1. Controversie Il suo piano programmatico del 2008 una politica di tagli al personale per un totale di circa 87 mila insegnanti e 44 mila tecnici[40] senza la concertazione con i Sindacati Gelmini ha giustificato l'azione di governo sostenendo che le scuole rappresentano un'«agenzia educativa, e non un'istituzione per moltiplicare posti di lavoro». La Gelmini si è giustificata precisando di riferirsi «alle scuole, non agli insegnanti».