2. 12 Luglio 2014
Ore 8.00 del mattino, un uomo
con volto travisato da casco e
sciarpa fa irruzione nella
tabaccheria ubicata in via Tripoli
costringendo il titolare, sotto la
minaccia di una pistola, a
consegnargli il denaro contenuto
nelle casse.
Il maltolto viene poi quantificato in
oltre 300 euro.
Nell’immediatezza dei fatti
personale della Squadra Mobile
della Questura di Grosseto (diretta
dal dott. Buccini) intervenuto sul
posto raccoglieva ogni utile
elemento ritenuto idoneo per un
proficuo avvio delle indagini.
3. Le prime risultanze investigative
Immediatamente la macchina
investigativa della Sezione Furti e
Rapine della Squadra Mobile avviava
una serrata attività di indagine
attraverso la giusta integrazione tra le
tradizionali logiche investigative e gli
attuali sistemi tecnici, nonché grazie
all’acquisizione di immagini video
registrate da sistemi di
videosorveglianza dislocati sul territorio,
grazie ai quali venivano sfruttate al
massimo le informazioni assunte nel
corso dell’intervento, nonché quelle
fornite dalla persona offesa e il
significativo modus operandi del
malfattore.
Le prime risultanze consentivano di
appurare che i rapinatori erano di fatto
due, un uomo ed una donna, e che gli
stessi erano giunti sul posto a bordo di
uno scooter di media cilindrata.
4. Bonny e Clide
Dalla disamina delle immagini
assunte, la Squadra Mobile
individuava le fasi attraverso le
quali veniva posta in essere la
rapina.
Difatti, i due, prima di mettere a
segno il colpo alla tabaccheria,
effettuavano alcuni passaggi, a
mo’ di sopralluogo, al fine di
carpire il momento propizio per
l’irruzione.
In questa fase preparatoria
l’uomo, che inizialmente era
alla guida, monta sullo scooter
al posto del passeggero proprio
per essere agevolato
nell’attuazione del disegno
criminoso.
5. Il rapinatore
Lo scooter si ferma, il
passeggero discende dal
mezzo ed a piedi
raggiunge la tabaccheria
dove, armato di pistola,
realizza la rapina ai danni
del titolare.
Trascorso circa un minuto,
il rapinatore, dopo essersi
impossessato della
refurtiva, sempre a piedi
scappa in direzione dello
scooter facendo perdere
così le proprie tracce.
6. Lo standard probatorio
Nel corso delle indagini realizzate, i
due rapinatori venivano individuati
in una giovane coppia di coniugi
grossetani.
Le attività di perquisizione
effettuate a loro carico, nonché
quelle di osservazione,
consentivano di rinvenire e
sottoporre a sequestro oltre allo
scooter usato nel corso della rapina,
anche altri oggetti ed indumenti
indossati dagli stessi nella
medesima circostanza,
determinando così il cd. standard
probatorio sulla base del quale
traevano origine le contestazioni
penali mosse dal procedente ufficio
di polizia giudiziaria.
7. 28 aprile 2015
La Procura della
Repubblica di Grosseto
condivide l’assunto e le
risultanze investigative
della Squadra Mobile
emettendo un apposito
decreto di conclusione di
indagini preliminari nei
confronti della coppia per
la rapina perpetrata a
Grosseto il giorno 12 luglio
2014.