SlideShare a Scribd company logo
1 of 88
LA FINANZA PUBBLICA EUROPEA


        Antonio Bonetti


       Campobasso, marzo 2009
1. L’organizzazione del seminario sul bilancio UE


2. Presentazione del bilancio annuale e della struttura delle
   entrate e delle spese del bilancio UE.
2. Presentazione del sistema finanziario nel suo insieme e del
    significato delle Risorse Proprie e delle Prospettive
    Finanziarie.
3. Presentazione dei principali Programmi di spesa.
4. Presentazione delle modalità di accesso ai finanziamenti e
   delle caratteristiche principali di Sovvenzioni e Contratti
   pubblici.
2. Il bilancio delle Comunità europee

Il bilancio delle Comunità europee è il documento attraverso il
quale, ogni anno, le Autorità di bilancio dell’UE autorizzano le
spese per la realizzazione delle politiche comunitarie.

Il bilancio dell’UE implica ogni anno una spesa che è di poco
superiore all’1% del RNL di tutti gli SM dell’UE. Questo per il
fatto che ormai la UE finanzia molte politiche comuni, ma sono
escluse dal bilancio UE politiche che incidono in misura rilevante
nei bilanci pubblici di tutti gli Stati, quali: (i) sanità; (ii) assistenza
sociale; (iii) previdenza sociale.
3. Assetto istituzionale dell’UE e bilancio
                 delle Comunità europee

A partire dal 1992, con la ratifica del Trattato dell’UE, la ex CEE
diviene una Organizzazione internazionale che ingloba i tre pilastri
istituzionali dell’UE che rafforzano i legami fra gli allora 12 SM:
- la Comunità Europea;
- la Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC);
- la Cooperazione in materia di Giustizia e Affari Interni.

Il bilancio UE, quindi, interessa i tre pilastri della UE istituita nel
1992 e la Comunità Europea per l’energia atomica (EURATOM),
istituita nel 1957.
4. Richiami sul processo di integrazione europea
 (i) 1950: Dichiarazione Shuman (9.05.1950) sulla necessità di
sottoporre la produzione franco-tedesca del carbone e dell’acciaio
a un’Alta Autorità aperta anche ad altri Stati europei;
(ii) 1951: Trattato di Parigi sulla CECA (Comunità Europea sul
Carbone e sull’Acciaio) che ha cessato di esistere nel 2002;
(iii) 1957: Trattati di Roma sulla Comunità Economica Europea
(CEE) e sulla Comunità Europea per l’energia atomica
(EURATOM);
(iv) 1986: approvazione dell’AUE che rivede il Trattato di Roma
sulla CEE e istituisce nuove politiche comuni;
(v) 1992: istituzione dell’UE e ratifica del Trattato di Maastricht.
5. Le Istituzioni dell’UE

Le Istituzioni dell’UE sono:
- il Consiglio dell’UE (Consiglio dei Ministri);
- il Parlamento Europeo;
- la Commissione Europea.
Il vertice politico dell’UE, de facto, è rappresentato dal Consiglio
Europeo in cui siedono i 27 Primi ministri degli SM e il
Presidente della Commissione.
Le altre Istituzioni in senso proprio dell’UE sono poi la Corte di
Giustizia Europea e la Corte dei Conti.
6. Le Istituzioni dell’UE e il bilancio

Il ruolo delle Istituzioni dell’UE nella procedura di bilancio
annuale e nella gestione del bilancio è il seguente:
- il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo sono le Autorità
di bilancio, ossia sono quelle che in effetti definiscono anno per
anno le entrate e le spese. L’approvazione finale del bilancio
annuale è ratificata dal Presidente del Parlamento Europeo;
- la Commissione Europea ha la responsabilità politica della
gestione del bilancio, in quanto organo esecutivo.
Ha un ruolo cruciale anche la Corte dei Conti, delegata al
controllo della regolare esecuzione del bilancio.
7. La base giuridica del sistema
                        finanziario dell’UE


TUE di Nizza                                           TUE di
(artt. 268-280)            1. TRATTATI                 Lisbona




                      2. Legislazione secondaria


              3. Accordo InterIstituzionale sulle PF
8. La legislazione secondaria
1. Decisione sulle Risorse Proprie (viene adottata all’unanimità
dal Consiglio dell’UE e deve essere ratificata dagli SM);
2. Regolamento di attuazione della Decisione sulle Risorse
Proprie;
3. Regolamento finanziario sull’esecuzione del bilancio (v.
Regolamento 1605/2002 emendato nel 2007);
4. Regolamento di attuazione del Regolamento finanziario (v.
Regolamento n. 478/2007 della Commissione);
5. Regolamento sulla disciplina di bilancio (concerne i
meccanismi di contenimento della crescita della spesa PAC);
6. Regolamento sul Fondo di garanzia per le azioni esterne.
9. Il sistema finanziario dell’UE nel suo insieme


Entrate (Risorse Proprie)

                              Bilancio annuale


  Uscite (Prospettive
     Finanziarie)
10. Sistema finanziario dell’UE e
                 relativa base giuridica

                              - Decisione sulle Risorse Proprie
Entrate (Risorse Proprie)       - Regolamento di esecuzione
                                   del Consiglio sulle RP


    Bilancio annuale
                                        - AII sulle PF
                                   - Approvazione bilancio;
                                  - Decisioni sui Programmi
       Uscite (PF)
                                  - Regolamento finanziario
                                - Regolamento di esecuzione
11. La procedura di bilancio annuale

La procedura di bilancio annuale è il percorso legislativo che
conduce all’approvazione del bilancio per l’anno seguente.
In questo iter legislativo (destinato ad essere modificato una volta
che entrerà in vigore il Trattato di Lisbona) la Commissione
propone inizialmente un “progetto preliminare di bilancio” (PPB).
Sono poi le due Autorità di bilancio a “correggere” il PPB e ad
addivenire a un accordo sul bilancio annuale.
N.B. La procedura di bilancio annuale, tuttavia, non va altro che
ad attuare decisioni pluriennali su entrate e spese della UE.
12. L’esecuzione del bilancio annuale

L’esecuzione del bilancio, formalmente affidata alla
Commissione, in realtà implica una responsabilizzazione di spesa
anche per Autorità nazionali, Regioni e, in relazione alle politiche
“esterne”, anche per PT e Organizzazioni internazionali a seconda
delle modalità di gestione dei fondi UE (v. oltre).
Negli anni recenti oltre il 75% delle spese è implementato
congiuntamente da Commissione, SM e Regioni sulla base del
principio di gestione “concorrente” che interessa quasi tutte le
spese del I pilastro della PAC, le spese per lo sviluppo rurale, i
Fondi strutturali e i fondi per la Politica della Pesca.
13. I principi di bilancio

La definizione e l’esecuzione del bilancio, sono informate a 8
principi che, generalmente, sono comuni a tutti i bilanci pubblici:
1. Unità e veridicità;
2. Universalità;
3. Annualità;
4. Pareggio del bilancio;
5. Specializzazione;
6. Sana gestione finanziaria;
7. Unità di conto;
8. Trasparenza.
14. Significato ed eccezioni del principio di unità

Il principio di unità significa che tutte le entrate e tutte le spese
delle Istituzioni comunitarie devono figurare in un unico
documento di bilancio, per motivi di trasparenza.
In realtà ci sono delle categorie di spese che non vengono
riportate nel bilancio annuale, ossia:
- operazioni di assunzioni e di erogazione di prestiti dell’UE;
- strumenti finanziari gestiti dalla BEI e dal FEI;
- il Fondo Europeo per lo Sviluppo (FES) che finanzia la
cooperazione dell’UE con i Paesi Terzi dell’Africa, dei Caraibi e
del Pacifico (Paesi ACP).
15. Significato ed eccezioni del
                principio di universalità
Tutte le entrate devono concorrere indistintamente al
finanziamento di tutte le spese (non deve sussistere un
collegamento diretto fra entrate e tipologie di spese
specifiche) e non devono sussistere forme di compensazione
fra entrate e spese.
Esistono comunque delle eccezioni, fra le quali si segnalano
le donazioni all'UE e le sanzioni agli SM che registrano
disavanzi di bilancio eccessivi previste dal c.d. Patto di
Stabilità e Crescita fra gli SM.
16. Significato ed eccezioni del
                   principio di annualità

Il principio di annualità significa che tutte le entrate e tutte le
spese devono essere riferite a un dato esercizio (anno solare).
In realtà ci sono delle categorie di stanziamenti di impegno che
comportano l’esecuzione di spese su più esercizi.
Si distingue, pertanto, fra:
- Stanziamenti Non Dissociati, per i quali gli stanziamenti di
impegno e gli stanziamenti di pagamento coincidono e trovano
integrale esecuzione nel corso di un dato esercizio finanziario;
- Stanziamenti Dissociati destinati a finanziare interventi
caratterizzati da un ciclo dei pagamenti pluriennale.
17. Significato ed eccezioni del
              principio di pareggio (equilibrio)

Tale principio, confermato dall'art. 310 del Trattato di Lisbona,
impone il pareggio del bilancio ex ante. Ne consegue il divieto di
finanziare eventuali deficit con strumenti di debito comunitari.
I rigidi vincoli alla spesa imposti dal principio del pareggio del
bilancio, peraltro, vengono ulteriormente rafforzati dall'art. 5 del
Regolamento finanziario che impone che le spese trovino copertura
nel bilancio solo se ritenute strettamente necessarie.
Generalmente, a posteriori si registra un saldo positivo fra entrate e
spese che viene "riportato" all'esercizio successivo (meccanismo dei
“residui attivi” caratteristico di tutti i bilanci pubblici).
18. Significato ed eccezioni del
               principio di specializzazione

Il bilancio annuale è alquanto rigido per effetto del principio di
specializzazione che impone de facto la definizione di una
specifica struttura delle spese.

Gli stanziamenti di impegno e gli stanziamenti di pagamento del
bilancio sono specificati per titoli e capitoli. Gli stanziamenti, in
altri termini, devono avere una specifica finalizzazione di spesa,
all'interno delle "rubriche" delle PF e anche all'interno di titoli e
capitoli del bilancio annuale. Sono comunque possibili, in misura
molto contenuta, degli storni rettificativi degli stanziamenti del
bilancio annuale.
19. Significato del principio
                 di sana gestione finanziaria

L'esecuzione del bilancio deve essere informata a principi di
efficacia ed efficienza nell'utilizzo dei contributi dei cittadini
europei (“value for money”).
Tutte le spese del bilancio, pertanto, sono oggetto di valutazione
della efficacia e dell'efficienza tanto di singoli progetti di spesa,
tanto di quei Programmi complessi che vengono gestiti in modo
decentrato nell'ambito delle politiche di "solidarietà interna"
(Politica di Coesione) e in quelle di "solidarietà esterna" (aiuti allo
sviluppo per Paesi Terzi non industrializzati).
20. Significato dei principi
             di unità di conto e di trasparenza

Il bilancio è espresso in una unica unità di conto (a partire dal
1999 l'Euro). Per alcune operazioni si possono utilizzare le
monete nazionali, secondo le disposizioni del Regolamento
attuativo.
Il bilancio annuale (e i bilanci rettificativi) devono essere
pubblicati nella GUUE. I nomi dei beneficiari dei fondi, inoltre,
devono essere pubblicati sui siti delle Direzioni della
Commissione e/o delle Autorità nazionali e delle Regioni, nel
caso dei finanziamenti a gestione concorrente.
21. Il principio di trasparenza e i
              sistemi di controllo e di audit

Tale principio e l’ampia quota di fondi UE gestiti
congiuntamente da Commissione, SM e Regioni impongono
l’organizzazione di un complesso sistema di audit e controllo
che chiama in causa in primo luogo le Direzioni della
Commissione e le Agenzie esecutive, ma anche SM, Regioni e
altri Organismi nel caso di fondi a gestione concorrente e/o
decentrata.
Un ruolo fondamentale nelle attività di controllo rivestono la
Corte dei Conti (istituita nel 1975) e lo stesso Parlamento
Europeo.
22. La struttura del bilancio annuale

Il bilancio annuale, ai sensi del Regolamento finanziario del
2002, come emendato nel 2007, riporta:
     lo stato generale delle entrate e delle spese;
      lo stato delle entrate e delle uscite suddivise per Sezioni.
Le Sezioni di bilancio in questione non sono altro che le
Istituzioni comunitarie le cui entrate e le cui spese sono
registrate nel bilancio.
N.B. Tra le Istituzioni dell’UE solo per la Commissione sono
registrate sia spese amministrative, sia spese operative.
23. Le Sezioni del bilancio annuale

Le Istituzioni comunitarie le cui entrate e le cui spese sono
registrate nel bilancio (Sezioni del bilancio) sono:
- Consiglio dell'UE,
- Commissione,
- Parlamento Europeo,
- Corte di Giustizia,
- Corte dei Conti,
- Altre (Comitato Economico e Sociale, Comitato delle Regioni;
Mediatore europeo, Garante europeo della protezione dei dati).
24. La “nomenclatura” delle spese del bilancio

Lo stato delle spese amministrative e operative del bilancio,
in sostanza, è strutturato in:
 Sezioni (corrispondono, come detto, alle Istituzioni);
 titoli (settori politici di attività), capitoli (specifiche
attività), articoli e voci (si veda art. 41 del Regolamento
finanziario), a seconda della natura o della destinazione, sulla
scorta del c.d. “principio di specializzazione”.
25. La “nomenclatura” delle spese
                    della Commissione
La "nomenclatura delle spese" (stato delle uscite) della
Commissione è informato al "principio di redazione del bilancio per
attività" ("activity based budgeting"), principio che si sostanzia in
una specifica classificazione per titoli (32 settori specifici
approssimativamente       corrispondenti    alle   Direzioni    della
Commissione) e per capitoli (le specifiche attività operative) delle
spese della Commissione.
L'applicazione del c.d. "activity based budgeting" (ABB) quale
criterio di configurazione delle spese della Commissione implica
una migliore e più trasparente connessione tra le priorità di policy
comunitarie e la ripartizione delle risorse finanziarie.
26. Le “riserve” del bilancio annuale


La specifica Sezione di bilancio della Commissione, ai sensi del
Reg. (CE, EURATOM) 1525/2007 riporta due tipi di riserve che
rendono meno rigido il bilancio annuale:
     una riserva che prevede un massimale annuo di 200 Milioni di
Euro per finanziare spese necessarie e chiaramente identificate che
non troverebbero copertura all'interno dei massimali di spese
previsti per le rubriche delle PF;
      una riserva per gli aiuti di urgenza a favore di Paesi Terzi
(aiuti soprattutto di carattere umanitario).
27. Cicli di programmazione dell’UE, Prospettive
              Finanziarie e Risorse Proprie

A partire dal 1988 le spese dell’UE vengono quantificate
annualmente in base a una struttura e di spesa e a dei massimali
definiti nelle Prospettive Finanziare (PF) che coprono dei cicli di
programmazione pluriennale delle politiche UE.
All’inizio di ogni ciclo vengono stabilite le PF all’interno di un
Accordo InterIstituzionale (AII) fra Consiglio, Commissione e
Parlamento Europeo.
I cicli di programmazione che si sono succeduti sono: 1989-1993;
1994-1999; 2000-2006 (“agenda 2000”) e, in corso, 2007-2013.
Anche ammontare e articolazione delle Risorse Proprie vengono
decisi all’inizio di ogni ciclo finanziario della UE.
28. Le entrate del bilancio


                Risorse Proprie


Entrate         Altre Risorse (circa 1% del totale):
                surplus    del    bilancio  dell’anno
                precedente; sanzioni a SM e imprese
                previste dal Dir.Comunitario, imposte
                su salari e pensioni dei funzionari
                dell’UE, altre.
29. Le Risorse Proprie

Le Risorse Proprie (entrate del bilancio) sono le seguenti:
- le Risorse Proprie Tradizionali (RPT);
- la Risorsa IVA: consiste nell’applicazione di un’aliquota unica su
una base imponibile IVA armonizzata fra i vari SM (l’aliquota è
fissata allo 0,30%);
- la Risorsa RNL degli SM: è la risorsa “residuale” nel senso che
una volta stabilito l’ammontare annuale delle spese, la differenza
fra le spese e la somma delle due altre Risorse Proprie viene coperta
dalla Risorsa RNL.
30. Le Risorse Proprie Tradizionali

Le Risorse Proprie Tradizionali (RPT), in linea di principio, si
possono dividere in:
- i dazi doganali sull’importazione di beni e servizi da PT;
- i dazi sull’importazione di beni agricoli da PT;
- i prelievi agricoli e i contributi sui produttori di zucchero (sono
destinati idealmente a coprire le spese della PAC e quelle per il
sostegno alla produzione interna di zucchero).
A partire dall’introduzione nel Diritto Comunitario dell’accordo sul
commercio mondiale del 1994, non ha più ragione d’essere la
distinzione fra dazi commerciali e dazi e prelievi agricoli. Nel
bilancio dell’UE, quindi, ormai si parla indistintamente di RPT.
31. Il significato delle Risorse Proprie (I)

Le Risorse Proprie (own resources) sono le fonti di finanziamento
delle politiche comunitarie e vengono così indicate proprio per
evidenziare che esse appartengono all’UE.
Questo vale anche per la Risorsa RNL (i contributi sul RNL sono
messi direttamente a disposizione dagli SM, ma sono considerati di
proprietà dell’UE).
L’introduzione delle RP nel 1970 conferisce all’allora CEE piena
autonomia fiscale (e, non meno importante, ne rafforza anche
l’autonomia politica).
Fin dal 1970 vennero introdotte RPT e Risorsa IVA (tale risorsa,
tuttavia, viene riscossa solo a partire dal 1980).
32. Il significato delle Risorse Proprie (II)

Le Risorse Proprie conferiscono una natura ben diversa all’UE
rispetto ad altre Organizzazioni internazionali che operano grazie ai
contributi diretti degli Stati che aderiscono a tali Organizzazioni.
Le RP conferiscono all’UE una autentica capacità impositiva
autonoma e tanto maggiore è l’ammontare delle Risorse Proprie e
tanto maggiore sarà anche l’autonomia politica dell’UE.
Questo è il motivo principale per cui gli SM sono particolarmente
restii ad accettare sia incrementi nelle spese comunitarie, sia nei
contributi nazionali alle finanze pubbliche dell’UE. Per le RP,
quindi, viene fissato un rigido massimale che si attesta sull’1,24%
del RNL dell’UE (pari alla somma del RNL di tutti gli SM).
33. Saldi di bilancio e diatribe fra gli
            Stati Membri sulle Risorse Proprie

Gli SM, fin dall’introduzione delle RP, sono particolarmente attenti a
due questioni:
1. entità del saldo fra contributi degli SM al bilancio dell’UE e
“ritorno” sui territori nazionali di risorse pubbliche europee
attraverso i finanziamenti a gestione “concorrente”;
2. contenimento sia della dimensione assoluta del bilancio dell’UE
sia dei contributi nazionali.
Tali questioni sono state sempre alla base di aspri negoziati fra gli
SM, soprattutto dopo l’introduzione nel 1984 del c.d. “sconto
britannico” (UK rebate) a favore del Regno Unito.
34. Alcune considerazioni politiche
              di sintesi sulle Risorse Proprie
L’ammontare e l’articolazione delle RP vengono stabilite all’inizio
di ogni ciclo finanziario della UE nell’ambito di una Decisione presa
all’unanimità dal Consiglio dell’UE. La Decisione del Consiglio,
inoltre, deve essere ratificata dagli SM secondo le procedure
costituzionali interne (in genere l’approvazione da parte dei
Parlamenti nazionali).
Negli anni recenti si è registrato un forte incremento dell’incidenza
della risorsa RNL (ormai superiore ogni anno al 65%), ossia del
contributo degli SM.
Tutto questo contribuisce alla preponderanza dell’approccio
intergovernativo su quello comunitario nella gestione delle finanze
pubbliche dell’UE e, quindi, all’indebolimento politico dell’UE
rispetto ai singoli SM.
35. Le Prospettive Finanziarie (PF)
Il bilancio pluriennale della UE (PF) fornisce le “previsioni” di
spesa per le politiche della UE e razionalizza la procedura di
bilancio annuale.
Le PF (MultiAnnual Financial Framework) sono state
introdotte nel 1988 soprattutto per volontà dell’allora Presidente
della Commissione Delors proprio per:
- rafforzare la “disciplina di bilancio”, in quanto fissano dei
massimali sia per gli stanziamenti di impegno, sia per quelli di
pagamento;
- per evitare i conflitti interistituzionali che si erano registrati nei
primi anni Ottanta nel corso delle procedure di bilancio annuali.
36. Il “pacchetto “Delors I” e
                  l’introduzione delle PF
I principali aspetti da ricordare del I ciclo finanziario
1988-1992 (“Delors I”) sono:
 - l’introduzione della “risorsa RNL” (contributi diretti degli
SM al bilancio UE) fra le Risorse Proprie;
- la riforma dei Fondi strutturali (in quella fase erano: FESR,
FSE e FEOGA – Sezione Orientamento) sulla base di alcuni
principi ancora oggi validi, ossia programmazione,
concentrazione, partenariato istituzionale e addizionalità;
- l’introduzione di un meccanismo di contenimento della
spesa agricola (c.d. “direttrice agricola”).
37. I successivi cicli finanziari

I cicli finanziari successivi al “pacchetto Delors I” sono:
- ciclo 1993-1999 (“Delors II”), relativo ad un’UE a 15 SM a
partire dal 1995 e caratterizzato dall’obiettivo precipuo di
realizzare l’UEM (istituzione della moneta unica nel 1999);
- ciclo 2000-2006 (“agenda 2000”), caratterizzato
dall’obiettivo primario di favorire l’allargamento dell’UE (nel
2004 e nel 2007 si registra l’ingresso di 12 nuovi SM;
- ciclo 2007-2013, che si caratterizza per l’obiettivo politico
primario di rilanciare la crescita economica (“agenda di
Lisbona”).
38. Alcuni caratteri comuni ai cicli finanziari
            successivi al “pacchetto Delors I”
1. Trovato conferma tanto le PF quanto l'AII quali strumenti per
garantire un ordinato sviluppo delle spese;
2. si registra una sistematica inerzia della struttura delle PF rispetto
a quella del precedente ciclo, con una revisione dell'allocazione
delle risorse fra rubriche e capitoli sempre limitata e inadeguata
rispetto al mutamento del quadro generale di policy;
3. le proposte iniziali della Commissione costantemente mirano ad
ampliare il massimale delle risorse proprie e le spese comunitarie,
ma vengono fortemente osteggiate dagli SM. L'AII finale, pertanto,
tende a ridurre sia la portata innovativa sia la dimensione assoluta
delle spese.
39. La base giuridica delle PF (I)

Le PF non trovano fondamento legale nel Trattato dell'UE
vigente ratificato a Nizza, dove si può rintracciare un
riferimento solo nell'art. 161, concernente l'approvazione delle
PF e delle risorse da destinare ai Fondi strutturali.

Solo con il Trattato di Lisbona, ancora in corso di approvazione
definitiva, acquisiscono una valenza giuridica sulla base della
legislazione comunitaria primaria (art. 312).
40. La base giuridica delle PF (II)

Le PF, fin dalla loro introduzione nel 1988, sono state
disciplinate da un Accordo InterIstituzionale (AII) fra le
Autorità di bilancio e la Commissione, accordo che fa seguito
a quello politico fra tutti gli SM sancito al massimo livello nel
corso del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo.
Tale Accordo, raggiunto all’inizio dei cicli di
programmazione, de facto, fissa sia il massimale delle risorse
proprie che sono assegnabili al bilancio sia, indirettamente, il
massimale delle spese (in forza del principio di pareggio del
bilancio ex ante).
41. Il negoziato sulle PF

La Commissione, in vista della chiusura di ogni ciclo di
programmazione, propone l’inquadramento delle spese della
Comunità per il ciclo successivo. La proposta delle PF apre un
lungo e aspro confronto negoziale su due livelli:
(i) quello fra gli SM, sovente molto conflittuale, che si chiude
in genere con un accordo politico ai massimi livelli
nell’ambito del Consiglio europeo;
(ii) quello fra la Commissione, il Consiglio dell’UE e il
Parlamento Europeo.
42. Le criticità nel negoziato fra gli SM

Il negoziato fra gli SM, di regola è molto conflittuale, in
quanto l’allocazione delle risorse sulle varie rubriche di policy
e la determinazione dei meccanismi generali di spesa
comportano effetti molto differenziati sia sui contributi che gli
SM devono versare al bilancio comunitario, sia sui “ritorni”
finanziari a ciascuno di essi che si determinano attraverso le
spese dell’UE.
N.B. Tale negoziato è reso ancora più aspro dalla presenza del
c.d. “sconto britannico” a favore del Regno Unito, introdotto
nel 1984 e mai più rimosso.
43. La disciplina di bilancio imposta dalle PF

Una volta sancito l'AII, gli stanziamenti di impegno e di pagamento
vengono sostanzialmente confermati dalla “procedura di bilancio”
annuale, a meno di revisioni tecniche che la Commissione effettua
all'inizio di ogni "procedura di bilancio" annuale.

Tali revisioni sono di due tipi: (i) adeguamento, sulla base
dell'inflazione registrata, del quadro finanziario iniziale definito a
prezzi costanti; (ii) aggiornamento dei dati sul RNL di SM e
dell'UE27 (il massimale delle risorse proprie e il contributo degli
SM sono espressi in funzione del RNL dell'UE27 e, quindi, ogni
anno vanno aggiornati i dati sul RNL).
44. PF e massimali di spesa

Le PF, sancite dall’AII fra Consiglio, Parlamento e
Commissione sono inevitabilmente vincolate dalla Decisione
del Consiglio sulle risorse proprie.
Tale decisione, de facto, fissa sia il massimale delle risorse
proprie sia, indirettamente, il massimale delle spese.
La somma degli stanziamenti di impegno e degli stanziamenti
di pagamento forniscono un massimale per gli impegni e per
le spese che devono attestarsi al di sotto del massimale delle
Risorse Proprie (1,24% del RNL dell’UE nel corrente ciclo).
45. La struttura delle Prospettive Finanziarie
Le PF sono articolate in rubriche (headings) e sotto-rubriche che
corrispondono alle principali priorità di policy dell’UE nei vari cicli
di programmazione. Vige il principio di rigida separazione fra
rubriche e sotto-rubriche delle PF.
Le rubriche delle PF, quindi, sono le grandi categorie di spesa al cui
interno trovano finanziamento i Programmi pluriennali di intervento
dell'UE. In merito i principali aspetti da evidenziare sono due:
1. i Programmi pluriennali interessano tanto le politiche interne,
quanto le politiche esterne, che a partire dai primi anni Novanta
hanno assunto una crescente rilevanza;
2 . ciascun Programma per essere attuato necessita di una propria
base giuridica (v. oltre).
46. Strumenti e Programmi finanziari
                   non coperti dalle PF
Alcuni Programmi/strumenti dell'UE non trovano copertura
finanziaria nell'ambito delle PF. Bisogna distinguere fra:
(i) gli strumenti che, sebbene siano coperti anno per anno oltre i
massimali delle PF, sono tuttavia disciplinati dall'AII (quali lo
Strumento di solidarietà dell'UE istituito nel 2002) e le loro spese
sono incluse nel bilancio annuale;
(ii) il Fondo Europeo di Sviluppo (FES), caratterizzato da un
sistema di governance del tutto avulso dal sistema di finanziamento
fin qui presentato (non viene disciplinato dall'AII) e le cui spese
sono a carico degli SM e non del bilancio annuale dell'UE. Il FES
finanzia la cooperazione dell’UE con i Paesi ACP.
47. Strumenti non coperti dalle PF inclusi
                 nel bilancio annuale

Tali strumenti sono:
 il Fondo Europeo di Aggiustamento della Globalizzazione,
istituito nel 2006 e che ha una grande rilevanza politica, in quanto
per la prima volta viene assegnato anche al bilancio dell’UE una
funzione “anticiclica” (dotazione finanziaria massima di 500
Milioni di Euro all’anno);
 il Fondo Europeo di Solidarietà istituito nel 2002;
 lo Strumento di flessibilità;
 la Riserva per aiuti d'emergenza, di cui all'art. 45 del
Regolamento finanziario.
48. La struttura delle PF 2007-2013
Le PF 2007-2013 sono suddivise in 6 rubriche.
1. Sviluppo sostenibile (1A Competitività e 1B Politica di
coesione);
2. Gestione risorse naturali (I pilastro della PAC, Sviluppo
rurale e altri programmi per l’ambiente);
3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia (3A Libertà,
sicurezza e giustizia e 3B Cittadinanza);
4. UE come partner mondiale (politiche e strumenti per
implementare le relazioni esterne con i PT);
5. Amministrazione;
6. Compensazioni (alcune spese di entità limitata implicate
dall’ingresso nel 2007 di Romania e Bulgaria).
49. La Rubrica 1 delle PF 2007-2013
La Rubrica 1 Sviluppo sostenibile include quell’insieme di
strumenti finanziari destinati a ridare vigore alle crescita e alla
competitività economica dell’UE, in un quadro di solidarietà
sociale fra aree forti e deboli e di sviluppo sostenibile.
La Sotto-rubrica 1A, quindi, include i Programmi finalizzati a
realizzare la c.d. agenda di Lisbona e le “reti” (telematiche, di
trasporto ed energetiche).
La Sotto-rubrica 1B è quella attuativa della Politica di Coesione
che è volta a garantire migliori condizioni strutturali di sviluppo
a tutte le regioni dell’UE e il catching up delle regioni in ritardo
di sviluppo.
50. I principali Programmi della Sotto-rubrica 1A

- VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico;
- Competitiveness and Innovation Programme (CIP);
- TransEuropean Network (“reti TEN”);
- Marco Polo II;
- LifeLong Learning (Comenius; Erasmus; Leonardo da Vinci;
Grundtvig);
- Erasmus-Mundus 2009-2013;
- Progress;
- Altri (Galileo; Dogane 2008-2013; Fiscalis 2008-2013;
Smantellamento degli impianti nucleari).
51. Il VII PQ di R&ST
                 http://europa.eu/research/fp7

Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo
Tecnologico è stato adottato dal Consiglio dell’UE il
18.12.2006 e si caratterizza rispetto al VI PQ 2002-2006 per:
- la maggiore durata (copre l’intero ciclo 2007-2013);
- il forte incremento delle risorse finanziarie (ammontano a
54.547,47 Milioni di Euro, per un aumento del 63% delle
risorse);
- la copertura finanziaria del Centro Europeo di Ricerca che
svolge attività di ricerca direttamente per conto dell’UE alle
dipendenze della DG Ricerca della Commissione.
52. La struttura del VII PQ di R&ST
                   http://europa.eu/research/fp7

Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico in
senso stretto si articola in quattro Programmi specifici:
1. Cooperazione: finanzia attività di ricerca in specifiche aree
tematiche condotte in collaborazione da vari potenziali beneficiari
(imprese, Centri ricerca, Università…);
2. Idee (finanzia le attività di ricerca più avanzate sulla “frontiera”
scientifica e tecnologica);
3. Persone: finanzia azioni di sostegno ai singoli ricercatori;
4. Capacità: finanzia le infrastrutture di ricerca e il potenziale
innovativo delle regioni più arretrate.
A latere si pongono i finanziamenti del Centro Europeo di Ricerca e
dell’EURATOM per l’energia nucleare.
53. Il Competitiveness and Innovation Programme
             http://ec.europa.eu/cip (I)

Il Competitiveness and Innovation Programme (CIP) è un
Programma-quadro specificamente indirizzato a rafforzare
l’efficienza del sistema produttivo europeo. Sostiene anche gli
interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e lo
sviluppo delle energie rinnovabili.
Nell'attuazione di tali strumenti (orientati soprattutto
all'imprenditoria privata) sono ampiamente coinvolte anche la
BEI e il FEI, soprattutto per quel che concerne la gestione degli
strumenti di ingegneria finanziaria.
Per il ciclo 2007-2013 è previsto un importo di risorse
finanziarie pari a 3.621,3 Milioni di Euro.
54. Il Competitiveness and Innovation Programme
            http://ec.europa.eu/cip (II)

Il CIP è articolato in tre sottoprogrammi che riprendono e
razionalizzano Programmi già attuati nel ciclo 2000-2006:
- Entrepreneurship and Innovation Programme (EIP): sostiene
l’accesso al credito delle PMI, la cooperazione e lo scambio di
informazioni fra le PMI e i processi innovativi;
- Information and Communication Technologies (ICT): ha la
finalità di migliorare l’accesso a sistemi e reti telematiche, sia da
parte delle imprese, sia da parte dei cittadini;
- Intelligent Energy Europe (IEE): finanzia gli interventi di
sostegno per le energie rinnovabili e per l’efficienza energetica.
55. La Rubrica 1B e i Fondi Strutturali nel ciclo
        2000-2006 e nel ciclo 2007-2013


    Ciclo 2000-2006              Ciclo 2007-2013



        FESR                          FESR
         FSE                           FSE
      FEOGA Or.
                               FONDO DI COESIONE
        SFOP
 FONDO DI COESIONE
56. Il principio di concentrazione dei Fondi
    Strutturali e gli obiettivi nel ciclo 2007-2013


     Obiettivi territoriali       Obiettivo orizzontale




Ob. Convergenza (ex Ob. 1)
                                   Ob. Cooperazione
                                  Territoriale Europea
Ob. Competitività Regionale
      e Occupazione
57. Obiettivi territoriali e “aree obiettivo”
                nel ciclo 2007-2013

                        A pieno titolo: Sicilia; Calabria
                               Puglia; Campania
CONVERGENZA

                         “per effetto statistico”: Basilicata


                             in phasing in: Sardegna
COMPETITIVITA’
E OCCUPAZIONE
                         a pieno titolo: 12 Regioni del CN,
                              le 2 PP. AA. e il Molise
58. Altre forme di intervento
                  della Politica di Coesione
Sono state definite nuove forme di intervento gestite dalla DG
Regio (e anche da altre Istituzioni della UE) per rafforzare
l’efficacia della politica regionale:
JESSICA - Joint European Support forSustainable Investment in City
Areas: autentico strumento di ingegneria finanziaria per
sostenere gli investimenti nelle aree urbane;
JASPERS - Joint Assistance in Supporting Projects in European
Regions: finanzia Studi di Fattibilità al fine di realizzare progetti
di rilevanti dimensioni, specialmente nei nuovi SM;
JEREMIE - Joint European REsources for MIcro to medium
Enterprises: strumento finanziario per facilitare l’accesso al
credito da parte delle PMI.
59. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013
        La PAC e la Politica comune per la pesca

I finanziamenti della PAC (sia il I pilastro sui contributi diretti ai
produttori agricoli, sia il II pilastro sullo sviluppo rurale) seguono
la procedura attuativa a gestione concorrente.

I finanziamenti del I pilastro sono affidati dalla Commissione ad
agenzie nazionali (in Italia l’AGEA).

I finanziamenti del II pilastro sono gestiti in modalità concorrente
con la Commissione dalle Regioni attraverso i PSR.

Un meccanismo attuativo analogo a quello dello sviluppo rurale
vige per la Politica della Pesca e il FEP.
60. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013
                  Il FEAGA e il FEASR

I finanziamenti del I pilastro della PAC (coperti dal Fondo
Europeo Agricolo di GAranzia) sono disciplinati dal Reg.
(CE)1290/2005 e sono distribuiti ai produttori agricoli che
rispettino i c.d. principi di condizionalità (produzioni improntate
alla tutela dell’ambiente, della qualità dei terreni e del benessere
degli animali).
I finanziamenti del II pilastro (Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale) sono eseguiti tramite dei Programmi regionali
per lo Sviluppo Rurale (PSR), disciplinati dal Reg.
(CE)1290/2005 e dal Reg. (CE) 1698/2005. Il Programma
quadro di riferimento è il Piano Strategico Nazionale.
61. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013
               Il Programma LIFE +

LIFE + è lo strumento principale dell'UE per l'attuazione e
lo sviluppo della politica ambientale e della normativa
comunitaria in materia ambientale, con particolare riguardo
alla lotta ai cambiamenti climatici e alla tutela delle
biodiversità e delle aree protette.
Si divide in tre componenti: (i) informazione e
comunicazione ambientale; (ii) politica ambientale; (iii)
Natura 2000 e biodiversità.
La dotazione finanziaria è di 2.143,4 Milioni di Euro.
62. La Sotto-rubrica 3A delle PF 2007-2013


Le principali tematiche di intervento della Sotto-rubrica 3A
“Libertà, sicurezza e giustizia” sono:
- gestione dei flussi migratori (i principali strumenti di
intervento sono: Fondo europeo per le frontiere esterne;
Fondo europeo per i rifugiati; Fondo europeo per
l’integrazione dei cittadini dei PT);
- tutela della sicurezza e delle libertà individuali;
- diritti fondamentali e giustizia.
63. La Sotto-rubrica 3B delle PF 2007-2013


I principali strumenti di intervento della Sotto-rubrica 3B
“Cittadinanza” sono:

- Europa per i cittadini;

- Cultura 2007-2013;

- Media 2007-2013;

- Gioventù in azione (Youth in Action).
64. La Rubrica 4 delle PF 2007-2013
                Gli strumenti geografici

Le PF 2007-2013 si caratterizzano per una forte
razionalizzazione degli strumenti di intervento geografici, che
nel nuovo ciclo saranno solo 4:
- Instrument for Pre Accession Assistance (IPA);

- European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI);

- Strumento per la Cooperazione allo sviluppo (strumento
diverso dal FES, che viene finanziato fuori bilancio);

- Strumento per la Cooperazione con i Paesi industrializzati.
65. La Rubrica 4 delle PF 2007-2013
                 Gli strumenti orizzontali

I principali strumenti di intervento orizzontali nel nuovo ciclo
saranno:

- Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani;

- Strumento per gli aiuti umanitari (in PT vittime di catastrofi
naturali o conflitti e conseguenti crisi umanitarie);

- Strumento di stabilità;

- Strumento per l'assistenza macro-finanziaria;

- Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare.
66. La Rubrica 4 e il finanziamento della PESC


Nell'ambito della Rubrica 4 annualmente trova copertura
finanziaria anche la Politica Estera e di Sicurezza Comune
(PESC) che, tuttavia, presenta delle modalità di finanziamento
particolari.

Le spese amministrative della PESC sono automaticamente poste a
carico del bilancio annuale, mentre per le spese operative il
Consiglio dell’UE può deciderle di ripartirle fra gli SM.

Ciò che va ricordato è che le spese per la difesa e le spese militari
della PESC sono sempre poste a carico degli SM.
67. La Politica di pre-adesione e lo strumento IPA

IPA è lo strumento cardine della politica di pre-adesione dei
prossimi anni. Esso si articola in 5 Sezioni specifiche e interessa:

- i Paesi formalmente          candidati   all'adesione   (Turchia,
Macedonia e Croazia);

- altri Paesi potenziali candidati dei Balcani occidentali (Albania,
Serbia, Montenegro; Bosnia-Herzegovina e Kosovo).

IPA finanzia tanto singoli progetti di institutional building e di
cooperazione transfrontaliera, quanto Programmi pluriennali
programmati e gestiti secondo procedure mutuate dai Fondi
strutturali e dal FEASR
68. Le Sezioni dello strumento IPA

I. Sostegno alla transizione e institutional building (aperta a tutti i
Paesi beneficiari);
II. Cooperazione regionale e transfrontaliera (aperta a tutti i Paesi
beneficiari);
III. Sviluppo regionale (interventi assimilabili a quelli del FESR,
aperti solo ai Paesi formalmente candidati);
IV. Capitale umano (interventi assimilabili a quelli del FSE, aperti
solo ai Paesi formalmente candidati);
V. Sviluppo rurale (interventi assimilabili a quelli del FEASR,
aperti solo ai Paesi formalmente candidati).
69. L’allocazione delle risorse nelle PF 2007-2013

L’accordo intergovernativo – fra SM - finale sul budget dell’UE
per il ciclo 2007-2013 e l’AII prevedono:
(i) un ammontare di stanziamenti di impegno pari a circa 864,3
Miliardi di Euro a prezzi 2004, corrispondenti in media annua
all’1,048% del RNL dell’UE;
(ii) una massa di pagamenti pari a circa 820,7 Miliardi di Euro,
corrispondenti in media annua all’1% del RNL;
(iii) una forte concentrazione di risorse, come nel passato, sulle
spese agricolo del I pilastro della PAC e sui Fondi strutturali
(incidono per il 35,6% sul totale degli impegni)
70. Le risorse finanziarie per
                la Politica di Coesione (I)

Per il ciclo 2007-2013 vengono assegnati agli attuali 27 SM
dell’UE 308.041 Milioni di Euro, a prezzi 2004, a titolo della
Politica di Coesione (35,6% del totale). L’81,6% di tali risorse è
stato riservato a SM destinatari del Fondo di Coesione e regioni
incluse nell’Ob. Convergenza.

Agli altri due Obiettivi della Politica di Coesione sono stati
assegnati rispettivamente il 16% e il 2,4% delle risorse.

Si noti che il Fondo di Coesione (interessa 13 SM nel ciclo in
corso) incide il 20% sul montante totale di risorse finanziarie.
71. Le risorse finanziarie per
              la Politica di Coesione (II)

In assoluto lo SM che potrà usufruire dell’ammontare maggiore
dei Fondi è la Polonia: beneficerà nel settennio del 19,4% dei
Fondi e del 31,8% delle risorse del Fondo di Coesione.
Si noti che gli unici altri NSM che beneficeranno di una quota
rilevante dei Fondi sono la Repubblica Ceca (7,7% del totale),
l’Ungheria (7,3%) e la Romania (5,6%).
Per quel che concerne gli SM dell’UE15 emerge come il
pacchetto finanziario complessivo destinato all’Italia sia
certamente rilevante. Fra gli SM dell’UE15 solo la Spagna
riceverà un ammontare più consistente di risorse, pari al 10,2%
del montante totale dei Fondi.
72. Le modalità di gestione del bilancio

1. Modo centralizzato

L'implementazione dei Programmi è gestita direttamente dalle
DG della Commissione o da Agenzie esecutive (sia Agenzie di
diretta emanazione della Commissione, sia Agenzie nazionali, ad
esempio in Italia, l'ISFOL per il Programma Leonardo da Vinci).

2. Modo concorrente e/o decentrato

3. Modo congiunto con Organizzazione Internazionali
73. Le modalità di gestione
               concorrente e/o decentrata

     Gestione concorrente        Gestione decentralizzata




  Le funzioni di esecuzione
     (e i finanziamenti)         Le funzioni di esecuzione
        sono affidate              sono affidate ai PT.
ad Amministrazioni nazionali
    e regionali degli SM.
74. Finanziamenti diretti e indiretti

La distinzione fra gestione centralizzata e gestione concorrente
del bilancio è alla base della più nota distinzione fra

1. finanziamenti diretti. Per i finanziamenti diretti, sono le stesse
DG della Commissione e le Agenzie esecutive a gestire le
procedure di assegnazione dei fondi (sovvenzioni e appalti
pubblici).

 2. finanziamenti indiretti (quelli a gestione concorrente o
decentrata nel caso di alcune forme di aiuto ai PT).
75. Finanziamenti indiretti

- Regimi di sostegno agricolo diretto ai produttori previsti
nell'ambito del I pilastro della PAC (rubrica 2 delle PF
2007-2013) dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA);
- il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR),
che viene attuato tramite Programmi pluriennali gestiti dalle
Regioni (Programmi di Sviluppo Rurale);
- i Fondi strutturali (FESR e FSE) attuati tramite Programmi
nazionali e regionali e il Fondo di Coesione, attuato tramite
Programmi nazionali;
- - il Fondo Europeo per la Pesca (rubrica 2 delle PF 2007-2013),
disciplinato dal Reg. (CE) 1198/2006.
76. I Programmi di finanziamento diretto
Tutti i Programmi a gestione diretta sono proposti dalle DG della
Commissione per le politiche di loro competenza, come già
accennato, per essere concretamente finanziati devono essere
dotati, ai sensi dell'art. 49 del Regolamento finanziario, di una
propria base giuridica che, di regola, è costituita da:
- Decisione di approvazione del Programma da parte del
Consiglio (o congiuntamente del Consiglio e del Parlamento
Europeo nel caso di procedura di codecisione);
- Regolamento finanziario;
- Regolamento di attuazione del Regolamento finanziario.
77. Finanziamenti diretti, Grants
                    e Public contracts
I Programmi a finanziamento           diretto   possono   essere
implementati attraverso:
- Grants (Sovvenzioni), che conducono al finanziamento di
progetti che contribuiscono a realizzare una specifica politica
europea e, al contempo, consentono ai beneficiari di portare
avanti la loro mission istituzionale. Le sovvenzioni, risultando
funzionali a finalità istituzionali dei beneficiari, impongono la
loro compartecipazione finanziaria
- Public contracts (Bandi di gara), che conducono
all’acquisizione da parte della Commissione di servizi. Gli
appalti pubblici sono coperti integralmente dai fondi europei per
l'importo aggiudicato tramite gara.
78. Le caratteristiche dei Grants
Le Sovvenzioni (grants), che inter alia caratterizzano
Programmi quali il VII Programma Quadro 2007-2013 per la
Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico, il Programma LIFE, il
Programma Cultura 2007-2013 e gli interventi a sostegno dei
progetti realizzati dalle Organizzazioni Non Governative (ONG),
sono accordati a titolo di liberalità per finanziare azioni volte a
promuovere la realizzazione di un obiettivo che si iscrive nel
quadro di una politica dell'UE (art. 108 del Regolamento
finanziario).
Esse si caratterizzano pertanto per un approccio bottom up.
Vengono attuate attraverso delle call for proposals (chiamata di
progetti).
79. Le caratteristiche dei Public contracts
Gli appalti pubblici (public contracts) sono contratti a titolo
oneroso aggiudicati dalle Direzioni Generali della Commissione
per l'acquisizione da fornitori specializzati di beni mobili o
immobili, per la realizzazione di opere e per l'acquisizione di
forniture e di servizi consulenziali (art. 88 del Regolamento
finanziario).
Essi si caratterizzano pertanto per un approccio top down.
Vengono attuati attraverso delle call for tenders (procedure di
affidamento di servizi e/o lavori attraverso gara).
80. Le call for tenders

Le DG della Commissione gestiscono concretamente
l’affidamento di lavori, servizi etc. attraverso la pubblicazione
periodica di bandi di gara (call for tenders) su:
- il loro sito,
- la GUUE Serie S;
- la banca dati TED - Tender Electronic Daily.
Le procedure più utilizzate di aggiudicazione di servizi sono
appunto le call for tender (procedura aperta, senza una
preselezione dei potenziali proponenti) e anche le call for
expressions of interest (le EOI seguono una procedura ristretta
con pre-qualifica dei proponenti).
81. Le modalità di reperimento delle
                informazioni e la GUUE

In generale, la principale fonte di informazione è la Gazzetta
Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) - a cui si accede
gratuitamente attraverso il sito EUR-Lex (http://europa.eu.int/eur-
lex/lex/it/index.htm) - in cui viene riportata tutta la documentazione
inerente il diritto comunitario, a partire dai Trattati fino alle
Comunicazioni e agli avvisi pubblici per sovvenzioni e appalti
pubblici.
La GUUE si divide in Serie L (Legislazione), Serie C
(Comunicazioni, informazioni; avvisi di call for proposals per
sovvenzioni) e Serie S (Supplemento (riporta bandi per appalti
pubblici disponibili anche sul sito web http://ted.europa.eu).
82. I principali siti informativi del server dell’UE
La Commissione fornisce direttamente            informazioni   sui
finanziamenti attraverso tre canali internet:
1. i siti “Aiuti e Prestiti” e "Appalti pubblici" disponibili sul
portale dell'UE in lingua inglese, francese e tedesca;
2. il sito delle DG che gestiscono i Programmi a finanziamento
diretto e gli appalti pubblici di interesse;
3. la banca dati TED - Tender Electronic Daily (accessibile al
sito web http://ted.europa.eu) che è la versione on line della
Serie S della GUUE.
83. La banca dati TED
La banca dati TED è la versione on line della Serie S della
GUUE e riporta a titolo gratuito tutti gli appalti pubblici
suddivisi per Paese, Regioni e settori di interesse nelle 23 lingue
ufficiali dell'UE.
La GUUE Serie S (accessibile attraverso la banca dati TED)
contiene anche i bandi di gara e gli appalti promossi dall’UE per
realizzare interventi di cooperazione con i PVS e con quelli in
via di adesione e associati (si veda il sito web tematico
dell'Ufficio di cooperazione della Commissione denominato
Europe Aid).
In Italiano informazioni sui bandi si trovano sul sito della
Rappresentanza permanente in Italia della Commissione.
84. Richiamo di alcuni canali informativi in Italia

Rappresentanza permanente in Italia della Commissione;
Rappresentanza permanente in Italia del Parlamento Europeo;
Regioni ed altri Enti Locali;
Camere di Commercio e strutture semi-istituzionali partecipate
(Business Innovation Centre del Lazio o FILAS Lazio);
Agenzia APRE per i finanziamenti del VII PQ di R&ST;
Rete Enterprise Europe Network (EEN);
Rete dei centri Europe Direct;
Rete Eurodesk che fornisce informazioni inerenti soprattutto le
opportunità per i giovani.
85. La partecipazione alla gara
        L’informazione maggiormente rilevante

- Decisione di approvazione del Programma (GUUE Serie L);
- Testo delle call (GUUE serie C o GUUE Serie S/TED);
- Info package - Guida per i proponenti (sito delle DG);
- Formulario di candidatura (sito delle DG);
- Format per i Piani finanziari (fogli Excel a celle bloccate);
- altra documentazione disponibile sul sito della DG o sullo
specifico sito dedicato al Programma (in primis valutazioni rese
pubbliche sulle proposte di precedenti calls for proposals).
86. Esercitazione – Lettura di un Bando


* Individuazione di:

- Tipologia di finanziamento;

- Tipologia di spese co-finanziate;

- Paesi ammissibili a beneficio;

- Termini e modalità di presentazione delle proposte.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE


   ANTONIO BONETTI
 Mailto: a.bonetti@ymail.com
  Mobile phone: 335.5914711

More Related Content

What's hot

UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVIUE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVItelosaes
 
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneStrategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneA Scuola di OpenCoesione
 
14 18 aprile agenda istituzionale rottamatore
14  18 aprile agenda istituzionale rottamatore14  18 aprile agenda istituzionale rottamatore
14 18 aprile agenda istituzionale rottamatoreReti
 
Il semestre europeo e l'agenda economica italiana
Il semestre europeo e l'agenda economica italianaIl semestre europeo e l'agenda economica italiana
Il semestre europeo e l'agenda economica italianagovernoberlusconi
 
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di BerlusconiPerchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconipdl-approfondimenti
 
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...Simone Chiarelli
 
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18 Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18 FrancescoBoccia
 
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi alGenitore Attivo
 
5 agosto lettera a ital. 2011
5 agosto lettera a ital. 20115 agosto lettera a ital. 2011
5 agosto lettera a ital. 2011Genitore Attivo
 
Armonizzazione contabile enti territoriali
Armonizzazione contabile enti territorialiArmonizzazione contabile enti territoriali
Armonizzazione contabile enti territorialiFrancesco Ferrante
 
26 ott.2011 risposta italia alla u ei
26 ott.2011 risposta italia alla u ei26 ott.2011 risposta italia alla u ei
26 ott.2011 risposta italia alla u eiGenitore Attivo
 
Slide armonizzazione bilancio 2016
Slide armonizzazione bilancio 2016Slide armonizzazione bilancio 2016
Slide armonizzazione bilancio 2016Comune di Pontedera
 
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle FinanzeSua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanzetelosaes
 

What's hot (19)

UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVIUE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
UE LA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
 
Mozione Europa
Mozione EuropaMozione Europa
Mozione Europa
 
Mff 2011 it
Mff 2011 itMff 2011 it
Mff 2011 it
 
Cost art 81
Cost   art 81Cost   art 81
Cost art 81
 
E. Longobardi: Il federalismo e le fonti amministrative
E. Longobardi: Il federalismo e le fonti amministrativeE. Longobardi: Il federalismo e le fonti amministrative
E. Longobardi: Il federalismo e le fonti amministrative
 
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneStrategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
 
14 18 aprile agenda istituzionale rottamatore
14  18 aprile agenda istituzionale rottamatore14  18 aprile agenda istituzionale rottamatore
14 18 aprile agenda istituzionale rottamatore
 
Il semestre europeo e l'agenda economica italiana
Il semestre europeo e l'agenda economica italianaIl semestre europeo e l'agenda economica italiana
Il semestre europeo e l'agenda economica italiana
 
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di BerlusconiPerchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
 
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...
Lezione n. 08 (2 ore) - Contabilità delle Aziende sanitarie: la gestione fina...
 
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18 Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18
Relazione Boccia_com Bilancio 23-1-18
 
Audizione 6 maggio_2015
Audizione 6 maggio_2015Audizione 6 maggio_2015
Audizione 6 maggio_2015
 
1.2 le politiche di coesione in italia
1.2 le politiche di coesione in italia1.2 le politiche di coesione in italia
1.2 le politiche di coesione in italia
 
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al
4 nove. richiesta di chiarimenti ue a silvio berlusconi al
 
5 agosto lettera a ital. 2011
5 agosto lettera a ital. 20115 agosto lettera a ital. 2011
5 agosto lettera a ital. 2011
 
Armonizzazione contabile enti territoriali
Armonizzazione contabile enti territorialiArmonizzazione contabile enti territoriali
Armonizzazione contabile enti territoriali
 
26 ott.2011 risposta italia alla u ei
26 ott.2011 risposta italia alla u ei26 ott.2011 risposta italia alla u ei
26 ott.2011 risposta italia alla u ei
 
Slide armonizzazione bilancio 2016
Slide armonizzazione bilancio 2016Slide armonizzazione bilancio 2016
Slide armonizzazione bilancio 2016
 
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle FinanzeSua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Sua Maestà il Ministero dell’Economia e delle Finanze
 

Similar to Unimol eu budget ppt masterfinal_2009

Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaNext Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaAntonio Bonetti
 
Patto di stabilità e crescita
Patto di stabilità e crescitaPatto di stabilità e crescita
Patto di stabilità e crescitatelosaes
 
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANA
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANAIL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANA
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANAForza di Libertà
 
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdf
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdfF4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdf
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdfAntonio Bonetti
 
Nozioni di base di Europrogettazione
Nozioni di base di EuroprogettazioneNozioni di base di Europrogettazione
Nozioni di base di EuroprogettazioneLazio Innova
 
Master cb fai unimol pres fs2008
Master cb fai unimol pres fs2008Master cb fai unimol pres fs2008
Master cb fai unimol pres fs2008Antonio Bonetti
 
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ telosaes
 
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleI finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleAntonio Bonetti
 
Perché l'Europa non può morire di austerità
Perché l'Europa non può morire di austeritàPerché l'Europa non può morire di austerità
Perché l'Europa non può morire di austeritàpdl-approfondimenti
 
Mercati finanziari Master ipsoa 2012
Mercati finanziari Master ipsoa 2012Mercati finanziari Master ipsoa 2012
Mercati finanziari Master ipsoa 2012Ilaria Rega
 
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)Parma Couture
 
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013 Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013 Quotidiano Piemontese
 
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiParma Couture
 
Raccomandazioni UE - Italia
Raccomandazioni UE - ItaliaRaccomandazioni UE - Italia
Raccomandazioni UE - ItaliaLavoce.info
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13Simone Chiarelli
 
Ecco il testo della lettera che bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...
Ecco il testo della lettera che   bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...Ecco il testo della lettera che   bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...
Ecco il testo della lettera che bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...Libertà e Giustizia Trieste
 

Similar to Unimol eu budget ppt masterfinal_2009 (20)

Il Fiscal Compact - Parte 1
Il Fiscal Compact - Parte 1Il Fiscal Compact - Parte 1
Il Fiscal Compact - Parte 1
 
Politica di Coesione 2014_2020
Politica di Coesione 2014_2020Politica di Coesione 2014_2020
Politica di Coesione 2014_2020
 
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaNext Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
 
Patto di stabilità e crescita
Patto di stabilità e crescitaPatto di stabilità e crescita
Patto di stabilità e crescita
 
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANA
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANAIL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANA
IL SEMESTRE EUROPEO E L'AGENDA ECONOMICA ITALIANA
 
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdf
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdfF4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdf
F4R Lab_PR FESR Lazio_Seminario 17.04.2023.pdf
 
Nozioni di base di Europrogettazione
Nozioni di base di EuroprogettazioneNozioni di base di Europrogettazione
Nozioni di base di Europrogettazione
 
Master cb fai unimol pres fs2008
Master cb fai unimol pres fs2008Master cb fai unimol pres fs2008
Master cb fai unimol pres fs2008
 
Programma Nazionale di Riforma
Programma Nazionale di RiformaProgramma Nazionale di Riforma
Programma Nazionale di Riforma
 
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ
IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ
 
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleI finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
 
Perché l'Europa non può morire di austerità
Perché l'Europa non può morire di austeritàPerché l'Europa non può morire di austerità
Perché l'Europa non può morire di austerità
 
Mercati finanziari Master ipsoa 2012
Mercati finanziari Master ipsoa 2012Mercati finanziari Master ipsoa 2012
Mercati finanziari Master ipsoa 2012
 
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)
Invest in Europe: Piano Juncker per gli investimenti in Europa (infografica IT)
 
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013 Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013
Dichiarazione congiunta di chiusura del vertice Italia francia 2013
 
Dichiarazione congiunta Italia-Francia
Dichiarazione congiunta  Italia-FranciaDichiarazione congiunta  Italia-Francia
Dichiarazione congiunta Italia-Francia
 
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
 
Raccomandazioni UE - Italia
Raccomandazioni UE - ItaliaRaccomandazioni UE - Italia
Raccomandazioni UE - Italia
 
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13
Corso di preparazione ai concorsi - Lezione 06 di 13
 
Ecco il testo della lettera che bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...
Ecco il testo della lettera che   bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...Ecco il testo della lettera che   bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...
Ecco il testo della lettera che bruxelles - dopo una mattinata di - il sole...
 

More from Antonio Bonetti

Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...
Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...
Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...Antonio Bonetti
 
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Antonio Bonetti
 
La mappatura dei fondi europei 2014-2020
La mappatura dei fondi europei 2014-2020La mappatura dei fondi europei 2014-2020
La mappatura dei fondi europei 2014-2020Antonio Bonetti
 
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020Antonio Bonetti
 
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del Lazio
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del LazioFondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del Lazio
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del LazioAntonio Bonetti
 
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...Antonio Bonetti
 
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"Antonio Bonetti
 
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profit
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profitLa “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profit
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profitAntonio Bonetti
 
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"Antonio Bonetti
 
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"Antonio Bonetti
 
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Antonio Bonetti
 
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...Antonio Bonetti
 
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...Antonio Bonetti
 
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014Antonio Bonetti
 
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...Antonio Bonetti
 
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...Antonio Bonetti
 
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glance
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glanceThe EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glance
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glanceAntonio Bonetti
 
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013Antonio Bonetti
 
Master Unimol Eu External Aid Dec2010
Master Unimol Eu External Aid Dec2010Master Unimol Eu External Aid Dec2010
Master Unimol Eu External Aid Dec2010Antonio Bonetti
 
Politeia Convegno2010 Cbc Finale
Politeia Convegno2010 Cbc FinalePoliteia Convegno2010 Cbc Finale
Politeia Convegno2010 Cbc FinaleAntonio Bonetti
 

More from Antonio Bonetti (20)

Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...
Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...
Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...
 
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
 
La mappatura dei fondi europei 2014-2020
La mappatura dei fondi europei 2014-2020La mappatura dei fondi europei 2014-2020
La mappatura dei fondi europei 2014-2020
 
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020
Il PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020
 
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del Lazio
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del LazioFondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del Lazio
Fondi europei e nuovi modelli di finanziamento per gli Enti Locali del Lazio
 
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...
Master "Fondi europei 2014-2020: focus su social entrepreneurship e social in...
 
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"
Master "Approccio strategico ai fondi dell’UE e tecniche di europrogettazione"
 
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profit
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profitLa “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profit
La “matrice di finanziabilità” delle organizzazioni non profit
 
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"
Master "Riforme della PA e nuovi modelli di funding per le politiche pubbliche"
 
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"
Master "Fondi europei e nuovi strumenti di funding per la scuola che cambia"
 
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
 
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...
Lo sviluppo locale di tipo partecipativo: l’approccio LEADER, il nuovo strume...
 
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...
Master "I fondi pubblici per la ricerca scientifica, la salute e l’invecchiam...
 
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014
Sviluppo locale-partecipativo-ta'mterrae-festival-25-ott-2014
 
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...
Interregional cooperation programmes in the framework of 2007-2013 EU Cohesio...
 
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...
La programmazione del POR FSE Lazio 2014-2020: dal progetto “Lazio Idee” alla...
 
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glance
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glanceThe EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glance
The EU Programme for Employment and Social Innovation. EaSI at a glance
 
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013
Bonetti fse 2014 2020-politeia_luglio 2013
 
Master Unimol Eu External Aid Dec2010
Master Unimol Eu External Aid Dec2010Master Unimol Eu External Aid Dec2010
Master Unimol Eu External Aid Dec2010
 
Politeia Convegno2010 Cbc Finale
Politeia Convegno2010 Cbc FinalePoliteia Convegno2010 Cbc Finale
Politeia Convegno2010 Cbc Finale
 

Unimol eu budget ppt masterfinal_2009

  • 1. LA FINANZA PUBBLICA EUROPEA Antonio Bonetti Campobasso, marzo 2009
  • 2. 1. L’organizzazione del seminario sul bilancio UE 2. Presentazione del bilancio annuale e della struttura delle entrate e delle spese del bilancio UE. 2. Presentazione del sistema finanziario nel suo insieme e del significato delle Risorse Proprie e delle Prospettive Finanziarie. 3. Presentazione dei principali Programmi di spesa. 4. Presentazione delle modalità di accesso ai finanziamenti e delle caratteristiche principali di Sovvenzioni e Contratti pubblici.
  • 3. 2. Il bilancio delle Comunità europee Il bilancio delle Comunità europee è il documento attraverso il quale, ogni anno, le Autorità di bilancio dell’UE autorizzano le spese per la realizzazione delle politiche comunitarie. Il bilancio dell’UE implica ogni anno una spesa che è di poco superiore all’1% del RNL di tutti gli SM dell’UE. Questo per il fatto che ormai la UE finanzia molte politiche comuni, ma sono escluse dal bilancio UE politiche che incidono in misura rilevante nei bilanci pubblici di tutti gli Stati, quali: (i) sanità; (ii) assistenza sociale; (iii) previdenza sociale.
  • 4. 3. Assetto istituzionale dell’UE e bilancio delle Comunità europee A partire dal 1992, con la ratifica del Trattato dell’UE, la ex CEE diviene una Organizzazione internazionale che ingloba i tre pilastri istituzionali dell’UE che rafforzano i legami fra gli allora 12 SM: - la Comunità Europea; - la Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC); - la Cooperazione in materia di Giustizia e Affari Interni. Il bilancio UE, quindi, interessa i tre pilastri della UE istituita nel 1992 e la Comunità Europea per l’energia atomica (EURATOM), istituita nel 1957.
  • 5. 4. Richiami sul processo di integrazione europea (i) 1950: Dichiarazione Shuman (9.05.1950) sulla necessità di sottoporre la produzione franco-tedesca del carbone e dell’acciaio a un’Alta Autorità aperta anche ad altri Stati europei; (ii) 1951: Trattato di Parigi sulla CECA (Comunità Europea sul Carbone e sull’Acciaio) che ha cessato di esistere nel 2002; (iii) 1957: Trattati di Roma sulla Comunità Economica Europea (CEE) e sulla Comunità Europea per l’energia atomica (EURATOM); (iv) 1986: approvazione dell’AUE che rivede il Trattato di Roma sulla CEE e istituisce nuove politiche comuni; (v) 1992: istituzione dell’UE e ratifica del Trattato di Maastricht.
  • 6. 5. Le Istituzioni dell’UE Le Istituzioni dell’UE sono: - il Consiglio dell’UE (Consiglio dei Ministri); - il Parlamento Europeo; - la Commissione Europea. Il vertice politico dell’UE, de facto, è rappresentato dal Consiglio Europeo in cui siedono i 27 Primi ministri degli SM e il Presidente della Commissione. Le altre Istituzioni in senso proprio dell’UE sono poi la Corte di Giustizia Europea e la Corte dei Conti.
  • 7. 6. Le Istituzioni dell’UE e il bilancio Il ruolo delle Istituzioni dell’UE nella procedura di bilancio annuale e nella gestione del bilancio è il seguente: - il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo sono le Autorità di bilancio, ossia sono quelle che in effetti definiscono anno per anno le entrate e le spese. L’approvazione finale del bilancio annuale è ratificata dal Presidente del Parlamento Europeo; - la Commissione Europea ha la responsabilità politica della gestione del bilancio, in quanto organo esecutivo. Ha un ruolo cruciale anche la Corte dei Conti, delegata al controllo della regolare esecuzione del bilancio.
  • 8. 7. La base giuridica del sistema finanziario dell’UE TUE di Nizza TUE di (artt. 268-280) 1. TRATTATI Lisbona 2. Legislazione secondaria 3. Accordo InterIstituzionale sulle PF
  • 9. 8. La legislazione secondaria 1. Decisione sulle Risorse Proprie (viene adottata all’unanimità dal Consiglio dell’UE e deve essere ratificata dagli SM); 2. Regolamento di attuazione della Decisione sulle Risorse Proprie; 3. Regolamento finanziario sull’esecuzione del bilancio (v. Regolamento 1605/2002 emendato nel 2007); 4. Regolamento di attuazione del Regolamento finanziario (v. Regolamento n. 478/2007 della Commissione); 5. Regolamento sulla disciplina di bilancio (concerne i meccanismi di contenimento della crescita della spesa PAC); 6. Regolamento sul Fondo di garanzia per le azioni esterne.
  • 10. 9. Il sistema finanziario dell’UE nel suo insieme Entrate (Risorse Proprie) Bilancio annuale Uscite (Prospettive Finanziarie)
  • 11. 10. Sistema finanziario dell’UE e relativa base giuridica - Decisione sulle Risorse Proprie Entrate (Risorse Proprie) - Regolamento di esecuzione del Consiglio sulle RP Bilancio annuale - AII sulle PF - Approvazione bilancio; - Decisioni sui Programmi Uscite (PF) - Regolamento finanziario - Regolamento di esecuzione
  • 12. 11. La procedura di bilancio annuale La procedura di bilancio annuale è il percorso legislativo che conduce all’approvazione del bilancio per l’anno seguente. In questo iter legislativo (destinato ad essere modificato una volta che entrerà in vigore il Trattato di Lisbona) la Commissione propone inizialmente un “progetto preliminare di bilancio” (PPB). Sono poi le due Autorità di bilancio a “correggere” il PPB e ad addivenire a un accordo sul bilancio annuale. N.B. La procedura di bilancio annuale, tuttavia, non va altro che ad attuare decisioni pluriennali su entrate e spese della UE.
  • 13. 12. L’esecuzione del bilancio annuale L’esecuzione del bilancio, formalmente affidata alla Commissione, in realtà implica una responsabilizzazione di spesa anche per Autorità nazionali, Regioni e, in relazione alle politiche “esterne”, anche per PT e Organizzazioni internazionali a seconda delle modalità di gestione dei fondi UE (v. oltre). Negli anni recenti oltre il 75% delle spese è implementato congiuntamente da Commissione, SM e Regioni sulla base del principio di gestione “concorrente” che interessa quasi tutte le spese del I pilastro della PAC, le spese per lo sviluppo rurale, i Fondi strutturali e i fondi per la Politica della Pesca.
  • 14. 13. I principi di bilancio La definizione e l’esecuzione del bilancio, sono informate a 8 principi che, generalmente, sono comuni a tutti i bilanci pubblici: 1. Unità e veridicità; 2. Universalità; 3. Annualità; 4. Pareggio del bilancio; 5. Specializzazione; 6. Sana gestione finanziaria; 7. Unità di conto; 8. Trasparenza.
  • 15. 14. Significato ed eccezioni del principio di unità Il principio di unità significa che tutte le entrate e tutte le spese delle Istituzioni comunitarie devono figurare in un unico documento di bilancio, per motivi di trasparenza. In realtà ci sono delle categorie di spese che non vengono riportate nel bilancio annuale, ossia: - operazioni di assunzioni e di erogazione di prestiti dell’UE; - strumenti finanziari gestiti dalla BEI e dal FEI; - il Fondo Europeo per lo Sviluppo (FES) che finanzia la cooperazione dell’UE con i Paesi Terzi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Paesi ACP).
  • 16. 15. Significato ed eccezioni del principio di universalità Tutte le entrate devono concorrere indistintamente al finanziamento di tutte le spese (non deve sussistere un collegamento diretto fra entrate e tipologie di spese specifiche) e non devono sussistere forme di compensazione fra entrate e spese. Esistono comunque delle eccezioni, fra le quali si segnalano le donazioni all'UE e le sanzioni agli SM che registrano disavanzi di bilancio eccessivi previste dal c.d. Patto di Stabilità e Crescita fra gli SM.
  • 17. 16. Significato ed eccezioni del principio di annualità Il principio di annualità significa che tutte le entrate e tutte le spese devono essere riferite a un dato esercizio (anno solare). In realtà ci sono delle categorie di stanziamenti di impegno che comportano l’esecuzione di spese su più esercizi. Si distingue, pertanto, fra: - Stanziamenti Non Dissociati, per i quali gli stanziamenti di impegno e gli stanziamenti di pagamento coincidono e trovano integrale esecuzione nel corso di un dato esercizio finanziario; - Stanziamenti Dissociati destinati a finanziare interventi caratterizzati da un ciclo dei pagamenti pluriennale.
  • 18. 17. Significato ed eccezioni del principio di pareggio (equilibrio) Tale principio, confermato dall'art. 310 del Trattato di Lisbona, impone il pareggio del bilancio ex ante. Ne consegue il divieto di finanziare eventuali deficit con strumenti di debito comunitari. I rigidi vincoli alla spesa imposti dal principio del pareggio del bilancio, peraltro, vengono ulteriormente rafforzati dall'art. 5 del Regolamento finanziario che impone che le spese trovino copertura nel bilancio solo se ritenute strettamente necessarie. Generalmente, a posteriori si registra un saldo positivo fra entrate e spese che viene "riportato" all'esercizio successivo (meccanismo dei “residui attivi” caratteristico di tutti i bilanci pubblici).
  • 19. 18. Significato ed eccezioni del principio di specializzazione Il bilancio annuale è alquanto rigido per effetto del principio di specializzazione che impone de facto la definizione di una specifica struttura delle spese. Gli stanziamenti di impegno e gli stanziamenti di pagamento del bilancio sono specificati per titoli e capitoli. Gli stanziamenti, in altri termini, devono avere una specifica finalizzazione di spesa, all'interno delle "rubriche" delle PF e anche all'interno di titoli e capitoli del bilancio annuale. Sono comunque possibili, in misura molto contenuta, degli storni rettificativi degli stanziamenti del bilancio annuale.
  • 20. 19. Significato del principio di sana gestione finanziaria L'esecuzione del bilancio deve essere informata a principi di efficacia ed efficienza nell'utilizzo dei contributi dei cittadini europei (“value for money”). Tutte le spese del bilancio, pertanto, sono oggetto di valutazione della efficacia e dell'efficienza tanto di singoli progetti di spesa, tanto di quei Programmi complessi che vengono gestiti in modo decentrato nell'ambito delle politiche di "solidarietà interna" (Politica di Coesione) e in quelle di "solidarietà esterna" (aiuti allo sviluppo per Paesi Terzi non industrializzati).
  • 21. 20. Significato dei principi di unità di conto e di trasparenza Il bilancio è espresso in una unica unità di conto (a partire dal 1999 l'Euro). Per alcune operazioni si possono utilizzare le monete nazionali, secondo le disposizioni del Regolamento attuativo. Il bilancio annuale (e i bilanci rettificativi) devono essere pubblicati nella GUUE. I nomi dei beneficiari dei fondi, inoltre, devono essere pubblicati sui siti delle Direzioni della Commissione e/o delle Autorità nazionali e delle Regioni, nel caso dei finanziamenti a gestione concorrente.
  • 22. 21. Il principio di trasparenza e i sistemi di controllo e di audit Tale principio e l’ampia quota di fondi UE gestiti congiuntamente da Commissione, SM e Regioni impongono l’organizzazione di un complesso sistema di audit e controllo che chiama in causa in primo luogo le Direzioni della Commissione e le Agenzie esecutive, ma anche SM, Regioni e altri Organismi nel caso di fondi a gestione concorrente e/o decentrata. Un ruolo fondamentale nelle attività di controllo rivestono la Corte dei Conti (istituita nel 1975) e lo stesso Parlamento Europeo.
  • 23. 22. La struttura del bilancio annuale Il bilancio annuale, ai sensi del Regolamento finanziario del 2002, come emendato nel 2007, riporta:  lo stato generale delle entrate e delle spese;  lo stato delle entrate e delle uscite suddivise per Sezioni. Le Sezioni di bilancio in questione non sono altro che le Istituzioni comunitarie le cui entrate e le cui spese sono registrate nel bilancio. N.B. Tra le Istituzioni dell’UE solo per la Commissione sono registrate sia spese amministrative, sia spese operative.
  • 24. 23. Le Sezioni del bilancio annuale Le Istituzioni comunitarie le cui entrate e le cui spese sono registrate nel bilancio (Sezioni del bilancio) sono: - Consiglio dell'UE, - Commissione, - Parlamento Europeo, - Corte di Giustizia, - Corte dei Conti, - Altre (Comitato Economico e Sociale, Comitato delle Regioni; Mediatore europeo, Garante europeo della protezione dei dati).
  • 25. 24. La “nomenclatura” delle spese del bilancio Lo stato delle spese amministrative e operative del bilancio, in sostanza, è strutturato in:  Sezioni (corrispondono, come detto, alle Istituzioni);  titoli (settori politici di attività), capitoli (specifiche attività), articoli e voci (si veda art. 41 del Regolamento finanziario), a seconda della natura o della destinazione, sulla scorta del c.d. “principio di specializzazione”.
  • 26. 25. La “nomenclatura” delle spese della Commissione La "nomenclatura delle spese" (stato delle uscite) della Commissione è informato al "principio di redazione del bilancio per attività" ("activity based budgeting"), principio che si sostanzia in una specifica classificazione per titoli (32 settori specifici approssimativamente corrispondenti alle Direzioni della Commissione) e per capitoli (le specifiche attività operative) delle spese della Commissione. L'applicazione del c.d. "activity based budgeting" (ABB) quale criterio di configurazione delle spese della Commissione implica una migliore e più trasparente connessione tra le priorità di policy comunitarie e la ripartizione delle risorse finanziarie.
  • 27. 26. Le “riserve” del bilancio annuale La specifica Sezione di bilancio della Commissione, ai sensi del Reg. (CE, EURATOM) 1525/2007 riporta due tipi di riserve che rendono meno rigido il bilancio annuale:  una riserva che prevede un massimale annuo di 200 Milioni di Euro per finanziare spese necessarie e chiaramente identificate che non troverebbero copertura all'interno dei massimali di spese previsti per le rubriche delle PF;  una riserva per gli aiuti di urgenza a favore di Paesi Terzi (aiuti soprattutto di carattere umanitario).
  • 28. 27. Cicli di programmazione dell’UE, Prospettive Finanziarie e Risorse Proprie A partire dal 1988 le spese dell’UE vengono quantificate annualmente in base a una struttura e di spesa e a dei massimali definiti nelle Prospettive Finanziare (PF) che coprono dei cicli di programmazione pluriennale delle politiche UE. All’inizio di ogni ciclo vengono stabilite le PF all’interno di un Accordo InterIstituzionale (AII) fra Consiglio, Commissione e Parlamento Europeo. I cicli di programmazione che si sono succeduti sono: 1989-1993; 1994-1999; 2000-2006 (“agenda 2000”) e, in corso, 2007-2013. Anche ammontare e articolazione delle Risorse Proprie vengono decisi all’inizio di ogni ciclo finanziario della UE.
  • 29. 28. Le entrate del bilancio Risorse Proprie Entrate Altre Risorse (circa 1% del totale): surplus del bilancio dell’anno precedente; sanzioni a SM e imprese previste dal Dir.Comunitario, imposte su salari e pensioni dei funzionari dell’UE, altre.
  • 30. 29. Le Risorse Proprie Le Risorse Proprie (entrate del bilancio) sono le seguenti: - le Risorse Proprie Tradizionali (RPT); - la Risorsa IVA: consiste nell’applicazione di un’aliquota unica su una base imponibile IVA armonizzata fra i vari SM (l’aliquota è fissata allo 0,30%); - la Risorsa RNL degli SM: è la risorsa “residuale” nel senso che una volta stabilito l’ammontare annuale delle spese, la differenza fra le spese e la somma delle due altre Risorse Proprie viene coperta dalla Risorsa RNL.
  • 31. 30. Le Risorse Proprie Tradizionali Le Risorse Proprie Tradizionali (RPT), in linea di principio, si possono dividere in: - i dazi doganali sull’importazione di beni e servizi da PT; - i dazi sull’importazione di beni agricoli da PT; - i prelievi agricoli e i contributi sui produttori di zucchero (sono destinati idealmente a coprire le spese della PAC e quelle per il sostegno alla produzione interna di zucchero). A partire dall’introduzione nel Diritto Comunitario dell’accordo sul commercio mondiale del 1994, non ha più ragione d’essere la distinzione fra dazi commerciali e dazi e prelievi agricoli. Nel bilancio dell’UE, quindi, ormai si parla indistintamente di RPT.
  • 32. 31. Il significato delle Risorse Proprie (I) Le Risorse Proprie (own resources) sono le fonti di finanziamento delle politiche comunitarie e vengono così indicate proprio per evidenziare che esse appartengono all’UE. Questo vale anche per la Risorsa RNL (i contributi sul RNL sono messi direttamente a disposizione dagli SM, ma sono considerati di proprietà dell’UE). L’introduzione delle RP nel 1970 conferisce all’allora CEE piena autonomia fiscale (e, non meno importante, ne rafforza anche l’autonomia politica). Fin dal 1970 vennero introdotte RPT e Risorsa IVA (tale risorsa, tuttavia, viene riscossa solo a partire dal 1980).
  • 33. 32. Il significato delle Risorse Proprie (II) Le Risorse Proprie conferiscono una natura ben diversa all’UE rispetto ad altre Organizzazioni internazionali che operano grazie ai contributi diretti degli Stati che aderiscono a tali Organizzazioni. Le RP conferiscono all’UE una autentica capacità impositiva autonoma e tanto maggiore è l’ammontare delle Risorse Proprie e tanto maggiore sarà anche l’autonomia politica dell’UE. Questo è il motivo principale per cui gli SM sono particolarmente restii ad accettare sia incrementi nelle spese comunitarie, sia nei contributi nazionali alle finanze pubbliche dell’UE. Per le RP, quindi, viene fissato un rigido massimale che si attesta sull’1,24% del RNL dell’UE (pari alla somma del RNL di tutti gli SM).
  • 34. 33. Saldi di bilancio e diatribe fra gli Stati Membri sulle Risorse Proprie Gli SM, fin dall’introduzione delle RP, sono particolarmente attenti a due questioni: 1. entità del saldo fra contributi degli SM al bilancio dell’UE e “ritorno” sui territori nazionali di risorse pubbliche europee attraverso i finanziamenti a gestione “concorrente”; 2. contenimento sia della dimensione assoluta del bilancio dell’UE sia dei contributi nazionali. Tali questioni sono state sempre alla base di aspri negoziati fra gli SM, soprattutto dopo l’introduzione nel 1984 del c.d. “sconto britannico” (UK rebate) a favore del Regno Unito.
  • 35. 34. Alcune considerazioni politiche di sintesi sulle Risorse Proprie L’ammontare e l’articolazione delle RP vengono stabilite all’inizio di ogni ciclo finanziario della UE nell’ambito di una Decisione presa all’unanimità dal Consiglio dell’UE. La Decisione del Consiglio, inoltre, deve essere ratificata dagli SM secondo le procedure costituzionali interne (in genere l’approvazione da parte dei Parlamenti nazionali). Negli anni recenti si è registrato un forte incremento dell’incidenza della risorsa RNL (ormai superiore ogni anno al 65%), ossia del contributo degli SM. Tutto questo contribuisce alla preponderanza dell’approccio intergovernativo su quello comunitario nella gestione delle finanze pubbliche dell’UE e, quindi, all’indebolimento politico dell’UE rispetto ai singoli SM.
  • 36. 35. Le Prospettive Finanziarie (PF) Il bilancio pluriennale della UE (PF) fornisce le “previsioni” di spesa per le politiche della UE e razionalizza la procedura di bilancio annuale. Le PF (MultiAnnual Financial Framework) sono state introdotte nel 1988 soprattutto per volontà dell’allora Presidente della Commissione Delors proprio per: - rafforzare la “disciplina di bilancio”, in quanto fissano dei massimali sia per gli stanziamenti di impegno, sia per quelli di pagamento; - per evitare i conflitti interistituzionali che si erano registrati nei primi anni Ottanta nel corso delle procedure di bilancio annuali.
  • 37. 36. Il “pacchetto “Delors I” e l’introduzione delle PF I principali aspetti da ricordare del I ciclo finanziario 1988-1992 (“Delors I”) sono: - l’introduzione della “risorsa RNL” (contributi diretti degli SM al bilancio UE) fra le Risorse Proprie; - la riforma dei Fondi strutturali (in quella fase erano: FESR, FSE e FEOGA – Sezione Orientamento) sulla base di alcuni principi ancora oggi validi, ossia programmazione, concentrazione, partenariato istituzionale e addizionalità; - l’introduzione di un meccanismo di contenimento della spesa agricola (c.d. “direttrice agricola”).
  • 38. 37. I successivi cicli finanziari I cicli finanziari successivi al “pacchetto Delors I” sono: - ciclo 1993-1999 (“Delors II”), relativo ad un’UE a 15 SM a partire dal 1995 e caratterizzato dall’obiettivo precipuo di realizzare l’UEM (istituzione della moneta unica nel 1999); - ciclo 2000-2006 (“agenda 2000”), caratterizzato dall’obiettivo primario di favorire l’allargamento dell’UE (nel 2004 e nel 2007 si registra l’ingresso di 12 nuovi SM; - ciclo 2007-2013, che si caratterizza per l’obiettivo politico primario di rilanciare la crescita economica (“agenda di Lisbona”).
  • 39. 38. Alcuni caratteri comuni ai cicli finanziari successivi al “pacchetto Delors I” 1. Trovato conferma tanto le PF quanto l'AII quali strumenti per garantire un ordinato sviluppo delle spese; 2. si registra una sistematica inerzia della struttura delle PF rispetto a quella del precedente ciclo, con una revisione dell'allocazione delle risorse fra rubriche e capitoli sempre limitata e inadeguata rispetto al mutamento del quadro generale di policy; 3. le proposte iniziali della Commissione costantemente mirano ad ampliare il massimale delle risorse proprie e le spese comunitarie, ma vengono fortemente osteggiate dagli SM. L'AII finale, pertanto, tende a ridurre sia la portata innovativa sia la dimensione assoluta delle spese.
  • 40. 39. La base giuridica delle PF (I) Le PF non trovano fondamento legale nel Trattato dell'UE vigente ratificato a Nizza, dove si può rintracciare un riferimento solo nell'art. 161, concernente l'approvazione delle PF e delle risorse da destinare ai Fondi strutturali. Solo con il Trattato di Lisbona, ancora in corso di approvazione definitiva, acquisiscono una valenza giuridica sulla base della legislazione comunitaria primaria (art. 312).
  • 41. 40. La base giuridica delle PF (II) Le PF, fin dalla loro introduzione nel 1988, sono state disciplinate da un Accordo InterIstituzionale (AII) fra le Autorità di bilancio e la Commissione, accordo che fa seguito a quello politico fra tutti gli SM sancito al massimo livello nel corso del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo. Tale Accordo, raggiunto all’inizio dei cicli di programmazione, de facto, fissa sia il massimale delle risorse proprie che sono assegnabili al bilancio sia, indirettamente, il massimale delle spese (in forza del principio di pareggio del bilancio ex ante).
  • 42. 41. Il negoziato sulle PF La Commissione, in vista della chiusura di ogni ciclo di programmazione, propone l’inquadramento delle spese della Comunità per il ciclo successivo. La proposta delle PF apre un lungo e aspro confronto negoziale su due livelli: (i) quello fra gli SM, sovente molto conflittuale, che si chiude in genere con un accordo politico ai massimi livelli nell’ambito del Consiglio europeo; (ii) quello fra la Commissione, il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo.
  • 43. 42. Le criticità nel negoziato fra gli SM Il negoziato fra gli SM, di regola è molto conflittuale, in quanto l’allocazione delle risorse sulle varie rubriche di policy e la determinazione dei meccanismi generali di spesa comportano effetti molto differenziati sia sui contributi che gli SM devono versare al bilancio comunitario, sia sui “ritorni” finanziari a ciascuno di essi che si determinano attraverso le spese dell’UE. N.B. Tale negoziato è reso ancora più aspro dalla presenza del c.d. “sconto britannico” a favore del Regno Unito, introdotto nel 1984 e mai più rimosso.
  • 44. 43. La disciplina di bilancio imposta dalle PF Una volta sancito l'AII, gli stanziamenti di impegno e di pagamento vengono sostanzialmente confermati dalla “procedura di bilancio” annuale, a meno di revisioni tecniche che la Commissione effettua all'inizio di ogni "procedura di bilancio" annuale. Tali revisioni sono di due tipi: (i) adeguamento, sulla base dell'inflazione registrata, del quadro finanziario iniziale definito a prezzi costanti; (ii) aggiornamento dei dati sul RNL di SM e dell'UE27 (il massimale delle risorse proprie e il contributo degli SM sono espressi in funzione del RNL dell'UE27 e, quindi, ogni anno vanno aggiornati i dati sul RNL).
  • 45. 44. PF e massimali di spesa Le PF, sancite dall’AII fra Consiglio, Parlamento e Commissione sono inevitabilmente vincolate dalla Decisione del Consiglio sulle risorse proprie. Tale decisione, de facto, fissa sia il massimale delle risorse proprie sia, indirettamente, il massimale delle spese. La somma degli stanziamenti di impegno e degli stanziamenti di pagamento forniscono un massimale per gli impegni e per le spese che devono attestarsi al di sotto del massimale delle Risorse Proprie (1,24% del RNL dell’UE nel corrente ciclo).
  • 46. 45. La struttura delle Prospettive Finanziarie Le PF sono articolate in rubriche (headings) e sotto-rubriche che corrispondono alle principali priorità di policy dell’UE nei vari cicli di programmazione. Vige il principio di rigida separazione fra rubriche e sotto-rubriche delle PF. Le rubriche delle PF, quindi, sono le grandi categorie di spesa al cui interno trovano finanziamento i Programmi pluriennali di intervento dell'UE. In merito i principali aspetti da evidenziare sono due: 1. i Programmi pluriennali interessano tanto le politiche interne, quanto le politiche esterne, che a partire dai primi anni Novanta hanno assunto una crescente rilevanza; 2 . ciascun Programma per essere attuato necessita di una propria base giuridica (v. oltre).
  • 47. 46. Strumenti e Programmi finanziari non coperti dalle PF Alcuni Programmi/strumenti dell'UE non trovano copertura finanziaria nell'ambito delle PF. Bisogna distinguere fra: (i) gli strumenti che, sebbene siano coperti anno per anno oltre i massimali delle PF, sono tuttavia disciplinati dall'AII (quali lo Strumento di solidarietà dell'UE istituito nel 2002) e le loro spese sono incluse nel bilancio annuale; (ii) il Fondo Europeo di Sviluppo (FES), caratterizzato da un sistema di governance del tutto avulso dal sistema di finanziamento fin qui presentato (non viene disciplinato dall'AII) e le cui spese sono a carico degli SM e non del bilancio annuale dell'UE. Il FES finanzia la cooperazione dell’UE con i Paesi ACP.
  • 48. 47. Strumenti non coperti dalle PF inclusi nel bilancio annuale Tali strumenti sono:  il Fondo Europeo di Aggiustamento della Globalizzazione, istituito nel 2006 e che ha una grande rilevanza politica, in quanto per la prima volta viene assegnato anche al bilancio dell’UE una funzione “anticiclica” (dotazione finanziaria massima di 500 Milioni di Euro all’anno);  il Fondo Europeo di Solidarietà istituito nel 2002;  lo Strumento di flessibilità;  la Riserva per aiuti d'emergenza, di cui all'art. 45 del Regolamento finanziario.
  • 49. 48. La struttura delle PF 2007-2013 Le PF 2007-2013 sono suddivise in 6 rubriche. 1. Sviluppo sostenibile (1A Competitività e 1B Politica di coesione); 2. Gestione risorse naturali (I pilastro della PAC, Sviluppo rurale e altri programmi per l’ambiente); 3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia (3A Libertà, sicurezza e giustizia e 3B Cittadinanza); 4. UE come partner mondiale (politiche e strumenti per implementare le relazioni esterne con i PT); 5. Amministrazione; 6. Compensazioni (alcune spese di entità limitata implicate dall’ingresso nel 2007 di Romania e Bulgaria).
  • 50. 49. La Rubrica 1 delle PF 2007-2013 La Rubrica 1 Sviluppo sostenibile include quell’insieme di strumenti finanziari destinati a ridare vigore alle crescita e alla competitività economica dell’UE, in un quadro di solidarietà sociale fra aree forti e deboli e di sviluppo sostenibile. La Sotto-rubrica 1A, quindi, include i Programmi finalizzati a realizzare la c.d. agenda di Lisbona e le “reti” (telematiche, di trasporto ed energetiche). La Sotto-rubrica 1B è quella attuativa della Politica di Coesione che è volta a garantire migliori condizioni strutturali di sviluppo a tutte le regioni dell’UE e il catching up delle regioni in ritardo di sviluppo.
  • 51. 50. I principali Programmi della Sotto-rubrica 1A - VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico; - Competitiveness and Innovation Programme (CIP); - TransEuropean Network (“reti TEN”); - Marco Polo II; - LifeLong Learning (Comenius; Erasmus; Leonardo da Vinci; Grundtvig); - Erasmus-Mundus 2009-2013; - Progress; - Altri (Galileo; Dogane 2008-2013; Fiscalis 2008-2013; Smantellamento degli impianti nucleari).
  • 52. 51. Il VII PQ di R&ST http://europa.eu/research/fp7 Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico è stato adottato dal Consiglio dell’UE il 18.12.2006 e si caratterizza rispetto al VI PQ 2002-2006 per: - la maggiore durata (copre l’intero ciclo 2007-2013); - il forte incremento delle risorse finanziarie (ammontano a 54.547,47 Milioni di Euro, per un aumento del 63% delle risorse); - la copertura finanziaria del Centro Europeo di Ricerca che svolge attività di ricerca direttamente per conto dell’UE alle dipendenze della DG Ricerca della Commissione.
  • 53. 52. La struttura del VII PQ di R&ST http://europa.eu/research/fp7 Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico in senso stretto si articola in quattro Programmi specifici: 1. Cooperazione: finanzia attività di ricerca in specifiche aree tematiche condotte in collaborazione da vari potenziali beneficiari (imprese, Centri ricerca, Università…); 2. Idee (finanzia le attività di ricerca più avanzate sulla “frontiera” scientifica e tecnologica); 3. Persone: finanzia azioni di sostegno ai singoli ricercatori; 4. Capacità: finanzia le infrastrutture di ricerca e il potenziale innovativo delle regioni più arretrate. A latere si pongono i finanziamenti del Centro Europeo di Ricerca e dell’EURATOM per l’energia nucleare.
  • 54. 53. Il Competitiveness and Innovation Programme http://ec.europa.eu/cip (I) Il Competitiveness and Innovation Programme (CIP) è un Programma-quadro specificamente indirizzato a rafforzare l’efficienza del sistema produttivo europeo. Sostiene anche gli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Nell'attuazione di tali strumenti (orientati soprattutto all'imprenditoria privata) sono ampiamente coinvolte anche la BEI e il FEI, soprattutto per quel che concerne la gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria. Per il ciclo 2007-2013 è previsto un importo di risorse finanziarie pari a 3.621,3 Milioni di Euro.
  • 55. 54. Il Competitiveness and Innovation Programme http://ec.europa.eu/cip (II) Il CIP è articolato in tre sottoprogrammi che riprendono e razionalizzano Programmi già attuati nel ciclo 2000-2006: - Entrepreneurship and Innovation Programme (EIP): sostiene l’accesso al credito delle PMI, la cooperazione e lo scambio di informazioni fra le PMI e i processi innovativi; - Information and Communication Technologies (ICT): ha la finalità di migliorare l’accesso a sistemi e reti telematiche, sia da parte delle imprese, sia da parte dei cittadini; - Intelligent Energy Europe (IEE): finanzia gli interventi di sostegno per le energie rinnovabili e per l’efficienza energetica.
  • 56. 55. La Rubrica 1B e i Fondi Strutturali nel ciclo 2000-2006 e nel ciclo 2007-2013 Ciclo 2000-2006 Ciclo 2007-2013 FESR FESR FSE FSE FEOGA Or. FONDO DI COESIONE SFOP FONDO DI COESIONE
  • 57. 56. Il principio di concentrazione dei Fondi Strutturali e gli obiettivi nel ciclo 2007-2013 Obiettivi territoriali Obiettivo orizzontale Ob. Convergenza (ex Ob. 1) Ob. Cooperazione Territoriale Europea Ob. Competitività Regionale e Occupazione
  • 58. 57. Obiettivi territoriali e “aree obiettivo” nel ciclo 2007-2013 A pieno titolo: Sicilia; Calabria Puglia; Campania CONVERGENZA “per effetto statistico”: Basilicata in phasing in: Sardegna COMPETITIVITA’ E OCCUPAZIONE a pieno titolo: 12 Regioni del CN, le 2 PP. AA. e il Molise
  • 59. 58. Altre forme di intervento della Politica di Coesione Sono state definite nuove forme di intervento gestite dalla DG Regio (e anche da altre Istituzioni della UE) per rafforzare l’efficacia della politica regionale: JESSICA - Joint European Support forSustainable Investment in City Areas: autentico strumento di ingegneria finanziaria per sostenere gli investimenti nelle aree urbane; JASPERS - Joint Assistance in Supporting Projects in European Regions: finanzia Studi di Fattibilità al fine di realizzare progetti di rilevanti dimensioni, specialmente nei nuovi SM; JEREMIE - Joint European REsources for MIcro to medium Enterprises: strumento finanziario per facilitare l’accesso al credito da parte delle PMI.
  • 60. 59. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013 La PAC e la Politica comune per la pesca I finanziamenti della PAC (sia il I pilastro sui contributi diretti ai produttori agricoli, sia il II pilastro sullo sviluppo rurale) seguono la procedura attuativa a gestione concorrente. I finanziamenti del I pilastro sono affidati dalla Commissione ad agenzie nazionali (in Italia l’AGEA). I finanziamenti del II pilastro sono gestiti in modalità concorrente con la Commissione dalle Regioni attraverso i PSR. Un meccanismo attuativo analogo a quello dello sviluppo rurale vige per la Politica della Pesca e il FEP.
  • 61. 60. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013 Il FEAGA e il FEASR I finanziamenti del I pilastro della PAC (coperti dal Fondo Europeo Agricolo di GAranzia) sono disciplinati dal Reg. (CE)1290/2005 e sono distribuiti ai produttori agricoli che rispettino i c.d. principi di condizionalità (produzioni improntate alla tutela dell’ambiente, della qualità dei terreni e del benessere degli animali). I finanziamenti del II pilastro (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) sono eseguiti tramite dei Programmi regionali per lo Sviluppo Rurale (PSR), disciplinati dal Reg. (CE)1290/2005 e dal Reg. (CE) 1698/2005. Il Programma quadro di riferimento è il Piano Strategico Nazionale.
  • 62. 61. La Rubrica 2 delle PF 2007-2013 Il Programma LIFE + LIFE + è lo strumento principale dell'UE per l'attuazione e lo sviluppo della politica ambientale e della normativa comunitaria in materia ambientale, con particolare riguardo alla lotta ai cambiamenti climatici e alla tutela delle biodiversità e delle aree protette. Si divide in tre componenti: (i) informazione e comunicazione ambientale; (ii) politica ambientale; (iii) Natura 2000 e biodiversità. La dotazione finanziaria è di 2.143,4 Milioni di Euro.
  • 63. 62. La Sotto-rubrica 3A delle PF 2007-2013 Le principali tematiche di intervento della Sotto-rubrica 3A “Libertà, sicurezza e giustizia” sono: - gestione dei flussi migratori (i principali strumenti di intervento sono: Fondo europeo per le frontiere esterne; Fondo europeo per i rifugiati; Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini dei PT); - tutela della sicurezza e delle libertà individuali; - diritti fondamentali e giustizia.
  • 64. 63. La Sotto-rubrica 3B delle PF 2007-2013 I principali strumenti di intervento della Sotto-rubrica 3B “Cittadinanza” sono: - Europa per i cittadini; - Cultura 2007-2013; - Media 2007-2013; - Gioventù in azione (Youth in Action).
  • 65. 64. La Rubrica 4 delle PF 2007-2013 Gli strumenti geografici Le PF 2007-2013 si caratterizzano per una forte razionalizzazione degli strumenti di intervento geografici, che nel nuovo ciclo saranno solo 4: - Instrument for Pre Accession Assistance (IPA); - European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI); - Strumento per la Cooperazione allo sviluppo (strumento diverso dal FES, che viene finanziato fuori bilancio); - Strumento per la Cooperazione con i Paesi industrializzati.
  • 66. 65. La Rubrica 4 delle PF 2007-2013 Gli strumenti orizzontali I principali strumenti di intervento orizzontali nel nuovo ciclo saranno: - Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani; - Strumento per gli aiuti umanitari (in PT vittime di catastrofi naturali o conflitti e conseguenti crisi umanitarie); - Strumento di stabilità; - Strumento per l'assistenza macro-finanziaria; - Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare.
  • 67. 66. La Rubrica 4 e il finanziamento della PESC Nell'ambito della Rubrica 4 annualmente trova copertura finanziaria anche la Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) che, tuttavia, presenta delle modalità di finanziamento particolari. Le spese amministrative della PESC sono automaticamente poste a carico del bilancio annuale, mentre per le spese operative il Consiglio dell’UE può deciderle di ripartirle fra gli SM. Ciò che va ricordato è che le spese per la difesa e le spese militari della PESC sono sempre poste a carico degli SM.
  • 68. 67. La Politica di pre-adesione e lo strumento IPA IPA è lo strumento cardine della politica di pre-adesione dei prossimi anni. Esso si articola in 5 Sezioni specifiche e interessa: - i Paesi formalmente candidati all'adesione (Turchia, Macedonia e Croazia); - altri Paesi potenziali candidati dei Balcani occidentali (Albania, Serbia, Montenegro; Bosnia-Herzegovina e Kosovo). IPA finanzia tanto singoli progetti di institutional building e di cooperazione transfrontaliera, quanto Programmi pluriennali programmati e gestiti secondo procedure mutuate dai Fondi strutturali e dal FEASR
  • 69. 68. Le Sezioni dello strumento IPA I. Sostegno alla transizione e institutional building (aperta a tutti i Paesi beneficiari); II. Cooperazione regionale e transfrontaliera (aperta a tutti i Paesi beneficiari); III. Sviluppo regionale (interventi assimilabili a quelli del FESR, aperti solo ai Paesi formalmente candidati); IV. Capitale umano (interventi assimilabili a quelli del FSE, aperti solo ai Paesi formalmente candidati); V. Sviluppo rurale (interventi assimilabili a quelli del FEASR, aperti solo ai Paesi formalmente candidati).
  • 70. 69. L’allocazione delle risorse nelle PF 2007-2013 L’accordo intergovernativo – fra SM - finale sul budget dell’UE per il ciclo 2007-2013 e l’AII prevedono: (i) un ammontare di stanziamenti di impegno pari a circa 864,3 Miliardi di Euro a prezzi 2004, corrispondenti in media annua all’1,048% del RNL dell’UE; (ii) una massa di pagamenti pari a circa 820,7 Miliardi di Euro, corrispondenti in media annua all’1% del RNL; (iii) una forte concentrazione di risorse, come nel passato, sulle spese agricolo del I pilastro della PAC e sui Fondi strutturali (incidono per il 35,6% sul totale degli impegni)
  • 71. 70. Le risorse finanziarie per la Politica di Coesione (I) Per il ciclo 2007-2013 vengono assegnati agli attuali 27 SM dell’UE 308.041 Milioni di Euro, a prezzi 2004, a titolo della Politica di Coesione (35,6% del totale). L’81,6% di tali risorse è stato riservato a SM destinatari del Fondo di Coesione e regioni incluse nell’Ob. Convergenza. Agli altri due Obiettivi della Politica di Coesione sono stati assegnati rispettivamente il 16% e il 2,4% delle risorse. Si noti che il Fondo di Coesione (interessa 13 SM nel ciclo in corso) incide il 20% sul montante totale di risorse finanziarie.
  • 72. 71. Le risorse finanziarie per la Politica di Coesione (II) In assoluto lo SM che potrà usufruire dell’ammontare maggiore dei Fondi è la Polonia: beneficerà nel settennio del 19,4% dei Fondi e del 31,8% delle risorse del Fondo di Coesione. Si noti che gli unici altri NSM che beneficeranno di una quota rilevante dei Fondi sono la Repubblica Ceca (7,7% del totale), l’Ungheria (7,3%) e la Romania (5,6%). Per quel che concerne gli SM dell’UE15 emerge come il pacchetto finanziario complessivo destinato all’Italia sia certamente rilevante. Fra gli SM dell’UE15 solo la Spagna riceverà un ammontare più consistente di risorse, pari al 10,2% del montante totale dei Fondi.
  • 73. 72. Le modalità di gestione del bilancio 1. Modo centralizzato L'implementazione dei Programmi è gestita direttamente dalle DG della Commissione o da Agenzie esecutive (sia Agenzie di diretta emanazione della Commissione, sia Agenzie nazionali, ad esempio in Italia, l'ISFOL per il Programma Leonardo da Vinci). 2. Modo concorrente e/o decentrato 3. Modo congiunto con Organizzazione Internazionali
  • 74. 73. Le modalità di gestione concorrente e/o decentrata Gestione concorrente Gestione decentralizzata Le funzioni di esecuzione (e i finanziamenti) Le funzioni di esecuzione sono affidate sono affidate ai PT. ad Amministrazioni nazionali e regionali degli SM.
  • 75. 74. Finanziamenti diretti e indiretti La distinzione fra gestione centralizzata e gestione concorrente del bilancio è alla base della più nota distinzione fra 1. finanziamenti diretti. Per i finanziamenti diretti, sono le stesse DG della Commissione e le Agenzie esecutive a gestire le procedure di assegnazione dei fondi (sovvenzioni e appalti pubblici). 2. finanziamenti indiretti (quelli a gestione concorrente o decentrata nel caso di alcune forme di aiuto ai PT).
  • 76. 75. Finanziamenti indiretti - Regimi di sostegno agricolo diretto ai produttori previsti nell'ambito del I pilastro della PAC (rubrica 2 delle PF 2007-2013) dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA); - il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che viene attuato tramite Programmi pluriennali gestiti dalle Regioni (Programmi di Sviluppo Rurale); - i Fondi strutturali (FESR e FSE) attuati tramite Programmi nazionali e regionali e il Fondo di Coesione, attuato tramite Programmi nazionali; - - il Fondo Europeo per la Pesca (rubrica 2 delle PF 2007-2013), disciplinato dal Reg. (CE) 1198/2006.
  • 77. 76. I Programmi di finanziamento diretto Tutti i Programmi a gestione diretta sono proposti dalle DG della Commissione per le politiche di loro competenza, come già accennato, per essere concretamente finanziati devono essere dotati, ai sensi dell'art. 49 del Regolamento finanziario, di una propria base giuridica che, di regola, è costituita da: - Decisione di approvazione del Programma da parte del Consiglio (o congiuntamente del Consiglio e del Parlamento Europeo nel caso di procedura di codecisione); - Regolamento finanziario; - Regolamento di attuazione del Regolamento finanziario.
  • 78. 77. Finanziamenti diretti, Grants e Public contracts I Programmi a finanziamento diretto possono essere implementati attraverso: - Grants (Sovvenzioni), che conducono al finanziamento di progetti che contribuiscono a realizzare una specifica politica europea e, al contempo, consentono ai beneficiari di portare avanti la loro mission istituzionale. Le sovvenzioni, risultando funzionali a finalità istituzionali dei beneficiari, impongono la loro compartecipazione finanziaria - Public contracts (Bandi di gara), che conducono all’acquisizione da parte della Commissione di servizi. Gli appalti pubblici sono coperti integralmente dai fondi europei per l'importo aggiudicato tramite gara.
  • 79. 78. Le caratteristiche dei Grants Le Sovvenzioni (grants), che inter alia caratterizzano Programmi quali il VII Programma Quadro 2007-2013 per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico, il Programma LIFE, il Programma Cultura 2007-2013 e gli interventi a sostegno dei progetti realizzati dalle Organizzazioni Non Governative (ONG), sono accordati a titolo di liberalità per finanziare azioni volte a promuovere la realizzazione di un obiettivo che si iscrive nel quadro di una politica dell'UE (art. 108 del Regolamento finanziario). Esse si caratterizzano pertanto per un approccio bottom up. Vengono attuate attraverso delle call for proposals (chiamata di progetti).
  • 80. 79. Le caratteristiche dei Public contracts Gli appalti pubblici (public contracts) sono contratti a titolo oneroso aggiudicati dalle Direzioni Generali della Commissione per l'acquisizione da fornitori specializzati di beni mobili o immobili, per la realizzazione di opere e per l'acquisizione di forniture e di servizi consulenziali (art. 88 del Regolamento finanziario). Essi si caratterizzano pertanto per un approccio top down. Vengono attuati attraverso delle call for tenders (procedure di affidamento di servizi e/o lavori attraverso gara).
  • 81. 80. Le call for tenders Le DG della Commissione gestiscono concretamente l’affidamento di lavori, servizi etc. attraverso la pubblicazione periodica di bandi di gara (call for tenders) su: - il loro sito, - la GUUE Serie S; - la banca dati TED - Tender Electronic Daily. Le procedure più utilizzate di aggiudicazione di servizi sono appunto le call for tender (procedura aperta, senza una preselezione dei potenziali proponenti) e anche le call for expressions of interest (le EOI seguono una procedura ristretta con pre-qualifica dei proponenti).
  • 82. 81. Le modalità di reperimento delle informazioni e la GUUE In generale, la principale fonte di informazione è la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) - a cui si accede gratuitamente attraverso il sito EUR-Lex (http://europa.eu.int/eur- lex/lex/it/index.htm) - in cui viene riportata tutta la documentazione inerente il diritto comunitario, a partire dai Trattati fino alle Comunicazioni e agli avvisi pubblici per sovvenzioni e appalti pubblici. La GUUE si divide in Serie L (Legislazione), Serie C (Comunicazioni, informazioni; avvisi di call for proposals per sovvenzioni) e Serie S (Supplemento (riporta bandi per appalti pubblici disponibili anche sul sito web http://ted.europa.eu).
  • 83. 82. I principali siti informativi del server dell’UE La Commissione fornisce direttamente informazioni sui finanziamenti attraverso tre canali internet: 1. i siti “Aiuti e Prestiti” e "Appalti pubblici" disponibili sul portale dell'UE in lingua inglese, francese e tedesca; 2. il sito delle DG che gestiscono i Programmi a finanziamento diretto e gli appalti pubblici di interesse; 3. la banca dati TED - Tender Electronic Daily (accessibile al sito web http://ted.europa.eu) che è la versione on line della Serie S della GUUE.
  • 84. 83. La banca dati TED La banca dati TED è la versione on line della Serie S della GUUE e riporta a titolo gratuito tutti gli appalti pubblici suddivisi per Paese, Regioni e settori di interesse nelle 23 lingue ufficiali dell'UE. La GUUE Serie S (accessibile attraverso la banca dati TED) contiene anche i bandi di gara e gli appalti promossi dall’UE per realizzare interventi di cooperazione con i PVS e con quelli in via di adesione e associati (si veda il sito web tematico dell'Ufficio di cooperazione della Commissione denominato Europe Aid). In Italiano informazioni sui bandi si trovano sul sito della Rappresentanza permanente in Italia della Commissione.
  • 85. 84. Richiamo di alcuni canali informativi in Italia Rappresentanza permanente in Italia della Commissione; Rappresentanza permanente in Italia del Parlamento Europeo; Regioni ed altri Enti Locali; Camere di Commercio e strutture semi-istituzionali partecipate (Business Innovation Centre del Lazio o FILAS Lazio); Agenzia APRE per i finanziamenti del VII PQ di R&ST; Rete Enterprise Europe Network (EEN); Rete dei centri Europe Direct; Rete Eurodesk che fornisce informazioni inerenti soprattutto le opportunità per i giovani.
  • 86. 85. La partecipazione alla gara L’informazione maggiormente rilevante - Decisione di approvazione del Programma (GUUE Serie L); - Testo delle call (GUUE serie C o GUUE Serie S/TED); - Info package - Guida per i proponenti (sito delle DG); - Formulario di candidatura (sito delle DG); - Format per i Piani finanziari (fogli Excel a celle bloccate); - altra documentazione disponibile sul sito della DG o sullo specifico sito dedicato al Programma (in primis valutazioni rese pubbliche sulle proposte di precedenti calls for proposals).
  • 87. 86. Esercitazione – Lettura di un Bando * Individuazione di: - Tipologia di finanziamento; - Tipologia di spese co-finanziate; - Paesi ammissibili a beneficio; - Termini e modalità di presentazione delle proposte.
  • 88. GRAZIE PER L’ATTENZIONE ANTONIO BONETTI Mailto: a.bonetti@ymail.com Mobile phone: 335.5914711