L’introduzione del modello “Cloud Interno nella PA” porterebbe a realizzare un risparmio pari a circa 500 mln € / anno di spesa IT e renderebbe disponibili per altre attività e servizi 8000 addetti ICT.
Se parliamo del Sistema Paese, l’adozione del Cloud Computing porterebbe un risparmio pari a circa 151 mld € entro il 2015 unitamente a 415.000 posti di lavoro.
Incredibile vero?
Incredibile non immaginare di andare in Europa e spingere con tutte le forze possibili – democraticamente – un progetto con questi numeri e questo impatto sull’economia e sul mondo del lavoro.
Io voglio andare in Europa per questo.
Per portare idee innovative e trasformarle in progetti virtuosi.
http://digitaldividemilano.com/2014/03/30/ideexeuropee-cloud-e-politiche-della-rete-04-m5s/
1. “IT Cloud – Opportunità di cambiamento nella PA Italiana”
Roma, 9 febbraio 2012
2. 2
Executive Summary
Le principali istituzioni europee spingono verso l’adozione di strategie nazionali di cloud computing,
quale risorsa in grado di generare riduzione dei costi, miglioramento dei servizi, nuove opportunità commerciali
unitamente alla creazione di posti di lavoro (Tav.A)
Il Cloud Computing è un nuovo paradigma di erogazione di servizi standardizzati da parte di un fornitore
(provider), fruibili dagli utenti (consumer) in remoto attraverso la rete, con un costo legato all’utilizzo effettivo
(Tav.B)
Il cloud computing è un elemento strategico per l’Italia in quanto garantisce la riduzione dei costi ICT della
PA e lo sviluppo di posti di lavoro mediante una cultura dell’innovazione e della crescita (Tav.C)
L’adozione del paradigma IT Cloud può avvenire secondo diversi modelli e strategie. La scelta di realizzare un
Cloud interno alla PA garantisce una forte governance e la focalizzazione dei benefici non solo sulla PA ma
sull’intero sistema Paese (Tav.D)
La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA esistenti all’interno di una
federazione governata centralmente consente al sistema Paese di valorizzare i propri assets materiali e
immateriali e preserva e valorizza il mercato ICT Italiano (Tav.E)
Il modello Cloud interno alla PA è alla base delle strategie nazionali anche negli altri Paesi esteri, che
puntano tipicamente al doppio effetto benefico sulla PA nazionale e sull’intero sistema paese (Tav.F)
Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe realizzare risparmi per oltre
500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili circa 8.000 addetti per altre attività e servizi (Tav.G e H)
L’adozione del cloud computing nel sistema Italia comporterebbe, entro il 2015, un beneficio economico di circa
151 miliardi di € unitamente a 456 mila nuovi posti di lavoro (Tav.I)
3. 3
Le principali istituzioni europee spingono verso l’adozione del cloud computing quale
risorsa in grado di generare riduzione dei costi, miglioramento dei servizi, nuove
opportunità commerciali unitamente alla creazione di posti di lavoro
- Scenario Evolutivo delle Tecnologie in Europa - TAV. A
Un recente studio evidenzia che i benefici
economici portati dal cloud in 5 paesi dell’UE2)
saranno pari a 763 Mld € (circa l’1,57% del PIL
generato dai 5 Paesi), così suddivisi:
128 Mld € nuove opportunità di sviluppo
215 Mld € creazione di nuovo business
141 Mld € risparmio sui costi
280 Mld € indotto3)
L’adozione del cloud in queste economie creerà
occupazione nel settore pubblico, education e
sanità, per circa 800mila posti di lavoro e,
complessivamente, 2,4 milioni di nuovi posti di
lavoro entro il 2015 derivanti dall’introduzione di
nuovi servizi ed alla creazione di nuove imprese
1) The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and Business Research Ltd)
2) Francia, Germania, Italia, Spagna e UK
3) Corrisponde al ad un insieme di voci quali: incremento dei salari e dei dividendi spesi in beni e servizi nell’ambito dell’economia del paese
Dati previsionali1)
Il 27 gennaio 2011, al World Economic Forum di
Davos, Neelie Kroes, vicepresidente della
Commissione europea, ha dichiarato che “Il
Cloud cambierà la nostra economia”
L'obiettivo di Kroes e' di creare una partnership
europea del clouding tra istituzioni e aziende,
''la piu' grande e sofisticata al mondo'', simile
a quella che al momento esiste solo negli USA
La Commissione Europea ha annunciato
l’intenzione di rendere l’Europa un’area in grado
di attrarre maggiormente il mercato cloud,
lanciando l’European Cloud Partnership
con un investimento iniziale di 10 mln di €
Risposta dell’UE
Oltre metà dei paesi UE prevede di iniziare progetti pilota entro il 2011 per poi dotarsi di strategie a livello
nazionale e rendere i servizi pubblici operativi entro il 2012
4. 4
Il Cloud Computing è un nuovo paradigma di erogazione di servizi standardizzati da
parte di un fornitore (provider), fruibili dagli utenti (consumer) in remoto attraverso
la rete, con un costo legato all’utilizzo effettivo
BASATO SUI
SERVIZI
SCALABILE ED
ELASTICO
CONDIVISO
PAGATO IN
BASE AL
REALE
UTILIZZO
LARGAMENTE
ACCESSIBILE
1
Il modello a servizi separa le
responsabilità del provider da
quelle del consumer
I servizi possono scalare su
richiesta degli utenti per aggiungere
o rimuovere risorse
I servizi sono standardizzati e
messi a catalogo. Condividono
pool di risorse elaborative per
ottenere economie di scala
La fruizione dei servizi è tracciata
per abilitare modelli di business
basati sul reale livello di utilizzo
I servizi sono erogati agli utenti
attraverso la rete, in particolare
Internet
2
3
4
5
Provider
Servizi
Cloud
Organizzazioni
Utenti Finali
Infrastructure as a
Service
IaaS
Platform as a Service
PaaS
Software as a Service
SaaS
Modello di servizio
- IT Cloud - TAV. B
Caratteristiche principali
Consumer
Es. Servizi di Posta,
Stipendi, Contabilità
Es. Strumenti per
Governo IT, Servizi di
Banche Dati
Es. Capacità Elaborativa
Spazi di Archiviazione
Lo sviluppo di servizi di Cloud permetterà agli enti di implementare servizi condivisi, risparmiando sui costi e
incrementandone l’efficienza, facendo leva anche sulla standardizzazione delle tecnologie e dei processi nonché
riducendo l’ammortamento dei costi lungo l'intero ciclo di vita dei sistemi informatici, senza investimenti iniziali elevati, e
valorizzando quanto già presente
Catalogo Servizi
5. 5
Il cloud computing è un elemento strategico per l’Italia in quanto garantisce la
riduzione dei costi ICT della PA e lo sviluppo di posti di lavoro mediante una cultura
dell’innovazione e della crescita
- IT Cloud come opportunità di sviluppo per il Paese - TAV. C
La fruizione di servizi ICT innovativi a minor costo
e funzionale alle esigenze; semplificazione dei
rapporti con la PA e quindi maggiore
competitività delle imprese.
Nuovo stimolo alla domanda di servizi digitali e
all’innovazione dell’offerta produttiva delle
imprese del comparto ICT e di possibili spin
off universitari , con risvolti positivi nelle
esportazioni.
Il modello adottato anche dalla PA spinge le
aziende ICT italiane ed internazionali e le
Università ad investire in Italia nel comparto
ICT.
Nuove opportunità di lavoro possibili per i
nuovi Data Center e fabbriche di sviluppo del
software (magari programmando lo sviluppo
sulle Regioni del Sud)
Consolidamento delle risorse, aumento fattori di
scala, riduzione del TCO dell’IT della PA
Accesso remoto dei
servizi via rete
Caratteristiche del Cloud Opportunità per la PA Opportunità per il Paese
Spinta alla forte digitalizzazione dei
servizi (eGoverment),
delocalizzazione, riduzione costi
logistici
Disponibilità di un catalogo di servizi
predefinito a copertura delle necessità
comuni, con riduzione delle ridondanze
e degli oneri di acquisizione
Riduzione degli investimenti e dei
costi per un utilizzo più razionale delle
risorse solo per i volumi e per i tempi di
reale necessità
Costi del servizio standard e
proporzionali all’effettivo utilizzo dei
servizi (pay-per-use)
Maggiore Trasparenza dell’azione
della PA (grazie anche all’utilizzo degli
standard Opendata)
Servizi evoluti
standardizzati
Servizi predisposti in
funzione delle esigenze
(on demand)
Scalabilità teoricamente
infinita su infrastrutture
condivise
Misurazione dei consumi
6. 6
L’adozione del paradigma IT Cloud può avvenire secondo diversi modelli e strategie.
La scelta di realizzare un Cloud interno alla PA garantisce una forte governance e la
focalizzazione dei benefici non solo sulla PA ma sull’intero sistema Paese
- IT Cloud, i modelli possibili per la PA - TAV. D
PA
Cittadino /
Impresa
Fornitore
Cloud A
Cloud esterno: la PA acquista sul mercato
servizi Cloud erogati da aziende private
(la PA si avvale del public cloud)
Vantaggi:
• Riduzione dei costi (>60%)
sull’esistente liberando
risorse per altri investimenti
• Velocità di esecuzione
• Esigui investimenti
Svantaggi:
• Perdita di governance
• Mancata valorizzazione e
dismissione assets e
competenze ICT della PA
• Rischio di dislocare
all’estero assets e dati
• Limitato impatto positivo sul
sistema Paese, in termini di
innovazione delle aziende,
valorizzazione di intelligenze,
posti di lavoro
• Forte lock-in dei fornitori
• Limitata interoperabilità
• Forte standardizzazione
Svantaggi:
• Tempi realizzativi più lunghi
• Resistenza al cambiamento
• Maggiore necessità di
coordinamento strategico
Cloud interno: sono creati all’interno della PA
servizi Cloud erogati da Provider pubblici
(la PA crea un proprio private/community cloud)
Caratteristiche chiave:
• I servizi Cloud sono sviluppati ed
erogati da aziende private
• La tendenza naturale del mercato è
di accentrare l’offerta in pochi grandi
fornitori di servizi cloud tipicamente
locati all’estero
• La PA si focalizza solo sui processi
amministrativi e si muove su un
modello puro di outsourcing ICT
+
-
Vantaggi:
• Forte governance tecnica
• Valorizzazione di assets e
strumenti abilitanti già esistenti
• Riduzione dei costi (>40%)
sull’esistente liberando risorse per
altri investimenti
• Impatto positivo sul sistema
Paese: è possibile delineare
princìpi di sviluppo che
mantengano investimenti, assets,
dati e competenze in Italia
• Maggiore aderenza dei servizi ICT
alle reali esigenze della PA
• Possibilità di realizzare una reale
interoperabilità tra enti
• L’apertura al mercato è garantita
dalla collaborazione delle aziende
ed inoltre senza vincoli
Caratteristiche chiave:
• I servizi Cloud sono erogati da
diversi enti ma sempre all’interno
della PA (con il supporto delle
aziende del comparto ICT)
• La PA si muove su un modello
misto di in/outsourcing in funzione
delle esigenze, mantenendo assets
e competenze in Italia
+
-
Mercato Pubblico
Fornitore
Cloud B
PA
Ente
ALFA
Cittadino /
Impresa
Ente
BETA
Mercato Pubblico
Fornitore A Fornitore B
Cloud della PA
Ente
ALFA
Ente
BETA
7. 7
ESEMPLIFICATIVO
La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA, federando i
maggiori player all’interno di una struttura di governance centrale, consentirebbe al
sistema Paese di valorizzare i propri assets materiali e immateriali, preservando e
valorizzando il mercato ICT Italiano
- Focus Modello “Cloud interno” - TAV. E
Cittadini
PA ICT Cloud Governance
Definizione Standard e normative
Certificazione dei Servizi
Governo Architetturale Sistemico
Federazione
Cloud Certificati
Enti Previdenziali MEF/Consip/SOGEI
Applicazioni
Specifiche
Ministero Interni / MIUR Enti Locali
Accesso ai Servizi mediante Pubblica Amministrazione
Imprese
Catalogo Servizi
Capacità
elaborativa
Connettività
FornitoriPrivati
Pubbliche
Amministrazioni
Servizi Cloud
Servizi …
Servizi Cloud Servizi Cloud
Applicazioni
Specifiche
Applicazioni
Specifiche
Applicazioni
Specifiche
Servizi Cloud
La PA Federata
continua a
gestire i propri
servizi specifici
Federazione di PA esistenti che
sotto una unica Governance ICT
valorizzano le sinergie ma
mantengono la loro
indipendenza istituzionale
Servizi Cloud che la
PA Federata rende
disponibile al Catalogo
Nazionale
Servizi Cloud che
possono essere
acquistati dal Mercato
ma governati
centralmente
I primi candidati ad essere provider del cloud della PA sono gli
attori che oggi possiedono un importante patrimonio
infrastrutturale e applicativo e che avranno l’ambizione di
ristrutturarlo nell’ottica del cloud
8. 8
Il modello di cloud interno alla PA è alla base delle strategie nazionali anche negli altri
paesi esteri, che puntano tipicamente al doppio effetto benefico sulla PA nazionale e
sull’intero sistema paese
- L’esperienze estere del IT Cloud nella PA - TAV. F
US Federal Cloud Computing (USA): Il Governo Federale USA ha lanciato nel febbraio 2011 un’iniziativa di
strategia cloud federale che ha portato alla realizzazione di un insieme di servizi IT cloud di infrastruttura,
produttività, applicazioni verticali e social, dedicati alle agenzie federali ed acquistabili on-line attraverso un portale
(https://apps.gov). Si stimano risparmi potenziali per circa 20 Bn $ su 80Bn di spesa totale IT
G-Cloud Strategy (UK): Il governo britannico ha lanciato con l’iniziativa G-Cloud la costituzione di un catalogo
servizi cloud per la PA tesa a realizzare un mercato IT cloud della PA efficiente, flessibile e competitivo,
incoraggiando l’adozione di maggiore standardizzazione delle soluzioni e condivisione di assets IT tra enti. Si
stimano potenziali risparmi fino a 3,2 Bn£ su un totale di spesa IT pari a 16 Bn£
Andromeda (Francia): il Governo francese ha annunciato a fine settembre 2011 la costituzione di Andromeda, una
joint-venture pubblico-privato per il cloud computing della PA che coinvolge lo Stato e alcuni operatori privati
francesi. La Francia ritiene fondamentale investire nel cloud per scongiurare il rischio che attori non europei
possano avere accesso ai dati strategici delle società francesi ed europee e avere la responsabilità della sicurezza
e dell’affidabilità dei sistemi IT. La nuova società ha l’obiettivo dichiarato di progettare, costruire e gestire
l’infrastruttura di una centrale digitale, con vocazione europea, a servizio delle società francesi e della competitività
economica. Lo stato Francese ha deciso di investire 135 M€ nell’alleanza Andromeda
Kasumigaseki Cloud (Giappone): Il governo giapponese ha lanciato un progetto di creazione entro il 2015 di
un’infrastruttura cloud nazionale, che potrebbe potenzialmente ospitare tutti i sistemi IT governativi. L’iniziativa è
parte di un progetto più ampio teso a stimolare la crescita del paese facendo leva sull’innovazione ICT e su nuove
quote di mercato nazionali nel settore ICT mondiale e nuovi posti di lavoro . Si stima che l’iniziativa possa generare
fino a 400mila nuovi posti di lavoro e ad un incremento del mercato ICT di 100 trilioni di yen
Altre esperienze: Sia nel Medio che nell’estremo Oriente stanno nascendo diverse iniziative di cloud governativo,
tra cui Thailandia, Emirati Arabi, Singapore
9. 9
Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe
realizzare risparmi per oltre 500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili
circa 8.000 addetti per altre attività e servizi
- Sinergie del Cloud Computing nel contesto IT della PA italiana (1/2) - TAV. G
Infrastrutture
Risparmio potenziale:
≈ 120-250 M€
Driver di stima:
spesa HW,
riduzione # server
L’adozione del cloud computing genera delle economie sul
Capex derivanti dall’eliminazione dei server, dei costi di storage
in luogo di servizi “pay per use”
Alcuni benchmark e studi internazionali evidenziano dei
potenziali risparmi** in relazione al modello cloud interno pari
a circa il 17% delle spese di infrastruttura a cui va aggiunto un
ulteriore 20% in funzione della strategia di consolidamento
Il paradigma cloud produce risparmi sui costi di sviluppo e
manutenzione applicativa, grazie alle sinergie derivanti
dall’introduzione di applicazioni a catalogo
Si stima un potenziale risparmio di circa il 20% della spesa
annuale** a cui può essere aggiunto un ulteriore 10% in
funzione della strategia di standardizzazione delle soluzioni
Fonti:
* Spesa annuale IT amministrazioni centrali e locali anno 2010 (1°Osservatorio
ICT nella Pubblica Amministrazione, Assinform 2011)
** The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to
business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and
Business Research Ltd)
Spesa ITA 2010*
679
PAC
325
PAL
354
Risparmio
(118)
(251)
(133)
Consolidamento
Spese di infrastruttura
Applicazioni
Risparmio potenziale:
≈ 175-260 M€
Driver di stima: benchmark
studio Cebr sull’impatto del
cloud nell’UE
Spesa ITA 2010*
870
PAC
308
PAL
562
Risparmio
(175)
(260)
(85)
Standardizzazione
Spesa applicazioni
Fonti:
* Spesa annuale IT amministrazioni centrali e locali anno 2010 (1°Osservatorio
ICT nella Pubblica Amministrazione, Assinform 2011)
** The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to
business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and
Business Research Ltd)
10. 10
Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe
realizzare risparmi per oltre 500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili
circa 8.000 addetti per altre attività e servizi
- Sinergie del Cloud Computing nel contesto IT della PA italiana (2/2) - TAV. H
Energia
Consumo energetico
annuale server (mln €)
11,9
PAC PAL
32,5
Risparmio potenziale:
33 mln €
TOT. : 44,3
Risparmio: 75%
Driver di stima: riduzione # server,
costo alimentazione singolo server
Si stima un potenziale risparmio di circa il 75% della
spesa energetica annuale, derivante dalla riduzione
del numero server e data center nonché dalla possibilità
di negoziare tariffe più vantaggiose su contratti a volume
Fonti:
N°server PAC e PAL anno 2009 (Relazione annuale sullo stato dell’ICT nella
Pubblica Amministrazione Centrale 2009 – DigitPA)
Fattore di efficienza energetica media dei server PUE (Power User Efficiency)
(The cost of cloud computing: research Problems in data center networks,
Microsoft Research 2009)
Risparmio: Benchmark internazionali (-75% Microsoft; -80% IBM) – Cabinet
Office “G-Cloud Programme, Strategic Outline Case”
Addetti IT
1.460
PAC PAL
533
5.840
2.131
Impiego addetti IT Data center
7.300
2.663
Addetti IT riqualificabili
(7.971)
(1.993)
(9.963)
Addetti IT Data Center
riqualificabili:
7.971 FTE
Addetti IT Cloud Computing
Driver di stima: riduzione # server, #
addetti IT per server
Si stima che l’introduzione del cloud nella PA italiana
potrebbe liberare circa 8.000 addetti attualmente
impiegati presso i Data Center, potenzialmente
riqualificabili per altre attività
Fonti:
N°server e n°addetti IT per server installato nelle amministrazioni centrali e
locali anno 2009 (elaborazioni da Relazione annuale sullo stato dell’ICT nella
Pubblica Amministrazione Centrale 2009 – DigitPA)
Stima riduzione addetti: calcolo proporzionale su riduzione del n° dei server
della PAC e PAL (-90% prudenziale da benchmark IBM -95%, HP -93% e
Department of Defense Information and NASA -98%) – Cabinet Office “G-
Cloud Programme, Strategic Outline Case”
11. 11
L’adozione del cloud computing nel sistema Italia comporterebbe, entro il 2015, un
beneficio economico di circa 151 miliardi di € unitamente a 456 mila nuovi posti di
lavoro
- Stima degli impatti del cloud sul sistema paese - TAV. I
Lo studio del Cebr evidenzia che l’Italia trarrebbe vantaggi competitivi importanti rispetto ai principali
partner dell’UE, in ragione del ritardo italiano nella penetrazione dell’ICT e delle relative innovazioni di
processo e di prodotto
I benefici economici complessivi generati dall’adozione del cloud computing sul sistema Italia (pubblico e
privato) sarebbero, infatti, pari a circa 151 miliardi di Euro in cinque anni così suddivisi:
24 Mld € nuove opportunità di sviluppo
43 Mld € creazione di nuovo business
28 Mld € risparmio sui costi
55 Mld € indotto
mentre dal punto di vista occupazionale il Cloud creerebbe un impatto positivo di circa 456 mila posti di
lavoro, sia diretti che indiretti
Secondo un altro recente studio1) è possibile concludere che le sette Regioni del Mezzogiorno avrebbero
dall’adozione del cloud un vantaggio in termini di occupazione mediamente superiore del 4% rispetto a
quello complessivo per il Paese. L’occupazione della Puglia e della Sicilia, per esempio, avrebbe un vantaggio
sulla Lombardia rispettivamente del 16% e del 10%
1) Fonte: “L’impatto del cloud computing sull’economia italiana” – Novembre 2011 - Astrid, Respublica, Microsoft
12. 12
- Roadmap Realizzativa -
Piano Strategico
Assetto Organizzativo
Regolamentazione
Standard e Normative
Partnership Strategiche
Assetto Modello di Servizio
Avvio unità di Governance
FASE 1
Attivazione della
Governance
Livello di
Integrazione
Trasformazione in Cloud e
Federazione dei Data Center del
Primo gruppo di Enti
Servizi Prototipali di Cloud
Applicativi
Attivazione Marketplace
(catalogo Servizi)
FASE 2
Avvio Cloud Nazionale
FASE 3
Consolidamento
Cloud Nazionale
Trasformazione in Cloud e
Federazione dei Data Center di
ulteriori Enti centrali e locali
Razionalizzazione basi dati e
Applicazioni
Dismissione assets ridondanti
Attivazione Servizi Cloud Applicativi
Sviluppo di applicazioni di nuova
generazione (Opendata, Mobile,..)
Il percorso per la realizzazione del Cloud Interno Nazionale prevede tre fasi principali:
1. Attivazione della Governance
2. Avvio del modello e Federazione delle prime Amministrazioni
3. Consolidamento degli assets e della Federazione di Amministrazioni
14. 14
La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA esistenti
all’interno di una federazione governata centralmente consente al sistema Paese di
valorizzare i propri assets materiali e immateriali e preserva e valorizza il mercato ICT
Italiano
- Il possibile modello target - TAV. E
Zi
Cittadino
Servizi
Documentali
Servizi Posta
certificata
Servizi
ERP
Servizi
Protocollo
Servizi
Elaborazione
Servizi di Rete
Dati
Servizi di
Collaboration
Servizi
Mobile
PA ICT Cloud Governance
Definizione Standard e normative
Certificazione dei Servizi
Governo Architetturale Sistemico
Federazione
Cloud Certificati
Enti Previdenziali
Servizi Cloud
Enti Amministrativi Servizi Postali, ecc. Enti Locali
Accesso ai Servizi
Imprese
Catalogo Servizi
Servizi
Elaborazione
ILLUSTRATIVO
Servizi
Elaborazione
Servizi
Desktop
Servizi eMail
Servizi
Archiviazione
Servizi di
Collaboration
FornitoriPrivati
Pubbliche
Amministrazioni
Applicazioni
Specifiche
Applicazioni
Specifiche
Applicazioni
Specifiche
Applicazioni
Specifiche
Servizi CloudServizi Cloud Servizi Cloud
15. 15
Stato di adozione del cloud nelle grandi aziende italiane
Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano
16. 16
Presenza ed introduzione prevista: IaaS & PaaS
Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano
17. 17
Presenza ed introduzione prevista: SaaS
Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano