“Talybe Bioequo: una scelta per le persone e l’ambiente” racconta, in undici poster, il progetto Talybe relativo alla detergenza biosolidale: dal produttore al consumatore critico viene illustrata - in modo essenziale e con il supporto di immagini particolarmente belle e suggestive - la filiera di progetto dei detersivi e dei prodotti per l’igiene della persona. Ideale per iniziative in bottega, eventi promozionali per la vostra clientela e serate di approfondimento per soci/volontari, la mostra è composta da pannelli 50 x 70 in tela cerata, resistenti e dall’allestimento pratico e veloce.
Per richiedere la mostra è necessario compilare e inviare via fax o e-mail il modulo di prenotazione (scaricabile dal sito http://www.liberomondo.org/liberomondo/cms/content/70-mostra-talybe.html),
1. TALYBE BIOEQUO:
UNA SCELTA PER LE “La prima linea
di detergenti
con tensioattivi
PERSONE E L’AMBIENTE
equosolidali e da
agricoltura biologica”
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2. “Per cambiare
Il canto popolare brasiliano intona
l’essenza dell’impegno che le donne
quebradieras di cocco babassù
vivono ogni giorno per garantire la
la società sopravvivenza loro, delle proprie
famiglie e della foresta pre amazzonica
dove il babassù nasce.
un modo c’è, Il progetto detersivi è nato non sulla
scia di una moda, ma sulla ferma
partecipare
convinzione che fare commercio equo
significa restituire dignità alle persone e
alla comune Madre Terra.
senza avere paura E’ un lavoro iniziato 4 anni fa e
di essere donne!”
proseguito con dedizione affinché ogni
dettaglio etico ed ambientale fosse
curato con attenzione.
La mostra raccoglie e valorizza i tratti
salienti di questo ambizioso progetto
di commercio equo e solidale chiamato
Talybe, promosso dalla cooperativa
Mondo Solidale in collaborazione con
le cooperative Equo Mercato, Fair e
LiberoMondo.
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3. L’albero della vita
La palma da cocco babassù è Il frutto della pianta, il cocco di
comunemente chiamata, nello stato babaçu, viene raccolto senza che essa
brasiliano del Maranhão dove cresce, venga tagliata. L’utilizzo di questa
l’albero della vita, poiché da essa si risorsa naturale è dunque mezzo di
ricavano prodotti alimentari per l’uomo e preservazione della foresta brasiliana,
per il bestiame, fibre resistenti con cui si così come del sostegno alla vita di
fabbricano cesti e i tetti delle case, foglie migliaia di famiglie agroestrattiviste.
per la concimazione organica, carbone Dall’esistenza di questa pianta, infatti,
per alimentare il fuoco delle cucine. dipende la vita di 300 mila famiglie.
Dai semi, in particolare, si ricavano olio Le attività produttive legate al babaçu
e farina per uso alimentare, olio e grassi sono molte e fondamentali sia per le
vegetali per saponette, cosmetici e famiglie che per le intere comunità rurali:
detergenti. non solo permettono l’integrazione del
reddito, la permanenza nelle aree rurali
La palma da cocco babassù è una specie e consolidano il ruolo delle donne e
endemica della fascia amazzonica, la loro consapevolezza, ma rafforzano
dove cresce in un’area estesa di circa anche la coesione sociale, diventando
18 milioni di ettari. Il suo utilizzo un vero strumento di tutela per i diritti
razionale e sostenibile concorre delle famiglie agro-estrattiviste. Il babaçu,
attivamente alla salvaguardia di questa quindi, non è solamente una risorsa
importante specie vegetale della fascia economica, ma è anche un elemento
preamazzonica. culturale e tradizionale per intere
comunità.
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4. Sebbene tutte le parti della palma
da cocco babassù siano importanti
Per fare un per la vita della popolazione di molte
province dello stato del Maranhão,
il seme è sicuramente il dono più
detergente bio equo… prezioso, perché da esso si ricava l’olio
di babassù, il vero protagonista dei
detergenti biosolidali Talybe.
Ci vuole un seme! L’utilizzo dell’olio di babaçu, ottenuto già
in Brasile con la certificazione biologica
e utilizzato nella produzione dei
tensioattivi, offre numerosi e importanti
vantaggi, perché consente di:
P produrre tensioattivi ecologici,
eliminando le molecole di origine
petrolchimica;
P preservare la foresta preamazzonica,
anziché distruggerla;
P dare fonte sicura di reddito a decine
di migliaia di famiglie rurali che
lottano per restare nelle terre di
origine e difendere i loro diritti;
P rispettare la salute delle persone che
utilizzano i detersivi ed i detergenti;
P rispettare l’ambiente in cui i
detergenti, una volta utilizzati,
vengono rilasciati.
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5. Babaçu
A partire dagli anni ’80 la condizione ASSEMA sostiene e coordina il lavoro
della popolazione rurale dello stato di svariati gruppi (associazioni e
del Maranhão è diventata più critica, cooperative) di contadini e raccoglitori
a causa del rafforzamento dei diritti di di noce babaçu, al fine di migliorare
Livre! proprietà dei grandi latifondisti, della
distruzione delle palme di babaçu
(per fare spazio a pascoli e colture per
l’allevamento) e delle privatizzazioni di
le condizioni di lavoro, aumentare le
conoscenze tecnico-professionali e
difendere i diritti delle comunità rurali.
Le aree tematiche di intervento di
vaste aree forestali. ASSEMA sono: agricoltura familiare,
sicurezza alimentare, cooperativismo,
Le famiglie agro-estrattiviste di molti sviluppo rurale sostenibile, lotta per
territori decisero di reagire a questa i diritti umani, “educação do campo”,
situazione, unendosi in cooperative, rafforzamento della donna in area rurale,
associazioni e piccole imprese creazione di reddito e di lavoro.
fondate sui principi
dell’economia solidale Dopo una lunga fase di rivendicazioni
e del partenariato. e lotte, ASSEMA ha ottenuto
Grazie a questa spinta, l’approvazione, in 14 municipi dello
e su iniziativa di stato del Maranhão, della Legge
numerosi leader delle “Babaçu Livre”, che garantisce il libero
comunità rurali e dei accesso alla raccolta dei frutti, proibisce
sindacati dei lavoratori, il taglio degli alberi e lo sfruttamento
venne fondata nel indiscriminato del suolo (a causa delle
1989, nella regione colture intensive e il conseguente uso di
del Mearim, l’ONG pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici).
ASSEMA (Associação
em Áreas de
Assentamento no
Estado do Maranhão).
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6. Coppalj: una cooperativa di… fibra
Una delle risorse più apprezzate della Le socie“quebradeiras” depositano le
palma da cocco babaçu è costituita dalle noci raccolte presso alcuni centri di
ottime fibre vegetali che si ricavano raccolta di proprietà di Coppalj, che,
dalle foglie e dai tronchi delle vecchie ogni settimana, provvede al ritiro e
piante: grazie ad esse, infatti, si possono alla lavorazione (10 tonnellate alla
costruire capienti cesti e resistenti settimana, da cui si ricavano soprattutto
strutture per i tetti delle case. olio e farine).
Nella municipalità di Lago do Junco La cooperativa Coppalj paga le noci di
(regione del Médio Mearim dello stato babaçu a un prezzo più alto rispetto a
del Maranhão) opera una cooperativa, quello che le quebradeiras potrebbero
la Coppalj, che si è certamente ispirata ottenere dagli “intermediari” delle
alla resistenza e versatilità della fibra del industrie trasformatrici locali.
babassù: forte della propria esperienza Le noci acquistate da Coppalj sono
coordina, sostiene e difende il lavoro solo quelle di alta qualità e certificate
di numerosi soci raccoglitori di cocco biologiche, e anche il metodo estrattivo
(soprattutto donne, le “quebradeiras de dell’olio è naturale e non utilizza
coco” delle comunità vicine). solventi.
La Cooperativa Coppalj è socia di
ASSEMA, e ad essa si appoggia per tutti
i programmi di formazione tecnica e
assistenza a beneficio dei propri soci.
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7. La cura del dettaglio…
Per preservare ed esaltare al massimo le Per le medesime ragioni, la scelta
proprietà del prodotto ci siamo affidati del fornitore per la formulazione e
a due piccoli trasformatori italiani, la produzione dei detersivi è stata
da sempre estremamente attenti affidata ad una azienda medio-piccola,
alla cura del processo produttivo. Il specializzata nella produzione di
criterio della qualità non è stato l’unico detergenza convenzionale e biologica:
seguito nella determinazione della filiera la ditta Pierpaoli di Senigallia, molto
dei detergenti Talybe: la produzione legata alla cooperativa Mondo Solidale
dei tensioattivi, infatti, è controllata e al commercio equo, sia territorialmente
da poche grandi aziende a carattere che storicamente.
multinazionale, e nella scelta del
trasformatore abbiamo privilegiato realtà
italiane di dimensioni medio-piccole:
l’azienda Allegrini di Grassobbio, già
nota a più di una bottega del mondo,
L’olio di babassù importato in Italia dalla cura la produzione dei tensioattivi a
Cooperativa Mondo Solidale è di alta partire dall’olio di babassù (al proprio
qualità, perché ottenuto solo dalle noci interno, inoltre, ha attrezzato un piccolo
migliori e con certificazione biologica. ma qualificato laboratorio di ricerca e
sviluppo dei tensioattivi).
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8. Prodotti pensati per le persone…
L’olio biologico di babassù non è I detersivi e detergenti Talybe La linea benessere Talybe è stata
l’unico ingrediente di qualità del non sono solamente biologici valutata tramite consumer test
commercio equo presente nelle ed equosolidali, ma anche che hanno rivelato prestazioni
linee Talybe della detergenza casa efficaci… Facile a dirsi, ma in superiori ai leader di mercato, nel
e persona. Dai produttori indiani realtà è piuttosto complesso settore cosmesi a certificazione
di SIPA e Phalada provengono, ottenere formulati completamente biologica.
infatti, gli oli essenziali tal quali vegetali, non testati su animali, Le linee sono allo stesso tempo
utilizzati nei formulati (non sono senza conservanti né profumi di efficaci e delicate: sono infatti
stati utilizzati profumi). sintesi, senza etossilati, senza dermatologicamente testate
sequestranti, parabeni, formaldeide e possono essere consigliate
Da SIPA provengono gli oli e, nello stesso tempo, in grado anche a coloro che manifestano
lavanda vera, tea tree oil, di offrire ottime performance di intolleranze ai normali tensioattivi
arancio, limone, olio di legno lavaggio e di cura della pelle. di origine petrolchimica
cedro, vetyver. e ai profumi di sintesi. In
Da Phalada provengono lemon I detersivi sono stati sottoposti particolare, la linea persona è
grass, citronella, rosmarino, a test comparativi di efficacia, i dermatologicamente testata su
menta piperita, cannella, lime, quali hanno dimostrato che la pelli sensibili, è nichel tested e a
menta spicata, basilico selvatico linea Talybe detersivi per la pH fisiologico.
indiano, rosmarino. casa assicura performance pari
o migliori rispetto ai prodotti I prodotti sono certificati ICEA
convenzionali leader di mercato. per BioEcoDetergenza e
BioEcoCosmesi e LAV stop ai test
sugli animali.
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9. … e per
I detersivi, purtroppo, sono Facciamo ora qualche
una delle principali fonti di confronto tra i detersivi
inquinamento domestico, una tradizionali e quelli Talybe.
volta rilasciati nel terreno, e Un lavaggio in lavatrice con
questo dato non poteva essere una dose di detersivo bucato
l’ambiente
trascurato nello sviluppo delle tradizionale necessita di circa
linee Talybe della detergenza. 300 litri di acqua per essere
reso innocuo.
L’inquinamento dei detersivi, Un lavaggio in lavatrice con
oggi, non si valuta più con una dose di detersivo bucato
il vecchio concetto della Talybe necessita di circa 48
biodegradabilità, bensì litri consentendo un risparmio
valutando la tossicità delle dell’84% di acqua.
sostanze: questo valore,
chiamato Volume Critico di In media i detersivi Talybe
Diluizione, viene calcolato consentono un risparmio
misurando quanta acqua serve idrico del 70% e quindi una
per diluire il prodotto fino a pari riduzione dell’impatto
rendere le molecole innocue ambientale dato dall’uso di
per le forme di vita acquatiche. detersivi.
Se, ad esempio, si utilizzassero
per un intero anno e in tutta
Italia il detersivo Talybe
bucato o altri con la stessa
percentuale di risparmio
idrico, al posto dei detersivi
tradizionali, si potrebbero
risparmiare oltre 60 km cubi di
acqua: una volta e mezzo il
Lago di Garda… E parliamo
solo del bucato!
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10. Alla classica modalità della vendita del flacone
“usa e getta” (oggi “usa e ricicla”…), si è venuta
affiancando, negli ultimi anni, la modalità di
gestione del prodotto sfuso, che prevede
il riempimento, da una tanica generalmente
abbastanza capiente (10 o 20 Kg), di flaconi
che vengono riutilizzanti più volte per la stessa
funzione. In questo caso si favorisce il riuso anziché
il riciclo (cioè lo smaltimento nella plastica e la
nuova fusione del materiale per rigenerare la
plastica), ed è un bene, perché il riuso è sempre
meno impattante ed energeticamente più
conveniente di ogni forma di riciclo.
Il consumatore, quindi, ha un’ottima opportunità,
scegliendo la modalità che più rispetta l’ambiente.
Lo stesso grande vantaggio è alla portata dei
gestori dei punti vendita (botteghe del mondo,
negozi bio, ecc.): scegliendo i contenitori in plastica
rigida (taniche da 10 o 20 litri in HDPE) per la
vendita dei prodotti sfusi, e utilizzando il sistema
del riuso, si ha un vantaggio sensibilmente più
alto rispetto a qualsiasi forma di riciclo.
Facciamo una sintetica comparazione tra i tre
sistemi più comuni di vendita dei detersivi in Italia.
P Il tipo “classico”, vale a dire solo il riciclo:
il cliente compra il flacone pieno e, una volta
che lo ha utilizzato completamente, lo getta nel
contenitore della plastica, per il riciclo (prelievo dei
flaconi, trasporto alla ditta specializzata, fusione
della plastica e produzione di nuovi contenitori).
P Il tipo “misto” prevede la coesistenza di pratiche
legate al riuso (effettuato dal consumatore)
insieme ad altre legate al riciclo (effettuato dal
rivenditore): nel negozio sono presenti i contenitori
per la vendita del detersivo sfuso, che il cliente
compra riempiendo più volte lo stesso un flacone
vuoto. Il rivenditore, invece, una volta svuotato
il contenitore grande dello sfuso, lo getta negli
appositi contenitori della plastica e nella carta, per
il classico riciclo: in questo caso, infatti, vengono
utilizzati contenitori (in genere taniche da 10 litri)
composti da un cartone rigido esterno e da una
plastica interna (sacca) che, una volta svuotata,
viene gettata nel bidone di riciclo della plastica.
Meglio
Viene aperto un altro contenitore, fornito dal
distributore e il ciclo si ripete.
P Il tipo “riuso”, invece, prevede che in tutte le
fasi (distributore, rivenditore e cliente) si utilizzino
il riuso
contenitori (taniche e flaconi) che poi vengono
riutilizzati, senza alcun tipo di riciclo. Nessun rifiuto
viene prodotto, in quanto le taniche vengono
rimesse continuamente in circolo.
del riciclo! Sul pannello successivo sono riportati i passaggi
relativi ai tre tipi differenti di distribuzione,
con i materiali impiegati, i relativi passaggi, e i
costi energetici. Viene alla fine fatto un bilancio
energetico finale.
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11. Costi energetici
Meno CO2 nell’atmosfera!
Traduciamo questi
passaggi in costi.
L’emissione di Kg di
a confronto... anidride carbonica
equivalente nei tre casi è:
A) B) C)
503,72 368,00 280,15
A. 503,72 Kg di CO2 equivalente per B. 368,00 Kg di CO2 equivalente per C. 280,15 Kg di CO2 equivalente per
1000 litri di prodotto detergente 1000 litri di prodotto detergente 1000 litri di prodotto detergente
confezionato, nel caso della confezionato, nel caso del riciclo “misto” confezionato, nel sistema C (solo riuso),
distribuzione secondo il tipo “classico” dei soli contenitori utilizzati per il come quello previsto per i detersivi
(tipo A: riciclo di tutti i flaconi, senza ricarico (tipo B: involucro esterno in Talybe.
distribuzione dello sfuso); cartone e sacca interna in plastica);
Tanti lavaggi in più!
Se vogliamo tradurre questi numeri e percentuali
in una pratica quotidiana come il lavaggio in
lavatrice, dedurremo che: il sistema del riuso
consente di far funzionare una lavatrice da 2KW
per circa 172 ore in più rispetto al sistema A e
circa 75 ore in più rispetto al sistema B. Il terzo
sistema (solo riuso) permette quindi di effettuare:
P circa 115 lavaggi in più del sistema A
(solo riciclo);
P circa 50 lavaggi in più del sistema B
(riuso + riciclo).
Il riuso dimostra quindi di essere il sistema che
permette di risparmiare di più, con performance
decisamente migliori nei confronti dei primi due
sistemi.
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