2. Le origini di Polizzi Generosa sono da
ricondurre al IV-III secolo a.c. In base ai
rinvenimenti di una necropoli ellenistica in
contrada “San Pietro”.
3. Diverse sono le ipotesi dell'origine del suo nome: per
Diodoro Siculo, Polizzi è la piccola Atene siciliana, la
polis per antonomasia.
Altri studiosi fanno risalire il paese all'antica Palica,
dagli dei Palici, figli della ninfa Thalia alla quale è
dedicata una fonte, Naftolia, che ancora oggi e
presente ai piedi del paese.
Fonte Naftolia
4. Il polizzano Giovan Battista Caruso, fa derivare il nome di Polizzi da polis
Isidis, cioè città di Iside, anche a seguito del ritrovamento della statua di
Iside avvenuta intorno al 1650. La statua fu esposta come piedistallo del
fonte battesimale dentro la Chiesa Madre fino al 1764, ma venne distrutta
nel 1771 da un Vescovo.
5. È certo che l’attuale nucleo abitativo risale al periodo dei Bizantini
che conferirono alla città il nome di Basileapolis, “ovvero città del
Re”. Furono proprio loro a fortificare il centro abitato con un
castello. Nel corso dell’882, i Saraceni inflissero una dura sconfitta
ai Bizantini, costringendoli a ritirarsi attorno alla Chiesa di San
Pancrazio e fuori le mura in contrada San Pietro.
Chiesa di San Pancrazio
6. Gli Arabi, che chiamarono Polizzi Bulis,
costruirono in paese una Moschea, oggi
Chiesa di Sant’Antonio Abate
7. Polizzi Generosa
Arte
Cultura
Tradizioni
Feste Religiose
Natura
E’ certo che l’attuale centro abitativo risale al periodo dei Bizantini
che conferirono alla città il nome di Basileapolis, ovvero , “Città del
Re”; furono proprio loro a fortificare il centro abitato con un
castello, nel timore di una conquista da parte degli Arabi.
Nel corso dell’882 i Saraceni inflissero una dura sconfitta ai
Bizantini, costringendoli a ritirarsi attorno alla Chiesa di San
Pancrazio, e nel borgo di San Peri.
Dal 1071, in seguito alla conquista delle Madonie da parte dei
Normanni, Polizzi fu abitata dai nuovi conquistatori .
Chiesa di San Pancrazio
I Normanni diedero a Polizzi un notevole impulso e
sviluppo, grazie all’opera di Adelasia, nipote di Re
Ruggero il Normanno, che ricevette l’intero territorio
polizzano nel 1082.
Con lei Polizzi si estese fino a diventare uno dei più
importanti centri e riuscì a far convivere pacificamente al
suo interno le diverse etnie presenti: Bizantini, Arabi,
Latini, ed Ebrei.
8. Nel 1234 l’Imperatore Federico II
onorò la città del titolo di Generosa, titolo poi
confermato da Pignatelli, vicerè di Carlo V, nel 1527
9. Polizzi Generosa, città regia, nel settembre del 1282.
prese parte ai Vespri Siciliani, dando il proprio apporto
in termini di truppe e viveri, per riconoscenza viene
invitata a partecipare al Parlamento Siciliano.
Polizzi forte dei propri statuti, si guadagnò alcuni
privilegi che segnarono il suo sviluppo di città
demaniale
10. Nel corso del Rinascimento, Polizzi raggiunse il periodo
di maggior splendore, con la realizzazione di notevoli
costruzioni artistiche e monumentali. Il 14 ottobre 1535
l’Imperatore Carlo V, accolto dai polizzani con grande
calore, lasciò in ricordo un prezioso e sontuoso
baldacchino, oggi conservato nella Chiesa Madre
11. Polizzi dominava il territorio di due fiumi sin dalle
epoche più remote, “fiume grande” o Imera
settentrionale e lo xireni oggi Salso o Imera
meridionale. Pertanto Polizzi veniva a costituire il nodo
principale di un sistema viario “la via del grano”, da
dove passavano Re, viceré con la loro corte, mercanti
con le loro mercanzie, ecc… dalla costa verso
l’entroterra della Sicilia
12. A Polizzi, fino all’Unità d’Italia quando furono
soppressi gli ordini religiosi, erano presenti ben 32
Chiese, 19 Ordini Religiosi, maschili e femminili, oltre
a 9 istituzioni sanitarie
13. Polizzi Generosa, arroccata su un monte a 917 metri s.l.m.,
oggi si presenta al visitatore come uno scrigno ricco
di tesori, e intende promuovere e valorizzare queste risorse
al fine di raggiungere un’ entusiasmante fruizione dei beni
culturali, artistici e ambientali.
La visita di questa incantevole cittadina saprà conquistarvi
con la bellezza dei suoi luoghi
14. Della Chiesa Madre titolata a Maria SS. Assunta, si ignora
l’anno di fondazione. Gli studiosi ritengono che la
costruzione debba risalire all’epoca normanna, con
ampliamenti successivi realizzati grazie alla generosità
della contessa Adelasia.
15. Caratteristico il portale di San Cristoforo sul lato
meridionale della Chiesa Madre.
Elegante esempio di scultura del Trecento
16. All’interno della Chiesa Madre
sono presenti numerose
opere d’arte, ne citiamo
alcune:
Il Trittico fiammingo di Rogier
VAN DER WEYDEN,
la Madonna con il Bambino
(G. MANCINO),
l’Arca marmorea di San
Gandolfo
( Domenico GAGINI),
il trittico della Visitazione
(Joseph DE MATTA), ecc…
17. Chiesa S. Gandolfo La Povera,
antistante la Chiesa Madre,
edificata nel 1622. La struttura
esternamente presenta un
prospetto a capanna, un
campanile angolare e un
portale incorniciato da
elementi decorativi.
Tra le opere custodite al suo
interno:
Il Patrocinio di San Gandolfo
di Giuseppe SALERNO
L’Immacolata Concezione di
Donato CRETI
Scene di vita di San Gandolfo
di Joseph DE MATTA
18. Chiesa di San Girolamo
eretta tra il 1681 ed il 1730, su progetto di Frà Angelo Italia.
La struttura si presenta a pianta centrale ottagonale con cappelle
radiali.
Nel prospetto principale spicca un portale barocco, nel quale sono stati
intagliati volti di putti, papi e santi.
Sulla parte alta è raffigurata una conchiglia con San Girolamo
San Girolamo
19. Chiesa di Santa Maria delle Grazie o Badia Nuova, sede di un monastero benedettino
edificata nel 1499, dalla famiglia Signorino. All’interno una grande custodia lignea a
forma piramidale, realizzata dal polizzano Pietro Bencivinni nel 1697
20. Chiesa di Santa Margherita o Badia Vecchia, realizzata nel XV secolo, è
stata rifatta nel 1660 e fu modificata nel Settecento e agli inizi
dell’Ottocento.
Ad una unica navata, presenta un coro sostenuto da due colonne in stile
gotico e delimitato da una elegantissima grata in ferro battuto
Chiesa di Santa Margherita o Badia Vecchia, realizzata nel XV secolo, è
stata rifatta nel 1660 e fu modificata nel Settecento e agli inizi
dell’Ottocento.
Ad una unica navata, presenta un coro sostenuto da due colonne in stile
gotico e delimitato da una elegantissima grata in ferro battuto
21. Chiesa di San Nicolò De Franchis, eretta nel 1167, per volere
di Pietro di Tolosa, insieme all’annesso ospedale al servizio
dei poveri.
Qui, il 3 aprile 1260 (sabato santo) morì San Gandolfo,
protettore di Polizzi
Chiesa di San Nicolò De Franchis, eretta nel 1167, per volere
di Pietro di Tolosa, insieme all’annesso ospedale al servizio
dei poveri.
Qui, il 3 aprile 1260 (sabato santo) morì San Gandolfo,
protettore di Polizzi
22. Chiesa del Carmine, eretta nei primi anni del 1500, presenta un portale in
pietra squadrata chiuso da un timpano, alla sua destra si innalza un
campanile con archi a tutto sesto e pinnacoli a punta di diamante.
L’interno si presenta ad una navata
24. La Commenda, opera di Ruggero D’Aquila, appartenente
all’Ordine Sovrano Militare di Malta, risalente al 1177, aveva il
compito di proteggere i pellegrini e dare assistenza agli ammalati.
La Commenda di Polizzi era la più ricca del territorio siciliano.
Oggi rimangono solo dei pittoreschi ruderi
25. Chiesa di Sant’Orsola
Edificata nel 1386, e
successivamente ampliata
nel 1500.
Presenta due ingressi, che
si differenziano per i portali
di stile ed epoca differenti,
quello principale di tipo
rinascimentale, quello
secondario di stile gotico.
L’interno si presenta ad una
navata, con altari laterali.
All’interno sono custoditi:
Tela dell’Immacolata
Concezione
Statua lignea di Sant’Orsola
Statua della Madonna del
Rosario con San Domenico
26. Chiesa Santa Maria
Gesù al Piano
Eretta nel 1300, la facciata
principale è ritmata dal
portale e da paraste
entrambi in pietra squadrata,
che sorreggono un
cornicione.
Presenta anche un portale
laterale, in stile romanico
con un arco a tutto sesto e
con cantonali in pietra.
Fu sede del Senato
cittadino, istituito da Carlo V
(1535), ancora oggi è
presente su un lato della
chiesa, una mano in pietra
che sosteneva lo stendardo.
27. Chiesa
Maria SS. dell’Udienza
Risalente al XII secolo
Costruita per volere della Contessa
Adelasia, al fine di segnare il confine
della Capitanea bizantina.
Inizialmente intitolata a S. Giorgio.
Fu capo di capitanee e di quartiere e
centro spirituale dei fedeli di rito
bizantino.
La Chiesa si presenta ad una navata,
con un pregiatissimo pavimento in
ceramica.
Oggi sede della Confraternita Maria
SS. Dell’Udienza, fondata nel 1837.
Sono presenti all’interno:
Affresco della Madonna dell’Udienza
Un antico presepe
Statua di san Vito
Tela della Madonna dell’Udienza
28. Chiesa
Santa Maria della Porta
o
degli Schiavi
Eretta intorno al XVI secolo,
era intitolata a San Giovannino
Il prospetto principale è
caratterizzato da un portale con
arco a tutto sesto, e da un
campanile con piedritti in pietra
L’interno si presenta ad aula
rettangolare ed è coperto da
capriate il legno.
Sono presenti all’interno:
Tela del ritorno della Sacra
Famiglia
Tela di San Giovanni e San Luca
Statua della Sacra Famiglia
29. Chiesa
di San Pancrazio
Si ignora l’anno di
fondazione, fu capo di
capitanee e di quartiere già
alla fine del XII secolo.
La struttura si presenta a
una navata
All’interno sono presenti:
Tela di San Pancrazio e la
Vergine del Seicento
(Giuseppe SALERNO)
Crocifisso ligneo (autore
ignoto)
La Chiesa ospita dal 1598
l’omonima Confraternita
30. Palazzo Comunale ex Convento dei Gesuiti
Eretto tra il 1681 ed il 1730,con l’adiacente Chiesa di San Girolamo
Fu l’unica sede in tutto il territorio dell’Ordine dei Gesuiti
Tale edificio, oggi ospita: la biblioteca comunale, la mostra del giocattolo
antico, il museo archeologico e gli uffici comunali
Palazzo Comunale ex Convento dei Gesuiti
Eretto tra il 1681 ed il 1730,con l’adiacente Chiesa di San Girolamo
Fu l’unica sede in tutto il territorio dell’Ordine dei Gesuiti
Tale edificio, oggi ospita: la biblioteca comunale, la mostra del giocattolo
antico, il museo archeologico e gli uffici comunali
31. Chiesa Santa Caterina
o Batiula
Si ignora l’anno di
fondazione,
dal 1584, in locali attigui alla
chiesa erano presenti le
Terziarie che, si occupavano
delle orfanelle.
Dal 1897 la chiesa ospita la
Confraternita di Santa Maria
del Castello.
La facciata esterna presenta
un portone di forma
rettangolare,
nella parte alta spicca un
campanile, mentre l’interno si
presenta ad una navata.
Chiesa Santa Caterina
o Batiula
Si ignora l’anno di
fondazione,
dal 1584, in locali attigui alla
chiesa erano presenti le
Terziarie che, si occupavano
delle orfanelle.
Dal 1897 la chiesa ospita la
Confraternita di Santa Maria
del Castello.
La facciata esterna presenta
un portone di forma
rettangolare,
nella parte alta spicca un
campanile, mentre l’interno si
presenta ad una navata.
32. Palazzo Carpinello
Fu sede della Regia Secrezia, la quale gestiva il potere finanziario delle città
demaniali. Spiccano nella facciata due antiche meridiane.
33. Chiesa dei Cappuccini
o dell’Annunziata
Si ignora l’anno di fondazione,
di certo, i frati Cappuccini,
dopo aver abitato nel corso
del Cinquecento, in due
sedi fuori dal centro abitato si
trasferiscono nella chiesa
intorno al 1640.
Qui continuarono a svolgere le
loro opere caritative fino al
1866, anno delle soppressioni
delle corporazioni religiose
Oggi della chiesa rimangono
solo i muri perimetrali e una
parte del tetto
35. Chiesa di San Francesco
oggi
Auditorium Comunale
Fondata intorno al 1300,
anche se tale data non può
essere stabilita con certezza.
Nel XV secolo, grazie alla
generosità della regina
Bianca di Navarra, la chiesa
si ingrandì e divenne il più
importante centro spirituale di
Polizzi.
Oggi l’edificio è utilizzato
come Auditorium comunale, e
sala per convegni e mostre
36.
37. Festa SS. Crocifisso
1 – 4 Maggio
Il SS. Crocifisso viene
festeggiato dal 1 al 4 maggio, ma
già 8 giorni prima i fedeli dedicano
un viaggio devozionale, recitando
trentatre “credo”, tra questi, vi è
anche chi, decide di fare
“u viaggiu o Signuri”
a piedi scalzi, per sciogliere un voto
o per chiedere una grazia
39. 3 Maggio
Processione solenne
Il SS. Crocifisso viene
portato a spalla dai “nudi”,
partecipano tutte
le Confraternite e tutte le
Deputazioni di Polizzi