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UNIVERSITÁ DEL SALENTO
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PER LA PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI
TESI DI LAUREA IN
COMUNICAZIONE PUBBLICA E SOCIALE
DALLA COMUNICAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E CONDIVISA DELLA CITTÀ
- Politiche Sociali e Smart Cities -
SLIDE RIEPILOGATIVE
Relatore: Chiar.mo Prof. Luigi SPEDICATO
12 marzo 2014
Tesista: Pamela Giotta
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DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE
CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014
DALLA COMUNICAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA E CONDIVISA DELLA CITTÀ - Politiche Sociali e Smart Cities
SLIDE RIEPILOGATIVE
LE BUROCRAZIA DELLA P.A. È INDOTTA AL CAMBIAMENTO DALLA CRISI.
QUESTO PERCORSO DI CRISI CHE, DAGLI ANNI '90 AD OGGI STA DETERMINANDO
CAMBIAMENTI RADICALI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA.
DA UN "SISTEMA CHIUSO" VI È L'ORIENTAMENTO VERSO UN "SISTEMA APERTO".
Con l' avvento di internet uno degli elementi innovativi è rappresentato dall'interattività e nella
potenzialità/possibilità per il cittadino-utente di dialogare, intervenire, chiedere, proporre.
LO SVILUPPO DEL WEB 2.01
È STATO DETERMINANTE.
E-GOVERNMENT: SNELLIMENTO DELLA BUROCRAZIA; MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA E DELLA PRODUTTIVITÀ MEDIANTE
l'uso delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione da parte della pubblica amministrazione PER
AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE AL PROCESSO DEMOCRATICO.
- E-DEMOCRACY :l'applicazione delle tecnologie alla costruzione di nuovi istituti di partecipazione e nuovi modelli di sfera
pubblica. LO SVILUPPO DELL' E-DEMOCRACY È COLLEGATO ALL'ACCESSIBILITÀ, AL DIBATTITO E AI FEEDBACK.
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Web 2.0 = serie di applicazioni on line che consentono un alto grado di interazione con l'utente, l'opportunità di sviluppo di percorsi di democrazia
partecipata; la condivisione delle scelte nelle fasi progettuali e il contatto diretto. WEB 2.0 SIGNIFICA anche: potenziamento della cultura della trasversalità e dei processi e
superamento della concezione settoriale del lavoro nella PA. La rete acquista una dimensione sociale e si inizia a parlare di web community, di comunità virtuali dove utenti,
senza limiti di spazio e tempo, possono mettersi in relazione, scambiarsi opinioni, lavorare insieme in modo partecipativo, collaborativo e paritario.
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CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E LE POTENZIALITÀ DELLA RETE
I SISTEMI INFORMATICI DIVENGONO PARTE FONDAMENTALE DELLA STRUTTURA DELLE AMMINISTRAZIONI.
I SITI INTERNET ISTITUZIONALI
I SITI INTERNET ISTITUZIONALI RAPPRESENTANO UNO DEGLI STRUMENTI PIÙ
DINAMICI PER LE PA operando secondo principi di modernità, celerità, flessibilità,
semplicità e risparmio economico.
IL SITO INTERNET PUÒ ESSERE PENSATO COME UN SITO VETRINA, COME UN SITO DI RELAZIONE O ANCORA COME UN
SITO DI SERVIZIO.
Nel caso del "SITO VETRINA" risponde prevalentemente all'esigenza di informazione dei cittadini.
Il "SITO DI RELAZIONE" garantisce, invece, una comunicazione bidirezionale e dinamica.
IL "SITO DI SERVIZIO" RAPPRESENTA UN CONCRETO UTILIZZO SMART DELLA TELEMATICA PER LA PA date le
innumerevoli potenzialità non solo comunicative e informative che esso fornisce ma anche di positiva e celere erogazione
di alcuni servizi.
DETERMINANTE E' LA CONDIVISIONE: WIKI-PA
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CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014
CITTADINI, NUOVE TECNOLOGIE E PA NEL 2013
Qual è l'uso che gli utenti fanno della rete?
- Quasi tre internauti su dieci SI INFORMANO attraverso i siti della PA. Nel 2013 oltre 8 milioni di persone di 14 anni e più hanno utilizzato il web negli
ultimi 12 mesi PER ACQUISIRE INFORMAZIONI dai siti della PA;
- quasi 7 MILIONI DI CITTADINI SI SONO AVVALSI DEI SERVIZI ONLINE per SCARICARE MODULI e quasi 5 milioni per inviare moduli compilati.
- Analizzando il fenomeno in un’ottica temporale, dal 2012 al 2013 si riscontra un lieve AUMENTO DELLA QUOTA DI UTENTI CHE UTILIZZA I SERVIZI
ONLINE LEGATI ALL’INTERATTIVITÀ OFFERTI DALLA PA mentre è stabile la quota di utenti che cerca informazioni sui siti della PA.
0 5 10 15 20 25 30
Pagamento tasse
richiesta documenti
richiesta prestazioni prev. Sociale
CITTADINI E ACCESSO AI SERVIZI PA
- LA BUROCRAZIA FISCALE E SCOLASTICA RISULTA ESSERE UNA DELLE ATTIVITÀ PIÙ SVOLTA SUI SITI DELLA PA.
PUNTI DI FORZA: CIRCA DUE TERZI DEGLI INTERNAUTI SU SITI DELLA PA È SODDISFATTO DI ACCESSIBILITÀ E UTILITÀ.
CRITICITA':- L’aspetto relativamente meno soddisfacente è quello che concerne LA IMPOSSIBILITÀ DI MONITORARE LO STATO DI
AVANZAMENTO DI UNA PRATICA. Altra criticità che emerge è inerente LE INFORMAZIONI POCO CHIARE ED AGGIORNATE DEI SITI PA e
i problemi tecnici dei siti e un quinto l’indisponibilità di un servizio di assistenza (online o offline).
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CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ESSERE O NON ESSERE SOCIAL?
La scelta, da parte di un ente, di utilizzare a fini istituzionali gli strumenti del web sociale NON DERIVA DALL'ESISTENZA DI
PRECISI OBBLIGHI GIURIDICI, MA RIENTRA TRA LE POSSIBILI MODALITÀ ATTRAVERSO LE QUALI DARE ATTUAZIONE AD
UNA SERIE DI PRINCIPI (diritto alla partecipazione attiva e trasparenza amministrativa, diritto all'uso delle tecnologie nella
comunicazione con gli uffici pubblici).
QUALI SONO LE STRATEGIE PER LA PA DI ESSERE SOCIAL?
1) PUSH STRATEGY :utilizzo dei social media quale estensione della presenza on line dell'amministrazione;
2) PULL : utilizzo, da parte delle PP.AA., dei media sociali per condurre la popolazione a visitare il sito web
istituzionale sul quale le notizie vengono inserite, aggregate ed organizzate. Tale strategia coinvolge i visitatori,
stimolandoli ad interagire a diversi livelli.
3) NETWORKING secondo la quale gli strumenti social sono utilizzati sfruttandone al massimo l'interattività con i cittadini. Non si procede, in tal caso, ad
utilizzare le piattaforme per la mera pubblicazione dei contenuti ma le si utilizza quale VALIDO E PROFICUO STRUMENTO DI ASCOLTO.
Una buona strategia prevede L'ADOZIONE DI UN PIANO DI COMUNICAZIONE che OTTIMIZZI LA PRESENZA SUL WEB SOCIALE DA PARTE
DELL'AMMINISTRAZIONE. LA PRESENZA DELLA PA AL'INTERNO DEI SOCIAL per: PROMUOVERE, INFORMARE, INTERAGIRE, INTERCETTARE.
MA QUANTI SONO E COSA FANNO GLI ENTI LOCALI ITALIANI SUI NETWORK (#FACEBOOKPA E #TWITTERPA)?
Il social network più utilizzato in Italia è Facebook, seguito a grande distanza da Google+ e da Twitter.
FACEBOOK HA RAPPRESENTATO UNO STIMOLO ALL’ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA DI BASE.
Nell'ultimo periodo si assiste ad una CRESCITA ESPONENZIALE DELLA FASCIA DEGLI ULTRA 56ENNI CHE SI
ISCRIVONO A FACEBOOK.
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L'UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E L'IMPATTO SULL’ORGANIZZAZIONE. PUNTI DI FORZA
GLI ACCOUNT RICONDUCIBILI AGLI ENTI LOCALI, A GIUGNO 2013, SONO IN TUTTO 1676, una porzione piccolissima
[>0,01%] rispetto al totale degli account Facebook registrati in Italia. In termini assoluti, a far la parte del leone sono i
1606 account dei Comuni, seguiti da Province e Regioni. Non c'è digital divide geografico: il Nord Italia esprime
numeri maggiori, ma anche a Sud si trovano realtà di eccellenza. Gli account della PA su Facebook sono spesso difficili
da riconoscere. Oltre 150 le PA locali che possiedono contemporaneamente più account Facebook. Il fenomeno dei
fake diventa sempre più incidente per quantità. EVENTI E INFORMAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ restano le tipologie di contenuto
più popolari. Fanno capolino LE PRIME ESPERIENZE D'USO DI FACEBOOK PER FARE ACCOUNTABILITY PUBBLICA CON
CONDIVISIONE E SPIEGAZIONE BILANCI CONSUNTIVI, INTERPELLO CITTADINI RISPETTO ALL'IMPIEGO BUDGET E PER ALTRE
FORME DI CROWDSOURCING. Sempre più spesso LE PA LOCALI USANO FACEBOOK PER GESTIRE E RACCONTARE LE EMERGENZE DI
NATURA METEOROLOGICA (Focus Emergenze). LA SOCIAL COMUNICAZIONE D’EMERGENZA (PREVENZIONE/GESTIONE) si è rivelata
decisiva per esempio nel caso del terremoto a Bologna ed in Emilia Romagna.
L'UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E L'IMPATTO SULL’ORGANIZZAZIONE. CRITICITA'
E' necessario che le PA siano in grado di ascoltare tutte le sollecitazioni dei cittadini, rispondere sempre, e non aver paura
di ripetere le informazioni. Nel quadro delle PA che hanno cominciato ad utilizzare social media emerge che sui profili vengono pubblicati
comunicati stampa e informazioni autoreferenziali ma MANCA L'ELEMENTO "SOCIAL". Non rispondere ai commenti, tenere le bacheche
chiuse non alimenta, insomma, il dialogo con i cittadini. Altra criticità emersa è relativa al fatto che vengono creati profili social e poi non li si
segue più. Questo è l'elemento più deleterio dell'uso dei social media.
SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E SMART CITIES
Ma qual' è il ruolo dei social network rispetto alle Smart Cities? SOCIAL MEDIA RISPETTO ALLE SMART CITIES NON SERVONO PER EROGARE
DIRETTAMENTE SERVIZI anche perché sarebbero escludenti rispetto ad alcune fasce della popolazione.
POSSONO SVOLGERE, PERÒ, UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA COSTRUZIONE E NEL
CONSOLIDAMENTO DEL RAPPORTO CON I CITTADINI ( che divengono così un SENSORE CONSAPEVOLE).
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SMART CITIES AND COMMUNITIES. IL BISOGNO DI CITTÀ PIÙ INTELLIGENTI
IL WEB 2.0 E L'EVOLVERSI DELLA DIMENSIONE SOCIALE HA CONSENTITO L'EMERSIONE DEL
BISOGNO DI UNA GESTIONE INTELLIGENTE DELLE ATTIVITA' E DELLE POLITICHE PER UNA
MAGGIORE QUALITA' DELLA VITA DEI CITTADINI. Come un PC ha bisogno di software anche le
città hanno bisogno di algoritmi capaci di organizzare e far girare meglio la città. Ri-Costruire le
città con nuove strategie, tecnologie, modelli e processi urbani, al fine di affrontare le sfide attuali legate alla qualità della vita,
all’equilibrio ambientale, all’efficienza delle risorse naturali, all’uguaglianza e all’inclusione sociale.
"LA CITTÀ INTELLIGENTE È UN PROCESSO NON UNA DESTINAZIONE FINALE"
Nell'analisi del concetto di Smart Cities, rilevanti sono:
I. LE INFRASTRUTTURE MATERIALI (“CAPITALE FISICO”);
II. LE INFRASTRUTTURE DEDICATE ALLA COMUNICAZIONE (ICT);
III. LE "INFRASTRUTTURE" DEDICATE ALLA PARTECIPAZIONE SOCIALE
(“CAPITALE INTELLETTUALE E SOCIALE”).
Concetto chiave è l'interconnessione costante e intelligente tra tutti questi elementi.
SMART CITIES. LA CITTÀ DIGITALE COME RETE DEGLI ATTORI
LA CITTÀ INTELLIGENTE VIENE A CONFIGURARSI COME UNA SOMMA DI INNOVAZIONI SOCIALI E TECNOLOGICHE.
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GLI STUDI SULLE CITTA' INTELLIGENTI: PANDORA
I processi cognitivi e partecipativi sono il frutto dello scambio e della
condivisione di conoscenza dalle persone che usano consapevolmente le
piattaforme messe a disposizione sul web ."La rete è diventata un nervo ottico
mondiale che si estende attraverso tutti i fusi orari, con globi oculati elettronici
alle sue estremità. Sono numerosi i progetti in tal senso. Per es empio "PANDORA", che riprende nel nome il mondo del film Avatar, e
rappresenta un'entità intelligente nella misura in cui le PERSONE OSPITATE DIALOGANO CON GLI OGGETTI, GLI OGGETTI COMUNICANO
TRA DI LORO E L’EDIFICIO STESSO COMUNICA CON LA CITTÀ. "Pandora", pensato come un ampliamento dell’attuale Parco Vega di
Marghera su un’area di 9.000 metri quadrati, è ideato come un luogo DELLE INTERAZIONI FLESSIBILI TRA LE PERSONE E LE COSE. Questo
rappresenta un esempio, apparentemente utopico, del PROCESSO DI OSMOSI COMUNICATIVA che si immagina fondamentale nella
visione programmatica di una Smart Cities.
UNICITÀ DELLE CITTÀ E DEI CITTADINI: OGNI CITTÀ È SMART A MODO SUO.
Un concetto interessante è quello dell'UNICITÀ DELLE CITTÀ E DEI CITTADINI CHE LE POPOLANO. I parametri per
considerare smart ogni comunità nel mondo della rete è smart a modo suo. La PA che deciderà di intraprendere
politiche per il cambiamento intelligente in una città dovrà pianificare le politiche del
territorio, le politiche sociali, le politiche di tutela dell'ambiente, le politiche di inclusione
sociale partendo dall'analisi del proprio territorio, fisico e virtuale, e dal corretto utilizzo dei
dati.
PARTENDO DA PUNTI CHIAVE CHIARI E CONCRETI SI POSSONO COMINCIARE A MUOVERE I PASSI DI POLITICHE SMART.
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LA GOVERNANCE CITTADINA TRA OPEN DATA E CLAUD COMPUTING
"Sapere e potere". La comunicazione, la condivisione e la partecipazione producono conoscenza.
LA CITTÀ INTELLIGENTE È IL LUOGO NEL QUALE SI UTILIZZANO IN MODO SISTEMATICO ED
ORGANIZZATO I DATI E LA CONOSCENZA GENERATA DALL'USO DELLE TECNOLOGIE I.C.T. .
Le PA, nell'ambito dei processi di innovazione, dovrebbero strutturare SISTEMI INFORMATICI E
TECNOLOGICI DI CLOUD COMPUTING. Il cloud computing non è il luogo dello spazio illimitato "dove conservare i dati" ma è una sorta
di immenso archivio informatizzato nel quale si creano le relazioni tra i dati e da queste relazioni si generano i processi cognitivi.
Nella struttura del cloud computing di una governance cittadina i dati all'anagrafe dovrebbero dialogare con i dati dei tributi, magari
georeferenziandoli sulla cartografia cittadina.
Riassumendo: gli oggetti generano dati, gli essere umani generano dati, la PA, i gestori di rete generano dati. I dati, però, giacciono in silos
separati tra di loro. Così hanno scarso valore sociale.
I SILOS VANNO ASSOLUTAMENTE MESSI IN CONNESSIONE TRA DI LORO.
IL CLOUD COMPUTING DOVREBBE FORNIRE UN SERVIZIO CHE CONSENTA DI METTERE I DATI IN RELAZIONE TRA
DI LORO PER FORNIRCI BIG DATA CAPACI DI FARCI ACQUISIRE CONOSCENZE IN GRADO DI INFLUENZARE E
OTTIMIZZARE LE NOSTRE SCELTE.
Non basta utilizzare in modo smart i sensori ed i tablet, è necessario saper valorizzare i dati generati dai sensori e
dai tablet. VALORIZZARE I DATI SIGNIFICA ESSERE DISPONIBILI A CONDIVIDERLI PER ARRICCHIRLI attraverso un
processo di generazione di "INTELLIGENZA COLLETTIVA", definita anche da V.C. Shirky, "SURPLUS COGNITIVO".
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SI PARTE DAL PROBLEMA E SI "TROVA IN RETE E CON LA RETE" LA SOLUZIONE CON IL SUPPORTO DELLE TECNOLOGIE E
DELL'ANALISI DEI DATI.
Esempio:
Problema:
(killer application)
Traffico e Inquinamento
Soluzioni di primo
impatto ( a volte
più ovvie e semplici
- Costruire più strade;
- targhe alterne;
Ipotesi
Soluzione "Smart"
Utilizzare meglio le infrastrutture presenti, mettendo in rete tecnologie, capitale umano e sociale, luoghi fisici, ottimizzando quanto
presente e connettendo i sistemi, per un risparmio di risorse economiche, di tempi, per scelte eco-sostenibili. Analizzare i dati e
rielaborarli così da rimodulare l'organizzazione della viabilità nella sua complessità.
Creare processi di comunicazione che in tempo reale elaborino i dati relativi al traffico e, trasmettendo il dato a tutti gli utenti, ne
influenzino le scelte, consentendo variazioni di percorsi o altro, al fine di rendere più scorrevole la viabilità e ridurre gli ingorghi.
SOLUZIONE GLOBALE AL PROBLEMA. POLITICHE INTEGRATE (economia, popolazione, governance, mobilità, ambiente,
vivibilità) E NON SETTORIALI .
L'Idea di fondo è che l'ottica Smart sia legata a tecnologie, infrastrutture, capitale umano e sociale e, contestualmente, alla velocità di trasmissione delle
informazioni. Tale interconnessione permette di governare in tempo reale e meglio la città rendendo maggiormente efficienti i processi culturali e produttivi. Tutti
gli amministratori pubblici hanno un ruolo fondamentale nell'indirizzare le politiche di governo vesto questi processi.
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LA DEMOCRAZIA DIGITALE E LE NUOVE DISUGUAGLIANZE SOCIALI
GARANTIRE L'ACCESSO NON SOLO FORMALE MA SOSTANZIALE A TUTTI.
IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE È SENZA DUBBIO UNO DEI FRONTI PRINCIPALI SUL
QUALE GIOCA LA POSSIBILITÀ DI UN RINNOVAMENTO E DI UNA RINASCITA DEI PAESI
EUROPEI dopo la crisi.
IL CONCETTO DELL'ACCESSIBILITÀ È MOLTO PIÙ AMPIO DI QUEL CHE SEMBRA E RIGUARDA SIA L'ACCESSO ALLE INFORMAZIONE ALLA
PERSONE CON DISABILITÀ O INABILITÀ MA ANCHE QUELLA CHE SI PUÒ DEFINIRE "DISABILITÀ TECNOLOGICA", INTESA COME
L'ASSENZA DI CONNESSIONI AD ALTA VELOCITÀ O DI TERMINALI DI ULTIMA GENERAZIONE, SITUAZIONI CHE RICHIEDONO AD ESEMPIO
UN RICORSO MINIMO AD APPLICAZIONI, SOFTWARE, INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE PER LA BANDA LARGA, CONOSCENZE
INFORMATICHE, ETC. Analizzando il concetto da altri punti di vista l'accessibilità comprende anche elementi quali i livelli di istruzione, il
reddito, l'età, il contesto socio-culturale, l'educazione e le strutture scolastiche, etc.
- i progetti di inclusione sociale rappresentano un elemento imprescindibile di crescita dei
processi di democrazia digitale oltre che un dovere delle istituzioni per abbattere le nuove
disuguaglianze sociali tra chi è "in rete" e chi è " fuori dalla rete".
FONDAMENTALE È IL RUOLO DELLA PA NEI PROCESSI
EDUCATIVI DEI CITTADINI:::: operare per l'accrescimento
dell’alfabetizzazione digitale.
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10 PASSI PER PENSARE UNA CITTÀ
INTELLIGENTE
1.1 - AVERE UN’IDEA (DI CITTÀ) ;
1.2 - AVERE UN PIANO;
1.3 - AVERE LE RISORSE;
1.4 - AVERE UN’ORGANIZZAZIONE ADATTA
2.1 - L’ANALISI DEL TERRITORIO: CONOSCERE I BISOGNI E LE RISORSE
2.2 - MAPPATURA DEGLI STAKEHOLDER
2.3 - IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA E DEGLI STAKEHOLDERS
2.4 - L’ORGANIZZAZIONE E LE COMPETENZE
2.5 - LA GOVERNANCE DEL CAMBIAMENTO
2.6 - FINANZIARE LA SMART CITY
COME SI FINANZIA LA SMART CITY?
- programmi a gestione diretta (Horizon 2020, COSME, LIFE+);
- Fondi Strutturali( FSE, FESR);
- strumenti BEI ( Banca Europea degli Investimenti).
SMART CITIES: LA CONDIVISIONE SU OSSERVATORIOSMARTCITY.IT
LE BUONE PRASSI RAPPRESENTANO DEI MOMENTI PER PENSARE. OSSERVATORIOSMARTCITY.IT È UNO DEGLI STRUMENTI DI LAVORO DELLA
COMMUNITY, attraverso cui le città (e le aziende) aderenti, accompagnate dal gruppo di lavoro: PUBBLICANO LE PROPRIE ESPERIENZE;
SEGNALANO LE SOLUZIONI E GLI STRUMENTI CONCRETI UTILIZZATI (O UTILIZZABILI) NELLE VARIE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE;INVIANO I
PROPRI FEEDBACK E CONTRIBUTI SULLE INDICAZIONI OPERATIVE DI CIASCUNA DELLE FASI DI PROGRAMMAZIONE;
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SMART CITIES: IMPEGNO CIVICO E NUOVE TECNOLOGIE
La tecnologia in larga parte c'è già tutta. Poi serve la chimica quella della mente umana, la curiosità, la voglia di sperimentare.
"Le nostre città si stanno trasformando velocemente in ecosistemi artificiali composti in organismi digitali interdipendenti ed
interconnessi". La tecnologia si è sviluppata al punto da regalarci un sesto senso: possiamo ottenere informazioni con cui prevedere
comportamenti, nostri e degli altri. Le amministrazioni potrebbero farlo per abbattere i tempi della burocrazia e migliorare i servizi
usando tali informazioni, oltre che prioritariamente per attivare concreti percorsi di governance cittadina.
Vi sono numerose buone prassi che rappresentano degli spunti di riflessione che la PA può utilizzare nei processi di governance, assieme a
tutti i dati prodotti e legati al territorio, quale punto di partenza per un dibattito atto a comprendere quali possono essere le idee per
rendere Smart la propria Città, riconoscendone le sue specificità e la sua unicità.
ESEMPI:
Civic Industries è una piattaforma che consente ai cittadini di trovare spazi sottoutilizzati o degradati nella loro città. Civic Insight mostra i
dati del governo in tempo reale su spazi sottoutilizzati di una comunità (si pensi a case abbandonate, negozi vuoti, o terreni incolti). Questo
permette ai cittadini attivi e alle organizzazioni locali di collaborare in modo più efficace per migliorare la qualità della vita e il valore dei loro
quartieri.
OpenCounter è un'interfaccia online che ha semplificato le questioni tributarie e commerciali per le nuove imprese. Per esempio attraverso OpenCounter si possono sapere
quali sono le norme da rispettare nella fase di avvio dell’impresa, quali sono le tasse in base alle diverse forme giuridiche ecc. E 'stato creato grazie a una partnership tra il
Comune di Santa Cruz e il progetto ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Knight.
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SMART CITIES E POLITICHE SOCIALI IL BISOGNO DI UNA
PROGRAMMAZIONE SISTEMICA
"Siamo egoisti o altruisti? I filosofi se lo chiedono da secoli. Il nostro
comportamento quotidiano comprende entrambi gli elementi,
intrecciati in modo inestricabile negli stessi individui. Ciò che è certo è che diventiamo molto più vicini all'altruismo se
abbiamo la sensazione di muoverci in un gruppo di cui ci riconosciamo parte.
-La PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA ATTIVA ASSUME UN RUOLO CENTRALE in quelle politiche sociali
che non si limitano a dare una risposta alle problematicità esistenti, ma vogliono ATTIVARE PROCESSI DI EMPOWERMENT per i singoli e le
comunità. In questo quadro si collocano i PIANI DI ZONA PREVISTI DALLA 328/2000 con l'obiettivo di coinvolgere nella programmazione e
nell'implementazione delle politiche i diversi soggetti sociali presenti sul territorio.
- SISTEMA DI WELFARE PLURALE CON RESPONSABILITÀ ED OBIETTIVI CONDIVISI tra i diversi attori sociali ed istituzionali.
- è necessaria una visione sistemica e globale delle politiche per il benessere dei cittadini che comprendano tutte le aree possibili (urbanistica,
ambientale, sociale, sanitaria, etc);
LA SFIDA DELLA SOCIAL INNOVATION PER LA RICONQUISTA DELLO SPAZIO
PUBBLICO. COME L’INNOVAZIONE SOCIALE RISPONDE AL BISOGNO DEI CITTADINI.
Definiamo INNOVAZIONI SOCIALI LE NUOVE IDEE (prodotti, servizi e modelli) CHE VANNO INCONTRO AI BISOGNI SOCIALI E CHE ALLO
STESSO TEMPO CREANO NUOVE RELAZIONI SOCIALI E NUOVE collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la
società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa.
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POLITICHE SOCIALI,BUONE PRASSI E SMART CITIES
- SPAZIO CUORE. MICRO WELFARE NEI CONDOMINI DI UNA GRANDE CITTÀ. A Milano tenacia e impegno di un gruppo di persone che
hanno deciso di mettersi al servizio della comunità rispondendo alle esigenze delle famiglie proprio all’interno del luogo in cui abitano. Un buon esempio di
“sharing sociale". Innovazione sociale non vuol dire solo implementazione di nuove tecnologie ma significa rispondere ai bisogni dei cittadini mettendo in
campo servizi che rendano lo spazio in cui si vive a misura di uomo. L’agenzia “Spaziocuore”, si occupa di dare una risposta alle esigenze degli abitanti delle
città. Un esempio di micro-welfare privato che funziona a supporto del welfare tradizionale.
- H@H - HEALTH AT HOME -SISTEMA INTEGRATO PIATTAFORMA HARDWARE/SOFTWARE. MODULO DI MONITORAGGIO. Vi è la predisposizione di un
braccialetto collegato ad un'architettura informatica relativa ad una banca dati realizzata considerando le specificità dei singoli stati europei. Il tutto
connesso ad un Sistema di alerting automatico.
- ABITARE SICURI A BOLZANO: telemonitoraggio e tele-assistenza per le persone che necessitano di assistenza domiciliare. Sensori integrati. Istruzioni sugli
esercizi fisici da svolgere, esercizi per allenare la mente, o fornisce un contatto diretto con l'operatore sanitario.
- SMART AGING - PIATTAFORMA DI SERVIZI PER ACQUISIZIONE E ELABORAZIONE DI DATI PERSONALI PER IL PROLUNGAMENTO DELLA VITA ATTIVA E IL
MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE, DELLA CURA E DELLA PREVENZIONE NELLA POPOLAZIONE ANZIANA. Il progetto si pone l'obiettivo di definire un nuovo
modello per il riconoscimento precoce degli stati pre-clinici di demenza per lo screening, la diagnosi di presunzione, la caratterizzazione, la quantificazione, il
monitoraggio e la gestione riabilitativa dei deficit cognitivi.
- ADAPT ACCESSIBLE DATA FOR ACCESSIBLE PROTO-TYPES IN SOCIAL SECTOR. "Progetto di ampliamento delle infrastrutture per la realizzazione del
Fascicolo Sanitario Elettronico per creare una piattaforma servizi indispensabile all’attuazione di azioni concrete e dirette al singolo cittadino: pianificazione
dell’assistenza, miglioramento dell’autonomia e dell’efficacia delle cure. Il sistema sarà integrato con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
- SMART EDUCATION: INF@NZIA DIGITALES. Inf@nzia Dgitales si propone di sviluppare contesti innovativi sia dal punto di vista metodologico
(nuovi strumenti pedagogici), sia dal punto di vista tecnologico (oggetti intelligenti).
- LMM. PROGETTI TERRITORIALI VOLTI AL RECUPERO DEI BENI INVENDUTI. Last Minute Market è una società spin-off dell'Università di Bologna che nasce
nel 1998 come attività di ricerca. Progetti con alto contenuto innovativo, studiati su misura degli interlocutori, si realizzano così grazie allo stretto contatto
tra il mondo universitario e attori imprenditoriali e istituzionali. Individuare dove e perché hanno origine gli sprechi e, di conseguenza, definire modelli
logistico-organizzativi. Responsabilità condivise tra LE IMPRESE, IL TERZO SETTORE ed GLI ENTI PUBBLICI .
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SO SMART, SO SOCIAL
Quello tecnologico è solo il dato iniziale nell'analisi dei possibili scenari che nascono dalla diffusione
pervasiva delle tecnologie cosiddette intelligenti in città.
Quanto emerge dai casi indicati ci mostra che il MIX DEL SISTEMA DEGLI INSIEMI CHE SI
INTERCONNETTONO È IN CONTINUA CRESCITA E SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE. Aumenta la percezione dei problemi ma, forse, sembra
aumentare anche la capacità di organizzarsi per trovare soluzioni Smart.
Tra gli esempi riportati, infatti, non si evidenzia meramente un concetto di smart correlato alle politiche sociali in AMBITO TECNOLOGICO ma
si evidenziano i processi di riflessioni critica e di PRESA IN CARICO DEI PROBLEMI NELLA LORO GLOBALITÀ E CON LE
POTENZIALITÀ DI APPROCCI INTEGRATI.
SMART CITIZENS E SMART PA. UN'ALCHIMIA POSSIBILE
Per crescere occorre essere consapevoli e per essere consapevoli fondamentale è la conoscenza.
Si parla di massa critica per l'azione.
"La conoscenza è una risorsa tale per cui, se qualcuno la possiede, non per questo la deteriora o la sottrae
alla possibilità che altri ne beneficino. Questa proprietà fa della CONOSCENZA quello che in economia
si chiama BENE NON RIVALE , è in questo senso si tratta di una risorsa che è naturalmente comune.
La vera sfida “prometeica” del terzo millennio sembra essere proprio questa: non solo portare informazione e conoscenza, ma soluzioni per far emergere,
organizzare e connettere la conoscenza dei singoli per farne cittadini consapevoli e partecipi. Non c'è innovazione senza democrazia.
I "CITTADINI" INTELLIGENTI E LE "CITTÀ" INTELLIGENTI RAPPRESENTANDO UN'ALCHIMIA POSSIBILE. Un insieme complesso, un processo
dinamico, che si può sognare e che con il tempo si potrà realizzare.
16
DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE
CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014
GRAZIE PER L'ATTENZIONE!
"Sognare è riflettere sugli scenari di un lungo periodo,
immaginare mondi diversi. Bisogna sognare sempre.
Nell'epoca del web 2.0 però
bisogna imparare a sognare assieme agli altri"
(M. Vianello)2
"I singoli possono costituire, gli uni per gli altri,
una sorta di enciclopedia vivente, stringere amicizie, cooperazioni.
Questa nuova dimensione della comunicazione dovrebbe permetterci
di condividere le nostre conoscenze e di segnalarcele reciprocamente.
Era fatale, dunque, che l'aspetto sociale
diventasse la logica chiave di successo del Web evoluto3"
P. Levy
Queste slide riepilogative saranno postate sul sito http://www.slideshare.net
nell'ottica wiki della condivisione della conoscenza.
2
M. Vianello, "Smart Cities - gestire la complessità urbana nell'era di internet", Maggioli Editore, 2013.
3
P. Levy, L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio, Feltrinelli, 1996.

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#Politiche #sociali e #smart #cities

  • 1. UNIVERSITÁ DEL SALENTO FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE POLITICHE E SOCIALI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PER LA PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI TESI DI LAUREA IN COMUNICAZIONE PUBBLICA E SOCIALE DALLA COMUNICAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E CONDIVISA DELLA CITTÀ - Politiche Sociali e Smart Cities - SLIDE RIEPILOGATIVE Relatore: Chiar.mo Prof. Luigi SPEDICATO 12 marzo 2014 Tesista: Pamela Giotta
  • 2. 1 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 DALLA COMUNICAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E CONDIVISA DELLA CITTÀ - Politiche Sociali e Smart Cities SLIDE RIEPILOGATIVE LE BUROCRAZIA DELLA P.A. È INDOTTA AL CAMBIAMENTO DALLA CRISI. QUESTO PERCORSO DI CRISI CHE, DAGLI ANNI '90 AD OGGI STA DETERMINANDO CAMBIAMENTI RADICALI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA. DA UN "SISTEMA CHIUSO" VI È L'ORIENTAMENTO VERSO UN "SISTEMA APERTO". Con l' avvento di internet uno degli elementi innovativi è rappresentato dall'interattività e nella potenzialità/possibilità per il cittadino-utente di dialogare, intervenire, chiedere, proporre. LO SVILUPPO DEL WEB 2.01 È STATO DETERMINANTE. E-GOVERNMENT: SNELLIMENTO DELLA BUROCRAZIA; MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA E DELLA PRODUTTIVITÀ MEDIANTE l'uso delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione da parte della pubblica amministrazione PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE AL PROCESSO DEMOCRATICO. - E-DEMOCRACY :l'applicazione delle tecnologie alla costruzione di nuovi istituti di partecipazione e nuovi modelli di sfera pubblica. LO SVILUPPO DELL' E-DEMOCRACY È COLLEGATO ALL'ACCESSIBILITÀ, AL DIBATTITO E AI FEEDBACK. 1 Web 2.0 = serie di applicazioni on line che consentono un alto grado di interazione con l'utente, l'opportunità di sviluppo di percorsi di democrazia partecipata; la condivisione delle scelte nelle fasi progettuali e il contatto diretto. WEB 2.0 SIGNIFICA anche: potenziamento della cultura della trasversalità e dei processi e superamento della concezione settoriale del lavoro nella PA. La rete acquista una dimensione sociale e si inizia a parlare di web community, di comunità virtuali dove utenti, senza limiti di spazio e tempo, possono mettersi in relazione, scambiarsi opinioni, lavorare insieme in modo partecipativo, collaborativo e paritario.
  • 3. 2 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E LE POTENZIALITÀ DELLA RETE I SISTEMI INFORMATICI DIVENGONO PARTE FONDAMENTALE DELLA STRUTTURA DELLE AMMINISTRAZIONI. I SITI INTERNET ISTITUZIONALI I SITI INTERNET ISTITUZIONALI RAPPRESENTANO UNO DEGLI STRUMENTI PIÙ DINAMICI PER LE PA operando secondo principi di modernità, celerità, flessibilità, semplicità e risparmio economico. IL SITO INTERNET PUÒ ESSERE PENSATO COME UN SITO VETRINA, COME UN SITO DI RELAZIONE O ANCORA COME UN SITO DI SERVIZIO. Nel caso del "SITO VETRINA" risponde prevalentemente all'esigenza di informazione dei cittadini. Il "SITO DI RELAZIONE" garantisce, invece, una comunicazione bidirezionale e dinamica. IL "SITO DI SERVIZIO" RAPPRESENTA UN CONCRETO UTILIZZO SMART DELLA TELEMATICA PER LA PA date le innumerevoli potenzialità non solo comunicative e informative che esso fornisce ma anche di positiva e celere erogazione di alcuni servizi. DETERMINANTE E' LA CONDIVISIONE: WIKI-PA
  • 4. 3 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 CITTADINI, NUOVE TECNOLOGIE E PA NEL 2013 Qual è l'uso che gli utenti fanno della rete? - Quasi tre internauti su dieci SI INFORMANO attraverso i siti della PA. Nel 2013 oltre 8 milioni di persone di 14 anni e più hanno utilizzato il web negli ultimi 12 mesi PER ACQUISIRE INFORMAZIONI dai siti della PA; - quasi 7 MILIONI DI CITTADINI SI SONO AVVALSI DEI SERVIZI ONLINE per SCARICARE MODULI e quasi 5 milioni per inviare moduli compilati. - Analizzando il fenomeno in un’ottica temporale, dal 2012 al 2013 si riscontra un lieve AUMENTO DELLA QUOTA DI UTENTI CHE UTILIZZA I SERVIZI ONLINE LEGATI ALL’INTERATTIVITÀ OFFERTI DALLA PA mentre è stabile la quota di utenti che cerca informazioni sui siti della PA. 0 5 10 15 20 25 30 Pagamento tasse richiesta documenti richiesta prestazioni prev. Sociale CITTADINI E ACCESSO AI SERVIZI PA - LA BUROCRAZIA FISCALE E SCOLASTICA RISULTA ESSERE UNA DELLE ATTIVITÀ PIÙ SVOLTA SUI SITI DELLA PA. PUNTI DI FORZA: CIRCA DUE TERZI DEGLI INTERNAUTI SU SITI DELLA PA È SODDISFATTO DI ACCESSIBILITÀ E UTILITÀ. CRITICITA':- L’aspetto relativamente meno soddisfacente è quello che concerne LA IMPOSSIBILITÀ DI MONITORARE LO STATO DI AVANZAMENTO DI UNA PRATICA. Altra criticità che emerge è inerente LE INFORMAZIONI POCO CHIARE ED AGGIORNATE DEI SITI PA e i problemi tecnici dei siti e un quinto l’indisponibilità di un servizio di assistenza (online o offline).
  • 5. 4 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ESSERE O NON ESSERE SOCIAL? La scelta, da parte di un ente, di utilizzare a fini istituzionali gli strumenti del web sociale NON DERIVA DALL'ESISTENZA DI PRECISI OBBLIGHI GIURIDICI, MA RIENTRA TRA LE POSSIBILI MODALITÀ ATTRAVERSO LE QUALI DARE ATTUAZIONE AD UNA SERIE DI PRINCIPI (diritto alla partecipazione attiva e trasparenza amministrativa, diritto all'uso delle tecnologie nella comunicazione con gli uffici pubblici). QUALI SONO LE STRATEGIE PER LA PA DI ESSERE SOCIAL? 1) PUSH STRATEGY :utilizzo dei social media quale estensione della presenza on line dell'amministrazione; 2) PULL : utilizzo, da parte delle PP.AA., dei media sociali per condurre la popolazione a visitare il sito web istituzionale sul quale le notizie vengono inserite, aggregate ed organizzate. Tale strategia coinvolge i visitatori, stimolandoli ad interagire a diversi livelli. 3) NETWORKING secondo la quale gli strumenti social sono utilizzati sfruttandone al massimo l'interattività con i cittadini. Non si procede, in tal caso, ad utilizzare le piattaforme per la mera pubblicazione dei contenuti ma le si utilizza quale VALIDO E PROFICUO STRUMENTO DI ASCOLTO. Una buona strategia prevede L'ADOZIONE DI UN PIANO DI COMUNICAZIONE che OTTIMIZZI LA PRESENZA SUL WEB SOCIALE DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE. LA PRESENZA DELLA PA AL'INTERNO DEI SOCIAL per: PROMUOVERE, INFORMARE, INTERAGIRE, INTERCETTARE. MA QUANTI SONO E COSA FANNO GLI ENTI LOCALI ITALIANI SUI NETWORK (#FACEBOOKPA E #TWITTERPA)? Il social network più utilizzato in Italia è Facebook, seguito a grande distanza da Google+ e da Twitter. FACEBOOK HA RAPPRESENTATO UNO STIMOLO ALL’ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA DI BASE. Nell'ultimo periodo si assiste ad una CRESCITA ESPONENZIALE DELLA FASCIA DEGLI ULTRA 56ENNI CHE SI ISCRIVONO A FACEBOOK.
  • 6. 5 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 L'UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E L'IMPATTO SULL’ORGANIZZAZIONE. PUNTI DI FORZA GLI ACCOUNT RICONDUCIBILI AGLI ENTI LOCALI, A GIUGNO 2013, SONO IN TUTTO 1676, una porzione piccolissima [>0,01%] rispetto al totale degli account Facebook registrati in Italia. In termini assoluti, a far la parte del leone sono i 1606 account dei Comuni, seguiti da Province e Regioni. Non c'è digital divide geografico: il Nord Italia esprime numeri maggiori, ma anche a Sud si trovano realtà di eccellenza. Gli account della PA su Facebook sono spesso difficili da riconoscere. Oltre 150 le PA locali che possiedono contemporaneamente più account Facebook. Il fenomeno dei fake diventa sempre più incidente per quantità. EVENTI E INFORMAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ restano le tipologie di contenuto più popolari. Fanno capolino LE PRIME ESPERIENZE D'USO DI FACEBOOK PER FARE ACCOUNTABILITY PUBBLICA CON CONDIVISIONE E SPIEGAZIONE BILANCI CONSUNTIVI, INTERPELLO CITTADINI RISPETTO ALL'IMPIEGO BUDGET E PER ALTRE FORME DI CROWDSOURCING. Sempre più spesso LE PA LOCALI USANO FACEBOOK PER GESTIRE E RACCONTARE LE EMERGENZE DI NATURA METEOROLOGICA (Focus Emergenze). LA SOCIAL COMUNICAZIONE D’EMERGENZA (PREVENZIONE/GESTIONE) si è rivelata decisiva per esempio nel caso del terremoto a Bologna ed in Emilia Romagna. L'UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E L'IMPATTO SULL’ORGANIZZAZIONE. CRITICITA' E' necessario che le PA siano in grado di ascoltare tutte le sollecitazioni dei cittadini, rispondere sempre, e non aver paura di ripetere le informazioni. Nel quadro delle PA che hanno cominciato ad utilizzare social media emerge che sui profili vengono pubblicati comunicati stampa e informazioni autoreferenziali ma MANCA L'ELEMENTO "SOCIAL". Non rispondere ai commenti, tenere le bacheche chiuse non alimenta, insomma, il dialogo con i cittadini. Altra criticità emersa è relativa al fatto che vengono creati profili social e poi non li si segue più. Questo è l'elemento più deleterio dell'uso dei social media. SOCIAL MEDIA NELLA P.A. E SMART CITIES Ma qual' è il ruolo dei social network rispetto alle Smart Cities? SOCIAL MEDIA RISPETTO ALLE SMART CITIES NON SERVONO PER EROGARE DIRETTAMENTE SERVIZI anche perché sarebbero escludenti rispetto ad alcune fasce della popolazione. POSSONO SVOLGERE, PERÒ, UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA COSTRUZIONE E NEL CONSOLIDAMENTO DEL RAPPORTO CON I CITTADINI ( che divengono così un SENSORE CONSAPEVOLE).
  • 7. 6 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 SMART CITIES AND COMMUNITIES. IL BISOGNO DI CITTÀ PIÙ INTELLIGENTI IL WEB 2.0 E L'EVOLVERSI DELLA DIMENSIONE SOCIALE HA CONSENTITO L'EMERSIONE DEL BISOGNO DI UNA GESTIONE INTELLIGENTE DELLE ATTIVITA' E DELLE POLITICHE PER UNA MAGGIORE QUALITA' DELLA VITA DEI CITTADINI. Come un PC ha bisogno di software anche le città hanno bisogno di algoritmi capaci di organizzare e far girare meglio la città. Ri-Costruire le città con nuove strategie, tecnologie, modelli e processi urbani, al fine di affrontare le sfide attuali legate alla qualità della vita, all’equilibrio ambientale, all’efficienza delle risorse naturali, all’uguaglianza e all’inclusione sociale. "LA CITTÀ INTELLIGENTE È UN PROCESSO NON UNA DESTINAZIONE FINALE" Nell'analisi del concetto di Smart Cities, rilevanti sono: I. LE INFRASTRUTTURE MATERIALI (“CAPITALE FISICO”); II. LE INFRASTRUTTURE DEDICATE ALLA COMUNICAZIONE (ICT); III. LE "INFRASTRUTTURE" DEDICATE ALLA PARTECIPAZIONE SOCIALE (“CAPITALE INTELLETTUALE E SOCIALE”). Concetto chiave è l'interconnessione costante e intelligente tra tutti questi elementi. SMART CITIES. LA CITTÀ DIGITALE COME RETE DEGLI ATTORI LA CITTÀ INTELLIGENTE VIENE A CONFIGURARSI COME UNA SOMMA DI INNOVAZIONI SOCIALI E TECNOLOGICHE.
  • 8. 7 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 GLI STUDI SULLE CITTA' INTELLIGENTI: PANDORA I processi cognitivi e partecipativi sono il frutto dello scambio e della condivisione di conoscenza dalle persone che usano consapevolmente le piattaforme messe a disposizione sul web ."La rete è diventata un nervo ottico mondiale che si estende attraverso tutti i fusi orari, con globi oculati elettronici alle sue estremità. Sono numerosi i progetti in tal senso. Per es empio "PANDORA", che riprende nel nome il mondo del film Avatar, e rappresenta un'entità intelligente nella misura in cui le PERSONE OSPITATE DIALOGANO CON GLI OGGETTI, GLI OGGETTI COMUNICANO TRA DI LORO E L’EDIFICIO STESSO COMUNICA CON LA CITTÀ. "Pandora", pensato come un ampliamento dell’attuale Parco Vega di Marghera su un’area di 9.000 metri quadrati, è ideato come un luogo DELLE INTERAZIONI FLESSIBILI TRA LE PERSONE E LE COSE. Questo rappresenta un esempio, apparentemente utopico, del PROCESSO DI OSMOSI COMUNICATIVA che si immagina fondamentale nella visione programmatica di una Smart Cities. UNICITÀ DELLE CITTÀ E DEI CITTADINI: OGNI CITTÀ È SMART A MODO SUO. Un concetto interessante è quello dell'UNICITÀ DELLE CITTÀ E DEI CITTADINI CHE LE POPOLANO. I parametri per considerare smart ogni comunità nel mondo della rete è smart a modo suo. La PA che deciderà di intraprendere politiche per il cambiamento intelligente in una città dovrà pianificare le politiche del territorio, le politiche sociali, le politiche di tutela dell'ambiente, le politiche di inclusione sociale partendo dall'analisi del proprio territorio, fisico e virtuale, e dal corretto utilizzo dei dati. PARTENDO DA PUNTI CHIAVE CHIARI E CONCRETI SI POSSONO COMINCIARE A MUOVERE I PASSI DI POLITICHE SMART.
  • 9. 8 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 LA GOVERNANCE CITTADINA TRA OPEN DATA E CLAUD COMPUTING "Sapere e potere". La comunicazione, la condivisione e la partecipazione producono conoscenza. LA CITTÀ INTELLIGENTE È IL LUOGO NEL QUALE SI UTILIZZANO IN MODO SISTEMATICO ED ORGANIZZATO I DATI E LA CONOSCENZA GENERATA DALL'USO DELLE TECNOLOGIE I.C.T. . Le PA, nell'ambito dei processi di innovazione, dovrebbero strutturare SISTEMI INFORMATICI E TECNOLOGICI DI CLOUD COMPUTING. Il cloud computing non è il luogo dello spazio illimitato "dove conservare i dati" ma è una sorta di immenso archivio informatizzato nel quale si creano le relazioni tra i dati e da queste relazioni si generano i processi cognitivi. Nella struttura del cloud computing di una governance cittadina i dati all'anagrafe dovrebbero dialogare con i dati dei tributi, magari georeferenziandoli sulla cartografia cittadina. Riassumendo: gli oggetti generano dati, gli essere umani generano dati, la PA, i gestori di rete generano dati. I dati, però, giacciono in silos separati tra di loro. Così hanno scarso valore sociale. I SILOS VANNO ASSOLUTAMENTE MESSI IN CONNESSIONE TRA DI LORO. IL CLOUD COMPUTING DOVREBBE FORNIRE UN SERVIZIO CHE CONSENTA DI METTERE I DATI IN RELAZIONE TRA DI LORO PER FORNIRCI BIG DATA CAPACI DI FARCI ACQUISIRE CONOSCENZE IN GRADO DI INFLUENZARE E OTTIMIZZARE LE NOSTRE SCELTE. Non basta utilizzare in modo smart i sensori ed i tablet, è necessario saper valorizzare i dati generati dai sensori e dai tablet. VALORIZZARE I DATI SIGNIFICA ESSERE DISPONIBILI A CONDIVIDERLI PER ARRICCHIRLI attraverso un processo di generazione di "INTELLIGENZA COLLETTIVA", definita anche da V.C. Shirky, "SURPLUS COGNITIVO".
  • 10. 9 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 SI PARTE DAL PROBLEMA E SI "TROVA IN RETE E CON LA RETE" LA SOLUZIONE CON IL SUPPORTO DELLE TECNOLOGIE E DELL'ANALISI DEI DATI. Esempio: Problema: (killer application) Traffico e Inquinamento Soluzioni di primo impatto ( a volte più ovvie e semplici - Costruire più strade; - targhe alterne; Ipotesi Soluzione "Smart" Utilizzare meglio le infrastrutture presenti, mettendo in rete tecnologie, capitale umano e sociale, luoghi fisici, ottimizzando quanto presente e connettendo i sistemi, per un risparmio di risorse economiche, di tempi, per scelte eco-sostenibili. Analizzare i dati e rielaborarli così da rimodulare l'organizzazione della viabilità nella sua complessità. Creare processi di comunicazione che in tempo reale elaborino i dati relativi al traffico e, trasmettendo il dato a tutti gli utenti, ne influenzino le scelte, consentendo variazioni di percorsi o altro, al fine di rendere più scorrevole la viabilità e ridurre gli ingorghi. SOLUZIONE GLOBALE AL PROBLEMA. POLITICHE INTEGRATE (economia, popolazione, governance, mobilità, ambiente, vivibilità) E NON SETTORIALI . L'Idea di fondo è che l'ottica Smart sia legata a tecnologie, infrastrutture, capitale umano e sociale e, contestualmente, alla velocità di trasmissione delle informazioni. Tale interconnessione permette di governare in tempo reale e meglio la città rendendo maggiormente efficienti i processi culturali e produttivi. Tutti gli amministratori pubblici hanno un ruolo fondamentale nell'indirizzare le politiche di governo vesto questi processi.
  • 11. 10 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 LA DEMOCRAZIA DIGITALE E LE NUOVE DISUGUAGLIANZE SOCIALI GARANTIRE L'ACCESSO NON SOLO FORMALE MA SOSTANZIALE A TUTTI. IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE È SENZA DUBBIO UNO DEI FRONTI PRINCIPALI SUL QUALE GIOCA LA POSSIBILITÀ DI UN RINNOVAMENTO E DI UNA RINASCITA DEI PAESI EUROPEI dopo la crisi. IL CONCETTO DELL'ACCESSIBILITÀ È MOLTO PIÙ AMPIO DI QUEL CHE SEMBRA E RIGUARDA SIA L'ACCESSO ALLE INFORMAZIONE ALLA PERSONE CON DISABILITÀ O INABILITÀ MA ANCHE QUELLA CHE SI PUÒ DEFINIRE "DISABILITÀ TECNOLOGICA", INTESA COME L'ASSENZA DI CONNESSIONI AD ALTA VELOCITÀ O DI TERMINALI DI ULTIMA GENERAZIONE, SITUAZIONI CHE RICHIEDONO AD ESEMPIO UN RICORSO MINIMO AD APPLICAZIONI, SOFTWARE, INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE PER LA BANDA LARGA, CONOSCENZE INFORMATICHE, ETC. Analizzando il concetto da altri punti di vista l'accessibilità comprende anche elementi quali i livelli di istruzione, il reddito, l'età, il contesto socio-culturale, l'educazione e le strutture scolastiche, etc. - i progetti di inclusione sociale rappresentano un elemento imprescindibile di crescita dei processi di democrazia digitale oltre che un dovere delle istituzioni per abbattere le nuove disuguaglianze sociali tra chi è "in rete" e chi è " fuori dalla rete". FONDAMENTALE È IL RUOLO DELLA PA NEI PROCESSI EDUCATIVI DEI CITTADINI:::: operare per l'accrescimento dell’alfabetizzazione digitale.
  • 12. 11 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 10 PASSI PER PENSARE UNA CITTÀ INTELLIGENTE 1.1 - AVERE UN’IDEA (DI CITTÀ) ; 1.2 - AVERE UN PIANO; 1.3 - AVERE LE RISORSE; 1.4 - AVERE UN’ORGANIZZAZIONE ADATTA 2.1 - L’ANALISI DEL TERRITORIO: CONOSCERE I BISOGNI E LE RISORSE 2.2 - MAPPATURA DEGLI STAKEHOLDER 2.3 - IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA E DEGLI STAKEHOLDERS 2.4 - L’ORGANIZZAZIONE E LE COMPETENZE 2.5 - LA GOVERNANCE DEL CAMBIAMENTO 2.6 - FINANZIARE LA SMART CITY COME SI FINANZIA LA SMART CITY? - programmi a gestione diretta (Horizon 2020, COSME, LIFE+); - Fondi Strutturali( FSE, FESR); - strumenti BEI ( Banca Europea degli Investimenti). SMART CITIES: LA CONDIVISIONE SU OSSERVATORIOSMARTCITY.IT LE BUONE PRASSI RAPPRESENTANO DEI MOMENTI PER PENSARE. OSSERVATORIOSMARTCITY.IT È UNO DEGLI STRUMENTI DI LAVORO DELLA COMMUNITY, attraverso cui le città (e le aziende) aderenti, accompagnate dal gruppo di lavoro: PUBBLICANO LE PROPRIE ESPERIENZE; SEGNALANO LE SOLUZIONI E GLI STRUMENTI CONCRETI UTILIZZATI (O UTILIZZABILI) NELLE VARIE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE;INVIANO I PROPRI FEEDBACK E CONTRIBUTI SULLE INDICAZIONI OPERATIVE DI CIASCUNA DELLE FASI DI PROGRAMMAZIONE;
  • 13. 12 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 SMART CITIES: IMPEGNO CIVICO E NUOVE TECNOLOGIE La tecnologia in larga parte c'è già tutta. Poi serve la chimica quella della mente umana, la curiosità, la voglia di sperimentare. "Le nostre città si stanno trasformando velocemente in ecosistemi artificiali composti in organismi digitali interdipendenti ed interconnessi". La tecnologia si è sviluppata al punto da regalarci un sesto senso: possiamo ottenere informazioni con cui prevedere comportamenti, nostri e degli altri. Le amministrazioni potrebbero farlo per abbattere i tempi della burocrazia e migliorare i servizi usando tali informazioni, oltre che prioritariamente per attivare concreti percorsi di governance cittadina. Vi sono numerose buone prassi che rappresentano degli spunti di riflessione che la PA può utilizzare nei processi di governance, assieme a tutti i dati prodotti e legati al territorio, quale punto di partenza per un dibattito atto a comprendere quali possono essere le idee per rendere Smart la propria Città, riconoscendone le sue specificità e la sua unicità. ESEMPI: Civic Industries è una piattaforma che consente ai cittadini di trovare spazi sottoutilizzati o degradati nella loro città. Civic Insight mostra i dati del governo in tempo reale su spazi sottoutilizzati di una comunità (si pensi a case abbandonate, negozi vuoti, o terreni incolti). Questo permette ai cittadini attivi e alle organizzazioni locali di collaborare in modo più efficace per migliorare la qualità della vita e il valore dei loro quartieri. OpenCounter è un'interfaccia online che ha semplificato le questioni tributarie e commerciali per le nuove imprese. Per esempio attraverso OpenCounter si possono sapere quali sono le norme da rispettare nella fase di avvio dell’impresa, quali sono le tasse in base alle diverse forme giuridiche ecc. E 'stato creato grazie a una partnership tra il Comune di Santa Cruz e il progetto ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Knight.
  • 14. 13 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 SMART CITIES E POLITICHE SOCIALI IL BISOGNO DI UNA PROGRAMMAZIONE SISTEMICA "Siamo egoisti o altruisti? I filosofi se lo chiedono da secoli. Il nostro comportamento quotidiano comprende entrambi gli elementi, intrecciati in modo inestricabile negli stessi individui. Ciò che è certo è che diventiamo molto più vicini all'altruismo se abbiamo la sensazione di muoverci in un gruppo di cui ci riconosciamo parte. -La PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA ATTIVA ASSUME UN RUOLO CENTRALE in quelle politiche sociali che non si limitano a dare una risposta alle problematicità esistenti, ma vogliono ATTIVARE PROCESSI DI EMPOWERMENT per i singoli e le comunità. In questo quadro si collocano i PIANI DI ZONA PREVISTI DALLA 328/2000 con l'obiettivo di coinvolgere nella programmazione e nell'implementazione delle politiche i diversi soggetti sociali presenti sul territorio. - SISTEMA DI WELFARE PLURALE CON RESPONSABILITÀ ED OBIETTIVI CONDIVISI tra i diversi attori sociali ed istituzionali. - è necessaria una visione sistemica e globale delle politiche per il benessere dei cittadini che comprendano tutte le aree possibili (urbanistica, ambientale, sociale, sanitaria, etc); LA SFIDA DELLA SOCIAL INNOVATION PER LA RICONQUISTA DELLO SPAZIO PUBBLICO. COME L’INNOVAZIONE SOCIALE RISPONDE AL BISOGNO DEI CITTADINI. Definiamo INNOVAZIONI SOCIALI LE NUOVE IDEE (prodotti, servizi e modelli) CHE VANNO INCONTRO AI BISOGNI SOCIALI E CHE ALLO STESSO TEMPO CREANO NUOVE RELAZIONI SOCIALI E NUOVE collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa.
  • 15. 14 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 POLITICHE SOCIALI,BUONE PRASSI E SMART CITIES - SPAZIO CUORE. MICRO WELFARE NEI CONDOMINI DI UNA GRANDE CITTÀ. A Milano tenacia e impegno di un gruppo di persone che hanno deciso di mettersi al servizio della comunità rispondendo alle esigenze delle famiglie proprio all’interno del luogo in cui abitano. Un buon esempio di “sharing sociale". Innovazione sociale non vuol dire solo implementazione di nuove tecnologie ma significa rispondere ai bisogni dei cittadini mettendo in campo servizi che rendano lo spazio in cui si vive a misura di uomo. L’agenzia “Spaziocuore”, si occupa di dare una risposta alle esigenze degli abitanti delle città. Un esempio di micro-welfare privato che funziona a supporto del welfare tradizionale. - H@H - HEALTH AT HOME -SISTEMA INTEGRATO PIATTAFORMA HARDWARE/SOFTWARE. MODULO DI MONITORAGGIO. Vi è la predisposizione di un braccialetto collegato ad un'architettura informatica relativa ad una banca dati realizzata considerando le specificità dei singoli stati europei. Il tutto connesso ad un Sistema di alerting automatico. - ABITARE SICURI A BOLZANO: telemonitoraggio e tele-assistenza per le persone che necessitano di assistenza domiciliare. Sensori integrati. Istruzioni sugli esercizi fisici da svolgere, esercizi per allenare la mente, o fornisce un contatto diretto con l'operatore sanitario. - SMART AGING - PIATTAFORMA DI SERVIZI PER ACQUISIZIONE E ELABORAZIONE DI DATI PERSONALI PER IL PROLUNGAMENTO DELLA VITA ATTIVA E IL MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE, DELLA CURA E DELLA PREVENZIONE NELLA POPOLAZIONE ANZIANA. Il progetto si pone l'obiettivo di definire un nuovo modello per il riconoscimento precoce degli stati pre-clinici di demenza per lo screening, la diagnosi di presunzione, la caratterizzazione, la quantificazione, il monitoraggio e la gestione riabilitativa dei deficit cognitivi. - ADAPT ACCESSIBLE DATA FOR ACCESSIBLE PROTO-TYPES IN SOCIAL SECTOR. "Progetto di ampliamento delle infrastrutture per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico per creare una piattaforma servizi indispensabile all’attuazione di azioni concrete e dirette al singolo cittadino: pianificazione dell’assistenza, miglioramento dell’autonomia e dell’efficacia delle cure. Il sistema sarà integrato con il Fascicolo Sanitario Elettronico. - SMART EDUCATION: INF@NZIA DIGITALES. Inf@nzia Dgitales si propone di sviluppare contesti innovativi sia dal punto di vista metodologico (nuovi strumenti pedagogici), sia dal punto di vista tecnologico (oggetti intelligenti). - LMM. PROGETTI TERRITORIALI VOLTI AL RECUPERO DEI BENI INVENDUTI. Last Minute Market è una società spin-off dell'Università di Bologna che nasce nel 1998 come attività di ricerca. Progetti con alto contenuto innovativo, studiati su misura degli interlocutori, si realizzano così grazie allo stretto contatto tra il mondo universitario e attori imprenditoriali e istituzionali. Individuare dove e perché hanno origine gli sprechi e, di conseguenza, definire modelli logistico-organizzativi. Responsabilità condivise tra LE IMPRESE, IL TERZO SETTORE ed GLI ENTI PUBBLICI .
  • 16. 15 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 SO SMART, SO SOCIAL Quello tecnologico è solo il dato iniziale nell'analisi dei possibili scenari che nascono dalla diffusione pervasiva delle tecnologie cosiddette intelligenti in città. Quanto emerge dai casi indicati ci mostra che il MIX DEL SISTEMA DEGLI INSIEMI CHE SI INTERCONNETTONO È IN CONTINUA CRESCITA E SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE. Aumenta la percezione dei problemi ma, forse, sembra aumentare anche la capacità di organizzarsi per trovare soluzioni Smart. Tra gli esempi riportati, infatti, non si evidenzia meramente un concetto di smart correlato alle politiche sociali in AMBITO TECNOLOGICO ma si evidenziano i processi di riflessioni critica e di PRESA IN CARICO DEI PROBLEMI NELLA LORO GLOBALITÀ E CON LE POTENZIALITÀ DI APPROCCI INTEGRATI. SMART CITIZENS E SMART PA. UN'ALCHIMIA POSSIBILE Per crescere occorre essere consapevoli e per essere consapevoli fondamentale è la conoscenza. Si parla di massa critica per l'azione. "La conoscenza è una risorsa tale per cui, se qualcuno la possiede, non per questo la deteriora o la sottrae alla possibilità che altri ne beneficino. Questa proprietà fa della CONOSCENZA quello che in economia si chiama BENE NON RIVALE , è in questo senso si tratta di una risorsa che è naturalmente comune. La vera sfida “prometeica” del terzo millennio sembra essere proprio questa: non solo portare informazione e conoscenza, ma soluzioni per far emergere, organizzare e connettere la conoscenza dei singoli per farne cittadini consapevoli e partecipi. Non c'è innovazione senza democrazia. I "CITTADINI" INTELLIGENTI E LE "CITTÀ" INTELLIGENTI RAPPRESENTANDO UN'ALCHIMIA POSSIBILE. Un insieme complesso, un processo dinamico, che si può sognare e che con il tempo si potrà realizzare.
  • 17. 16 DALLACOMUNICAZIONEDELLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONEALL’AMMINISTRAZIONEPUBBLICAE CONDIVISADELLACITTÀ-PoliticheSocialieSmartCities|12/03/2014 GRAZIE PER L'ATTENZIONE! "Sognare è riflettere sugli scenari di un lungo periodo, immaginare mondi diversi. Bisogna sognare sempre. Nell'epoca del web 2.0 però bisogna imparare a sognare assieme agli altri" (M. Vianello)2 "I singoli possono costituire, gli uni per gli altri, una sorta di enciclopedia vivente, stringere amicizie, cooperazioni. Questa nuova dimensione della comunicazione dovrebbe permetterci di condividere le nostre conoscenze e di segnalarcele reciprocamente. Era fatale, dunque, che l'aspetto sociale diventasse la logica chiave di successo del Web evoluto3" P. Levy Queste slide riepilogative saranno postate sul sito http://www.slideshare.net nell'ottica wiki della condivisione della conoscenza. 2 M. Vianello, "Smart Cities - gestire la complessità urbana nell'era di internet", Maggioli Editore, 2013. 3 P. Levy, L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio, Feltrinelli, 1996.