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il bidone
delle meraviglie
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All’inizio i vicini non se ne sono
neanche accorti. Dentro quel bidone in
un angolo del balcone di Kia c’era una
vera e propria discarica domestica:
torsoli di mela e bucce
di banana, tante foglie di insalata
e una manciata di lombrichi. “La mia
compostiera urbana” scherza Carmela
Giambrone per tutti Kia, 29 anni, che
non si è limitata a produrre compost
per amici e parenti, ma ha pensato
bene di insegnare a tutti dal suo
blog “Equoecoevegan” come essere
autosufficiente anche in questo, “con
semplicità e poca spesa a beneficio
delle piante e degli orti sul balcone”.
Scordate il ferramenta e procuratevi
un bidone da 80 litri (lo si riempie
in tre/quattro settimane), foratelo
tutto eccetto il coperchio, foderatelo
con una zanzariera in tessuto e poi
con una rete di plastica a maglia fine,
aiutandovi con il fil di ferro. Sul fondo
versate le palline di argilla espansa,
isolatele con un disco di retina
e adagiate i vostri lombrichi. Il gioco è
fatto. Unica avvertenza: la compostiera
è vegetariana, odia i condimenti
e ama i contrasti di umido e secco.
“La parte più difficile? Aver pazienza,
ma basta resistere un paio di mesi”.
48 | 029 | novembre 11