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© M&IT Consulting 2008 – Reviewed by Fabio Rossi
PRODUTTIVITA’



In questi ultimi mesi si è sentito molto parlare di produttività.

“Italia: allarme produttività”

“Italia paese vecchio, stanco e poco produttivo”

Nella recente campagna elettorale si è parlato molto di detassare
     gli straordinari per agevolare la flessibilità E aumentare la
     produttività

Dove nasce tutta questa attenzione alla PRODUTTIVITA’?
PRODUTTIVITA’

Il concetto di produttività viene solitamente usato per indicare il rapporto
    esistente tra la quantità del prodotto ottenuto e il volume di uno o più
    input richiesti per la sua produzione; il risultato costituisce una misura
    della capacità dell’organizzazione economica studiata di trasformare
    risorse in prodotti.

Produttività = output / input

La produttività del personale si esprime in termini economici attraverso il
   calcolo del:

VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE = VALORE AGGIUNTO / DIPENDENTI

Questo indice a sua volta si ripercuote sul concetto di VALORE AGGIUNTO.
Recentemente (il principio è stato formulato nei primi anni ’90
  dall’economista americano Bennet Stewart – Stern Stewart & Co.) è nata
  una consapevolezza nuova sul significato di valore aggiunto economico
  arrivando a definire l’indicatore denominato E.V.A. (Economic Value
  Added)
VALORE AGGIUNTO ECONOMICO (EVA)




Rispetto a quanto considerato in passato, per avere valore aggiunto non è
   sufficiente raggiungere un utile operativo dopo le tasse, è necessario che
   questo riesca a remunerare adeguatamente il capitale investito.

Negli ultimi anni le aziende italiane hanno perso valore!!

Da qui l’esigenza di ridurre le spese operative per aumentare la produttività
PRODUTTIVITA’

Uno studio fatto nel 2007 su 2500 aziende in diversi settori ha stimato per
    la Gran Bretagna un costo dello spreco di tempo nelle organizzazioni
    pari ad oltre

    100 miliardi di euro ovvero il 7% del prodotto interno lordo

                                              (fonte: the Guardian 22 ottobre 2007)


Le cause di questa improduttività sono:

•    Inadeguata supervisione del lavoro delle persone (31%)
•    Scarsa pianificazione delle attività (30%)
•    Scarsa comunicazione (18%)
•    Problemi IT, scarsa motivazione, competenze inadeguate (21%)

                Le organizzazioni stanno ampiamente
     sotto-utilizzando le proprie persone e molto può essere ancora
                 fatto per migliorare l’efficienza del lavoro
Nel settore dell’industria di produzione



       La produttività degli impianti è calcolata utilizzando la seguente formula



                        Oee = Overall equipment effectiveness

E’ la relazione tra due tempi:

                                               Tempo durante il quale l’impianto ha prodotto i
                                               soli pezzi conformi(*)
Tempo operativo utile
                                X 100
Tempo di carico lordo
                                               Tempo durante il quale l’impianto è stato
                                               impegnato per produrre i volumi richiesti


                           Calcolato considerando il tempo ciclo ottimale di puro valore aggiunto
                         (*)
Calcolo dell’efficienza totale degli impianti




             Tempi di utilizzo dei
             macchinari/impianti
                                                                       Principali cause di
           ORE PROGRAMMATE                                                         perdita

                                                                    Guasti e imprevisti
              Tempo di lavoro
                                                                    Set-up e regolazioni


                                            Perdite

                                           fermate
                                               per
                                                                  Funzionamento a vuoto
        Tempo operativo                                                  e brevi fermate

                                                                    Riduzioni di velocità
                                Perdite

                                velocità
                                    per




Tempo operativo netto
                                                                           Scarti
                  per difetti
                    Perdite




                                                                    Scarti in avviamento
       Tempo
operativo utile
PROVIAMO AD APPLICARE GLI STESSI
 CONCETTI AL LAVORO NEL SETTORE
          DEI SERVIZI…
PRODUTTIVITA’

-   QUAL’E’ IL CONTENUTO A VALORE AGGIUNTO DEL MIO LAVORO?

-   QUAL’E’ IL TEMPO REALMENTE DEDICATO A SVOLGERE LE SOLE
    ATTIVITA’ A VALORE AGGIUNTO?

                         Ose = Overall service effectiveness



                                                  Tempo durante il quale le persone hanno
                                                  svolto lavoro a valore aggiunto(*)
     Tempo operativo utile
                                   X 100
      Tempo di lavoro
                                                  Orario di lavoro (ordinario + straordinari)



                                   Calcolato considerando il tempo ottimale di puro valore aggiunto
                             (*)
PRODUTTIVITA’

ATTIVITA NON UTILI NEL LAVORO:

-   MOVIMENTI
-   SPOSTAMENTI E LOGISTICA
-   PREPARAZIONE DEL LAVORO
-   ACCUMULO DI ATTIVITA’
-   TEMPO PER LE RIUNIONI
-   TEMPO PER LE ANALISI
-   TEMPO PER LE DECISIONI
-   TEMPO PER LE TELEFONATE
-   TEMPO PER LA POSTA ELETTRONICA
-   TEMPO PER ATTIVITA’ NON UTILI
Calcolo dell’efficienza totale degli impianti



             Tempi delle persone
              ORE LAVORATE                                            Principali cause di
                                                                                  perdita

                                                                         Riunioni
           Tempo di carico lordo
                                                                     Mail, telefonate


                                           Perdite

                                          interruz.
                                                per
                                                                     Decisioni, cambi di
        Tempo operativo                                          programma, burocrazia

                                                                  Analisi, report, attività
                                                                                    inutili
                               Perdite

                               velocità
                                   per




Tempo operativo netto
                                                                       Lavori rifatti
                    Perdite
                  per errori




                                                                       Dati sbagliati
       Tempo
operativo utile
ALCUNI SIGNIFICATIVI ESEMPI

      (TAYLOR FREE)
STIMA DELLA DURATA DELLE ATTIVITÀ:
                                      MODELLO PROBABILISTICO



LA DURATA DI UNA ATTIVITÀ È UNA VARIABILE CASUALE


         P (t)




                     A1                           A2
                            m Ma                                ∞t
                      O                          P
                 0                 X
O = Durata ottimistica
m = Durata più probabile (Moda)
P = Durata pessimistica

E’ possibile stimare la durata di una attività basandosi sulla sua probabilità di
    distribuzione valutando se necessario utilizzare la MEDIA (X), la MEDIANA (Ma),
    la MODA (m) nella valutazione del tempo da inserire nel piano
     13
STIMA DELLA DURATA DELLE
                                                    ATTIVITA’



LA STIMA DEL LEAD TIME DI CIASCUNA ATTIVITA’ TENDE A
   INCLUDERE UNA PROTEZIONE ASSOCIATA ALL’INCERTEZZA E AGLI
   IMPREVISTI (Murphy), SPESSO BASATA SULLA PEGGIORE
   ESPERIENZA PASSATA
          PROBABILITA’




                               MEDIANA




                                                    STIMA “PROTETTA”
                                                    DELLA DURATA
                                                    DI UNA ATTIVITA’
                                                    (ES. 80%)

                         50%        30%
                                                                       TEMPO
 14
                               PROTEZIONE (Safety
                               Time)
STIMA DELLA DURATA DELLE ATTIVITA’



L’EFFETTO DELLA PROTEZIONE E’ QUELLO DI SOVRASTIMARE IL
   LEAD TIME DELL’ATTIVITA’ FINO A 2-3 VOLTE IL VALORE
   CORRISPONDENTE A UNA PROBABILITA’ DEL 50%
         PROBABILITA’




                                         MEDIANA




                                                                STIMA “PROTETTA”
                                                                DELLA DURATA
                                                                DI UNA ATTIVITA’
                                                                (ES. 80%)

                                   50%        30%

                        DURATA AL 50%

                                                    DURATA ALL’80%
   15
“SELF FULFILLMENT”



assumendo corrette le stime iniziali, il fenomeno al
  quale si assiste va sotto il nome di “self
  fulfillment”

il tempo effettivo impiegato per le attivita’ tende ad
    espandersi fino a riempire il budget di tempo
    messo a disposizione




 16
CAUSE DEL “SELF FULFILMENT”




• perfezionismo
• “sindrome dello studente”
• assenza di stimoli a finire in anticipo (no premi)
• defocalizzazione
• non e’ previsto reporting per gli anticipi ma solo
  per i ritardi
• legge di parkinson




 17
REALE DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA’




PROBABILITA’




                                          80%


                                                                     TEMPO
                                                        (durata dell’attività)

SECONDO LA LEGGE DI PARKINSON LA PROBABILITA’ DI FINIRE PRIMA DEL TEMPO
PREVISTO E’ MOLTO BASSA
  18
Effetti del MULTITASKING




          A       B                     C

     A   BCA   BCA                BC
                 A completato



                         B completato


                                C completato
19
Effetti del MUTITASKING



In pratica ciò che risulta da questo modo di gestire il
  proprio lavoro non è:



             A                  B                  C
bensì

                                       A
                                              B
                                                    C
 20
EFFETTI DEL FULFILMENT



NON VENGONO SFRUTTATE LE POTENZIALITA’ DI
  FINIRE IN ANTICIPO

LE ATTIVITA’ CHE FINISCONO IN RITARDO
  PENALIZZANO NEGATIVAMENTE LA
  PRODUTTIVITA’ DEGLI ALTRI

GLI ANTICIPI SI PERDONO MENTRE I RITARDI SI
  ACCUMULANO

PRODUCE INEVITABILMENTE UNO SPRECO DI
  TEMPO
21
VERSO UN’ECOLOGIA DEL TEMPO
IL TEMPO


La percezione dello scorrere del tempo è una
  esperienza soggettiva dettata dalle circostanze.


In alcuni frangenti il tempo sembra scorrere
  velocemente


In altri sembra non scorrere mai


Il fenomeno è chiaramente una distorsione della
   nostra mente.
Da un punto di vista fisico 5 minuti sono sempre 5
  minuuti, per tutti
IL TEMPO




La percezione dello scorrere del tempo si forma nel
  nostro cervello assieme a tutte le altre idee e
  pensieri che si generano.
Il nostro cervello è continuamente attraversato da
   scariche tra i neuroni che costruiscono i nostri
   pensieri perciò la precezione dello scorrere del
   tempo è messa continuamente in relazione con i
   pensieri che affollano la nostra mente
I pensieri connessi ad attività concrete generano una
   senzazione di “fabbisogno di tempo” (fame di
   tempo) questo fabbisogno si relaziona con la
   percezione del tempo che abbiamo a disposizione
IL TEMPO




Tanto più i pensieri che si scatenano generano la
  percezione di fabbisogno e tanto meno tempo a
  disposizione si percepisce di avere.


Più pensieri = maggiore sensazione di tempo
  insufficiente


Questo spiega perché quando si è concentrati su una
  sola attività (e non si divaga disperdendosi su altre
  cose) il rapporto tra noi e il tempo sembra essere
  più equilibrato
IL TEMPO




E’ altrettanto dimostrato che si lavora molto meglio
   quando si percepisce di avere il giusto tempo a
   disposizione.


Per gestire correttamente il tempo bisogna
  recuperare una corretta percezione del tempo a
  disposizione  bisogna liberare il cervello dai
  troppi pensieri
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                         TEMPO



• AUTOANALISI SU OBIETTIVI E PRIORITA’
• ESERCITAZIONE PER “SVUOTARE LA MENTE”
• RIORGANIZZARE I PENSIERI
• AFFRONTARE UN PENSIERO/IMPEGNO ALLA
  VOLTA
• ARCHIVIARE I PENSIERI CHE DISTURBANO
  SENZA PERDERLI DI VISTA
• FARE SPESSO ORDINE
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                                TEMPO


AUTOANALISI

Se le attività che fate non sono in linea con i vostri desideri e le vostre
   priorità di lavoro non sono in linea con le vostre priorità di vita,
   sarete sempre assillati da pensieri che continuamente vengono a
   disturbare il vostro lavoro.

Questo dimostra perché le attività più fastidiose e meno coerenti con i
  vostri progetti di vita vi perseguitano continuamente

Dovete avere ben chiaro chi siete e dove volete arrivare. Conservate
   una parte importante del vostro tempo per attività che siano
   coerenti con le vostre aspirazioni.

 Nella pianificazione del vostro tempo riservate spazio per i vostri
  affetti e i vostri sogni
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                              TEMPO

1. ESERCITAZIONE PER “SVUOTARE LA MENTE”


Il pensiero si produce indipendentemente dalla nostra volontà
    (se non ci credete provate ad ordinare al vostro cervello di
    smettere di pensare!). Nei casi patologici si può arrivare
    anche alla nevrosi
Per svuotare la mente occorre rivolgere la propria attenzione
   al contesto reale che ci circonda opponendo al lavoro della
   mente la percezione della realtà
Per fare questo è necessario svolgere esercizi di
   contemplazione al fine di raggiungere il silenzio mentale
Quali esercizi? Respirazione, rilassamento, osservazione, ecc.
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                             TEMPO
1. RIORGANIZZARE I PENSIERI


Una volta fermati i pensieri, vanno rimessi in moto ma in
  modo tale da non farci travolgere.
Come quando si mette in ordine una stanza il modo migliore
  per non farci travolgere è quello di non fare cataste di
  pensieri ma di mettere i pensieri in ordine.
Una tecnica è quella di fare mappe mentali
Le principali tecniche di gestione del tempo partono da qui; ed
   insegnano a costruire la propria mappa mentale
   suddividendo le attività in base a criteri ordinati: cose da
   fare, progetti, ecc.; in base a logiche di importanza ed
   urgenza, dovere e piacere
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                              TEMPO

1. RIORGANIZZARE I PENSIERI


Ricordatevi di applicare quanto detto al punto 1: solo se
   l’elenco sarà centrato sulle vostre aspettative potrete
   veramente sentirvi soddisfatti del vostro rapporto con il
   tempo.
Datevi degli obiettivi su più orizzonti temporali: attività di
  oggi, obiettivi della settimana, del mese, dell’anno, tra
  2/3/5 anni
Rileggete spesso questi obiettivi ed utilizzateli veramente per
   controllare le vostre attività quotidiane.
Quanto del vostro tempo lo dedicate a raggiungere questi
  obiettivi?
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                              TEMPO

1. AFFRONTARE UN PENSIERO ALLA VOLTA


Una volta messo ordine nei propri pensieri è più facile sentirsi
  bene con il proprio tempo e avviare la propria giornata.
A questo punto è necessario che non si creino i presupposti
   per avere nuovamente un extra fabbisogno di tempo
Esercitatevi a fare una cosa alla volta
Scegliete cosa fare, datevi il giusto tempo e fate solo quello
  senza interruzioni
La tecnica migliore è scegliere dall’elenco la cosa che vi farà
   sentire meglio dopo averla fatta e cominciate da quella.
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                            TEMPO


1. ARCHIVIARE I PENSIERI CHE DISTURBANO
   SENZA PERDERLI DI VISTA


E’ molto difficile in contesti lavorativi normali poter
   lavorare indisturbati senza che altri pensieri vi
   vengano sottoposti.
Abituatevi ad annotare in un elenco separato questi
  pensieri/attività
Non mescolateli ai pensieri già messi in ordine ma
  annotateli in modo che possiate prenderli in
  considerazione in un secondo momento
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                                TEMPO


1. FARE SPESSO ORDINE



Abituatevi spesso a rimettere in ordine i vostri pensieri integrando le
   cose nuove nella mappa.

Nel fare questo però non mancate di esaminare questi pensieri alla
   luce dei vostri obiettivi.

Valutate bene cosa farvi carico e cosa delegare, spostare, respingere



CANCELLATE DALLA LISTA LE COSE CHE AVETE FATTO

Se avete fatto cose diverse da quelle elencate nella lista, annotatele in
   altro colore e cancellatele; vi aiuterà a valutare a posteriori il
   lavoro che avete fatto e come lo avete impiegato
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                              TEMPO


APPLICATE QUESTI PRINCIPI ANCHE A CIO’ CHE VI
  CIRCONDA


Cercate di applicare questi principi anche agli aspetti fisici
  della vostra attività.
La scrivania, la pianificazione degli appuntamenti con i
   colleghi, i vosti file, gli appunti di lavoro devono essere
   organizzati in modo da influenzare positivamente il vostro
   rapporto con il tempo
Consigli pratici




Non lasciare che il tempo si impossessi delle tue attività!
1) Spegni il telefono, disattiva la visualizzazione istantanea di e-mail e
   messaggi. O tu sei il/la centralinista oppure ne hai uno a cui far
   filtrare le telefonate, insegna bene come prendere appunti
2) se puoi, evita le riunioni mal gestite (se desideri che le vostre
   riunioni siano gestite meglio, chiamami!)
3) Dedica un preciso momento della giornata allo smistamento della
   posta ed a rispondere al telefono
4) fai una bella mappa mentale delle cose che vuoi fare nel corso della
   giornata (attenzione! stima bene i tempi!)
5) scegli bene la prima cosa da fare: quella che faresti se potessi fare
   una sola cosa
6) lavora come se fosse l'ultimo giorno prima delle vacanze (quando si
   chiudono tutte le cose in sospeso)
Consigli pratici




7) definisci bene gli orizzonti temporali per i tuoi obiettivi: oggi,
   questa settimana, questo mese
8) investi il tuo tempo, non spenderlo
9) assegnati obiettivi professionali nel medio periodo e verificali
   spesso (il tempo lo impieghi meglio se hai un obiettivo da
   raggiungere)
10) la lista delle cose da fare oggi devi averla fatta ieri!
11) fai una sola cosa alla volta: evita il più possibile il multitasking
12) abitua i tuoi collaboratori ed i tuoi capi a disturbarti in momenti
   concordati
13) prenditi almeno 20 minuti per socializzare con i tuoi colleghi
   (rispettando i loro momenti di lavoro)
14) prenditi almeno 10 minuti per fare... assolutamente nulla! Ferma il
   Tuo Cervello! Non pensare assolutamente a nulla
Consigli pratici




15) sfrutta tutti i tempi morti: ritorno in auto, pausa pranzo, code,
   ecc. In questo caso avrai bisogno di più di 10 minuti per te stesso.
16) guarda bene attorno a te: quanta gente perde tempo perchè non
   ha un obiettivo da raggiungere? Vuoi essere come loro?
17) pianifica nelle tue attività quotidiane una parte di cose che
   riguardano la tua vita personale e affettiva: non lasciare che il
   lavoro soffochi il tempo che dedichi alle persone che ami
18) creati la tua fascia protetta! La sera? il sabato? la settimana di
   Pasqua? qui non si lavora!
DAL TEMPO INDIVIDUALE AL TEMPO
          COLLETTIVO
PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL
                                           TEMPO


1. ANALISI INDIVIDUALE – colloquio individuale su
   aspirazioni, obiettivi, sogni individuali per
   ricostruire un progetto professionale di vita e di
   carriera


3. TIME COACHING – Analisi del tempo impiegato
   nella vita e nel lavoro e confronto con un TIME
   TRAINER (dove spreco?, dove non sono
   soddisfatto?)


5. VALUTAZIONE CON MANAGER FUNZIONALE – dal
   tempo individuale al tempo collettivo (creazione di
4. COSTRUZIONE DI UN SISTEMA DI
    PERFORMANCE MANAGEMENT
GRAZIE PER L’ATTENZIONE




        M&IT Consulting
Via Longhi 14/a 40139 Bologna
       Tel 051 6313773
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Evento Afsmi 12 Giu 2008

  • 1. © M&IT Consulting 2008 – Reviewed by Fabio Rossi
  • 2. PRODUTTIVITA’ In questi ultimi mesi si è sentito molto parlare di produttività. “Italia: allarme produttività” “Italia paese vecchio, stanco e poco produttivo” Nella recente campagna elettorale si è parlato molto di detassare gli straordinari per agevolare la flessibilità E aumentare la produttività Dove nasce tutta questa attenzione alla PRODUTTIVITA’?
  • 3. PRODUTTIVITA’ Il concetto di produttività viene solitamente usato per indicare il rapporto esistente tra la quantità del prodotto ottenuto e il volume di uno o più input richiesti per la sua produzione; il risultato costituisce una misura della capacità dell’organizzazione economica studiata di trasformare risorse in prodotti. Produttività = output / input La produttività del personale si esprime in termini economici attraverso il calcolo del: VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE = VALORE AGGIUNTO / DIPENDENTI Questo indice a sua volta si ripercuote sul concetto di VALORE AGGIUNTO. Recentemente (il principio è stato formulato nei primi anni ’90 dall’economista americano Bennet Stewart – Stern Stewart & Co.) è nata una consapevolezza nuova sul significato di valore aggiunto economico arrivando a definire l’indicatore denominato E.V.A. (Economic Value Added)
  • 4. VALORE AGGIUNTO ECONOMICO (EVA) Rispetto a quanto considerato in passato, per avere valore aggiunto non è sufficiente raggiungere un utile operativo dopo le tasse, è necessario che questo riesca a remunerare adeguatamente il capitale investito. Negli ultimi anni le aziende italiane hanno perso valore!! Da qui l’esigenza di ridurre le spese operative per aumentare la produttività
  • 5. PRODUTTIVITA’ Uno studio fatto nel 2007 su 2500 aziende in diversi settori ha stimato per la Gran Bretagna un costo dello spreco di tempo nelle organizzazioni pari ad oltre 100 miliardi di euro ovvero il 7% del prodotto interno lordo (fonte: the Guardian 22 ottobre 2007) Le cause di questa improduttività sono: • Inadeguata supervisione del lavoro delle persone (31%) • Scarsa pianificazione delle attività (30%) • Scarsa comunicazione (18%) • Problemi IT, scarsa motivazione, competenze inadeguate (21%) Le organizzazioni stanno ampiamente sotto-utilizzando le proprie persone e molto può essere ancora fatto per migliorare l’efficienza del lavoro
  • 6. Nel settore dell’industria di produzione La produttività degli impianti è calcolata utilizzando la seguente formula Oee = Overall equipment effectiveness E’ la relazione tra due tempi: Tempo durante il quale l’impianto ha prodotto i soli pezzi conformi(*) Tempo operativo utile X 100 Tempo di carico lordo Tempo durante il quale l’impianto è stato impegnato per produrre i volumi richiesti Calcolato considerando il tempo ciclo ottimale di puro valore aggiunto (*)
  • 7. Calcolo dell’efficienza totale degli impianti Tempi di utilizzo dei macchinari/impianti Principali cause di ORE PROGRAMMATE perdita Guasti e imprevisti Tempo di lavoro Set-up e regolazioni Perdite fermate per Funzionamento a vuoto Tempo operativo e brevi fermate Riduzioni di velocità Perdite velocità per Tempo operativo netto Scarti per difetti Perdite Scarti in avviamento Tempo operativo utile
  • 8. PROVIAMO AD APPLICARE GLI STESSI CONCETTI AL LAVORO NEL SETTORE DEI SERVIZI…
  • 9. PRODUTTIVITA’ - QUAL’E’ IL CONTENUTO A VALORE AGGIUNTO DEL MIO LAVORO? - QUAL’E’ IL TEMPO REALMENTE DEDICATO A SVOLGERE LE SOLE ATTIVITA’ A VALORE AGGIUNTO? Ose = Overall service effectiveness Tempo durante il quale le persone hanno svolto lavoro a valore aggiunto(*) Tempo operativo utile X 100 Tempo di lavoro Orario di lavoro (ordinario + straordinari) Calcolato considerando il tempo ottimale di puro valore aggiunto (*)
  • 10. PRODUTTIVITA’ ATTIVITA NON UTILI NEL LAVORO: - MOVIMENTI - SPOSTAMENTI E LOGISTICA - PREPARAZIONE DEL LAVORO - ACCUMULO DI ATTIVITA’ - TEMPO PER LE RIUNIONI - TEMPO PER LE ANALISI - TEMPO PER LE DECISIONI - TEMPO PER LE TELEFONATE - TEMPO PER LA POSTA ELETTRONICA - TEMPO PER ATTIVITA’ NON UTILI
  • 11. Calcolo dell’efficienza totale degli impianti Tempi delle persone ORE LAVORATE Principali cause di perdita Riunioni Tempo di carico lordo Mail, telefonate Perdite interruz. per Decisioni, cambi di Tempo operativo programma, burocrazia Analisi, report, attività inutili Perdite velocità per Tempo operativo netto Lavori rifatti Perdite per errori Dati sbagliati Tempo operativo utile
  • 13. STIMA DELLA DURATA DELLE ATTIVITÀ: MODELLO PROBABILISTICO LA DURATA DI UNA ATTIVITÀ È UNA VARIABILE CASUALE P (t) A1 A2 m Ma ∞t O P 0 X O = Durata ottimistica m = Durata più probabile (Moda) P = Durata pessimistica E’ possibile stimare la durata di una attività basandosi sulla sua probabilità di distribuzione valutando se necessario utilizzare la MEDIA (X), la MEDIANA (Ma), la MODA (m) nella valutazione del tempo da inserire nel piano 13
  • 14. STIMA DELLA DURATA DELLE ATTIVITA’ LA STIMA DEL LEAD TIME DI CIASCUNA ATTIVITA’ TENDE A INCLUDERE UNA PROTEZIONE ASSOCIATA ALL’INCERTEZZA E AGLI IMPREVISTI (Murphy), SPESSO BASATA SULLA PEGGIORE ESPERIENZA PASSATA PROBABILITA’ MEDIANA STIMA “PROTETTA” DELLA DURATA DI UNA ATTIVITA’ (ES. 80%) 50% 30% TEMPO 14 PROTEZIONE (Safety Time)
  • 15. STIMA DELLA DURATA DELLE ATTIVITA’ L’EFFETTO DELLA PROTEZIONE E’ QUELLO DI SOVRASTIMARE IL LEAD TIME DELL’ATTIVITA’ FINO A 2-3 VOLTE IL VALORE CORRISPONDENTE A UNA PROBABILITA’ DEL 50% PROBABILITA’ MEDIANA STIMA “PROTETTA” DELLA DURATA DI UNA ATTIVITA’ (ES. 80%) 50% 30% DURATA AL 50% DURATA ALL’80% 15
  • 16. “SELF FULFILLMENT” assumendo corrette le stime iniziali, il fenomeno al quale si assiste va sotto il nome di “self fulfillment” il tempo effettivo impiegato per le attivita’ tende ad espandersi fino a riempire il budget di tempo messo a disposizione 16
  • 17. CAUSE DEL “SELF FULFILMENT” • perfezionismo • “sindrome dello studente” • assenza di stimoli a finire in anticipo (no premi) • defocalizzazione • non e’ previsto reporting per gli anticipi ma solo per i ritardi • legge di parkinson 17
  • 18. REALE DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA’ PROBABILITA’ 80% TEMPO (durata dell’attività) SECONDO LA LEGGE DI PARKINSON LA PROBABILITA’ DI FINIRE PRIMA DEL TEMPO PREVISTO E’ MOLTO BASSA 18
  • 19. Effetti del MULTITASKING A B C A BCA BCA BC A completato B completato C completato 19
  • 20. Effetti del MUTITASKING In pratica ciò che risulta da questo modo di gestire il proprio lavoro non è: A B C bensì A B C 20
  • 21. EFFETTI DEL FULFILMENT NON VENGONO SFRUTTATE LE POTENZIALITA’ DI FINIRE IN ANTICIPO LE ATTIVITA’ CHE FINISCONO IN RITARDO PENALIZZANO NEGATIVAMENTE LA PRODUTTIVITA’ DEGLI ALTRI GLI ANTICIPI SI PERDONO MENTRE I RITARDI SI ACCUMULANO PRODUCE INEVITABILMENTE UNO SPRECO DI TEMPO 21
  • 23.
  • 24. IL TEMPO La percezione dello scorrere del tempo è una esperienza soggettiva dettata dalle circostanze. In alcuni frangenti il tempo sembra scorrere velocemente In altri sembra non scorrere mai Il fenomeno è chiaramente una distorsione della nostra mente. Da un punto di vista fisico 5 minuti sono sempre 5 minuuti, per tutti
  • 25. IL TEMPO La percezione dello scorrere del tempo si forma nel nostro cervello assieme a tutte le altre idee e pensieri che si generano. Il nostro cervello è continuamente attraversato da scariche tra i neuroni che costruiscono i nostri pensieri perciò la precezione dello scorrere del tempo è messa continuamente in relazione con i pensieri che affollano la nostra mente I pensieri connessi ad attività concrete generano una senzazione di “fabbisogno di tempo” (fame di tempo) questo fabbisogno si relaziona con la percezione del tempo che abbiamo a disposizione
  • 26. IL TEMPO Tanto più i pensieri che si scatenano generano la percezione di fabbisogno e tanto meno tempo a disposizione si percepisce di avere. Più pensieri = maggiore sensazione di tempo insufficiente Questo spiega perché quando si è concentrati su una sola attività (e non si divaga disperdendosi su altre cose) il rapporto tra noi e il tempo sembra essere più equilibrato
  • 27. IL TEMPO E’ altrettanto dimostrato che si lavora molto meglio quando si percepisce di avere il giusto tempo a disposizione. Per gestire correttamente il tempo bisogna recuperare una corretta percezione del tempo a disposizione  bisogna liberare il cervello dai troppi pensieri
  • 28.
  • 29. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO • AUTOANALISI SU OBIETTIVI E PRIORITA’ • ESERCITAZIONE PER “SVUOTARE LA MENTE” • RIORGANIZZARE I PENSIERI • AFFRONTARE UN PENSIERO/IMPEGNO ALLA VOLTA • ARCHIVIARE I PENSIERI CHE DISTURBANO SENZA PERDERLI DI VISTA • FARE SPESSO ORDINE
  • 30. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO AUTOANALISI Se le attività che fate non sono in linea con i vostri desideri e le vostre priorità di lavoro non sono in linea con le vostre priorità di vita, sarete sempre assillati da pensieri che continuamente vengono a disturbare il vostro lavoro. Questo dimostra perché le attività più fastidiose e meno coerenti con i vostri progetti di vita vi perseguitano continuamente Dovete avere ben chiaro chi siete e dove volete arrivare. Conservate una parte importante del vostro tempo per attività che siano coerenti con le vostre aspirazioni.  Nella pianificazione del vostro tempo riservate spazio per i vostri affetti e i vostri sogni
  • 31. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. ESERCITAZIONE PER “SVUOTARE LA MENTE” Il pensiero si produce indipendentemente dalla nostra volontà (se non ci credete provate ad ordinare al vostro cervello di smettere di pensare!). Nei casi patologici si può arrivare anche alla nevrosi Per svuotare la mente occorre rivolgere la propria attenzione al contesto reale che ci circonda opponendo al lavoro della mente la percezione della realtà Per fare questo è necessario svolgere esercizi di contemplazione al fine di raggiungere il silenzio mentale Quali esercizi? Respirazione, rilassamento, osservazione, ecc.
  • 32. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. RIORGANIZZARE I PENSIERI Una volta fermati i pensieri, vanno rimessi in moto ma in modo tale da non farci travolgere. Come quando si mette in ordine una stanza il modo migliore per non farci travolgere è quello di non fare cataste di pensieri ma di mettere i pensieri in ordine. Una tecnica è quella di fare mappe mentali Le principali tecniche di gestione del tempo partono da qui; ed insegnano a costruire la propria mappa mentale suddividendo le attività in base a criteri ordinati: cose da fare, progetti, ecc.; in base a logiche di importanza ed urgenza, dovere e piacere
  • 33. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. RIORGANIZZARE I PENSIERI Ricordatevi di applicare quanto detto al punto 1: solo se l’elenco sarà centrato sulle vostre aspettative potrete veramente sentirvi soddisfatti del vostro rapporto con il tempo. Datevi degli obiettivi su più orizzonti temporali: attività di oggi, obiettivi della settimana, del mese, dell’anno, tra 2/3/5 anni Rileggete spesso questi obiettivi ed utilizzateli veramente per controllare le vostre attività quotidiane. Quanto del vostro tempo lo dedicate a raggiungere questi obiettivi?
  • 34. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. AFFRONTARE UN PENSIERO ALLA VOLTA Una volta messo ordine nei propri pensieri è più facile sentirsi bene con il proprio tempo e avviare la propria giornata. A questo punto è necessario che non si creino i presupposti per avere nuovamente un extra fabbisogno di tempo Esercitatevi a fare una cosa alla volta Scegliete cosa fare, datevi il giusto tempo e fate solo quello senza interruzioni La tecnica migliore è scegliere dall’elenco la cosa che vi farà sentire meglio dopo averla fatta e cominciate da quella.
  • 35. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. ARCHIVIARE I PENSIERI CHE DISTURBANO SENZA PERDERLI DI VISTA E’ molto difficile in contesti lavorativi normali poter lavorare indisturbati senza che altri pensieri vi vengano sottoposti. Abituatevi ad annotare in un elenco separato questi pensieri/attività Non mescolateli ai pensieri già messi in ordine ma annotateli in modo che possiate prenderli in considerazione in un secondo momento
  • 36. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. FARE SPESSO ORDINE Abituatevi spesso a rimettere in ordine i vostri pensieri integrando le cose nuove nella mappa. Nel fare questo però non mancate di esaminare questi pensieri alla luce dei vostri obiettivi. Valutate bene cosa farvi carico e cosa delegare, spostare, respingere CANCELLATE DALLA LISTA LE COSE CHE AVETE FATTO Se avete fatto cose diverse da quelle elencate nella lista, annotatele in altro colore e cancellatele; vi aiuterà a valutare a posteriori il lavoro che avete fatto e come lo avete impiegato
  • 37. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO APPLICATE QUESTI PRINCIPI ANCHE A CIO’ CHE VI CIRCONDA Cercate di applicare questi principi anche agli aspetti fisici della vostra attività. La scrivania, la pianificazione degli appuntamenti con i colleghi, i vosti file, gli appunti di lavoro devono essere organizzati in modo da influenzare positivamente il vostro rapporto con il tempo
  • 38. Consigli pratici Non lasciare che il tempo si impossessi delle tue attività! 1) Spegni il telefono, disattiva la visualizzazione istantanea di e-mail e messaggi. O tu sei il/la centralinista oppure ne hai uno a cui far filtrare le telefonate, insegna bene come prendere appunti 2) se puoi, evita le riunioni mal gestite (se desideri che le vostre riunioni siano gestite meglio, chiamami!) 3) Dedica un preciso momento della giornata allo smistamento della posta ed a rispondere al telefono 4) fai una bella mappa mentale delle cose che vuoi fare nel corso della giornata (attenzione! stima bene i tempi!) 5) scegli bene la prima cosa da fare: quella che faresti se potessi fare una sola cosa 6) lavora come se fosse l'ultimo giorno prima delle vacanze (quando si chiudono tutte le cose in sospeso)
  • 39. Consigli pratici 7) definisci bene gli orizzonti temporali per i tuoi obiettivi: oggi, questa settimana, questo mese 8) investi il tuo tempo, non spenderlo 9) assegnati obiettivi professionali nel medio periodo e verificali spesso (il tempo lo impieghi meglio se hai un obiettivo da raggiungere) 10) la lista delle cose da fare oggi devi averla fatta ieri! 11) fai una sola cosa alla volta: evita il più possibile il multitasking 12) abitua i tuoi collaboratori ed i tuoi capi a disturbarti in momenti concordati 13) prenditi almeno 20 minuti per socializzare con i tuoi colleghi (rispettando i loro momenti di lavoro) 14) prenditi almeno 10 minuti per fare... assolutamente nulla! Ferma il Tuo Cervello! Non pensare assolutamente a nulla
  • 40. Consigli pratici 15) sfrutta tutti i tempi morti: ritorno in auto, pausa pranzo, code, ecc. In questo caso avrai bisogno di più di 10 minuti per te stesso. 16) guarda bene attorno a te: quanta gente perde tempo perchè non ha un obiettivo da raggiungere? Vuoi essere come loro? 17) pianifica nelle tue attività quotidiane una parte di cose che riguardano la tua vita personale e affettiva: non lasciare che il lavoro soffochi il tempo che dedichi alle persone che ami 18) creati la tua fascia protetta! La sera? il sabato? la settimana di Pasqua? qui non si lavora!
  • 41. DAL TEMPO INDIVIDUALE AL TEMPO COLLETTIVO
  • 42. PASSAGGI PER LA CORRETTA GESTIONE DEL TEMPO 1. ANALISI INDIVIDUALE – colloquio individuale su aspirazioni, obiettivi, sogni individuali per ricostruire un progetto professionale di vita e di carriera 3. TIME COACHING – Analisi del tempo impiegato nella vita e nel lavoro e confronto con un TIME TRAINER (dove spreco?, dove non sono soddisfatto?) 5. VALUTAZIONE CON MANAGER FUNZIONALE – dal tempo individuale al tempo collettivo (creazione di
  • 43. 4. COSTRUZIONE DI UN SISTEMA DI PERFORMANCE MANAGEMENT
  • 44. GRAZIE PER L’ATTENZIONE M&IT Consulting Via Longhi 14/a 40139 Bologna Tel 051 6313773 info@mitconsulting.it www.mitconsulting.it fabio.rossi@mitconsulting.it