Presentazione per la manifestazione NO GRONDA - NO TAV - NO INCENERITORE del 6 febbraio 2010... La sovrapposizione di 3 scempi ambientali ed un assaggio dell'impatto ambientale della gronda di ponente...
5. Il documento di SPEA: Studio Trasportistico Le rilevazioni di traffico sono state fatte prevalentemente durante periodi “ straordinari”
6.
7. … ecco cosa si può leggere sul sito di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura:
8. ...in più, alcune rilevazioni sono del 6 e 7 ottobre 2004... GENOVA 9-17 OTTOBRE 2004
9. “ Repubblica” 07 ottobre 2004 Nautico, la Rivoluzione d’Ottobre “ Deve ancora iniziare, ma sconvolge il centro e dintorni tre settimane prima e una dopo. Sempre. Fa scoppiare di scafi, prue e auto un quartiere intero. Arruola duemila cinquecento persone che a vario titolo lavorano solo per lui. E per lui arrivano da cento trentacinque Paesi tra i quali anche il Giappone. Non lo vedi, fino al giorno dell' inaugurazione, poi all' improvviso eccolo. Sorpresa. Con il suo parco galleggiante da trentamila milioni di euro, capace di attirare oltre trentamila visitatori ogni volta. E' una rivoluzione d' ottobre. Per mare e per terra. Una rivoluzione dentro e fuori l' area della Fiera ”...- Raffaella Griggi “ Repubblica” 08 ottobre 2004 Nautico, Genova è già esaurita “ Se si guardano i dati forniti dalla Camera di Commercio i dati sono chiari: in ottobre, mese del Salone le presenze nella sola Provincia di Genova sono oltre 145.000, contro le ottantamila del periodo successivo... ...Un' altra categoria coinvolta in questi nove giorni di bordello dal punto di vista del traffico, sono i taxisti. «Affari se ne fanno un po' di più è vero, basta non rimanere intasati». Parola di laser 36, che nel traffico del Nautico guida da vent' anni....”... -Raffaella Griggi
10. Il documento di SPEA: Studio Trasportistico Le simulazioni di traffico futuro sono ricavate da proiezioni che prevedono costanza di crescita, ma nei periodi esaminati non sono cosí evidenti trend di crescita positiva.
19. La relazione della Commissione per il dibattito pubblico. Seguono “… parti testuali… ” della relazione…
20. Il dibattito pubblico, la durata... “ ... durata dibattito tre mesi: contrazione dei tempi rispetto alle ipotesi precedentemente suggerite dalla Commissione e rispetto all’andamento, ben più dilatato, del débat public francese... ...Durata fase preparatoria un mese e mezzo (che invece nell’esperienza francese dura dai 6 agli 8 mesi): ha comportato un’ istruttoria incompleta che ha richiesto diversi aggiustamenti nel primo mese di dibattito...” ndr: quindi i mesi effettivi di dibattito sono stati 2…
21. “ … il mandato iniziale riguardava esclusivamente la discussione sulle cinque alternative di attraversamento della Valpolcevera . Ciò comportava l’ esclusione dal dibattito delle altre parti del tracciato per cui non erano state previste alternative… e soprattutto l’impossibilità di aprire il dibattito sull’opportunità della Gronda e sulla cosiddetta opzione zero …” Il dibattito pubblico, obiettivi attesi e disattesi...
22. “ ... non appena il dibattito si è aperto è risultato evidente che non avrebbe potuto essere confinato entro tali limiti. La contestazione alla nuova autostrada si è rivelata subito forte e ha posto domande difficilmente eludibili. Lo stesso è avvenuto per quelle parti del tracciato che, inizialmente non comprese tra i temi del dibattito, si sono rivelate come altamente problematiche e meritevoli di approfondimento ...” Il dibattito pubblico, obiettivi attesi e disattesi...
23. “ … lo spostamento dell’oggetto del contendere è la prova che il dibattito pubblico non è stato un rituale preordinato , ma ha prodotto un’imprevista ridefinizione dei temi sul tappeto . In sostanza il dibattito ha preso le mosse dal confronto sulle cinque alternative di tracciato, ma è poi approdato a riflessioni più ampie sulla mobilità e all’ esplorazione di possibili soluzioni alternative autostradali e non ...” Il dibattito pubblico, obiettivi attesi e disattesi...
24. “ … la nuova autostrada non era universalmente considerata come un rimedio alla congestione del nodo genovese e pertanto tale questione cruciale non poteva essere tralasciata...” Il dibattito pubblico, obiettivi attesi e disattesi...
25. “… è improbabile che un dibattito pubblico possa vertere esclusivamente sul ‘come’ e non anche sul ‘se’... … alla luce dell’esperienza genovese si suggerisce che la discussione sull’opportunità di un’infrastruttura sia ammessa fin dall’inizio nelle prossime eventuali repliche del dibattito pubblico che dovessero essere avviate in Italia...” Il dibattito pubblico, obiettivi attesi e disattesi...
26. “ ...La partecipazione è stata intensa e appassionata, ma anche unilaterale . Soprattutto negli incontri pubblici le posizioni contrarie alla Gronda sono state assolutamente dominanti … i motivi per l’opposizione alla Gronda nei territori interessati erano robusti e condivisi...” Il dibattito pubblico, la partecipazione…
27. “ … I presenti agli incontri, hanno preferito evitare un confronto esplicito tra i tracciati... ...e di lasciarsi trascinare in quella che ritenevano una ‘guerra tra poveri’. La scelta di combattere la Gronda, in quanto tale, ha coerentemente precluso qualsiasi impegno a prendere in considerazione le differenze tra i tracciati … ” Il dibattito pubblico, la partecipazione… ndr: da “Il secolo XIX” del 19/06/09: “ Vincenzi chiede a Repetto e Burlando di appoggiare la scelta ‘scaturita dal dibattito pubblico, si tratta di un progetto completamente diverso che chiamerei `sotterranea´ visto che 20 chilometri sono in galleria e non ci sono più i rischi per le case e le attività produttive’…” In realtà nessuna scelta di tracciato è scaturita dai cittadini...
28. “ ...l’impatto sulle abitazioni: è risultato chiaro che non dovevano essere considerati soltanto gli alloggi destinati alla demolizione ... ma anche gli alloggi che, trovandosi all’esterno della fascia dei 25 metri, avrebbero dovuto convivere per anni con i cantieri e poi con l’autostrada...” Il dibattito pubblico, i problemi sollevati...
29. “ ...Un altro aspetto che ha ricevuto una continua attenzione è quello dell’impatto della Gronda sulla salute, l’ambiente e il paesaggio... ...il tema della presenza di amianto nelle rocce del ponente genovese ha suscitato un notevole grado di preoccupazione...” Il dibattito pubblico, i problemi sollevati...
30. “ ...Ciò che più preoccupa i comitati contro la Gronda è la durata dei cantieri e la prospettiva di convivere per un decennio con mezzi pesanti, polveri, rumori che, per quanto mitigati, andrebbero comunque a peggiorare una condizione spesso già fortemente compromessa ...” Il dibattito pubblico, i problemi sollevati...
31. “ ...gli 8mln di mc totali di smarino sembrano rappresentare la quota limite che il territorio genovese possa accogliere tra destinazioni a mare e nelle cave... Il sostanziale raggiungimento della quota limite si ripercuote come problema da trattare preliminarmente per qualsiasi alternativa autostradale che aumenti i volumi di materiale scavato e, soprattutto, per un’eventuale sovrapposizione tra i lavori per la Gronda e quelli per nuove linee ferroviarie o metropolitane...” Il dibattito pubblico, i problemi sollevati... ndr: con il tracciato 2bis i mc totali salgono a oltre 9MLN...
32. “ ... Il consenso sulla Gronda: sull’ipotesi della nuova autostrada si è aperta una discussione sia sugli effetti sul traffico e sulla mobilità, sia sul rapporto tra costi e benefici. Nel corso del dibattito si è lavorato molto su tali aspetti con diversi contributi tecnici. Non si è arrivati ad alcuna conclusione definitiva ...la politica avrà l’onere di argomentare le proprie scelte di fronte ai cittadini alla luce delle analisi formulate dai tecnici, sapendo che sulla Gronda esistono, tra alcuni gruppi di cittadini, dubbi non privi di argomenti ...” Il dibattito pubblico, le conclusioni...
33. “ ... Soluzioni alternative: il dibattito ha messo in luce un’ampia gamma di possibili alternative al progetto presentato da Autostrade per l’Italia...” Il dibattito pubblico, le conclusioni... “ ... Non solo Gronda: le riflessioni sviluppate attorno al problema della congestione del nodo di Genova hanno confermato che la Gronda non è il rimedio , ma uno dei possibili rimedi. Il merito dei sostenitori dell’ ‘opzione zero’ è stato quello di richiamare l’attenzione sullo sviluppo del trasporto su ferro e di opere stradali e di aver proposto politiche integrate per una mobilità ‘dolce’ ...”
34. “ ... La questione delle abitazioni e i rischi: ...la veemente protesta dei residenti ha indotto il Comune a promuovere un accordo con Anas e Aspi... ma il dibattito ha messo in evidenza le fortissime preoccupazioni che i cittadini nutrono per i rischi che l’opera potrà generare per la salute, l’ambiente e il paesaggio, sia nella fase dei cantieri che in fase di esercizio... ” Il dibattito pubblico, le conclusioni...
35. “ ...Il dibattito pubblico ha messo in luce l’esistenza di una profonda frattura sociale che si è manifestata sul tema della Gronda, ma che ha radici più remote ed è destinata a riproporsi...la protesta espressa in Val Polcevera e a Voltri...presenta due facce diverse... la prima faccia è quella di un conflitto legato al territorio . Nel dibattito pubblico sono state messe in scena le paure, il risentimento e l’orgoglio di una periferia urbana che si sente abbandonata e vittima di ingiustizie... la seconda faccia è quella di un conflitto sul modello di sviluppo . I cittadini che hanno reclamato il diritto a una vita a misura d’uomo, contro l’invadenza delle grandi opere, delle ruspe e del cemento, hanno posto il problema di un diverso rapporto tra tecnologia e vita, tra macro e micro, tra il sistema e le persone. È un conflitto... che interroga tutti noi su ‘dove stiamo andando’ ... ” Il dibattito pubblico, ultime considerazioni...
36. “ ...Non possiamo fare a meno di aggiungere che il dibattito pubblico, per quanto difficile e sfibrante, è stata un’esperienza umanamente ricca e coinvolgente per tutti coloro che vi hanno partecipato... ” Il dibattito pubblico, ultime considerazioni... ndr: I grandi assenti sono stati proprio coloro i quali dovranno decidere… I politici…
38. Il partito dei PRO-GRONDA, la promozione... ...da molti mesi assistiamo ad una massiccia campagna pubblicitaria della Camera di Commercio di Genova e dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni (IIC) che è l’ente di ricerca che annovera tra i suoi fondatori anche il Comune di Genova e la stessa Camera di Commercio per la quale cura anche i portali informatici: Trail Liguria e Osservatorio Logistico Trasporti (OLT ) . Spot televisivi e radiofonici, convegni, intere pagine a colori dei principali quotidiani per settimane, cartelloni e manifesti pubblicitari… persino sugli autobus... La spesa che devono aver affrontato, più la dichiarazione che “non importa quale tracciato si scelga, l’importante è che si faccia”, fanno supporre che il loro interesse alla realizzazione dell’opera sia tutt’altro che ideologico…
39. Il partito dei PRO-GRONDA, i sondaggi... Il giorno 27/05/2009 su tutti i network e su tutti i quotiniani locali rimbalzava una notizia…
42. Il partito dei PRO-GRONDA, i sondaggi... Uno dei primi network che ne diede diffusione fu Primocanale… sul sito web dell’emittente si poteva partecipare ad un sondaggio che poneva la stessa domanda della Camera di Commercio… Lo stesso giorno della notizia il sondaggio di Primocanale riportava differenti percentuali su un totale di 740 votanti…
45. Il partito dei PRO-GRONDA, i sondaggi... Al di là del valore morale dei 2 sondaggi, telefonico e commissionato da chi si è apertamente schierato, il primo, pubblico e di libero accesso il secondo… … possiamo sicuramente affermare che ad oggi non è dato di sapere le reali percentuali di genovesi favorevoli e contrari all’opera… Ci sentiamo però tranquilli nell’affermare che la giusta domanda da porre ai genovesi non dovrebbe essere “ .. sei favorevole o contrario alla Gronda di Ponente?” … bensì dovrebbe essere... “ ...per liberare genova dal traffico, vuoi la Gronda oppure trasporto pubblico e merci su rotaia?”
46. Il partito dei PRO-GRONDA, i numeri sparati... La Camera di Commercio di Genova ha prodotto anche un “quaderno degli attori” nel quale sosteneva che il costo della congestione equivarrebbe a 570mln di € l’anno… secondo questa stima, considerando un costo dell’opera di circa 5mld di € si dedurrebbe che l’opera si ripagherà in circa 10 anni… In realtà non si capisce bene come venga fuori una cifra così alta (forse ragionano con i loro stipendi)… l’unico dato che abbiamo circa la congestione ce lo ha dato Autostrade S.p.A., siccome abbiamo visto che tende a gonfiare i dati, non abbiamo assolutamente motivo di credere che il dato reale possa essere maggiore (anzi)… L’Ing. Righetti di SPEA, in un incontro tematico presenta una slide con questi numeri: “ NEL NODO DI GENOVA LE ATTUALI CONDIZIONI DI DEFLUSSO DETERMINANO UNA PERDITA DI TEMPO COMPLESSIVO PER L’UTENZA TRANSITANTE CALCOLATO IN OLTRE 1.300 ore/giorno CIOÈ 450.000 ore/anno”
47. Il partito dei PRO-GRONDA, i numeri sparati... Allo stesso incontro e poi in una nota tecnica pubblicata sul sito di Urban Center, i Proff. Beria e Ponti del politecnico di Milano, affermavano: “… se dovessi fare l’analisi costi benefici con questi dati, utilizzerei come costo, un costo del lavoro orario pari a 10 euro all’ora: 450.000 ore all’anno per 10 € all’ora fanno un costo all’anno di 4,5 milioni di euro. Se l’opera costa 4,5 miliardi di Euro, l’opera si ripaga in mille anni. Se invece considero un costo del lavoro pari a 20 € all’ora, l’opera si ripaga in 500 anni...” ndr: per arrivare ai numeri sparati dalla Camera di Commercio occorre applicare un costo del lavoro pari a 1267 € l’ora.
48. Il partito dei PRO-GRONDA, le dichiarazioni... Pur avendo i cittadini più volte affermato come il problema degli espropri fosse quello di minor importanza, il partito dei PRO-GRONDA ha più volte dichiarato: “ … l’opera si deve fare e i cittadini espropriati devono ricevere ampie garanzie… come è successo per i ricollocati di Via Colano…”
49. In questa mappa dei cantieri dell’opz. 2 possiamo osservare:
59. … il nuovo mercato ortofrutticolo che servirà tutta Genova…
60. Il partito dei PRO-GRONDA, le dichiarazioni... … chissà se anche loro avevano ricevuto ampie garanzie… … chissà se le hanno ricevute gli operatori che il 26 ottobre si sono spostati da Corso Sardegna al nuovo mercato ortofrutticolo… … prima di fare certe dichiarazioni, il partito dei PRO-GRONDA, dovrebbe aver partecipato ed essere informato quanto quello dei NO-GRONDA…
61. L’attuale autostrada sarà liberalizzata? Fonte SPEA: Presentazione_Gronda-GE_GENERALE_ms_PARTE2.pdf (P.zzo Tursi maggio 2009)
62. L’impatto ambientale... Cosa dice SPEA Fonte SPEA: Presentazione_Gronda-GE_GENERALE_ms_PARTE2.pdf (P.zzo Tursi maggio 2009)
71. L’impatto ambientale della gronda… I nostri amministratori sono convinti che l’aver ridotto i tratti all’aperto sia stata una fortuna… secondo loro impatto ambientale = impatto visivo … In realtà, con il tracciato 2bis, il già elevatissimo impatto ambientale è aumentato…
75. L’impatto ambientale, falde acquifere. Sorgenti idriche Fascia 1000m Fascia 250m Tracciato in galleria Tracciato all’aperto
76. L’impatto ambientale, pozzi e obiettivo 2. * aree in fase di mutazione socioeconomica nei settori dell'industria e dei servizi, zone rurali in declino, zone urbane in difficoltà e zone dipendenti dalla pesca che si trovano in una situazione di crisi, per le quali la riconversione socioeconomica è prioritaria. Pozzi, interconnessioni fognarie, scarichi… Aree Obiettivo 2*
77. L’impatto ambientale, SIC. * “siti d’interesse comunitario” censiti dalla rete di Natura 2000. Prevedono la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati dell'Unione europea. Sono considerati di grande valore in quanto habitat naturali di eccezionali esemplari di fauna e flora ospitati (“direttiva Habitat” e “direttiva Uccelli”). La costituzione della rete ha l'obiettivo di preservare le specie e gli habitat per i quali i siti sono stati identificati, tenendo in considerazione le esigenze economiche, sociali e culturali regionali in una logica di sviluppo sostenibile . Mira a garantire la sopravvivenza a lungo termine di queste specie e habitat e mira a svolgere un ruolo chiave nella protezione della biodiversità nel territorio dell'Unione Europea. 1 2 Fonte Natura 2000 * 1 2 SIC Monte Gazzo SIC Praglia-Pracaban-Monte Leco-Punta Martin
78.
79. L’impatto ambientale della Gronda. Carta delle aree con presenza amianto (alternativa 2bis). Fonte: “cartografia interattiva regione liguria” Mappatura degli ambiti interessati da substrato riconducibile alle ''pietre verdi'', ai fini dell'applicazione dei criteri per la gestione e l'utilizzo delle terre e rocce da scavo. Tali criteri sono definiti dal DGR 859/2008, per quanto attiene alle problematiche concernenti le rocce che contengono amianto naturale.
80.
81. Grazie! SPERIAMO DI RITROVARCI, TRA QUALCHE ANNO, ANCORA QUI… FERMARLI È DIFFICILE. UNITI È POSSIBILE!