1. Pianificazione di una campagna SEO
1 – Scelta parole chiave / analisi della concorrenza
2 – Ottimizzazione delle pagine web e del sito
3 – Strategie di linking (link strategy)
Elena Farinelli 1
2. La scelta delle keywords / 1
È meglio utilizzare,
dove possibile,
intere frasi
piuttosto che singole parole
Ad esempio è meglio
scegliere
“Amici di Maria de Filippi”
anzichè “Amici”
Elena Farinelli 2
4. La scelta delle keywords / 1
Scegliere un linguaggio naturale
anzichè frasi asettiche
Ad esempio è meglio scegliere
“come si chiama l'ultimo album
di Rihanna”
anzichè
“Disco Rihanna” oppure
“mp3 Rihanna”
L’utente a volte utilizza un linguaggio molto naturale
nei motori di ricerca, cercare di anticiparlo inserendo
vere e proprie domande contenenti la chiave di ricerca
Elena Farinelli 4
6. La scelta delle keywords
Ogni paese ha la sua lingua, i suoi idiomi, usi e
costumi: non avventuratevi in traduzioni se non
possedete la giusta competenza.
Non fare traduzioni letterali!
es scarpe da tennis >
non sono le tennis shoes ma le sneakers!
Forte dei Marmi non è strongly of marbles!!!
Elena Farinelli 6
7. La scelta delle keywords
Considerate il target di utenza del vostro sito. Ad esempio
un sito di un ente pubblico deve utilizzare, quasi certamente, un linguaggio
burocratico,
un sito per teenagers deve usare un linguaggio gergale
Kontiene un'indispensabile karika di...konsapevolezza, o kmq la volontà di
essere propositivi che sekondo me nn guasta mai....
Elena Farinelli 7
8. La coda lunga
Chris Anderson
The Long Tail, Wired Magazine, 12-10-2006
The Long Tail: Why the Future of Business is Selling Less of More. Hyperion
La coda lunga - Da un mercato di massa a una massa di mercati, Torino, Codice Edizioni, 2007.
Anderson sostiene che i prodotti a
bassa richiesta o con ridotti volumi
di vendita possono collettivamente
occupare una quota di mercato
equivalente o superiore a quella
dei pochi bestseller o blockbuster,
se il punto vendita o il canale di
distribuzione sono abbastanza
grandi.
(Wikipedia)
eBay (aste), Google (adsense), Amazon.com (libri) e iTunes Store (musica)...
Elena Farinelli 8
9. Parole chiave di nicchia
.
Usate parole chiave di nicchia per scalare le posizioni su Google,
secondo la logica della Long Tail
Gli eventi poco frequenti o di bassa ampiezza
(la coda lunga rappresentata dalla porzione gialla della curva)
possono cumulativamente superare in numero o in importanza
la porzione iniziale della curva,
di modo che presi tutti insieme rappresentano la maggioranza.
Elena Farinelli 9
10. Anziché posizionarmi per poche keywords di grande richiamo
ad es. le canzoni più scaricate o gli artisti di fama mondiale (Madonna, U2, Coldplay)
scelgo di spingere tante canzoni e artisti di nicchia (milioni!)
che tutti insieme mi danno più ricavi dei pochi TOP 10 del momento
1 Beyonce - If i were a boy
2 - The Killers - Human
3 - Tiziano Ferro - Alla mia età
4 - Giusy Ferreri - Novembre
5 - Kate Perry - Hot n cold
6 - Negramaro - Meraviglioso
7 - Jovanotti - Come musica
8 - Amy Macdonald - This is the
life
9 - Luca Butera - Wow
10 - Laura Pausini - Invece no
11 - Jovanotti - A te
Elena Farinelli 10
11. Allo stesso modo ipotizziamo che io voglia spingere su Google
un appartamento a Firenze
cerco la keyword “appartamento a Firenze”
vediamo la competizione:
4.920.000 risultati?????
Elena Farinelli 11
12. Se ho un a vicino a
Posso lavorare su testi e parole chiave più specifiche che non le generiche
“Firenze” oppure “appartamento a Firenze”
Posso delimitare
- la zona: appartamento a ponte vecchio, appartamento in san niccolò,
appartamento sotto il piazzale michelangelo, in centro storico...
- i servizi: appartamento con colazione, con parcheggio, con cambio
biancheria, con WI-FI, con vasca da bagno
- la sistemazione: appartamento all inclusive, half board, camera e
colazione, mezza pensione
- notizie sulla zona: ristoranti, locali, bar, musei, itinerari
Elena Farinelli 12
13. Posizionarsi per “Hotel Firenze” o “hotel Roma”
è sbagliato oltre che costoso
sono parole chiave che NON convertono
Meglio scegliere:
761.000 per hotel economico firenze
455.000 per hotel firenze con
parcheggio
778.000 per hotel firenze in centro
412.000 per hotel firenze vicino alla
stazione
45.300 per hotel firenze silenzioso
119.000 per hotel firenze romantico
156.000 per hotel firenze per disabili
Elena Farinelli 13
14. 1.180.000 per agriturismo in toscana con piscina
140.000 per agriturismo in toscana con attività per bambini
316.000 per agriturismo in toscana con maneggio
114.000 per agriturismo in toscana con percorsi trekking
120.000 per agriturismo in toscana per disabili
54.400 per agriturismo in toscana con pensione completa
157.000 per agriturismo in toscana biologico
18.300 per agriturismo in toscana pranzo di nozze
Elena Farinelli 14
15. Non cerco di posizionarmi per “Firenze” o “appartamento a Firenze” ma per:
drill down 20 20.83% ponte vecchio
drill down 4 4.17% ponte vecchio apartments
drill down 3 3.13% florence ponte vecchio
drill down 2 2.08% ponte vecchio rentals
drill down 1 1.04% where to leave our car in florence
drill down 1 1.04% romantic florence rentals
drill down 1 1.04% florence bridge apartment
drill down 1 1.04% rent a room one week florence
drill down 1 1.04% long term apartments in florence
drill down 1 1.04% apartments in florence with car parking
drill down 1 1.04% san niccolo apartment firenze
drill down 1 1.04% half board offers for florence
drill down 1 1.04% old bridge apartments florence
drill down 1 1.04% how long ponte vecchio
drill down 1 1.04% long term apartment rentals florence
drill down 1 1.04% apartment florence centre parking
drill down 1 1.04% firenze ponte vecchio view apartments
drill down 1 1.04% apartments in florence for 20 euros a night
drill down 1 1.04% how to know you are on ponte vecchio florence
drill down 1 1.04% what do you do at ponte vecchio
drill down 1 1.04% apartment in florence wi-fi
drill down 1 1.04% typical florence apartment
drill down 1 1.04% florence apartment ponte vecchio view
drill down 1 1.04% churches near ponte vecchio
drill down 1 1.04% flat for rent close to florence airport
drill down 1 1.04% apartment to rent in san niccolo firenze
drill down 1 1.04% san niccolò tower florence
drill down 1 1.04% streets cornetto price board
drill down 1 1.04% apartments to rent in florence ponte vechia
drill down 1 1.04% florence apartment breakfast
drill down 1 1.04% flats long-term rent florence
drill down 1 1.04% florence apartmentElena Farinelli
italy ponte vecchio 15
drill down 1 1.04% location of ponte vecchio in florence
16. Concludendo sulle keywords...
Con quali keyword voglio posizionarmi? Dipende da:
- competizione per certe keywords (non conta quanti competitors ho, ma cosa
hanno fatto)
- tempo a disposizione (se ho poco tempo devo fare delle scelte)
La keyword ideale NON è quella che raccoglie tanti ACCESSI, ma quella che
porta più risultati, più CONVERSIONI.
Consiglio: iniziare con keywords di nicchia e meno competitive, poi proseguire
con quelle più difficili da raggiungere.
Altro consiglio: escludere keywords che non siano coerenti
(errore di voler comparire per “viaggi in kenya” se non li vendiamo!)
Quante parole chiave vengono usate nelle ricerche?
2 parole = 32,58%
3 parole = 25,61%
1 parola = 19,02%
4 parole = 12,83%
Elena Farinelli 16
5 parole = 5,64%
...
18. Cosa incide per il
posizionamento di un sito?
Fattori interni (on-site)
Il dominio
L’hosting
Scelta delle keyword
Ottimizzazione delle pagine:
- Meta Tag e Description
- Title della pagina
- Alt Tag delle immagini
- Ancore dei link
- Attributo Title
Ottimizzazione della Home Page
Ottimizzazione del Sito Web
Elena Farinelli 18
19. Il dominio
Il nome del dominio è importante: un nome parlante è migliore, ma se vogliamo
fare branding, ok il nome dell'azienda.
È meglio usare nomi brevi che favoriscano il ricordo ed il passaparola.
Non utilizzare storpiature o termini che poco si adattano alla lettura.
Il dominio è importante ma non fondamentale: tra un dominio che contiene le
keyword separate da trattini o underscore e un dominio corto facilmente
ricordabile, in genere, è preferibile il secondo.
In mercati competitivi è suggeribile l’acquisto di più domini, per ciascuna lingua e
per ciascun prodotto.
ilblogdiuominiedonne.iobloggo.com/ www.tizianoferrofanclub.com/
uominiedonnedimaria.blogspot.com/ www.mtv.it/music/archivio/newsitehome
.asp?id=13889
ued.netsons.org/
Elena Farinelli 19
21. Guardiamo i domini dei siti
che stanno in cima
per “capodanno a Firenze”
Elena Farinelli 21
22. www.fiorentina.it/
É il sito della
oppure della ?
Occhio al dominio che scegliete:
www.chianti-farmhouses.com
www.hotel-florence-montebellosplendid.com/
Elena Farinelli 22
23. Il server
La velocità di connessione del
sito è importante e che il sito
non sia inaccessibile
http://www.netmechanic.com
Elena Farinelli 23
24. La Home page
L’home page è lo snodo centrale del sito che la si consideri in ottica SEO, Web Marketing in
senso allargato, di usabilità, di accessibilità, di design e di comunicazione.
Assicuratevi
che la vostra
pagina
iniziale
sviluppi
correttamente
il brand
aziendale, la
credibilità e
sia chiaro
quello che
fate (claim?)
Elena Farinelli 24
26. Il codice del sito
Scrivere codice pulito e facilmente navigabile, migliora
l’usabilità del sito e la facilità con cui lo spider può effettuare
la scansione dello stesso.
Attenzione all’uso di strumenti quali Word di Microsoft che
inserisce spesso codice del tutto inutile.
La regola generale è quella di scrivere solo il codice
effettivamente necessario.
I motori di ricerca considerano, infatti, anche il rapporto tra
contenuti indicizzabili e codice.
Elena Farinelli 26
27. “Blocchi” ai motori: alcuni consigli
Le strutture a frame sono assolutamente sconsigliabili in quanto non
completamente indicizzabili. Se il sito è online da tempo e utilizza i frame,
andrebbe pensato un redesign dello stesso.
• Usate poco flash
Si sconsiglia l’uso esclusivo di questa tecnologia. L’uso di un layout in html
standard in cui vengono inserite alcune animazioni Flash è assolutamente lecito.
Ovviamente i testi devono essere tutti realizzati in codice!
• Le Splash Page sono assolutamente inutili e dannose per il posizionamento.
Elena Farinelli 27
29. Ottimizzazione di una pagina
1) head: Title, e metatags (description, keywords)
2) body: le prime righe del testo, le intestazioni (h1, h2, h3), l'anchor text, la
formattazione (bold, italics..), alt delle immagini
3) struttura del sito: nome del file e della pagina, link alla home page, link
alle altre pagine, breadcrumb (briciole di pane)
Elena Farinelli 29
30. Il Title
Il title della pagina è probabilmente il tag html che più influenza il posizionamento
nei motori di ricerca.
<title>Titolo della pagina</title>
Si trova nell'head Elena Farinelli 30
31. Ottimizzazione di una pagina
<head>
<title>Hotel a Roma su Venere.com - Hotel economici a Roma</title>
<meta name="Description" content="Trova il tuo albergo o Hotel ideale a Roma e leggi
i commenti degli ospiti. Scegli tra hotel da 2 stelle a 5 stelle a Roma, Italia."/>
<meta name="Keywords" content="hotel roma, hotel economici roma, alberghi roma,
hotel a roma"/>
</head>
<body>
Testo della pagina... .... ....
</body>
Elena Farinelli 31
32. E' importante che i title siano diversi per le varie pagine del sito.
Elena Farinelli 32
33. Alcune considerazioni e suggerimenti per il Title:
• Un TITLE CORTO! Cercare di limitare la lunghezza a 70-100 caratteri altrimenti
verranno visualizzati dei puntini (…) oltre quel valore. Inoltre più è lungo il title minore è
la rilevanza delle parole chiavi presenti.
• CON FRASI SENSATE. Usare frasi con keyword, non una lista di keyword.
es sbagliato: “Viaggi, hotel, vacanze, viaggi”
es. corretto: “Viaggi nel mondo: l'esperienza di chi c'è stato”
• INVITARE ALL'AZIONE Ragionare sul Clickthrough, un titolo accattivante aumenta i
click indipendentemente dalla posizione nelle serp della pagina.
Dal title si capisce
già cosa contiene il sito
Un title può aiutare a capire
che tipo di sito sia
• Non ripetere le keywords: basta una
volta!
NO!!!
Elena Farinelli 33
34. Cosa fanno i visitatori davanti a una “SERP”?
Cosa li spinge a cliccare su un link anziché un altro? Perché cliccano?
Ma anche, perché a volte non cliccano nessun link?
Gli utenti internet non leggono ma “scandagliano” la pagina…
Il fatto che il tuo sito sia in cima alla lista non basta per garantire
che venga cliccato
I searcher prestano attenzione a 3 cose:
TITLE (dipende dal copywriter)
o dalla pagina)
URL (dipende dal webmaster)
DESCRIZIONE (o è la description scritta dal seo, oppure se non c’è, il
Motore di Ricerca la estrae in automatico)
Elena Farinelli 34
35. Meta tags: description e keywords
Le Description e le Keywords, avevano in passato una grandissima influenza
nel posizionamento. Ora contano molto, molto meno…
<meta name="Description" content="Trova il tuo albergo o Hotel ideale a Roma e leggi i
commenti degli ospiti. Scegli tra hotel da 2 stelle a 5 stelle a Roma, Italia."/>
<meta name="Keywords" content="hotel roma, hotel economici roma, alberghi roma, hotel
a roma"/>
Elena Farinelli 35
36. Ottimizzazione del sito e delle pagine: i link
Linkare le varie pagine, usando un anchor text adeguato, che contiene la keyword rilevante,
inserita nel testo.
Elena Farinelli 36
37. Ottimizzazione del sito e delle pagine: le parole chiave
Inserimento delle keyword nel testo: in passato si inserivano la keyword pesantemente
(keyword stuffing); oggi questo è penalizzante.
Consiglio: scrivere un testo in modo naturale, con una keyword density (percentuale di volte
in cui la keyword appare rispetto al testo) al massimo del 15%.
E' importante che le parole chiave strategiche si trovino nella prima parte di testo della
pagina web, subito dopo il tag <body>.
Maggiore rilevanza.
Elena Farinelli 37
38. Ottimizzazione del sito e delle pagine: formattare i testi
Formattazione del
testo: grassetto,
italic, elenchi
puntati.
No!! Questo aumenta la
rilevanza delle
parole chiave.
E la leggibilità
http://biografie.studenti.it/biografia.htm?BioID=1035&biografia=Avril+Lavign
e Elena Farinelli 38
39. Il Tag ALTERNATIVE ha una discreta importanza nel posizionamento e conta
moltissimo per garantire un’elevata accessibilità della pagina.
La sintassi è la seguente:
<IMG SRC=“nomeimmagine.jpg" ALT="testo alternativo all’immagine">
Elena Farinelli 39
40. Ottimizzazione di una pagina
6 step da seguire
1) Scrivere i contenuti in modo naturale, senza pensare a nulla
(keyword density, ecc.)
2) Modificare il titolo della pagina + description
3) Cercare di modificare le prime righe di testo in modo che la
keyword strategica compaia entro le prime 100 parole
4) Formattare la parola chiave strategica almeno un paio di volte nel
corpo della pagina (grassetto, corsivo, h2...) SENZA ESAGERARE!
5) Inserire la parola chiave nel tag “alt” delle immagini
6) Linkare correttamente le altre pagine del sito, possibilmente usando
la keyword strategica come testo del link
Elena Farinelli 40
41. Cosa NON fare
1. Non utilizzare testo nascosto in qualsiasi modalità (colore
identico allo sfondo, ecc.). Non creare link invisibili o semi
nascosti
2. Non utilizzare doorway.
3. Non creare centinaia di pagine dotate di contenuti quasi
identici.
4. Non utilizzare keyword stuffing.
Elena Farinelli 41
43. Risultati a
pagamento
Risultati organici vs risultati sponsorizzati
Risultati
organici
Elena Farinelli 43
44. Si potrebbe dire che
Search Engine Marketing = SEO + PPC
SEO = SEARCH ENGINE OPTIMIZATION
(=posizionamento tradizionale, risultati organici, naturali...)
Il successo si ottiene con buoni contenuti, una buona struttura del sito, una
buona link popularity, un codice pulito..ecc. ecc.
PPC= PAY PER CLICK
(=Keyword advertising, inserzioni a pagamento, link sponsorizzati..)
il successo dipende dalla progettazione della campagna, investimento,
gestione, tracciamento e analisi risultati..
Elena Farinelli 44
45. Pro e conto del ppc (anche rispetto al seo)
☺ Perfetto controllo del messaggio: dalla singola keyword immessa nei MdR,
al testo dell’annuncio/creatività ad essa collegata.
☺ Buono per iniziative a tempo limitato, promozioni speciali
(ad es. vacanze a capodanno, acquisti di Natale o per i saldi)
☺ Avviamento rapido (dopo 10 minuti sei online!), in teoria puoi vendere subito!
(per un posizionamento nei risultati organici ci vogliono mesi)
A lungo andare costa di più
Costerà sempre di più in futuro
Alcune keyword costano care!
Richiede molto tempo per imparare a usarlo bene a livelli elevati e a
monitorarlo
PPC SEO
Risultati più immediati versus Risultati più duraturi
Costo a “pacchetti” Costo a lungo andare inferiore
Elena Farinelli 45
46. Una campagna pay per
click è composta da:
- l'annuncio
- la scelta delle parole
chiave
- la landing page
Elena Farinelli 46
47. Cos’è una landing page
E’ la pagina sulla quale “atterrano” i nostri utenti dopo aver cliccato su un
annuncio adwords (o altra inserzione pubblicitaria).
In genere è una pagina ricca di testo e contenuti che mira a far compiere
un’azione ai visitatori.
È sul sito/pagina in cui atterrano i clienti (landing page) che avviene o meno il
processo di conversione (Conversion marketing)
Una landing page:
deve essere funzionale agli obiettivi
deve far compiere azioni (call to action)
Importanza delle landing page: per aumentare il tasso di conversione degli utenti,
e quindi migliorare il ROI, è necessario ridurre gli ostacoli che separano l’utente
dall’obiettivo. Il maggior tasso di perdita degli utenti si registra normalmente alla
prima pagina vista (bounce rate).
La pagina di atterraggio (landing page) ha un ruolo fondamentale.
Elena Farinelli 47
48. Call to action
Le landing pages sono pensate con un solo scopo: persuadere l’utente a
compiere un’azione. Questo si ottiene catturando l’attenzione dell’utente e
presentando al meglio le caratteristiche del servizio/prodotto
• che cosa offre il mio prodotto/servizio
• che cosa differenzia il mio prodotto/servizio dalla concorrenza in vantaggi e
benefici per il navigatore
CALL TO ACTION
Se vuoi che l’utente faccia qualcosa: diglielo!!!
E’ importante che sia sempre chiaro cosa ci si aspetta che l’utente faccia, per
evitare che sia disorientato: potrebbe decidere di chiudere il browser o
cambiare sito.
Un bottone rosso “acquista ora”
in centro alla pagina ha
sempre dato i migliori risultati!!!
COMPRA ORA!
Elena Farinelli 48
49. Call to action
Convertire un utente significa fare in modo che compia una certa azione
• iscrizione newsletter
• registrazione sul sito per fruire di un servizio
• invio di un form di richiesta informazioni
• iscrizione a un evento o un concorso
• invio email
• telefonata al numero indicato
• acquisto di prodotto
• invio di una richiesta di preventivo
• scaricamento di un listino, di una demo del servizio, del catalogo in pdf
Elena Farinelli 49
50. LE CONVERSIONI
Misurare il successo di una campagna di search marketing
Se fai pay per click sai esattamente cosa stai ottenendo?
- Quanto ti frutta ogni visita arrivata dai motori?
- Quale è il costo di acquisizione dai motori?
- Quale è la lifetime value dei clienti che acquisisci attraverso i motori?
ecc. ecc.
E’ IMPORTANTE MISURARE e ANALIZZARE i ritorni per sapere se stiamo
buttando via i nostri soldi
Purtroppo il 31% dei marketing manager non misura niente e il 41% misura solo
il clickthrough. Solo il 16% misura le conversioni
“Conversion rate is the most powerful
internet metric of all”
Fortune Magazine
Elena Farinelli 50
52. When the user navigates to the page “X”, they have reached the conversion goal
(Checkout Complete, Registration Confirmation, etc.).
- A 'thank you' page after a user has submitted
information through a form (newsletter signups,
email list subscriptions, job application forms, or
contact forms..)
- A purchase confirmation page or receipt page
- An 'About us' page
- A particular news article
Good conversion goals
- Any other page that you are trying to drive your
visitors to ..
Elena Farinelli 52
53. Consigli per un buon annuncio
E’ necessario attrarre il navigatore, ed al tempo stesso informare sui vantaggi
offerti in pochi secondi. Se l’utente non clicca sul nostro annuncio, sceglierà
quello di un concorrente: bisogna differenziarsi!
Usare l’emozione
Utilizziamo le MAIUSCOLE
per evidenziare parole chiave e parti del messaggio
Utilizziamo il più possibile la punteggiatura
(punto esclamativo) per dare ritmo e forza all’annuncio
Inseriamo parole chiave e vantaggi, la k è meglio nel titolo.
Invitiamo l’utente a provarci, a verificare sul
sito la nostra convenienza:
>>>> call to action!!
Elena Farinelli 53
54. Gli annunci devono essere molto targettizzati (altrimenti nessuno clicca)
Gli annunci generici non funzionano
Uno degli errori più diffusi: annunci non focalizzati.
E’ importante essere molto specifici (per questo non devono rimandare alla HP)
Ricordiamoci 2 cose:
L’annuncio deve far pensare all’utente che dietro quel click c’è la
risposta al suo bisogno
La landing deve rispettare la promessa dell’annuncio (altrimenti il click
va perduto)
In una campagna ppc bisogna puntare a quell’utente che si trova nel momento
finale del suo “buying cicle” ovvero quando sta per acquistare.
Elena Farinelli 54
55. ,
Chi è il loro target?
Se ci sono target diversi è
bene fare annunci diversi
con landing page diverse
Contenuti specifici (minisiti)
per target diversi
1k 1 annuncio 1 landing page
L'opportunità di servire grossi gruppi industriali, ma anche aziende artigiane
Elena Farinelli 55
56. I quality score
Cosa conta per essere primi nei ppc (di google)?
Non è una questione meramente economica (ovvero non basta dire io pago
di più e sono primo se tutti pagano di meno).
per avere migliori risultati è importante:
- la corrispondenza fra testo dell'annuncio e parole chiave,
- la corrispondenza fra testo dell'annuncio e la landing page
- il testo dell'annuncio (presenza della keyword)
- la struttura della landing page
- livello di clickthrough
Anche facendo sem, ci si avvicina alle logiche del seo!
La posizione dell’annuncio dipende quindi anche dal CTR (% fra impression
e numero di click) più è alto e più l’annuncio sale.
>> Fare dei split test per capire quale annuncio funziona di più
(ci sono dei sw apposta): dilemma fra keywords popolari ma con molta
competizione e keywrods di nicchia ma che portano meno traffico.
Elena Farinelli 56
57. La posizione dell’annuncio
A volte è meglio tenere gli annunci in 2a o 3a posizione, perché lo sforzo
economico per restare in prima posizione non è spesso ripagata dal risultato,
soprattutto in termini di conversioni.
Si può tenere gli annunci sulla 2/3 posizione tranne quelli che riguardano il
brand del prodotto (sempre in cima).
Le motivazioni di questa strategia sono dovuti a una valutazione dei costi e click.
Gli annunci che si trovano in 1a posizione ricevono spesso dei click 'inutili' nel
senso che l'utente poi prima di prendere una decisione vorrá farsi un'idea della
concorrenza e nel caso ritornerá dopo sul primo annuncio. In tal caso noi
pagheremmo almeno 2 click anzichè 1 solo.
Il discorso cambia per le ricerche relative al brand. In tal caso ha senso stare
in prima posizione perchè offriamo esattamente quello che l'utente sta cercando.
Altra “tecnica”: nel caso di un annuncio anche se il sito è in SERP:
se il sito è in SERP nella non scroll-area l'annuncio in basso
se invece il sito è in basso in SERP l'annuncio in alto (2/3 posizione)
Elena Farinelli 57
58. Qual'è un buon CTR?
Dipende dal prodotto/servizio venduto. Siti che offrono servizi e prodotti con
margini molto elevati saranno contenti anche con un CTR del 0.05, chi vende
cose con basso margine dovrà avere un margine più alto.
1-3% CTR accettabile
5-6% CTR molto buono
10% complimenti!
Ma più che il CTR dobbiamo sempre guardare il ROI (Return-on-
investment) o ROAS (Return-on-ad-spend).
Ma cosa significa se ho tante impressions e nessun click? Vuol dire
che i visitatori che hanno cercato quelle keyword non hanno trovato
quello che cercavano o non sono rimasti soddisfatti.
1) L'annuncio contiene la keyword ma in un senso diverso. Esempio:
“essere un modello” anziché “modello di scarpe”
2) L'annuncio è scritto male, con errori.
3) C'è qualcosa di poco convincente nel modo in cui è scritto. Il
navigatore non si fida. Magari è poco professionale.
Ti giochi la credibilità in pochi secondi, hai pochissimo per fare una buona
impressione. Elena Farinelli 58
59. Problema di carenza di figure professionali
Il Search Marketing tiene.
I risultati trimestrali di Google
evidenziano una crescita del
31% rispetto al Q3 2007.
I Search Marketers confermano
fiducia nel settore (un giro
d'affari stimato di $26,8 miliardi
nel 2009), ma esprimono
ugualmente un crescente
disagio dovuto a motivi
tecnologici e gestionali.
il 59% delle aziende che spendono più di $500K ritiene che il problema più
grande risieda nella carenza di personale preparato.
Il 41% teme che l'aumento crescente del CPC medio possa impattare
negativamente sul ROI e sul raggiungimento degli obiettivi.
E' sempre più difficile trovare profili preparati ed in grado di lavorare in un
ambiente che muta sin troppo velocemente. http://controrete.blog.excite.it
Elena Farinelli
/ 59
60. Ppc sui portali di contenuto
SEO, PPC sui motori e PPC sui contenuti non sono la stessa cosa!
Nei motori di ricerca l’utente normalmente si trova in fase avanzata nel processo di
acquisto e vuole informazioni per chiudere tale processo. I messaggi di
comunicazione sono:
•ATTESI: la gente è impaziente di ascoltare ed è molto ricettiva nei confronti del
messaggio
•PERSONALIZZATI: i messaggi sono direttamente in relazione con l’individuo
•SIGNIFICATIVI: visto che l’utente concede il suo tempo, tali messaggi non
devono fargli perdere tempo, ovvero: rispondere prima possibile alle esigenze
dell’utente
Negli annunci del content network la situazione è diversa
Elena Farinelli 60
61. Ppc sui portali di contenuto
Ppc sui portali di contenuto: l'utente naviga anche senza trovarsi in una fase
avanzata del processo d'acquisto (bisognerebbe valutare le singole pagine e il
loro posizionamento).
In realtà, anche se Google permette di fare pubblicità su siti specifici, quando si
decide di fare pubblicità nei portali si entra nel circuito Adsense e difficilmente si
ha il controllo dei siti su cui compaiono i nostri annunci contestualizzati. A causa
di questa mancanza di controllo è utile prevedere quindi che gli utenti che
vedranno la nostra pubblicità probabilmente non sono ancora così interessati ai
nostri prodotti e servizi, (ma potrebbero esserlo in futuro).
Le campagne pay per click sui portali di contenuto seguono molto di più le
regole dell‘advertising tradizionale, utilizzato soprattutto per creare i bisogni e
per affermare il brand delle aziende.
Elena Farinelli 61 x
62. Per migliorare i risultati del Content Network
- tenere le campagne separate da quelle che appaiono nelle serp
- analizzare l'efficacia dei vari tipi di annunci (costano meno ma portano meno
risultati)
- usare cpc/bid inferiori
- usare creatività e annunci diversi (gli utenti non sono in fase di ricerca e/o di
acquisto)
- usare keyword più generiche e ad alto volume di ricerca. In genere si ha un gran
numero di impressions ma un minor CTR
- decidere di sospendere la diffusione sul content network
a volte l'url
non viene
neppure mostrata!
il Content Network
può convenire
per fare branding.
Elena Farinelli 62
64. Google e la lotta allo SPAM
La parola deriva da ‘spiced ham’ che le truppe armate americane hanno contratto in
“SPAM” durante la seconda Guerra Mondiale.
Oggi si dice che SPAM = ‘Sending Persistent Annoying E-mail’.
Elena Farinelli 64
65. Google e 10 anni di lotta allo SPAM
I 4 cardini su cui ruota intorno Google :
- Contenuti: fattori di “contenuto”, codice + semantica (keywords, codice html,
correlazione semantica, duplicazione contenuti...)
- Link popularity: fattori “quantitativi” (pagerank, quantità di links, anchor text...)
- Trust & Autority: fattori “qualitativi” (trustrank, qualità dei links, anzianità del
dominio e dei links, dati storici, sviluppo temporale contenuti/links...)
- Defense & Penalty: fattori “opposti” (badrank, contenuti spam, crescita
sbilanciata links, penalizzazioni algoritmiche e manuali....)
Elena Farinelli 65
66. Google e 10 anni di lotta allo SPAM
Evoluzione dei parametri più importanti per Google dal 2000 al 2010:
- Contenuti: fino al 2000 – 2001 la fanno da padrone. Fino al 2002 si potevano
usare le doorways per fare spam.
- Link popularity (pagerank) in costante crescita, nel 2003 picco massimo.
Contano più i link dei contenuti!!!
- Trust & Autority: i primi test arrivano fra il 2002 e il 2003. Dal 2003 inizio dello
SPAM ad ampio raggio. Contenuti e link popularity non sono più sufficenti a
dare buone SERP.
- Defense & Penalty: nel 2001-2002 primi tentativi di contenere il keyword
stuffing e lo spam da “doorways”.
- Dal 2004 entrata brutale di algoritmi di Trust & Autority (Trustrank): nel 2005
e 2006 periodo di rodaggio e test, ribilanciamento con link popularity. Nel 2005-
2006 su Google si ballava! (test antispam).
- Crollo dell'incidenza dei contenuti (2008 anno peggiore)
- Incremento lento ma costante degli algoritmi di Defense & Penalty: dal 2007-
2008 focalizzati non più solo su contenuto/spam ma anche su matrici di links e
dati storici che hanno permesso dal 2006 in poi di segare gli SPAM ENGINE.
Nel 2008-2009 picco massimo del Trustrank.
E oggi?
Elena Farinelli 66
67. Google e 10 anni di lotta allo SPAM
Evoluzione dei parametri più importanti per Google dal 2000 al 2010:
- Contenuti: si riparte alla grande!
- Link popularity: equilibrio. Serve come bilanciamento di altri algoritmi.
- Trust & Autority: sempre importante ma un po' ridimensionato.
- Defense & Penalty: Google è sempre più severo (ci vuole + tempo a uscire da
una penalizzazione).
Caffeine (agosto 2009 > aprile 2010 > settembre 2010)
non è stato un semplice cambio di infrastruttura
ma una totale revisione per stare al passo coi tempi
e:
1) indicizzare + contenuti (colpa dei social networks)
2) analizzare le serp e dare risultati in modo + veloce
3) identificare prima lo spam (ad es. la duplicazione..)
Elena Farinelli 67
68. Google instant e Google suggest non solo aiutano i pigri ma pilotano le scelte
dell'utonto verso query preselezionate che in quanto tali sono meno spammate
ed essendo frequenti offrono maggiori ricavi di Adwords
Elena Farinelli 68
69. Il futuro? si vedrà!
Per ora Google:
- lotta allo spam
- trustrank / importanza
della storia del sito
- importanza dei quality
raters
- il seo sarà sempre più
social e meno tecnico
(piattaforme facili da
usare)
Elena Farinelli 69 x