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Corso di
SISTEMI DI ELABORAZIONE E DI
TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE
(SETI)
A.S. 2012-2013
Prof. Emanuele Alberto Vecchi




                       Lezione 1
                Introduzione
“ascolto e dimentico, guardo e ricordo, provo a fare e capisco”
                       (proverbio cinese)


                                                                  1
Corso SETI - E. A. Vecchi




        Da dove partiamo?

   Programma di 3’
       Comunicazioni e Codifiche
       Sistemi e modelli
       Automi
       Il modello logico funzionale dell’elaboratore
       Introduzione alle reti di computer
       Microprocessore
       Il linguaggio Assembly

                                             2
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        Obiettivi 1

   Approfondimenti dell’architettura di
    un elaboratore
       Componenti hardware
       Gestione di bus e periferiche
       Configurazione iniziale di un sistema
       Il microprocessore 8086
        
            Cenni all’architettura IA-32
        
            Gestione delle interruzioni
                                           3
Corso SETI - E. A. Vecchi




        Obiettivi 2

   I sistemi operativi
       Definizione, caratteristiche, modelli
       Processi, stati di un processo, thread
       Nucleo e schedulazione del
        processore
       Gestione delle risorse:
           memoria, periferiche e virtualizzazione
        
            file system fisico e logico, dischi
                                              4
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        Obiettivi 3

   I sistemi operativi
       Sicurezza
       Concorrenza
   Sistemi operativi
       DOS, Windows, Linux
       Installazione e configurazione di un sistema
       Comandi Linux e programmazione della shell


                                            5
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        Il sistema operativo

   Insieme di programmi con lo scopo di:
       Gestire in modo ottimale le risorse di un
        calcolatore
       Facilitare a programmatori e utenti finali l’uso
        della sottostante macchina hardware



                                               6
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La gerarchia di un sistema




                       7
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        Un po’ di storia: generazioni
   Generazione 1 (1945 – 55)
       Valvole modello open shop, applicazioni
        scientifiche
   Generazione 2 (1955 – 65)
       Transistor, sistemi batch, applicazioni
        scientifiche e prime applicazioni commerciali
   Generazione 3 (1965 – 80)
       ICs, sistemi multiprogrammati e timesharing,
        applicazioni commerciali
   Generazione 4 (1980 – oggi):
       VLSI, applicazioni personali
                                            8
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        Generazione 1
   1944-Harvard Mark-1
   Concepito ad Harvard dal professor
    Howard Aiken, progettato e costruito
    da IBM, occupava un salone e
    funzionava a relé
   Il funzionamento era
    elettromeccanico ed era costituito da
    migliaia di componenti
   Veniva usato per produrre tavole
    matematiche e fu successivamente
    sostituito da macchine
    programmabili
   Nel 1946 comparve l’ENIAC
       Programmato a spinotti
       5 kops, 1000 x HM1

                                            9
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        Generazione 1
   Open Shop
       Gli utenti accedevano a turno al calcolatore dove
        caricavano ed eseguivano i loro programmi
       Sistema poco efficiente: un utente ogni 20 min circa
       Lavori lunghi ed elaborazioni brevi trattati in modo
        paritetico
       La memoria del calcolatore era completamente a
        disposizione dell’utente finale


                                                   10
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       Generazione 2: la scheda perforata




   Progettata nel 1928 da IBM: 80 colonne e 12 righe
   La codifica utilizzata era la EBCDIC, ideata da IBM tra il
    1963 e il 1964, per il System/360
   Curiosamente EBCDIC non diventò lo standard, come in
    molti altri casi, e venne soppiantato dal codice ASCII
                                                    11
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Generazione 2




                12
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        Generazione 2
   Eliminazione dei tempi di input (dati e programmi)
    con l’introduzione delle schede perforate
   L’utente:
       preparava off-line il programma su schede perforate
       accedeva al lettore di schede, caricava il programma
        che veniva eseguito
       attendeva i risultati stampati



                                                   13
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        Generazione 2
   La comparsa dei lettori di schede richiese in
    memoria centrale un programma che fosse in
    grado di:
       Gestire la periferica (Card Reader) e leggere le schede
       Interpretare ed eseguire i comandi richiesti (JCL)
        Copiare il contenuto delle schede in memoria
       “lanciare” l’esecuzione del programma e stampare
        l’output
   Il profilo temporale dell’esecuzione è:
       Input1 - elab1 - output1 - Input2 - elab2 - output2...
                                                       14
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         Generazione 2: i Batch
   Nasce l’esigenza di ottimizzare l’uso dei sistemi di calcolo
    e di eliminare dal “ciclo produttivo” le unità di I/O
   Le unità di I/O, card reader e stampanti, che fino a quel
    momento erano state collegate ai calcolatori vengono
    sostituite da unità a nastri, molto più veloci
   Nascono i TOS. Si modifica completamente lo schema di
    accesso a un calcolatore
       I programmi vengono caricati su nastri magnetici, elaborati su
        nastri, l’output letto da nastri
   Il profilo temporale dell’esecuzione è:
       Input1,2...n - elab1,2...n - output1,2...n...

                                                             15
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        Generazione 3: la multiprogrammazione

   Applicazioni tipicamente commerciali o
    molto interattive
   Nascono come risposta al problema di un
    miglior sfruttamento della CPU
   SO di riferimento:
       IBM OS/360
       Digital PDP-8 (12 bit), PDP-11 (16 bit)
       Digital VAX11/780
                                                  16
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        Generazione 3: la multiprogrammazione

   I sistemi multiprogrammati hanno le
    seguenti caratteristiche:
       Consentono la coesistenza
        CONTEMPORANEA in memoria centrale di
        due o più programmi
       Adottano meccanismi che consentono di
        svincolare l’attività della CPU da quella delle
        periferiche di I/O
       Ottimizzano l’uso della CPU             17
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        Generazione 4
   Programmazione user-friendly e Personal Computing
   Sistemi operativi più facili da utilizzare
       Installabili da utenti poco esperti e utilizzabili da ogni classe di
        utente
       Nasce la nozione di sistema user-friendly: interfacce utente a
        finestre e icone
   I principali sistemi operativi di IV generazione sono:
       UNIX: molto diffuso su workstation, ma nato in un contesto
        industriale
       LINUX, FreeBSD, OpendBSD: in ambiente PC
       MS-DOS -> W95/98 -> WNT -> W2000 -> XP -> VISTA -> W7...
            Nato per PC IBM e compatibili, che usavano il processore Intel 8088
            Con WNT Microsoft ha iniziato ad operare sul mercato delle WKS

                                                                   18
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        Generazione 4
   SO di IV generazione per primi hanno una
    risorsa in più da gestire: LA RETE
   Dalla metà degli anni ’80:
       lo sviluppo di protocolli per reti locali
       e per reti geografiche
       ha favorito lo sviluppo delle reti di calcolatori


                                                  19
Corso SETI - E. A. Vecchi




        Le funzionalità di un SO
   L’ insieme dei programmi che compongono un SO
    svolgono le seguenti funzioni:
       Inizializzazione del sistema
       Gestione dei processi
       Gestione della Memoria
       Gestione delle periferiche I/O ( tra cui gli apparati di
        comunicazione )
       Gestione dei file
       Interprete dei comandi
       Protezione e Sicurezza (last but not least!)
                                                        20

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Sistemi 2 (4' ITI) - Lezione 1

  • 1. Corso di SISTEMI DI ELABORAZIONE E DI TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE (SETI) A.S. 2012-2013 Prof. Emanuele Alberto Vecchi Lezione 1 Introduzione “ascolto e dimentico, guardo e ricordo, provo a fare e capisco” (proverbio cinese) 1
  • 2. Corso SETI - E. A. Vecchi Da dove partiamo?  Programma di 3’  Comunicazioni e Codifiche  Sistemi e modelli  Automi  Il modello logico funzionale dell’elaboratore  Introduzione alle reti di computer  Microprocessore  Il linguaggio Assembly 2
  • 3. Corso SETI - E. A. Vecchi Obiettivi 1  Approfondimenti dell’architettura di un elaboratore  Componenti hardware  Gestione di bus e periferiche  Configurazione iniziale di un sistema  Il microprocessore 8086  Cenni all’architettura IA-32  Gestione delle interruzioni 3
  • 4. Corso SETI - E. A. Vecchi Obiettivi 2  I sistemi operativi  Definizione, caratteristiche, modelli  Processi, stati di un processo, thread  Nucleo e schedulazione del processore  Gestione delle risorse:  memoria, periferiche e virtualizzazione  file system fisico e logico, dischi 4
  • 5. Corso SETI - E. A. Vecchi Obiettivi 3  I sistemi operativi  Sicurezza  Concorrenza  Sistemi operativi  DOS, Windows, Linux  Installazione e configurazione di un sistema  Comandi Linux e programmazione della shell 5
  • 6. Corso SETI - E. A. Vecchi Il sistema operativo  Insieme di programmi con lo scopo di:  Gestire in modo ottimale le risorse di un calcolatore  Facilitare a programmatori e utenti finali l’uso della sottostante macchina hardware 6
  • 7. Corso SETI - E. A. Vecchi La gerarchia di un sistema 7
  • 8. Corso SETI - E. A. Vecchi Un po’ di storia: generazioni  Generazione 1 (1945 – 55)  Valvole modello open shop, applicazioni scientifiche  Generazione 2 (1955 – 65)  Transistor, sistemi batch, applicazioni scientifiche e prime applicazioni commerciali  Generazione 3 (1965 – 80)  ICs, sistemi multiprogrammati e timesharing, applicazioni commerciali  Generazione 4 (1980 – oggi):  VLSI, applicazioni personali 8
  • 9. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 1  1944-Harvard Mark-1  Concepito ad Harvard dal professor Howard Aiken, progettato e costruito da IBM, occupava un salone e funzionava a relé  Il funzionamento era elettromeccanico ed era costituito da migliaia di componenti  Veniva usato per produrre tavole matematiche e fu successivamente sostituito da macchine programmabili  Nel 1946 comparve l’ENIAC  Programmato a spinotti  5 kops, 1000 x HM1 9
  • 10. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 1  Open Shop  Gli utenti accedevano a turno al calcolatore dove caricavano ed eseguivano i loro programmi  Sistema poco efficiente: un utente ogni 20 min circa  Lavori lunghi ed elaborazioni brevi trattati in modo paritetico  La memoria del calcolatore era completamente a disposizione dell’utente finale 10
  • 11. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 2: la scheda perforata  Progettata nel 1928 da IBM: 80 colonne e 12 righe  La codifica utilizzata era la EBCDIC, ideata da IBM tra il 1963 e il 1964, per il System/360  Curiosamente EBCDIC non diventò lo standard, come in molti altri casi, e venne soppiantato dal codice ASCII 11
  • 12. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 2 12
  • 13. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 2  Eliminazione dei tempi di input (dati e programmi) con l’introduzione delle schede perforate  L’utente:  preparava off-line il programma su schede perforate  accedeva al lettore di schede, caricava il programma che veniva eseguito  attendeva i risultati stampati 13
  • 14. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 2  La comparsa dei lettori di schede richiese in memoria centrale un programma che fosse in grado di:  Gestire la periferica (Card Reader) e leggere le schede  Interpretare ed eseguire i comandi richiesti (JCL) Copiare il contenuto delle schede in memoria  “lanciare” l’esecuzione del programma e stampare l’output  Il profilo temporale dell’esecuzione è:  Input1 - elab1 - output1 - Input2 - elab2 - output2... 14
  • 15. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 2: i Batch  Nasce l’esigenza di ottimizzare l’uso dei sistemi di calcolo e di eliminare dal “ciclo produttivo” le unità di I/O  Le unità di I/O, card reader e stampanti, che fino a quel momento erano state collegate ai calcolatori vengono sostituite da unità a nastri, molto più veloci  Nascono i TOS. Si modifica completamente lo schema di accesso a un calcolatore  I programmi vengono caricati su nastri magnetici, elaborati su nastri, l’output letto da nastri  Il profilo temporale dell’esecuzione è:  Input1,2...n - elab1,2...n - output1,2...n... 15
  • 16. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 3: la multiprogrammazione  Applicazioni tipicamente commerciali o molto interattive  Nascono come risposta al problema di un miglior sfruttamento della CPU  SO di riferimento:  IBM OS/360  Digital PDP-8 (12 bit), PDP-11 (16 bit)  Digital VAX11/780 16
  • 17. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 3: la multiprogrammazione  I sistemi multiprogrammati hanno le seguenti caratteristiche:  Consentono la coesistenza CONTEMPORANEA in memoria centrale di due o più programmi  Adottano meccanismi che consentono di svincolare l’attività della CPU da quella delle periferiche di I/O  Ottimizzano l’uso della CPU 17
  • 18. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 4  Programmazione user-friendly e Personal Computing  Sistemi operativi più facili da utilizzare  Installabili da utenti poco esperti e utilizzabili da ogni classe di utente  Nasce la nozione di sistema user-friendly: interfacce utente a finestre e icone  I principali sistemi operativi di IV generazione sono:  UNIX: molto diffuso su workstation, ma nato in un contesto industriale  LINUX, FreeBSD, OpendBSD: in ambiente PC  MS-DOS -> W95/98 -> WNT -> W2000 -> XP -> VISTA -> W7...  Nato per PC IBM e compatibili, che usavano il processore Intel 8088  Con WNT Microsoft ha iniziato ad operare sul mercato delle WKS 18
  • 19. Corso SETI - E. A. Vecchi Generazione 4  SO di IV generazione per primi hanno una risorsa in più da gestire: LA RETE  Dalla metà degli anni ’80:  lo sviluppo di protocolli per reti locali  e per reti geografiche  ha favorito lo sviluppo delle reti di calcolatori 19
  • 20. Corso SETI - E. A. Vecchi Le funzionalità di un SO  L’ insieme dei programmi che compongono un SO svolgono le seguenti funzioni:  Inizializzazione del sistema  Gestione dei processi  Gestione della Memoria  Gestione delle periferiche I/O ( tra cui gli apparati di comunicazione )  Gestione dei file  Interprete dei comandi  Protezione e Sicurezza (last but not least!) 20

Editor's Notes

  1. Fondamenti di informatica : Teoria di base dei sistemi, Teoria di base dell’informazione (Lab) Il personal computer. Elementi di assembly : Fondamenti di assembly 8086, Programmazione assembly (Lab) Introduzione all’assembly. Sottosistema I/O : Le interruzioni, Gestione dell’I/O (Lab) Assembly avanzato. Dispositivi di I/O : Dispositivi programmabili di sistema, Comunicazione parallela e seriale (Lab) Programmazione c/assembly.
  2. Job Control Language