Tanta forza e voglia di vivere a vieni polmoni negli sguardi degli ospiti di questa speciale iniziativa
Durante la giornata 6 Ruote di Speranza, che questo 1 Novembre ha festeggiato all’Autodromo Nazionale di Monza il suo trentesimo compleanno, sono state le supercar d’epoca e le auto Gran Turismo a farla da padrone sui sorrisi dei ragazzi partecipanti e dei loro accompagnatori.
Ma non solo: molte sono state le occasioni di dibattito e riflessione su un tema così scottante come quello della Distrofia Muscolare.
Di grande pregnanza è stato l’intervento di Leonardo Baldinu, ex direttore dell’UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e coordinatore di progetto per 6rds: “la disabilità non rappresenta solo un ostacolo e il mondo dei motori si trasforma e diventa un ottimo strumento di solidarietà e inclusione”.
Da ben 30 meravigliosi anni, infatti, UILDM e 6rds sono impegnati a far vivere una bellissima emozione attraverso alcuni giri su uno dei tracciati più veloci di Formula Uno e con altre attrazioni accessibili a tutti.
Qualità della vita per chi vive l’indimenticabile "6 Ruote di Speranza" di Monza
1. Tanta forza e voglia di vivere a vieni polmoni negli sguardi degli ospiti di questa
speciale iniziativa
Durante la giornata 6 Ruote di Speranza, che questo 1 Novembre ha festeggiato
all’Autodromo Nazionale di Monza il suo trentesimo compleanno, sono stati i sorrisi
dei ragazzi partecipanti e dei loro accompagnatori a farla da padrone sulle supercar
d’epoca e le auto Gran Turismo .
Ma non solo: molte sono state le occasioni di dibattito e riflessione su
un tema così scottante come quello della Distrofia Muscolare.
Di grande pregnanza è stato l’intervento di Leonardo Baldinu,ex Presidente della
Sezione di Monza della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e uno
degli organizzatori della 6Rds: “la disabilità non rappresenta solo un ostacolo e
il mondo dei motori si trasforma e diventa un ottimo strumento di solidarietà e
inclusione”.
Da ben 30 meravigliosi anni, infatti, UILDM e 6rds sono impegnati a
far vivere una bellissima emozione attraverso alcuni giri su uno dei
tracciati più veloci di Formula Uno e con altre attrazioni accessibili
a tutti.
QUALITÀ DELLA VITA PER CHI
VIVE L’INDIMENTICABILE
6 Ruote di Speranza di Monza
Banner esterno Comandante e bimbi con il simulatore
2. Le Distrofie Muscolari progressive sono malattie genetiche neuromuscolari che
causano atrofia progressiva della muscolatura scheletrica,
ossia i muscoli adibiti al controllo del movimento degenerano
causando disabilità motorie via via più pervasive alla persona
che ne è affetta.
Le tipologie di Distrofia Muscolare più diffuse sono quella di
Duchenne e quella di Becker, ma ne sono state classificate
almeno una trentina e la ricerca scientifica sta ancora operando
molte scoperte a riguardo.
Si calcola che circa l’1% della popolazione italiana sia affetta da
Distrofie Muscolari progressive, ovvero il 10% di tutti i malati
affetti da patologie neurologiche. I primi sintomi si manifestano
in età puerile, tra i 3 e i 5 anni, e possono condurre all’immobilità
degli arti inferiori entro l’adolescenza, costringendo la persona
alla carrozzina.
I diritti, i sogni e i desideri di queste persone sono
spesso dimenticati dalle Istituzioni, ed è a questo
scopo che, nell’Agosto 1961 nacque l’Unione Italia
Lotta alla Distrofia Muscolare per volontà di
Federico Milcovich.
Costretto in sedia a rotelle dall’età di trent’anni, Malcovich
sosteneva che la persona con disabilità ha la stessa dignità
degli altri. Certo, va riconosciuta nelle sue diversità ed esigenze
e per questo tutelata, ma con gli stessi diritti di partecipare alla
vita sociale di qualunque altro individuo.
Proprio per questo motivo, oltre a portare informazione ai
medici e supportare la ricerca scientifica in questo ambito
tramite una Commissione Medico-Scientifica appositamente
costituita, oltre a un Centro di documentazione legislativa –dove
raccogliere informazioni utili per la richiesta di agevolazioni e
aiuti allo Stato-, l’UILDM crede precipuamente nell’impegno
sociale: è fondamentale, infatti, protrarre una lotta contro
le barriere che dividono il disabile dalla società; barriere
architettoniche (trasporti, edifici, etc.), barriere culturali e
psicologiche.
6 Ruote di Speranza, nata in seno all’UILDM, rappresenta il fiore
all’occhiello dell’impegno sociale di cui sopra: evento messo al
varo dal Prof. G. Bergna , allora Presidente della UILDM Sez.
di Monza, con l’aiuto del Ferrari Club di Varedo, ha questo 1
Novembre compiuto 30’anni di sorrisi e sogni realizzati.
Come sottolineato da Leonardo, questo meraviglioso circolo alla
base di 6rds vuole essere esente dalla burocrazia, vuole dire no al sistema sbagliato
che stigmatizza e demonizza le persone con disabilità: alla base di questo evento ci
sono sogni di tanti ragazzi con disabilità che, con le proprie forze, ideano un evento
su misura per loro e solo per soddisfare le loro esigenze.
Volontari, accompagnatori e genitori vengono premiati dalle espressioni di gioia
e spensieratezza che si dipingono sui volti dei partecipanti quando, in preda a
emozioni incontrollabili, scendono in pista a bordo di una supercar, oppure quando
sperimentano la simulazione di volo.
Questo perché i ragazzi disabili, che sono sia organizzatori che fruitori di questo
magico evento, si dimostrano per quello che sono: ragazzi vivi, con sogni e desideri,
con le stesse potenzialità di realizzarli di chiunque altro.
La volontà, la tenacia, la gioia di vivere non mancano di certo a questi
ragazzi: riescono ogni anno a superare le aspettative e a dare il meglio
di loro stessi.
Una bella lezione per le istituzioni e per chiunque: questi ragazzi hanno fegato da
vendere, come dimostra l’incredibile successo di 6 Ruote di Speranza che, ogni anno
da trent’anni, permette di realizzare i sogni di tanti malati di Distrofia Muscolare e,
come dice il piccolo Gabriele, avventore tredicenne di 6rds:
“Il Paradiso deve essere come la Sei ruote di Speranza”
Agnese Cremaschi
Trofeo dell’Automobile Club Milano