Analisi e considerazione sulle differenze dottrinali tra cattolici e protestanti. Dimostrazione che la Chiesa cattolica ha ragione, studi biblici e approfondimenti sulla Parola di Dio.
1. I Pentecostali, pur rispettandoli come brave persone, quasi tutti in buona fede, molti di loro zelanti e
puntigliosi nella preghiera e nello studio della Bibbia, ho imparato a riconoscere la loro ignoranza
biblica e storica. Non sto parlando di ignoranza assoluta, tra i pentecostali vi sono medici,
professori, ingegneri, ricercatori, o semplici operai, gente molto colta nel proprio lavoro, qui mi
riferisco alla loro ignoranza biblica. Anzi, se vogliamo dirla tutta, nella storia del cristianesimo le
dottrine eretiche non sono state mai inventate da semplici fedeli, ma piuttosto da gente molto colta.
Tutti i protestanti dicono di fondare le proprie convinzioni cristiane sulla Bibbia, peccato che poi la
capiscano in modi assai differenti e molteplici, esistono infatti moltissime dottrine protestanti,
diverse l’una dall’altra. Tutti gli eretici del passato si sono avvalsi della Scrittura per diffondere e
avvalorare le loro eresie. Evidentemente i protestanti non tengono conto di chi sia effettivamente la
colonna e sostegno della verità di cui parla Paolo in 1 Tm 3,15. Togliendo la colonna, hanno
messo tante colonnine, che invece di sostenere hanno frammentato la verità, fomentando tante
eresie. 2 Pt 1,20 “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata
spiegazione” cioè la Bibbia non deve essere sottoposta e interpretazioni private e soggettive, ma va
intepretata in un unico modo, cioè come insegna la colonna e sostegno della verità, la Chiesa. Se
come diceva il ministro di Lutero, Gerardo, ci fu un tempo in cui la Chiesa cattolica rappresentava
la vera Chiesa di Cristo, ma poi venne inquinata dalle paganità, e deviò dalla sana dottrina, vuol dire
che la Chiesa cattolica era un tempo unanimemente riconosciuta come la vera discendente da Cristo
e gli apostoli. Mi basta questo, per continuare a fidarmi di Essa, perché ricordo benissimo le parole
di Gesù quando promise che le porte degli inferi non avrebbero mai prevalso sulla Chiesa, cioè con
l’assistenza dello Spirito Santo, la Chiesa non può mai morire. Se la Chiesa non può mai morire,
vuole dire che la vera Chiesa non è mai morta, nonostante i tanti preti indegni che vi hanno militato,
le porte degli inferi non l’hanno mai sconfitta, e in una logica di continuità di vita, la Chiesa
cattolica è l’unica che può dimostrare la propria discendenza apostolica, assieme ad alcune Chiese
d’Oriente. Sappiate comunque che questo mio lavoro non è frutto di ricordi passati, sono più di
dieci anni che ci lavoro continuando a studiare e aggiornare spesso, questo e altri capitoli presenti
sul sito www.cristianicattolici.net e continuerò ancora a farlo, nel tentativo di arricchire sempre di
più i dettagli di ogni singolo argomento trattato. Non voglio fare lo stesso errore di tanti miei fratelli
che spiegano le differenze dottrinali tra cattolici e protestanti troppo sinteticamente, lasciando
scontenti i lettori più attenti e più vogliosi di dettagli precisi e puntuali, chi cerca studi sintetici è
meglio che non legga i miei. Sono fermamente convinto che la Verità meriti approfondimenti
lunghi e dettagliatissimi.
Frequentando i pentecostali inizialmente è difficile accorgersi di certe cose, di certi fatti, e di certi
modi di agire, perché spesso si parte, come ho fatto io, da una situazione di profonda ignoranza,
molto più grave della loro. Teniamo presente che il cattolico medio è biblicamente molto più
ignorante del protestante medio, almeno in Italia.
Anch’io in campo biblico e sulla storia del cristianesimo ero un grandissimo ignorante, e non me ne
rendevo conto! Quando ho cominciato a prendere coscienza, con la preghiera e con lo studio, ho
visto che moltissimi protestanti, o pentecostali, sono e restano tali perché hanno e alimentano delle
condizioni mentali e caratteriali particolari, in pratica apprendono, leggono libri anticattolici, ma
nessuno di loro verifica se le citazioni in essi contenuti corrispondono al vero. E’ il caso ad esempio
del libro “La chiesa cattolica romana allo specchio” di James Blocher, che cita faziosamente e solo
parzialmente alcuni padri della Chiesa tra cui s. Ireneo, nessuno dei fratelli pentecostali ha mai
controllato se quelle citazioni erano corrette, solo io mi sono premurato di controllare, per questo mi
sono accorto della faziosità di tale libro. Non è difficile andare a controllare cosa scriveva s.Ireneo
intorno all’anno 170 d.C. nel suo “Contro le eresie” basta andare in una qualsiasi biblioteca e
leggerlo, oppure in una qualsiasi libreria e acquistarlo, eppure non lo fanno. Se si degnassero di
leggere quell’opera, si accorgerebbero di cosa credevano i primi cristiani, e come si comportavano.
E nonostate glielo abbia scritto diverse volte, in diverse e-mail, nessuno di loro controlla di persona,
non accettano suggerimenti da un cattolico, ecco è questo il loro stato mentale. Notavo pure, con
molto dispiacere che la rinascita di cui parlano e si vantano, la intendono in modo molto particolare.
2. Si sentono nuovi, rinati, ma continuano a fare le cose vecchie, che facevano prima della loro
cosiddetta rinascita. Non è raro incontrare qualche fratello protestante che non saluta per motivi
astiosi nei miei confronti. E la rinascita? E il perdono? E l’amore per il prossimo? Evidentemente li
intendono in modo molto personalizzato, adattato al loro pensiero. I convertiti della domenica
durante la settimana si comportano tali e quali “quelli del mondo” cioè dei pagani, o dei tanti
cattolici di etichetta, che si portano dietro i loro risentimenti, rancori, e magari odio, verso qualcuno
che non riescono a perdonare. Ecco perché dico che aldilà dell’apparire c’è l’essere, molti
pentecostali si sentono santi, convertiti, rinati, quando in realtà non lo sono affatto. Sono dei forti
credenti questo sì, ma la vera rinascita è qualcosa di diverso dalla sola fede. Considerati i limiti e i
peccati in cui cadiamo giornalmente noi cattolici, e confrontandoli con quelli dei protestanti, ho
preferito rimanere cattolico, perché riconosco di essere un peccatore, ma ho scoperto di avere alle
spalle una Chiesa che pur lasciando crescere la zizzania al suo interno, è l’unica che può dimostrare
la discendenza apostolica.
Ci vuole il terreno adatto affinché certe verità attecchiscano bene, ma spesso assieme alle verità di
fede, attecchiscono anche mezze verità e alcune falsità. E’ un po’ come la zizzania che attecchisce
in mezzo al buon frumento, e diventa difficile da estirpare.
Molti fratelli pentecostali non sono realmente interessati alla verità tutta, perché presuntuosamente
credono di conoscerla, pendono dalla labbra del loro pastore, se glielo faccio notare si offendono,
ma è così, solo al loro pastore prestano vero ascolto. Noi cattolici romani siamo più propensi
all’ascolto del nostro interlocutore protestante, che vuole parlarci di Dio e di argomenti importanti
come quelli della salvezza e della resurrezione cristiana. Il protestante o pentecostale è troppo
supponente verso un cattolico che vuole spiegargli la Bibbia, spesso lo ascolta solo come gesto di
cortesia, ma è come se stesse sentendo dei suoni, dei rumori, non delle parole che significano
qualcosa; o il cattolico annuisce ad ogni loro osservazione, oppure gli viene detto che vuole fare
polemica. Diventano praticamente impermeabili verso qualsiasi insegnamento che non provenga dal
loro pastore. Insomma, amano insegnare ad altri, loro invece accettano insegnamenti solo dal
rispettivo pastore, guai a elencargli i punti dove sbagliano, a partire dai 7 libri deuterocanonici, che
non hanno nella loro Bibbia, e nemmeno ne conoscono il motivo. O meglio, a parole dicono di
conoscere i motivi per cui la loro Bibbia non contiene i 7 libri, che chiamano apocrifi, ma spesso lo
ripetono per sentito dire, non conoscendo nel merito le vicende che hanno portato al canone biblico,
e le motivazioni degli ebrei che hanno dichiarato eretici i 7 libri in questione del Vecchio
Testamento e, tutto il Nuovo Testamento, eppure osano disinvoltamente puntare il dito contro la
Bibbia cattolica. E’ bene ricordare loro che dicono di accettare il canone ebreo, che gli ebrei hanno
dichiarato eretico tutto il Nuovo Testamento, quindi per coerenza con quello che vanno dicendo in
giro, dovrebbero togliere dalle loro Bibbie anche il Nuovo Testamento.
Alla domanda secca “Perché non avete i 7 libri deuterocanonici nella vostra Bibbia?” Rispondono,
“Siete voi cattolici che li avete aggiunti, noi rispettiamo il canone stabilito dagli ebrei, ai quali è
stata affidata la Parola di Dio”
Gli sfugge che fidandosi degli ebrei, dovrebbero escludere pure tutto il Nuovo Testamento, visto
che l’anno dichiarato eretico, nel loro concilio di Jamnia svoltosi intorno al 90 d.C..
Questo atteggiamento dei fratelli pentecostali mi lasciava perplesso, anche alla luce delle tante
diversità dottrinali che esistono tra le stesse comunità protestanti. Mi chiedevo, il pastore di questa
comunità pentecostale è sicurissimo di ciò che insegna e, ad esempio, crede nella SS. Trinità,
guardandolo e ascoltando i suoi insegnamenti sembra davvero convinto di ciò che predica; il pastore
dei pentecostali modalisti, cioè “I Gesù Solo”, parla in lingue, e garantisce di essere guidato da
Dio nella sua evangelizzazione, eppure non crede nella Trinità; gli Avventisti del Settimo Giorno
garantiscono pure con fermezza la loro guida divina, eppure non credono alla uguaglianza di Gesù
con il Padre, per loro l’inferno non esiste, l’anima muore, ecc.; i testimoni di Geova, si vedono
enormemente impegnati, e armati di buona volontà, girano instancabilmente bussando di porta in
porta, nel tentativo di predicare la Parola di Dio, e a sentirli, anche loro si definiscono cristiani, solo
che poi per loro Gesù non è Dio, non credono alla SS. Trinità, e a tante altre verità cristiane, ecc.; i
3. Luterani credono nella perpetua verginità di Maria, battezzano i bambini, e parlano di
consustanziazione dell’Eucaristia; e si potrebbe ancora continuare ad elencare differenze dottrinali
pesanti, tra i vari gruppi protestanti. Se la verità è UNA sola, evidentemente qualcuno di loro si
sbaglia!
Possibile che non si pongano questa semplice domanda?
Non se la pongono, essendo troppo impegnati ad additare la Chiesa cattolica, come unica e sola
Bestia, nemica del cristianesimo e della verità, alleata con Satana per sviare tante anime per portarle
all’inferno.
In quasi un anno e mezzo di frequenza, non mi capitò mai di ascoltare studi o insegnamenti sulle
altre dottrine protestanti, nemmeno sui testimoni di Geova, che in verità cristiani non sono, tanto per
essere precisi. In compenso però sentivo spesso parlar male della Chiesa cattolica, si facevano studi
per denigrare i sette sacramenti, analizzandoli e confutandoli uno per uno, si studiava la storia del
cristianesimo, tanto per puntare il dito sulle solite crociate, inquisizioni, ecc., saltando nettamente
gli errori commessi dai protestanti nel passato, anzi questi non venivano menzionati mai.
Insomma il centro della loro attenzione denigratoria è la sola Chiesa di Roma, ma attenzione, loro
dicono che non la diffamano, anzi tentano di aprire gli occhi dei tanti cattolici, che si trovano in
questa Chiesa che porta alla perdizione, che non viene guidata da Cristo, bensì astutamente e
nascostamente da Satana. La loro quindi non sarebbe diffamazione, ma una sorta di missione contro
le eresie della Chiesa di Roma. Moltissimi protestanti menzionano il fatto che papa Giovanni Paolo
II, nel 2000 chiese scusa per gli errori commessi dalla Chiesa di Roma nel passato. Mi capita
spessissimo di ricevere e-mail di fratelli protestanti che menzionano queste scuse, o richieste di
perdono, di Giovanni Paolo II, le menzionano naturalmente come prova tangibile, come
ammissione di colpa, da parte della Chiesa di Roma, per crociate, inquisizioni ecc.. Ma quel papa,
non specificò affatto quali fossero le colpe per cui lui chiedeva perdono a nome della Chiesa. Non
dettagliò nulla, indubbiamente errori ce ne sono stati e ce ne sono, ma da qui a dire che anche Papa
Giovanni Paolo II chiese scusa ad esempio per le inquisizioni ce ne corre. Alcuni abusi degli
inquisitori ci furono, primo tra tutti quello su Santa Giovanna d’Arco, ma se guardiamo bene la
storia e i documenti, questi ci dicono che anche i protestanti inglesi fecero delle sanguinolente
inquisizioni, più di quelle cattoliche, che a scanso di equivoci non venivano indette dal papa di
turno, ma dai re e dai principi che governavano i territori in questione. Anche Calvino fece delle
dure inquisizioni nei cantoni svizzeri, contro le streghe o presunte tali, anche i protestanti
parteciparono ad alcune crociate, come quella che fermò gli invasori mussulmani alle porte di
Vienna; Zwingli non morì sul suo letto di casa, ma sul campo di battaglia, i protestanti inglesi
massacrarono milioni di indiani d’America, rubando le loro terre e formando gli Stati Uniti ecc.,
ecc., eppure, stranamente di tutto questo i mass media non parlano, va di moda accusare solo la
Chiesa cattolica di Roma. A coloro i quali mi dicono che sono capitato in una comunità
pentecostale molto particolare, perché nella altre non si parla male della Chiesa di Roma rispondo:
non sono affatto capitato in una comunità di fanatici, perché dico che TUTTI i protestanti pensano
che la Chiesa di Roma, sia una Chiesa in mano a Satana, altrimenti sarebbero cattolici romani,
matematico.
Giudicano a spada tratta noi cattolici come mariani e idolatri, senza mezzi termini, e con una
sicurezza che lascia basiti. Nemmeno l’arcangelo Michele ostentava una tale sicurezza nel bollare o
giudicare il demonio, eppure si trattava del demonio appunto, i protestanti invece esercitano o
credono e sperano di esercitare un pressione psicologica notevole, prospettando l’inferno ai
cattolici, chiamati troppo superficialmente “idolatri.”
Gd 1,9 “L’arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè,
non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore !”
Un fratello protestante a cui ho fanno notare questo versetto, mi ha risposto che l’arcangelo Michele
non accusò Lucifero, perché quest’ultimo era di ordine gerarchico superiore. Forse il fratello
dimentica, che nella Bibbia troviamo tracce del combattimento tra Michele e Lucifero, e
4. quest’ultimo fu precipitato giù dal cielo, perché sconfitto. E allora? Combatterlo si, accusarlo con
parole offensive no?
La verità è che l’accusatore per eccellenza è proprio Lucifero, i santi non accusano nessuno, non
per rispetto all’ordine gerarchico, ma perché si rimettono al giudizio di Dio.
Se ai fratelli di quella comunità facevo notare che i protestanti, e loro stessi, ci accusano di idolatria,
rispondevano, che le loro non sono accuse, ma ammonimenti al fine di aprirci gli occhi.
Intanto però io non mi sono mai permesso di decretare la discesa all’inferno di qualsivoglia uomo,
credente o non credente, tantomento ho ammonito mai un protestante dicendogli che se continua
nella propria dottrina sarebbe andato all’inferno, mi limito a sottolineargli alcuni suoi errori, ma poi
lo affido alla volontà di Dio e al Suo giudizio e alla Sua misericordia. Per un protestante invece è
normale dire che i cattolici andiamo all’inferno perché siamo idolatri. Si ergono a nostri giudici,
credendo di conoscere i nostri cuori, ad esempio, nonostante gli ripeta continuamente che non adoro
Maria la Madonna, ma la venero, insistono col dire che l’adoro. Troppa spavalderia nel giudicare i
cattolici!
Poi sentivo spesso citare alcune inesattezze bibliche spacciate per verità, come ad esempio la
proibizione del matrimonio che profetizza San Paolo al capitolo 4 della sua prima lettera a Timoteo,
attribuita alla Chiesa di Roma. Quando ho scoperto che in realtà questa profezia è riferita ai catari,
che probivano il matrimonio a tutti i loro fedeli che avevano ricevuto il Consolamentum, cioè una
specie di battesimo cataro, ho rafforzato ancor più la mia convinzione, che moltissimi protestanti
sono presuntuosi e ignoranti, soprattutto i pastori. Spesso vivono incoscientemente questa loro
condizione di ignoranza, agiscono in buona fede, ma la sostanza non cambia, accusano
ingiustamente la Chiesa cattolica, mischiando errori gli umani dei preti alla dottrina. Esistono dei
pastori molto colti, è vero, ma la loro antipatia verso la Chiesa di Roma è così forte, da impedirgli di
vedere bene alcune verità. Anche Ario era molto colto, la storia ci insegna che fu un eretico che
mise a dura prova i cristiani e la Chiesa, molti fratelli deviarono dalla Verità, dandogli ascolto,
eppure lui insegnava che Cristo non era uguale al Padre nella sostanza, ma una creatura perfetta,
quindi non generato da Dio, bensì creato, oltre a tante altre eresie perniciose. Possiamo definire
Ario un ignorante? Io credo di sì, perché ignorava la Verità tutta, e ne predicava un’altra, se poi
fosse in malafede io non lo so, sta di fatto che tutti i vescovi dell’epoca lo scomunicarono
dichiarandolo eretico. Quando definisco ignoranti i protestanti, ovviamente gli concedo il beneficio
del dubbio, cioè credo nella loro buona fede, altrimenti li bollerei eretici in malafede.
In quella comunità sentivo ripetere alcune frasi riprese malamente dalla Bibbia tipo: “Nessuno sulla
terra è buono”, “Non chiamate nessuno maestro”, “Non chiamate nessuno padre”, “I Libri
deuterocanonici nelle Bibbie cattoliche sono apocrifi”, perché non vengono citati dal Nuovo
Testamento, “La Chiesa cattolica insegna ad adorare la Madonna e i santi”, “Per la Chiesa cattolica
il papa è il successore di Cristo” ecc..
Studiando bene la Bibbia mi accorgevo che in tanti altri versetti biblici esistevano i buoni o giusti, i
maestri, i padri spirituali, era evidente che serviva una corretta interpretazione. Se gli facevo notare
questi loro errori, per non ammettere la realtà, era come se sentissero i soliti rumori, non le mie
parole, e se insistevo…volevo fare polemica.
Non potevano negare l’evidenza, non sapevano farlo, eppure se ne riparlavamo dopo un mese,
continuavano a ripetermi le stesse frasi, gli stessi versetti, come se la conversazione di prima non
fosse mai avvenuta, come se avessero dimenticato che prima non avevano saputo rispondermi.
Forse in cuor loro sentivano di avermi risposto, balbettando qualche frase inappropriata e
soprattutto saltando da un argomento all’altro, per sfuggire alla pressione della verità, e finendo
-come da loro abitudine- per difendersi accusando la Chiesa cattolica dei numerosi errori umani
commessi lungo i secoli. Infatti, se si trovano in difficoltà cambiano campo, lasciano quello biblico
e toccano quello storico, che nemmeno conoscono bene, ma spesso solo per sentito dire. Infatti
ignorano completamente che anche alcuni protestanti parteciparono a qualche crociata in Austria,
per difendere l’Europa dall’avanzata islamica; ignorano pure le inquisizioni organizzate da Calvino
in Svizzera, e quelle inglesi ad opera degli anglicani, ignorano i misfatti dei luterani in Germania,
5. ignorano l’olocausto degli indiani d’America massacrati e spodestati delle loro terre dai protestanti
inglesi, ecc., ma stranamente non ignorano tutti gli errori umani commessi dalla Chiesa di Roma
lungo la storia.