Disabili e servizi per la disabilita' nella Ulss 2 Marca Trevigiana Regione Veneto
1. Vittorio Veneto, 16 febbraio 2019
“Persone con disabilità sul
territorio: presenze, problemi,
risorse”
Dott.ssa Paola Vescovi
Direttore UOC Disabilità e Non Autosufficienza
Distretto Pieve di Soligo
4. L’IMPORTANZA DELLA RETE
• Le Istituzioni: Comuni, Aziende Sanitarie,
Regione (Politiche sociali e del Welfare, legislazione
Nazionale e Locale)
• Servizi Socio-sanitari (pubblici e privati
convenzionati)
• Agenzie del territorio: Scuola, Aziende (mondo
del lavoro), Associazioni sportive, Parrocchie,
etc (tempo libero)
• Terzo settore (Privato sociale accreditato, Associazioni
dei familiari, Coordinamenti delle Associazioni, Fondazione di
Comunità, etc.. )
• PIANI DI ZONA
• MULTIDIMENSIONALITA’
• PROGETTI IN COLLABORAZIONE
5. L’IMPORTANZA DELLA RETE
• Riguarda tutte le dimensioni della persona: sanitaria,
formativa, familiare, sociale, lavorativa, ricreativa,
politica..
• E’ una responsabilità di tutti intervenire secondo la
propria competenza ed in rete
• E’ necessario un continuo consolidamento della rete
dei servizi del territorio, nell’ottica di favorire nelle
varie tappe di sviluppo di vita della persona, le
opportunità di crescita e miglioramento della propria
qualità di vita e del progetto personale, focalizzando
l’attenzione sul “funzionamento” globale e non sulla
“mancanza” che deriva dalle menomazioni.
6. PIANI DI ZONA
Le principali Politiche attuate sono state:
Relativamente al bisogno:
• Affaticamento familiare e/o carenza di risorse assistenziali;
• Promozione di reti solidali di supporto alle persone con disabilità ed alla
famiglia;
• Promozione degli interventi per la domiciliarità con particolare attenzione al
sistema di risposta per le emergenze;
• Garantire la continuità assistenziale;
• Garantire accoglienza residenziale per chi resta senza riferimenti familiari in
situazione di disabilità grave
• Promozione di esperienze innovative per rispondere a nuovi bisogni
implementando la tipologia di risposte afferenti alla rete per la disabilità.
Rispetto alla difficoltà di rispondere a disabilità emergenti:
• Promozione della diagnosi e della presa in carico precoce nelle varie età di
vita della persona e attivazione di percorsi specifici anche in area vasta.
Con riferimento al rischio di creare dipendenza:
• Promozione dell’autonomia e del ruolo lavorativi;
• Promozione delle capacità di vita autonoma residenziale e diurna;
• Progettare gli interventi sulle abilità.
Relativamente alla difficoltà a reperire dati sulla domanda:
• Sviluppare capacità di previsione del cambiamento ed anticipare le evoluzioni;
• Creare collegamento fra offerta del sistema (progetti/servizi) e bisogni della
popolazione.
• Creare confronto e raccordo fra le diverse realtà distrettuali della nuova
azienda sanitaria
7. IL SERVIZIO PER L’ETA’
EVOLUTIVA - ULSS 2 e
LA NOSTRA FAMIGLIA
• è un servizio integrato sociosanitario che
svolge funzioni di prevenzione diagnosi esvolge funzioni di prevenzione diagnosi e
cura delle problematiche relative allocura delle problematiche relative allo
sviluppo neurologico, psicologico, delsviluppo neurologico, psicologico, del
linguaggio e della motricità, che possonolinguaggio e della motricità, che possono
insorgere in età evolutiva.insorgere in età evolutiva.
• svolge funzioni di supporto all’integrazione
dei minori portatori di handicap nella scuola e
nella società, ed alle loro famiglie.
• collabora con i Comuni nell' ambito della
protezione e tutela minorile
8. TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ e
Professionisti coinvolti
• preventiva, diagnostica, di cura e riabilitazione
rivolta a minori compresi nella fascia 0 – 17 anni, con
bisogni di aiuto nei diversi ambiti di sviluppo:
• linguaggio e voce,
• movimento e motricità,
• apprendimento scolastico,
• socializzazione e relazione,
• sviluppo affettivo ed emotivo,
• disabilità fisica, psichica, sensoriale
• Professionisti: Neuropsichiatra Infantile, Foniatra,
• Fisiatra, Psicologo, Assistente Sociale, Logopedista,
• Terapista della Neuropsicomotricità, Fisioterapista,
Educatore, Assistente Sanitaria
9. Certificazioni scolastiche ai sensi della
Legge 104/92 – anni 2015-2017
Accesso delle persone
ai percorsi per la disabilità
SEE ULSS 2 LNF TOTALE
Rapporto ogni
1000 abitanti
0-17 anni
2015 414 400 814 22,5
2016 426 323 749 21
2017 442 312 754 21,58
10. Certificazioni scolastiche ai sensi della
Legge 104/92 – anni 2015-2017
Accesso delle persone
ai percorsi per la disabilità
Infanzia Primaria Secondaria I
Secondaria
II
TOTALE
TOTALE
di cui
immigrati
TOTALE
di cui
immigrati
TOTALE
di cui
immigrati
TOTALE
di cui
immigrati
TOTALE
di cui
immigrati
2015
38 11 368 120 186 74 222 41 814 262
2016
27 9 326 136 220 62 176 27 749 234
2017
40 nd 320 nd 241 nd 153 nd 754 nd
11. Assistenza scolastica– anni 2016-2018
Accesso delle persone
ai percorsi per la disabilità
2016 2017 2018
Nido - - -
Nido statale - - -
Scuola materna paritaria 25 28 28
Scuola materna statale 11 20 29
Scuola primaria 75 74 67
Scuola secondaria di I
grado
34 40 38
Scuola secondaria di II
grado
21 21 26
TOTALE 166 183 188
12. DIAGNOSI PREVALENTI
Disturbi dell’ eloquio e del linguaggio 19,5 %
Disturbi emozionali ed emozionali -
comportamentali
10,9 %
Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche 10,3 %
Ritardo mentale lieve e medio 9,1 %
Malformazioni sistema muscoloscheletrico 6,9 %
Sindromi nevrotiche – da stress-somatoformi 3,4 %
Sindromi ipercinetiche 2,9 %
Sindromi da alterazione globale dello sviluppo
psicologico
1,7 %
13. IL SERVIZIO DISABILITA’
PER L’ETA’ ADULTA
• è un servizio integrato sociosanitario che
gestisce la presa in caricogestisce la presa in carico dai 18 ai 64dai 18 ai 64
annianni, mediante le strutture di offerta, a, mediante le strutture di offerta, a
carattere residenziale, semiresidenzialecarattere residenziale, semiresidenziale
e altre forme di sostegno domiciliare,e altre forme di sostegno domiciliare,
ubicate nel territorio del Distrettoubicate nel territorio del Distretto
• svolge funzioni di supporto alla persona ed
alla sua famiglia
14. La presa in carico
della persona con
disabilità
LA FINALITA’LA FINALITA’
DELL’UNITA’ OPERATIVA:DELL’UNITA’ OPERATIVA:
rispondere ai bisognirispondere ai bisogni
della personadella persona
adulta con disabilità,adulta con disabilità,
favorendonefavorendone
il benessere e l’autonomiail benessere e l’autonomia
nelnel Progetto di VitaProgetto di Vita..
Gli operatori del Servizio definiscono, coordinano e monitorano il
raggiungimento degli obiettivi specifici del progetto alla persona
Operano supporto e consulenza sociale e psicologica all’utente,
alla sua famiglia ed all’equipe delle unità di offerta.
Lavorano sulla integrazione delle aree educative, assistenziali,
riabilitative e sanitarie, nel facilitare la promozione dell’autonomia
e del benessere della persona.
IlIl Servizio Disabilità AdultaServizio Disabilità Adulta
delladella ULSS 2 Distretto Pieve diULSS 2 Distretto Pieve di
SoligoSoligo - gestisce il processo di- gestisce il processo di
Assistenza socio sanitaria allaAssistenza socio sanitaria alla
persona,persona, dai 18 ai 64 annidai 18 ai 64 anni,,
mediante le strutture dimediante le strutture di
offerta, a carattereofferta, a carattere
residenziale, semiresidenzialeresidenziale, semiresidenziale
e altre forme di sostegnoe altre forme di sostegno
domiciliare, ubicate neldomiciliare, ubicate nel
territorio del Distrettoterritorio del Distretto
15. Utenti in carico al Servizio Disabilità Adulta
per fascia di età – anni 2016-2018
Accesso delle persone
ai percorsi per la disabilità
0-18 19-39 40-64 >=65
Totale
19-64
Totale
2016 9 374 357 35 731 764
2017 5 379 374 30 753 788
2018 10 398 387 30 785 825
16. CENTRI DIURNI
ULSS 2
DISTRETTO PIEVE DI SOLIGO
posti
autorizzati
n. 268
Persone
inserite
n. 311
Progetti
sperimentali
n° 38
17. Percorsi di
semiresidenzialità diurna
Unità d’offerta/Soggetto
responsabile dell’erogazione
Posti
Autorizzati
Utenti
complessivi
2017 2018
Centri
diurni
per
persone
con
disabilità
CD Città di Conegliano 30 41 38
CD Codognè 21 23 22
CD Il Germoglio - Susegana 22 24 25
CD Don Gnocchi San Vendemiano 30 32 32
CD Al Colle - Colle Umberto 30 35 34
CD Soligo - Farra di Soligo 30 32 32
C.L.G. Mareno - Ass. La Nostra Famiglia 30 35 33
C.L.G Le Filande – Terra Fertile Coop.
Soc. – Vittorio Veneto
30 47 43
CD Cozzuolo - Terra Fertile Coop. Soc.
Vittorio Veneto
21 25 25
CD L’incontro - Terra Fertile Coop. Soc -
Vittorio Veneto
16 18 18
CD Piccolo Rifugio-Fondazione Piccolo
Rifugio– Vittorio Veneto
8 10 9
Totale 268 322 311
18. Progetti Sperimentali DGR
739/2015 rivolta alle persone
con disabilità.
strutture
Persone
coinvolte
Progetto Circoliamo - Orsago 9
Progetto Punto e Virgola – Soligo 9
Progetto Orizzonte - Conegliano 5
Progetto Work in Progress – Ponte della Priula 9
Progetto Work in Progress – Vittorio Veneto 4
Progetto Prospettive 2
TOTALE 38
20. Rete di servizi
per la RESIDENZIALITA’
rivolta alle persone con
disabilità.
strutture
Posti
accreditati
Comunità Alloggio Mons.Carraro-Vittorio V. 19
Comunità Alloggio Casa Flavia – Vittorio V. 10
Comunità alloggio Il Girasole - Orsago 20
Comunità Alloggio Una Casa tra le Case -Soligo 11
Comunità Alloggio Fondazione Zaina Bernardi
Ponte della Priula
10
Gruppo Appartamento Piccolo Rifugio 5
Comunità Alloggio Handy Hope - Vazzola 15
RSA Papa Luciani - San Vendemiano 30
TOTALE 120
21. SOLLIEVI
Promozione e programmazione di interventi di
supporto alle famiglie attraverso servizi di
Residenzialità Temporanea
• Pronta accoglienza, in caso di gravi ed
improvvise necessità dei familiari della persona
disabile che richiedono l’attivazione urgente di una
risorsa assistenziale alternativa alla famiglia.
• Accoglienza temporanea programmata, che ha
come obiettivo il contenimento del possibile
disagio familiare determinato dallo stress del
lavoro di cura, offrendo l’opportunità alle famiglie
di programmare periodi di riposo.
22. Pronta Accoglienza e Sollievi
rivolti alle persone con
disabilità.
3 POSTI A
DISPOSIZIONE
NEL TERRITORIO
FAMIGLIE
COINVOLTE
nel 2018
Tasso
Occupazione
CA Mons.Carraro-
Vittorio V.
24 96,71%
CA Il Girasole - Orsago 26 100%
CA Una Casa tra le
Case -Soligo
24 100%
TOTALE 74 99,36%
23. ICD p ed f
ICD 2016 2017 2018
Impegnative di
Cura Domiciliare
-Psichici (ICDp)
17 15 16
Impegnative di
Cura Domiciliare
-Fisici (ICDf)
24 25 27
Impegnative di
Cura Domiciliare
pazienti SLA
(ICDsla)
- 5 5
TOTALE 41 45 45
24. Percorsi di Integrazione
Lavorativa - Persone seguite dal SIL
Anno SDEA DSM SER.D.
ETA’
EVOLUTIVA
Totale
2016 192 129 32 6 359
2017 193 125 25 8 351
2018 195 115 26 7 343
25. Percorsi di Integrazione
Lavorativa - N. Tirocini/Assunzioni utenza
inviata da SDEA a SIL nel corso dell’anno 2018
Anno Totale utenti
Tirocini
realizzati nel
corso dell’anno
Assunzioni
Utenti in
carico
al 31/12
2016 192 167 14 173
2017 193 169 14 172
2018 195 160 9 171
26. Percorsi di Integrazione
Lavorativa - Progetti di Integrazione
lavorativa attivati per tipologia
Progetti area disabilità 2016 2017
2018
TOT
di cui
SDEA
Orientamento 69 96 65 38
Formazione 27 60 81 62
Mediazione al collocamento 17 14 27 17
Mantenimento del posto di
lavoro
8 - 12 4
Supporto alla ricerca attiva 8 - 17 17
Alternanza struttura
protetta-lavoro
18 28 16 16
Integrazione sociale 122 214 210 135
Totale progetti 269 412 428 289
Totale persone 192 351 343 195
Totale assunzioni 14 25 16 9
27. Obiettivi del
progetto di vita
della persona:
• migliorare la qualità di vita
tramite progetti personalizzati
• migliorare ed ottimizzare le risorse
disponibili in funzione degli obiettivi
del progetto
28. Il progetto di vita come:
analisi dei bisogni
delle persone
tenendo conto
degli ambiti sociali nei quali si
può ripercuotere la disabilità, e
avendo presente, comunque,
che la persona con disabilità
spesso vive
situazioni multiproblematiche
che possono interessare
più di un’area.
Attenzione alla
multidimensionalità
delle situazioni di disagio.
29. NUOVE SFIDE
Legge 112/2016 “Dopo di Noi”
Sperimentare esperienze residenziali in appartamenti che
riproducono le condizioni di una famiglia
Avviare percorsi giornalieri di autonomia
Individuare forme di sostegno per soluzioni domiciliari
alternative ai grandi istituti e alle Residenze Sanitarie Assistiti
(Rsa).
30. NUOVE SFIDE
Legge 112/2016 “Dopo di Noi”
LINEA A : Percorsi di accompagnamento
LINEA B : Interventi di supporto alla domiciliarità
LINEA C : Programmi di accrescimento della consapevolezza
LINEA D: interventi di innovazione per le soluzioni alloggiative
LINEA E : permanenza temporanea in soluzioni abitative extra familiari
31. NUOVE SFIDE
Legge 112/2016 “Dopo di Noi”
Progetti Presentati
3 Reti di soggetti
5 Progetti presentati
Circa 20 persone coinvolte
32. NUOVE SFIDE
Legge 112/2016 “Dopo
di Noi”
La Co-Progettazione
La co-progettazione si colloca nella direzione del welfare
sussidiario di natura promozionale, fondato sulla
responsabilità sociale che, nell’ambito dei Piani di
Zona, promuove e regola una co-gestione partenariale
secondo un’organizzazione reticolare, tra Aziende Ulss,
Comuni, Terzo settore e Privati.
34. Favorire soluzioni alloggiative di tipo familiare e
percorsi di progressiva emancipazione e autonomia dei
disabili, compatibili con le loro abilità e competenze.
Incentivare l’attivazione delle persone e delle risorse
del territorio attraverso un meccanismo di
finanziamento dei progetti e i livelli di sostegno
decrescenti.
35. Soggetto capofila accreditato nel
settore della disabilità in possesso di
requisiti e competenze di natura
organizzativa che dimostrino capacità
di catalizzare e coordinare diversi
soggetti ed una molteplicità di azioni
36. Assume il coordinamento dei vari interventi ed
attività ed è titolare di poteri di rappresentanza
dei partner.
È interlocutore privilegiato in ordine ai risultati del
progetto , eventuali richieste di rimodulazione ed
audit fissati dalla Azienda Ulss e dalla Regione.
Supervisiona la rendicontazione rassegnata dai
partner.
È responsabile del corretto trasferimento delle
somme - che sarà tenuto a documentare alla
Azienda Ulss ed alla Regione di pertinenza - ai
singoli partner.
37. «Al fine di garantire la correttezza e la legalità
dell’azione amministrativa, le amministrazioni, nel
favorire la massima partecipazione dei soggetti
privati alle procedure di co-progettazione, devono
mantenere in capo a se stesse la titolarità delle
scelte …»
(Deliberazione ANAC n. 32 del 20 gennaio 2016 “Determinazione Linee guida per
l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali“)