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LA COMUNICAZIONE INTERNA DELL’IMPRESA SISTEMA
        VITALE TRA CONOSCENZA E COMPETENZE DISTINTIVE.
        PRESUPPOSTI          TEORICI          ED   ELEMENTI          DI     SVILUPPO

           Angelo Ventriglia - Laurea di I livello in Scienze della Comunicazione
           conseguita il 09/11/06 con voto 106/110 (Relatore: Prof. A. SIANO)

Abstract

 Obiettivo del lavoro è l’analisi delle variabili critiche e dei criteri organizzativi alla
base di una gestione della comunicazione interna che risulti determinante, al tempo
stesso, per le finalità complessive delle imprese e per gli obiettivi parziali di un’
organizzazione.
 Al fine di qualificare le dinamiche imprenditoriali, sia a livello decisionale che
operativo, l’Approccio Sistemico Vitale individua nell’impresa due macro-
componenti di base, l’Organo di Governo e la Struttura Operativa, le quali,
interagendo, ne garantiscono il funzionamento e lo sviluppo.
 La vitalità dell’impresa (considerata un sistema in virtù delle relazioni che ne
tengono uniti i membri) deriva, di fatto, dalla sua capacità di sopravvivere in un
contesto complesso, assorbendo dai partner (sovra-sistemi) servizi potenziali che, per
poter essere utilizzati produttivamente e costituire risorse di conoscenza per tutta
l’organizzazione, necessitano di una contestualizzazione, prima, e di una diffusione,
poi, nell’ambito della struttura operativa. Attraverso l’immissione di “capacità
dinamiche” nella struttura, l’Organo di Governo abilita allora le componenti
all’utilizzo   del   patrimonio   cognitivo    incorporato,    supportato    da   reti   di
comunicazione interna adeguate e infrastrutture informative accessibili che ne
consentano lo scambio reciproco. È in questo senso che l'impresa si configura come
una comunità sociale, nella quale le risorse di conoscenza vengono sfruttate
attraverso la loro ri-combinazione e integrazione.


 La comunicazione all’interno dell’impresa viene riferita anzitutto ai rapporti che
intercorrono tra il soggetto preposto al governo del sistema e le componenti operative;
gli elementi di sviluppo di tali interazioni risiedono, nell’ambito delle capacità della
struttura, nelle “capacità sociali interne”, che si fondano sulla fiducia reciproca.
L’intervento dell’organo di governo mira, in questo caso, all’uso di un linguaggio
compatibile con quello della struttura, in modo tale che le informazioni circolino
facilmente e si possa giungere a una comunanza di finalità, valori e motivazioni con
essa. Si viene così a creare un elevato grado di risonanza, in termini di soddisfazione
delle prerogative dei sub-sistemi da parte del sistema impresa complessivo.
 Flussi di comunicazione interpersonale sono individuabili anche all’interno della
struttura operativa, qui favoriti dalla possibilità per le componenti di auto-
organizzarsi e di prendere decisioni autonome nello svolgimento delle routine.
 Si riscontra, a tal proposito, che le attività comunicazionali caratterizzano modelli
organizzativi avanzati, quali si delineano di fronte alle difficoltà di gestione e di
risposta al cambiamento. Da una struttura di tipo gerarchico, caratterizzata da
posizioni rigidamente definite, modalità di lavoro tradizionali e apporto di creatività
quasi nullo da parte dei singoli, si passa ad una flessibile, in cui i rapporti bi-
direzionali, facilmente modificabili nel breve periodo, sostituiscono le gerarchie,
prevale il lavoro di gruppo e si valorizzano la cooperazione e la condivisione delle
conoscenze acquisite.
   La forte interdipendenza tra le capacità di base presenti nella struttura
(condivisione di esperienze tra individui, rapporti uomo-macchina) è ritenuta fonte di
arricchimento delle “competenze d’impresa”, in quanto ne determina l’unicità e la
difficile imitabilità da parte della concorrenza.
 La    generazione      delle   competenze    cosiddette   distintive   avviene   grazie
all’organizzazione delle singole capacità individuali, che, attraverso l’interazione, si
contestualizzano alla realtà aziendale in cui vengono impiegate e diventano “firm-
specific”.


 Nel prosieguo della trattazione viene poi evidenziato il ruolo della cultura
aziendale quale risorsa indispensabile ad aumentare il senso di appartenenza e di
coinvolgimento delle componenti strutturali interagenti. La capacità della leadership
di trasmettere ai membri dell’organizzazione l’identità specifica del sistema
d’impresa poggia le basi, in particolare, su un patrimonio culturale che è il portato
della storia e del progetto strategico in cui ognuno di essi si riconosce.
 L’importanza dei valori guida, scelti dall’Organo di Governo, è da ascrivere alla
loro diffusione presso tutti i portatori d’interesse attraverso la comunicazione interna,
affinché possano orientare i comportamenti collettivi e i processi aziendali.
 La comunicazione della cultura e dei valori dell’impresa allarga la prospettiva della
comunicazione interna a quella organizzativa, in considerazione di un progressivo
attenuarsi dei confini tradizionali dell’impresa, che non possono più delimitarne
esclusivamente la struttura, ma si allargano a comprendere fornitori e clienti, che,
con il raggiungimento di livelli sempre maggiori di fiducia e la condivisione di
orientamenti e obiettivi strategici, assumono il ruolo di co-makers.


Principali riferimenti bibliografici


FIOCCA R., Relazioni, valore e comunicazione d’impresa, Egea, Milano, 1993.
GABRIELLI G., INVERNIZZI E. (a cura di), Il dibattito sulla comunicazione
organizzativa, SIPI, Roma, 1994.
GOLINELLI G. M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa, Vol. I,
CEDAM, Padova, 2000.
GOLINELLI G.M., GATTI M., SIANO A., “Approccio sistemico e teoria delle
risorse: verso un momento di sintesi per l’interpretazione della dinamica
dell’impresa”, in GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa,
Vol. III, CEDAM, Padova, 2000.
INVERNIZZI E., La comunicazione organizzativa: teorie, modelli e metodi, Giuffré,
Milano, 2000.
MANDATO A., “La comunicazione integrata nell’impresa-rete”, Sinergie, 40, 1996.
NONAKA I., TAKEUCHI H., The knowledge Creating Company, Guerini, Milano,
1995.
REA A., “Il nuovo significato della comunicazione nel processo di formazione dei
sistemi cognitivi intelligenti”, in RULLANI E., VICARI S. (a cura di), Sistemi ed
evoluzione del management, ETAS Libri, Milano, 1999.
SIANO A., Competenze e comunicazione del sistema d’impresa, Giuffré, Milano,
2001.
SIANO A. (a cura di), Il piano di comunicazione aziendale, EDIZIONI CUSL,
Salerno, 2002.
SIANO A., BASILE G., CONFETTO M.G., “Il ciclo risorse-capacità-competenze
nell’approccio sistemico vitale: dall’individuo all’organizzazione”, in Barile S. (a
cura di), L'impresa come sistema. Contributi sull'Approccio Sistemico Vitale (ASV),
Giappichelli, Torino, 2006.
STORLAZZI A., ADINOLFI R., “La generazione delle risorse nella prospettiva
impresa sistema vitale”, Esperienze d’impresa, Serie Speciale S/1, 2003.

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  • 1. LA COMUNICAZIONE INTERNA DELL’IMPRESA SISTEMA VITALE TRA CONOSCENZA E COMPETENZE DISTINTIVE. PRESUPPOSTI TEORICI ED ELEMENTI DI SVILUPPO Angelo Ventriglia - Laurea di I livello in Scienze della Comunicazione conseguita il 09/11/06 con voto 106/110 (Relatore: Prof. A. SIANO) Abstract Obiettivo del lavoro è l’analisi delle variabili critiche e dei criteri organizzativi alla base di una gestione della comunicazione interna che risulti determinante, al tempo stesso, per le finalità complessive delle imprese e per gli obiettivi parziali di un’ organizzazione. Al fine di qualificare le dinamiche imprenditoriali, sia a livello decisionale che operativo, l’Approccio Sistemico Vitale individua nell’impresa due macro- componenti di base, l’Organo di Governo e la Struttura Operativa, le quali, interagendo, ne garantiscono il funzionamento e lo sviluppo. La vitalità dell’impresa (considerata un sistema in virtù delle relazioni che ne tengono uniti i membri) deriva, di fatto, dalla sua capacità di sopravvivere in un contesto complesso, assorbendo dai partner (sovra-sistemi) servizi potenziali che, per poter essere utilizzati produttivamente e costituire risorse di conoscenza per tutta l’organizzazione, necessitano di una contestualizzazione, prima, e di una diffusione, poi, nell’ambito della struttura operativa. Attraverso l’immissione di “capacità dinamiche” nella struttura, l’Organo di Governo abilita allora le componenti all’utilizzo del patrimonio cognitivo incorporato, supportato da reti di comunicazione interna adeguate e infrastrutture informative accessibili che ne consentano lo scambio reciproco. È in questo senso che l'impresa si configura come una comunità sociale, nella quale le risorse di conoscenza vengono sfruttate attraverso la loro ri-combinazione e integrazione. La comunicazione all’interno dell’impresa viene riferita anzitutto ai rapporti che intercorrono tra il soggetto preposto al governo del sistema e le componenti operative; gli elementi di sviluppo di tali interazioni risiedono, nell’ambito delle capacità della struttura, nelle “capacità sociali interne”, che si fondano sulla fiducia reciproca. L’intervento dell’organo di governo mira, in questo caso, all’uso di un linguaggio compatibile con quello della struttura, in modo tale che le informazioni circolino
  • 2. facilmente e si possa giungere a una comunanza di finalità, valori e motivazioni con essa. Si viene così a creare un elevato grado di risonanza, in termini di soddisfazione delle prerogative dei sub-sistemi da parte del sistema impresa complessivo. Flussi di comunicazione interpersonale sono individuabili anche all’interno della struttura operativa, qui favoriti dalla possibilità per le componenti di auto- organizzarsi e di prendere decisioni autonome nello svolgimento delle routine. Si riscontra, a tal proposito, che le attività comunicazionali caratterizzano modelli organizzativi avanzati, quali si delineano di fronte alle difficoltà di gestione e di risposta al cambiamento. Da una struttura di tipo gerarchico, caratterizzata da posizioni rigidamente definite, modalità di lavoro tradizionali e apporto di creatività quasi nullo da parte dei singoli, si passa ad una flessibile, in cui i rapporti bi- direzionali, facilmente modificabili nel breve periodo, sostituiscono le gerarchie, prevale il lavoro di gruppo e si valorizzano la cooperazione e la condivisione delle conoscenze acquisite. La forte interdipendenza tra le capacità di base presenti nella struttura (condivisione di esperienze tra individui, rapporti uomo-macchina) è ritenuta fonte di arricchimento delle “competenze d’impresa”, in quanto ne determina l’unicità e la difficile imitabilità da parte della concorrenza. La generazione delle competenze cosiddette distintive avviene grazie all’organizzazione delle singole capacità individuali, che, attraverso l’interazione, si contestualizzano alla realtà aziendale in cui vengono impiegate e diventano “firm- specific”. Nel prosieguo della trattazione viene poi evidenziato il ruolo della cultura aziendale quale risorsa indispensabile ad aumentare il senso di appartenenza e di coinvolgimento delle componenti strutturali interagenti. La capacità della leadership di trasmettere ai membri dell’organizzazione l’identità specifica del sistema d’impresa poggia le basi, in particolare, su un patrimonio culturale che è il portato della storia e del progetto strategico in cui ognuno di essi si riconosce. L’importanza dei valori guida, scelti dall’Organo di Governo, è da ascrivere alla loro diffusione presso tutti i portatori d’interesse attraverso la comunicazione interna, affinché possano orientare i comportamenti collettivi e i processi aziendali. La comunicazione della cultura e dei valori dell’impresa allarga la prospettiva della comunicazione interna a quella organizzativa, in considerazione di un progressivo attenuarsi dei confini tradizionali dell’impresa, che non possono più delimitarne
  • 3. esclusivamente la struttura, ma si allargano a comprendere fornitori e clienti, che, con il raggiungimento di livelli sempre maggiori di fiducia e la condivisione di orientamenti e obiettivi strategici, assumono il ruolo di co-makers. Principali riferimenti bibliografici FIOCCA R., Relazioni, valore e comunicazione d’impresa, Egea, Milano, 1993. GABRIELLI G., INVERNIZZI E. (a cura di), Il dibattito sulla comunicazione organizzativa, SIPI, Roma, 1994. GOLINELLI G. M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa, Vol. I, CEDAM, Padova, 2000. GOLINELLI G.M., GATTI M., SIANO A., “Approccio sistemico e teoria delle risorse: verso un momento di sintesi per l’interpretazione della dinamica dell’impresa”, in GOLINELLI G.M., L’approccio sistemico al governo dell’impresa, Vol. III, CEDAM, Padova, 2000. INVERNIZZI E., La comunicazione organizzativa: teorie, modelli e metodi, Giuffré, Milano, 2000. MANDATO A., “La comunicazione integrata nell’impresa-rete”, Sinergie, 40, 1996. NONAKA I., TAKEUCHI H., The knowledge Creating Company, Guerini, Milano, 1995. REA A., “Il nuovo significato della comunicazione nel processo di formazione dei sistemi cognitivi intelligenti”, in RULLANI E., VICARI S. (a cura di), Sistemi ed evoluzione del management, ETAS Libri, Milano, 1999. SIANO A., Competenze e comunicazione del sistema d’impresa, Giuffré, Milano, 2001. SIANO A. (a cura di), Il piano di comunicazione aziendale, EDIZIONI CUSL, Salerno, 2002. SIANO A., BASILE G., CONFETTO M.G., “Il ciclo risorse-capacità-competenze nell’approccio sistemico vitale: dall’individuo all’organizzazione”, in Barile S. (a cura di), L'impresa come sistema. Contributi sull'Approccio Sistemico Vitale (ASV), Giappichelli, Torino, 2006. STORLAZZI A., ADINOLFI R., “La generazione delle risorse nella prospettiva impresa sistema vitale”, Esperienze d’impresa, Serie Speciale S/1, 2003.