Se Leonardo fosse nato ai giorni nostri sarebbe uno degli uomini più influenti del pianeta o un ricercatore scientifico fuggito all'estero? L'intervista a Leonardo descrive il Maestro come nessun altro abbia mai osato raccontarlo. Un Leonardo insolito incalzato dalle domande di un irriverente intervistatore con l'intento di evidenziare la mediocrità del personaggio a discapito dell'ingegno. Lo sciocco contro il genio, chi vincerà?
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Intervista a leonardo
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Intervista a Leonardo
di Claudio Settembrini
Posizione SIAE 261487
Personaggi:
Intervistatore
Leonardo Da Vinci
Scena
Studio di registrazione, un tavolo attrezzato peruna intervista radiofonica con
microfoni, cuffie, mixer, ecc. Ilgiornalista è già in scena, entra Leonardo da Vinci.
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Int - Buongiorno, piaceredi conoscerla e grazie per aver accolto l'invito.
Leo - Non ho ancora deciso se accettare, sono qui per sapere esattamente di cosa si
tratta e se dovesse interessarmi… allora le concederò questa intervista.
Int - Ma certo, non so se ha mai sentito parlaredel nostro programma?... Questa è
una trasmissione radiofonica, ognisettimana registriamo un’intervista ad un
personaggio famoso e la mandiamo in onda in differita. Dura circa 10 minutie
consiste in una serie di domandechegeneralmente concordiamo prima con
l'intervistato. Che ne dice?
Leo - Mah, non saprei.
Int - Sono certo che potrebbepiacerle, ma forse nel suo caso sarebbemeglio dire
che le potrebbeandarea genio. Buona questa, ah, ah (ride).
Leo - Non capisco.
Int - Ma come?! Leonardo da Vinci… andarea genio, ah, ah (ride). Mi scusi d’ora in
poi cercherò di essere più serio.
Leo - Ah, era una battuta... mispiace ma non sono molto sveglio.
Int - Mi hanno appunto riferito chelei solitamente dormepochissimo.
Leo - Sìè vero ma, non lo intendevo in quel senso...
Int - Capisco... torniamo ai convenevoli, come posso chiamarla… Maestro va bene?
Leo - Mi chiamicome le pare, ancheLeo se preferisce… e diamocidel tu non sono
poi così vecchio.
Int. - Beh insomma, 568 anni.
Leo - Come?
Int. - Intendevo dire che ha molta esperienza, vero Maestro?
Leo - Quindiha deciso di chiamarmiMaestro.
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Int. - Mi viene meglio, sì! Se lei è d’accordo enon ha particolaririserve comincerei
subito l’intervista.
Leo - Va bene.
Int. - Salve a tutti gli amiciin ascolto, abbiamo qui con noi per la consueta intervista
ai grandidel passato nientedimeno che il mitico Leonardo Da Vinci: inventore,
pittore, scultore, architetto, musicista, coreografo, costumista escenografo…
ma fra tutti questi appellativi cosa meglio si sente di rappresentareoggi?
Leo - Niente di tutto questo, ora sono semplicemente inoccupato.
Int. - Certamente!... Adesso si sta godendo il giusto e meritato riposo ma come le
piacerebbeessere ricordato dai suoi fan.
Leo - Fan?... comescusi?...
Int. - I posteri.
Leo - Non ne ho idea.
Int. - Ma comeil grandeLeonardo chenon ha idee… ah, ah (ride)… scusi, mi ero
riproposto dinon farebattute ma è più fortedi me...
Leo - Ah ma allora lei è uno spiritosone.
Int. - Anchelei però non scherza, anzi tutt'altro... è sempre stato incline allo scherzo
non è vero?
Leo - Sìbè in effetti.
Int. - Si racconta chesia stato sempre propenso ad irriderei personaggidisegnando
caricaturegrottesche e a raccontarebarzellette di cui alcune persino... a luci
rosse.
Leo - A proposito… se vuole ne racconto una molto divertente.
Int. - È senz’altro un bel modo di cominciareun’intervista ma ora siamo in fascia
protetta e… se però non è così spinta... ma sì via, tuttalpiù la tagliamo.
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Leo - Glie la declamo così come si faceva un tempo per le strade di Firenze: (si alza
in piedi) “Una aveva i piedi molto rossi e, passandole appresso, uno prete
domandò con ammirazionedondetale rossezza derivassi; al qualela femmina
subito rispose che tale effetto accadeva perchéella aveva sotto il foco. Allora
il prete mise mano a quello membro, e, a quella accostatosi, con dolce e
sommessiva voce pregò quella che ’n cortesia li dovessi un poco accendere
quella candela”. Ah, ah (ride)
Int. - Eh sì… ah, ah, (ride forzatamente) bene.
Leo - L’ha capita, vero?
Int. - La prego, ho afferrato perfettamente… il senso intendo. Bene… direi che ora
possiamo proseguire.
Leo - Certamente.
Int. - Lei si è sempre interessato ad ognidisciplina scientifica perciò vorrei farle
alcune domande in modo da ripercorrere la sua vita sin dalle sue prime
esperienze professionali, chene dice?
Leo - D’accordo.
Int. - Il suo interesse per le discipline scientifiche è cominciato da bambino
scrutando la natura, non è vero?
Leo - Verissimo.
Int. - È nota la sua sete ossessiva di conoscenza e suppongo che l’interesse che ha
avuto sin da piccolo per le opere idraulichee in generalel’acqua, non è che
un aspetto del suo metodo di osservazione e nella rappresentazionedel
paesaggio in chiave artistica e allo stesso tempo naturalistica e ingegneristica.
Leo - Sìgrazie.
Int. - Come dice?
Leo - Sìgrazie, un bicchiered’acqua lo gradisco volentieri.
Int. - Ah sì certo mi scusi, che scortese che sono… facciamo pureuna breve pausa.
(mette in pausa il microfono) Desidera ancheun’aranciata, un caffè?
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Leo - No grazie, un bicchiered’acqua va benissimo.
Int. - Ecco la sua acqua.
Leo - (beve) Avreinecessità urgentedi un bagno.
Int. - (indica) Lìdietro.
Leonardo siassenta dalla scena e nelfrattempo l’intervistatore mette in sottofondo
della musica soft che interrompe alsuo rientro.
Leo - Chiedo scusa ma la mia prostata non mi concedealcun patteggiamento.
Int. - Nessun problema. Mi faccia sapere quando possiamo riprendere.
Leo - Di solito a quest’ora faccio un pisolino, ma farò un’eccezione. Sono pronto.
Int. - Bene! Maestro lei ha appreso i primirudimentidelle artipittoriche alla scuola
del Verrocchio a Firenze, è lì che ha conosciuto il Perugino, ilGhirlandaio e il
Botticelli tanto per farealcuni dei nomi più illustri?
Leo - Allora eravamo tutti apprendistie lavoravamo insieme nella bottega per
mettere in ordine gli strumenti, macinarei colori e prepararele tele… per
aver di tanto in tanto il privilegio di dipingerequalchetratto di sfondo o dei
particolariai bordidella tela.
Int. - Un vero esempio di Team Working insomma.
Leo - Un che...?
Int. - Nulla! È solo un modo di dire. Un buon gruppo dilavoro insomma.
Leo - Altritempi quelli, si sgobbava tanto dal primo mattino a tarda sera per un
misero tozzo di pane. Mi sono fatto un…
Int. - Ecco a proposito di questo… lei proprio in quegli anni è stato accusato di
ehm... sodomia, poi però la denuncia è stata archiviata. Ce ne vuole parlare…
è la sua occasione per… sì insomma giusto per…
Leo - Uhm.
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Int. - Ok, saltiamo questo capitolo. Gli anni trascorsinella più celebre bottega di
Firenze avranno senz’altro esercitato una notevole influenza nel proseguo
della sua carriera artistica. Sappiamo chepoi lei ha ampliato il raggio dei suoi
interessi dalle arti alla scienza e da Firenze decise di trasferirsia Milano.
Leo - Sì, sì… se lo dice lei.
Int. - Come sarebbea dire?
Leo - Sono passati tanti anniche non me lo ricordo più.
Int. - Ha scritto una lettera a Ludovico Sforza per proporreil suo servigio alla corte
milanese ma non si presenta come artista bensì come grandeingegnere
militare, nonostantefino ad allora non avesse alcuna esperienza a riguardo…
Leo - E con questo?
Int. - Oh non mi fraintenda, non c'è nulla di male. Ilcurriculum, pardon… la lettera
esprime l'attuale concetto di Self Branding ed evidenzia la sua capacità di
crearei presuppostiper tessere buone relazioniinterpersonali, quella che
oggi è più comunementechiamata intelligenza sociale.
Leo - Non so se ho afferrato correttamenteilconcetto ma vorrebbeforseinsinuare
che sono un leccaculo?
Int. - No assolutamente no!... intendo solo rimarcare le sue ottime competenze
relazionali, dote che a mio modo di vedere non le è stata attribuita nella
giusta misura, tutto qui.
Leo - Come fa a conoscere il contenuto della lettera?
Int. - La bozza è scritta nel codiceatlantico.
Leo - Codice, quale codice?
Int. - Tutti i suoi disegni, le annotazionie gli appuntisono stati suddivisi e classificati
in codici e ora sono sparsi in tutto il mondo a disposizione dell’intera
collettività.
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Leo - Alla faccia della riservatezza, per fortuna sono tutti protetti da un sistema
crittografico…
Int. - Forsea quei tempi si trattava di un sistema crittografico ma ora è ... mi lasci
dire superato…
Leo - Superato?
Int. - Forsemeglio dire infantile.
Leo - Ma come si permette!
Int. - Se per linguaggio cifrato lei intende la scrittura al contrario sappia che per
decifrarneil contenuto è sufficienteun banalissimo specchio.
Leo - È pur sempre una scrittura criptata.
Int. - Diciamo che le tecniche di crittografia oggisono decisamente più
complesse... ma andiamo avanti: sappiamo che è vegetariano ed animalista, si
racconta che comprava gli uccelli in gabbia per poi metterli in libertà. Queste
qualità naturalistee pacifiste non hanno però nulla a che farecon la
progettazionedi armi belliche e le tattiche di guerra dicui si è occupato per
molti anni. Come spiega questa discrasia?
Leo - Non c’è niente da spiegare! Una cosa è il lavoro e altro è la mia vita privata di
cui non intendo assolutamente parlare.
Int. - Quindinon le chiederò nulla sul suo orientamento sessuale... a meno che
voglia fareouting.
Leo - Farecosa?
Int. - Ok, lasciamo perdere. Maestro torniamo alle arti belliche, si dice che lei abbia
copiato il progetto di una fortificazioneda un libro di Francesco Giorgio
Martini…
Leo - Copiato... ma comesi permette!
Int. - Alcunidisegni tecnici contenutinel codicedi Madrid sono la certa la
testimonianza di un plagio.
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Leo - Nient’affatto.
Int. - Oh sì invece... e pare che non sia neppurel’unico caso. Secondo alcunistudiosi
lei disegnò le sue macchine avveniristiche ispirandosialle “enciclopedie
tecnologiche” portate a Venezia da una flotta cinese.
Leo - Io non ho copiato proprio un bel nulla.
Int. - Non c’è nulla di male se qualchevolta, o (con tono malizioso) piuttosto spesso,
lei abbia preso qualchespunto... soprattutto se all’idea originalesi apportano
dei significativi perfezionamenti.
Leo - Lei è male informato.
Int. - Suvvia... le hanno attribuito la paternità di qualsiasi armamentario da guerra
ma in realtà non è così. A quei tempi non c’era la concezione di proprietà di
un’invenzionee i progetti delle macchine di certo non erano segreti.
Leo - Io sono stato l’ideatoredi molte...
Int. - La prego di non fraintendere. Non si vuole togliere nulla al suo ingegno… però
è legittimo sfatareil falso mito che Leonardo sia stato il precursoreditutto.
Leo - Ma cosa vuole insinuare… ho progettato il carro armato, l’elicottero, la
catapulta, il salvagente, il paracadutee...
Int. - Oh per favore!Sono tutte macchine che non avrebbero mai funzionato. Per
sua fortuna le macchined’epoca non soggette all’imposta di bollo altrimenti…
(ride)
Leo - Ah questa poi...
Int. - Il carro armato… chepoi sembra più una specie di disco volante, ha un difetto
di progettazioneper cui le ruote si sarebbero mosse in direzioniopposte.
L’elicottero non ha maipreso il volo, sarebbe stato troppo pesante per potersi
sollevare e il paracadutetroppo pericoloso in fase di atterraggio. Ah…
e l'invenzione della bicicletta è una fake news...
Leo - Fake news?
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Int. - Minchiata! I suoi talenti e le sue energie erano spesso sprecati in scarabocchie
progettiincompiuti. Si dice infatti che lei sia stato (sorride) un incallito
procrastinatore.
Leo - Addirittura…
Int. - Suvvia non se la prenda. Vede… lei è un perfezionista e la procrastinazioneè
una tattica per evitare l'imperfezione.
Leo - Oh davvero!?
Int. - L'Adorazione deiMagi, non fu mai terminata e i suoi progetti equestri non
furono maicompiuti.
Leo - Se il riferimento è al cavallo rampanteche ho presentato a Ludovico il Moro
per onorarela memoria di suo padre, il condottiero Francesco Sforza, ebbene
il progetto non si è potuto concretizzare solo perchétutto il bronzo
immagazzinato per l'opera fu destinato per costruire i cannoniin difesa
dall’improvviso attacco delle truppefrancesi.
Int. - Dia retta a me, questo inconveniente le ha permesso di evitare l’ennesima
figuraccia. All’epoca imetodi classici di fusionedel bronzo per quel tipo di
lavorazionenon erano appropriati.
Leo - Questo lo dice lei.
Int. - Non è il suo cavallo di battaglia insomma... ah, ah, ah (ride).
Leo - Ah, ah (sfottente).
Int. - (incalzandolo) Echemi dice dell’Ultima Cena?
Leo - Mi è rimasta qua.
Int. - L’Ultima Cena è stata terminata solo dopo che le hanno minacciato di tagliarle
i fondi. Per di più è stata realizzata con una tecnica decorativa nella quale i
colorivengono miscelati alla cera attraverso l’uso del calore.
Leo - La tecnica dell’encausto.
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Int. - Una tecnica pittorica fallimentareche provoca un rapido deterioramento del
dipinto, difatti l'opera stata sottoposta a numerosiinterventi di restauro. La
stessa tecnica è stata utilizzata per la Battaglia di Anghiari, opera chenon
appena terminata si sciolse al caloredei bracierisotto i suoi stessi occhi.
Leo - Un piccolo incidente di percorso…
Int. - Un intero anno di lavoro con l’ausilio di ben sei assistenti lo chiama
piccolo incidente di percorso? Un disastro vorrà dire. Per non parlarepoi del
fatto che non ha mai finito un progetto in tempo.
Leo - Ah, questa poi...
Int. - La Gioconda…quantianniha impiegato per completare l’opera?
Leo - Non avevo alcuna fretta.
Int. - Dieci anniper realizzare un dipinto ad olio su un legno di pioppo di appena
settantasette centimetri per trentatré.
Leo - Ora basta! Mi sta dipingendo comeun procrastinatore, inconcludente,
leccaculo, copione, fallito e… cos'altro?
Int. - Uhm, aspetti che ci penso... ah sì ecco... opportunista.
Leo - Ah, ma certo… mi sembra opportuno.
Int. - Non è sempre stato corretto nelle scelte politiche, a volte con gli Sforza, altre
con i francesi, sempre dalla parte del potere e coerente solo con i suoi
interessi... tutto per soddisfareil suo ego, non è così?
Leo - Non le permetto più di parlarmiin questo modo.
Int. - Non ho ancora finito!...
Leo - Oh davvero!C’è qualche altro appellativo?
Int. - Certamente, anche se non saprei bene come definirela patologia che muove
un uomo a dissezionare le salme.
Leo - Semplicecuriosità?!
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Int. - E secondo lei una pratica sacrilega è frutto di “semplice curiosità”?!
Leo - Come studioso e appassionato di anatomia umana ne avevo tutto il diritto.
Int. - Le leggi di allora punivano severamente chi violava l'integrità dei cadaveri.
Leo - Non ho mica ammazzato nessuno e poi a quei tempi non si potevano ancora
farele ricerchesu Google perciò…
Int. - E nonostantetutte le autopsieha ritenuto, erroneamente, che il cuoreavesse
una funzione di riscaldamento del sangue…
Leo - I miei studi di botanica mi hanno portano fuoristrada.
Int. - Diciamo la verità, non in tutti i campi è stato geniale.
Leo - Ma insomma si può sapere che razza di intervista è questa.
Int. - Una grandeintervista. La miglior che abbia mai fatto.
Leo - Non ho parole. (fra sé) Questo è tutto matto.
Int. - Ah, ah (sorride) non ha parole… questa è bella… è vero che lei è oltretutto un
“omo sanza lettere”.
Leo - Ora basta non le permetterò di andareoltre.
Int. - Non è un problema, questa era la mia ultima domanda.
Leo - Sappia chenon le concederò mai la delibera.
Int. - Troppo tardi.
Leo - Come sarebbea dire troppo tardi.
Int. - La trasmissione è già andata in onda!
Leo - Non è possibile, senza il mio consenso non potete farlo!
Int. - Lo abbiamo già fatto!... Tutta l’intervista è stata trasmessa in diretta.
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Leo - Questo… questo è un tiro mancino.
Int. - Se quic’è un mancino è lei.
Leo - Questo è troppo, lei non sa chi sono io.
Int. - Tutti sappiamo chi è lei. Ora però conosciamo meglio... l'altro Leonardo... il
lato B del genio.
Leo - Io la denuncio... io...
Leonardo si trattiene e d’un tratto passa dallo stato iroso a contemplativo,siavvicina
al banco diregia e comincia a ridere.
Int. - Non capisco cosa ci sia da ridere…
Leonardo continua a ridere in crescendo
Int. – Non vedo cosa ci sia di tanto divertente.
Leo - Il genio ha certamente i suoi limiti ma la stupidità non ne ha alcuno.
Int. - Prego...?
Leo - (ripete serio) Il genio ha i suoi limiti ma la stupidità non ne ha alcuno.
Int. – Non capisco.
Leo - Il pulsante... (sorride)
Int. - Il pulsante che significa?
Leo - Il pulsante di registrazionedel microfono non èstato attivato.
Int. - Oh cavolo… non è possibile... nooooo… la mia intervista. (manifra i capelli)
Leonardo accende ilpulsante e parla al microfono trattenendofaticosamente la
risata
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Leo - Salve a tutti i radioascoltatori, èil grandeLeonardo da Vinciche vi parla, la
trasmissione è temporaneamente interrotta per manifesta incapacità di
conduzione... riprenderà non appena possibile... o chissà…
Leonardo corre via ridendo fragorosamente mentre lo speakerrimane abbacchiato
con il microfono fra le maniche batte ripetutamente sultavolo