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Piquiá vuole cambiare aria
Un intero quartiere si prepara a fare le
valigie. O quasi. Negli ultimi tempi,
infatti, Piquiá de Baixo (Açailândia)
ha centrato alcuni dei suoi obiettivi più
importanti: gli architetti hanno presentato al
Comune il progetto per costruire una nuova
area in cui andare a vivere e il Governo di
Brasilia si è dichiarato pronto a mettere i soldi
necessari. Esiste ancora un ostacolo, però. Ma
andiamo con ordine.
Da oltre 25 anni gli abitanti della zona, circa
350 famiglie, sono costretti a convivere con
cinque siderurgiche che si sono piazzate nel
giardino delle loro case. Così facendo, queste
industrie stanno distribuendo generosamente su
tutti la polvere di ferro e il gas emessi giorno e
notte da 14 altoforni (vedi la Newsletter 4).
Così i cittadini hanno pensato alla più
strampalata delle soluzioni possibili: trasferirsi
in massa in un quartiere nuovo di zecca, da
costruirsi a carico di istituzioni pubbliche e
aziende. E gli eventi dell’ultimo mese fanno
pensare che potrebbero davvero farcela.
Dopo avere ascoltato a lungo le esigenze degli
abitanti, un gruppo di architetti di San Paolo ha
elaborato il progetto definitivo del nuovo
quartiere, che prevede una casa per ogni
famiglia e varie strutture pubbliche, come un
asilo, una scuola, un campo sportivo, uno
spazio per le associazioni, due chiese. Pochi
giorni dopo, il Governo brasiliano ha sbloccato
un altro ingranaggio fondamentale per avviare
il processo, dichiarando che coprirà le spese.
L’area su cui dovrà nascere il nuovo quartiere è
nota da tempo, ma è proprio su questo tema
che la macchina si è inceppata. Il terreno era
stato confiscato due anni fa dal Comune a un
latifondista della zona e le siderurgiche si erano
accollate il costo dell’indennizzo. In seguito,
però, il proprietario non ha accettato l’importo
Giugno 2013
Il quartiere più inquinato di Açailândia pensa a un trasferimento di massa
Le comunità rurali della città in festa. Padre Sávio parte per una nuova missione
stabilito e si è rivolto ai giudici. La situazione è
piuttosto complessa, ma per evitare che il tutto
si impantani nei tribunali sarebbe necessaria
quanto meno una posizione chiara da parte
della nuova giunta comunale, entrata in carica
lo scorso gennaio. Peccato, però, che ancora
non si capisca da che parte stia il neo­sindaco.
Per gli abitanti di Piquiá de Baixo, quindi, si
tratta di un periodo caldo. Con incontri
pubblici piuttosto animati per decidere come
fare pressione sul Municipio (nella foto di
apertura l'attesa per l'inizio dell'ultima
riunione). Questa battaglia è appoggiata
attivamente da almeno due comunità rurali di
Açailândia, João do Vale e Francisco Romão,
che soffrono per i danni provocati dalla
multinazionale Vale, la stessa che estrae e
vende il ferro alle siderurgiche. Queste tre
realtà si sono messe insieme, con l’aiuto del
movimento Sem Terra e dei missionari
comboniani, per sostenere a vicenda le proprie
rivendicazioni.
Sesta edizione per la Festa del raccolto
Lo scorso maggio siamo stati per un breve
periodo a Conquista da Lagoa, un villaggio
rurale di circa 70 famiglie a un’ora di distanza
dal centro di Açailândia. Ci siamo fermati
alcuni giorni per dare una mano negli ultimi
preparativi della Festa del raccolto.
L’accoglienza è stata davvero calorosa. E non
solo nei nostri confronti. Nella casa della
famiglia che ci ha ospitati, infatti, passava tutti
i giorni un sacco di gente per fare due
chiacchiere, fare uno spuntino o pranzare.
Senza alcun preavviso, si presentavano tre o
quattro dipendenti del Comune che stavano
mettendo a posto la strada sterrata e tagliando
l’erba negli spazi pubblici del villaggio,
qualche vicino, i parenti della città che
venivano per una visita. E tutte le volte, senza
scomporsi, la signora Zilma faceva entrare
l’ospite di turno offrendo caffè, biscotti, riso,
fagioli e, all’occorrenza, anche un’amaca dove
dormire. Insomma, la filosofia di fondo, per
dirla con la padrona di casa, è questa: «Ogni
giorno preparo sempre un po’ di cibo in più e
non accade mai che qualcosa avanzi. Se poi
qualcuno ha bisogno di fermarsi per la notte,
qui c’è spazio per tutti». Contrariamente a
quanto si potrebbe pensare, da queste parti un
ragionamento del genere sembra essere
davvero la cosa più normale del mondo.
Questo tipo di accoglienza, almeno per quello
che abbiamo capito fino ad ora, è tipico di un
po’ tutte le comunità rurali.
Nonostante la pioggia, il 26 maggio le
comunità della parrocchia di Santa Luzia e di
quella di São João Batista sono arrivate a
Fratel Antonio parla all'assemblea degli abitanti di Piquiá
Un momento della Festa del raccolto a Conquista da Lagoa
Ricevi questa newsletter mensile perché pensiamo che tu possa essere interessato a seguire la nostra
esperienza ad Açailândia, in Brasile. Se vuoi cancellarti dalla mailing list rispondi a questa e­mail. Se altri amici
o conoscenti desiderano riceverla, mandaci una e­mail a uno di questi indirizzi: marcoratti76@yahoo.it
o valentina.caperdoni@gmail.com. I nostri contatti Skype sono: “marcoratti” o “valentina.caperdoni”.
Conquista da Lagoa in occasione della Festa
del raccolto. Si trattava della sesta edizione di
questo evento, voluto dai comboniani per
valorizzare il significato che ancora oggi ha la
vita nei campi. Nel corso della messa sono stati
utilizzati i simboli tipici del lavoro agricolo e,
allo stesso tempo, molte preghiere e commenti
hanno criticato il modello di sviluppo attuale,
che premia la vita in città a scapito di quella
nelle campagne. Il pomeriggio è stato
caratterizzato dai tanti spettacoli messi in scena
dalle comunità presenti: danze tipiche, canti,
esibizioni di bambini, poesie. Insomma, un bel
momento che ricorderemo sicuramente per
tanto tempo.
Ciao, padre Sávio
Il 17 giugno la comunità comboniana di Piquiá
ha salutato l’unico suo componente brasiliano.
Dopo poco più di un anno, infatti, padre Sávio
ha dovuto lasciare il Maranhão per seguire la
formazione dei seminaristi comboniani a
Curitiba, nel sud del Brasile. Nelle settimane
scorse, inoltre, è rientrato dall’Italia padre
Dario. A questo punto, dunque ­ dopo la
partenza di fratel Poli, di padre Sávio e della
coppia di laici, Joanca e Dida ­ restiamo padre
Angelo (spagnolo), padre Dario, fratel Antonio
e noi (italiani). Ancora una volta, quindi, alla
ricerca di un nuovo equilibrio.
CAMPANE SPECIALI
Un membro della comunità
di Francisco Romão
avvisa gli abitanti della zona
che il prete che celebrerà
il battesimo quel giorno
è arrivato in chiesa.
Per farlo usa un fuoco di artificio,
che viene collocato alla fine
di un lungo bastone
per evitare di farsi male.
Ad Açailândia è praticamente
impossibile trovare
il classico campanile che siamo
abituati a vedere in Italia
Padre Sávio a Novo Oriente con una bambina in braccio

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Piquiá vuole cambiare aria

  • 1. Piquiá vuole cambiare aria Un intero quartiere si prepara a fare le valigie. O quasi. Negli ultimi tempi, infatti, Piquiá de Baixo (Açailândia) ha centrato alcuni dei suoi obiettivi più importanti: gli architetti hanno presentato al Comune il progetto per costruire una nuova area in cui andare a vivere e il Governo di Brasilia si è dichiarato pronto a mettere i soldi necessari. Esiste ancora un ostacolo, però. Ma andiamo con ordine. Da oltre 25 anni gli abitanti della zona, circa 350 famiglie, sono costretti a convivere con cinque siderurgiche che si sono piazzate nel giardino delle loro case. Così facendo, queste industrie stanno distribuendo generosamente su tutti la polvere di ferro e il gas emessi giorno e notte da 14 altoforni (vedi la Newsletter 4). Così i cittadini hanno pensato alla più strampalata delle soluzioni possibili: trasferirsi in massa in un quartiere nuovo di zecca, da costruirsi a carico di istituzioni pubbliche e aziende. E gli eventi dell’ultimo mese fanno pensare che potrebbero davvero farcela. Dopo avere ascoltato a lungo le esigenze degli abitanti, un gruppo di architetti di San Paolo ha elaborato il progetto definitivo del nuovo quartiere, che prevede una casa per ogni famiglia e varie strutture pubbliche, come un asilo, una scuola, un campo sportivo, uno spazio per le associazioni, due chiese. Pochi giorni dopo, il Governo brasiliano ha sbloccato un altro ingranaggio fondamentale per avviare il processo, dichiarando che coprirà le spese. L’area su cui dovrà nascere il nuovo quartiere è nota da tempo, ma è proprio su questo tema che la macchina si è inceppata. Il terreno era stato confiscato due anni fa dal Comune a un latifondista della zona e le siderurgiche si erano accollate il costo dell’indennizzo. In seguito, però, il proprietario non ha accettato l’importo Giugno 2013 Il quartiere più inquinato di Açailândia pensa a un trasferimento di massa Le comunità rurali della città in festa. Padre Sávio parte per una nuova missione
  • 2. stabilito e si è rivolto ai giudici. La situazione è piuttosto complessa, ma per evitare che il tutto si impantani nei tribunali sarebbe necessaria quanto meno una posizione chiara da parte della nuova giunta comunale, entrata in carica lo scorso gennaio. Peccato, però, che ancora non si capisca da che parte stia il neo­sindaco. Per gli abitanti di Piquiá de Baixo, quindi, si tratta di un periodo caldo. Con incontri pubblici piuttosto animati per decidere come fare pressione sul Municipio (nella foto di apertura l'attesa per l'inizio dell'ultima riunione). Questa battaglia è appoggiata attivamente da almeno due comunità rurali di Açailândia, João do Vale e Francisco Romão, che soffrono per i danni provocati dalla multinazionale Vale, la stessa che estrae e vende il ferro alle siderurgiche. Queste tre realtà si sono messe insieme, con l’aiuto del movimento Sem Terra e dei missionari comboniani, per sostenere a vicenda le proprie rivendicazioni. Sesta edizione per la Festa del raccolto Lo scorso maggio siamo stati per un breve periodo a Conquista da Lagoa, un villaggio rurale di circa 70 famiglie a un’ora di distanza dal centro di Açailândia. Ci siamo fermati alcuni giorni per dare una mano negli ultimi preparativi della Festa del raccolto. L’accoglienza è stata davvero calorosa. E non solo nei nostri confronti. Nella casa della famiglia che ci ha ospitati, infatti, passava tutti i giorni un sacco di gente per fare due chiacchiere, fare uno spuntino o pranzare. Senza alcun preavviso, si presentavano tre o quattro dipendenti del Comune che stavano mettendo a posto la strada sterrata e tagliando l’erba negli spazi pubblici del villaggio, qualche vicino, i parenti della città che venivano per una visita. E tutte le volte, senza scomporsi, la signora Zilma faceva entrare l’ospite di turno offrendo caffè, biscotti, riso, fagioli e, all’occorrenza, anche un’amaca dove dormire. Insomma, la filosofia di fondo, per dirla con la padrona di casa, è questa: «Ogni giorno preparo sempre un po’ di cibo in più e non accade mai che qualcosa avanzi. Se poi qualcuno ha bisogno di fermarsi per la notte, qui c’è spazio per tutti». Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, da queste parti un ragionamento del genere sembra essere davvero la cosa più normale del mondo. Questo tipo di accoglienza, almeno per quello che abbiamo capito fino ad ora, è tipico di un po’ tutte le comunità rurali. Nonostante la pioggia, il 26 maggio le comunità della parrocchia di Santa Luzia e di quella di São João Batista sono arrivate a Fratel Antonio parla all'assemblea degli abitanti di Piquiá Un momento della Festa del raccolto a Conquista da Lagoa
  • 3. Ricevi questa newsletter mensile perché pensiamo che tu possa essere interessato a seguire la nostra esperienza ad Açailândia, in Brasile. Se vuoi cancellarti dalla mailing list rispondi a questa e­mail. Se altri amici o conoscenti desiderano riceverla, mandaci una e­mail a uno di questi indirizzi: marcoratti76@yahoo.it o valentina.caperdoni@gmail.com. I nostri contatti Skype sono: “marcoratti” o “valentina.caperdoni”. Conquista da Lagoa in occasione della Festa del raccolto. Si trattava della sesta edizione di questo evento, voluto dai comboniani per valorizzare il significato che ancora oggi ha la vita nei campi. Nel corso della messa sono stati utilizzati i simboli tipici del lavoro agricolo e, allo stesso tempo, molte preghiere e commenti hanno criticato il modello di sviluppo attuale, che premia la vita in città a scapito di quella nelle campagne. Il pomeriggio è stato caratterizzato dai tanti spettacoli messi in scena dalle comunità presenti: danze tipiche, canti, esibizioni di bambini, poesie. Insomma, un bel momento che ricorderemo sicuramente per tanto tempo. Ciao, padre Sávio Il 17 giugno la comunità comboniana di Piquiá ha salutato l’unico suo componente brasiliano. Dopo poco più di un anno, infatti, padre Sávio ha dovuto lasciare il Maranhão per seguire la formazione dei seminaristi comboniani a Curitiba, nel sud del Brasile. Nelle settimane scorse, inoltre, è rientrato dall’Italia padre Dario. A questo punto, dunque ­ dopo la partenza di fratel Poli, di padre Sávio e della coppia di laici, Joanca e Dida ­ restiamo padre Angelo (spagnolo), padre Dario, fratel Antonio e noi (italiani). Ancora una volta, quindi, alla ricerca di un nuovo equilibrio. CAMPANE SPECIALI Un membro della comunità di Francisco Romão avvisa gli abitanti della zona che il prete che celebrerà il battesimo quel giorno è arrivato in chiesa. Per farlo usa un fuoco di artificio, che viene collocato alla fine di un lungo bastone per evitare di farsi male. Ad Açailândia è praticamente impossibile trovare il classico campanile che siamo abituati a vedere in Italia Padre Sávio a Novo Oriente con una bambina in braccio