1. Dati micro (e macro) per la valutazione
della competitività delle imprese italiane
nel contesto europeo
Tavola Rotonda
Coordinatore
Giorgia Giovannetti
Università di Firenze e EUI
3. Tema della tavola rotonda: una riflessione su….
• … l’ importanza delle nuove banche dati a livello di impresa e
del «Frame-SBS», archivio dei principali dati economici annuali
su 4,4 milioni di imprese, basato su integrazione di dati
amministrativi e indagini sulle imprese (campionaria su imprese
con <100 addetti; totale su quelle con > 100).
• sull’aumento delle capacità di gestione di grandi basi dati
• sui problemi e vantaggi di integrare banche dati con
informazioni diverse
• su come il trattamento degli «outliers» può influenzare i risultati
delle analisi
• sui principali passi avanti fatti dalla recente ricerca economica
grazie all’utilizzo delle nuove banche dati
• sulle nuove potenziali applicazioni
• Su come usare i dati micro, e nuovi indicatori (micro e macro) per
studiare la competitività delle imprese (e dei paesi)
4. Le nuove basi informative sono rivouzionarie…
• La raccolta di dati a livello di impresa ha rappresentato un
significativo passo avanti degli ultimi 15 anni (pathbreaking)
• Le nuove basi dati sono «potenti» e hanno caratteristiche
«multidimensionali»
• Permettono di associare alle caratteristiche strutturali delle
unità, dati sulla performance economica, sul commercio, sugli
input di lavoro ecc.
• La diffusione dei microdati ai fini di ricerca è essenziale (qui-
parlo come utente- forse possiamo ancora migliorare…es.
nuove tecniche per garantire la privacy/anonimato…)
• I passi avanti (raccolta e diffusione) hanno permesso di capire
meglio l’evoluzione del sistema produttivo italiano (europeo e
mondiale)
• La ricerca (soprattutto) nel campo dell’economia si è potuta
basare su informazioni precise e migliori, prima non disponibili
(almeno a livello ufficiale)
5. Cosa abbiamo imparato oggi
• Che sono disponibili nuove e potenti banche dati (e quali)
• Che la costruzione di un Sistema di registri sfrutta il potenziale
informativo dei dati amministrativi, lo integra con indagini dirette e
permette di evitare la frammentazione delle fonti e l’eterogeneità
dei metodi (Monducci)
• Quali sono le potenzialità della base di dati costruita nell’ambito del
progetto CompNet
• Che le nuove informazioni tengono conto della dimensione delle
imprese e del settore
• Quali sono i vantaggi dell’integrazione dei dati di struttura e di
bilancio con dati su commercio; produttività; Indicatori finanziari;
Indicatori del mercato del lavoro
• Che le integrazioni arricchiscono l’analisi economica: possiamo
studiare produttività ed export, produttività e mercato del lavoro,
offshoring e mercato del lavoro (tenendo conto degli skills)…
6. Su gestione e integrazione di banche dati
diverse…
Domande soprattutto per Menghinello, Bacchini (ma anche
Monducci, Oropallo, Rossetti)
•Possibili problemi di integrazione delle banche dati
•Le (eventuali) distorsioni associate alla presenza di outlier
(in particolare se le distribuzioni sono asimmetriche)
•le implicazioni per le analisi economiche del fatto che i dati
di impresa sono spesso «trattati» per escludere osservazioni
con valori anomali nei tassi di crescita o nei livelli
•esempi e vantaggi della progressiva estensione dell'utilizzo
di microdati «censuari» d'impresa per la produzione di
statistiche strutturali (e in qualche caso congiunturali)
•Infine, abbiamo sentito parlare poco di FATS e di dati micro
sui prezzi ….
7. Su cosa possiamo fare con i microdati…
Domande soprattutto per Bugamelli, Schivardi (Menghinello,
Bacchini….)
•Passi avanti nello studio dei legami fra internazionalizzazione e produttività:
riusciamo a tener conto della dispersione della produttività fra paesi e settori (dati di
imprese e commercio)?
•nello studio degli effetti sul mercato del lavoro (incrociando dati lavoratori-imprese):
riusciamo a usare i dati individuali su skills, istruzione, tipologie di contratti….?
Abbiamo informazioni utilizzabili su mansioni di routine o face to face?
•negli indicatori di competitività a diversi livelli di disaggregazione (anche utilizzando i
dati su entrata/uscita delle imprese dai mercati internazionali -Compnet)
•nella comprensione delle barriere che le piccole imprese continuano a trovarsi
davanti ….(incluso i vincoli finanziari)
•nell’analisi della struttura dei network di imprese e della loro posizione nelle catene
globali del valore (i dati micro possono essere qui considerati insieme a quelli i/o):
come possiamo sfruttare al meglio informazioni sui fornitori? Abbiamo informazioni
sulla qualità?
Etc etc….