1. Blackout in laguna: ecco i taxi del futuro.
Le centrali domotiche installate da un’azienda veneziana stanno cambiando
il modo di approcciare il tema dell’impiantistica di bordo per tutte le barche
che non possono permettersi disservizi.
Quando si percorre il Ponte della Libertà, gli ultimi chilometri di
strada sospesa sull'acqua che separano la terraferma daVenezia, si
ha subito la sensazione di entrare in una dimensione diversa. La
laguna è questo, lo è sempre stata fin da quando le popolazioni
del continente in fuga dalla furia dei barbari decisero di fondarvi
una città galleggiante dove prima non c’era che qualche isola
sparuta e fangosa. A Venezia tutto è diverso.
Blackoutinlaguna
Mario Cosma (nella foto in alto), titolare della Blackout Service, è
seduto davanti a me. Siamo in un sorta di angolo nascosto della
città, uno di quelli dove non si trovano cartelli che indicano la via
per la “stazione” o per “Rialto”. Riparata tra le mura possenti
dell’Arsenale, e la Basilica di S. Pietro in Castello con il suo alto
campanile pendente, la trattoria dove abbiamo appena finito di
pranzare si affaccia su un campo assolato e deserto. Con
Mario abbiamo trascorso la mattinata in barca, su e giù per
il Canal Grande, il Canale della Giudecca, i Rii di
Dorsoduro, l’isola di Burano… per vedere e fotografare
i taxi della laguna che montano il
sistema di bordo Blink Marine.
La Blackout è oggi l’unico service point ufficiale per
i sistemi Blink Marine in laguna. Ora che buona
parte del lavoro è alle nostre spalle e c’è
tempo di parlare un po’, senza smettere di
mescolare il suo caffè, Cosma comincia a
raccontare del suo lavoro. Inizia con una
precisazione fondamentale:“La laguna
è un posto unico, solo chi ci è nato
può capire”. Sorseggia un po’ di
caffè. Poi prosegue:“I circuiti sono
circuiti, i carichi elettrici sono
carichi elettrici, ma la laguna è
unica, le esigenze della clientela
qui non le ritroverai da
nessuna altra parte.
Il modo in cui si lavora qui non lo ritroverai da nessuna altra parte.
Mi è capitato di lavorare anche fuori daVenezia, recentemente
sono stati in un cantiere a Jesolo dove si allestivano barche da 20,
30 metri. Il mio lavoro lì non è diverso da quello che faccio ogni
giorno qui in laguna... eppure è anche completamente diverso.A
Venezia tutto è diverso”.
Cosma ha iniziato a lavorare nel settore della nautica per la passione
ereditata dal padre per il mondo delle barche. Il suo nome tutelare è
stato Glauco Veratelli, un nome importante nel mondo della
nautica e e degli impianti elettrici di bordo. Nei suoi ultimi anni di
attivitàVeratelli si è prodigato per trasferire la sua conoscenza e la
sua esperienza al discepolo al quale avrebbe anche ceduto l’attività al
momento del ritiro.“Per me è stato come iscrivermi ad un master
avanzato. Glauco ha portato le mie conoscenze ad un livello
superiore: mi ha fatto capire quali sono le reali necessità delle barche
che lavorano. Da lui ho imparato che la cosa più importante per
questa tipologia di barche è che abbiano meno disservizi possibili.
La laguna è un ambiente molto umido e salino, i disservizi causati da
di Ettore Brigadei
2. Il rispetto di una tradizione per così dire sapienziale, ereditata da
Veratelli e da anni di esperienza sulle barche della laguna.
Blackoutinlaguna
ossidi, cadute di tensione, connessioni che vengono meno... sono
incidenti all’ordine del giorno, si potrebbe dire. Da lui ho imparato a
non considerarli come inevitabili, a lavorare per ridurli al minimo, per
farli diventare una rarità”.
Col tempo la Blackout Service si è specializzata
nell’allestimento e manutenzione di sistemi
elettrici di bordo per i taxi della laguna.
“Quella dei taxi diVenezia è una nicchia estremamente esigente, il
mio telefono è sempre acceso giorno e notte. Offriamo un
servizio di assistenza 24/7. Questo tipo di approccio per certi
versi ci mette molto alla prova, per altri però è quello che ci
premia di più. Con i tassisti con cui lavoriamo abbiamo instaurato
un rapporto di fiducia, sanno di poter contare su di noi”.
Nel tempo Blackout si è andata affermando in questo settore
come una delle realtà più aperte all’innovazione tecnologica
“All’inizio non era così ma poi, con il tempo e con il duro lavoro,
siamo arrivati a farci un nome.
Oggi possiamo proporre delle novità
importanti ai nostri clienti, loro si fidano proprio
perché siamo noi a proporle”. Il successo della Blackout si
compone quindi di due ingredienti fondamentali, apparentemente
opposti, ma in realtà fortemente collegati: da un lato il rispetto di
una tradizione per così dire sapienziale, ereditata daVeratelli e da
anni di esperienza sulle barche della laguna, dall’altra un’apertura
all’innovazione intesa non come l’inseguimento di mode che
spesso non sopravvivono al cambio di stagione, ma di continua
ricerca di soluzioni tecnologicamente in grado di supportare
sempre meglio una filosofia costruttiva orientata alla massima
affidabilità. “Il sistema Blink Marine per noi ha
significato la possibilità di voltare pagina e
lasciarci alle spalle i tradizionali pulsanti. In
questo sistema abbiamo trovato quello che cercavamo perché è
innovativo e anche estremamente affidabile. Credo talmente in
questi prodotti che oggi li propongo sostanzialmente al prezzo
degli interruttori, anche se il loro valore di mercato è nettamente
superiore. In questo ci perdo qualcosa, ma lo considero
investimento che mi permette di offrire ai miei clienti un
prodotto che non ha disservizi”.
3. Blackoutinlaguna
Grazie al sistema di bordo Blink Marine
Cosma può anche razionalizzare gli interventi
di manutenzione negli anni successivi
all’installazione. La gestione delle utenze risulta infatti
estremamente più ordinata e meno soggetta a guasti.“Ci siamo
resi conto che perdevamo molto tempo per costruire un
cruscotto con gli interruttori tradizionali a levetta.Avere su ogni
barca venti interruttori per venti utenze con quaranta fili era
diventata una situazione ingestibile in fase di manutenzione.
Passavamo le giornate a cablare cruscotti che l’anno successivo
erano da rifare, era quasi un lavoro perso.
Con i sistemi Blink Marine invece abbiamo il
vantaggio della facile cablatura, della comple-
ta assenza di fusibili e termici”.
Un’altro punto fondamentale di ricerca per Cosma e la Blackout
è senza dubbio l’estetica dei cruscotti che realizza. In questo
senso la blackout è alla costante ricerca di soluzioni come Le
pulsantiere Blink Marine che permettano di “pulire” e rendere più
essenziale possibile l’estetica dei cruscotti, riducendo al minimo gli
innesti nel legno.“Sogno una barca che si posa pilotare come un
iPhone, in maniera intuitiva e con un solo pulsante.
Sono in stretti rapporti con lo staff ingegneristico di Blink Marine.
So che oggi stanno lavorando per trasformare il protocollo di
comunicazione di centralina e pulsantiere in un CAN open. È un
upgrade fondamentale che non vedo l’ora di poter implementare.
Grazie al protocollo CAN, sarà possibile
interfacciare questi sistemi di bordo con altri
sistemi digitali e informatici (e ad esempio gestire e
monitorare alcune utenze della barca direttamente da
smartphone), è un tema su cui la clientela della laguna sta
cominciando ad entusiasmarsi e che contiamo di poter proporre
entro la fine del 2015.
Blink S.r.l.
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