3. famiglia lavoro
lavoro
DOVE ? sport
scuola
strada
PERCHE’?
Semplici gesti che
COME? impediscono il
peggioramento delle
condizioni dell’infortunato
4. REATO DI OMISSIONE DI
SOCCORSO
Art. 593 C.P.
• “…Chiunque… trovando un corpo che sia o sembri
inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in
pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o
di darne immediato avviso all’Autorità… è punito
con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta
condotta del colpevole deriva una lesione personale,
la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è
raddoppiata”.
5. Stato di necessità
Art. 54 C.P.
• “… Non è punibile chi ha commesso il fatto per
esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od
altri dal pericolo attuale di un danno grave alla
persona, pericolo da lui non volontariamente
causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto
sia proporzionale al pericolo…”
6. COSA COMPETE AL
SOCCORRITORE OCCASIONALE
• Si ferma sul luogo dell’evento e non abbandona lo/gli
infortunati;
• Fa una chiamata corretta, specificando il luogo
dell’evento, il numero degli infortunati, il tipo di infortunio
e dando i ragguagli del caso;
• Attende l’arrivo del soccorso qualificato e consegna la
vittima nelle mani dei Soccorritori esperti e/o delle
autorità;
• Evita commenti sullo stato della/e vittime. Usa
discrezione e tatto;
• Evita aggravamenti della situazione e non mette se
stesso od altri in pericolo (AUTOPROTEZIONE);
• Non deve agire al di là delle proprie competenze.
9. Risposta Organizzata
• Organizzazione interna preventiva;
• Precisa assegnazione delle mansioni;
• Flessibilità d’operato in caso di necessità;
• Attrezzature a portata di mano/facilmente
reperibili;
• Facile reperibilità di un telefono;
• Facile reperibilità dei numeri di telefono;
• Facile reperibilità dell’indirizzo.
10. Approccio (punti generali)
• MANTENERE LA CALMA
• ALLONTANARE LA FOLLA
• CAPIRE LA DINAMICA DELL’ACCADUTO
• ESAMINARE L’INFORTUNATO
• CHIAMARE I SOCCORSI
• PRATICARE IL PRIMO SOCCORSO
• ASSISTERE I SOCCORRITORI
11. Ispezione
Prendete pochi secondi per
capire cosa è successo
12. Approccio alla persona in stato di necessità
Cosa NON fare MAI
• Mettere a repentaglio la propria sicurezza
• Muovere l’infortunato
• Dare da bere
(eccetto alcune situazioni)
• Caricare l’infortunato su una macchina di
passaggio
13. Valutazione estemporanea dello
stato di coscienza
• Inginocchiarsi di fianco all’infortunato e guardarlo
bene in viso;
• SCUOTERLO leggermente per le spalle
chiederndo: “SIGNORE/A, SIGNORE/A MI
SENTE?”;
• Se non riceviamo alcuna risposta o stimolo
l’infortunato è INCOSCIENTE. Chiamare
immediatamente il 118!!!!
Evitare di metterci un secolo!
14. Persona cosciente
*Lasciare la persona, qualora sia possibile, nella stessa posizione in
cui è stata trovata;
* Cercare di capire cosa possa essere accaduto (osservazione,
Domande, ecc…);
* Periodicamente, riaccertarsi della condizione della persona.
(Ricordate che uno stato di coscienza non assente non è automaticamente
indice di una situazione patologica lieve)
In caso di necessità, chiamare i soccorsi!
15. Persona non cosciente
• Chiamare i soccorsi!
• Vautazione della pervietà delle vie
aeree
• Valutazione dell’attività respiratoria
• Valutazione dell’attività cardiaca
• Rianimazione (in caso di necessità)
16. Valutazione dell’attività
respiratoria
• Girare la persona sul dorso
• Controllare con lo sguardo il cavo orale
• Manovra d’estensione del collo
17. Estensione del collo
Apertura delle vie aeree
Nota: la mano sulla fronte deve
tenere il pollice e l’indice liberi
al fine di procedere con la respirazione
assistita, se necessario
18. Valutazione dell’attività
respiratoria
1) Osservare i movimenti del torace;
2) Ascoltare per avvertire i rumori
dovuti alla respirazione;
3) Percepire sulla guancia la presenza
dell’aria espirata.
Non confondere i rumori respiratori con la presenza di rantoli.
Non metterci più di 10 secondi per effettuare la valutazione.
In caso di dubbi, procedere ritenendo l’attività respiratoria assente.
19. Pervietà delle vie aeree
• Valutare la presenza di rumori respiratori
anomali (gorgoglii,rantoli,ecc…);
• Osservare l’eventuale presenza di
dissociazione tra torace ed addome durante la
respirazione;
• Effettuare, se possibile, un’esplorazione del
cavo orale della persona con un dito per
rimuovere eventuali corpi estranei (meglio se
già visibili).
20. Attività respiratoria presente
• Porre la persona in posizione laterale di sicurezza;
• Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto);
• Monitorare regolarmente lo stato della persona.
22. Attività respiratoria assente
• Chiamare i soccorsi (se non lo si è già
fatto);
• In caso di necessità ci si può allontanare
dalla persona per il tempo più breve
possibile per chiamare i soccorsi;
• Iniziare il massaggio cardiaco e la
respirazione bocca a bocca (o bocca naso).
25. Fasi della procedura (III)
• Prima di iniziare la compressione, mettere le
braccia tese e posizionate
perpendicolarmente rispetto al torace;
• Esercitare la compressione avvertendo il
movimento di rientranza del torace (circa 4-5
cm per un adulto) e, subito dopo, smettere di
comprimere senza perdere il contatto col
torace della persona;
• Compressione e rilascio dovrebbero durare la
stessa quantità di tempo;
• Tenere un ritmo di circa due compressioni al
secondo (o poco meno).
28. Respirazione assistita (II)
Se la respirazione assistita viene eseguita correttamente, durante la fase
d’immissione dell’aria il torace della persona si solleva.
29. Respirazione assistita (III)
Espirazione
Allontanarsi lievemente dalla bocca della persona ed osservare
l’abbassamento del torace.
Anche nella respirazione assistita si dovrebbe mantenere un ritmo
di circa 1 inspirazione al secondo.
30. Integrazione tra compressione
toracica e respirazione assistita
• Iniziare con la compressione toracica
• Effettuare 30 compressioni (contate ad alta voce!)
• Iniziare la respirazione
• Effettuare due insufflazioni d’aria
• Riprendere la compressione
Si tratta d’un processo assai faticoso
31. Soffocamento
• Molto spaventoso ma raramente mortale
(meno dell’1% dei casi).
Segni Soffocamento lieve Soffocamento severo
Si sente soffocare? Sì Non risponde
Altri segni Può parlare, respira e tossisce Incapace a parlare, presenza
di rumori anomali, incapacità
a tossire, perdita di coscienza
33. Soffocamento severo
Persona conscia
• Porsi al fianco della persona
• Fare inchinare la persona in avanti ed
utilizzare una mano come sostegno
• Col palmo della mano libera dare 5 pacche
decise sulla schiena tra le due scapole
• Dopo ogni pacca controllare subito se la
persona sta meglio (in caso affermativo,
fermarsi)
34. Soffocamento severo
Persona conscia (II)
In caso di mancata risposta, iniziare la manovra di
Heimlich.
*Porsi alle spalle della persona,
*Chiudere a pugno una mano e porla sulla zona
superiore dell’addome tra l’ombelico ed il processo
xifoideo (parte terminale dello sterno),
*Con la mano libera, agganciare quella chiusa a pugno,
*Fare inchinare in avanti la persona,
*Esercitare una compressione all’indietro e verso l’alto.
Ripetere la compressione cinque volte ed alternarla con 5
pacche sulla schiena fino alla risposta.
35. Soffocamento severo
Persona inconscia
• Distendere la persona sulla schiena
• Allertare i soccorsi
• Iniziare immediatamente la
rianimazione cardio-polmonare
36. Ustioni
ORIGINE
TERMICA- da fiamme , liquidi bollenti ed oggetti roventi
CHIMICA- da vari acidi , basi e sostanze caustiche
ELETTRICA- da corrente elettrica
LUCE- da intensa e prolungata esposizione alla luce
solare
RADIAZIONI- da una fonte di tipo nucleare
37. Ustioni
I Grado
II Grado
III Grado
1ー grado = Superficiale. Interessa solo l’epidermide. Arrossamento e leggero gonfiore.
2ー grado = Superano l’epidermide ed interessano anche il derma.
Arrossamento notevole e formazione di vesciche.
3ー grado = Tutti gli strati della pelle sono interessati. Aeree carbonizzate.
39. Ustioni (raccomandazioni)
• Interrompere subito la causa dell’ustione
• Levare i vestiti solo se nell’area non vi è una
zona cutanea ustionata
• Non versare sulla cute ustionata olio, vino od
altri liquidi in genere
• Non perforare le vesciche
• In caso di ustioni non gravi (e dovute a cause
termiche) è possibile lavare la zona lesionata
con acqua sterile
40. Ustioni (raccomandazioni II)
• Porre la persona in posizione antishock
• In caso di necessità umidificare un poco
la persona (mai sulle aree ustionate) e
dare da bere
• Approccio utilizzabile anche per colpi di
calore
41. Ustioni dovute a cause elettriche e chimiche
In caso di ustioni da corrente elettrica cercare
sia l’ustione d’entrata che d’uscita della corrente
e trattarle entrambe come ustioni di terzo grado.
In caso di ustioni chimiche lavare con acqua
corrente in abbondanza.
Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva
reagiscono con l’acqua producendo calore: il
lavaggio va proseguito per almeno 10’
42. Lesioni da sostanze chimiche
Possono essere causate da una
sostanza o un preparato allo
stato solido, liquido o gassoso, che
interagendo con l’organismo, causano
danni alla salute
43. Vie di penetrazione
Le principali vie di penetrazione degli agenti
chimici nell’organismo sono:
inalazione
ingestione
contatto con cute e mucose
45. Definizioni varie
• irritanti: quando a contatto di cute e mucose
possono causare una reazione infiammatoria
• corrosivi: quando a contatto con i tessuti possono
avere un’azione corrosiva
• nocivi: quando per inalazione, ingestione o
penetrazione cutanea possono comportare rischi di
limitata gravità
• tossici: quando per inalazione, ingestione o
penetrazione cutanea possono comportare rischi
gravi per esposizione acuta o cronica
• cancerogeni: determinano nel tempo un aumento
delle probabilità di sviluppo di una malattia
tumorale
46. I prodotti chimici
per legge devono essere
conservati in contenitori e locali idonei e
riportare all’esterno la natura del loro contenuto.
In etichetta vengono anche riportate informazioni
relative ai rischi e consigli per l’utilizzo.
47. APPROCCIO IN CASO DI INGESTIONE
DI SOSTANZE TOSSICHE
raccogliere informazioni sull’evento
ed eventuali flaconi eo etichette delle sostanze
ingerite
contattare il Sistema d’Emrgenzache avvertira’ il
Centro Antiveleni per eventuali istruzioni
conservare e portare in pronto soccorso l’eventuale
vomito per l’identificazione della sostanza tossica ingerita
48. TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE
utilizzare maschere adeguate
allontanare il paziente dalla fonte di
intossicazione ed identificarla
mantenere pervie le vie aeree
49. TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE
posizione laterale di sicurezza per il vomito
togliere gli abiti e conservarli (indossare
guanti)
contattare il Servizio d’Emergenza
50. Lesioni oculari
Lavaggio oculare abbondante e continuo
forzando la chiusura delle palpebre
(blefarospasmo) per consentire il lavaggio.
Proteggere l’occhio con garza sterile
(applicabile anche in caso di lesione da
corpo estraneo)
51. Le ferite sono tutte quelle lesioni che creano
discontinuità della pelle, l’interruzione può
interessare anche i tessuti sottostanti come i
muscoli. Nel primo caso si parla di ferite
semplici; nel secondo caso le ferite sono
definite gravi e a loro volta si suddividono in
profonde, estese, multiple e complicate. Le
ferite lievi guariscono spontaneamente ma è
sempre utile lavarle subito, disinfettarle con
prodotti presenti in farmacia e coprirle con
garza.
52. La fuoriuscita di sangue dai vasi, dove normalmente
scorre, si chiama emorragia: se il sangue esce fuori dal
corpo l’emorragia è esterna, se il sangue si riversa
all’interno del corpo l’emorragia è interna. Se il sangue
è rosso vivo e sgorga a zampilli, con getto
intermittente, significa che l’emorragia è arteriosa, cioè
interessa un’arteria ( si consiglia di applicare il laccio
emostatico al di sopra della ferita), se il sangue è scuro
e cola ininterrottamente, l’emorragia è venosa (si
consiglia di fasciare stretto l’arto).
56. Lesioni da corrente elettrica
essere prudenti, eliminare la causa
prevenire i rischi: non intervenire senza
certezza che la corrente sia interrotta!!!
posizione laterale di sicurezza se la vittima è
incosciente
ventilazione/massaggio cardiaco se è in
arresto cardiorespiratorio (BLS)
allertare o far allertare il 118