4. Le
s1me
per
il
2015
dicono
che…
216
%
Tablets
144
%
100
%
Smartphones
Connected
Tv
4
AUTORITA’
PER
LE
GARANZIE
NELLE
COMUNICAZIONI
(AGCOM),
Relazione
Annuale
2012.
5. DA
TV
ANALOGICA
A
TV
DIGITALE
Strategia
di
comunicazione
in
grado
di
raggiungere
il
pubblico
ed
interagire
con
esso
nei
contes1
e
nei
momen1
della
sua
vita
quo1diana,
sfru[ando
di
volta
in
volta
i
media
più
indica1
per
veicolare
il
messaggio
prescelto.
5
6. v
Offerta
disancorata
dai
tempi
rigidi
del
palinsesto
v
Medium
non
più
chiuso
tra
le
“mura
domes1che”
v
Maggiori
pun1
di
incontro
tra
Broadcaster
e
Spe[atore
v
Targe1zzazione
dei
contenu1
6
7. Assume
una
posizione
centrale
nelle
strategie
di
ges1one
dei
contenu1
Sogge,o
a.vo
Personalizzazione
del
palinsesto
SERVIZI
INTERATTIVI
v Registrazione
programmi
in
onda
v Messa
in
pausa
ogni
volta
che
si
desidera
v Televoto
v Commen1
in
dire[a
7
8. AGGREGATORI
IPTV
WEB
TV
DI
CONTENUTI
Perme[e
la
trasmissione
su
Si
cara[erizza
come
Portale
interacvo
e
protocollo
IP,
a[raverso
l’unione
dello
s1le
gratuito
dotato
di
l’uso
del
cavo
telefonico,
comunica1vo
televisivo
componen1
funzionali
con
so[oscrizione
di
un
(parole,
testo,
immagini)
e
all’UGC,
materiali
prodoc
abbonamento,
dotandosi
di
quello
della
rete
amatorialmente
o
con
un
apposito
decoder.
(interacvità
e
gratuità).
canali
dedica1
di
emi[en1
Tv.
Telecom
Italia,
Fastweb,
Portali
web
di
Mediaset,
Wind
Infostrada
Rai
e
La7.
YOUTUBE,
Vevo,
Facebbok
8
9. COLOSSI
A
CONFRONTO:
LA
TV
DEL
FUTURO
NUOVI
MODELLI
ECONOMICI
DIVERSI
DA
QUELLI
TRADIZIONALI
O
DELLA
PAYTV
IN
QUANTO
GODONO
DELLA
POSSIBILITA’
DI
AGGIORNAMENTO
DEL
SOFTWARE.
QUESTE
SONO
LE
COSIDDETTE
TV
“IBRIDE”
O
OTT
(Over
The
Top
Television).
APPLE
GOOGLE
Provenienza
Proge[azione
di
HW
e
SW
Ricerca
e
ges1one
di
info
Mission
Ges1one
semplice,
veloce
e
“Tv
meets
Web,
Web
meets
solida
di
contenu1
Tv”
mul1mediali
U1lizzo
Minimalismo,
telecomando
Telecomando
come
grande
remoto
dotato
di
pochi
ta1era,
con
molte
funzioni,
pulsan1
minor
pra1cità
9
10. Ciò
che
sta
avvenendo
nel
se[ore
televisivo,
sulla
scorta
delle
potenzialità
offerte
dal
digitale,
è
possibile
paragonarlo
all’evoluzione
di
Internet,
dal
web
1.0
al
2.0.
v In
termini
di
approccio
dello
spe,atore
ai
contenuN
Con
il
Web
2.0
l’utente
è
in
grado
di
condividere
i
contenu1
con
altre
persone,
modificarli
e
ges1rli
in
modo
personalizzato
e
acvo.
Lo
spe[atore
televisivo,
da
semplice
fruitore
di
contenu1
preimposta1
e
ges11
dall’alto,
è
divenuto
acvo,
pretendendo
di
entrare
in
conta[o
realmente
con
quello
che
sta
osservando,
ponendosi
in
modo
cri1co
in
merito
alla
scelta
delle
programmazioni
a
lui
più
congeniali.
v In
termini
di
modalità
di
ADV
L’audience
non
è
valutata
solo
in
termini
quan1ta1vi,
ma
in
anche
di
affinità
di
target.
La
pubblicità
erogata
sulla
Tv
tramite
internet
si
dis1ngue
per
l’idoneità
di
individuare
e
raggiungere
efficientemente
specifici
target
di
uten1,
per
la
capacità
di
tracciare
e
segmentare
il
consumatore,
e
per
la
possibilità
di
misurare
puntualmente
l’efficacia
delle
inserzioni,
con
conseguenze
dire[e
sulle
modalità
di
definizione
e
sull’en1tà
dei
prezzi
delle
stesse.
10
11. È
un
nuovo
modo
di
fruire
dei
programmi
televisivi.
I
telespe[atori
diventando
veri
e
propri
protagonis1
acvi
della
trasmissione,
a[raverso
il
coinvolgimento
e
la
condivisione
di
contenu1
sul
web.
Convergenza
tra
Social
Media
e
Televisione:
un
binomio
vincente,
promotore
di
un
nuovo
fenomeno
di
massa.
v Durande
la
visione
dei
programmi
Tv,
l’86
%
dei
possessori
di
Smartphone
u1lizza
il
proprio
cellulare
(ricerca
di
Nielsen-‐Yahoo)
v
“Tv
Talkers”,
nuova
1pologia
di
telespe[atori,
dai
16
ai
54
anni
v Analisi
sia
quan1ta1va
sia
qualita1va
11
12. AUDISOCIAL
TV
Misurazione
della
performance
dei
programmi
Tv
sui
Social
Lo
share
viene
calcolato
su
Networks:
grazie
alle
un
campione
di
appena
conversazioni
online,
si
potrà
5.163
famiglie
,
avere
una
visione
d’insieme
corrisponden1
a
circa
molto
più
ampia:
al
dato
14mila
individui
meramente
quanNtaNvo
si
potrà
sommare
l’analisi
qualitaNva.
INDICA
LA
PREFERENZA
AUDIENCE
ATTIVA
DOCUMENTA
L’UTILIZZO
12
13. 200
mila
Followers
Hashtag
#XF6
66
milioni
di
“applausi
virtuali”
Thefool.com
24
milioni
di
pagine
viste,
con
una
media
di
2
milioni
a
secmana
7.337
Tweet
all’ora
durante
la
dire[a
330
mila
App
scaricate
13
14. RAINET
è
la
società
del
gruppo
RAI
che
si
occupa
di
sviluppare
i
si1
web
rai.it
e
rai.tv
per
rendervi
accessibili
in
rete
i
canali,
le
testate
giornalis1che
e
i
programmi
televisivi.
La
televisione
pubblica
è
riuscita,
a[raverso
il
portale
rai.tv,
a
incontrare
il
gradimento
degli
uten1
della
rete,
aspe[o
significa1vo
di
quanto
sia
importante,
anche
nel
nostro
paese,
una
maggiore
a[enzione
per
le
nuove
tecnologie,
un
rapporto
nuovo
con
il
pubblico
e
la
diffusione
della
banda
larga.
La
ricerca
di
una
relazione
posi1va
con
i
blogger
e
gli
operatori
della
rete,
che
superi
le
an1che
contrapposizioni
insite
nel
confronto
tra
is1tuzione
e
società,
individua
nel
dialogo
la
migliore
forma
di
comunicazione.
14
15. MEDIASET
acva
il
suo
portale
internet
nel
1999.
Il
sito
mediaset.it,
ges1to
da
R.T.I.
Interac1ve
Media,
è
tra
i
si1
più
visita1
dagli
italiani.
La
poli1ca
aziendale
del
portale
offre
contenu1
di
alta
qualità,
differenzia1
tra
loro.
Il
valore
aggiunto
di
Mediaset
è
stato
quello
di
non
puntare
solo
su
nuovi
servizi
interacvi
per
il
pubblico
da
Tv
alla
Rete,
ma
anche
di
invesNre
in
contenuN
web,
trasferendoli
sul
grande
schermo.
Nato
come
sito
internet,
grazie
alla
chiarezza
e
alla
affidabilità
delle
previsioni,
è
diventato
un
auten1co
sistema
mul1mediale
acvo
su
tu[e
le
pia[aforme,
anche
quelle
televisive.
Nato
come
sito
internet
di
informazione
di
è
evoluto
nel
2011,
in
un
vero
e
proprio
canale
All
news,
totalizzando
nel
corso
dell’ul1mo
anno
un
incremento
del
100%
dei
visitatori/spe[atori.
15
16. FASTWEB
Tv
lanciata
nel
marzo
2001,
è
stata
la
prima
pia[aforma
televisiva
commerciale
in
tecnologia
IPTV
in
Italia.
L’idea
rivoluzionaria
di
delinearizzare
il
palinsesto
televisivo,
vincolato
dalle
decisioni
dei
broadcasters
tradizionali,
ha
incontrato
però
un
pubblico
non
ancora
pronto
a
un
cambiamento
così
radicale.
Il
servizio,
che
durante
il
suo
massimo
splendore
aveva
200.000
abbona1,
non
è
mai
decollato
in
circa
un
decennio
di
offerta.
Per
questo
mo1vo,
il
5
novembre
2012
la
pia[aforma
di
FastewebTV
è
stata
disabilitata.
Fastweb
ha
deciso
di
scomme[ere
sul
video-‐noleggio,
ma
non
quello
tradizionale
alla
Blockbuster,
bensì
sullo
streaming
video
della
pia[aforma
italiana
Chili-‐
TV.
Senza
alcun
abbonamento
o
canone,
si
paga
solo
quello
che
si
vede.
16
17. I
ricavi:
v 20,9
miliardi
dal
servizio
pubblico
radiotelevisivo
v 35,3
milardi
dai
servizi
pay
v 31,6
miliardi
dall’
ADV
Situazione
europea:
v Germania
e
Spagna
(finanziamneto
pubblico)
v Gran
Bretagna
e
Francia
(abbonamen1
pay)
v Italia
(pubblicità)
17
19. v Vista
inizialmente
come
una
minaccia,
la
distribuzione
in
rete
dei
contenu1
si
sta
rivelando
un’opportunità
per
affermare
il
brand
editoriale,
la
sua
qualità
e
la
sua
autorevolezza.
Per
questo
pensiamo
che
sia
importante
ampliare
la
modalità
di
valorizzazione
dei
contenu1
che
non
passano
solo
dagli
inves1men1
delle
grandi
aziende,
ma
anche
dall’estensione
di
nuovi
modelli
di
business.
Come
suggerisce
“Dove
c’è
comunicazione,
sia
essa
televisiva,
pubblicitaria
o
le7eraria,
la
ques9one
su
cui
si
concentra
l’a7enzione
è
il
montaggio
dei
contenu9.
Si
tra7a
di
un
fa7o
linguis9co:
è
la
gramma9ca
a7raverso
cui
qualsiasi
programmazione
diventa
condivisibile”.
Annamaria
Testa,
esperta
in
comunicazione
e
crea1vità
per
la
società
Progec
Nuovi
v Oltre
alla
necessità
di
dotarsi
di
strumen1
e
metodologie
innova1ve,
si
dovrebbe
sviluppare
una
strategia
di
marke1ng
con
base
mul1canale.
Proprio
per
questo
oggi
è
in
corso
una
riclassificazione
dei
media.
19
20. v Ges1re
il
rapporto
con
lo
spe[atore/utente
significa
creare
una
relazione
dinamica,
interacva
e
finalizzata
allo
scambio
di
risorse.
Il
sogge[o
con
cui
i
broadcasters
hanno
a
che
fare,
diventa
a[ore
protagonista
e
regista
degli
stessi
contenu1
di
cui
fruisce,
ponendosi
al
centro
di
un
processo
tecnologico,
economico,
culturale
e
sopra[u[o
sociale.
v Passaggio
dal
“Prime
1me”
al
“My
1me”
v Le
dinamiche
On
Demand
perme[ono
una
segmentazione
più
precisa
del
target
di
riferimento.
v Il
processo
televisivo
diventa
così
un
do
ut
des
tra
broadcasters
e
spe[atore
20