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Notizie dal mondo


Perù, la ramada di San Roque: tutela e conservazione
Paola Giaimi, hugo wilfredo torres reyna
Abstract: The article illustrates the conservation project of the facade of the a so-called 'ramada' church in
Lambayeque (Peru). The name 'ramada' is due to the peculiar construction technique used. After presenting the
historic and geographic contexts of the church, its materials and its state of deterioration, the author proposes a
conservation project taking into account the historical importance of the facade, its construction technique and
the competences of the constructors who will carry out the job.

Il progetto presentato riguarda il mondo della conser-                            europeo, la tradizione religiosa mochica (1) con quella
vazione architettonica in uno stato latinoamericano con                           cattolica.
tradizioni storiche e architettoniche diverse da quelle                           La ramada è una tipologia architettonica che prende il
dell’Italia, nella fattispecie in Perù, dove il dibattito sul                     nome dalla tipologia costruttiva: veniva costruita utiliz-
restauro è ancora in nuce e interessa solo ad una elite                           zando tronchi di alberi scortecciati e a forma di “Y”,
di professionisti che per lo più ha studiato nel vecchio                          come colonne per sostenere due travi, che a loro volta
continente.                                                                       sostenevano un tetto di legno, coperto con terra e can-
Il monumento oggetto di studio è situato nel nord del                             nucciato, impermeabilizzato con la gomma di cactus. Le
paese, a Lambayeque, ed è una delle prime chiese eret-                            ramadas esistevano a Lambayeque già prima dell’arri-
te dai conquistatori spagnoli nell’avanzata verso la con-                         vo degli spagnoli, ed erano piccole capanne costruite
quista/colonizzazione dell’America Latina. In questo edi-                         all’usanza dei mochica, e venivano erette per celebrare
ficio, denominato ramada per la sua tecnica costruttiva,                          la cerimonia di nomina di un nuovo capo. Le ramadas
si coniugano i caratteri costruttivi autoctoni con lo stile                       esaminate, invece, sono state erette attorno al 1580
Fotografia dell'inizio del Novecento rappresentante la ramada di San Fancisco e dettaglio esemplificativo della tipologia costruttiva delle ramadas




92
(2) e sono chiese cattoliche costruite con lo scopo di                                l’architettura serviva a far capire chi detenesse il potere
evangelizzare e scolarizzare gli indios, ma sono costrui-                             (temporale e spirituale) nella città. Era un mezzo di co-
te ancora secondo i canoni architettonici della cultura                               municazione. La connessione fra Fede e Giustizia era le-
autoctona. Ci troviamo, infatti, di fronte ad un esempio                              gata alla missione originaria della Spagna, consacrata
di sincretismo architettonico, che si basa sulla fusione                              dalle bolle di Papa Alessandro VI, che inserivano l’evan-
d’elementi indigeni con nuovi concetti estetici maturati                              gelizzazione degli indiani nel quadro di un disegno di
nel tardo Rinascimento controformista europeo. Duran-                                 salvezza universale. Il diritto di instaurare una domina-
te la conquista, gli Spagnoli riescono a far leva sulla                               zione politica faceva tutt’uno col dovere di evangelizza-
profonda religiosità dei nativi per erigere i santuari cat-                           re. Vescovi e ordini religiosi erano soggetti agli ordini
tolici in corrispondenza dei luoghi sacri ancestrali mo-                              del Re di Spagna e del Consiglio delle Indie e non a
chica, con la speranza di sradicare quella che definiva-                              quelli dei pontefici di Roma, quindi senza la concessione
no idolatria: per la verità invece hanno generato una                                 del Re di Spagna non si potevano costruire chiese o fon-
fede “ibrida”, in cui le antiche credenze si combinavano                              dare ordini religiosi. L’operazione aveva ovviamente dei
con la nuova fede cristiana.                                                          risvolti anche economici: i re spagnoli ricevevano dal
Un altro aspetto interessante, oltre alla tecnica costrut-                            Papato l’appalto delle decime da riscuotere presso gli
tiva, è l’orientamento degli edifici: solo la chiesa di San                           indigeni, impegnandosi in compenso a costruire chiese
Pedro, di epoca successiva, ha l’altare rivolto ad est se-                            e a sostenere le spese del culto (3). Gli invasori spagno-
condo le prescrizioni ecclesiastiche. Le cappelle, inve-                              li, mentre conquistavano il “Nuovo Mondo” costruivano
ce, hanno orientamento nord-sud, cioè l’orientamento                                  lungo il loro percorso diverse “cappelle dottrinali” che
utilizzato dagli indios per costruire edifici sacri e tombe                           avevano la funzione di “addottrinare gli indios”.
funerarie. Non si può trascurare che, prima della co-                                 Le quattro ramadas, collocate l’una accanto all’altra,
struzione della cattedrale, le ramadas si affacciavano                                costituiscono per l’originalità della loro distribuzio-
direttamente – col municipio – sulla Plaza de Armas:                                  ne spaziale un caso unico nell’architettura religiosa
La piazza alla fine del 1800 (da “Collezione Brüning, Museo Antropologico di Amburgo”) e pianta di Lambayeque, 1779. Si notino le ramadas e la chiesa (da B. J. Martínez
Companõn y Bujanda, Trujillo del Perú Obra del obispo Martínez Companõn sobre Trujillo del Perú en el siglo XVIII, Madrid, 1978, Vol I)




                                                                                                                                                                   93
dell’America Coloniale Andina. Nonostante questo
                                                                                      complesso appaia come un’insieme unitario, cosa che
                                                                                      effettivamente è, l’Istituto Nazionale di Cultura ha ap-
                                                                                      posto dei vincoli separati alle chiese, considerandole
                                                                                      come “monumenti singoli” e non come un’insieme da
                                                                                      conservare e trattare congiuntamente (4). Solo nel 2008
                                                                                      è stato posto un vincolo sul “Complesso religioso di San
                                                                                      Pedro a Lambayeque”, tutelando unitamente le chiese
                                                                                      ed i piazzali antistanti.
                                                                                      Il complesso si presenta apparentemente simile a quello
                                                                                      di poco più di un secolo fa: la ramada di Santa Lucia
                                                                                      infatti è stata demolita e la ramada di San Francisco,
                                                                                      unica rimasta completa, è ora in restauro perché a ri-
                                                                                      schio di crollo. Negli anni Ottanta sono state demoli-
                                                                                      te la ramadas di San Roque e di Santa Catalina, ma
                                                                                      vengono mantenute intatte le facciate, dietro alle quali
                                                                                      è stata costruita una scuola di due piani fuori terra in
                                                                                      scheletro di cemento armato e mattoni; viene murata la
                                                                                      porta di ingresso della chiesa di San Roque e l’ingresso
                                                                                      della chiesa di Santa Catalina diventa la porta di ac-
                                                                                      cesso della scuola. Probabilmente l’importante quadro
                                                                                      fessurativo che interessa la ramada di San Roque è stato
                                                                                      causato dalle demolizione della chiesa e dalla costru-
                                                                                      zione dell’edificio scolastico. Infatti da indagini geolo-
                                                                                      gico-archeologiche svolte in situ si è potuto escludere il
                                 Ramada di Santa Catalina
     Ramada di San Roque




                                                                                      cedimento differenziale del terreno sia dovuto a cause
                                                            Ramada di San Francisco




                                                                                      di dissesto strutturale o ai sismi del 1928, 1937 e 1938.
                                                                                      Si è proceduto con l’analisi dei materiali: la parte strut-
         facciata




                                      facciata




                                                                                      turale della facciata è realizzata in mattoni di terra cruda
                                                                                      (adobe) allettati con malta di terra. I pilastri in facciata
                                                                                      non sono portanti ma fanno parte della controfacciata
                                                                                      in laterizio che non è ben ammorsata al muro in adobe:
                                                                                      sono presenti pochi diatoni. L’intonaco è costituito da le-
                           Cattedrale di San Pedro
                                                                                      gante di gesso quasi totalmente privo di aggregati, con
                                                                                      strato di finitura con tinta a secco. La facciata presenta
                                                                                      un basamento in cemento, apposto in questo secolo. Il
                                                                                      Inquadramento del quartiere Lambayeque; facciate delle chiese della Rama-
                                                                                      da di San Roque, Ramada di Santa Catalina e Ramada di San Francesco e la
                                                                                      piazza delle chiese a Lambayeque, con la loro singolare disposizione



94
rilievo dei degradi, basato sull’analisi visiva delle pa-
tologie in atto, ha messo in evidenza un diffuso pro-
cesso degenerativo dei materiali dovuto essenzialmente
all’abbandono e all’incuria. La più importante forma di
degrado è dovuta alla costruzione dell’edificio scolasti-
co alle spalle della facciata: il cedimento differenziale
del terreno, causato dal peso della scuola, ha destabi-
lizzato la struttura della facciata che ora si trova di nuo-
vo in una situazione di precario equilibrio, con un fuori
piombo di 2-5 gradi verso l’interno: si “appoggia” alla
scuola in cemento armato. Questa, inoltre, ha un com-
portamento sismico molto diverso dalla facciata stessa,
e costituisce un ulteriore elemento di potenziale fragilità
per la ramada. Lo spigolo sinistro della facciata è quello
che ha risentito di più di tutte queste variazioni struttura-
li: presenta fessure pressio-flessionali ed è distaccato dal
resto della struttura, anche perché l’edificio retrostante
non arriva fino all’estremità della facciata, ma si ferma
prima, lasciandone di fatto in bando una parte. L’acqua
di risalita capillare dal terreno è l’altra principale causa
di degrado, amplificata dalla facilità di re-idratazione
dell’intonaco gessoso, e causa fenomeni quali polveriz-
zazione, perdita dello strato di finitura superficiale della
tinta sull’intonaco, disgregazione, efflorescenze. La par-
                                                                Chiesa di San Roque, facciata e retro-facciata con addossata la scuola in
te superiore della facciata presenta fenomeni differenti,       cemento armato
in quanto il principale agente di degrado non è più l’ac-
qua ma il vento che ha eroso gli intonaci, che in alcune
porzioni sono scomparsi mentre in altre hanno perso
gran parte della tinta.
Dopo aver analizzato i materiali, i degradi degli stessi e i
dissesti strutturali, è stato sviluppato un progetto che tu-
teli la facciata dal rischio di crollo e che arresti le forme
di degrado in atto sulle sue superfici. Si sono cercate tec-
niche operative efficaci e soprattutto attuabili quindi che
non comportino l’utilizzo di materiali “sofisticati” che in
Perù sono difficilmente reperibili sul mercato. Sono state
quindi progettate metodologie d’intervento realizzabili
anche in un cantiere edilizio molto “artigianale”, dove
prevalgono la conoscenza empirica delle tecniche e dei


                                                                                                                                   95
materiali e la capacità manuale di ogni operatore.
                                                                                  La filosofia dell’intervento è ispirata a principi di con-
                                                                                  servazione della materia esistente e dei segni di trasfor-
                                                                                  mazione, alterazione e degrado di cui il manufatto è
                                                                                  portatore, purché non compromettano la sopravvivenza
                                                                                  del bene, e al rispetto della concezione costruttiva della
                                                                                  facciata.
                                                                                  Il manufatto ha soprattutto problemi statici quindi sa-
                                                                                  ranno eseguite delle operazioni preliminari per arginare
                                                                                  le situazioni di pericolo per gli operatori e per l’edificio
                                                                                  stesso. Si inizia con l’ancoraggio del lanternino di sini-
                                                                                  stra, in situazione staticamente precaria in quanto alcuni
                                                                                  mattoni del basamento si sono distaccati, per impedire
                                                                                  che crolli sia durante i lavori che lo interesseranno di-
                                                                                  rettamente, sia durante i lavori che faranno vibrare la
                                                                                  struttura muraria sulla quale si appoggia. È prevista la
                                                                                  costruzione, nella parte retrostante alla facciata, di tre
                                                                                  contrafforti in muratura che sorreggano la struttura solo
                                                                                  nel momento in cui sarà necessario (presidio passivo).
                                                                                  Questa operazione serve a contrastare il fuori piombo
                                                                                  della parte alta della muratura, cioè quella priva del vin-
                                                                                  colo della scuola. Un muretto verrà collocato al centro,
                                                                                  gli altri due lateralmente. È stata esclusa una maglia di
                                                                                  putrelle in acciaio in quanto, in caso di sisma, si com-
Fessurazione dello spigolo sinistro della facciata. fenomeni di degrado: polve-
rizzazione, fluorescenze saline, disgregazione della malta
                                                                                  porterebbe troppo rigidamente e martellerebbe la parte
                                                                                  sommitale della facciata, facendola crollare.
                                                                                  Un ulteriore problema è rappresentato dagli intonaci
                                                                                  privi di tinta. Di alcuni di tali elementi si può ipotizzare
                                                                                  la originale colorazione seguendo il ritmo geometrico
                                                                                  di colorazione della facciata. Quindi si è deciso di co-
                                                                                  lorare rispettando le tinte pregresse, ormai perse, quel-
                                                                                  le porzioni di muratura sul quale possiamo ipotizzare,
                                                                                  mediante uno studio del ritmo geometrico del colore
                                                                                  in facciata, la tinta originale mentre si è ritenuto op-
                                                                                  portuno lasciare del colore dello sfondo le porzioni che
                                                                                  hanno perso completamente le tracce del colore, come
                                                                                  ad esempio i lanternini. Le bugne mancanti della parte
                                                                                  inferiore del prospetto, che ormai sono sullo stesso livel-
                                                                                  lo del resto della facciata, non verranno ricostruite ma


96
solamente re-intonacate. La bugna quindi non ci sarà             piazzale delle ramadas, anche inserendo cartelloni sto-
matericamente, ma ne verrà lasciata memoria mediante             rici esplicativi in modo che l’utenza capisca il valore sto-
la tinteggiatura del prospetto. In pratica, osservando il        rico-artistico ed architettonico che hanno queste chiese.
prospetto, si vedranno tinteggiate tutte le bugne, nono-         1. Nome della popolazione preincaica originaria della zona di Lambayeque
stante alcune non saranno più sporgenti. L’unica opera           2. J.I. Castañeda, Recopilaciòn de datos sobre la historia de Lambayeque y sus
di protezione murale consisterà nella installazione di co-       Ramadas, Lambayeque, Perù, 2000.
                                                                 3. M. Fagiolo, La fondazione delle città latino-americane. Gli archetipi della
pertine in rame sopra al muro perimetrale della facciata,        giustizia e della fede, in “PSICON, rivista internazionale di architettura” n° 5,
in modo da proteggerlo dalle intemperie e dal guano.             1975, pp. 35-50.
Il progetto è stato consegnato al parroco del complesso          4. La chiesa di San Pedro e la ramada di San Francisco sono state dichiarate
                                                                 “Monumento” nel 1972, la ramada di Santa Catalina nel 1986. La chiesa di
religioso, e si è coinvolta la municipalità per ottenere         San Roque è stata dichiarata “Bene integrante del patrimonio della nazione”
dei finanziamenti. L’intento è la riqualificazione di tutto il   nel 2008.




Rilievo del degrado




                                                                                                                                            97

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Perù, la ramada di san roque tutela e conservazione

  • 1. Notizie dal mondo Perù, la ramada di San Roque: tutela e conservazione Paola Giaimi, hugo wilfredo torres reyna Abstract: The article illustrates the conservation project of the facade of the a so-called 'ramada' church in Lambayeque (Peru). The name 'ramada' is due to the peculiar construction technique used. After presenting the historic and geographic contexts of the church, its materials and its state of deterioration, the author proposes a conservation project taking into account the historical importance of the facade, its construction technique and the competences of the constructors who will carry out the job. Il progetto presentato riguarda il mondo della conser- europeo, la tradizione religiosa mochica (1) con quella vazione architettonica in uno stato latinoamericano con cattolica. tradizioni storiche e architettoniche diverse da quelle La ramada è una tipologia architettonica che prende il dell’Italia, nella fattispecie in Perù, dove il dibattito sul nome dalla tipologia costruttiva: veniva costruita utiliz- restauro è ancora in nuce e interessa solo ad una elite zando tronchi di alberi scortecciati e a forma di “Y”, di professionisti che per lo più ha studiato nel vecchio come colonne per sostenere due travi, che a loro volta continente. sostenevano un tetto di legno, coperto con terra e can- Il monumento oggetto di studio è situato nel nord del nucciato, impermeabilizzato con la gomma di cactus. Le paese, a Lambayeque, ed è una delle prime chiese eret- ramadas esistevano a Lambayeque già prima dell’arri- te dai conquistatori spagnoli nell’avanzata verso la con- vo degli spagnoli, ed erano piccole capanne costruite quista/colonizzazione dell’America Latina. In questo edi- all’usanza dei mochica, e venivano erette per celebrare ficio, denominato ramada per la sua tecnica costruttiva, la cerimonia di nomina di un nuovo capo. Le ramadas si coniugano i caratteri costruttivi autoctoni con lo stile esaminate, invece, sono state erette attorno al 1580 Fotografia dell'inizio del Novecento rappresentante la ramada di San Fancisco e dettaglio esemplificativo della tipologia costruttiva delle ramadas 92
  • 2. (2) e sono chiese cattoliche costruite con lo scopo di l’architettura serviva a far capire chi detenesse il potere evangelizzare e scolarizzare gli indios, ma sono costrui- (temporale e spirituale) nella città. Era un mezzo di co- te ancora secondo i canoni architettonici della cultura municazione. La connessione fra Fede e Giustizia era le- autoctona. Ci troviamo, infatti, di fronte ad un esempio gata alla missione originaria della Spagna, consacrata di sincretismo architettonico, che si basa sulla fusione dalle bolle di Papa Alessandro VI, che inserivano l’evan- d’elementi indigeni con nuovi concetti estetici maturati gelizzazione degli indiani nel quadro di un disegno di nel tardo Rinascimento controformista europeo. Duran- salvezza universale. Il diritto di instaurare una domina- te la conquista, gli Spagnoli riescono a far leva sulla zione politica faceva tutt’uno col dovere di evangelizza- profonda religiosità dei nativi per erigere i santuari cat- re. Vescovi e ordini religiosi erano soggetti agli ordini tolici in corrispondenza dei luoghi sacri ancestrali mo- del Re di Spagna e del Consiglio delle Indie e non a chica, con la speranza di sradicare quella che definiva- quelli dei pontefici di Roma, quindi senza la concessione no idolatria: per la verità invece hanno generato una del Re di Spagna non si potevano costruire chiese o fon- fede “ibrida”, in cui le antiche credenze si combinavano dare ordini religiosi. L’operazione aveva ovviamente dei con la nuova fede cristiana. risvolti anche economici: i re spagnoli ricevevano dal Un altro aspetto interessante, oltre alla tecnica costrut- Papato l’appalto delle decime da riscuotere presso gli tiva, è l’orientamento degli edifici: solo la chiesa di San indigeni, impegnandosi in compenso a costruire chiese Pedro, di epoca successiva, ha l’altare rivolto ad est se- e a sostenere le spese del culto (3). Gli invasori spagno- condo le prescrizioni ecclesiastiche. Le cappelle, inve- li, mentre conquistavano il “Nuovo Mondo” costruivano ce, hanno orientamento nord-sud, cioè l’orientamento lungo il loro percorso diverse “cappelle dottrinali” che utilizzato dagli indios per costruire edifici sacri e tombe avevano la funzione di “addottrinare gli indios”. funerarie. Non si può trascurare che, prima della co- Le quattro ramadas, collocate l’una accanto all’altra, struzione della cattedrale, le ramadas si affacciavano costituiscono per l’originalità della loro distribuzio- direttamente – col municipio – sulla Plaza de Armas: ne spaziale un caso unico nell’architettura religiosa La piazza alla fine del 1800 (da “Collezione Brüning, Museo Antropologico di Amburgo”) e pianta di Lambayeque, 1779. Si notino le ramadas e la chiesa (da B. J. Martínez Companõn y Bujanda, Trujillo del Perú Obra del obispo Martínez Companõn sobre Trujillo del Perú en el siglo XVIII, Madrid, 1978, Vol I) 93
  • 3. dell’America Coloniale Andina. Nonostante questo complesso appaia come un’insieme unitario, cosa che effettivamente è, l’Istituto Nazionale di Cultura ha ap- posto dei vincoli separati alle chiese, considerandole come “monumenti singoli” e non come un’insieme da conservare e trattare congiuntamente (4). Solo nel 2008 è stato posto un vincolo sul “Complesso religioso di San Pedro a Lambayeque”, tutelando unitamente le chiese ed i piazzali antistanti. Il complesso si presenta apparentemente simile a quello di poco più di un secolo fa: la ramada di Santa Lucia infatti è stata demolita e la ramada di San Francisco, unica rimasta completa, è ora in restauro perché a ri- schio di crollo. Negli anni Ottanta sono state demoli- te la ramadas di San Roque e di Santa Catalina, ma vengono mantenute intatte le facciate, dietro alle quali è stata costruita una scuola di due piani fuori terra in scheletro di cemento armato e mattoni; viene murata la porta di ingresso della chiesa di San Roque e l’ingresso della chiesa di Santa Catalina diventa la porta di ac- cesso della scuola. Probabilmente l’importante quadro fessurativo che interessa la ramada di San Roque è stato causato dalle demolizione della chiesa e dalla costru- zione dell’edificio scolastico. Infatti da indagini geolo- gico-archeologiche svolte in situ si è potuto escludere il Ramada di Santa Catalina Ramada di San Roque cedimento differenziale del terreno sia dovuto a cause Ramada di San Francisco di dissesto strutturale o ai sismi del 1928, 1937 e 1938. Si è proceduto con l’analisi dei materiali: la parte strut- facciata facciata turale della facciata è realizzata in mattoni di terra cruda (adobe) allettati con malta di terra. I pilastri in facciata non sono portanti ma fanno parte della controfacciata in laterizio che non è ben ammorsata al muro in adobe: sono presenti pochi diatoni. L’intonaco è costituito da le- Cattedrale di San Pedro gante di gesso quasi totalmente privo di aggregati, con strato di finitura con tinta a secco. La facciata presenta un basamento in cemento, apposto in questo secolo. Il Inquadramento del quartiere Lambayeque; facciate delle chiese della Rama- da di San Roque, Ramada di Santa Catalina e Ramada di San Francesco e la piazza delle chiese a Lambayeque, con la loro singolare disposizione 94
  • 4. rilievo dei degradi, basato sull’analisi visiva delle pa- tologie in atto, ha messo in evidenza un diffuso pro- cesso degenerativo dei materiali dovuto essenzialmente all’abbandono e all’incuria. La più importante forma di degrado è dovuta alla costruzione dell’edificio scolasti- co alle spalle della facciata: il cedimento differenziale del terreno, causato dal peso della scuola, ha destabi- lizzato la struttura della facciata che ora si trova di nuo- vo in una situazione di precario equilibrio, con un fuori piombo di 2-5 gradi verso l’interno: si “appoggia” alla scuola in cemento armato. Questa, inoltre, ha un com- portamento sismico molto diverso dalla facciata stessa, e costituisce un ulteriore elemento di potenziale fragilità per la ramada. Lo spigolo sinistro della facciata è quello che ha risentito di più di tutte queste variazioni struttura- li: presenta fessure pressio-flessionali ed è distaccato dal resto della struttura, anche perché l’edificio retrostante non arriva fino all’estremità della facciata, ma si ferma prima, lasciandone di fatto in bando una parte. L’acqua di risalita capillare dal terreno è l’altra principale causa di degrado, amplificata dalla facilità di re-idratazione dell’intonaco gessoso, e causa fenomeni quali polveriz- zazione, perdita dello strato di finitura superficiale della tinta sull’intonaco, disgregazione, efflorescenze. La par- Chiesa di San Roque, facciata e retro-facciata con addossata la scuola in te superiore della facciata presenta fenomeni differenti, cemento armato in quanto il principale agente di degrado non è più l’ac- qua ma il vento che ha eroso gli intonaci, che in alcune porzioni sono scomparsi mentre in altre hanno perso gran parte della tinta. Dopo aver analizzato i materiali, i degradi degli stessi e i dissesti strutturali, è stato sviluppato un progetto che tu- teli la facciata dal rischio di crollo e che arresti le forme di degrado in atto sulle sue superfici. Si sono cercate tec- niche operative efficaci e soprattutto attuabili quindi che non comportino l’utilizzo di materiali “sofisticati” che in Perù sono difficilmente reperibili sul mercato. Sono state quindi progettate metodologie d’intervento realizzabili anche in un cantiere edilizio molto “artigianale”, dove prevalgono la conoscenza empirica delle tecniche e dei 95
  • 5. materiali e la capacità manuale di ogni operatore. La filosofia dell’intervento è ispirata a principi di con- servazione della materia esistente e dei segni di trasfor- mazione, alterazione e degrado di cui il manufatto è portatore, purché non compromettano la sopravvivenza del bene, e al rispetto della concezione costruttiva della facciata. Il manufatto ha soprattutto problemi statici quindi sa- ranno eseguite delle operazioni preliminari per arginare le situazioni di pericolo per gli operatori e per l’edificio stesso. Si inizia con l’ancoraggio del lanternino di sini- stra, in situazione staticamente precaria in quanto alcuni mattoni del basamento si sono distaccati, per impedire che crolli sia durante i lavori che lo interesseranno di- rettamente, sia durante i lavori che faranno vibrare la struttura muraria sulla quale si appoggia. È prevista la costruzione, nella parte retrostante alla facciata, di tre contrafforti in muratura che sorreggano la struttura solo nel momento in cui sarà necessario (presidio passivo). Questa operazione serve a contrastare il fuori piombo della parte alta della muratura, cioè quella priva del vin- colo della scuola. Un muretto verrà collocato al centro, gli altri due lateralmente. È stata esclusa una maglia di putrelle in acciaio in quanto, in caso di sisma, si com- Fessurazione dello spigolo sinistro della facciata. fenomeni di degrado: polve- rizzazione, fluorescenze saline, disgregazione della malta porterebbe troppo rigidamente e martellerebbe la parte sommitale della facciata, facendola crollare. Un ulteriore problema è rappresentato dagli intonaci privi di tinta. Di alcuni di tali elementi si può ipotizzare la originale colorazione seguendo il ritmo geometrico di colorazione della facciata. Quindi si è deciso di co- lorare rispettando le tinte pregresse, ormai perse, quel- le porzioni di muratura sul quale possiamo ipotizzare, mediante uno studio del ritmo geometrico del colore in facciata, la tinta originale mentre si è ritenuto op- portuno lasciare del colore dello sfondo le porzioni che hanno perso completamente le tracce del colore, come ad esempio i lanternini. Le bugne mancanti della parte inferiore del prospetto, che ormai sono sullo stesso livel- lo del resto della facciata, non verranno ricostruite ma 96
  • 6. solamente re-intonacate. La bugna quindi non ci sarà piazzale delle ramadas, anche inserendo cartelloni sto- matericamente, ma ne verrà lasciata memoria mediante rici esplicativi in modo che l’utenza capisca il valore sto- la tinteggiatura del prospetto. In pratica, osservando il rico-artistico ed architettonico che hanno queste chiese. prospetto, si vedranno tinteggiate tutte le bugne, nono- 1. Nome della popolazione preincaica originaria della zona di Lambayeque stante alcune non saranno più sporgenti. L’unica opera 2. J.I. Castañeda, Recopilaciòn de datos sobre la historia de Lambayeque y sus di protezione murale consisterà nella installazione di co- Ramadas, Lambayeque, Perù, 2000. 3. M. Fagiolo, La fondazione delle città latino-americane. Gli archetipi della pertine in rame sopra al muro perimetrale della facciata, giustizia e della fede, in “PSICON, rivista internazionale di architettura” n° 5, in modo da proteggerlo dalle intemperie e dal guano. 1975, pp. 35-50. Il progetto è stato consegnato al parroco del complesso 4. La chiesa di San Pedro e la ramada di San Francisco sono state dichiarate “Monumento” nel 1972, la ramada di Santa Catalina nel 1986. La chiesa di religioso, e si è coinvolta la municipalità per ottenere San Roque è stata dichiarata “Bene integrante del patrimonio della nazione” dei finanziamenti. L’intento è la riqualificazione di tutto il nel 2008. Rilievo del degrado 97