Este: storia di una lontana città tra spazio e tempo
progetto archeologia.pptx
1. AREA ARCHEOLOGICA
DI CANNE DELLA
BATTAGLIA
Corso di Conoscenza e
Conservazione del Patrimonio
Archeologico
A.A. 2021/2022
2. DOVE SI
TROVA?
Antica città della Apulia, oggi è un sito
archeologico molto importante e frazione del
comune di Barletta.
Sorgeva a 54 m sopra un’altura posizionata
sulla riva destra del fiume Ofanto. Celebre per
la famosa battaglia di Canne, oggi nella
località chiamata CANNE DELLA BATTAGLIA
(BT), attualmente si possono trovare resti
archeologici di grande interesse, alcuni
custoditi nel museo presente a Canne. Nei
dintorni sono stati inoltre ritrovati i resti di un
villaggio apulo e quelli di una necropoli.
3. PERIODO STORICO
ETA’ PRESTORICA
2 milioni di anni fa – 4000 a.C.
Le prime testimonianze su Canne risalgono alla fine
dell’età della pietra. Reperti rinvenuti: grotte neolitiche,
statue e ceramiche, mura megalitiche e un menhir
(scoperto nel 1938). La vicinanza del fiume Ofanto che
permetteva la pesca, la caccia e la coltivazione di
colture ha permesso un aumento demografico.
ETA’ PROTOSTORICA
3500 a.C. – 725 a.C.
È stata riscontrata la presenza abitativa anche in
seguito, tra l’età del bronzo e l’età del ferro,
testimoniata da fosse per la sepoltura e la
costruzione di capanne. Gli scavi portati da
Michele Gervasio hanno messo in luce elementi
in ceramica e argilla. Recentemente sono stati
portati alla luce grazie a ulteriori scavi dei silos
per la conservazione degli alimenti, elementi
murari continui, forse resti di antichi recinti o
costruzioni di abitazioni in pietra.
ETA’ ROMANA
509 a.C. – 476 d.C.
Come molte città, Canne nacque fra il VI – IV
secolo a.C. come semplice villaggio, figlio di
insediamenti preistorici risalenti all’età del ferro.
Diventò in epoca romana “ VICUS” ed emporio
fluviale della attuale città Canosa. Qui il 2 agosto
del 216 a.C. si consumò la famosa Battaglia di
canne (una delle più importanti in epoca romana)
dove i romani vennero sconfitti brutalmente dai
cartaginesi guidati da Annibale.
ETA’ MEDIEVALE
476 d.C. – 1492 d.C.
Con la caduta dell’impero romano d’Occidente, anche
Canne subì la tirannia barbarica e nel 547 durante la
battaglia gotica, essa fu distrutta dall’esercito astrogota
di Tolia. Per la sua posizione geografica Canne fu teatro
di altre guerre.
4. Storie delle
ricerche
STORIA DELLE RICERCHE
L’archeologo Michele Gervasio tra il
1937 e il 1938 diresse degli scavi
dell’antico villaggio di Canne, alla
ricerca e alla riscoperta della
famosa battaglia tra i romani e i
cartaginesi.
PARCO
ARCHEOLOGIC
O
1939 – stazione di Canne
della battaglia
1958 – inaugurazione
Antiquarium
2017 –
valorizzazione
del parco
1999 – reperti del
centro Daunio
5. UN PO’ DI STORIA : LA BATTAGLIA
Annibale, (nato nel 247 a.C.) 221 a.C. ereditò la guida dell' esercito
cartaginese; nel 218 a.C. partì alla volta di Roma e nel 217 a.C.
concluse la sua prima vittoria contro di essa vincendola nel
Trasimeno. Decise poi di spostarsi al sud, dove le città mostravano
malumore nei confronti dell'Urbe; dopo aver più volte proposto al
Console Quinto Fabio Massimo (il Temporeggiatore) di scontrarsi, e
avendo subito veri rifiuti, l'attacco fu possibile sono con il console
Caio Terenzio Varrone che con Lucio Emilio Paolo lo affrontò il 2
agosto 216 a. C sulla piana dell'Ofanto, presso Canne. I romani
schierati in due file parallele, i cartaginesi a mezzaluna. I romani
che si trovarono accerchiati e poi distrutti dai cartaginesi che
sopravanzarono dai lati e si ricongiunsero alle spalle dei vinti.
L'impossibilità di una via d'uscita, il gran numero di armati costretti
in uno spazio angusto, il panico e lo scompiglio aggravarono il
massacro dei Romani, attestato dalle cifre impressionanti: oltre
40.000 morti fra le truppe; caddero, inoltre, i 3 consoli, i questori,
29 tribuni militari, 80 senatori, 2.700 cavalieri, 19.000 furono i
prigionieri e 15.000 i superstiti (fra i quali Varrone), rifugiatisi nelle
vicine città di Canosa e Venosa. Tra i Cartaginesi si contarono
soltanto 6.000 caduti: un trionfo per Annibale.
Annibale
Manovra a tenaglia
6. LA CITTADELLA
Castello: sito nel lato nord-est della cittadella,
appoggiato alla cinta delle mura, a pianta
quadrata con cortili, sale interne e torri angolari.
Già roccaforte tardo-antica e poi
successivamente araba (al tempo dell'Emirato di
Bari 840-870) e bizantina, fu probabilmente
sistemato in epoca normanna e sveva,
continuando la sua vita fino all'età aragonese
(XV secolo).
Decumano: strada principale, divide a metà la
cittadella. Ha case private da entrambi i lati e vi si
incontrano iscrizioni romane (messe in epoca
medievale per abbellire la città), il cippo militare
LXXV (75) della Via Traiana (nel 109 d.C.
l'imperatore Traiano sistemò la Via da Benevento a
Brindisi) ed un altro con il nome di Costantino.
7. Basiliche cristiane: al termine del Decumano, sul lato
sinistro si incontrano le Basiliche. La Basilica Minore è
ad una sola navata circondata da una vasta area
cimiteriale, con tombe a fosse rettangolare, disposti a
strati. Basilica Maggiore conserva ancora quattro belle
basi di colonne e un pavimento a mosaico sotto il quale
vi sono tombe cristiane e presso cui sono stati rinvenuti
resti del IV sec. a.C., frammenti di epoca preistorica ed
un Tesoretto (ora custodito presso l'Antiquarium)
composto da 760 monete. È visibile, inoltre, la Cripta a
navata unica al centro della quale vi è un sarcofago,
contenente probabilmente le reliquie di S. Ruggiero,
traslate, nel XIII sec., a Barletta.
Mura: Canne fu trasformata in roccaforte bizantina
(durante la guerra greco - gotica - metà del VI sec.
d.C.) e longobarda, nel VII-VIII sec., subì, poi,
l'influsso dell'emirato di Bari, divenendo
successivamente normanna, sveva e aragonese. Tali
passaggi storici hanno, pertanto, lasciato tracce sulla
cinta muraria della cittadella, lunga circa 1Km., la
quale presenta diversi tipi di costruzione: blocchi
ciclopici appartenenti all'ambito del IV - III sec. a.C. e
murature miste di epoca medioevale.
9. ANTIQUARIUM
L’Antiquarium, edificio di moderna realizzazione, accoglie l’esposizione museale che si svolge su un unico piano.
Questa struttura fu realizzata nel 1958 per ospitare i reperti archeologici provenienti dagli effettuati nell’area circostante, illustrando le strategie
tattiche e di attacco studiate e messe in scena da Annibale durante la famosa battaglia del 2 agosto del 216 a.C. .
Alla fine degli anni ‘90 del 1900 l’allestimento veniva rinnovato per soddisfare le nuove e sempre più richieste esigenze didattiche , divulgando la
storia del popolo locale dal NEOLITICO all’organizzazione degli INSEDIAMENTI INDIGENI , all’EPOCA ROMANA fino al MEDIOEVO.
All’interno di questo museo è possibile visionare e udire una ricostruzione tridimensionale della famosa battaglia di Canne , dove è possibile
capirne gli aspetti tattici di quella brutale vicenda.
10. COSA SI PUO’ TROVARE ALL’INTERNO
DELL’ ANTIQUARIUM
DEA MADRE
Lastatuettainterracotta
rappresentaladeamadre,
simbolodellafeconditàe
protettricedeiraccolti
ELMO CORIZIO
ASKÒS
Raffigurantivoltifemminili;èunvaso
tipicodellaproduzionediCanosa,
l’importantecentrodicuiCanne
costituival’emporiolungoilfiume
Ofanto(fineIII-IIsec.a.C.)
CERAMICA POLICROMA
Fondodivasoinceramicainvetriata
policromadaivivacicolori;ilvolatile
conilramonelbeccoèunelemento
decorativotipicodellemaestranze
saracene(XIIIsecolo)
ANFORA ATTICA
SCRAMASAX
SPADA
LONGOBARDA
12. • Prezzo ad alta
convenienza
• Autenticità del sito
archeologico
(immedesimazione della
vita dall’Epoca
Preistorica fino a quella
medievale)
• Possibilità di ripercorrere
la quotidianità della
cittadella
• Rimborso in caso di
maltempo
• Allestimento
dell’Antiquarium molto
vago di difficile lettura
descrittiva
• Non ha un sito web
proprio
• Struttura non idonea
per sedie a rotelle
• Struttura priva di
indicazioni illustrative
e segnaletiche
• Struttura vicina alla
stazione ferroviaria
• Finanziamento da
parte della regione
con Delibera CIPE
92/2012
Determinazione n.115
del 16/07/2015
• Gli altri Siti
Archeologici e Parchi
sono più pubblicizzati
• Fruizione solo in caso
di tempo favorevole
14. Il parco archeologico si
sofferma su 4 punti
fondamentali
V alorizzazione
T utela
G estione
C onvenzione di Faro
15. Valorizzazione
ci dice come conservare i resti
archeologici
Attività che ha come compito principale la
divulgazione della conoscenza del Patrimonio
Culturale e la facile utilizzazione e fruizione
pubblica di quest’ultima.
La potestà è esercitata dalle regioni e in
collaborazione con il MIC (Ministero della
Cultura) coordinano, armonizzano e integrano
il tutto.
16. Si occupa di definire i beni culturali
e garantire la protezione e la
conservazione per la libera
fruizione pubblica.
Le funzioni sono esercitate
direttamente dal MIBACT, oppure ,
può conferire tale compito alle
regioni tramite forme di intesa e
coordinamento.
17. Gestione
ci dice come proseguire a
salvaguardare i nostri beni
Si intendono tutte quelle attività
organizzate dall’uomo anche in termini
materiali, volte ad assicurare la
conservazione, la fruizione dei beni
culturali e ambientali al fine di
preservarli anvhe per le generazioni a
future.
18. La Convenzione di Faro sottolinea gli aspetti
importanti del patrimonio culturale in relazione ai
diritti umani e alla democrazia.
Essa stabilisce alcuni diritti e responsabilità
riguardo il patrimonio culturale, citando come
contesto, l'articolo 27 della dichiarazione
universale dei diritti umani che garantisce il diritto
di prendere parte liberamente alla vita culturale
della comunità, di godere delle arti e di partecipare
al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
I diritti relativi al patrimonio culturale sono inerenti
al diritto di partecipare alla vita culturale.
L'articolo 4 stabilisce che ogni persona ha il
diritto di beneficiare del patrimonio culturale e di
contribuire al suo arricchimento.
L’articolo 14 afferma che la convenzione si
concentra anche sulla promozione della
sostenibilità, dell'accesso e dell'uso della
tecnologia digitale nel contesto del patrimonio
culturale.