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sciamatura e temperature l'apis.pdf
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di Nicola Pietropoli
Sciamatura e temperature
Dai nostri lettori
La registrazione, minuto per minuto, della temperatura durante la sciamatura
Nell’articolo sulle temperature interne dell’alveare di
l’apis n. 8 del 2018, avevo mostrato il mio dispositivo
di rilevamento che ci ha fatto conoscere il normale
andamento della temperatura all’interno di una colonia
durante l’arco dell’anno.
Adesso possiamo soffermarci su uno dei dettagli
interessanti che non avevamo allora considerato e che solo
una registrazione ogni minuto dei dati poteva mostrare.
Stiamo parlando del momento della sciamatura. Si tratta di
un fenomeno molto importante per le api e per l’apicoltura.
Più volte avevo sentito o letto che nel momento della
sciamatura la temperatura interna del nido sarebbe dovuta
aumentare. Tuttavia non sono mai riuscito ad averne
conferma certa né a sapere di quanto fosse questo aumento,
supposto che ci fosse. Ora, con il mio dispositivo ho potuto
raccogliere dati oggettivi riguardo a questo fenomeno per
dimostrare senza ombra di dubbio che al momento della
sciamatura la temperatura interna dell’alveare aumenta in
modo apprezzabile.
Non essendoci altri casi in cui le api permettono il
superamento di una certa soglia di temperatura nella zona
della covata, questo aumento diventa indice sicuro di
sciamatura in atto.
I motivi per cui la temperatura aumenta durante questo
Rappresentazione grafica dell'andamento della temperatura durante la sciamatura di una famiglia di grandi dimensioni. I tempi sono
molto lunghi e la temperatura raggiunta è di 39 gradi (in arancione temperature tra i 34,5 e 36,5 gradi: in giallo tra 36,5 e i 38 gradi:
in magenta tra i 38 e i 39 gradi: in verde oltre i 39 gradi). La temperatura di 39 gradi in prossimità dell'uscita, il punto solitamente più
freddo dell'arnia, indica che in quel momento le api stanno uscendo.
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fenomeno si possono facilmente intuire. Una parte delle
bottinatrici che di solito è al lavoro si trova all’interno
dell’alveare per partecipare appunto alla sciamatura
aumentando la densità di api in un orario insolito. Le api
poco prima di iniziare il volo della sciamatura, scaldano i
muscoli delle ali e sono agitate aggiungendo in tal modo
calore all’interno del nido e, successivamente, con l’inizio
del volo, e con tutte le api in movimento, il riscaldamento
arriva al massimo.
A questo si aggiunge il fatto che prima dell’inizio della
sciamatura e specialmente durante la sciamatura stessa,
viene a mancare l’opera di ventilazione interna delle api,
ventilazione che ha appunto il compito di rinfrescare e
mantenere costante la temperatura interna del nido pari a
circa 34,6 gradi centigradi nella zona della covata.
I fattori che determinano il livello di aumento della
temperatura che si può raggiungere son presto detti:
• la temperatura esterna al momento della sciamatura;
• la grandezza della famiglia;
• il tempo che impiega lo sciame ad uscire. Più tempo lo
sciame impiega ad uscire più la temperatura aumenta.
Questi fattori determinano una differenza significativa tra
le varie sciamature.
Incondizioninormalipossiamoaffermarechelatemperatura
interna dell’alveare durante la sciamatura può superare i 37
gradi. Piccole famiglie vedono una temperatura che supera
di poco i 36 gradi mentre in grandi famiglie con un’uscita
un po’ limitata la temperatura può superare i 39 gradi in
alcuni punti dell’alveare.
Già mezz’ora prima della partenza si cominciano a notare
le prime anomalie sui valori termici con sonde in ordine
sparso che superano i 35 gradi.
Al momento dell’uscita delle api la temperatura comincia
a salire repentinamente superando normalmente i 37 gradi.
La temperatura risulta più alta man mano che si va verso
la base del nido e le temperature più alte si registrano
in prossimità dell’uscita, indice del fatto che le api che
stanno uscendo sono molto calde. Dopo la vampata
che corrisponde all’uscita delle api dall’arnia, si ha un
progressivo ma lento decrescere della temperatura anche
qui con differenze notevoli tra famiglie normali e famiglie
molto numerose. Le famiglie più grandi sono quelle che
faticano di più a riorganizzare il sistema di ventilazione
mantenendo temperature anormali anche per tutta la notte.
Tutto questo ci fa capire come sia possibile costruirsi
un dispositivo di allarme sciamatura semplicemente
posizionando nella zona della covata una sonda per la
temperatura collegata ad un termostato.
In periodo primaverile è sufficiente regolare la soglia della
temperatura tra i 36 e i 36,5 gradi centigradi per poter
individuare una sciamatura in atto.
Rappresentazione grafica dell'andamento della temperatura durante la sciamatura di una famiglia di normali dimensioni. I tempi
sono moltopiù stretti e la temperatura massima raggiunta è di 38 gradi anche questa volta in prossimità dell'uscita (in arancione
temperature comprese tra i 34,5 e i 37 gradi: in magenta temperature tra i 37 e i 38 gradi)