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PERCHE’?

                          Semplici gesti che

COME?                       impediscono il
                         peggioramento delle
                      condizioni dell’infortunato
REATO DI OMISSIONE DI
            SOCCORSO
              Art. 593 C.P.
•  “…Chiunque… trovando un corpo che sia o sembri
   inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in
   pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o
   di darne immediato avviso all’Autorità… è punito
   con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta
   condotta del colpevole deriva una lesione personale,
   la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è
   raddoppiata”.
Stato di necessità
                       Art. 54 C.P.

•  “… Non è punibile chi ha commesso il fatto per
   esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od
   altri dal pericolo attuale di un danno grave alla
   persona, pericolo da lui non volontariamente
   causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto
   sia proporzionale al pericolo…”
COSA COMPETE AL
  SOCCORRITORE OCCASIONALE
•  Si ferma sul luogo dell’evento e non abbandona lo/gli
   infortunati;
•  Fa una chiamata corretta, specificando il luogo
   dell’evento, il numero degli infortunati, il tipo di infortunio
   e dando i ragguagli del caso;
•  Attende l’arrivo del soccorso qualificato e consegna la
   vittima nelle mani dei Soccorritori esperti e/o delle
   autorità;
•  Evita commenti sullo stato della/e vittime. Usa
   discrezione e tatto;
•  Evita aggravamenti della situazione e non mette se
   stesso od altri in pericolo (AUTOPROTEZIONE);
•  Non deve agire al di là delle proprie competenze.
Catena della sopravvivenza
Emergenza!




Non fatevi prendere dal panico   Risposta organizzata
Risposta Organizzata
•  Organizzazione interna preventiva;
•  Precisa assegnazione delle mansioni;
•  Flessibilità d’operato in caso di necessità;
•  Attrezzature a portata di mano/facilmente
   reperibili;
•  Facile reperibilità di un telefono;
•  Facile reperibilità dei numeri di telefono;
•  Facile reperibilità dell’indirizzo.
Approccio (punti generali)
          •  MANTENERE LA CALMA
         •  ALLONTANARE LA FOLLA
•  CAPIRE LA DINAMICA DELL’ACCADUTO
      •  ESAMINARE L’INFORTUNATO
          •  CHIAMARE I SOCCORSI
   •  PRATICARE IL PRIMO SOCCORSO
      •  ASSISTERE I SOCCORRITORI
Ispezione



      Prendete pochi secondi per
      capire cosa è successo
Approccio alla persona in stato di necessità	



                            Cosa NON fare MAI

•  Mettere a repentaglio la propria sicurezza

•  Muovere l’infortunato

•  Dare da bere
  (eccetto alcune situazioni)



•  Caricare l’infortunato su una macchina di
   passaggio
Valutazione estemporanea dello
       stato di coscienza
•  Inginocchiarsi di fianco all’infortunato e guardarlo
   bene in viso;
•  SCUOTERLO leggermente per le spalle
   chiederndo: “SIGNORE/A, SIGNORE/A MI
   SENTE?”;
•  Se non riceviamo alcuna risposta o stimolo
   l’infortunato è INCOSCIENTE. Chiamare
   immediatamente il 118!!!!


               Evitare di metterci un secolo!
Persona cosciente
*Lasciare la persona, qualora sia possibile, nella stessa posizione in
cui è stata trovata;
* Cercare di capire cosa possa essere accaduto (osservazione,
Domande, ecc…);
* Periodicamente, riaccertarsi della condizione della persona.	


(Ricordate che uno stato di coscienza non assente non è automaticamente	

indice di una situazione patologica lieve)	


In caso di necessità, chiamare i soccorsi!
Persona non cosciente
•  Chiamare i soccorsi!
•  Vautazione della pervietà delle vie
   aeree
•  Valutazione dell’attività respiratoria
•  Valutazione dell’attività cardiaca
•  Rianimazione (in caso di necessità)
Valutazione dell’attività
           respiratoria
•  Girare la persona sul dorso
•  Controllare con lo sguardo il cavo orale
•  Manovra d’estensione del collo
Estensione del collo
 Apertura delle vie aeree



         Nota: la mano sulla fronte deve	

         tenere il pollice e l’indice liberi	

         al fine di procedere con la respirazione	

         assistita, se necessario
Valutazione dell’attività
                respiratoria
                                1) Osservare i movimenti del torace;	

                                2) Ascoltare per avvertire i rumori
                                dovuti alla respirazione;	

                                3) Percepire sulla guancia la presenza
                                dell’aria espirata.	




Non confondere i rumori respiratori con la presenza di rantoli.	

Non metterci più di 10 secondi per effettuare la valutazione.	

In caso di dubbi, procedere ritenendo l’attività respiratoria assente.
Pervietà delle vie aeree
•  Valutare la presenza di rumori respiratori
   anomali (gorgoglii,rantoli,ecc…);
•  Osservare l’eventuale presenza di
   dissociazione tra torace ed addome durante la
   respirazione;
•  Effettuare, se possibile, un’esplorazione del
   cavo orale della persona con un dito per
   rimuovere eventuali corpi estranei (meglio se
   già visibili).
Attività respiratoria presente
•  Porre la persona in posizione laterale di sicurezza;
•  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto);
•  Monitorare regolarmente lo stato della persona.
Posizione laterale di sicurezza
         1	





         2	


                           3
Attività respiratoria assente
•  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già
   fatto);
•  In caso di necessità ci si può allontanare
   dalla persona per il tempo più breve
   possibile per chiamare i soccorsi;
•  Iniziare il massaggio cardiaco e la
   respirazione bocca a bocca (o bocca naso).
Fasi della procedura (I)
Fasi della procedura (II)
Fasi della procedura (III)
•  Prima di iniziare la compressione, mettere le
   braccia tese e posizionate
   perpendicolarmente rispetto al torace;
•  Esercitare la compressione avvertendo il
   movimento di rientranza del torace (circa 4-5
   cm per un adulto) e, subito dopo, smettere di
   comprimere senza perdere il contatto col
   torace della persona;
•  Compressione e rilascio dovrebbero durare la
   stessa quantità di tempo;
•  Tenere un ritmo di circa due compressioni al
   secondo (o poco meno).
Posizione corretta




             Compressione
Respirazione assistita




Chiudere il naso della persona con l’indice ed il pollice.
Respirazione assistita (II)




Se la respirazione assistita viene eseguita correttamente, durante la fase
d’immissione dell’aria il torace della persona si solleva.
Respirazione assistita (III)
                         Espirazione




Allontanarsi lievemente dalla bocca della persona ed osservare
l’abbassamento del torace.

Anche nella respirazione assistita si dovrebbe mantenere un ritmo
di circa 1 inspirazione al secondo.
Integrazione tra compressione
     toracica e respirazione assistita
•    Iniziare con la compressione toracica
•    Effettuare 30 compressioni (contate ad alta voce!)
•    Iniziare la respirazione
•    Effettuare due insufflazioni d’aria
•    Riprendere la compressione

           Si tratta d’un processo assai faticoso
Soffocamento
•  Molto spaventoso ma raramente mortale
   (meno dell’1% dei casi).

        Segni               Soffocamento lieve               Soffocamento severo
  Si sente soffocare?                  Sì                          Non risponde

      Altri segni        Può parlare, respira e tossisce    Incapace a parlare, presenza
                                                           di rumori anomali, incapacità
                                                           a tossire, perdita di coscienza
Soffocamento lieve
•  Invitare la persona a continuare a
   tossire
•  Non effettuare manovre per aiutare
Soffocamento severo
               Persona conscia
•  Porsi al fianco della persona
•  Fare inchinare la persona in avanti ed
   utilizzare una mano come sostegno
•  Col palmo della mano libera dare 5 pacche
   decise sulla schiena tra le due scapole
•  Dopo ogni pacca controllare subito se la
   persona sta meglio (in caso affermativo,
   fermarsi)
Soffocamento severo
  Persona conscia (II)


   In caso di mancata risposta, iniziare la manovra di
   Heimlich.

   *Porsi alle spalle della persona,
   *Chiudere a pugno una mano e porla sulla zona
   superiore dell’addome tra l’ombelico ed il processo
   xifoideo (parte terminale dello sterno),
   *Con la mano libera, agganciare quella chiusa a pugno,
   *Fare inchinare in avanti la persona,
   *Esercitare una compressione all’indietro e verso l’alto.

   Ripetere la compressione cinque volte ed alternarla con 5
   pacche sulla schiena fino alla risposta.
Soffocamento severo
             Persona inconscia
•  Distendere la persona sulla schiena
•  Allertare i soccorsi
•  Iniziare immediatamente la
   rianimazione cardio-polmonare
Ustioni
                     ORIGINE

TERMICA- da fiamme , liquidi bollenti ed oggetti roventi
CHIMICA- da vari acidi , basi e sostanze caustiche
ELETTRICA- da corrente elettrica
LUCE- da intensa e prolungata esposizione alla luce
           solare
RADIAZIONI- da una fonte di tipo nucleare
Ustioni
                                                    I Grado	




                                                    II Grado	




                                                    III Grado	


1ー grado = Superficiale. Interessa solo l’epidermide. Arrossamento e leggero gonfiore.

2ー grado = Superano l’epidermide ed interessano anche il derma.
           Arrossamento notevole e formazione di vesciche.

3ー grado = Tutti gli strati della pelle sono interessati. Aeree carbonizzate.
Ustioni (II)
Ustioni (raccomandazioni)
•  Interrompere subito la causa dell’ustione
•  Levare i vestiti solo se nell’area non vi è una
   zona cutanea ustionata
•  Non versare sulla cute ustionata olio, vino od
   altri liquidi in genere
•  Non perforare le vesciche
•  In caso di ustioni non gravi (e dovute a cause
   termiche) è possibile lavare la zona lesionata
   con acqua sterile
Ustioni (raccomandazioni II)
•  Porre la persona in posizione antishock
•  In caso di necessità umidificare un poco
   la persona (mai sulle aree ustionate) e
   dare da bere
•  Approccio utilizzabile anche per colpi di
   calore
Ustioni dovute a cause elettriche e chimiche

In caso di ustioni da corrente elettrica cercare
sia l’ustione d’entrata che d’uscita della corrente
 e trattarle entrambe come ustioni di terzo grado.


In caso di ustioni chimiche lavare con acqua
corrente in abbondanza.
Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva
reagiscono con l’acqua producendo calore: il
lavaggio va proseguito per almeno 10’
Lesioni da sostanze chimiche


     Possono essere causate da una
           sostanza o un preparato allo
stato solido, liquido o gassoso, che
interagendo con l’organismo, causano
     danni alla salute
Vie di penetrazione

Le principali vie di penetrazione degli agenti
chimici nell’organismo sono:


      inalazione

      ingestione
      contatto con cute e mucose
Rischi possibili

incendi
irritazioni o lesioni del derma e
delle mucose
intossicazioni acute
intossicazioni croniche
Definizioni varie
•  irritanti: quando a contatto di cute e mucose
possono causare una reazione infiammatoria
•  corrosivi: quando a contatto con i tessuti possono
avere un’azione corrosiva
•  nocivi: quando per inalazione, ingestione o
penetrazione cutanea possono comportare rischi di
limitata gravità
•  tossici: quando per inalazione, ingestione o
penetrazione cutanea possono comportare rischi
gravi per esposizione acuta o cronica
•  cancerogeni: determinano nel tempo un aumento
delle probabilità di sviluppo di una malattia
tumorale
I prodotti chimici

per legge devono essere
conservati in contenitori e locali idonei e
riportare all’esterno la natura del loro contenuto.
In etichetta vengono anche riportate informazioni
relative ai rischi e consigli per l’utilizzo.
APPROCCIO IN CASO DI INGESTIONE
DI SOSTANZE TOSSICHE


 raccogliere informazioni sull’evento
 ed eventuali flaconi eo etichette delle sostanze
 ingerite
 contattare il Sistema d’Emrgenzache avvertira’ il
 Centro Antiveleni per eventuali istruzioni

conservare e portare in pronto soccorso l’eventuale
vomito per l’identificazione della sostanza tossica ingerita
TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE



 utilizzare maschere adeguate

 allontanare il paziente dalla fonte di
 intossicazione ed identificarla

 mantenere pervie le vie aeree
TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE


posizione laterale di sicurezza per il vomito

togliere gli abiti e conservarli (indossare
guanti)
contattare il Servizio d’Emergenza
Lesioni oculari


Lavaggio oculare abbondante e continuo
forzando la chiusura delle palpebre
(blefarospasmo) per consentire il lavaggio.

Proteggere l’occhio con garza sterile
(applicabile anche in caso di lesione da
corpo estraneo)
Le ferite sono tutte quelle lesioni che creano
discontinuità della pelle, l’interruzione può
interessare anche i tessuti sottostanti come i
muscoli. Nel primo caso si parla di ferite
semplici; nel secondo caso le ferite sono
definite gravi e a loro volta si suddividono in
profonde, estese, multiple e complicate. Le
ferite lievi guariscono spontaneamente ma è
sempre utile lavarle subito, disinfettarle con
prodotti presenti in farmacia e coprirle con
garza.
La fuoriuscita di sangue dai vasi, dove normalmente
scorre, si chiama emorragia: se il sangue esce fuori dal
corpo l’emorragia è esterna, se il sangue si riversa
all’interno del corpo l’emorragia è interna. Se il sangue
è rosso vivo e sgorga a zampilli, con getto
intermittente, significa che l’emorragia è arteriosa, cioè
interessa un’arteria ( si consiglia di applicare il laccio
emostatico al di sopra della ferita), se il sangue è scuro
e cola ininterrottamente, l’emorragia è venosa (si
consiglia di fasciare stretto l’arto).
Blocco della fuoriuscita del
sangue con laccio
emostatico di emergenza
(emorragia arteriosa).
Posizione antishock
Lesioni da corrente elettrica
essere prudenti, eliminare la causa
prevenire i rischi: non intervenire senza
certezza che la corrente sia interrotta!!!
posizione laterale di sicurezza se la vittima è
incosciente
ventilazione/massaggio cardiaco se è in
arresto cardiorespiratorio (BLS)
     allertare o far allertare il 118
Aggiornamenti

Corsi della Croce Rossa Italiana	



Linee guida dell’European Resuscitation Council

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Corso primo soccorso studio rosi

  • 1. Cenni Di Primo Soccorso
  • 2.
  • 3. famiglia lavoro lavoro DOVE ? sport scuola strada PERCHE’? Semplici gesti che COME? impediscono il peggioramento delle condizioni dell’infortunato
  • 4. REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO Art. 593 C.P. •  “…Chiunque… trovando un corpo che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità… è punito con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata”.
  • 5. Stato di necessità Art. 54 C.P. •  “… Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo…”
  • 6. COSA COMPETE AL SOCCORRITORE OCCASIONALE •  Si ferma sul luogo dell’evento e non abbandona lo/gli infortunati; •  Fa una chiamata corretta, specificando il luogo dell’evento, il numero degli infortunati, il tipo di infortunio e dando i ragguagli del caso; •  Attende l’arrivo del soccorso qualificato e consegna la vittima nelle mani dei Soccorritori esperti e/o delle autorità; •  Evita commenti sullo stato della/e vittime. Usa discrezione e tatto; •  Evita aggravamenti della situazione e non mette se stesso od altri in pericolo (AUTOPROTEZIONE); •  Non deve agire al di là delle proprie competenze.
  • 8. Emergenza! Non fatevi prendere dal panico Risposta organizzata
  • 9. Risposta Organizzata •  Organizzazione interna preventiva; •  Precisa assegnazione delle mansioni; •  Flessibilità d’operato in caso di necessità; •  Attrezzature a portata di mano/facilmente reperibili; •  Facile reperibilità di un telefono; •  Facile reperibilità dei numeri di telefono; •  Facile reperibilità dell’indirizzo.
  • 10. Approccio (punti generali) •  MANTENERE LA CALMA •  ALLONTANARE LA FOLLA •  CAPIRE LA DINAMICA DELL’ACCADUTO •  ESAMINARE L’INFORTUNATO •  CHIAMARE I SOCCORSI •  PRATICARE IL PRIMO SOCCORSO •  ASSISTERE I SOCCORRITORI
  • 11. Ispezione Prendete pochi secondi per capire cosa è successo
  • 12. Approccio alla persona in stato di necessità Cosa NON fare MAI •  Mettere a repentaglio la propria sicurezza •  Muovere l’infortunato •  Dare da bere (eccetto alcune situazioni) •  Caricare l’infortunato su una macchina di passaggio
  • 13. Valutazione estemporanea dello stato di coscienza •  Inginocchiarsi di fianco all’infortunato e guardarlo bene in viso; •  SCUOTERLO leggermente per le spalle chiederndo: “SIGNORE/A, SIGNORE/A MI SENTE?”; •  Se non riceviamo alcuna risposta o stimolo l’infortunato è INCOSCIENTE. Chiamare immediatamente il 118!!!! Evitare di metterci un secolo!
  • 14. Persona cosciente *Lasciare la persona, qualora sia possibile, nella stessa posizione in cui è stata trovata; * Cercare di capire cosa possa essere accaduto (osservazione, Domande, ecc…); * Periodicamente, riaccertarsi della condizione della persona. (Ricordate che uno stato di coscienza non assente non è automaticamente indice di una situazione patologica lieve) In caso di necessità, chiamare i soccorsi!
  • 15. Persona non cosciente •  Chiamare i soccorsi! •  Vautazione della pervietà delle vie aeree •  Valutazione dell’attività respiratoria •  Valutazione dell’attività cardiaca •  Rianimazione (in caso di necessità)
  • 16. Valutazione dell’attività respiratoria •  Girare la persona sul dorso •  Controllare con lo sguardo il cavo orale •  Manovra d’estensione del collo
  • 17. Estensione del collo Apertura delle vie aeree Nota: la mano sulla fronte deve tenere il pollice e l’indice liberi al fine di procedere con la respirazione assistita, se necessario
  • 18. Valutazione dell’attività respiratoria 1) Osservare i movimenti del torace; 2) Ascoltare per avvertire i rumori dovuti alla respirazione; 3) Percepire sulla guancia la presenza dell’aria espirata. Non confondere i rumori respiratori con la presenza di rantoli. Non metterci più di 10 secondi per effettuare la valutazione. In caso di dubbi, procedere ritenendo l’attività respiratoria assente.
  • 19. Pervietà delle vie aeree •  Valutare la presenza di rumori respiratori anomali (gorgoglii,rantoli,ecc…); •  Osservare l’eventuale presenza di dissociazione tra torace ed addome durante la respirazione; •  Effettuare, se possibile, un’esplorazione del cavo orale della persona con un dito per rimuovere eventuali corpi estranei (meglio se già visibili).
  • 20. Attività respiratoria presente •  Porre la persona in posizione laterale di sicurezza; •  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto); •  Monitorare regolarmente lo stato della persona.
  • 21. Posizione laterale di sicurezza 1 2 3
  • 22. Attività respiratoria assente •  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto); •  In caso di necessità ci si può allontanare dalla persona per il tempo più breve possibile per chiamare i soccorsi; •  Iniziare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca (o bocca naso).
  • 25. Fasi della procedura (III) •  Prima di iniziare la compressione, mettere le braccia tese e posizionate perpendicolarmente rispetto al torace; •  Esercitare la compressione avvertendo il movimento di rientranza del torace (circa 4-5 cm per un adulto) e, subito dopo, smettere di comprimere senza perdere il contatto col torace della persona; •  Compressione e rilascio dovrebbero durare la stessa quantità di tempo; •  Tenere un ritmo di circa due compressioni al secondo (o poco meno).
  • 26. Posizione corretta Compressione
  • 27. Respirazione assistita Chiudere il naso della persona con l’indice ed il pollice.
  • 28. Respirazione assistita (II) Se la respirazione assistita viene eseguita correttamente, durante la fase d’immissione dell’aria il torace della persona si solleva.
  • 29. Respirazione assistita (III) Espirazione Allontanarsi lievemente dalla bocca della persona ed osservare l’abbassamento del torace. Anche nella respirazione assistita si dovrebbe mantenere un ritmo di circa 1 inspirazione al secondo.
  • 30. Integrazione tra compressione toracica e respirazione assistita •  Iniziare con la compressione toracica •  Effettuare 30 compressioni (contate ad alta voce!) •  Iniziare la respirazione •  Effettuare due insufflazioni d’aria •  Riprendere la compressione Si tratta d’un processo assai faticoso
  • 31. Soffocamento •  Molto spaventoso ma raramente mortale (meno dell’1% dei casi). Segni Soffocamento lieve Soffocamento severo Si sente soffocare? Sì Non risponde Altri segni Può parlare, respira e tossisce Incapace a parlare, presenza di rumori anomali, incapacità a tossire, perdita di coscienza
  • 32. Soffocamento lieve •  Invitare la persona a continuare a tossire •  Non effettuare manovre per aiutare
  • 33. Soffocamento severo Persona conscia •  Porsi al fianco della persona •  Fare inchinare la persona in avanti ed utilizzare una mano come sostegno •  Col palmo della mano libera dare 5 pacche decise sulla schiena tra le due scapole •  Dopo ogni pacca controllare subito se la persona sta meglio (in caso affermativo, fermarsi)
  • 34. Soffocamento severo Persona conscia (II) In caso di mancata risposta, iniziare la manovra di Heimlich. *Porsi alle spalle della persona, *Chiudere a pugno una mano e porla sulla zona superiore dell’addome tra l’ombelico ed il processo xifoideo (parte terminale dello sterno), *Con la mano libera, agganciare quella chiusa a pugno, *Fare inchinare in avanti la persona, *Esercitare una compressione all’indietro e verso l’alto. Ripetere la compressione cinque volte ed alternarla con 5 pacche sulla schiena fino alla risposta.
  • 35. Soffocamento severo Persona inconscia •  Distendere la persona sulla schiena •  Allertare i soccorsi •  Iniziare immediatamente la rianimazione cardio-polmonare
  • 36. Ustioni ORIGINE TERMICA- da fiamme , liquidi bollenti ed oggetti roventi CHIMICA- da vari acidi , basi e sostanze caustiche ELETTRICA- da corrente elettrica LUCE- da intensa e prolungata esposizione alla luce solare RADIAZIONI- da una fonte di tipo nucleare
  • 37. Ustioni I Grado II Grado III Grado 1ー grado = Superficiale. Interessa solo l’epidermide. Arrossamento e leggero gonfiore. 2ー grado = Superano l’epidermide ed interessano anche il derma. Arrossamento notevole e formazione di vesciche. 3ー grado = Tutti gli strati della pelle sono interessati. Aeree carbonizzate.
  • 39. Ustioni (raccomandazioni) •  Interrompere subito la causa dell’ustione •  Levare i vestiti solo se nell’area non vi è una zona cutanea ustionata •  Non versare sulla cute ustionata olio, vino od altri liquidi in genere •  Non perforare le vesciche •  In caso di ustioni non gravi (e dovute a cause termiche) è possibile lavare la zona lesionata con acqua sterile
  • 40. Ustioni (raccomandazioni II) •  Porre la persona in posizione antishock •  In caso di necessità umidificare un poco la persona (mai sulle aree ustionate) e dare da bere •  Approccio utilizzabile anche per colpi di calore
  • 41. Ustioni dovute a cause elettriche e chimiche In caso di ustioni da corrente elettrica cercare sia l’ustione d’entrata che d’uscita della corrente e trattarle entrambe come ustioni di terzo grado. In caso di ustioni chimiche lavare con acqua corrente in abbondanza. Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva reagiscono con l’acqua producendo calore: il lavaggio va proseguito per almeno 10’
  • 42. Lesioni da sostanze chimiche Possono essere causate da una sostanza o un preparato allo stato solido, liquido o gassoso, che interagendo con l’organismo, causano danni alla salute
  • 43. Vie di penetrazione Le principali vie di penetrazione degli agenti chimici nell’organismo sono: inalazione ingestione contatto con cute e mucose
  • 44. Rischi possibili incendi irritazioni o lesioni del derma e delle mucose intossicazioni acute intossicazioni croniche
  • 45. Definizioni varie •  irritanti: quando a contatto di cute e mucose possono causare una reazione infiammatoria •  corrosivi: quando a contatto con i tessuti possono avere un’azione corrosiva •  nocivi: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi di limitata gravità •  tossici: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi per esposizione acuta o cronica •  cancerogeni: determinano nel tempo un aumento delle probabilità di sviluppo di una malattia tumorale
  • 46. I prodotti chimici per legge devono essere conservati in contenitori e locali idonei e riportare all’esterno la natura del loro contenuto. In etichetta vengono anche riportate informazioni relative ai rischi e consigli per l’utilizzo.
  • 47. APPROCCIO IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi eo etichette delle sostanze ingerite contattare il Sistema d’Emrgenzache avvertira’ il Centro Antiveleni per eventuali istruzioni conservare e portare in pronto soccorso l’eventuale vomito per l’identificazione della sostanza tossica ingerita
  • 48. TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE utilizzare maschere adeguate allontanare il paziente dalla fonte di intossicazione ed identificarla mantenere pervie le vie aeree
  • 49. TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE posizione laterale di sicurezza per il vomito togliere gli abiti e conservarli (indossare guanti) contattare il Servizio d’Emergenza
  • 50. Lesioni oculari Lavaggio oculare abbondante e continuo forzando la chiusura delle palpebre (blefarospasmo) per consentire il lavaggio. Proteggere l’occhio con garza sterile (applicabile anche in caso di lesione da corpo estraneo)
  • 51. Le ferite sono tutte quelle lesioni che creano discontinuità della pelle, l’interruzione può interessare anche i tessuti sottostanti come i muscoli. Nel primo caso si parla di ferite semplici; nel secondo caso le ferite sono definite gravi e a loro volta si suddividono in profonde, estese, multiple e complicate. Le ferite lievi guariscono spontaneamente ma è sempre utile lavarle subito, disinfettarle con prodotti presenti in farmacia e coprirle con garza.
  • 52. La fuoriuscita di sangue dai vasi, dove normalmente scorre, si chiama emorragia: se il sangue esce fuori dal corpo l’emorragia è esterna, se il sangue si riversa all’interno del corpo l’emorragia è interna. Se il sangue è rosso vivo e sgorga a zampilli, con getto intermittente, significa che l’emorragia è arteriosa, cioè interessa un’arteria ( si consiglia di applicare il laccio emostatico al di sopra della ferita), se il sangue è scuro e cola ininterrottamente, l’emorragia è venosa (si consiglia di fasciare stretto l’arto).
  • 53. Blocco della fuoriuscita del sangue con laccio emostatico di emergenza (emorragia arteriosa).
  • 55.
  • 56. Lesioni da corrente elettrica essere prudenti, eliminare la causa prevenire i rischi: non intervenire senza certezza che la corrente sia interrotta!!! posizione laterale di sicurezza se la vittima è incosciente ventilazione/massaggio cardiaco se è in arresto cardiorespiratorio (BLS) allertare o far allertare il 118
  • 57. Aggiornamenti Corsi della Croce Rossa Italiana Linee guida dell’European Resuscitation Council