolo è specializzata nell'effettuare trattamenti sui vostri capi e i vostri tessuti, come il lavaggio a secco e ad acqua e la successiva stiratura. La lavanderia Iodice si occupa del trattamento e della stiratura dei vostri capi piĂš pregiati. Dai Completi eleganti agli abiti da cerimonia, fino alle tappezzerie. Cura i vostri capi in tempi celeri , effettuando anche un servizio di incellophanatura abiti. Effettuiamo il ritiro e la consegna presso il vostro domicilio. • Lavanderia stireria • Noleggio Biancheria per Alberghi Ristoranti e ComunitĂ  • Lavaggio Tappeti • Lavaggi specializzati in tutti i tipi di tessuti e pellame LAVANDERIA IODICE DAL 1921 srl Via Vittorio Imbriani N° 7 - NAPOLI (NA) • Via Gemito 29 - NAPOLI (NA) Tel: 081 6581091 - 081 5797936 - Cel. 393 9764641 393 976464 lavanderiaiodicedal1921@hotmail.it